l’ordine civile - anno I - n. 2 - 10 luglio 1959

pag. 18 La materia dell'attività legislativa si può dire aggirarsi sui seguenti punti so– stanziali: amministrazione generale del– lo Stato, i funzionari, l'istruzione, la riforma fiscale, la riorganizzazione del– le forze interne di sicurezza, questioni finanziarie e monetarie, organizzazione dell'esercito, riorganizzazione dei qua– dri ,diplomatici, sospensione quinquen– nale di tasse agrarie, sistemazione del– la magistratura e •sua tutela, riforma dei mezzi cli telecomunicazione, crea– zione dell'ufficio per il grano, organiz– zazione di servizi autonomi, normaliz– zazione deUe assunzioni licenziamenti e pensioni degli impiegati pubblici, ecc. Dinanzi a questo complesso di nor– me, •che riguardano l'avvenire della na– zione, stanno le opere compiute in que– sto semestre, che si possono riassumere in questi fatti: ristabilimento della pa– ce fra i cittadini, ritorno quindi •della fiducia col ripreso flusso ·e ritorno dei capitali emigrati all'estero, incoraggiati nuovi investimenti fondiari, dimostra– zione - sul piano della politica este– ra - che un governo veramente neu– trale nel mondo arabo può adempiere a una apprezzata funzione equilibra– trice nel delicatissimo •settore medio– rientale, -chiarificazione nei riguardi della R.A.U. e ripresa di normali rap– porti, ripresa del turismo e suo incre– mento. Infatti, riguar,do a questo ulti– mo argomento, di fondamentale impor– tanza per le finanze libanesi, si può dire -che è stato un vero successo della diplomazia libanese l'aver ottenuto la convenzione turistica in materia valu– taria •Con la R.A.U., mentre l'aceordo con l'ilra·q è stato assai più semplice. Il riflesso pratico di questo bilancio vera men te positivo si può osservare in fatti sintomatici: l'episodio delle ele– zioni di Giezzin e la soddisfazione che l'opera del ,!!;overno ha incontrato nei rliv·ersi settori politici -della nazione. Es– ser infatti riusciti, dopo i vicini prece– rlenti di faziosità e violenza, ad avere delle elezioni tranquille e vera men te democratiche, c11e hanno dato la vitto– ria a Basile Abbud contro Marun Ka– naan, che era partito con piene prefe– renze, è stato non solo un successo del buon ordine ristabilito nel paese e ne– gli animi dei cittadini, ma anche una prova della buona organizzazione ,dei Ka taeb, che hanno saputo organizzare una propaganda capillare, che ha pro– dotto un frutto inatteso da11:liavversari. Il fatto poi che, in un Paese così di– viso come il Libano, oer motivi e si– tuaz' oni reli!!iose. politiche ed ,econo– miche. si ·è riusciti ad avere un plebì– scito di approvazione per l'ooera del govP.rno. è un fatto nuovo e sintomatico. D'altro Iato non si dPve credere che a Beirut tutto sia ormai Tisolto: molte sono ancora le questioni che attendono soluzione. I partiti si stanno muove~do di nuovo, un po' in ·sordina, per crea– re la convinzione che bisoii;na ri tornàre a una coalizione irovernativa a ba-se più amoia e quindi più raoore~ent;itiva. In P•"l altrn settore, e questo delicatissimo, si sta discutendo il problema delle ~f.l· munità -confessionali e un 'inchiesta fra i giovani -ha specialmente dimostrato - ma non potremmo garantire la og– gettività ed estensione dell'indagine - che la tendenza a metter· da parte o spezzare i vincoli comunitari e confes– sionali si fa sempre più presente in va– sti settori dell'opinione pubblica. A que– sto riguardo, occorre notare che il pro– bler..:a investe un po' la natura stessa della compagine nazionale e potrebbe portare a conseguenze perieolose pro– prio per i cristiani, mentre i musulma– ni avrebbero assai meno -da temere. E' una questione con i suoi pro e i suoi contro, •come tutti i probiemi complessi, ma una soluzione avventata o prema– tura non è certo da augurarsi. L'atteg– giamento del Patriarca Maronita, capo non solo della frazione maggioritaria dei cristiani e dei cattolici libanesi, ma anche capo morale della nazione, è sta– to oggetto durante e dopo il conflitto intestino di troppe valutazioni purtrop– po non sempre benevole. Un elemento ,di stabilizzazione ,della situazione interna è derivato certo dal fatto -che il nasserismo attraversa un momento di ribasso in tutte le terre del Levante e questo ha reso più facile il compito dei pacificatori -e ricostruttori dell'unità nazionale, di cui innegabil– men·te un apostolo e un