l’ordine civile - anno II - n. 13 - 1 luglio 1960

l'ordine civile specifico caso della Francia e dell'Ita– lia, proprio per questi motivi maggior– mente danneggiate dahla . eventuale ap• plicabilità del regolamento. Con le considerazioni fatte in rispo– sta alla prima domanda è stato sciolto anche il secondo interro•gativo che ci eravamo posti in merito al so·ggetto eventualmente colpito dalle misure di ritorsione. E', infatti, chiaro che il boo– merang, anche a volerlo ad ogni costo sostenere, si risolverebbe in una rap– presaglia platonica se non anti-econo– mica. Potrebbe darsi il caso, in realtà, che i dazi e le tasse accessorie pagate all'atto dell'importazione tolgano al– l'eventuale riesportatore ogni possibili– tà di restituire ,il mercato di origine le merci a • prezzi inferiori a quelli del mercato corrente. Pertanto, la terza do– mand':' che si riferiva alla possibilità di realizzare sicuri e consistenti bene/ i– ci in occasione delle rappresaglie anti– dumping, non può ricevere una rispo– sta positiva, perchè le utilità derivanti dalla eventuale ritorsione sono troppo aleatorie dal punto di vista economico e difficilmente realizzabili sotto il pro– f ilo squisitamente tecnico ed esecutivo. Quest'ultimo non solo trova poderose r_emore nella difficoltà di controllare il movimento delle merci in dumping e di ricettarne tempe·stivamente i quan– titativi ai fini delle ipotetiche rito·r– sioni, bensì è destinato a diventare proibitivo a seguito dell'atteggiamento discriminatorio e sottilmente regola– mentare che le direzioni doganali met– teranno in atto al fine di ostacofore, con l'arma stessa delle misiire tecniche dettate.· dal regolamento·, la reintrodu– zione dei prodotti rigettati, per sospet– to di dumping, dagli altri Stati membri. La disamina generale di questo pri– mo provvedimento avente automatico valo-re esecutivo nei sei Pae·si, ma che ce-rtamente non può cost~tuire motivo di orgoglfoso esordio per il potere di decisione della Commissione, ha messo in evidenza ancora una volta la fluidi– tà che spesso caratterizza la struttiira normat-iva del, Trnttato della Comunità Ecmwmica Europea. Proprio per tali motivi abbiamo in più di una oc_casione sostenuto che ogni tentativo di accelerare le tappe del MEC non può rispondere a pro,fonde e meditate argomentazioni. Proprio per questo abbiamo -auspica-to che un alto senso di realismo e di reciproca lealtà dovrebbe guidare i lavori dei rappre– sentant.i dei vari Stati negli organismi comunitari ; ed abbiamo creduto di scorgere nella 1nancanza di chiarezza e di decisione, constatata in molte con– giunture già sperimentate, l'autentica minaccia alla buona causa del Mercato comune; e ciò specialmente se queste reticenze, questi co·mpro-messi, queste incaute sottomissioni sono dettate da motivi apertamente politici. E' necessario quindi ricordare che la sorte del Mercato Comune Euro,peo come quella delle più vaste inte·grazio– ni progettabili non sarà propiziata dal– le accondiscendenze supine o dal– l'astuto calcolo basato suU' ostruzioni– snw e--sulle- misure- di- aifesa o di rap- pag .. 15 CREDITO ROMAGNOLO Fondazione 1896 Società per Azioni 65° Esercizio BANCA REGIONALE Capitale sociale versato L. l .000.000.000 Riserva L. 440.000.000 SEDE SOCIALE E DIREZIONE CENTRALE IN BOLOGNA .Via Zamboni n. 20 - Telefoni n. 229.876 - 236.134 SEDE DI BOLOGNA: Via Oberdan, 9 ( Per le operazioni a! pubbPco) Tel. 238.361 (centralino) TUTTE LE OPERAZIONI ED I SERVIZI DI BANCA Depositi e capitali amministrati L. 70 miliardì CIRCOLARI DELLA BANCA emessi nel 1959 l. 100 miliardi Gli assegni circolari del Credito Romagnolo sono pagabili a vista e gratuitamente in tutta Italia presaglia. L'avvenire delle I istituzioni europee potrà essere chiaro e positivo solo se a sostenerlo saranno la concre– tezza dei legislatori "comunitari", la tenacia ed il senso di r,_esponsabilità de– gli operatori economici nonchè l'indi– pendenza misur,ata ed opportuna de.i sin– go-li Governi nell'esercizio delle proprie decisioni autonome, in particolar mo– do di quelle che riguardano la difesa e la valorizzazione delle conquiste eco– nomiche più intonate alle possibilità potenziali e reali di ognuna delle aree nazionali. E c'è soprattutto bisogno, specialmente in questa fase delicata dei rapporti fra i vari gruppi comunitari. di molto coraggio, che sappia imporre agli esponenti di tutti i Paesi, interes– sati all'integrazione, di nutrire un grande sforzo di equa e sincera buona volontà per riportare definitivamente le iniziative "europeistiche" nel seno della semplicità, della logica e dello stesso corso naturale della storia. DALL'« OSSERVATORE ROMANO >i N nove Nazioni alla ribalta della Storia Tra pochi giorni altri ,po•poli del con– tinente africano giungeranno alla re– sponsabilità dell'auto,governo. Ie,i il Somaliland e il Madagascar hanno ottenuto l'indi,pendenza; Il 30 giugno il Belgio. trasmetterà i suoi po– teri di nazione tutrice ai rappresentanti eletti -del nuovo Stato indìperidente del Congo. Quasi ,contempor.aneam-ente na– scerà la Somalia indipendente con la cessazione del mandato fiduciario d.el– l'Italia. E intanto, in altre plaghe del– l'Africa, altri Paesi, altre genti percor– rono rapidamente la stessa via, mentre a Parigi rappresentanti aLgerini cercano con gli uomini cli governo francesi un accordo che metta fine ad uno spargi– mento di sangue che dura da anni con

RkJQdWJsaXNoZXIy