l’ordine civile - anno II - n. 15-16 - agosto 1960

b l'ordine civile ne rep·ubblicana; p-ur soUoUneando la necessità di stringere ,e perfezionare i legcnni dell' aUeanza atlantvca. Questa e non altra è l'essenza della linea di politica e:stera che verrà, pre– sumibilmente, perseguita, da Kennedy quando a n:ove,mb.redovesse salire i gra. dini della "Casa B 1 ianca". Ne fa fede la vhiàra ,preferenza mo– strata Ida Kennedy pe-r Steve:nson, che il canilù1ato democratico· aveva designato quale suo consigliere di polvtica estera presso la "Casa ·Bianca", quando ave,va male inte11p•retatol'·inv·ito di Eisenhower ad accedere ai dO'cumenti 11iservati del Dipartimento di Stato. La co•rnice avveniristica ·data da Ken– nedy alla piattaforma di po.litica este– ra 1con vl discorso in cui si parla di "fro,nti:ere dell'anno '60" aUa luce di quanto prima co·nside-rato, assume_ un valore meramente propagarvdistico e for– mafo, privo, sostanzialmente, di possi– bili sv.ilup,pi conJcreti ,sul terreno· della azione poHtica. La piat-twfo,rma rep,ubblicana, al .con– trario, mo-stra una clviara tervdenza a consvderare con estrema attenzione le lezion,ì impartiite in quest·i ultimi anni dalla dvplomazia so-vietica a .quella a– mericana, ed a trwrre _ da esse le più lo– gie-he conseguenze. Tale ipiattwfor.ma pone a sua premes– sa .il convincimento- che La natura del co,munismoi" ~ ide!l'im.peria.ziS)mo 1 russo nan è mutata nei suo,i fini essenziali, no– nostante la svo-lta distensionista impres– sa da Krusciov alla· politica estera so– vietica. Considerata tale svolta una mossa di– versiva, o,perata a seguito di una -scelta meditata; ed in cortseguenza· di tale con– statazione afferma di non vo-ler seguire la politica russ-asul ten:eno da essa ,pre·– scelto. • E pertanto po.ne alla 1 ba·se di un nuo– vo indirizzo ·di po.fi.tica estera vl poten– ziamento economico, polit-ico e mvlvtare degli USA e de:ll'Occideri-te, nella cer– tezza che tale -potenziamento sia l'-unico ~lemeroto ca.pace di pesare in mod·o de– terminante nei rapporti fm ,mo·rvdoèo– munis-ta e mondo occidentale. In tale quadro, è ovvio, vi sarà postp • anche per i contatti e le conversazioni bvlaterali e ,multilaterali fra i due gran– di blocchi di potenze ; ma tali contatti, nello 'Spirito della piatitaforma repwb– blicana, ,avranno· un valore ,solamente quando daranno garanzia e certezza che dagLi stessi il mo1ndo occidentale po 1 trà uscire raff o.rzato avanti al-le tesi del blocco 'Comunista. Non v'è dubbio che tale p-iattwfo-rma offre il fianco agli attacchi dell'URSS e delle varie "sinistre democratiolve'' dei paesi o·ccvdenta-li come pvattaforma SU· scettvbile di attizzare il fuoco• della ".guerra fredda". • Ma, :a questo pro,posito, -sarà bène ri– cordare che mai il morvdo f,u aUe so– gl,ie della "·guerra calda" co-me nei pe– riodi in cui_,gli USA e l'Occidente han– no imboccato la via della politica di di. stensione ;proposta &a Mosca, ed accet– ta,ro, s.ia pure con riluuanza, da Eisen- hower, e riproposta oggi dal partito de– mocratico. In mate-,,ia di_rapporti con gli alleati, la piattafo-rma repubblicana appare poi veramente - rivoluz.ionarùi ed ade-ren– te a 1 lle ,esigenze deU' attuale mormento • storico. lrofatti Ja tesi di Rok1eU.er, ,fatta pro– pria da Nixon, sulla necessità di pro• cedere speditam·ente sulla via della creaziione di grandi federazioni di stati dell'occvdente euro-amerkano, se t.rova una giustificazione vmmediata nelle esi. genze di natura economica e militare che impo,ngono gli attuali mprporti -fra i due grandi blocchi mond!iali, è tale da aprire .per il futuro prnspettive di por– tata incalcolabile per i paesi ,dell'oc– cidente. Ed è oltre-modo indicativo che ·tale tesi ha ·trovato una ris,pondenza imme– diata in queg-Ziuomini ,di stato europei - De ,Gaulle ed Adena:uer - che nel passato hanno dimostrato di possedere quella ampiezza di vedute quali si ri– chiedono a degli uO'm:Ìn-i veramente sen. sibili al futuro del mondo-,' se è verò che essi, nel loro ultimo inco-ntro, hanno • gettato le basi per una uroione politica dell'Eur-0pa dei sei. In quest'ultima pro•spettiva posta· dal– la piattafor.ma ·repubb:licana, si iroq,ua– dra •in ,una luce tutta particolare il pro– blema dei rap,porti fra l'occidente ed i .paèsi sottosviluppati. Poic-hè è clviaro-che il portare ava:nti una linea di