La Nuova Europa - anno III - n.3 - 20 gennaio 1946

--2t}gcnn.aio 19-46-------------- I. A I :ANDIRIVIENI to e me ?o dà.a sgrnnocch)arc. «Volevo R·JCORD.O p,;,·a d~t.lre quando, egli stesso triv farti una scrivania» dlèe mlo padre. sportatQ daUa grandezza e ctOla della ~ se tU: fossi rimasto con noi t.l avret · : · ::' . · · · . p;ar-01~stava davanU a noi, mentre le 1 !atto una bella scrivania». «La farai DI GUNDOLF sue manl stringevano convulsamente," ,I m~el nipoti non conoscono zfa Con• per Vincenzo» gli dico: 1 tra qualche l'orto <lelfn ca.tt~ ra, quando egU-1e eietto. Mfo fratello non la ricorda. anno VJnce111.o avrà finito dl studiare,. stringeva dtetro la schiena, mentre Ja '.ti a{f~~: 1 Pi!i:~~~~ ~!e~~-. • Ma anche tuo fratello finirà coll'andttr · · sua~ua!~ra,.aocompagnando Jn cor-· vln da un anno all'altro•· Facc·,amo un DAL 1933in voi Federico G-undollfu ren e JdOOO delle sue parole on• · io non cl son passaro più, E mi doman· ignorato dan e i z1 t . dcW.ava ra1>lda a de«tra e a sinistra, do. spesso, come è possibife ch'io rie- giro ).)er la vigna. « Sembra un 8!-ardl· . . Per qualche a~noe~~~aalon~ ~lU) In a\'antf, in dietro, slmlle ad un dir<!t– sca a ,·edere cosi nitidamente ogn.1sas· no• di~ a mio padre, e sembra un.aiuo- pci• scrupolo letterario e per la forza tore d'orchestra che tenta <11 espl'ime~ ISO dei rioni del borgo dove non ho mes- la•· I Vlottoll_ sono r>u.l!-tr, I ~ralci sono imponente del suo ingegno. Mn Poi u re anche l'inesprimlbfJe ... . :gn~ùtr~le:eQ~~tt':-~~~t1~~~t•~~~ 1 pa'; :!t;l e 8 ~e~:t « ~::a~~h!h! ~~~:°::. !~~~~! f!1~Jfàlàt!; 1b~~tlu?~ · ~1c!t clerasl n~~/:!:e~n (fe 88i~t~~~h~11 st~~: .!:mg~:. #Jl ,a~~~ :~~ori~cc~~ stl! sti per l'n vendemmia> dice mio padre mltero collinoso di Heidelberg, si fece su tut~',:tltro plano). Pensare a giudl~rè bula tutte le volte che io mi trovo nel· strappando qua e là qualche frasca bru• de:fi.D5.t!vo. Tut.t'ar più fra ~miei -si po, ~nqm~deo".m fu sua nonna per sè e per na Possibllltà di fare un sopraluogo. Do· C~nta.Sotto un pleeolo pruno mio pa• teva fare U suo nome. plù. tardi bisbl· gJ alJievl, e poche ~ose gld erano pm, Po due o tre anni dl nssenzn, ylaggiO dl'C si ferma. lo ml sono distratto a ::r~·l~w:i~:~oe~~~~:re(ci~r ~ mi1::! pd~!f n~~le:;~r;•pi~d!~~t~ 1>erquarant'ore, seendo .tn mazza dalla gu~rda~~ quella massa cupa d_l foglia• ora &i pubblica -in Italia}. Shakespea- zione. OVunque egli scorse !ntellcttua= corriera, percorri) un ccncnaio di mc: me. «.Ce una coppi?!. ~i bruchi, grossi re e lo spirito r,ermanlco, Cesare. lità vanitose e non lmpegnQte a fondO t-ri in dl.~cesa tra i sassi sempre Ispidi, come .un 4iW> dtcc nuo padre,. «V<>- Klcist, HO@erlin 1 , le tante altre o la sete deH'dl'ctto (la chiamò« Re;: , i fili di pagUa. le groppe &!gli asini, gJio mQstrartch •• e li çere.a çon glt oc- sue ol)ere. E pellR:ll'll cll'f? Goebbels era ieschnuppern,), s'lndurl il sul} cuo~. le corna delle capre e de! buoi, giro 11 chi lungo i r:;imi. ~on li trova. • Non stato un suo allievo appassfonato, e Nlente è -p1fl falso ehe opporgli U J>O~.