l’ordine civile - anno II - n. 2 - 15 gennaio 1960
bi l'ordine civile I ton, che prepara [a rev1s10ne costitu- zionale, incontra a\ Salisbury_ difficoltà piuttosto gravi. Nef Africa Orientale, il Tanganika sembra essere il territorio in cui ile rivendicazio~i nazionaliste ,sono più pressanti. Nel Kenià, Tom Mboya e Mulira hanno gl!à preso l'eredità di Jomo Kenyatta, il buo .ruolo nell'opera di sollevamento dt Mau Mau non è mai stato totalmente chiarito. Lo stesso I • Uganda sembra pr~stare attenzione al- l'evoluzione del (I:ongo Belga e del Ruanda Urundi. Al Zanzibar poi negli ultimi tempi si è nQtato ·qualche irre– quietezza. L'opera di Mac MiUan avreb– be potuto avere vita meno difficile se la situazione politica dell'Unione Sud Africana non fosse quella che è ·venuta .maturando negli ultimi -decenni. Qui si stà attuando uno dei più gig;anteschi ~istemi di ·segregazione razziale che la , storia a·bbia mai visto. Si è arrivati ne– gli ultimi tempi all'estremo di cercare di ricostituire le antiche tribù allo' sco• po di sottopor:re i lnegri ad un sistema giuridico speciale, Ied estraniarli com– pletamente dalla vita pubblica ,giuridi– ca della comun_ità bianca. Tutto questo Mac ·Millan lo v9drà durante il suo v'iaggio: prudentemente egli si limit.erà ad una azione di sJndaggio e non pren– derà decisioni. Il si!10programma di vi– sita nel Sud ~frical è st_a~ocriticato c~– me -approva~aone implicita -della -poli• tica del governo locale .. L'Inghilterra deve giocare un ruolo veramente difficile ed un poco incon• sueto di paladina degli africani contro ciò che gli inglesi d'Africa considerano loro· intangibili diritti. Gli sforzi -dei colonizzatori bianchi si ritorcono ora contro il Colonia! Office aHo scopo di liberarsi dalla sua tutela e continuare • nella loro tradizion~le politica di pri– vilegio. Tanto che in questi c_asi non può non colpire l'analogia di questa si– tuazione con quella ,del Nord Africa. L'unica differenza consiste nel fatt(! che l'arretratezza generale dei popoli neri nei confronti degli arabi non permette almeno per ora lo sfociare della ver• tenza in una lotta armata di vaste pro- porzioni. _ . Ma il futuro si presenta molto in– certo. Mac Millan è un uomo dal giu– dizio equilibrato, ma .è difficile vedere come possa evitare i corni di questo dilemma. In effetti è ciò in primo luogo che lo ha portato in Africa. Speriamo che la sua presenza per lo meno cal– merà le discordie e chiarirà le prospet-. tive specialmente _per quanto riguarda il futuro ,dell'uomo bianco in quello che oggi e ovviamente il continente d•el-_ l'uomo nero. / MEDIO ORIENTE - Problemi a inizio anno •Come il '58 è stato l'anno _dell•ecrisi violente, che hanno messo in subbuglio twtti i Paesi de[·vicinÒ e medio Oriente rischiando pure di minacciare la pace internazionale, il '59 si era aperto con un tQnQ di calma, che po,i • stqta can• . . . . \ .. celiata da avvenimenti posteriori; cosi il '60, al suo inizio, trova una relativa calina nel settore v-icino orientale, men– tre inquietudini si affacciano all' oriz- zonte nell'Oriente medio. • Per le zone pì,ù settentri~nali del vi– cino Ori•ente la· calma è ora completa. E' questa la zo11,adegli Stati aderenti al CEN.T.O., ei patto di Bagdad, che ma11Jtengonola cintur(l protettiv-a verso l'URSS. Essi sono: Turchia,' Iran e "f'a– kistan. La Turchia è travagliata dalla ormai endemica crisi economica e con- - tinua a contare sugli aiuti amer.icani per -sostenersi e non • lasciarsi :allettare dalla distensione; l'Iran, oLtre la que- . stione dinas~ica, si trova impegna·to dal– la auestione con l'Iraq per la zona sud, nello Shatt-el-Arab, •ma si sforza di di. rimere la faccenda con mezzi pacifici; il Pakistan è se_uuprealle. prese èon una . situazione costituzionalm-ente in.stabile e rii lette l'antagonismo f r,a elèmento ci– vilé e militare, cosicché, essendo lo Sta– to .in mano a militar.i, la éapitale, da Karaci dovrà spostarsi a nord, a Rawal– pindi, che è il grosso centro militare swlle montagne centrali. Nel settore centrale mediterraneo si noi~ la ;p.res~ione araba_, c~i sono sot· toposti, per rflgioni evidentemente di– verse, U Libano e lsr ,ae.le . Per Israele, _ mentre la frontiera del S:i11Jai è divenuta tranquilla, continua il • blocco del Ca– nale di Suez, si riattizza il contrasto per · la valorizzazione delle acque del Gior- d~no e s-i ripropone fo qu~stione dei profuf!.hi 'JJalest.inesi.