l’ordine civile - anno II - n. 15-16 - agosto 1960
I io pag .. 10 Quello che è rimasto immutato è il rappoTtO 1 trà i ,cittadini e lo St,ato. lil vecchio rapporto ,scaiurito dai « principi dell'89 ,», che, di,siruggendo gli oT,ganismi iuteiimedi fra il ciittadino e lo Stato - fondati ,sulla base concreta _ degli interessi convergeil'ti ,di natura eti– ca, religiosa, civica, profossionale, eco– nomica, assistenziale - costringevano il ,ciittadino aHa mercé ,dì uomini o di gruppi che suhla volontà del singolo f01Dd,avano, spesso olLtre ,e contro la leg• ge .ed i principi 'del ·cc bene comune », un impero di po,tenza privo di limiti ed aperto .ad ogni avventura. La T·a:gione d,i tale faHimento è da ricerc.arsi neMa ca·renZ'a dottrinaria del– ,le forze polifrche che hanno guidato il paese dal '45 ad og,gi. • Pure taÌe affermazione non è nuova per questa rivista. Se riibadiamo il con– c&to è •perché un ta•le fatto deve con– siderarsi aMa radice dd disordine e del. 1a cri'Si .che oggi ,aHana,g,li,a la vi,ta :del paese .. E' stata, infatti, una autentica caren– za di .dottrina quella che ha impedito agli uomini respoD'sabiJi delle cose po– litiche iitaliane nel secondo ·dopoguer– ra di intuire che due guerre mondiali avevano defiui,tivaniente condannato i principi ,liberali. E' stata taile carenza che ha impe– dito aHe forz.e .democra_tiche d,i a,ssol– veTe· positivamente al s-ecorndo impegno fondamental,e da essi assuil'to avanti ,al paese: fa fotta a fondo contro il mar– x,1smo.. Perché il marxismo in Italia, come nel mondo, si maniifesta, nella ideologia e nella pratica, come una filiazione di– retta del pensiero illuministico. Nasce, infatti, ·da una limitazione diel– la realtà umana e sociale alla sfera 1del contingente e del tempòrale. Si evo~ve culturailmente 31-traverso una neg,azione totale -della autonomia dell'uomo ad esprimere fa ,sua tendenza as.sociat 1iva attraverso -le entità natiuralì intermedie tra l'iil'dividuo e lo Stato - famiglli,a, comunità C:it-ta,dina ed or,dine pro.fessionale -. Si cÒn1creta poiliti-0amente in regime coTifica,ndo, e portando· aHe estreme conseguenze, i,l princi1pio nazionalista che impone la ,delega ,della volontà del singofo ,ad un uomo o'ppure aid un grup– po, pen~hé l'uomo o· l'a~•tro abbiano mo– do di dabo~are 1l1e strutture entro •le quaili si esprimeTà la vi,ta soci,a1le; èon– clude, muovendo da una premessa di di :mi•nori,tà costituzionale ,del popofo ad acgui,sire un senso superiore di ordi– ne ,e ·d,i organizzaz,ione, con la imposi– zione ,deHa volontà di una minonnza sulla vofontà impoten~e della maggio– ranz,a. Se ta<le era ed .è -l'essenza del marxi– smo, era senza speranza il tentare di contrasta1,lo con un impeg•rio di lotta che ,derivava ,dir,ettamente ,d·al,}e pre– messe ideofogiche e cui-turali dalile quali esso rtra•eva 0 1r,igine.- Affron'ta·re ,co,n probaihilità, o certez- · za, d,i. vi,ttoria il ma;rxi 1smo significava contrappo.rre ailla sua visione d·el mon– do, ,del1a •storia, ,dell'uomu, dd.J.a socie– tà, una visione ra;dicailmente o'posta, ca-' •pace di •contendergli il terreno in tutti i campi, senza cedimenti. :n ta'lia, invece, daJ 1945 ad oggi, le forze ·politfohe che dovevano contrasta– re con i 1l mll!rxi'Smo, mancando di pre– supposti dotttrinari ed ideologici origi– na,li, rispetto •a quelli liberali e marxi– sti, si sono mosse sul terreno di lotta più fa,vorevoJe alla sinistra 1soci,al-co– munista. •E' stato, in.fau.i, per ta,le carenza che le forze democrati'che, sono state ,co– streHe a tentaTe 1di ,differenzia,rsi dalle .forme marxiste ,in Uil'a poli,tica •cc ,quan– titativa » ,deUe cose. •« Pol 1i,tica ·deMe cose ll che conside– rando il terreno economico cm:ne il ter– reno ,pri:mo ,di contrasto fra le forze po– liitiche, offriva al1le forze marxiste una conferma di 1 ret-ta ed immed·iata ddla validità assol,uita ,del lor,o impegno •po– litico; e finiva, come era neHa logica delle premesse a cui so·p·ra .abbiamo fat– :to cenno, per aviv,icinare progres [ij.va – mente, sino a farli coi,ncider,e, gili impc. gni ,programmatici ,ddle forze marxiste e 1delileforze democra,tiche. E' nostro convincimento che tale •pun– to ·di coincidenza sia molito v,Ì1cino. E' nost~o convincimento ·che nel momen,to in cui ,dovesse verificarsi ta'1e conver– genz·a, la c·risi po1iitica italiana tocche– rà i,l suo punto ,di rot-tura. Perché allora si '\"erifiicherà che aven– do Je