– chlav\.slello ~cl PO:rtone.J,;ntJ.•o in ca.sa Il.vedo,. Allora scrolla il fusto del plc- Steran George, ritenuto - COn pr.obl"e' tlv1smo d! .. uno Sche_rer, pcrclu~. se-~ ·~~:· l~~~/-~it~~~{.a v ~~~~rn~~l1~ eolo albero. Poi guarda Jn te,rr,o, 1 &· .matlca ragione - ,·ate del f!~zismo. ~1 vero che_.Gund_o1t.od1av:. gIJ ! clel!1nti . .stanze. Mi decido pgnl .umto a l.'CCllde·coù. sono accopplatl ,. Mio pndrc li rac· ~~1l 0 J:n~ n1~t~:~ ,i~e1~, er~c.1T! ~~~ f ~~~ctJ:tos~~°J11~e~~~:~ 10 , . ~ re h1 cantina perchè a mio padre fa coglie e. ~e li m9Stra sul palmo della . vano. ]fotte e nebbia erano coniandate manovall di ogni dlsclpldna, w~chè con: p~acere parlare con mc hl cantina da· mano_, quel due gross~ !~rmi fostore- • ad n,'"\·olgere anche la aUà eSistenz3." ·sldQrava la lor~ opera come· {0nd:m1er.• vanti nll~ sue botti. Mio padre, tari- .~enti- Po~ 11. ripone. ;&ull al~er-0. & Nn· . Sta nel· mio ricordo quef maitedl P~ tale per U rng,lfiung\pt~ntod! o~l ~n~ turno a tavol;i e _intorno. al ruoco, si scono e muoio110sopra una p_1anta,~cm· mer:ggio denìa sua ultlfma· lezione. PQI de ~lsultato. Il loro servire lo sm.rito confida. eo;n me .le po.che Y9lte. clic .mi prc la stç:~ >:. Camnllnt~roo lungo 1 clll mtnutl prima dell3. fine racco)Ge corr.spondeva ~Ua.su~ voloptà di ~om: . ~ilt{ ::riolea11e 1 :tfo~::. cg~~~f· ;o~tyr,~ viot_toll J?~ltt .. Mi~ padre conosce le ml· cc;mbnprovvtsa vtqlcnza ~e pagi1'le de~ prendere servendo, E ~l ~\hc egd "?I' luce elettrica, mi r.pcte sempre; ma ·'?l:a1a di ,.-,tuad u~ti a_du~a. ?g~i tan- suOi appunti. lm_pall~dl. l~~iò r~ula a_ !uf~.~~r!::a!f 0~1 ~;i~l~~:C~'ii:~~nf: · la c:tntina t! rim:istil, buia: è un immen- to. st_acca un:a fogha secca, 1!alza un ten~ol}'1, per non ritornar~ p.ù, ~~ando. tut. Fu :tPimnto nel1,asua ulthtla lezto, .so antro ché occupa tutto il sottel'ranco tralcio! raddnzza un palo, sop~aa un u11:a sett~m;ma dopq. lo a~cçompagnam- ,ne che.e& 'll.tb U medico .vlaijdintc pà:•- : ~li.casa, col muri e le volte- grezze.e 1:1 g1·appo10 e me lQ mostra. fl. Fa gh acini _mo al ~µoro d!! ~o ttJttmo .riJ>O~0•. lo.. racelso, tutto proteso verso·la mµterfa . . ~r.-– roccla con le nic<::hie scavate per le grossi come -prugne;, dice mio padre. smanlme~,t.Q .pm eh~ 1) dol9re erJ. ·q,l· . Wvente. tutt•uno d~ essenza C d'oi,effl. ~ . : botti: Mio padre ci passa buona parte e.peccato· che tu n-on restJ per la ven· P.t~ro sui Vt>lµdegl~ tnnumcrcvou che . nol e che I e nel e çome.> elle ·non si ··.•· • (1ella g:ornata. cl camrnln;:r ad occhi d · -· SL .n_colonn~yano con nol. Anda!amo a dh.idono In procedbriento ~;.,ettlv,"> ~ ' chiusi. Ha appena l>ioognodi aptjre gli cmm,a,.,•· · .., seppelMre un. grandç uomo- ma m Quel sogg~tUvo. . .. ... ·.