l’ordine civile - anno II - n. 18 - 15 settembre 1960

bi l'ordine civili• zione,; • elab_oratà dalla :·sinistra cattolica– francèse,-- sècondQ èui le posiziòni della filosofia e della poli-tica moderna sareb– bero __ generose esagerazioni di posizioni giuste -e • cristiane dimenticate dalla Chiesa. -In quèsto nwmero, le -o!Jria111,-o la citaz'io-ne di wia ennesima ven.io, ne di questa tesi, quella del- P. Tresmont<int, chè giustifica-- _così- bene,,l'esiste-Tiza d{ uri integ,rismo cieco e corto quando non cor-rotto, che cotvfonde la verità cristia-– na con costumi" ed is-tituzioni -superate quando -no-nvi mischia concreti interessi mondani. Solo a questo prezzo, di qÙe– sta umiliazione della Chiesa, si può ope– rare una così rapida e radicale conci– liazione del Cattolicesimo co-n la civiltà mode-rna. 'Qu_esta ape.rtura a sinistra dottrinale che ella compie ( e clie -la stampa del– l'apertura a· sinistra politica ha pos-to in debito risalto) costituisce una defor– mazione, U!L gàuçhisseme,nt ,( •potenza delle parole!) della dottrina sociale del– la Chiesa. Ella ha potuto _ ridurre tale dottrina ad ideologia di un partito sen– za· dèf ormarla : è una prova - della sua forza· e della -sua trascendente verità. Ma questo_ non è ìl solo punto in cui la sua tesi _riv_ela la sua debplezza. Ella ha posta u'na nota deter-minante del-la DC, ·l'unica ~he non sia ,in realtà - un:·sempÌice ,gauè'hissement .della dottri– na cattolica: ciòè l'acc.eUazione della partitocrazia. Padre, ellà cita molte volte Sturzo, proprio come fondatore· della dottrina politica della DC: ora. come dim.enti– care le dure pagine di Sturzo con– tr,o l'assenza. di .un pe-nsiero po-litico nell'azio-11:epolit_ica democ.ris.tiana, co– m.'1.-<.dimentivarela sua dura. polemica contro la - partitoc-razia corruttrice deUa de;.rwcrazia, negatrice del suo valore o~i– ginario-, l'eguaglianza dei cittadini? Come non r_ilevare· che il fondatore del pensiero ,politico -d.c. ·spese gli -ulti– mi anni della sua vita :( i più •dramma– tici, non è'è dwbb-io, che la lotta con la· DC gli costò ,più della lotta con Giolitti, più della lotta con Mussolini) a co,m– battere· contro 1quella tes.i dei "partiti mefatori" ,( di origine totalita,ria, come si può dimenticarlo?) tra ,popolo · e Stato? Ora, seco-ndo quanto ,lei sos-tiene, il diritto della DC a che i cattolici la con– sicJ,erinol'unico str-ume',ito che permette lorQ di partecipare aUa vita democrati– ca della comunità, nasce proprio da que– sta concezione del pa•rtito depositario della volontà popolare e suo rappresen– ·tante innanzi agli o.rgani dello Stato: il ,che è propriamente chiamato parti- tocrazia. • • Ora, caro ,padre, anche ,[~accettazione de[la partitocrazia, è obbligato-rio per un cattolico? Vuol citarmi un testo, un solo testo, della Gerarchia { quella di pr,imo grado, quella istituta dal Signo– re) che autorizzi ques-ta sua opinione? La critica della - partitocràzia è illecita per un cattolico? (In questo caso, pove. ro Sl!urzo !). E se n.on è così, car-o Padre -( e non è così, per grazia di Dio) tutta la sua tesi cade: perchè chi-non_.a_cceua, • in diritto o in_fatto, [a