La Nuova Europa - anno III - n.11 - 17 marzo 1946
l7 Marzo IM6 -------------- L:.t :-I UO V..t E ù ROP.1 ------------------ 7 __ RITRATTO E MITO D 1 ·1 !i senso dell'unità nn.zionole. L:1 vita e ro1,cra di Mazzini e et Garibaldi rornl 1 alfa glo,·entù Jnscgl)amcnto oblcttlvo MAZZINI di eht1fosse lo spirito del Risoroimcnto. La. tragedia delle 10-rovile non so1tan• to animò ! sio\·ant a un moto di rcvc• ren7..a, ma Il Incitò alla Positività del· razione. le idealitid. e delle idco?ogie, onde ogni stor ia è. in sostanza, dùpllcc. s.-. come n.ll 'indh·iduo In.sua ombra. co,..j al fat~ to s i accompagna il « mito •· N'uo,·o esempio ne fornlsr" ,1ucst'nn, tolo.gia m:izzln:ana che ~. c~sa stcss.i. un allo di storln.: un npporto. se non :tl!a storia trascorso che si scrive. e scrivendola. si l'lcrcn..almeno alla stor,!a. che si compie - e st compie m:17.z.:n1:v namcnte. se un popolo si 11sollcw1 a vt– \'Crc la sua vita., clOO ad attu~rc l:l pro• pri:1 m'ss:one d'Iniziatore ed artefice ò!. libertà. D I GEuseppe i\·Taz%inl,un ,it.1llnno che non sia digiuno di studi sto· rici e non at>ùia l'animo precluso al gusto della meditazione morale, scr· b:i nel cuore fedele 1.m'immaglnc di)• pllcc. Un'immagine, :inzi tutto sublcl· th·a, personale. esoterica: quasi un ri· tratto privato. E un'immagine Hl>resca e, dun(}'JC,essoterica. frutto d'industri indilffnl altrui e di letture proprie: qua– si un ritratto obicttlvo, e, per la stes· sa l!mitata e trans-eunte obiettività della ricerca storica. provYlsorio, l'f'Ja– llvo e mcd~ato. Nelle ore pili bu-lc della nostra csl· stcnza, quante volte non si ~ spel'ato col Genovese che apinmto l'ora 1>lùbuia Cosse anche la piì:l vicinn all'auro1·a. Nello strazio d'una separazione senza ritorno. dinanzi a una bnra d-:schh1sa o ad un sepolcro suggellato e lontano. qunnte YOlte non abbiamo conrortato il nostro dolore con l'animoso. rcli;::io– so e seren:uncnte virile ammonimento del grande ligure: e: Serbia.mo (cdc al nostri )torti: ~: rivedremo». E non so– no ormni più nè 1icordo letterario n~ retaggio civile, riYo!o di po~ia o fresca oasi di rcclc, ma sostanza merlcsima c..lcll'cssernostro alcune sue grandi pagi· ne. che non sapremmo analizzare o ca· tcgorlare secondo filosofia, stori:t od arte: siano le pagi:1c autobiografiche su gH èsuli del '21 e la tempesta del duh· bio. o l'mn!co celebrl. e tramandi a• i;tovani. il marErlo dc! fratelli B:mdic– ra, l'eroismo caYal!crc~co e gentile di Goffredo ~r.:imeli. A tale immaginc def )fazzln! si ac– compagna. benchè tntvolta ne sembri al parngone tnfctiorc. l\mmagine del Ma.z– zlni 7Jolitico e pratico: Mazz'.nl audace r-!olasmn.torc e cll vinatorc d ella carta cl'Eul'opa, :'\fozzint rcaltsti.co . a un tem• po, e ldca.lls t!co p rofota del crollo 1.m-– co cd absbur ;f.co . onde. su le rovine di due anacroni stici im1>eris'Instaurino 1c patr:c nuove, la giovane Balcanla na· zionalc ccl unlta in lil>era amflzionla. e meglio a.l>bl:lcosì la nostra pcnlsot.i modo e ùmbito nel quale S\'Olgcre la sua civile missione. Il Mazzini al)Ostofo della nn.z.