l'ordine civile - anno II - n. 10 - 15 maggio 1960

l'ordine civile pure restando una, anche la dottrina sacra può considerare da un punto di vista unitario le materie trattate nelle diverse scienze filosofiche, e cioè in quanto esse sono rivelabili ». Qui si inserisce la conclusione già citata: « in maniera tale che la dottrina sacra sia come una sorta d'impronta della scienza di Dio ( velut quaedam impressio divinae scien– tiae) che, una e semplice, è la legge del tutto ». Dobbiamo provare a commentare questo paragone? Il « senso co– m!]ne » non vede, non sente, non tocca. Non essendo nessuno dei cinque sensi particolari, non esercita nessuno dei loro atti propri, non percepisce direttamente i loro sensibili propri. Gli organi necessari per farlo gli mancano. In un senso analogo si può dire che la teologia non fa della matematica, nè della fisica o della biologia, e neppure, in senso proprio, _della metafisica; in breve, essa non si. propone di acquista1·e la cono– scenza di nessuno degli oggetti propri delle diverse scienze filosofiche. Bisogna dirlo: il teologo, precisamente ir quanto teologo, -non fa della filosofia; il suo proposito ultimo non è mai di produrne, ma ne usa, e se non trova tutta fatta quella di cui ha bisogno egli la produce per poterne usare. E' a questo titolo che la teologia, come San Tommaso la concepisce, ha qualità per conoscere ea quae in diversis scientiis tractan– tur, e no_n soltanto -per conoscerle ma -per ravvicinarle e distinl(uerle. compararle e giudicarle. Come il senso comune conosce i sensibili diversi nell'unità della propria luce, così, senza essere nessuna delle discipline filosofiche particolari, la teologia le conosce in una luce unica, analt;>ga a quella della scienza di Dio. Quando, dopo gli anni passati nella confusione, questa nozione vera di teologia scolastica illuminò tutto con la sua luce, i fatti si misero a posto, problemi in apparenza inestricabili furono immediatamente risolti. Le teologie scolastiche del Medioevo erano sì delle teologie, nessuna di esse era una filosofia; nè i loro problemi· ultimi, nè i loro metodi, nè la luce nella quale avevano risolto questi problemi erano i medesimi C'he .in filosofia. Ciononostante le teologie di Alberto Magno, di Bona– ventura, di Tommaso d'Aquino, di Giovanni Duris Scoto, di Guglielmo di Ockham erano ricche di apporti originali molti dei quali dovevano passare nelle metafisiche, le noetiche, le epistemologie e le morali delle filosofie da cui vennero assimilati. Se delle conclusioni teologiche del Medioevo sono diventate così delle conclusioni -filosofiche, nel XVII secolo e più tardi, è perchè, anché se teologiche, esse erano però razio– nali sin dall'origine. L'impossibilità contro la quale scontriamo ce la creiamo noi stessi sostituendo alla nozione vera della teologia scolastica, scienza universale e però unica come quella -di Dio. stesso, la nozione impoverita che è dato incontrare ovunque oggi. Risulta chiarito anche l'atteggiamento, così mal compreso, di San Tommaso verso le filosofie e i filosofi. In alcune -pagine rimaste celebri, Pierre Duhem ha denunciato tempo fa l'incoerenza del tomismo. Con– cepito come una semplice filosofia, diceva Duhem, esso è un mosaico, certamente abile, ma fatto di frammenti e di tessere le cui origini etero– genee denunciano l'inconsistenza . .Pierre Duhem prendeva semplicemente una teologia per una filosofia. Il tomismo non è un eclettismo fatto di prestiti di diverse filosofie ,più di quanto la conoscenza unitaria del « senso comune » non sia un eclettismo fatto -di prestiti delle percezioni dei cinque sensi. •La teologia di San Tommaso --può far uso di conoscenze filosofi~he di origini diverse, ma essa non ne è composta. La teologia le sceglie e le perfeziona, percepisce, -al di là di ciascuna di queste, un punto di convergenza sconosciuto da loro stesse e verso il qual ciono- ENCICLOPEDIA BIOGRAFICA pag. 23 stante esse rendono senza saperlo. Nessuna delle dottrine accolte dalla teologia scolastica vi penetra se non sotto la luce trasformante della fede nella parola divina. Le esegesi che lo storico della filosofia denuncia come sollecitazioni abusive o violenze dottrinali