· · . sportelli. dc1J',1rco sopra la ])Orta e, Non e lunga ,a perc<?rrere. ~a vl.,na momento no_n era~mo altro che. una .. For&e·anchl'.!GUndO?f è riuscito a-rag: . ,,uamlo 1::ivora a grattare il tarturo, -ta <li mia rn;idre. E poco plu arande di un vasta ·famlg1_1a dl orf'ant.- giungere quell'unità pervenendo alhì . piccola flnestr.t che prende aria e tuce lcn~olo, ma è tanto !cr~ce. C'è un noc~. Gli stessi prolessorl dcll'univr.rs1tà .grande sintesi. nttraverso l'espe1ien1 .. 1 · · da un'altrn cantina nttigua, atlaccln.ta -flgJ10 del g1:and.c noce che fu })!an~to depo.!ero •Jc armi delle .schermaglie e ·lntu~t,1va,.deU'ln1porl{lnza:storl~a e m·e.- Kul fosso. Ml offl•e da bere un bicchlc- ·venti anni .fa. a sono· due o tre pJante Polellll<:heda .cattedra a• cattedra e sa~ . .sente. I.e figure della su~ Of)ere. Cesa– . re-d! ·vino, l)rop1':locome a un arnfco, di n.occhte. Qualche peto, qurtlche pru· cr1ficarono alla memor:a -<fol- loro col· re- Klelst. Goothé, Ùryphlus. Opitz, Pa.: . 1)1-0l)riocorne ad un ospitP-.Eio sono n nO, qualche fJ{'Oe dieci O d<xllci ulivi. tega.· Nessun fa~oltà• si rlcuOO,neanche racalso cgll non le ba ·vtste S01osto- suo primogenlto, ternaro per trascor• J<J m:i:J.laJ.a d;i viti- 9uC~_i.,è'Ja vi«!la qu~lla_dl. n~dicum,ad 1:~ltarcGundo~ rtcame:nte, vol~ vm-.59 il passato.·Non ! :~err ,,~h~~y~~r;:a~~ :~~~·~.~~~n~ alfe Pia1~e a poçhi ~~· dal ~cse. •Nel ;1l, u~~l~e ~~\;!~1Ji~ 1 1~~rsftf. t!/~ ~es~%~: ~~1i1~e~~~J:.~~pti.a 1:.\i~: .-;_·; ' .. . ili«> lo. è n vino p,lù buono che io ho &l.~rnl d 1 ve nd emmia i tnull. cart~hl d! quale GundoJ! aveva detta_to l'~Sl!rlzl~ che guarda aìl'indietro; per lui ln ·sto-:··· . t,('vuto». Mio padre è orgqglloso del mosto rlescono a fare anche Qu1ndfc. ,ne frontale: •Dem JcbencH,genGclstc., rttn non era 8V01Jt.tnentod1 fatti còn 1'1~ · , suo vino. Dopo .. ta1.1t1mestieri.· dopo volte la strada U'".i la vJgna e J4 .can- (AJlo splrdto v-ivent.e). e.spose. le ban· ferimento. al1"uomo. m~ appCllo-e c.~ aver girato mezzo mon~lo, dopo·~vcr I.a· ti.na ». dlere n mezz'asta. e anche 1l barcaiolo -mando all'uomo dl r~vel:itsl come W'. · vol"ato a New York e a ,Barranqullla, Mio %>::idre chiude U cancello.· SCen• che quotidianamente aveva traghettato getto che plnsma, e Come immagine. : a cinquant'anni mfo padre ha ùuttato diamo ·tra le quèrce: un salto sul tor• n maestro da una rtva all'ultra del.Nec• Sta in qut'sto i I suo rapP,Orto e ~~ s\~ i ferrL.!n 1111 canto e gclo~mente con· i-ente.· e Iieccocl txa le ccise. • Faccia· kar, aggiunse un nastro nero at.sup al~ ~lver.silà da Steran George, 11 ~ul Ja~. serva nella bisaccia le-. Corb1ci del pota· -mo la scorcifltcia > dlct! mio padre. e T1 legro vessillo, . moso cenacolo ebbe In Gundolf _Ilr.'1~ .~~ce eia ::i~~ d~1n~i~J~Jg~8! ~~ farà piacere i>a~are d~,Ta~tl a11~ casa pe;~.~~na~;rt:o~~v:.J'l~c:~~~t~~!