l'ordine civile - anno I - n. 1 - 25 giugno 1959
pag. 14 Andreotti, che ·pure ha svolto serrate argomentazioni contro l'apertura a si– nistra, è molto meno '« toccato ii dalla critica politica dell'on. Nenni: egli ne valuta certo la duttilità tattica, ma ne valuta ,soprattutto la consistenza di partito. E' duuque in ultima analisi al partito democristiano che l'on. Nenni guarda per scegliere i suoi nemici e i suoi alleati o, più esattamente, per tro– vare un rapporto politico effettivo. Da un punto di vi~ta genericamente laicista, si possono dare fondamental– mente due valutazioni del partito demo– cristiano. Una si rifà alle sue origini, indirettamente legate al modernismo, e vede in esse il tentativo di conciliazio– ne della Chiesa ,con il mondo moderno, nel sern,o di far accettare in sostanza al– la Chiesa il mondo moderno; l'altra vede nella D.rC. uno strumento delle istanze di prestigio politico e di sicu– rezza materiale della Chiesa. Nel se– condo dopoguerra, dal '47 in poi, la se– conda è stata di gran lunga la preva– lente. Ma nel primo dopoguerra, in con– seguenza dell'avvento del fascismo, e per tutto il periodo delle Resistenza, la tesi prevalente era •stata la prima, ·cioiè quella che dava una valutazione in so– stanza positiva del partito -cattolico de– mocratico. Ora questa rivalutazione è riemersa nella mente dell'on. Nenni, in funzione non solo del ricordo storico, che è in questo caso anche un intenso ricordo personale, ma anche in funzio– ne del particolare giudizio che egli dà della situazione politica italiana. Dan– do ·prova di una sensibilità politica so– stanziale, l'on. Nenni ha da tempo va– lutato le dimensioni della separazione tra coscienza politica popolare ed isti– tuzioni ·che si va gradualmente deter– minando nel no,stro paese: da tempo egli avverte il vuoto politico che si va creando nella coscienza e nella vita na– zionale. Simili situazioni si sono sem– pre risolte ( nel secolo XX senza ecce– zioni) con soluzioni autoritarie anche se si danno certo altre vie ed altre pos– sibilità. L'on. Nenni guarda all'espe– rienza passata; e per questo vede nella situazione istituzionale presente l'unica forma concretamente possibile della li– beTtà in Italia : vede nei 'Partiti e nel loro regime l'unica via di e:aranzia de– mocràtica che possa essere effettiva– mente data. Tutto questo lo riconduce, come dicevamo, al partito democristia– no e alla prima delle due pos~ibili in– terpretazioni di esso : quello che lo ve– nP, • come il tramite proprio ed efficace di ap;irnncio tra Chiesa e istituzione li– bere. Da questo punto di vista, pur Vl'I· lutando il ne.so della crisi interna, egli è ancor più ,spinto a opeTare nel senso dell'apertura a ~inistra cioè nel senso dell'intesa dei due partiti. Noi non crediamo all'equivalenza tra nartitismo e libertà : ma se volessimo dare una controprova della nostra tesi generale, lo notremmo fare « per ab– surdum ii indicando le contraddizioni in cui viene a trovarsi la oolitica del– l'on. Nenni che sull'assunto rh noi re– sninto effetÙvamente si basa. In primo luogo egli. si trova a d.over fare i eonti con la nota caratteristica del massima– lismo italiano, quella di essere cioè l'unica posizione politica italiana asso– lutamente integrista, l'unica .condanna– ta a dover valutare ogni collaborazione come un incipiente tradimento. Non è il caso di cercare le cause ideologiche e storiche del fenomeno, che è •certo uno dei più interessanti della fisiono– mia politica del nostro paese, e che si rifà certamente al nucleo comune che unisce il massimalismo all'anarchismo. Se l'on. Nenni ha voluto vincere il con– gresso di Napoli ha dovuto pre~entarsi con un discorso ·che rimarrà un classico nell'antologia del massimalismo. Non solo : ha dovuto lasciar cadere l'occa• sione più importante per attuare litte– rali sensu la propria linea politi.ca , cioè il governo dell'on. Fanfani. Non interes– sa ora discutere quali fossero le in– tenzioni dell'on. Fanfani, nell'inaugu– rare, dopo le elezioni del 25 maggio, quelJa sorprendente politica senza una maggioranza e senza nemmeno una ef– fettiva ricerca di essa : ·quel vuoto di maggioranza non aveva alcun senso po– litico se non come posto vuoto lasciato al PSI da un uomo della sinistra d.c. che, per un fortunato gioco di ci:r:co– stanze, si trovava ad essere il capo in– contest<1to del partito. L'on. Fanfani era una grande occa– sione per l'on. Nenni: anzi: « la ii gran– de occasione. L'on. Nenni, pagando le conseguenze del suo errore