l’ordine civile - anno I - n. 5-6 - 15 settembre 1959

l'ordine civile formata dalla cc Compagnie française des pétroles >> (,35% delle azioni), della potentissima Standard Oil di New-Jersey ( 50%) col concorso della Petropar, società con capitale sotto– scritto dal pubblico ( 15 % ) otteneva una zona per ricerche di idrocarburi di 20.000 Km" nell'Est Sahariano. Essa veniva ad aggiungersi alle 42 società di ricerche e sfruttamento che ope– rano nella Comunità Francese, delle quali ventiquattro sono costituite con capitali esclusivamente francesi, cinque con ca– pitali metà esteri e metà francesi, tre con capitali in mag– gioranza stranieri e sei con capitali totalmente esteri. In realtà gli americani si sono ormai inseriti nel Sahara in ·posizione di privilegio e, se non direttamente per lo meno indirettamente, ne dirigeranno la politica petrolifera renden– do sempre più aleatoria e ineffic_ace quella francese. Si afferma, in ambienti solitamente bene informati, che subito clopo la visita del Generale De Gaulle in Italia, siano stati discretamente avvicinate personalità della Democrazia Cristiana, che hanno probabilità di restare o tornare al Go– verno dopo il Congresso ,di Firenze, garantendo loro, in cam– bio dell'appoggio_ sulla questione algerina, un grande suc– cesso politico impegnandosi a far passare il metanodotto cli Hassi R'Mel che dovrebbe rifo!nire l'Europa intera, dal Ca– nale di Sicilia anzichè dallo Stretto di Gibilterra. Non sappiamo se la notizia sia e•satta, forse non lo è; co– munque essa sarebbe logica dal punto di vista francese, poichè è la Francia, non l'Italia, che avrebbe un vantaggio reale usu– fruendo ·dell'organizzazione metaniera italiana per rendere economicamente ·collocabile il metano algerino, di cui l'Ita– lia non ha bisogno. Comunque è ce1·to che nessun uomo politico italiano si presterebbe a questo marché des dupes, a meno che esso non fosse il risultato di trattative alle ,quali avessero liberamente preso parte le libere nazioni nord-africane alle quali il Sahara appaxtiene. EJ appa1·tiene al punto da rendere, di fronte alla opinione pubEca mondiale, giuridicamente valide le proteste contro i mi!'acciati esperimenti atomici. A questo punto si presentano spontanee varie domande. Potrà De Gaulle liberare i francesi dal complesso saha– riano che li induce a prese di posizione esiziali per la Francia e per l'Europa intera? pag. 11 Potrà egli smontare quella illusione che alimenta l'ol– tranzismo francese, il quale è convinto di poter disporre del– l'Europa, ed influire sulla sua politica, sia allettandola con le ricchezze del suo Sahara, sia minacciandola di uscire dalla NATO, sia prospettandole la possibilità di apprestare nel de– serto una base di esperimenti _nuclea1·i come primo passo per la installazione di una bnse atomica? Potrà il Generale convincere il ccpaese reale » che il Sahara non è nè francese, nè americano, nè russo ma è sem– plicemente africano e come tale costituisce l'hinterland natu– rale delle libere nazioni nord-africane? Il Generale De Gaulle sa che la Francia, la vera Fran– cia, che ha dato tanta luce di arte e di scienza al mondo, ha bisogno di essere energicamente strappata a quella specie di demoniaca suggestione che l'ha ipnotizzata al punto di ripor– re la sua grandezza nel tenere il Prometeo algerino incatenato sulle balze dell'Atlante ed a lanciare, come ultimamente a Parigi, il motto blasfemo: la France c'est l'Algérie ! Dal sadismo al masochismo: quale triste tramonto. sa– rebbe riservato alla Francia, che ·tanto amammo, se De Gaulle non riuscirà a sottrarla alle suggestioni degli oltranzisti, i quali hanno dimenticato nelle feroci repressioni, che solo i cattolici francesi hanno coraggiosamente denunciate, le parole di Giovanni, l'evangelista della carità, l'araldo della univer– salità !Jel Messaggio Cristiano, della cattolicità della Chiesa: Non creavit Deus inimicos, sed fratres ... Velint, nolint, nostri fratres sunt .., • Sta a De Gaulle òsare quelle rinunce che salveranno il suo Paese, l'Europa ,e il Complesso Mediterraneo. L'Italia non può nè deve interferire nella politica della Francia, ma ha il dovere di farle capire, con fermezza frater– na, che la salvezza potrà venirle solo dall'accettazione corag– giosa, leale, senza riserve mentali di un modesto avvertimento che per l'Italia è diventato il dogma cui si ispira la ,sua poli– tica estera e interna: ccQuanto una nazione può perdere di privilegio e con– trollo esclusivo, può essere largamente compensato in stabi– lità e profondità dalla collaborazione onesta e cordiale tra uomini liberi ». MONTE DEI PASCHI DI SIENA ISTITUTO DI CREDITO DI DIRITTO PUBBLICO F O N D I P A T R I M O N I A L I 1. 6.559.520.778 Fondato· nel 1624 Tutte le operazioni di BANCA E CAMBIO CREDITO FONDIARIO CREDITO AGRARIO Corrispondenti in tutto il mondo 'f DIREZIONE GENERALE: S I E N A Filiali: ToscANA - CAMPANIA - EMILIA - LAZIO - LicuRIA - LOMBARDIA - UMBRIA

RkJQdWJsaXNoZXIy