l’ordine civile - anno I - n. 2 - 10 luglio 1959
pag. 16 che la vertenza tra il Cancelliere ed il popolare ·Ministro -sia stata composta. Le frasi generiche e poco significative che parlano -di stima reciproca e di col• laborazfone lasciano in realtà il tempo che trovano. ,Effettivamente il contrasto che divide i due uomini non ·è una que– stione di fiducia personale nella loro capacità e nelle rispettive competenze. Entrambi hanno infatti dimostrato nel decennio in cui sono stati al timone del– la Repubblica .federale -di ,po,ssedere ec– cezionali ca·pacità ·di uomini -di stato e l'opinione pubblica tedesca è concorde nel ritenere che il binomio Adenauer– Erhard sia stato -essenziale alle fortuna– te v,icende, che hanno permesso aUa Germania occidentale non solo di risol– levarsi dalle distruzioni belliche, ma di raggiungere un tenore d_ivita quale mai questo Paese aveva goduto nella sua storia. Così, ad esempio, il « Deutsche Zeitung » osservav-a che •« se il Cancel– liere deve ·ringraziare il suo Ministro dell'economia, senza il quale non sareb– be stato possibile .il « miracolo » degli ultimi dieci anni, allo· stesso modo ·Er– hard da solo, ,senza i successi politici internazionali del Cancelliere, non avrebbe mai potuto raggiungere i suoi scopi ». ,La stessa Confeder,azione d·egli industriali tedeschi, alla domanda di coloro che chiedevano se stesse -dalla parte -di ·qualcuno dei due contend·enti, faceva rispondere idi parteggirure per Erhard-Adenauer assieme. In realtà il violento contrasto fra Cancelliere e Vi– ce-Canèelliere è stato largamente impo– polare presso l'opinione pubblic_a tede– sca, la quale in questo caso ha criticato nella grande maggioranza il ,Cancellie– re Adenauer, colpevole ai suoi occhi di essere stato l'iniziatore responsabile del– la controversia. ,Però essa era già laten– te da tempo, da quando cioè il potente Vice-Cancelliere, sicuro della sua popo– larità e -delle larghe .aderenze che attra– verso la -sua posizione niel ministero chiave dell'economia si era assicurato in seno al partito, aveva cominciato ,ad esprimere opinioni contrarie alle tesi del Cancelliere su Mer-cato comune, Zo– ne di libero scambio ed in genere sul problema del1'integrazione europea. La crisi si è acuita, come era prevedibile, in relazione all'elezione •del Presidente fede:rale, poichè sembrava ovvio a molti che Adenauer avrebbe accettato di con– cludere la sua lung.a carriera politica con l'elezione alla onorifica, ma politi– camente poc-o signaica-tiva, suprema ma;– gist:ratura dello Stato . .Che l'idea non fosse bene accetta al Cancelliere, lo si vide allorchè egli cercò di prevenire i suoi avve:rsari proponendo lo stesso Er– hard alla presidenza. ,La proposta fu de– clinata dall'interessato il quale passava al contrattacco proponendo il Cancellie– re. Le necessarie vicende del contrasto sono troppe note per essere qui ripetu– te, tut-tavia noi rileviamo alcuni ele– menti connessi alla controversia che ci sembrano di particolare importanza. Il Cancelliere ha giustificato il suo com– portamento ruchiamandosi a ragioni di politica estera ed in particolare alla ne– ceSBi tà di assicurare la continuità politi- ca dell'azione -di Bonn in relazione agli sviluppi della conferenza ginevr>ina ed alle incertezze e le contraddizioni sorte fra gli alleati occidentali dopo la morte di J:<'oster Dulles. Anche questo sarà stato uno dei fat– tori determinanti nella decisione .del Cancelliere, tuttavia -ci pare chiaro che le decisioni di Adenauer ed il suo at– tacco -contro Erhard. siano dovuti quasi u,nicamente alla d,iversa visione -dei problemi europei, come si accennava più sopra. Il Ministro •Erhard è effet– tivamente un grande economista ed un uomo ,di idee liberali. Effettivamente la sua ,visione di una grande Europ·a e-conomicamente integrata e parziial– ment•e· aperta anche verso gli spazi eco– nomici del Commonwealth dovrà esse– re oggetto di attento esame nel ·prossi– mo futuro e rappresenta senz',altro uno dei problemi di maggiore attualità per il nostro continente. Inoltr-e è certo che i timori ·del prof. Erhard di una divi– sione dell'-Europa in due blocchi eco– nomici -contrapposti non sono infonda– ti. E •del resto tutte le tendenze delle· politiche economiche dei vari Stati in questo dopoguerra, così come la teoriz– zazioni degli economisti più notevoli portano a postulare sempre più ampi mercati ,affinchè possa realizzarsi più compiutamente quella distribuzione in– ternaz.ionale