part-itocrazia, chi cerca altri sistemi' poHtwi di ver'a "1inon' • fittizia libertà, non si urta con la legge di .DiQ e della •sua Chiesa, ceme· hòn" si urta con -la verità;- ce-n-la-giustizia e-con _ il- be-ne comune,- E. nemmeno con la de-·· mocrazia.,-- Ci-sono deUe parole molto.dure in un - Lihro,- Padre, vers-o colò-ro-che impon- · gono - pesi ai , ,fedeli e - ,pr.eferiscono al "mandat-um · Dei" , le - "traditiones ve– s-tr.as ". Ed è. un grave- e-rro-re,-in coloro 'chP- - parlano- -con - un'autorità -nella Chiesa,– di- imporre oneri che-•non siano stati. imposti da chi ne ha il potere, perché _ciò è lesivo d(]lla verità e della giustiz-ia. - N o-n è - a_ prezzo- della ·libertà- e della - dignità del cristiano -che - si esalta la li– bertà e la dignità- del- cittadino. -No.n ci aspéttava-me- di dover ricor– dare ,ad un -:padre-gesuita queste cose. • Ma viviamo- in,,,te-mpì,.-c-he--ne-nrispar- miano -sorprese. - • ., .. G. B.-B. Risposta a «Il ·mondo» Durante le va-canze, la-rivista- radi- .. ca'1e « U ,mondo >> ha·-•parlat<Y due volte di ,(( Ordine civile,•>>.· Oggetto.-di tale i;n-" te resse -è- -un nostr-o ,a,rticolo -dal titolo : « La- pofomi1:;a sui pwti• fermi », in cui ci si -occupa-va·{ tra l'altro, -di una dichia– razione del candiidat~ -democratico alla presidenza •U ;,S.A.,-il-sena;tore ·Kennedy. • Come ogni forma pòliitfoa ,attuale, il laicismo de :·«•W-m·òn:dii >> 'è intinto pro– fondamente· di; o•pportù.nismo : di· vera– mente ra-d-ieaile, i ~uoi :tèd-àttori :non han– no che il nome-ed il tono; ,duro ,e sprez– zante. !Siccomè •neUa tradizione lai.cista c'è anche Machiav,éHi e- so·pr.att~tto il mac'hiaveU-isnio,- ·che ,è 'e-osa ,diversa e peggiore, i ra-di,cali, da bu'cmi -laicisti, intendono il senso deUo !Staito·,come sen– so deH'e,spedìerite e mutan:o posizioni in ragione degli inteI'essi ·pòli-i:ici. Noi aveiva-mo sost~nuto, con Bene– detto Croce, eh~ « un\(· messa vale irnfi– n-itamente più èli •Parigi; perché è .que– stione di ·,coscienza » : e ci rimmaricava. mo eh~ il candidato democi·atico amer,is • can-o -andasse dicendo .(e sempre a· più C'hiare lettere) ,che deciderà, in-dipen– dentemente dal-la religione e da-Ha Chie– sa, o.gni questione ,politica. Egli ha ora dichiarato, parlarndo ad un'associazione di clergymen protestanti: « Su qual-, siasi ar,go-mento deciderò in accor– do con •quello che .la m-ia coscienza mi dirà -essere l'internsse nazionale e 'Senza riguaI'do per le •pressioni e,d •i dettati deilla religione. Nessuna potenza o mi– naccia di pena potrà farmi decidere al– trimenti ». Egli ha precisato che .ciò« si riferisce a qualunque argomen-t-o •potesse venir-gli sottoposto, controllo -delle na– scite, -divorzio, censura, gioco o qu-alsia– si ahro argomento ». Ciò che ahb.iamo -scri•tto è, invece, secondo « Il mo·ndo », un inv.ito « -ad annulla.re il· regime di separazione -di -Chiesa e Stato in America ». -Diciamo solo che quel sistema ,è accettabile dai cattolici_ a determinate condizioni, che p'ag.,19 in .·breve; sono. la possibilità di vivere sècon:do. !