azione quale è quella de– lineata nella piatta-fo-,,ma repubblicana in materia di ·-rapporti fra gli USA e gli al-leati, signifiohe.rebbe, fone, dare all'occidente l'arma· "assoluta" per bat– tere l'impegno· comunista nei ·corofronti dei paesi soUosviluppati. Non a caso la "Ta'Ss", co,mm·entando le conclusioni del.fa •Co-nvenzio-ne repub– b.licia·na, ha aperto 1 il fuoco sul pro– gramma di politica estera so-stenuto da N ixon, mentre ha riservato cauti com– menti per le impostazi-owi dei demo• cra,tici. La dipfomazia r-ussà:ha colto nel se– gno nel paventare un pericolo i,m,me– diato per le sue tesi nel caso di vitto– ria repubblioana. Un irri.gidimento degli USA e dell'Oc– cidente avanti alle propo-ste russe, un:a attuata po,litica di ,raffo,rza:mento unita·– rio 1del blocco occidentale, signvfiche– rebbe U fallimento di quella linea in– tesa a <dividere-l'o·ccvdente .facendo le– va sui contrasti ,inter:ni degli alleati atlantici. Contrasti che verrebbero inevitabil– mente accentuati da una ~auvministraz:io. ne democratica che, oltre a muoversi sulla linea tradizionale idi Eisenhower, che tali contrasti -spesso • ha provocato, p·onesse a capo del Dipartimento di Sta– to .....:. come ,pare probabile - uomini come Stevenson. Uo,miroi cfoè legati ad una visione pragmatista e dialettica dei grarvdi pro– b,lemi della politica mo-n,d;vaJ,e, in ,un momento in cui À scontrano due con- pag. ii cezio-ni radicalmente opposte del.fa na– tura deill'uomo, della società e .della sto.ria. Né si può muo-vere a questa -conside– razione ,l' obiezio-ne che· -la f e,de religiosa di Kennedy sarebbe una garanzia· asso– luta co,ntro cedimenti o debolezze nei co•rnfrontidel co 1 munismo. Perchè qui non -si discute .fa volontà di Ke.nnedy o N ixon a còntrastare il passo al co1munismo·; ma s-i discute dei mezzi e de-lla linea politica che i due intendonò persegui-re per giunge,re • ald un medesim-o obiettivo. Ed ahla foce de·gl'i sche·matici raffron– ti sopra fatti, a no-i se.mbra che mentre il candidato democratico intende segui– re una via che_in passato si è mostrata carente nei con:frnn:ti deUe iniziative russ·e, Nixon mostra idi voler imboccare una via del tutto opposta, ché meglio si corvfo-rma 1 alfo natura della fotta che si combatte oggi nel mon 1 do. La questione del Congo Settanrtacinque anni fà, esaU,amente .il 15 fobhriaio 1885, ,J.a Coniforenza -di Be 1 r– Iino .sanciva '1a nascita idi un nuovo Sta– to: il'A,ssociazione nazionale ·deil Congo. Un anno do;po LeO'po·dlo II, re del- Bel– gio, asS1Umeva i-1 tiitolo tdi .govrano del Congo • La· nuo,va -colonia, scopel'lta ed esplo– rata •d-al gio·rnalista a-meri:cano Henry _ Stanley, è granrde venti vohe •più del Beilgio (ot'to volte l'Ttailia) e •conta oggi urna popolazione di ,circra 14 milioni di abirtanti. E-ssa appa11tenne prima alla Corona, poi a-llo stato belga e 1 si riv 1 elò ben pre– sto come un •tel'IJ.'li,torio ·J.'liiechi-ssimo ; o-ggi viene a,didiri.vtura consi,dera,to il terri– torio più ricco deH'Aifrica, per le sue grandi risorse minerarie, di estrem11 im– po 1 r-tanza 1per l'indust,ria moiderna (spe .. cie aeronau'tica e nucleare). La coilonia, amministrart:a dai be1,gi, no,n aveva mostra,to fermenti indi-pen– dentisti•ci; le mancava, ,per_ farlo, :una cla-s 1 se ,dirigente consapevo,1-e ed iUu:mi– na,t,a. I lievi turha·menti in'terni avver- • -ti-ti nel periodo deWamminisitraziione belga, 1derivavano essenziailmente ,dai con-trasti •tirati-i-bù, ma no,n ,si -erano -mai elevati a serntimento nazi,onale ; la stes– sa ampiezz,a del territoi-io, la scarsa ,den. si 1 tà •di popolaZ'ione eJd i ,citati ,dissa1pori, antichi ,e ,tenaci, impedi,vano il formar– si ,di una -cosciente aspirazione unitaria. Se ,tarlo·ra ,y;ifurono, ,e •cert,amente vi sa– ranno s'ta-ti, dei movimerntii di opposiz,io– ne ,ai ihelgi, essi rimanevano ci·rco1scri-tti in ambito 1 lo-ca-le,•e si limitavano ·all'epi– •dermi-co fasti,dio di ,chi, non ancora en– trato neiH'eità della ragione, già avverte tuHavi-a ,Pimiharazzo ,deU'-altrui tutela. Nlll'lila, co,mun·q,ue, lasci•ava prev-edere e giustificava da pare dei belgi l'aff-ret– ta:ta concessione dell'indipendenza; :non la calma che regnava nel paese (-giliuni– cri incidenti di riliel;o che si rfoor-dino sono quelli del genwai-o 1959 a Leopol-d-

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