l’ordine civile - anno II - n. 18 - 15 settembre 1960

f l'ordine civile cono, seppure su scala minore e meno d-ramma•tica, 1quel1a che paTe essere or– .mari ila uormia delle crisi afrieane. Gi_à lo sco·ppio iimp,rÒvviso e forse imprevì– sto a tutti della scissiO'lle ,è un carattere t,ipico ,di quelle sit~azf·oni ; esse semihrà– no maturare in modo sotterrane•o, scal– d,arsi ,di passioni e rancori <inespressi, e poi fiorii.re esplosiv.amente in tutto fol– gore. Poi l'immediaita eoncatena1.lione a,d ,altre crisi in ,atto; .K'ei•ta ha in.fatti diehiar,ato uiltiniamente che la .11agione prima per ·cui· la Francia, come lui af~ ferina, h·a provocat,o' 1a ,SCIÌ$ione -del Mali - che torna a tutto danno del Suélia:n- ·è l'intem;ione -di Keita dì ri– con-oscere ufffoi,a1lmente il governo prov– V'Ì<sorio algeri•nò. 11 Sudan perciò troverà immediatamen-te alleati in tutti gli stati africani che chià,ramentè .spalleggiano gli insorti -d'Algeri.a. Non solo africani però; ed infatti fa causa dell'Algeria . trova mutori, iinteress~ti o non, in ,tutto il mondo. A Piarigi si ritiene inoltre probabile che iil premier sud-anese chie– da ora l'evacuazione ,di sei importanti hasi f,11ancesinetl Sudan ; così entreranno in ~ioco, e non più soltanto sul piano africano, ma i'lllternazrionale, altre espressioni tròppéf ,riote : militarismo, imperi,alismo •eoc. E ci sarà anche il « capitalismo » pemhè sempre Keita hà asserito che concausa del colpo di stato voluto dai fran-cesi, ·è il suo piano di un mercato comune africano e di una · uscita ,del Miaili -daU'a;rea del ifranco, o quanto meno un allargamento ,deUa stes– sa, che comp,rendessè ànche il franco del Camurun ed •altr_i. Anche se, come ·,s'è ,detto, la crisi del Mali sembra ferma11si su un p,~ano mi– nore senza aspetti drammatici, essa ri– mane tutta;via tipica nei suoi efoment,i; e g-ià la ·politica intemazionale •se ne è impossessata a scop~, propag-andistico, con le scontate -accuse d,i imperialismo d,i « tipo ·belga·>> rivolte ailla Franci,a da Russia ed Ungheru,a. · La Francia, poii, 1 è vivamente preoccu. p,ata per la scissione del Mali, ed ha chi,esto ai suoi allea·ti di differire i,l ri– conoscimento del Senegal come -repub– blica indipendente, iin quanto l'aumen– to degli ~tati iindipèndenti ,africani r-en– derebhe assai difficile la sua posizione quando il problema algerino verrà rie– saminato a1l'ONU. D'altronde a Parigi si riconoscono gim,l'e le o&Servazioni de– gli .ambriei;iti e1,1ropei di Dak.ar secondo cui un ,differimento ,d,el riconoscimento francese al Senegal provocherebbe nel moudo reazioni psicologiche favorevoli alle t·esi ,di Keita~ il quale afferma ,che la secessione del Senegal· ripete i modi e le finalità della secessione del Ka• tanga. Come si può ben vedere, la tecnicia , è sempre la stessa. E tqttavia ogni volta si è colti di-sorpresa; Ormai la crisi del Mali è ,d,a archiviare; non già per gli eventuali sviluppi, che potrebbero ri– vela-rs-i in seguito pericolosi, e che sa– ranno còmun<Ele sfavorevoli ·al presti– gio frances,e_; D,1'~ per la_·sua essenza, per il fauo 'cioè cli,e ,i:l colpo ,a freddo, ·,da bi ({llah~ngue :par,t~, ~~:'~·~p,11-t 1,, è a,ndato ~ • u I hl . ' .• segno. n nurvo pr,o• ,ema •s1e aggmnto a complicare queHi, già fin troppo gra– vosi, che affliggono la politica ,inter,n•a– ziona1e ed hanno origine in Africa: E proprio tenendo conto di questo, e del– lo ,sviluppo finora ,non •esplosivo ,assunto da quest,à crisi, riteniamo .di dov•er ri– bad,ire l'esigenza di un piano organico, di una visione -lungimirante e spaz.iosa, della politica a:fri,caria; perchè altri problemi •sorge11anno - e V'ediamo le nuvole più tempestose, ,anche se più o meno lontane, neU'Unione sudafri,cana, nell'Angola e Mozambico, e nelle colo– nie inglesi, specie in Rodesia - -e il Cong·o oi insegna che le fiamme africa– ne possono oggi inceudiare i>l mondo intero. EUROPA Le relazioni anglo~spagnole La visita di CastieUa ,a Lo,ndra è sta– ta variamente ·co:mmentata dalla stampa internazionale ; tuttavia • a nessuno è sfuggito l'importanza ,di questo avveni– mento. Olt-re l-a ·conclusione di un ac– còrdo culf)urale e di un accordo co·nso– lare, le conversazioni si sono svolte sia sul problema di Gibilterra con partico– lare riguardo • ·a quei -provvedimenti su res.t·riz,io.nidi transito dei lavoratori spa• gnoli che si recavano a Gib.ilterra sia sulle relazio-ni commerciali frà ii. due paesi che rivestono g,mnde impo.,.,tanza a causa del notévole volume di scam·bi. Benchè nell'ardine del giorno dei Va'f'i incontri non se ne s.ia fatto