·onallt~. tl :'\lazzini ,u1ti·nazlonalL<S~1 cd intcr zlonatista. quale, net <:orso dell'altra guerra. rorsc non senza suggestioni at– tuali e in erma pre·wllsonlano. m:, sempi·e serbando lnt,cll!genz..1di storicl e conc1·etezza di visione filosofica. ven: nero vin. via. figurando il Salv~mlni. li Ruffini e, più sistematicamente d'ogni .iltro. ma anche p:.ù esamicntcmcntc e risolulmncntc c1·ognla.ltro. il nostro ca– n'..sslmo Alessandro Levi - questo iraz· 1Jni 1wLJtico è un'acquisizione tn per• pctuo alla cono:;cenza delle ldcalit.;"1 che ln(onnarono la storia d'Europa fino a Y.ersalllcs " delle fdcoloRic puhbl-'.clstl· che al cui lume tale storia. fu non pur ratta. ma scritta. Resta.no due élltre irnmagln\: che to non esiterei a definire deteriori e ca– duche. 1! ?-.1az,fntfilosofo. e Il 1\lazzinl nr,ostolo e santo. ritratto agiografico l cui ritocchi e rcst.-1url sem brano. ai re – dcli de!ln chlcsuo!a. frutto depreca.bi· le <li eresia. e rii empietà. Lcg~erc gP . scriltl, a cosl dire. teorici del Mazzini. slt stessi Doveri dell'Uomo. nel!:, loro inlerez1..a e compag:'.nc di trattatello , unitario, schlettnmcnte. mi è gr:,\·e. F: non credo esser solo a provare que• sfim1>ressionc. r YCrseut hibHcl. ln. ridda frcneltcn delle maiuscole. Il costante abuso del· le PCl'Son:ficnzioni e metafore. l'indul– gere a visioni npocallttichc, al maivez· zo elci miragtfl e delle YOCi.romn.nfr cherlc di dubhia lega quali abbondano, per esempio, ne: poemetti deil'Aleardi, sono 11 ciarpame. il corredo imUquato e pesante che Il 1-.Iazzinlst tra.e scco. retaggio comune a lui eò :-tiriformato· rl e predicntor-: dell'età sun.. massime l'Idolatrato La Mcnnals. Sto1icamentc. sl trntta di relitti formai! giusllficablli, qu.:isl strumc11to d:. polemica n.nt1·CCc1e: siaslica. qunsl a \'oler 1xittcre l'nvvcr· s.1rio sopra il suo stesso terreno e con le sue medesime armi. Pl1rc. l'enfasi di quc.~t.:ieloquenza dn prete laico rar, sci.i rii continuo il lettore. Se IJI ritratlo « filosofico·fcttcrarlo » di i\tazzini n!meno conserva g\i cle· menti cruna ricerca (quale il Dc Lollls avrebbe anwta) su gli schemi e le gui• se c.lclla pros.:i oratoria dell'Ottocento. null.i, invece, mi par sopra.v,·:vcrc del ritratto • :igio:Irafìco ». se non Il rasU· dio che si prova sempre dinanzi all'al• trui paura della scienza..o al timore che la. verità ùcll'indag:ne stor!ogr:lfìca di– sperda e dissipi -il •mito». E' quindi curioso. anzi è trallo sln·. ::;o!:irmcntc notabile nella storin della crhica mozz.·ninna. che la critica l!lj:!\C· se nnrhc odt<>rnissinrnqu:1st non confc· risr;i sr non a 1·idise~narc l'ornwi n:. qunnto sbiadito e diùf:::tnoprofilo « filo- sofico », :i rlcolorh·e {I \'Olio I agiografi· co ». In Gran Bretaf.'113,Mazzini si co– strul una piccola cerchia. di fedeli. qun.· sl una chiesa il cui culto non si ~ SJ>Cn• to nel ,~oJgerc di 1>0ehc generazioni. E per quella tardità che sembra caratte– ristica desii i nglcsl. cd anche. necCcs– sar1amcnte. inerisce nll'opera dei loro storici• nel libi".:. pcrmangon tuttora ,i discordi giudizi! del contcmpora.nci. Sopravvive. malamente, qui a Lon· dm. la scuola. cd assocfa..