l’ordine civile - anno II - n. 15-16 - agosto 1960

l'ordine civile nel contempo uomo di stato_ di ·primissimo piano; come N',IGirumah, Presidente del Ghana, si orientava dopo la Con• ferenza del Cairo, -decisamente verso rNasser. Infatti la Confe– renza del Cairo, organizzata ·da un ·go,verno c 1 he per molto· tempo era stato favorevolmente disposto verso l'URSS, si era iniziata mentre cominciava a spirare un vento di fronda che spazzò via ogni cordialità fra Krusciov e Nasser. Ciò permise agli arabi ·di intravedère chiaramente, dopo la cortina di parole convenzionali contro l'imperialismo e il colonialismo, il tentati-vo bolscevico di trasformare la Confe– renza in uno strumento di propaganda comunista in appa– renza favorevole, ma in realtà aviversa agli interessi dei popoli afro-asiatici. La polemica si fece aspra al punto che l',Indo– nesia, il Giappone e Ceylon si scagliarono contro la presenza stessa della delegazione sovietic·a -alla Conferenza, presenza che fu definita altrettanto anomala e assurda quanto la pre– senza di una delegazione francese o in'glese. n diibattito si concluse così con la sconfitta di Krusciov e il triO'llfo di Nass'er, o più esatt~mente con il trionfo dello spirito di Bandug. • Tet_ragona e impassibile l~UR:SS incassò la sconfitta e ap– profittando dell'anniversaria deHa Conferenza di Bandung proclamò il 18 febbraio ~< Giornata dell'Africa », ·celebrnn– dola in tutti gli Stati componenti l',{JRSS. A Mosca il :Comi– tato Centrale della cc So•lidarietà afro-asiatica » fece inaugu– rare un grandioso comizio dal prof. 1 Ga,furov, •Membro corri– spondente della cc Accademia d'e'lle Scienze ,dell'URSS » ueHa speranza che l'Ambasciator_e d·ell'India e .dell'Indonesia ado,t– tassero e facessero •a-dottare le risoluzi'Oni :fatte proporre da Krusciov le •quali in realtà miravano ad instaurare la Pax so– vietica su tutti i paesi afro-asia:tici facendoli così entrare nel– l'orbita del comunismo ateo. Ma il falliment'O fu completo perché fo spirito di Ban• dung e il suo ideale di li!bertà e di giustizia, trionfò delle brandizie del comunismo materialista. Lo confermò, come sopra abhi,amo accennato, la Con'fe– renza tenutasi nella ·.pri•ma quind'icina ,di aprile a Konakry, nonostate che il Primo Mirnistro deH'UiRSS, Krusc.iov, a,vesse inviato un telegramma, puibiblicato nelle lzvestia del 15 aprile nel quale eria -detto che cc Tutti i_·po·poli d'Asia e d'Africa che com'battono p·er_la loro libe_rtà, hanno neH'URSS un fodele e costante amico pronto a stendere fo,ro '1a mano e offrendo una disinteressata assistenza >>.• Ma nonos,tante la febbrile pro•paganda s_oviet.i·ca,gli sfor– zi di certe' Delegazioni pseudo neutralistiche e gli interventi _massicci di Mirza Tursun Z!idé, Capo della: Delegazione sovie– tic.a ciel Turkestan, quando il Presidente della Guinea Seku Turé, dichiarò aperta la Conferenza ed ait1fermò che essa era la. seconda Bandung, i cui p-rincipi sono· alla ,base della rina– scita· delle nazioQi afro-asiatiche le quali non voghono essere trascinate nella divisione del mondo, né partecipare· ad alcun antagonismo, sco·ppiò un irrefrenabile entusiastico applauso. • cc Putr9ppo l'Europa •abituata a giudicare in termini di forze economiche, _tecniche, militari, d'rganizz•ative, pur aven– do la netta sensazione che il risveglio •del Continente Nero era già in atto, non capì che Bandung, il Cairo, Kona Kry avevano poi consacrato un moto irreversibile dei popoli afro-asiatici verso l'indipendenza ed i suoi_ uomini ·d'a,Afari ed i suoi uo– mini p~litici si ostinavano a vedere nei moti di insofferenza e di ri1bellione delle popolazioni af~icane delle semplici ma-. nifestazioni eptsodiche e locali, frutto di fanatismo e di xeno– fobia e perde di vista H •quadro delle nuove forze sociali e storiche in movimento e rinuncia a scoprire le più alte leggi che dovreib!hero associarle e r~golarle >>. Parecchi mesi sono pa-ssati e gli avvenimenti che si sus– seguono con un ritmo sempre più rapido tendono ad isolare sempre più la razza nera che gli orrori degli occidentali, la martellante propaganda dei comunisti mongolo-moscoviti ed il fànatismo comunalista cinese tendono a far individuare come una razza di feroci slfruttatori imperialisti. ,Ma FOccidente, resta passi,vo di fronte a ,questa campa.gna credendosi di.feso dai formi,da1bi'1i apprestamenti milii,taTi del Patto Atla'lltico e seguita a bizantiD'eggiare suHa politica in– terna affid'ando agli espert>i, sempre in contra,dd<izione fra loro, la soluzione dei proiblemi di politica estera, cori la illusione di poterli al momento opportuno dominare, al riparo della sua line cc Maginot ».. pag. 7 ,Eppure il rapido alffermarsi del nuovo neutralismo, nel quale Tito, minaéciato da Mosca ha trovato una rassicurante solidarietà, dovrebbe indurre gli uomini politici lungimiranti dell'Occidente a rivedere ra,dica·1mente le impostazioni della loro ·politica_ estera senza lasciarsi irretire da ve-cchie formule, ·da sorpassati punti di vista, da deteriori egoistici interessi che già li hanno portati all'umiliante .fallimento del Vertice. -Gli errori fondamen'tali chic, a 'llostro avviso, inficiano la validità della politica estera occidentale sono molti. :Prima di tutto la ma'llcianza ,di una vera, sincera leale sC>li,darietà che faccia deHa NATO un blocco mono,litico di tutte le nazioni libere ,che la compongono, talmente for-t~ da scoraggiare tempe-stivamenite ·ogni velleità di a-ggressi'One da parte •del •comunismo russo-cinese. Naturalmente l'Occidente non deve -lasciarsi irretiri, da interminahili inconcludenti e demoralizzanti discussioni sulla coesistenza e sul disarmo al quale né Rus~i né Cinesi vogliono sinceramente arrivare, deve parteci,parvi con animo staccato, per servirsene come semplice arma di contropro·paganda. Non solo, ma deve essere il primo a prendere la difesa delle na– zioni e degli individui, anc·he se vittime di qualc•he occiden– tale senza .lasciare né l'inizirati•va né il monopolio ai co·– muni,sti. L'Occidente deve poi convincersi che tutte ..le questioni fondamentali, politiche ed ecC>nomiche, ten>d~no ad universa– liz2larsi, a divenire interid•i:pendenti senza :per ciò .divenire uniformi, conserviando •anzi i loro peculiari aspetti regionali nazionali, razziali. Questa universalizzazione rende vane tutte le conferenze, i congressi, le assem!blee ,che non si-ano di prepa– razione e di studio ,come la CEE, la CEICA, }1EURATOM, ecc. Questa universalizzazione porta !fatalmente a rfare del– l'ONU iJa :grnnde A!ssise della uman:utà per risolvere paci.ficia– mente ed equamente tutte le ,questioni che potre,bhero sfo– •ciare in un confritto ed assicurare ,quella pace duratura ed one. sta che la colomba di ,Picasso •renderebbe effimera e faziosa. L'Occidente deve prepararsi aid. ,esser~ _prossimamente in minoranza all'O.N.U. e convincersi che la preparazione giu– ridica, i cavilli del diritto internazionale, le minacce, gli intrighi, la corruzione, non potranno -dare che risultati effi. meri e ,transeunti. ,Ecco ,perchè non ci ·stancheremo di affermare che •l'Occi-· dente ,dovrà ·presentarsi all'ONU' •cO'llmonolitica compattezza ma ,con l•e mani pulite senza ,di che la partita sarà irrimedi-a– bilment:e p-érduta, anche se inizi,almen'1:è l'Occidente riuscisse a strappare un ri,to11to, insincer>o ed effimero •coimpTomesso. ·Ma le mani pulite non bastano : occorre che -l'Occ,i,d,ente per vincere il materialismo ,comunista dei senza Dio ispiri ogni suo atto ad un alto i•deale, ad una lfede ,ardente C'he integri i principi imperituri dell'etica cristiana coi diritti dell'uomo e dei popoli fissati nella Carta delle Nazioni Unite e coi postulati della ·conferenza di Bandung. •. ,Com•e ab'bi•amo visto 1 10 spirito ,di B.andung ha pervaso i neutralisti -d·a Nehru ,a Tito a Nasser •a·.So·ekarno a Kassem a N. _W. Khrumah a Seku Turé: .. e li ·ha resi tetragoni alla cap- • ziosa propaganda comunista. • Russia e Ci'lla non si danno per viinte e moltiplicano gli sforzi per ·appa,rire a:gli o·cchi delile ma'sse, se non •dei dirigenti, come fa potenza che per numero, ricchezza, ,auda,c,ia, ,d·isinte– resse hanno la possilbilità -di stronc,are l'imperialismo e il colO'llialismo degli Occi•dentali ,ancoraiti ai più vieti e ,dete– rior,i principi del ·prestii.gio, deUa grandezza, d·eUo sciovini– smo e •decisi a mantenere insoluté, vita-li •que,stioni come ad esempio ,quella dell'Algeria ,ehe potrebbe sospingere i neutra- listi verso un fronte unico del comunismo. • Solo se l'Occidenrte saprà ,assimil•are lo spirito ,di Bandung, potrà guadagnare la fiducia dei neutrali, i quali, e ilo si teng,a ,ben .presente, hanno hisugno di sentirsi ,prot ,et.ti da una valida .forza che po'ssa frornteg.gÌ!a:reviuoriosamente queHa ,de,l comunismo a condizione però ohe •questa forza sia realmente ed esclusivamente al seITizio della liibertà e della dignità dei popoli, delle nazioni, degli individui ... Se ,l'Occidente potrà dare •ai neutra•lis<ti }',assoluta ti-:an- •quillità dello spirito, 1a certezza riposante di avere nell'Occi– rente dei collaiboratori onesti e sinceri, il neutralismo col quale il comunismo si era illuso di isolare l'Occidente e sfal-. darne la -compattezza, ricadrà come il -boomerang sul comun1- s·mo stesso ..

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