l’ordine civile - anno II - n. 15-16 - agosto 1960
I bi I l'ordiM civile I I . I alle buone azioni. del!lè suore e dei sa- , cerdoti; quasi che i ~iconoscimenti al– la bontà· ed alla carità dei religiosi, se fatti dagli atei « resistenziali », debbo– no essere considerati ,un grazioso dono, per cui i suddetti religiosi dovranno mo– strare •ad essi eterna gratitudine. Ci riesce oscuro il nesso tra l'argo– mento dello scritto 1 ed il riferimento agli ecclesiastici che cc vogliono impor– re direttive ai partiti". Ma, soprattut– to, non ci rendiamo ragione della ac– corata tristezza che :sempra pervadere l'autore •quando giunge a constatare ~he i partiti che hanno· fatto la resistenza « non convergono » più ; che le mag– gioranze· politiche attuali non accetta– no i voti delle minoranze,. ne rifiuta. no la collaberazione, non ne seguono i' suggerimenti ». ] . . I In tutto questo, ·11uand'anche fosse vero in assoluto, no~ non riusciamo a scorgere nessun trad~mento allo spiri– to della resistenza e ai suoi valori ; il tutto ,per alcuni motivi che noi :rite– niamo assolutamente 1 validi. Il primo è dato dàl fatto che i par– titi d.ella resistenza ~hbero, se l'ebbe– ro, come unica e so1.a piattaforma co– mune la lotta ai ted~schi e ai fascisti ; nessuna convergenza vi :fu tra èssi sul «dopo». Che i marxisti sapevano sin .da al– lora quello che volevanò in positivo •quando la lotta ai tedeschi ed ai fa-· scisti si fosse conclusa vittoriosamente,. gli altri non lo sapevano ma non vole– vano ·quello che vo]évano i marxisti. Il tutto come nell~ grande coalizio– ne antinazista; nella •quale si batteva– no fianco a fianco visionari come Roo– sevelt, freddi ma impotenti realisti co– me Churchill, cinicil calcolatori come Stalin, o imbroglio~i del calibro di Ciang-Kai-Scek. Ognuno di essi si batteva contro il mortale pericolo nazista, ina- allo ste,s– so tempo, meno Roosevelt, ,pensava al «,do-po» in ~aniera diametr~lmente op– posta agli altri. Tale è la realtà dei fatti~· e non sa-· ranno certo le interpretazioni •patetiche che riusciranno ad alterarli. E questo per una ragione abbastanza accessibile, ma cqe sembra sfuggire a menti pensanti del genere di quella di . Arturo Carlo J emolo. Percliè ognuna delle forze che avevano contratto l'al– leanza anti-nazista, aveva una sua visio– né del mondo, della storia, dell'uomo e della società radicalmente opposta a quella delle altre. Visioni che venivano accantonate sot– to l'incalzare .del pericolo immediato, ma che avrebbero ripreso la loro spin– ta autonoma - come ·infatti avvenne ~ non appena il • comune nemico venne sconfitto. Il secondo motivo è dato dal fatto che dovendosi accettare, per dimostra- ca 1anco zione storica, la validità delle consi– derazioni da noi prima fatte, non è pos– sibile gridare al tradimento quando vi • sia qualcuno in Italia che, pregiudizial– mente, rifiuta i suggerimenti e le offer~ te di coltaborazione . delle minoranze marxiste ; quando qualcuno si propo– ne di combattere una "lotta ·globale nei . confronti di ,quelle forze che non solo nel caso della Toro vittoria, il realiz– zarsi dei "valori della resistenza" di cui parla lo Jemolo, ma non garanti– rebbero neppure la sopravvivenza di quei - pochi e sbiaditi per· l'autore dell'articolo - valori essenziali che ven– gono malamente difesi dalle attuali maggioranze politiche in Italia. ,,, Come, d'altro canto, sarebbe ridicolo gridate allo scandalo - in nome della vecchia "fraternità d'armf' anti-na:zista - quando !:occidente rifiuta le propo.