~:one opcra1n. ch'egli Mazzini fondò. Perdura la..trac· eia di lui negli se11ttl e nella vita de\ generosi che perse<:uzlonl poJ.:tiche. o Nel J)rimo deccnnlo di questo secolo. di movimento n:izlonale incl~ano entrò In unn. fase nuova. la fase dell'aperta rh·olta contro il dominio straniero. Ma.zzlni fu allora tra i patrioti europo'. i cui scrittt più divennero popolart net ranghi della. giovane lnd::.a ... E l'Asta Jidesta incomincia a comprendere che la repubblica t! la forma logica della dc- mocra?.ia ». Storia si di).del fantastico e del rea• le. dcll'a.ccaduto e del leggendario, del· PIERO TICE\"J~~ (1) CltJSEPPE :'IIAZZ.l:-JI, Scfccted wrl– ti119i. Cilited nnd 31•ranged wlth an ;1111-0. d11c:.lon by pror. GANGULt.E. ,Lon<lon, J.lndfay Drun1mond, 1945); JO&, J)p. 245; IO/GO. « cagion di r,lusllzla >, trassero In e.,;1- GL I llo quassì'1.Opera. la suggestione del san• to in chi. per una. o per altra \'la. s,: ricongiunge a.Iprimi discepoli, e ne con· ULTIMI MESI NAZISTA Unua o ne rlverdlsce Ja tradiziolie. maSS::me il GrH0th, predicatore e pn.• DELLA stare. tem1>r:t ardentissima di morall· GERMANIA st:1 più che lucido tntclletto di storico. e .1>erciòincline a studiare ln Mazzin-: N ELL'Ol'TOBRE del 1!>24gll ufO· più che l'a.gitatore 11 profeta. e più l'a• ciall Italiani già catturati dopo pasto!o che 11 Politico. N'ci mod(!ratt rann~stizlo del 1943, e che fino :td e conrormistl - monarchie!. liberali r. allora avevano subìto la pr-'igionla pri.· pnrlamcnwrl• come il Trevelyan e re· ma In Polonia e quindi nei campi di ccntcmcnte il \Vl1ytc-. rlma.n·cavverti- concentramento tedeschi, vennero pra· bile 11 corruccio per un cosl acerbo e ticamcntc obbligati, e fino·al grado ai rermo nem:co del compromesso. per capit;rno, ai t>:ù 1 ,esantì lavori tn qua· l'n.vversar!o ostinato ciel Cnvour. per lltà di mano\·aU. Fu quella una decl· l'intransigente oppositore della spedi· sionc contrarla al diritto delle genti zlonc di Cri men.e de!la • guerra reg1n » e con la quale si volle punire chi avev:i del '5!:J.Nè altr o qucstt stol'!ci gli perdo- fino ::1 quel momento !":.fiutatoOgni scr• nano se non l 'ost.lli.tà a Napoleone JIT. ta. di collaborazione. Me, se quell'arbi· l'n.vverslonc n d ogni m ossa o misura dl trio ci gettò nuovamente in una <:On· « lnizia.t:v::i francese,. · dizione assai disgraziata, valse lUtta· scgnatl. E quegli per sun parte, uomo molto r~cco ed indipendente, non una sola volta m.incò alle sei del mattino di conLrOllare l'inizio della f:nica. La te· nacla nel lavoro dei tedeschi ccl il loro senso del dovere mi apparvero ;i!lor:i come il fonilamcnto più autcnt:co del loro valore come papolo. Al tempo stesso do\·cmmo notare che se nei- campi di prigionia .i.n::va· mo sofferto la fame al.ò non crn di;>eso da necessità. E' vero che ln grandi clt· tà tedesche si avevano dWìcollà anche g111v1per l'a!imentaz!one; m:t <'iò era piuttosto in dipendenza dei J:omb:1nla• menti che cHsorganlz1.avano I tras1>0rtl anzichè ti:- una reale penuria <.li v.!