~i tratta di tre s.pi– ne, che difficilmente ·troveranno, rebus ·sic stantibus, una soluzione e continue– rann~ a costitu-ire un motivo di attriti, di minacci-i, di preoècu11azioni. Il Libano sconta, -all'interno e allo : esterno, le conseguenze dei dolorosi to-r- • bidi di due anni fa. La ricostruzione· materiale è. -avvenuta, quella finanzia– ria è -in atto, il f!,Overno ha lavorato e con esso i..cittadini, che hanno s,avuto riprendersi e far· ri-,,rendere un buon ritmo alla vita de,l Paese. Però la pres• sione deU'arabismo. dall'esterno impe– gna a un abile •f.{ioco di equilibrio la politica estera di Beirut. La Siria, come riflessò anche delle sue convulsioni in– tern·e e sot·terronee, pe-.,,iodicamente mant.iene • l'attrito col vicino Libano è i dispetti continuano. All'interno la pic– cola Repubblica deve permettere un ac– crescersi • dell'influenza ·musulmana pur cerc-ando di non turbare vl tradizior,ale e n•ecessario equilibrio delle forze con· fessionali e politiche. S.i parla che il presidente Shehab ,abbia addirittura in ar1;imo di sostituire il presente qua– drumvirato, specialmente in seguito al– le dimissioni di el-Ueini, con un ga– binetto di milvtari. Dal canto suo l'ex presidente Shamun contin_ua -a godere larghissimi favo-.,,i, mentr-e ,pure le Fa– langi, il p,iù gr,.ossoe organizzato movi– mento -nazio11Jale, si stanno potenziando sotto fo guida di Pierre Gemayel. Nel settore sud, la Giordania gode, per ora, di completa tranquillità e la posizione del re appare· consolidata. ln,vece la Siria 'non 'f'iesce a rarnfgnarsi pag. 15 alla predominanza egiziana da cui ha tutto <!,aperde~e. La crisi di gabinetto e il_richiamo in Egitto di 200 ufficiali siriawi, tendono a tener stretto • Dama– sco al Cairo. Negli ambienti giornali– stici, si commenta sottovoce, con· un "calambour" di pura ·mare-a_francese, l:a situazione del generale Aki,m Amer, proconsole di Nasser nella provincia occidental-e della RAU. "En Sy-rie - si &ice -,- A mèr veille" { e lo si pronun– cia come se fosse: "a merveille"). [l . futur·o potrebbe portare a cruenté sor– prese, giacché l'Egvtto non •eotrà tener fermi i si~iani all'infinito. Nella provincia orientale deMa RAU, il grande avvenimento, per distrarre il popolo dalla gravissima crisi economi– ca; -ed anche dagli insuccessi politici, è [',inizio dei lavori per la diga di A~– suan, cui i russ-i hanno continuatq à • porgere il proprio ,apporto &i cwpitali • e tecnki, come se l'atteggiamento anti- • comunista di Nasser non esistesse. In compenso, ,gli Stati Uniti accervnano. a sostenere in maniera più sostanziale il regime nasseriano pe,r corvtrobilanciaré [',azione sovietica nella RAU, in Traq e ' altrove. Nella zona oriervtal•e, mesopotami·ca, la situ•azione è invece densa di preoc• cupazioni. U gen. Karim Kassem, pur non essendo personalmente comunista, app'<>l!,f!,i~ discretamente •Ì movimenti co– munisti e filo-comunisti. Con .l'ammis– sfrme della costituzione dei partiti, do– po la loro proibizione, avvenuta. all'av– vento del regime, ·quattro organis,mi stanno costituendosi. Essi hanno tutti un carattere • comunista dichiarato o sottinteso e tendono in quanto è possi– bile anche a tene•r vicine a!l governo· le due minoranze dissidenti : assiri e cur• di: Risultano -invece, purtro•pp'o, vicini al· govemo e· pur aderenl!i alla tendenza comu11.ista, fo-.,,ti[!TUJJpi ·di cristianf cal– dei e nestorvani. E Kassem protegge in- • fatti i -cristiar,i ed ha dimostrato, anche recentemente,· Ja sua acqui•escenz,a verso di essi. Tale attegf!,iamento comvromette pe-.,,icolosamente il domani delle comu• •nità cristidne, che pol!rebbero dura.men·• te scontare di aver sostenuto il regvme, tutt'altro che solido, dell'energico f!,ene• rale. Però la forz,a del reeime è l'eser– cito, che si mantiene fedele. Un uomo– chiave dell'attual•e situazione è '·il gen. Mahdani, che si appresta a divenire l'acèu;atore 1pubb-lico al pro-cessone per l'attentato a Kassem. Si tratta, come già ia stampa ha annunciato chiaramente, di un'inscenatura politica, in cui le pe 0 ne sono già designate •e dove i magi– strati potm11:no dirsi tutto fuorché im– parziali. Ma ciò non meraviglia in re- gime di dittatur,a. •• L'avvenire dell'Iraq resta quindi oscuro e incerto. L'urto palese delle forze in atto non è ancora avvenuto nè è facile prevederne il risultato. In zona appartata, a ovest e a sud, stanino Libva e Sudan. La Libia s,i vede dinanzi un orizzon– te nuovo e molto promettente, dato dal– le lusinghiere scoperte di idrocarburi i'fl. più i<?_ne del paese. Qu~sto fatto fon•
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