l'ordine civile - anno I - n. 12 - 15 dicembre 1959

b ~pediz. in abb. po&tale • Gruppo Il l'ordine civile RIVISTA QUINDICINALE Anno I - n. 12 15 dicembre 1959 Una copia L. 100 Per una interpretazione del gollismo di Giovanni Baget-Bozzo - Israele, gli Arabi e l'Europa di Domenico De Sossi - Martire e il costume polit~co di· Mario Giovannini - Miglio li e il «mi– stero del contadino» di .Franco Leonori - Il movimento giovanile comunista di: 1 Paolo Possenti . Maggioranze sperimentali e maggioranze funzionàli in Sicilia di Francesco Mercadante. Note e commenti: L'Enciclica sulle missioni - D.C.: Verso il "caso per caso,,? - P.C.I.: Le impossibili speran– ze del centro-sinistra - Spagna: La liberalizzazione - Evoluzione a Ceylon - Sviluppo dei territori artici del Canadà è dell'URSS. - Opinioni e dibattiti: Il Mulino: "Tra Gedda e Machiavelli: l'Ordine civile,, - La Voce repubblicana: •"Nostalgie fasciste,,. - Letteratura e costume: La predica dei farisei - Quasimodo a Stoccolma - La distensione - La Quadriennale - Il grido di dolore - Stagione teatrale romana - Letture: Libri ~i Primo Siena, K. S. Karol, J. Folliet. Documenti: La propaganda antireligiosa nell'URSS, da un articolo di "Partijnaja Zizgn,,. Per una interpretazione del gollismo I giorni della pace sembrano avvicinarsi per l'Algeria. Le resistenze europee alla politica dell'autod~terminazione, fiaccate dall'autorità del gen. De Gaulle, dall'abilità e dalla gradualità della sua politica ( oltre che della sua giustezza e della sua inevitabilità) sembrano non costituire più un serio ostacolo sulla via della paèe. Le grandi potenze sono oggi tutte interessate ad una rapida soluzione della questio– ne algerina, senza vincitori nè vinti. 1 Che dopo tanto sangue versato, dopo tanti e gravi errori, dopo così dolorose ferite, si possa ritrovare ancora una pacifica e prospera convivenza in Algeria tra francesi, arabi e· berberi, tra cristiani, musul– mani e non credenti, sembra una prospettiva incredibile: pure tutto fa c-redere che questo _sia ormai una possibilità reale. Finiti i suoi compiti di emergenza, il gen. De Gaulle potrà dedicarsi a compiti nuovi e più costruttivi. Mentre dunque la figura del generale si stacca dalle circostanze che hanno fondato il suo secondo potere: men– tre appare chiaro che i colonialisti di Algeri sono stati usati ma non accettati -da lui, e che i militari ,chiedev,ano un capo ed uno Stato e non soltanto un putsch, oggi si può e si deve guardare alla realtà ( anche da parte di chi ha sen– tito pure allora la cc verità » del gen. De Gauille e l'importanza deUa sua seconda cc occasio~e storica ») con occhio nuovo e con speranze nuove. Sarebbe stato facile tentare un'interpretazione -del geo. De Gaulle secondo i canoni del cesarismo democratico. o. a e di Giovanni Baget-Bozzo E se la congiunzione del desLino di Napoleone I con quella della Francia rivoluzionaria è una congiuntura storica troppo eccezionale per poter consentire paragoni, non man– ca il più modesto eppure non meschino episodio di Luigi Napoleone. Nessuno tentò, nemmeno i più sarcastici antigol– listi di Francia, il paragone tra Napoleone III ed il gen. De Gaulle, tra il '49 ed il '58. • De Gaulle non è una reincarnazione del bonapartismo. Del bonapartismo ·gli maQca la volontà di possesso per– sonale del potere, al di sopra delle istituzioni e del diritto. E' questo l'elemento fondamentale -che fa del gollismo un fenomeno nuovo. Il cesarismo democratico è la negazio– ne della democrazia e dello Stato di diritto : il gollismo è invece la riforma della democrazia, la sua liberazione d,al mito della volontà popolare come unico criterio di legitti– mità di un atto del potere, e quindi della partitocrazia, che dà capziosamente ed artificiosamente, forma pratica •a quel mito. La tentazione del bonapartismo si è posta a De Gaulle certamente più di una volta. cc En apparence il me serait loisible de prolonger l'espè– ce de monarchie que j' ai naguère assumée et qu'a ensui•te confirmée- le sentiment general... Mais le peuple français est ce qu'il est, non point un autre. S'il ne le veut, nul n'en dispose. A quelles secousses le condamnerais-je en pré– tendant lui imposer d'officè et pour un temps illimité mon autorité absolue, dès lors qu'.a disparu le p_éril que la susci-

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