l’ordine civile - anno I - n. 4 - 10 agosto 1959
~ l'ordine civile seggi di sottogoverncr, stipendi di par– tito: una tattica. Non può offrire ide11li, non può of– frire obiettivi sostanziali, non può of– frire finalità politiche. Da domani « ogni Marcel che parteggiando viene >> si vedrà offrire i voti della e< avanguar– dia della classe operaia » per nulla o per il sottogoverno. Tutto qui. La svol– ta di Salerno finisce in una palude. E ricompare il politico italiano anti– co, cinico, duttile sorridente, volpe se non leone, sicuro di un consenso popo– lare che risulta frutto di un equivoco e di un inganno. oi non temiamo l'ora X: temiamo, per tutte le esigenze di verità, di li– bertà e -di giustizia che sono nel paese, l'impotenza, la frustazione e la sconfit. ta di una lunga decadenza civile. L'altra America Il mondo incomincia ad interessarsi dell'America latina. Sino a qualche tem– po fa, la politica del sub continente a– mericano era lo sfondo per una vicenda sulla quale gli elementi di colore, di folclore, etnologici erano i protagonisti. Oggi l'America latina si avvia ad esse– re uno degli interpreti fondamentali della storia di domani. L'impressionante persuasività delle cifre, giorno per giorno, ci indica che le giovani repubbliche latino-americane nonostan_te abbiano intrapreso da poco più che un secolo la carriera dell'indi– pendenza nazionale con i maggiori svan– taggi iniziali, stanno acquistando molto rapidam·ente quel grado di maturazione politica ed economica che permetterà loro, foTSe più presto di quanto si cre– da, di essere e di agire come grandi po– tenze. •La loro popolazione aumenta con un tasso di incremento che non è ugua– gliato nemmeno dalla Cina e dall'In– dia, mentre le enormi ricchezze del lo– ro sott_osuolo ed i. primi passi di un ac– celerato processo di industrializzazione le avvicineranno a poco a poco, ma si– curamente, allo standard delle grandi •potenze mondiali. Parallelamente a questa evoluzione nel piano interno stiamo oggi assisten– do ad una simile e non meno impoT– tante evoluzione sul piano internazio– nale dove si vanno di continuo deter– minando note fondamentalmente nuo– ve. In questo campo infatti stiamo assi– stendo ad un continuo progressivo scio– glimento del tradizionale e sostanziale isolazionismo latino-americano nei con– fronti della grande politica internazio– nale e pertanto alla trasformazione dei rapporti in materia di politica estera che da migratori economici e culturali tendono ad una più accentuata politi– cizzazione. Conseguenza questa della se– conda guerra mondiale: i paesi infatti che presero parte al conflitto e successi– vamente ai dibattiti per l'istituzione dell'ONU· hanno costituito la forza di rottura di un isolazionismo O sbloccato nelia continua partecipazione alla vita delle Nazioni Unite, dove il gruppo la- tino-americano ha preso coscienza di possedere una forza talvolta decisiva e sempre importante nei dibattiti con– cernenti i problemi che l'organizzazio– ne internazionale è chiamata a risol– vere. Detto questo apparirà chiaro che chi si assicura l'aiuto e conquista la sim– patia dell'Àmerica latina tiene in mano uno delle leve capitali del nostro tem– po. Non è infatti da trascurarsi l'impor– tante fattore di equilibrio e di media– zione che l'America latina può costitui– re tra il mondo occidentale ·ed il siste– ma dei paesi afroasiatici non vincolati ad uno dei cc due blocchi », paesi ver– so i quali l'America latina è portata ad avere una particolare considerazio– ne, sia perché nel suo substrato psico– logico ha un qualche peso di solida– rietà con i popoli già coloniali che si sono emancipati e con quelli che ten• dono a farlo nei giorni nostri, sia per• chè una certa analogia di problemi di struttura economica e sociale esiste tra il mondo latino-americano ed il vasto mondo ex-coloniale d'Africa e d'Asia. Tale analogia è più concreta ed attua– le soprnttutto con quei paesi asiatici che acquistata da poco l'indipendenza poli– tica sentono in comune con taluni pae– si latino-americani l'ansia della libera– zione da strutture economiche non più rispondenti alle esigenze della vita con– temporanea. E come è facile intuire una comunità di problemi di struttura ha la sua influenza nel determinare an– che avvicinamenti e scelte politiche. Ora, fino a tempi relativamente re– centi non si era nutrito