l'ordine civile - anno II - n. 8 - 15 aprile 1960
l'ordine civile disegno di colui che dirige tutte le cose secondo il benepla– cido della sua volontà, per essere, in lode della sua gloria, quelli che dall'inizio hanno sperato in Dio >>. E' in Lui che anche voi, dopo aver inteso la Parola di verità, la Buona Novella della vostra salvezza ed averci cre– duto, siete stati marcati del sigillo dello Spirito della pro– messa, lo Spirito <Santo che costituisce il pegno della nostra eredità e ,prepara la redenzione del popolo che Dio si è con– quistato in lode della sua gloria. '(Ad Eph. I, 3-14). Tutte le cose deb.bono essere ricapitolate sotto il Cristo, radicate e rinnovate in Lui, fatte partecipi della Sua stessa Vita gloriosa. Di questo nuovo universo, che apparirà nella sua pienezza di nuovi cieli e di nuova terra, come dice l'Apo– calisse, quando i tempi saranno •compiuti, i cristiani sono le primizie. Essi partecipano già al nuovo Regno, che per essi è già « ora » e « qui » è il loro compito è di essere « quelli che hanno per primi sperato nel Cristo »; Tutte le cose hanno dunque per il cristiano la misura dell'ultimo fine cui sono state destinate: tutte le cose hanno per lui non la loro misura umana, ma quella divina : poiché ciascuna delle idee divine, su cui le cose terrene sono model– late, in Dio son Dio. "Poiché le ragioni delle cose che di per se stesse non vivono, nella mente divina sono vita, infatti nella mente divina hanno L'ESSE divino". (S. Th. I, Q. XVHI art. IV, ad 2°). La connaturalità che il cristiano ha con Dio per la Gra– zia, fa sì che egli per grazia veda tutte le cose secondo la linea della loro perfezione, che tende ad avvicinare l'esem– plato all'esemplare. Così essi, che sono già membri del Cristo, cittadini del Regno della verità, di giustizia e di pace, sono qui coloro che, in forza della loro speranza, debbono animare ogni cosa nel cammino verso la sua ragione eterna in Dio. Essi per fede sanno chiamare « nuovi cieli e nuova terra » cc ricapitolazione di Cristo in tutte le cose », la ·perfezione da tutte le cose, la consumazione di tutte le cose in Dio, in modo che Dio sia tutto in tutti. Comprendiamo ora il significato e l'importanza del giu– dizio storico del cristiano: il cristiano giudica i fatti :5torici ENCICLOPEDIA BIOGRAFICA pag. 5 sotto l'influsso dell'abito di fede e delle virtù dei doni ad esso connessi delle cose in quanto esse tendono alla loro per– fezione; in altri termini, in quanto esse si muovono verso la consumazione finale e la rinascita in Dio. Non c',è dunque più alta sa•pi~nza storica di quella che la grazia delle virtù e dei doni genera nel 'cristiano. E' chiaro che, come l'imperfetto cede al perfetto·, così come la natura caduta si trasforma i:iel battezzato in natura redenta, così il giudizio umano del cristiano si esalta e si innalza nel suo giudizio cristiano. Non che nel cristiano non ci siano cono– scenze fatte' con il lume della sola esperienza e della scienza umana; ma tutte vengono ricondotte al giudizio dell'abito di fede ~he solo distingue in ultima istanza il vero dal falso, il - Bene dal male. • E questa lume per grazia è data anche al più umile de'i cristiani che . cerca il Regno con tutto il suo cuore, la sua anima e la sua mente. La cc sapienza di questo mondo » ha cercato con Hegel e con Marx ed infine con il comunismo di imitare ad modum simiae la conoscenza per altissimam cnusam che i cristiani han– no della storia, ponendo l'idea o 1a materia come altissima causa. Possiamo arguire questa volta proprio delle cc scim– mie » del Cristianesimo che cosa sia veramente il senso ed il significato di quella fede che tanti cristiani di nome trascu– rano e dimenticano. La volontà marxista di conoscere le su– preme cause e le ultime ragioni della storia nasce proprio dalla comprensione,. sia pure ostile, del dono dato ai cristiani. Ma mentre la verità fa liberi, l'errore fa schiavi: per questo l'imponenza della sfida e del desiderio marxista ha fatto schia– vi proprio quegli uomini semplici, quegli uomini che hanno solo la cc natura generica » umana a beneficio dei conoscitori dell'idèologia. Per questo solo il Cristo poteva -dire queste parole: cc Io ti benedico, o Padre, Signore ·del cielo e della terra, di avere nascosto queste cose ai sapienti e di averle rivelate ai piccoli. Sì, Padre, così ti è piaciuto. Tutto mi è stato dato dal Padre e nessuno sa chi ·è il Figlio se ni:>nil ·Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio l'avrà voluto ri– velare >>. ( 1 Lc, X, 21). I GRANDI DEL CATTOLICESIMO bi li diretta da CARLO CARBONE Due volumi, di complessive pagine 1.300 circa - 1.200 illustrazioni nel testo, ottanta tavole in nero e venti tavole a colori fuori testo. Circa 3.700 voci, firmate dai rispettivi autori, con aggiornata bi– bliografia. Numerosi indici. Legatura in similpelle, con impressioni in verde e in oro. Prezzo del- l'opera completa L. 12.000, fr~nco di porto. Indirizzare ordinazioni con vaglia o assegno bancari~ o. autorizzando invio contro' assegno - a : Direzione Enciclopedia « I GRANDI DEL CATTOLICESIMO» - Via Rovereto, 11 - ROMA '-, ca in bianc
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