– ste-trappola dei russi, le loro prolf– ferte di collaborazione a condizioni t~– li che, accettarle, equivarrebbe ad un, autentico suicidio. • Ma tutte· queste sono, evi,dentemen- . te, considerazioni •prive ,di valore per llomini che null'altro chiedono se non di essere riconosciuti i supremi e saggi moderatori ,delle forze in contrasto nel nostro Pa-ese e nel mondo. « Nazional-cattolico » Un autorevole foglio bo,lognese ha parlàto di un pèricolo « nazional-catto– ilico-qualunquista ». Il trino,mio acqui– sta, nello scritto, un significato total– mente spregiativo. ·Nel momento ,in • cui i comunisti si • preparano a lanciare, come essi dico,n-0, Un. grande movimento antiJfascista CO· me via aUa rivoluzione socialis.ta, nel momento vn cui si stabilisce una solida– rietà di linea politica dai comunisti ai socialdemocratici,· tutti intenti, et pour cause, a ne,ga·re la ,natura centr:ista ·del governo, tali g_iudizi so.no so•rprendenti. Un bambvno vedrebbe a chi possano giovare •queste asserzioni false ed inèau– te. Una forza politica che voksse seria– mente lottare contro il comunismo è una forza fascista? Che Cf)Sasi r,impro– vera duroque al governo caduto ,( i cui ministri so,no stati nella lo.ro grarnk maggioranza corofermati)? Di ave,r dvfe- ' so l'ordine pwbbli.co? Di averlo difeso con le armi? Quale govèrno avrebbe pò· tuto fa•re di meno? E di.ciamo wi meno pere/re non abbiamo mai approvato il c01mportamento del Governo a Genova: Ebbene, se f!,àZÌOnale e cattàlico è or,ma!Ìun insulto, ci si dica cosa s-ii:nten– de per nazional-cattolico. Se un foglio cattolico, che esprime la dottrina dell.a Chiesa, considera queste qu'}H!fiche con– giunte da •unJa .Uneetta come un:a censu– ra, ci si dica propriamente . qual'è que– sto nuovo reato, ma -in'lettere aperte ed in termiwi chiari. pag. 21 Crisi parlamentare? Per crisi ,p,arlamentare si ìntende una crisi provocata ,da un voto di sfiducia del Parlamento. E' una co·sa ovvia, ma bisogna ricordaiila al marteUetito deHa « Discussione >> che ce~sura un nostro ,giudizio ,suJ caraUere -extrap,arlamentare della recente crisi di go.vè -rno. A ·riprova della sua tesi { sul caratte– re parlamentare della crisi) il martellet– to dice che I« dopo che i gruppi ,parla– mentari d.c. avevano dato compatti la prnpria adesione alla proposta dei par• titi del centro democratico, in appoggio al governo era rimasto solo. il MSI : cioè 19 voti >>. Non dispiaccia alla «Discussione» ma i gruppi parlamentari d.è. non sono il Parlamento. In 'Parlamento, i -gruppi parlamentari d.c. non solo non 1 hanno ritirato la fiducia a'l •governo Tamhroni. ma, 1 per •bocca ,dell'on. -Gui arlla Camera ne ihanno tessuto l'elogio. ,Che questo elo•gio fosse un « trénos >> cioé un canto funereo, pòteva essere nelle intenzioni, non era nella xealrtà formale del'l'atto. E questo fu queHo che de,l 'gruppo ,d.c: venne espresso rèsponsa•bHmente in Par• lamento. Inoltre, mentre il governo si accinge– va a d~re le dimissioni, i hi-lanci, cioè l'a ,t.to o:r1dinario 1 di approvazione .del Go– verno da parte del ,Parlamento, atto che av•eva avuto una ·•particolare sottolinea– tura ne1la rirntivazione politica del go– verno in .ca•rica come g-overno ammirii– strafrvo, ·continuavano a passare, con maggioranza crescente che superava ·di gran lunga quella di inrvestitura. . . Questo risultava al :Parlamento : il re– sto, !formalmente, eiiano soltanto "pa•s– si peiiduti >>. In realtà Ja DC si compor– tava fuori de1'l'aulà in senso oprposto a quanto 1diceva e faceva in ·Parlamento. Se •questo sia un comportamenrto par– lamentare, lasci,amo giudieare aHa « Di– scussione >>. Fin qui ii. discorso serio. Ma il mar– teUetto aggiunge che « •qualcuno potrà sostenere che i voti d-el MSI valevano di ;pm perchè fascisti, ma questo nel regolamento ;de'He Camere non c'è scrirtto >>. Il marteHetto è un ta11tud:o,e non ce ne meravigliamo. ,Egli infatti vòrrehbe insinuare, vi,sto ehe è in •pdlemica con noi, • che quel qualcuno • è « Òndine civifo >>., Veramente .quei v-oti erano meno fa– scisti nel gennaio del '54, nel h1glio del '57, nel fe!bbraio dd '59 ne,l maggio del '60 : ,sono 1trit, tora.un po' meno fa. scisti a Palazzo dei Normanni e a:.lPa- lazzo -del Campiido 1 glio. • • • Ma eome diceva ,Pascal cc veritè au deça des Pyrenkes, erreur au delà )>. Il calendario e la !geogiia.fia hanno un, gran peso sui costumi mora,li. Abbiamo già èonosciuto anche la prègiudizia,le di mezza .es,tarte. E non mancherà occasio– ne rdi ,spettacoli migliori.
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