artefice con– vinto e indef~sso è il dott. Gemayel, che incontra fra i libanesi profondo con– senso. "Nel delicato settore dei rapporti con l'U.R.S.S., che si era premurata a mez– zo dell'_ambasciatore Sergei Kiktev, di offrire aiuti tecnici e finanziari, Ge– mayel ha risposto che ringraziava del- 1' offerta, ma che il Libano non è di– sposto ad accettare aiuti politicamente condizionati. Nell'ambiente dell'O.N.U. una fie;ura libanese molto rappresentativa è il dr. Charles Malik, cristiano ortodosso, che ultimamente, avendo visitato il padi– glione israeliano alla Fiera di New York vi ha brindato alla pace nel Me– dio Oriente; 110 gruppo ,di parlamen– tari di Beirut lo ha incriminato come traditore clella causa araba e ne hanno chiesto il deferimento alla magistratu– ra per severi provvedimenti. Il Malik, uomo di indubbie doti. ha svolto, in stretto co1legamento col passato pTesi– dente Shamun, una oolitica non chia– ra durante il periodo dei torbidi nel Libano. rlimodochè, nonostante il suo Ìnneg;abile valore, la sua figura risulta ancora discutibile. Polemiche sulla legge Merlin La legge Merlin è al centro di un di– battito. E 'il dibattito si è sollevato dalle colonne dei quotidiani e ,dei rotocalehi sino all'aula del Parlamento. 'Gli argo– menti ,dei critici della legge sono ap– poggiati a fatti nuovi, ma sono in ,so– stanza argomenti noti, argomenti vec– chi, legati, in 1,1ltirua analisi, ad antiehi pregi;udizi. • l'ordine civile Così nel se-colo scorso si creò la rego– lamentazione delle case chiuse eon lo strano pretesto ( davvero ingenuo) di di– fendere la onorabilità di molte eon _la ignominia di poche, ed oggi ci i acca– ni,sce contro una legge ritenendola (spesso in mala fed·e) fautrice di im– moralità dilagante e di insicurezza ,sa– nitaria per i giovani. Le opposizioni al– la legge Merlin i sono rifatte vive e vi– rulente e, a meno di dieci me i dalla sua attuazione ( ed invero già da qual– che tempo), si vorrebbe modificarla ad– ducendo dei pretesti veramente inutili e superficiali. essuno ha mai creduto che all'indo– mani dell'entrata in vigore del provve– dimento la rag.azze, uscendo dalle case chiu e avrebbero popolato gli alberghi creati appositamente per la loro riedu– cazione o avrebbero dimenticato il loro passato, d·edicandosi ex novo ad una vita di lavoro meno redditizio ma più ere– no ed onesto. E ,ciò si è dimostr.ato vero; e non solo per cause economiche come il più delle volte uol dirsi, ma anche per ragioni cli consuetudine, biologiche e sociali. Uno degl,i argomenti per infirmare il valore ~ella legge Merlin è che l'abo– lizione delle case chiuse ha portato au– toma ti ca men te ad infoltire la schiera delle pas eggi,atrici notturne, e allo svi– luppo di case di appuntamento non -con– trollate ·e per -ciò stesso più peri<:olose. In realtà ,ciò in parte è accaduto; ma in quale misura? Le ultime statistiche d-ello corso an– no facevano salire a poco meno di tre– mila in tutta Italia le donne ospiti del– le case -chiuse, mentre qualche giorno fa i giornali hanno parlato di dieeimila ragazze squillo presenti nell.a sola Mi– lano. E' evidente che la maggior parte del– le prostitute, già da tempo non accetta– va una schiavitù ·di fatto, ,e preferiva esercitare liberamente la « professione » lasciando il posto ufficiale alle -colle– ghe che, per lo più meno provvedute fisicamente, fruivano di un-a organizza– zione intesa al loro sistematico sfrut– tamento. Di qui tutte le con eguenze di -carat– tere igienico-sanitario, poichè in realtà la maggior parte delle donne che eser– citavano la prostituzione sfuggivano al regolare controllo sanitario. Profilo igienico dunque del proble– ma. Vi è infatti un ·argomento addotto da alcuni -che a prima vi ta può sembra– re valido : poichè la legge Merlin - co– me la stessa Senatrice ha d,etto - non pretende di abolire la prostituzione ( ed il numero delle r.agazze squillo testè ci– tato le da ragione), bisogna concludere che oggi il commercio clandestino del sesso sfugge ad un controllo anitario. Ma è lecito porsi una domanda: qua– le garanzia offriva la visita periodica del medico sifilografo? Una donna ospite di una ca a -chiusa in alcuni periodi di punta arrivava a ri– cev·ere giornalmente anche sessanta o settanta clienti. Ammes o che uno di co– storo fosse stato affetto da una forma aperta. !li ;malattill venerea, è evidente

RkJQdWJsaXNoZXIy