~lc; -~:~~~ ~;nc~lr~~t~lo n;~ 0 6~~1~ 0 af ~J~ \ spalma di terra. poco più grande di ,un di zia ~Ol!Ce.tt..'l ». Cosl cl suuno m~rpS• ·& 1..esslng e non solo storiografo nel . ti allo stesso GundoJf, nqn cessò. mal d_i lenzuolo (è mia madre che diceva di catl s~ 1 ~nto gradlnl che ])Oriano al senso ùL Herder e di Schlcgel, nutrlt.o .essere P<!l' Jul l'eroe ln mngmfic<'nza 1 aver avuto in dote un * tenz,uolo » ~ V..colodel_fotno. Ho rlvh;to dopo tanti ·daU'amore per la ricerca <lelle tonti e csterfore e interio1:e. Ma CundoJf. di~ più delle· quaranta lenzuola canoniche, aMI la casa dL zJa Concetta. la sorel· deHe orlgtnl; ma· era. anche un roman· versamente òa Qrorge; èon occh: di P~~ - r. voleva dlru. la. vigna) egli IiCSl'C a le del l')rèta che cl mette,.-a nello stan· tlco, e per questo Cece I)arte costJtuttva ta non vedeva solo la l)OCsia, ma au: · spremere vino J>erun anno. Ed era dlf• zone orC cd ore a staccare 1 grani scar·; delkt Clttll di nren..tano e di HOWcrllin, che gll uomlnl e Je saghe lo~t:m,>. E' · ficilc, un tempo. convincerlo che a noi latti dalle paJU_"locchie,pmmcttcndocl :E' imJ:OOS.ibile t mn~aglinare la sua ope- eoS,..che le..~_tc 1!1,terpreta~lom l?tta~ b:istavano molto meno dt .sessanta ba· in premio i ritagli delle ostie che essa ra al ò1 fuori di He1dclberg. F.gll stesso e vmcono, grnbt,ano e Sl rattnsta.no ~l~n~ ~gen~~;ù~NJ>;trit\ 0 c~~'t:<;;1~~t~~p1:eparava PCl' suo fratello C per tU~ll ~~ ~~~tff:~}l~~!ni:e ~~ft~:~~ 1 ~g:s~~t~a~e~ 1 fn ':S~e1:1ii~~f~~ 11 lrasJ:: r~~ponf,)evamto pndre, « Il merlto è tut· i sacerdoti della tribù. I bam~ini pre· dre. Egl~ ha creato una tradiz!one hcl· &ò, per Questo. at- virtuos1sn10. perc}li to della vigna>, e voleva che a tavo- rnevano CO~lJa Ungua contro 11 palato <lelberghese per la storia della lettct':F non rtruggl mal dal tormento ,U :a' la bevessimo tutti, voleva che bcvcs- <tueUe fogl!ç di pasta leggera e tor• tura e dello spirito e l'ha custodita co- sciarsi prendere fino tn romlo ùal ora{ nero l uonnl, gll zii. t nipoti, anche 1 navano a casa fuggendo fellcl davanti mc nessun altro. Con lui essa è morb. prio argomento hambinl e le bambine d1 pochi anni. alle fiamme crcpjtantl di ~I vicolo Fu grande oratore. Lo Sl captvn ma-- Chl non lo ~opobbe, difficilmente Erano tavole allegre quelle di a.llora: d'!n.tcroo. elio conoscendo Je sue opere, ma 1 es- compre~Jerà. Tutti l .pregi. de! gr~nde- · mio r>ac!renon era r1tm1sto soJo a gira• I miei nlputi non conoSC'onozirt Con· seuz.inle e l'inconfondibile dl queste uomo m trovav~no µnltl tn Jut, 1~ ~lù r~ tl':J le cam~rc vuote. e la canttna. cctta. Mio fratello non 1·1 ricorda operC non si schtusC interamente a cb! quello rmi,;lmo di un~ commo\i"I.~ "Non c'è più guSlo » mi dlsse l'altr'an· · LEON"A.Roo S1NISGAÌ.J l non 1.'udl narlare. Qt1alc cnt11s1asmo ._..,..modcSUa. l erto. tn catlt ra "d?tn a.,., no, cor gomito appoggiato alla botte "- V • 1 ' "' .,... no!-3va. L era aggre_~ vo, ar 1 o, p1..- n;~<h'(!.e la guancia ~lla _mano, fCllOJl """""""""""""""""'""""""="""""'==========""'""""""""""""" ~i~i~ 1 8a1f~~~if~;. 11 ~rJ~~ l~r~i!