alcun dubbio s~lla fedeltà, vorrei dire quasi sconta– ta, dei paesi latino-americani alla cau– sa occide1,1tale. In conseguenza la poli– tica dei paesi atlantici è stata caratte– rizzata al di là dei soliti e retorici sche– mi e luoghi comuni sui legami della comune civiltà, dà indifferenza nei con– fronti degli interessi sovente -dramma– ticamente urgenti dell'America latina, ritenuta sa1damente ancorata alla poli– tica ,di Washington. Ebbene oggi il quadro è ben lontano dall'essere così ovvio come poteva sem– brare tempo addietro perché oltre ai nuovi elementi cui si accennava prima è sempre più evidente che la maggio– ranza degli abitanti del continente sud– americano è fermamente decisa a coro– nare la sovranità nazionale con quella indipendenza economica senza la qua– le nr. n si può essere padroni del. proprio destino. Indipendenza economica significa, ov– viamente, soprattutto mutare le basi di una economia fondata quasi esclu- ' sivamente sulla schiavitù delle mono– culture e sulle industrie estrattive e pro– cedere· a quella industrializzazione che sollevi i paesi sud-americani dal pe– sante abbraccio economico degli Stati Uniti. L'assistenza finanziaria internaziona– le ed in particolare statunitense è con– siderata altamente inadeguata sia quan– titativament,e sia qualitativamente da vasti strati dell'opinione pubbli_ca lati- pag.' 13 no-americana, là quale rimprovera agli investiJori stranieri { sinora quasi esclu– sivamente occidentali) di impiegare i propri capitali più nel· loro particolare interesse che in quello generale cl ei pae– si assistiti. Sa·rà da osservare che l'at– tenta diplomazia sovietica sta appunto cercando con una liberale politica di prestiti di riuscire ad ottenere dal bloc– co latino-americano una attitucline di pacata nentralità nel gioco politico mondiale e che dove non è 1·iuscita la ideologia comunista possono riuscire i risultati combinati del risentimento contro il colonialismo economico e le ingerenze politiche. La lista delle lamentele e delle accu– se verso gli Stati Uniti è molto lunga e, bisogna riconoscerlo francamente, ab– bastanza giusfrficata dal discutibile at– teggiamento passato della politica eco~ nomica ed estera no·rd-americana. Que– !'to dopoguerra ha accentuato poi per la paradossale distribuzione degli aiu– ti economici americani nel mondo, la irritazione delle opinioni pubbliche la– tino-americane verso il Nord America. Si pensi per misurare la legittimità di questo risentimento che la sola Turchia ha ricevuto un aiutò in dollari superio– re a ·quello di tutte e venti le repub– bliche dell'America latina. La politica estera americana ccl i suoi corollari economici pare loro che favo– riscano lo sviluppo delle risorse pro– duttive di lontane dipendenze delle po• tenze europee ( di qui anche il senso di malcelato rancore e preoccupazione verso l'intero sistema politico ed eco~ nomico occidentale, visibilmente raffor– zato dai timori di uno sviluppo delle iniziative del MEC verso i territori d'ol– tremare) mentre quelle stesse ricchezze sono disponibili nelle loro terre e non aspettano che di essere adeguatamente– sfruttate. Troppo spesso l'Europa occidentale e gli Stati Uniti hanno adoperato i con– cetti del « raU.iement » anticomunista soltanto nella direzione che ad essi con• veniva trascurando invece di interve– nire con preveggenza a favore dei paesi sud-americani nel momento -critico -del– la loro adolescenza di nazioni ed aiu– tandoli a superare senza drammatiche– conseguenze e sacrifici la crisi cli cre– scenza che con diversa intensità stanno tutti attraversando. RevisÌone e coordinazione rese dai fatti degli ultimi anni drammaticamen– te necessarie. La situazione cli squilibrio• politico ed il fermentare alla base del– l'organizzazione statale di forze tese al rovesciamento ,della gerarchia tradizio– nale, dimostratasi inadeguata aJ rag– giungimento dell'indipendenza econo• mica, si è concretata nel più ·recente corso della storia del suo continente americano in un seguito di rovesciamen– ti di regimi, che ha modificato su tutti i piani la linea d'azione e l'orizzonte politico dei singoli paesi. Questo stato di faÌto, che co~e si è detto, in mag– giore o minore misura, ,è stato tipico della vita polit.ica degli ultimi anni nel– l'America Latina ha trovato in Argen-
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