non sono, da parte del teologo, nè degli eccessi nè degli spregi, sono piuttosto dei richiami che egli rivolge ai filosofi, delle -proposte che fa loro, degli inviti a scam– biare la loro verità con la verità. E' anche per facilitar loro questo -~cambio che San Tommaso pro-pone c.osì spesso ai fi~osofi di versare un senso nuovo nelle vecchie formule. Leggerlo da semplice filosofo gene– rerà sempre delle perplessità. Questi avvicinamenti, in apparenza arbi– trari, di filosofie diverse che egli ama convocare a congressi incongrui, non sono da parte sua delle confusioni filosofiche. Non si potrebbe fare convivere in una sola filosofia -quelle di Platone, Aristotele, Plotino, Boezio, Avicenna, Averroè e di non so •quanti altri, ma si può farle comparire insieme, confrontarle, e domandare a ciascuna di esse d.i dire la sua ultima parola, 1~ sua verità ultima, poi orientarle insieme verso una verità teologica più alta nella quale tutte possono congiungersi perchè è al di là di tutte. - Pierre Du-hem avrebbe ragione se la dottrina di San Tommaso fosse la risultante, nel suo spirito, di tutte quelle che mette insieme in questi confronti, ma lo storico che gli presta questo schema è in errore. Il senso di queste filosofie nello spirito di San Tommaso risulta dalla cr.iti.ca teo– logica alla quale le sottomette. Da se stesso Platone non condurrà mai lo spirito al di là. dell'idea di Bene; arrivato a questo punto lo spirito non vede nessun prolungamento possibile sulla stessa via. Non vi è nessun al-di-là oltre il 1 Primo Motore Immobile nella metafisica di Ari– stotele. Non vi è un al-di-là del ,Primo Necessario concepibile nella filo– sofie di Avicenna. Arrivato al termine della propria «via» ognuno di questi filosofi vi si arresta e vi si -trattiene. Nessuno di essi sembra pro– vare il minimo desiderio di raggiungere gli altri o piuttosto vi si rifiuta ostinatamente. Prigioniero della ,propria « via » ognun9 di essi esclude– rebbe piuttosto le altre. Il solo che .conosce questo al-di-là dove tutti si congiungono è il teologo. Questo punto di convergenza, sconosciuto da esse, che egli offre alle filosofie di sua scelta non è solo per queste una possibilità esterna, è, agli occhi del teologo che lo rivela loro, l'esaudimento di un desiderio che ciascuna di esse portava anche se non lo sapeva. Poichè, il teologo lo sa, il Dio verso il quale tendono tutte queste filosofie, e che nessuna può raggiungere, è il solo vero Dio da cui la -propria teologia trova ìl punto d.i partenza. Og-ni filosofia non segue che una via, ma la teologia di San Tommaso ne vede cinque segnare la strada che conduce verso l'io 'sono, il vertice dal quale egli stesso osserva i loro sforzi e li giudica, Dall'altezza della fede il teologo ridiscende verso i filosofi, li raggiunge sulla strada, ,cammina un po' di tempo con loro, li sorpassa e finalmente, toccando con un balzo il loro fine comune, li chiama tutti insieme a raggiungerlo. 1Come rimproverare a questa teologia, .che non dà alla ragione se non consigli d'intrepidezza, di non essere .che un timido eclettismo? Quantum potes, tantum aude ! Felici filosofie pagane che una teologia tutelare ha condotto al di là del termine della loro strada! Successi simili sono stati sempre rari nel passato. Nei tempi in cui si è perduta la vera nozione di teologia essi diventano impossi-hili. Non .ci si -dovrebbe dunque meravigliare che, in -quest'ordine, la nostra epoca abbia solo uno scacco da segnare al suo attivo ma di qualità così nobile .che merita anch'esso di essere meditato. I GRANDI DEL CATTOLICESIMO diretta da CARLO CARBONE Due volumi, di complessive pagine 1.300 circa - 1.200 illustrazioni nel testo, ottanta tavole in nero e venti tavole a colori fuori testo. Circa 3.700 voci, firmate dai rispettivi autori, con aggiornata bi– bliografia. Numerosi indici. legatura in similpelle, con impressioni in verde e in oro. Prezzo del- l'opera completa l. 12.000, franco di porto. Indirizzare ordinazioni - con vaglia o assegno bancario o autorizzando invio contro assegno - a : Direzione Enciclopedia « I GRANDI DEL CATTOLICESIMO » - Via Rovereto, 11 - ROMA bi neo

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