\-crL Ciò nggrava pesantemente In c.'<l'pa <11' coloro che. spc'!lalmentc nel Jt>.J I. fece: ro perire nei T...aocr immense nwssc di prig-lonicrt. Forse più frequente. agtsce, tuttavia, via a trarci dall'oscurità del La(Jer, il l'amm!raZionc per l'em.cncla csempla• <iualc in ùefinltiva resta•;a scmpr~ il re, inimitabile, deT1\1:lzz!nl«mitico» e p~lorc di tutti i mali; e mise inoltre rh·oluzion::irlo. A tal fine :ippunto, pra· parecchi di noi non solo in grado di tic o e pubb! icL~tlco, si è di questi gior· vh·c1·c una sln:;:olat•issiina esperienza n1 stampa.la un'antologl:1 mazziniana. personale ma di asslstcrc per di più, eh. e ~. che c onft~SS31.:imentcvuol esse• e da vicino n.ll' avvenimento più gran· re. un atto po!:'.llco (!}. L'autore. l'an· dioso che si sta p rodotto In Europa U1 glo•indiano professore CanguleQ. non questi ultimi anni: la catastrofe tede· 11 22 genna.lo del 19·15 una radio t~ 1 : O ~!~r~~l~~~~~a q~~~;~m~~f~~r~: ~c:i.• ~~~i~ ~~a\·:~~~n~~~l'~t~n~~~!~ cln.ndcstina. che 1Hi. già scgutù1mo da tn.gli da amlcl ltallanl, quali Angelo del l!WJ. }~ 1 ~~; 11~~ 1~~~ci3ac~:rAn~~~~ 0 t;i"~r~"'. ~~e~~- ~r~p~t~·a:d~e~l~~lriu:·r~~it~i~~ l'l!g~f!iW ~1'~~~~1~~o~rec~~ 1!iJ~:aa~~ vavamo di qua dall'Ellxi e non era JJl'C• storica. se fa. di Ugo Foscolo un èsulc luce ogni giorno non appa.rc che poc-.o ~~~~it~); 0 ~~~~ ~~~~~~ 0 ;~ 31~;~t~ci'!o~ ~ocn :e\:;~~~~~~~o ~l d~if 0~\ ~~lt~u/ 1 \\~r~~~li~gicl;~sà~ ~~~~r'f: 1 cJ~:~ per la prima volta l segni di una P?'O• Carlo Cattaneo sulla nuova istituzione r.arattcr( part!colari del poDQlotedesco fonùa e diffusa inquietudine. Le don• da lui ln.rgita e insegnata all'Italia; se, si rivelarono più chiaramente 1n quel· ne in portncola.rc . ché fino ad allora ave• Infine, 1~r incolpare anche a torto la fa flntf, che ftl insieme l'ultima prova vano avuto con i prlglomeli contatti monarchia. dei Snvo:n, fantastica cli un acile loro virtù e la nemesl del loro fuggevoli e dissimulati, si avv:ctn:iro– intrigo anti-mnzzinlano e contro la re· NTorl; e dall'altra avvenne che. cndu· .no a noi aperta.mente. pubblica romana., ordito. dopo Novara. to il funesto diaframma del fronte. CJ.W)l Il tribunale speciale per la difesa. fra Vitto1,i.o Emanuele JI e Luigi Na· popoU. fino .:iclallora da esso separali. della rnzza gem1al'N.caha; durante la poleone. doverono Incontrarsi direttamente e guerr:t, inflitto •:nnumerevolt condanne. i\ta il Gangufcc scr!\·e in rer1lt!1per conoscersi run l'altro come nun cm. med!amenlc due anni di carc<'rc og1ll la G!ovinc Tnclla.alla quale, ed alla Gio• stato mal. Ciò accadde in un panorama voll:l, a donne tedesche e stranieri col~ vine Tta.f.n.congtuntamenlt·. U ,•olume ,n lmmf'.nse rovine. Un grande gene- pevoli di intimi rapporti tra cli loro. è dedicato. li Gangulec tfon l'occhio fiso ra!c dO:sse una \'OIL1 che non vi è nulla Tuttav•:a ciò che quelle donnf' han fat: n.l problemi cd al moti della sua terra: ctl