forze de:mocrn'ti·che rea'lizzata tut– ta la gamma deHe •« cose considerate ~da esse· oihbieitti,vi 'cc massimi l) e dai mar– xi'sti .ol,hiettiv 1i « minimi n - eppure con 1 tenti nella re·afaà ,premesse concrete dii ui1terioTi svrlupipi sul ,piano del!a cc •poliitfoa de'hle cose ll - ,sa•ranno co– strette •e giustificare avanti a,l po·polo, che ormai consildera quel tipo d,i poli– tica la sola possi,bile in Italia, un arresto . che non potrà trovare ra.gi !me valida · sul piano ,deHa log.ica po1li1tica del_ pas– sa,to. La soluzione deUa crisi I politica aper. tasi con ,le dimissioni ,del governo Tam– hroni, ci sembra, stia ad' indicaTe che la ne ed i partiti a1l'1ea:tl si riprnpon– gono di halltere ancora la via che nel passa'to ha portato ,a-d Jna riduzione 1pro 1 gressiva ,de1lilo spazio opera,tivo di ta– li rforz·e nei confronti dei social - co- munist1. ] Ancora, tale soluzionef ,i,l (( modo >> con •cui alla stessa 1si è a,dHivenuti, sem– bra dire che le sinistre h,anno preso là mano aHe forrze democratiche pro•prio sul piano deUa cc p0ili 1 tid ddle cose li. Per tale ra,gione non possiamo ac·oet– tare la linea po,l,iltica scelva dalila ne in • • h I l • questa coD'hngenz.a, anc e se • a cosa ci porterà· a,d esse q~ailificati « fascisti >l. Non ,possiamo accmtaref una linea po– litiea che ricafoa passo 1;,•a•sso un trac– cia,to che, nel :mo·do più ;manifesto, ha fallito in un passaltò ipro~simo ; e 1sem– bra portare il paese, con I moto acèe1l-e– rato, ·sull'orlo ,del diisastr~. \ Vor.dine. civile ELEZIONI U.S.A. Fiducia a Nixon Nixon e Kennedy ~ _ co,me erano le pre,visioni - sàranno .i pratagonistii del– le elezioni .americane .di .novembre. De <due candidati si conosce ormai tu~to o quasi. Le loro origini f amvliari, la foro ,carnera politica, gli aspetti più ripastJi della loro ,personalitJà sono stati messi •in luce dalla stampa degli ultimi mesi, come ,poohe altre volte era suc– cesso per 'dei personaggi politici, sia pu– re ,del rango e ,dèl peso di quello dei possibili successori di Eisenhower alla "Casa Bianca". Non -è nostra intenzione soff e,rmarci ulterior.mente su· ,tali ele-m·e-nti, ma il tentare di espri·mere ·un giudizio di sin– tesi sulla piattaff orma poliPi,ca ufficiale scelta dai ·due candvdati per affrontare il giudizio degli elettori a.mericani. Ed in ,queslJa, tenuto conto del peso che gli Stati Uniti esercitano sulla po– litic~ mondiale, è più che logico sof– fermarsi a ,considerare con pàrtico.lare alJtenzione la parte di po.Zi,ticaestera dei documenti progr(J)mmatici approvati da,U,a :co.nvenzioni ,repubblicana e ,de– mocratica. Da un raffronto obi:ettivo degli stessi La conclusione sorpren,dente cui si giun– ge - co.nsiderando.Zi con mente sgombra . da schematismi tradizionali e da pre– giudizi nominalistici - è quella in vir– tù della quale la piattaforma democra– tica appare chiaramente ancorata alla linea dJi politica estera tracciata dalla passata amministrazione repubòlicana; mentre la <piatta/orma del GOP appare chiaramente improntata ·ad -una ricunsi– .derazione critica dei gran!di pro 1 blemi di politica estera, e segnatamente dei rap– porPi, ,USA - URSS evi USA - alleati atlanPi,ci. Non a ,caso, infatti, •in materia di rap– porti con 'l'URSS la piattaforma demo– cratica - dopo la premessa obbligata daZZ.avolontà ,degli Stati Uniti di difen– dere ,in tutto il mo,rvdo le posizioni del– l'Occidente - pone l'accentQ sulla ne– cessità di perseguire n:el :rerotativo di al– lacciare con l'URSS un dialogo perma– nente, inteso a trovare la via per una com·po~izione mediata dei motivi di con. trasto che dividono ,le due super-poten- • ze mondialli. Tematica questa che si Tif à .chiara- • mente alla linea pers~guita - in (l)erità con scarsi successi - dalla amministra– zione repwbbli!cana uscente. Tematica che, agli occhi de·gli o•sser– vatori po.Zitici più acwti, americani e stranieri, a,ppare c,hiaramente condizio– nata dalle iniziative delZa ,diplomazia sovietica, che ha scelto il ter-reno della "distensione" e della ",competizione pa– cifica" come quello giudicato ,il più fa– vorevole ,allo sviZuP'po di una manovra che aveva ed ha come ,fine la &isinte– graziane ,deNa alleanza occidentale. Anche in materia di rapporti con gli alleati la piattaforma democratJica non si discosta sostanzialmente dalla linea persegwita dalla vecchia amministrazio-
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