~ ce piu ~sto a fare .1. '\ '1.po per vcn• • ,stb, Eppure la sua vera bellezza st.a~·a dc;;;i agiim:~~:a~::!~~ ... se in (tllCl 1)0• eo N J7 E R s .A.1~E ~~l,~~:r~T !~d!{~~aJ~~;: Jr ~l,rt:nta: ~~-Ò in quell'cfoQuenza ineond,11.10: .·. ~~:,ti~~\;~~if.~r'~r:;;; 1 udnU. 0 n~•~· èHIACCHIERA RE ! ~,:·{~!~r:·1:,,: 11 ,.~~r'lc~ 01 :.~: dl,g~~301~~1 ~8r/tiJ' .. r~~pa~:':i'~l na: e VoTevivenfrc con rilc alfo Piane» Nouvelle Revue, uo»ilnl ·comi? Loti e la111pl sempre pl\1 intensi all'ol'Jzzonte-. · ml dice, e ti _preparo H caffè•· E•· bre· UTIT., _ Ii:,~• d.ez p rimo. O.r;losltd. del st- llouro.et, fatd .Adam. ·e J\facthtrli-nk par- 'dell~ .:nt.'\ tedescn, apparve ~onw ?lJ1. ve il cammino dalfa nostra casa alla vl- co~d?- e Conue-rsa1·e I come nel lavano, er_ano ascoltati, conf-uJ.atl,. tcrNhdc ,nene tekel. e come il m ,m.to ma dl mia _madre.·A mattu~no con Te sape,~;:fn:~ié {:::•ndei~ca!t:::ri!: -,.-~~:: : !~t~ c:a'~~~~'ff:~::t-~:;:;,~ ~~d5;1~rJ"<ll~~f'~fti~~!n~f~h!ee:1a~ St.aUcche 81 aprono e I gall. che salta· !izper 'l'a(/lo"na're come nel salonf dl Ram· fra taflti italiani e tante ltallane Che no "\o·erament e uoml.nt . Ci ·eonCortammo. no da m;a fìncsll_"-:t alla finest~~ dlrlm· bouillèt e di M:me GeoJJrin O 1n quel pa1Jano con fac!lftfl. quanti ve ne ,so,w tuttavla ripensando al:a_tiducla di Gun .. petto nei nostri ytcoll ~trettt e_ S(lu,l• deZ:fatOs~ apparta~enttnO dt tue Belle- chf sa»piano ascOlta,ee tacere? dolf: che la .forza. di un autotrastorma~ ·lantl. sulle larghe fast.r~ d1 selce, crun· chasse,d"Ove ta $lonorina dJ Le$fllnasse b. a. zione che salv-n non può esse,-e pcrdu(.~ minare. e dire b~op giorno a tutti 1 no· giomaillm.ente·donnalt à ca.user a. D'A· finché 1 BingoU e 1.1 poJ>OlO, eh€' 1\P, !! Btri paesani è cosa nuova e felice. Sem· lamberl, C<mdorcetCondJUac; al duca --------'--'---~-- la somma, sl accendono ai Rrandl ss,1- J)re nuova e fcllce tutti I giorni seni· di La Rochefo,u,auilr. . ,·co~-coRSO riti del possato. pro uguale quelle i,oche 11 ,atllne 'che n Tullo t degenerato quando da que,el ·. • U ARETUSA,, Povera Illusione! Pochi anni dopo Il distanza dl anni !o mi accompagno con om.blentleletti Sl di&cese 41 salotto bOflo La comm113a1onc gludlcotr1<!edel concor- beJ' motto sul frbntone: dell'unlvel'Sll.tt~ n~lo padre per an.darc alla yj_gnn .• Buon ~~:i:écr:1':- ':tt~:Jr,! ~1ftn~~:a~b~:c:. so Indetto dn Aretutci per Ull racconto, ~:f'-t!; 0 e s~wu~v~~~c :·All~~~7ri~r~~ giorno, Ann.tmatl~ ,,, e buon ~orno Or· sls&hiii lttoot comuni- co.s-l nofod aaU compoeta da Co~ndo Alvaro, IJbcro BI~ desco,. -Nel fuoco d[ tale spirito nol\ tcnsla ,. « buon giorno F~rdmando •· ste&S'l freqtientatorJ che dovettero ·to· g!arettl. Francesco Jo "f1.nc, A .Dtonlo Pie~ l)(il \'ivcnte. 1 librl di Gundolf arsero. E' bella 1a stra.da della valle con que-, sto venir ,·avvt:vatf dat t~. dm buffets· ne-Stf!Ua O Bonaventura Trcchl. h.1.dc' 11 accanto a quelll di Zwetg. Freud,. l!eii .. ste selct luminose, e questi mucchi d'tm· adt8$</fl. bridge· li ha uccts.t. ' ~:~:!fo aJ\ ~~tàald~aa:O:Oa~ z1~:,~::;: ne ... Fu un falò che si tra acceso no~ mond.