più tra~!co di una grande sconfitta to per i 1>r.iglonicr1 è stato di un vn\oi e da qucst'n.n~olo ,·isuale. per tal pub· se non una grande vittoria. Credo fos- re incalcolabile. Nel loro mot.lvi. a'me: blico di lettori. ha redatto li suo libro. s.e un anttco rnglese; cd espresse Quello no negli ultimi tempi, entr;wa certa• Che è. pertnnto. unn. sequela di pass,:, che dovrebbe, io credo , essere anche mente •:I desiderio di fnrsl a.miri <1urlli o transunti. del Mazzini deteriore o in• oggi 1'01Jlnione di tut.li gJ.; uomini Cl' che sei·vi oggi avrebbero potuto rlive· foriorc. Non vi manc.ino• qu;:isl fresca vili. nirc lll'Otettori domani; giccnva anc!~e oasi. Je pagine sull:1 Genova del '21 e la ... sicuramente il fattore sessuale cl:i es• tempesta ciel dubbio. nè I r!trallf. pur se assai volte cur.losamentc collt'gato frn ta~:::.so,,crchi, di )In.meli e del fra· Nel campi di pri~ionì.:l noi attende- con c1uello igfon!co: ma net loro con: tel!4 Bandiera. i\rn. stupisce l'ordin e vamo la fine della guerra di setLimana tau~. specialmente con noi ltnlianl. non che non è cronologico, sl tipo !ogl.co- si• In settimana da quattordici mesi. Ma era possibile non avvertire anchc, un stematico (di sulla daelliana, p ur a ed !• appena fuori restammo swplU dall'or· elemento romantico fortcmentc, srnti• zionc n.i.zionale compiuta}. e dove trop• dine e dalla. apparente t:-anqulllità che to. Comunque aglf effetti prnllci l'aiuto J>O scn.rso luogo è consentilo alte pag-:nc si potevano osservare dovunque anco- che quelle donn<!dettero con molta. lar– più converscvoll e men son·egliate. o r-J negli ult:ml mesi del 1944.Le grar.di ghezza e con t,onto loro rischio ha sai· montate, dell'epistolarlo domestico. Ri· città certo erano assai malridott e, sclr vato 11ng-ran numero di vitC'. sorgono anche gli nppelli g1ovanili ad L>cnc il danno peggiore dovessero su- Prima che lin:sse Il ,:?ennalo !'onclnta una rinn.sclt.i..lctterar-:a dopo la lunga b!rlo proprio alla fine:.ma grandissima dei profughi che sgombcr.iva !a Prus• ste1·ilità delia pompa accademica sette- 1>artcclclfat.tivltà tedesca era stata con sia orientale. la Pomerania e la Sk•s'n. <X!ntesca.quasi che l'lnùla nbbia nvuto molta abilità decentrata altrove, cd un nvcvn ~i~ raggiunto !Elba. Si {li<'e,~a n.nch'essn. un'1\rcndla e non sl~mo di gran numc1·0 di iJiccole e medie ciuà che essi fossero cMccl mil~oni. Qursta ieri Gandhi e T:igore. viveva nomrnhmmte: senza dlre ilellc cnonne nrnssn abbnndonò quo! J):tesi Ospite anl:'co dcll'Inc:hlllcrra. i\fazzi· canwogne do,·c Si poteva an.chc finger" per la stragrande maggior:rnza utjliz· ni• forse. non s'attcnde\la di fornir ele• di ignorare la g-Je1Ta, 7.ando i con-i agricolfi. Giunge\·mlfl in menti di ribellione .i.ntl·br:tanntca nl ln quel tempo una notevole parte grup1>:. alla cui testa era sollrnmcnte costruttori d'una patria ln !':sveglio. Tn dell'opinione pubblica aveva certo già la famiglia del Bauern/iihrcr ~l!-.t••mn.