del lavoro che ,sembra es– sere la forma più economica di produ– zione. Ora non è che il ·Cancelliere non condivida i vasti piani di liberalizza– zione e di espansione economica del Ministro dell'economia, ma il -Cancel– liere vuol dare al problema europeo una impostazione di carattere politico. La -costante immutabile che dirige tut– ta l'azione politica di Adenauer, ha un solo punto di convergenza: l'unità po– litica del continente europeo. Unità prima dei sei paesi, unica pos– sibile e praticamente attuabile in que– sto momento : nucleo attorno al ·quale è possibile ed anzi auspicabile la gra– vitazione prima e poi l'integrazione di altre nazfoni occidentali e magari an– che dell'oriente •europeo. A -questo ideale Adenauer sta dedi– cando tutte le -sue forze materi~li e spirituali, per ·questo ideale è pronto a far sopportare, se -necessario, sacri– fici al popolo tedesco -ed anche lasciare screditare ,il ,suo prestigio agli o-echi del medesimo, a questo ideale ·è persino -di– sposto a porre in seconda linea la riu– nificazione dello St~to germanico. Ade– nauer ha accettato di far sobbarcare alla Germania parte del « deficit » fi. nanziario -della Franoia, praticamente senza alcuna contropartita economica; Ad,enauer ha lottato con tutte le forze contro una neutralizzazione della Ger– mania, per impedirne un qualsiasi in– debolimento dei legami che la legano agli altri Paesi delPEuropa occidenta– le; ,infine Adenauer ha accettato una violenta lotta contro tutti gli intrighi della politica inglese in Europa, che mira soltanto ad una parziale integra– zione economica, respinge recisamen– te senza compromessi ogni possibilità, l'ordine civile di integrazione politica e cerca di osta– colare in tutti i modi possibili anche l'integrazione -degli altri Paesi europei. Questo ultimo gravissimo conflitto i collega sul piano interno con il con– flitto fra Cancelliere e Ministro della economia, il quale sembra condivider-e quasi completamente le teorie britan– niche. Che alla base della diversa vi– sione politica stia anche una diversa visione ideologico-cultur.ale fra il cat– tolico. filo-francese Adenauer e il pro– testante filo-inglese 1 Erhard è un pro– blema che meriterebbe un'indagine a sè, certo però che buona parte -dell'opi– nione pubblica germanica che sta die– tro Erhard vedrebbe volentieri esten– der-si l'integrazione economica agli in– glesi e agli scandinavi e non •soltanto per ragioni economiche. {Si noti a ·que– sto p:roposito il differente atteggiamen– to della stampa dei Liinder cattolici e protestanti). A parte _però queste con.– siderazioni i veri amici dell'unità euro– pea •non possono non rimanere com– mossi dinanzi alla foga con cui questo vecchio statista, che sembra rinnovare il miracolo -di una seconda giovinezza, ha accettato la lotta per il trionfo del– l'ideale europeo. La crisi di Austria • governo 1n La -coalizione fra p.artito popolare e partito socialista che per circa 14 anni ha retto le •sorti dell'Austria sembra entrata irreparabilmente in crisi. Dopo oltre un mese e mezzo dalle elezioni parlamentari l'Austria dà l'impressio– ne di essere ancora a,ssai lontana dalla formazione di un nuovo governo. Al centro di tale situazione sta la lotta che si è svolta intorno al Ministro del– le finanze Kamitz, il quale da parec– chio tempo è a capo di tale dicaster-o. Nei negoziati che fin ora si erano svol– ti, il presid-ente del partito popolare nonchè capo del governo austriaeo,_ sembrava propenso a sacrificare il pro– prio Ministro per venire incontro alle richieste dei socialisti. Tuttavi:a si tro– vava di fronte ad una netta presa di po– sizione in senso contrario dei maggiori esponenti del Partito popolare. Sem– bra che le ragioni di tale opposizione siano -da ricercarsi oltre che nella po– polarità che il 1inistro Kamitz gode in seno al partito anche in un certo spi– rito revanchista nei eonfronti del se– gretario del partito iJ quale è accusato di adottare delle maniere piuttosto for– ti nel trattare con i detti esponenti. Co– me si v~de situazioni non nupve in con– fronto anche ad altri paesi. Ad ogni modo le trattative tra i due partiti pro– seguono fra aspri attacchi polemici qua– li da gran tempo l'Austria non aveva conosciuto. Prati-camente viene anch~ proseguit.a la campagna -elettorale per– chè in autunno avranno luogo a Vienna le elezioni provinciali ( Landtagswah– len) e in tutta l'Austria !'elezioni per
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