l’ordine civile - anno II - n. 4 - 15 gennaio 1960

bi l'ordine civile . e crescono le commesse per interi im- pianti industriali. • . Ma il fatto nuovo ,più importante del consuntivo illustrato dal Presi,dente de Micheli è co,stituito daHa notizia che ben 480.000 nuovi posti di lavoto sono stati ,creati nella sola industria durante l'anno 1959. La cifra acquista ,particola– re significato perchè significa che oltre alla nuova leva ,di la,voro, costituita da circa 300.000 unità, 180.000 lavoratori disocc,upati sono stati riassorbiti ,dall'in– dustria primaria ,di •produzione compor– ta anche una notevole espansione del:la attività terziaria, ,cioè ,del commercio, dei ,:.ervizi e di tutte quelle altre atti– vità che si ,alimentano ,sulla ha,se di una sana struttura economi,ca' •di fondo. Si - calcola, ,generalmente, che un terzo dei laivontori ,do,vrnbbero essere impiegati nell'industria, un, terzo nell'agricoltura e un altro terzo neUe atività terziarie. La sovrabbondanza idi mano d'o1pera in agricoltura, che era l'altro aspetto arre– trato deìla nostra economia, a,veva sem– pre fornito la più vasta schiera ,dei di– soccupati. L'asso:rlbimento di 180.000 nuove unità nell'industria vi:i.01dire i.,J. meno che un numero altrettanto .grande di posti si è ,potuto creare nell'attività terziarie. Il ,dott. de Micheli ha an~:ie fatto alcune previ,sioni &ulle ,possibilità di in– cremento medio annuo nel ·prossimo fu– turo. Se.condo una valutazione pruden– ziale il .dott. ,dé Micheli ha annunciato che nel ·triennio 1960-62 il setto,re me• tallùrgìco dovre'b'be espandersi con un ritmo -di circa il 5%, mentre nel ,setto– re meccanico l'incremento ·è previsto ' nell'ordine ·del 3%; in certi rami della meccanica come quello delle ma·cchine grafiche, utensili per ufficio e di alta precisione, si rprevedono sviluppi .delle rispettive ,PToduzioni ard un· tasso di in– cremento medio annuo ,del 8-9%. Tut– tavia le possibilità 1d'assor1bimento di manodopera in questi settori ,sarà relati– vamente limitato, dato ai grandi inve– stimenti richiesti pro camite per o,gni nuovo· -posto di lavoro. Mi,gliod le pro– spettive dell'industria elettromecca~ica, <love ad una espansione 1 del 7% medio annuo si suera ,di incrementarle l'oc•cu– p'a?:ione del settore ad un •ritmo del 3%. La <produzione automobilistica segui– rÌI il suo ,già notevole ritmo ,di sviluppo a.d una quota ,del -6%, ma anche cmi non lar!':hissime ,possi'hilità ,di assor,bi• mento dovrehbe ·continuare. 'Nell'indu– stria chimica siamo invece in un perio• rio di eccezionale espansione, ed anche le midiori prospettive di occupazione si aorono i.n questo settore. Mentre infatti l'incremento medio an– nun è previsto ,del 13%: i nosti do– v:rebber~ aumentare ,del 4%. Nell'anno !);Hl in coTso gli investimenti superano l"ÌÌI. rlel 20% ,quelli ·del 1959. mentre nPl nros,simo biennio 1961-1962 ,si 'Cal– ,.c,h di ~uperare tale livello di heu il ~5o/n ! L'enerttia elettrica ner il H6~ do– vrebbe 2:iung:~re a•d una rlis,Do•ni:hilità di, "lire 70 rrii.liat'di di KWrh. ~•1~eriore del 15% circa alla ·prevedilhile domanda con una espansione media annua del 6-7%. -- , Nell'indmtria tessile, mentre certi ,set– tori tradizionaE semhra che riniarran- _ vd8 a \., no stazionari, nel settore ,delle fibre sinteti,che •sono previsti a ,seconda dei costi, aumenti dal 10 al 20%. -~umenti notevoli pure !per materiali da' costruzione, lega-ti al •granide svilup– po di opere pU!bbliche e private: auto– strade, case, .impianti industriali, ecc. Nell'industria di raffinazione .del pe, 'trolio ( 7 %), per l'in,dustria •ca,rtaria e cartotecnica (9%) ed infine per l'in·du: stria alil:nenta,re ( 5-6°/o) e di ,pari passo l'occupazione .prevista aumenterà ,del 4% annuo. Ma il dott·. De Micheli ha detto ehia– r;mente ,che ,condizio11~ essenziale rper il re alizzarsi •di tali huone ,prospettive è un cli.ma ,·di fiducia per l'iniziativa privata, alla quale si ,deve •pdncipal– mente il ·succes,so nello sviluppo econo- mi 1 co italian6 degli ultimi a·nni. • _ Affrontando poi pro;hle~i politici più scabrosi relativi a recenti provvedimenti legislativi, il dott. de rMiche1i si è espres– so in maniera accorta e prndente, an– che quanrdo •ha criticato l'operato del Go,v.erno. ,Ci sembra onestamente ,di po– ter ·dire che il Presidente della ,Confin– !lustria è stato ,particolarmente ·felice, quando, pur evitando ,di entrare diret– tamente nella ·polemica sui mC/no•poli, ha detto che in ogni ,ca,so la liH ertà d i mercato può esse,re a,ssicurata nel no.sh·o Paese, non tanto ,con inter,venti ,diretti da ,parte d:jllo Stato, quanto piuttosto alla1<gando .sempre più i mercati, sia attraverso il sistema 1della Còmunii:à Economica Euro,pea, sia attraverso altri c.