~z1ache nessuna nlluvlone riesce Tentativi qua e ld df su,cltare f.l BOl dl eu1 è risultato autore Giorgio Caproni, alfe smn di !J'3dizlcm.1,ma al mito dt. · 1 a )]Ortare ~ia, S~_noveramente ~credi: lotto . ctntellettuale ,. ElemenH non La commlulone ba q,u!nd.lproposto all'cdl• tri~eir-:\~!!~~d~~elld16 1 ~eh:rhi~: 1 bili 1 colo1l dell munoqdizia nei pa.es.1, m.an.cl1er,ebbero,ma nuznc4 la tTaàizlone tore Donatello De LU!a1 11(iuQJeha vo- mal incenerito tlltto tr fittiz'o e<i!ficto . pagUa, sterco. gusci d'.uova, galJlne e e l'abitudine, ,n,ectalnwnte -nelL'elemen• lentlerl accettato, dl ass,.inare un secondo creato da uno spirito vandalfoo che ha ·stra<'cl vtvact, e spesso, nelle ore n1at· to femminfle, tanto che, mentre siete e W1 uno premio. di r... &IOO ciascuno A1 preteso di ri{nnesthrsl suna selva v~ tutine, Hdecoro dei freschi cscrc-mentl. ad ascoltare un uomo fnteUlgente eh• racconU: 1 morti mon,.arino e Il 1tgnor gtne, rrnunctando deliberatamente :. ·'.Appcnn fuori daJle ultime case, un salv parla dJ a·rte o d! politica, e-, i& ca.so Levi va t11 Amertca di cu1 10t10 rlBultaU tutto dò che dalla rinascenza caroi.11: to sul torrente, una niulattitta scavata che fa padrona dt casa si creda In. do· autori nspettlvuncmto J.llch('le ~sco e gica, attraver"so l'unranestmo, la classl• ne Un creta, e subito U bosco di querce vere dl dotnandarul, che ne f)ensate del Uoberto UJetner Infine ln <'Omm.Mtone citi eUen1cn, it romantic4smo, alim~'- e il pianoro delie "\o1gne. Mi volto· e le prezzo dellozucc~c, o, ha ";gnalato nna 01rez:ione ùclla rtv1,u: ta.to dal mondo romano, era confluito I , h" Non si 'Parla, &I ch!acchlera.: un {U· Per 1Cventua1~pubbllcnzto_nc i raeco?Jtl 1n terra gcrm;;mtca -per SPEv1l't! da cas~~n 1 :mont.cc 11:i: con~e gr~ssl &corso d! plil di trenta parole pa1·a ora Inveno, S -uimonti.di ca,amo e Graticcio hu.mus eh~ nrrlcchisce, abbelll~I'.!, ill· can l sa • ma tutt. sposh a 1'lCC" riedante. La.gente sl strappa la parola cli footie. gentilisce: Hanno ripudiato Questi eJ.ct vet·e la luce sulla facCJ.a.dal. sole che di 1>occa,· non la.scia ni.al fl.nf -re; st vocta I r1&11lt:i.U <'l'dconcorso p<:rn saato, le 1nentt, e sono u~itl daUa vita civUe, sorge qui dove sono to'. Cl sedia.IQ, osot· tutU asdeme. e nes.1uno-ascolta; di Rtna relattonl 1u l due ~onoor!1 e 110.vortp·r(!• dall'umanità. · to H pagliaio. C'è un tronco di. noce dticusslone ord·lnata,pacata,; nessu.no miatl saranno pu'bb1lcatln.cJnumero dop- Ma Gundolt vi s: trova tutto1·a, Nl è messo a seccare da molti anni. Mio l)a' ha !'fdeo, . . . p1ogenll.8\o,tebhro?oc:11 Aretv,a che u1c1ri p;ù vivo rhe m.it . • ,.- -0'e ha~portatq In liJica qua)che, bj.ocot- ',il-Parl{ll, mn1tl nnnl f• qu<V.• gra11-tilltG Il febbnto lffl: · · ·SANTE DAIIJ», .,. ' :

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