parola,· deve essere certamente· stata ·f!rattata la vec– chia ·questione dell'ingresso della Spa– groanella NATO. Analogamente 1poco si è- sentito p-arla'resul futuro ingresso del– la Spagna nel MEC o nell'EFT A, ma ciò è dovuto forse al fatto che l'econo– mia spagnola non è ancora matura per l'ingresso ,nell'·una come nell 'a.lt- ra or.ga– nizz.azione. Da parte :britan,nica si era dichiarato chè il· tema 'principa.le dei coUoqui avrebbe dovuto vertere sul pro• blema di ùn incrèmento· delle esporta– zfoni inglesi in • Spagna. •• Ma comunque si siàno svolte le co.n– ve,rsaz-iòni su,i vari problemi di interesse comune trattati nei colloqui di Londra, una cosa ha p•artico.larmente coLpito gli ambienti • politici intennazio.nali e cioè il crè<irs,idi· uria nuova •atmosfera neUe relazfoni anglo-spagnole. Ciò che è più importante è il fatto che il primo passo verso un ,migliora– mento delle relazioni fra i due paesi è stato 'fatto da parte britannica. • L'ultimo· ambasciato•re br,itannico Sir Ivo Mallet, il 1quale,ne.I .f rotterrvpo è an– dato in pensio,nè sostituito. da Sir Geor– ge LabouchérJ, tenne il I 9 apri1e scor– so a Madrid un disc~,rso·presso la Came– ra di çommercio anglo-spagnola, •che ,ebbe unà risonanza internazionale no– tèvole, bencliè i,n Italia s,ia passato qua– .si inosservato. Sir Ivo Mallet, il quale fino allom si em· di.mostra-to se•mpre parco di dichiarazioni sullo stato delle pag. 11 relazio-ni anglo-spagnole ce'rcando anche di mostrarsi poco in pubblico, affermava in quella circostanza che nelle relazioni anglo-·spagnole si erano -avuti -molti mu– tamenti, sicchè le diffe,renze che divide– vano i &ue paesi erano divenute sempre minoni, ment,se i punti di contaùo era– no divenuti sempne più ,numerosi. In particolare egli dfohiarò ohe era ormai necessario per gli inglesi di cominciare a· guardare· anc·he da un punto di vist,a spag,nòlo gU avvenimenti degli ultimi trenta :anni in quel p,a_ese e che d',altro lato gli spagnoli dovevano· considerare quale pericolo, fascismo e nazismo, ave– vano rapp,resentato ,pe.r la passata ge– nemzione in Gran B·~eta,gna. L'amba– sciatore britannico proseguiva afferma,n– do che alfora tedeschi e italiani erano venuti ,in-aiuto ai naziol)}alisti spagnoli, slcchè in Inghilterra si ebbe l'imp.res– sione che la Spagna fosse· collegata alle potenze dell'Ass,e e che la ideologia franchista ·si po,tess-e identificare col fa– scismo. Ma ora al contrario - così ha dichiarato Sir /.vo Mallet - s-ipuò CQm• prendere ohe allora la Spagna sostenne una 1 dura -lotta contro il •comunismo. E questo è· oggi il pericolo mondiale. In Gran Bretagna ci so.no molte 1pe,rsone - così egli ha continuato - .Zeq,wali forse hanno un concetto troppo ristretto di "democrazia", nella ·quale comprendo– no solo certa forma di democr-azia e cioè la propria, nitenendone assoluta la norma. Da questi grupp,i ancor oggi pro– vengono le più asp,re.critiche co,ntro la Spagna ed altri paesi. Sir· Ivo Mallett ha ammesso che al– lorchè cinque ,anni prima aveva assun– to. la sua ca-rica·a. ·Mad'f'id, <aveva-molti dubbi sulla effettiva possib,i;lità di co-m• prensione fra· Sipagrw e Gran B,retagna. Ogg,i inve•ce egli• ha compreso che lo sviluppo storico dei due paesi è stato completamente •diverso, poichè le tm– dizioni e l'essenza popolare spa,gnola è ben div.ersa da quella britannica. Per– tanto l',incomprensione fra i due paesi poteva -veni,re·soltanto da una ,errata -in– terpretazione degli avv1mimenti spagno~ li negli ·ultimi t,renta anni. Infine .l'am– basciatore aveva ·sottolineato il grande svilwppo· nelle relazioni commerciaU fra ·i due paesi, in particolare c•he l'Inghil– terra rimane sem.pre -il miglior partner economico per la S.p-al{na e ohe neUa bilancia -commùciale l'hvghilte.rra so– pravvanzà di oltre un sterzo la stessa Germania. Molto interessante è con-fron– ·tare le dichiarazioni di Cas,tiella a Lon– dra con quelle 0 di Sir Ivo Mallet. Il Mi-· nistro degli esteri spagnolo ha dichia– rato tutta la sua stimà e tutto il suo apprezzamento per il sistima parlamen– tare, il quale però non è l'o,ttimo "in tutti pli -altri ,p'aesi e in tutti ·i casi. Un metodo fallisce; se non esiste un minimo di comprensio,ne ·1per questo oppure di onore o· di fairplay". -Nel suo discorso tenuto davanti a settanta .parlamentari britannici e tre ministri di gabinetto, do,po aver· loidato 'la gmnde -ospitalità b·ritannica, ha ·rico,rdata che benchè spa• pnoli ed inglesi si.fosse-ro battuti a Tra– falgar, in segu,.ito f dl!.e p,aes-i avevano

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