>ventuali accordi con i ,Paesi dell'Occi– dente. Ha aggiunto ,che un :primo lbilan:– cio ,dell'entrata in ,vigore ,d~l Mercato Comune è ~lato certamente ,positivò; non tanto da un ,punto idi vista tecnico, in ,quanto l'abbassamento delle· tariffe e l'estensione dei 'Contingenti sono stati di limitata entità, ,quanto ;piuttosto per l'incentivo , psicofogi.co e di stimolo avu– to su tutta l'economia italiana. Tali_ po– sitive vslutazioni ·sul Mercato Coo:nune cì sembrano però contrastare, nono– stante che il dott. De Micheli l'avesse espressamente escluso, con la raccoman– data ·cautela circa la progettata riduzio– ne dei tempi 1dì integrazione del merca– to Comune. Se, come afferma, infatti, il dow de Mic'heli, l'iniziativa •privata si dimostra •così efficiente ·ed attenta, an– che ris,petto agli altri paesi ,dell'occiden– te, tali timori ci semhrano infondati e ci sembra necessario porre termine al più presto ,proprio con quei met10di sug– geriti .dallo stesso oratore a quelle si– tuazioni ,di ,semimonop-olio esistenti in Italia, le quali non sono state negate neppure ,dal clou. ,de Micheli. Del resto gli industriali italiani hanno ,dei. ,posi– tivi vantàggi nel niinor ·costo delle ma– nodopere òspetto agli altri' pàesi euro– pei, ma :più leggere tassazioni ,di,rette, e le tonti cl'energia non più lontane e scomo,de corie un tempo. . Tutto· sommato .ci è sembrato che u:ri clima di otti,mi,smo e ,di· fiducia spiri in questo momento fra •gli imprenditori italiani, 1per quantQ :non .sono mancate perplessità circa .il futuro della stiua– zion.e politica .italia:1;1a; L'industria Ìtalia.~a .attraversa un ·pe– riodo ·particolarmeµt-p.; Jé\v.orevole e fa S'perare tben.e à,n~he;'pe,r il •èontrilrnt.o de• ,. pag. 11 c1·s1vo che sembra essere .-in gra,do di . poter daTe per la soluzione del ,proble– ma della ·diso·ccùpazione nel nostro Paese. Non è questa la sede per trarre •con– clusioni ,politiche ed economiche dalle enunciate prospettive dell'indus,tria ita– liana. Ma :non si può :fare a imeno ,di rilrvare che, nonostante la parali.si 1poli– tica ,dei va,ri ,governi .succedutisi ,da~le elezioni del 25 mag,gio, e la conseguente completa carenza idi una precisa linea di politir,a economica, l'industria italia– na ha ·dimostrato ,di ,saper chiararmente operar~. CONGO La conferenza di Bruxelles La prossi1f!:a settimana assume,rà un significato decùivo per i risultati della conferenza sul Congo che isi svolge o Bruxelles. Secondo il piano di lavo·ro stabilito· dalla Conferenza, il J5 febbraio si do– vrebbe addivenire ad una co,nclusione, e ci -si dovrebbe mettere pertanto d'ac– cordo sulle strutture del nuovo Stato. Le elezioni', che in seguito si svo.lgeran– no, dovranno poi approvare le .nuove istituzioni, designare èoforo ai quali do– vranno affi.darsi le responsabilità della nuova a1nministrazione e infine appro– vare le fut!ire relaz•ioni da st·abilirsi fra il Congu e la madrepatria. Grande importanza è data poi alla possibilità ·di mettersi d'accordo secon– do i tempi stabiliti, perchè quattro me– si non wno davvero molti per stabilire un trapasso dei poteri. (Nelle due com missioni che già daU'inizio della set– timana 1 scorsa stanno facendo grandi sforzi per mettere ùn po' d'ordine nel– l'innegabile confusione venutasi ,a crea– re dopo la quasi improvvisa dichiara– zione della data di indipe,rtdenz·a, si è ·già potuto fare qualche passo avanti). Frattanto sembra aver trovato buona accoglienza la proposta fatta dal mini– stro del Congo De Schrijver, per cui si prevede, per il periodo che intercorre tra la fine ·dellaconferenza e la procla– mazione dell'indipendenza, la ,creazione di ·commissioni con~o-lesi, che si dovreb– bero . riunire in Bruxelles insieme ad esperti del ministero per il Congo. Frattanto altre commissioni dovreb– bero prendere contatto con il Governa– tore del Congò, ;'Il: modo da cominciare concretamente a prep.::.~arele nuove isti– tuzio-ni. Tuttavia le d_eleg{!ziàni còngo– lesi che finora si erano trovate piena– mente d'accordo nel pretendere l'indi– pendenza, al più nresì:;::,rlel loro paesf:, trovando•si ora alle prese con p,;::1-.Tt?mi ·concreti, dimostrano 'di essere ,divise a~ proloncf:i contrasti di vario genere. Una nuova ·mossa de.Zraggruppanien– to A BA KO, partito che attualmente sembra essersi distanziato chiaramente dalle manovre poco chiare dell'ex leo.– der Kasavubu, costituisce la causa fon– damentale del pe!!gÌor(,lmento verifica– tosi nei rapporti fra le delegazioni e i membrt del govemò bell{a, verso la fi~ della prima sf}ttim,qT!,q dei. çollo.'!ui,

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