l’ordine civile - anno II - n. 12 - 15 giugno 1960
l'ordine civile tro pilastri della CGIL : la protezione americana, quella del– le ACLI, quella del governo e quella delle direzioni. La CISL si è infatti largamente avvantaggiata dei limiti della nostra legislazione sul collocariiento del lavoro e sulle deficienze, ancora più grandi. della no.stra struttura amministrativa: ha largamente accettato, nelle assunzioni e nee;li avanzamen– ti, specie nell'industria di Stato, che gli veni;ano dai buoni rapporti politici con gli imprenditori. Per ,quattro anni i suc– cessi della iCISL alla FIAT vennero esaltati come rottura della democrazia, poi bruscamente divennero frutto di vio- lenza padronale. • Noi non neghiamo che siano state impegnate le ener- • gie sane e positive con la grande dedizione e generosità, ispi– rate da un desiderio cristiano di fraternità e di giustizia. Ciò che noi rimproveriamo alla GISL è di non aver creato un clima che permettesse la netta. distinzione tra la concezione cattolica e quella materialistica sia -di materiali– smo· borghese che marxista) del problema operaio. Ricordiamo di aver conosciuto, nei primi anni del dopo– guerra, le figure del vecchio sindacalismo bianco. Non che fossero senza limiti e senza difetti; m_a c'erà in esse un senso cristiano e cattolico, una .fede viva, semplice e robusta che è lontana dal clima attuale. . Oggi la polemica degli ambienti cattolici' sindacali e ope– rai (,parliamo dei dirigenti) contro il conserivatorismo eccle– siastico, è più forte che la polemica contro il .marxismo. Si può quasi dire che il primo venga considerato una realtà inutile ed estranea, mentre il secondo viene visto come l'esagerazfone di una cosa giusta. pag. 5 A nostro avviso il neutralismo sindacale della CISL pri– vando il Cristianesimo di quel suo solido bastione operaio che con tanta fatica i cattolici, seguendo la Rerum Novarum, , avevano costruito, è stato uno dei più validi fattori di pene– trazione del laicismo e del materialismo tra gli operai. E ripetiamolo: ,questo non è andato a beneficio dei va– lori umani di libertà e di dignità che stavano alla base della protesta operaia. La CISL è stata un prototipo del sinda– calismo protetto, di un sindacalismo, non diciamo di Stato, ma di governo ( anzi di sotto,governo ).. Stranamente ·è proprio la sua posizione di sindacalismo di go,ve,rno che l'ha spinta dal quadripartito all'apertura a sinistra. Essa ave,va bisogno della .politica di cui viveva e. do– veva partecipare al gioco politico, fii.o a far diventare mini– stro il suq fondatore .. Ma •quesJa linea stessa, eliminando la polemic~ di governo contro la CGIL, finisce per inrlebolire. il più solido rempart della . CISL, specie nell'industr;a pri– vata, meno « politica » e più spregiudicata. Sotto questo aspetto, si può dire che la condizione ideale della CISL è lottare per un governo di sinistra appoggiando un governo di destra. E' una via instabile, un e,qui;lihrio eh!'!• oggi ancora rende ma domani non renderà più. Allora si vedrà _che chi costruisce senza princ1p1 ma sulle mere opportunità materiali, costruisce sulla sabbia. E niente può ~vitare, come amm_onisce la parabola evan.– gelica, l_a rovina nel momento della tempesta. MONTEDEI PASCHIDI s·IENA 1 ISTITBTO DI CREDITO DI DIRITTO ·PUBBLICO F O N D I P A T R I M O N I A' L I ' L. ·6.559.520.778 Fondato nel 1624 Tutte le operaz10m di BANCA E CAMBIO CREDITO FONDIARIO CREDITr> -1 G R A RIO Corrispondenti in tutto il mondo DIREZIONE GENERALE : S I E N A Filia1t: ToscANA - CAMPANIA - EMILIA - Lurn - LIGURIA- LOMBARDIA - UMBRIA bibli ecagin • bianco
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