l’ordine civile - anno II - n. 7 - 1 aprile 1960

pag. 4 Spinoza ,co.glierà ila SU'pl'ema contrad 1 dizione intminseca •di ' questo sistema ,concettuaiJe, che è il fondo comune •di tU"tto il giusnaturalismo moderno, mostrando che esso si sostiene lo– gicamente solo <posta la divinizzazione del cosmo cioè il pan– teismo ; mostrerà cio-è ohe una concezione meccanicistica sia del cosmo ,che del mondo morale è logica 1 mente inconciliabile con la trascenidenza di Dio. iMa tuttavia :la so'luzione ,che si viene eilaborando ·da ipiù parti e che ha echi persino in •campo •cattolico, è una solu– zione so·ddisfacente alfa ,p·roblema1Jica 1culturale posta ,dal,la Ri– fornna al pensiero 1po 1 litico dei 1paesi da essa influenzati. Il conceHo -di ordine naturale ·de1 ,giusna.turarrismo è del tutto opposto a ·quelHo ,cano:lico, ,così profondamente elaborato da S. Tommaso, nel ,suo trattato sulla legge naturaile. In S. Tommaso la ileg.ge natiurale è, <in ultima ana'lisi, la Legge etenia, cioè D-io stesso in quanto •partecipato all'intelletto della ·creatura ragionevole. La leg,ge naturale è perciò in sostanza 'una realltà che è ·colta ,daHa mente :dell'uomo, ,che è impressa neHa struttura stessa del suo intelletto ma la cui ra-gione so- ~tanziale ,è trascendente ed in Dio. La legge naturale è l'in– c'linazione ,deill'uomo a conoscere, in modo a ·lui propo·rzionato, la 'legge eterna, iJe norme dell'ordine umano fissate da Dio, fondate in Lui, 1 Lui stesso. Poic 1 hè, :come ·d'ice S. Tommaso,(< le idee ,divine in Dio, sono Dio >>. L'o:rldiine naturale del giusnaturaHsmo è un ordine mecca; nico e immanente, posto ,da iDio uel •cosmo c:he diven'ta così relativa,mente autosufficiente. La ,sua conoscenza non implica una 1 crescita religiosa e m·orale, ma solo un atto di cono.;,cenza, semplice e razionale. Le rr·eggi ;deil-la società umana po 1 ssono essere conosciute con la me'desima sempHcità, distacco e irri~ levanza spiritua'le c·he le :le,ggi de1'la geometria. Il medesimo tipo ,di 1ragionevolezza, inditfferente a ogni forma di ricerca e di rapporto ·con la trascendenza, è alla base dell'edificazione dell'ordinata società. La morale ,è il rispetto di queste leggi, ·Anche se lo Spinoza riscopre il machiavellismo privato di ogni eroico forore e alila fine •del 1capofavoro 1della filosofia morale razionalista, la •sua Etfoa, mostra che è ordine naturale che i pesci grossi mangino i 1pe 1 sci 1picc0Ii. Ma è un'etica •della ragionevo1ezza, un 'etfoa 1 che ha respinto o-gni •rfoonoscimento deMa Trasoendenza, •privata anche di quella Trascenidenza •che rimaneva nella- doppia veòtà dell'umanesimo itaHano. E' questo ·concetto di o·rdine naturale che ,sta arila base del mo,derno concetto di ideologia. L'ideologia è appunto la determinazione del contenuto dell'ordine naturale. Che co,s'è la Rivoluzione francese se non i'l tentativo ,di instaurare un ordine ·po-litico 1 eonforme ai ·deMami della Ra,gione? Ohe •eosa sono i 'partiti e ,i dubs ·delfa grande -Rivoluzione se non ·dissensi ideologici •cioè dissensi ,sul ,contenuto ,dell'ordine natura·le, dis– sens.i tra i sostenito,ri idell'id'eofogia •CO'stituzionalista di ,Mon– tesquieu e i parti•giani ,de1'1'ideologia •demoorati·ca ·di Ro•usseau? E ·che cos'è infine ,il marxismo se non una uiuova defini– zione ,deH'·oraine di na•tura, una nuova ,determinazion·e 1delle leggi della soeietà umana ,e quindi una nuova fondazione di uno ,schema raziona'le 1della politica e deillo Stato? E' vero ,che Marx ·postula Ila natura non dottrinale e quin– di ,di puro strumento praibi'co 1delle i,dedlogie 1premairxiste : ma tuttaivia, cad,endo nella :classi-ca e inevitalbìile contra 1 ddizione dello scetÙco, egli è ,costretto a salivare il ·carattere conoscitivo, universale, razionafo della ,sua ideologia, fondandolo sul -con– cetto •di pro'1etaria:to •éome 1 cllasse runii.vetsafo e lihetra-trice e quindi primo e uni:co fondamento prafico· e sodaiJ.e dell'univer– saHtà del :conoscere. In questo modo i,l marxismo rientra nel cla,ssico schema del giusnaturalismo, ·giungendo a definirsi ,come conoseenza delle