di Venezia, dovette lasciada passare e ripetere al– cuni giudizi della sinist,ra del suo par– tito sul governo Fanfani' come governo della ·« borghesia efficiente n. Quando egli ebbe le mani libere, dopo il con– gresso di Napoli, era ormai troppo tar– di : sicchè il capo del PSI non potè tri– butare all'on. ,Fanfani che il contributo di alcuni cautissimi giudizi postumi. Persa questa occasione, all'on. Nen– ni non resta che cercare di rientrare nel gioco interno d.c. appoggiando una corrente contro l'altra, le correnti di sinistra e di centro-sinistra contro le correnti di destra e di centro-destra. La scissione di Iniziativa democratica ha tra l'altro rotto in ,qualche modo l'iso– lamento dei ·« notabili ii, che era un obiettivo fondamentale dell'on. Nenni, ed ha estremamente •complicato ·quella politica di cc scissione moderata JJ effica– cemente patrocinata dalle colonne del. l'Avanti! Ma questo era proprio il contrario di ciò che l'on. Nenni voleva fare. Un di– segno che era a suo modo di stabilità e di ·conservazione { nel senso buono del termine) si ,converte, nell'effettivo gio– co storico e politico, in un 'opera di dis– ,soluzione e di eversione. E se la tattica rlell'on. Nenni differirà- da quella del– l'on. Togliatti, è che la prima tenterà un gioco più ·complesso legato ai pro– blemi e alle possibilità del comunismo internazionale, mentre l'on. Nenni sarà costretto ad operare sul terreno classi– co di frattura tra destra e sinistra nei termini consueti, di classismo modera– to, ormai di fatto così diffusi anche tra i •Cattolici. In questo senso, anche per– chè il tempo stringe, l'on. Nenni non l'ordine civile potrà nei prossimi mesi -che aumentare le sue offerte e le sue pressioni sulle correnti di sinistra della D,C.: e cioè sarà eostretto a tornare alle formule classiche del massimalismo che puntano a ·portare la ,divisione di classe nelle for– mazioni politiche non classiste. Con ·questo l'on. Nenni non ha innan– zi rigoTosamente •che questa sola via: ma è una via che non conduce alla mag– gioranza di <e sinistra democratica ))' bensì solamente alla decomposizione d~i gruppi parlamentari e quindi alla crisi del Parlamento come organo ca– pace di esprimere una volontà unitaria. Il leader del PSI, uomo politico indub– biamente creativo e di ispirazione ge– nerosa, è così posto in una situazione politica insostenibile, in cui non si dà rapporto tra il fine ehe intende pTo• porsi e gli atti che ·può fare. Egli di– venta così il maggior _testimone di fatto della gravissima crisi della politica cui è giunto il nostro paese. Una linea per il congresso? L'articolo che Raniero La Valle ha pubblicato nell'ultimo numero di « A– nalisi e Prospettive ii ·ha avuto larghi echi di consenso in ambienti diversi: anche la cc Voce Repubblicana ii e cc IJ Mondo ii hanno posto in rilievo i merit' dell'articolo ed il signi•ficato della sua impostazione. TL'artìcolo di La Valle colpisce per la chiarezza e la spregiudicatezza del com– mento, in materia trattata in genere, dai democristiani ufficiali, ,con passo felpa– to: e offre in sostanza .all'on. Moro una presentazione politi-ca per il congresso di indubbio interesse. Egli in sostanza eonfigura il contra– sto di Fanfani con il resto di Iniziativa democratica come un contrasto tra cle– ricalismo e laicità, tra confusione di re– ligione e politica e distinzione tra re– ligione e politica. E indubbiamente .questa ~ una piatta– forma fascinosa : anche se in sostanza ci sembra tatticamente lontana dalla linea che ha presieduto alla formazione del– l'attuale direzione d.c., non a caso fon– data sul principio dell'unità della cor– rente di 1cc Iniziativa democratica ii. Non si può infatti dimenticare ,che la erisi del gennaio si risolse in una ·contrappo– sizione politica tra l'on. Fanfani e i suoi amici della corrente di Iniziativa: è •quindi ·ben difficile che essi intendano presentarsi al congresso in termini co– sì radicali. Se 1'on. Fanfani è valutato come la eonfusione di religione e poli– tica, ben dapprima si sarebbe giustifi– cata un'obbiezione di ,coscienza: ben dapprima gli si sarebbe dovuto obiet– tare ·che non è lecito cc tentare ,di tra– sformare lo Stato da pagano in cristiano attraverso gli strumenti del potere e della tattica politica ii. Ci pare quindi diffieile che 1'articolo di La Valle possa effettivamente valere ·come ispirazione di << una linea per il ·Congresso ii, se– condo il suo titc:ifo, Ma prescindiamo
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