= Europa. dove pur la sua crtìcacla fu dovuto rendersi conto del fatto che tn. sopra un ca~e o un ant iclì:uvia.: 1:,'Tilndc.n.nçhc l'cfficn.cin. politica del quel!a guerra. era ormai perduta. no coupé: quindi ogT)-isorta .-Ji mc,zzf «mito». mass:mc negli annt dell'altra )la era difficile sentire su cli clò trainati da.i cavalli e da-:buoi. Ern c-hia· guerra, fino nlla delusione di Versati· qualche comml'nto quando rossero 1,rc· ro che ave\·n.n portato vfa tutto li 1>0s• les• e a quel « ludibr-:o di Socictit delle senti anche i;;olodue o tre persone- La slbHe pc)· una p.irten1,a consider:H:i cle– Nazioni vfocitricl » (sono ancorn. paro• Gcst;:cpòera molto temuta; cosl in ap• finltiva; e questa. Immensa migrazione i; ~i é1!~i:~;,drl~ ~~,;~1>ri 1 W ~~a;~~~~~: r;i;:~gl' ll~ltt~n~~ -;~l~O ~~l~1nc~~ ~~:~ ~~~;dg~~~nierj5opl~;~(~;r~~~tf 1 ~~~1~~~~ simo non è 1>:ù, strlcto scnsu, nè rcli• grande soler1.ia nel Javorci, In J>ienoIn• rono U posto c1isponibile net Jl:tcs\ più g\onc nè pubblicismo. Se quella so· verno alle- set d el matt-'ino m:m vi cr."l vicini; quelli che venivano d i più lonrn· pravYiv~ ancora tn qualche famiglia. nbltnzione da cui non filtrasse la luce. no e che quincJ. :giungeva.no dopo crnn massime di cbrcl ..1nglo-italian1 (in an· La dist ribuzione d ei carichi era ecce!· costretti a prose guire ancor a. Cosl :ic– n: dirficili il I.cvi ne scrisse la gentilis· lente e veniva.no 1·azlonalmc.ntc ulihz· cadde che pratica.mente le popo!nzlon\ sima e non conformistica. storia), que· zatc an che le fon .e doi rag.iizlni per dcli.a frontJcra sull'estremo est t"cJc: sto può dirsi. esaurito con Wi!son, e il ciò che da esse si poteva rlch!eòere. sco furono quelle che si spinsero fino fallimento del suo messaggio. Un sistema più che d~ocrntico comu· 111Olanda e. dopo aver viaggiato rntto Naturalmente più tarda a r-:nascerc n.lsta nasceva. dall.e contingenze, poi~h(! l'inverno. \·! giunsero {n aprile. )In a!• che l'Europa non sia. !Asia sembra. in· persone rispctta~1li e faco.ltose traina· Jora si scontrarono col nutto dcll'nrma· ,·ccc ancor nella fase ottocentesca del• vano. ad escmp.o, ca.rrclitmi di legna la che si ritfrava e. mescolate ;:i <1uel· la e ;rnzionalltà ». e desiderosa di attin· J>Crle strade e signore benissimo ve· Jo. tornn.rono inùletro e poi SI disper– gerc dal Cenove~. le due Idee-forza del stile Z 3 J!PCtlavano gli orti. No.1,scbbc• scro nell'immane caos della ~confitta. oroprio r:svegllo: l'Idea di rcpubb:~ea e I ne l~htic-nmente r:on.sldcrau quqsl Questo esodo per allora si comph·a l'Idea dcll':izlonc. « Sul finire <lei secolo schinvi, crn.rnmo po., lll quan10 ope· tn:i \'inc·aB:are dei bomb; .lrd,mwnti rhe scorso - scrive il C:ant;ulec - !'inlìucn· r<ii, accuditi per le cose domcstlclv'! a t1ccor1·c1·e. <lalfrbbrn.lo assunCle:·oun Y.:l dei patrioti itaJ:anl divenne elemen· dalla stessa moglie dell'insolente pro· ritmo t,~rrifica nL~. T..cco lonne <.leipro– to efficaciss:mo a suscitare nell'India. prleturio del!~ fabbrica cui eravamo as· ru~hi aurnversava.no poc~i semi<iistrut·
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