legg.i fon:damen:tali deltla società e quindi come •criterio bib io eca inobia o • • i l'ordine ewile, di determinazione d-el modo di essere e ,di a 1 gire de>l politico. In questo senso il marxismo si presenta storicamente come il pil) vasto e importante tentativo ·di poilitica ideologica, come l'ultima ior:ma del razionalismo politi-co, del giusnaturalismo mo-der,no. Con esso si sallda l'rultimo anello di runa catena che ha al suo inizio la riforma protestante, •poi ,rl razionalismo ed il giusna,turaiJismo ,del secolo XVII, poi l'illuminismo e la fisio– crazia, •poi i 1 l giac01binismo ed il lìberismo. Il marxismo è l'ultimo 1prodotto del maggior fillone della rivoha arrtieoole– siastica dei popo-li europei che ha dominato :P,età moderna, dandole di fatt-o forma e signi.fica,to. Potremmo -dire c'he se il marxi,smo rappresenta il fi. Ione maggiore de-Maseparazione del pensiero e della pratica dei popo1,i europei d-a'l·Cristianesimo, il fascismo italiano rap– presenta invece il filone italo-spagnolo di quella seiparazione. Cioè la •dottrina ·della vocazione ind'iv,idua~e, dello Stato co-· me ·opera •d'arte, deilla ,pratica ,come iepirazione poetica, eome « eroico furore >>. Con i1 fascismo, si ·ha il ritorno a quel tipo di composizione ,con i'l Ca'tto1icesimo che si dà sulla base della dottrina umanistico-rinascimenta~e della doppia verità. In que– sto· senso i,l fasciemo sarebbe, in forza dellla sua continuità con Maohiaivel'li, più nazionale in lta1ia che non il giaco'binismo o il liberalismo e ,quindi ·più nazionale che il Risorgimento. La sua misi raippresenterehbe •quindi run gravissimo ,e •forse ,de– finitivo colpo al peso della tradizione machiaveHica, non cri– stiana, ·delfa tradizione iitaHana. Da questo punto di vista si potrelbhe intendere 1sino in fondo la differenza esistente tra il faiscismo ed i[ nazismo, in •cui ,vive invece come momento determinante que1l'irrazionalismo, che -è •compagno insepara– bile del razionalismo ,moderno, cioè ,de1 fifone di separazione dal Cristianesimo del nord europeo. Ora non c'.è dubbio ·che tutte le posizione, .nate .surrterreno moderno, ·cioè sul terreno Umanesimo-Rinascimento { italo– epwgno1o) che •su quello Riforma-Raziona 1 lismo ,(anglo-tedesco),' sia 1\c eroico furore >> che l'ideol9gia, sia il Princil})e che la Rivoluzione, .siano caratterizzate ·da 1 l rifiuto e -dalla incompa– tibiHtà con il Cristianesimo e con la Chiesa Cattolica. E 1quindi i,l pwblema che è o:ciginario all'essere cattolici conformi alla propria fede in tutto il cerchio della vita è que– sto: detei;,minare il punto di incompati 1 bi'lità tra Cattolicesimo e poHti•ca ideolo·gica da un lato e politica machiavellica dal– l'altro in modo tale che si •possano fondare ·giudizi storici e prospetti,ve po'litiche sostanzialmente ·conformi alla dottrina cattolica. Cioè: formula;re in tal modo i giudizi storici ohe de– rivano vn modo -necessario dall'ortodossia cattolica in modo che non ,sia -possibile nessuna posizione criptomodernista, cioè qualunque ,posizione che tenda a definire in termini material– mente cattolici giudizi storicz e prosvettive politiche che han– no senso •salo postP, le idealopie moderne. Si tratta cioè di vedere dhe cosa le varie posizioni cat– tolico-li:berarri, eatto'lico-socialiste, ecc., a'hbiano di intrinseca-· mente contraddittorio. H concetto 'base da fondarsi è appunto questo:· c'è un giudizio storico e runa ·prospettiva ,civile conforme al Caltolice– simo e una •soia. Posti i ·principi ·,cri,stiani ( ed un ,giudizio ·ha sempre una maggio•re universale) seguono ·certe conelusioni SUQ fatti e non ,certe ·alltre. • E' ·questo il ,concetto che dovremmo più compiutamente illustrare e soprattutto concr:etamenle ·determinare. •Da questo 1 punto •di vista 1pensiamo ·potr.à ,ri,sU"ltare una nuova illustrazione a'pologeti,ca -del valore straordinario per la civiltà umana del Romano Pontificato, ousto 1 de ,del ·giu~o giudiz,io sul procedere ,della Storia umana e sui suoi .v,eri e proporzionati •compiti in ciascun tempo·. r

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