· costumi·~ 1-a .dottrina ·cattoli– ca. S,e esso i•mpti,ca•una sosta di. estra– neità. di un ,Preffeidentè cattolico alla' giurisdizione della Chiesa, si. crna una. contraddizione tra le due: esi-g.enze. Jn quel caso, un cattolico non. ·può. di:ven- •• tare presi-dente ·,a tal prezzo .. Signori ·del « Mondo », çhi,amatè ciò _ del clericalismo? :Dòv'iè l'impura ,confu– sione d-i ,ecclesiastico e ·di politico? Non vi è pieno rispettò Jdel diritto ,della Chiesa come di, •quello, dello Stato? . Può es-s.ereche l'elezione- di un .,catto– lico a'lila- Presidenza ,degli USA -·porti prestigio al nome catt-olièo : ,questo 'è di • per ·-seun bene, ·non un màle p_er il Cat, tolicesimo -e non 1 è ,certo, un mà1e:per gli Stati Uniti. Comprendiamo dun•que ·co– me ci possa essere -del tifo « cattolico >> per Kennedy_ -(m-a meno di ,quanto si poteva prevedere, i-1 -c'he •è un se:gno di maturità, perchè la· Ch;iesa non può :es-·– sere la bandiera ,di uria· competizione agonistica). Tuttavia ·i ·principi sono pi-ù impor– tanti ,di qualsiasi altrà ~cosa ·e -non vo< gli amo seguire i ,colle,ghi de •«H]l,f ondo >>. su'lla ·vi.a ,dell'.oppòrtimismo ..' Noi •non - pensiamo che l'esser presidente degli Stati Uniti metta un cattolico: in condi-: zione privilegiata . per rispetto ai suoi. fratel-l'i di Fede. Oa quando Amihrogio curvò la fronte dell'ultimo gra_nde: im– peratore roman-o dinanzi aU'uniHe mae- •• stà del •Signore -e deHà sua_Chies-~, ,nac~– que la civiltà: cristia·na; ·che è oggi il nostro reita:ggio, nonostante tutte '.le dissì.' pazioni dei -secol'i:· e nac,que una :nuova e più aha forma. di libertà civile. pero·gal'e a queLprin~ipio, ..allora così eroicamente ,,ditfoso ,e nobilmente procla-. mato,, -~ sta-c,car-si dalile fonti perenni, nori solo della nos'tra ·religi-o:µe;.ma della nostra ci-viltà. • ·- • - • ' Nc;m scendiamo poi a ,ri,spÒ~dere alla •àccusa dr :« sfrontata impruq.e,;iza: » che· ci' ( :riv9lta 'per ·-aver citato uri testo di, Leimé X>lII -sull'amedcanismo: tale· te– sto, ci -si di,ce, 'non ha Ùien>te a ':che fare • con la· questione del rappol'tO tra un ev-e-ntuale ,Presidente càtto-Hco e la ge~ rarchia eMlesiastica. Certo, il caso non si ,poneva aUorn : ma il principio posto da Leone :Xl(lilri,guardava l'unità ,di ,dot– trina e di ·reggimento della ,Chiesa, vali– da in tutti i luoghi ed in tutti i tempi: ed era proprio questo princi·pio. ,che era stato c_ontestato, quando i-1sen. Kennedy aveva ,detto -che i principi sta-bi-liti dai « punti feim'i » rigu-a,rdav-ano solo i cat. tolici italiani. TuHa la storia della Chiie. sa CattoE-ca, la parte migliore e più ailta ,della storia del ,Pontificato -Roma, no, sono intese ad affermare la sogge– zione dei reggitori dei popoli alla Leg– ge di Dio e, :se -cat:tolfoi, alla paterna au– torità dd Pontefice ,e dell'e•piscopato. • I 1« -punti ifermi » esponevano una po– sizione uni-versale, una dot-trina de fide della Ohiesa 1Cattolica. • Ecco la no– stra « s-f.routata imprudenza »: ma quei signo•I'i hanno ,bisogno deH'alteri-gia per avere ·il senso di esistere. « lnsuilto, ,dun– que ,sono » : -c'he•cartesianesimo volgare ! E-s-si·hanno 011mai così poco di vero

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