La Nuova Europa - anno II - n.52 - 30 dicembre 1945

--JOdlccrub.lOw------------- - /,A. .\'UO,.i l'Ji.iROP.i------------------ 7 -- SARTRE ED ESCHILO Oreste (come nel!e Coefore, con l'ln• legame pJù puro, Quello ~lclla,libertà, slsten.z..'Isu quei nomi, peplo, laccio ila sostituire alfe EJinnt, dee dcJla ven· tsera, rdc, drappo funebre, trappola, d€!tt..1, le Erinnl che regnano In un che deOnlsoono per il figlio non solO cielo woto. Su questa diSU-uzlone ll crlnliIK", ma l'anima-stessa de11ama• del ciclo ct sarebbe qualcosa da dire. dre), e nemmeno, prima del delitto, un A noi sembra dl dVVert.lrv1' nncora una O GNI epoca ha il poetn elle s1 mc· ~~cp:,: ~; 0 t,!;~~ ~fufia~~\ 1 ~! dOJ)J)$oncdelta pazzia di Amleto, cul eco dena· voce del profeta Nlefu;che. f~n1i! 0 ~e~ 0 •i:ti'taa:i 1 1 fnllait pas mc crée1· ·libre. J.: Jet'~. ~ 1 irf:-;1l! ia:o~~n~~'ì1fra.,!1~ga~~: ! ~g g~~;~~Je!uWlt1,~~ ,do101~sof!ertl,,che il nostro tempo si donné-ta .ldbertépour mo servir. O·: Il di Sni·tre, preso. [a sua dccls_lone,non dlstulZlonc del Bene e. de~ J\fale, o l'a: ala guadagnato il dtrltto .di rcclrunarc se peut, mnJs elle s'est rctournée con~ conosce impedimenti. nè ctisl della vo· tclsmo di Oreste rlcble<lc una .svcete. non so (ta chi Il suO Eschl[o: purtrop- tre tol et nous n'y J>OUVOns !f'Ien, n1 lontà. nà ori·oi·e, e ·fa sua tntelllgeuza dl religione laica, umana; troppo uma.• ~~U;~J!f!~ 1a~~~~so:: ~:1é. 1è,\ i~a:~:· J~~ »~~~~ ~r :~rr:e~~~!s:l~e lt valore· Oel mes- ~:• ~~~~ pi:ù ~:f::: l~n= 1 'ii~~ mo- Ma nessuno oser-~ affermare do- Intorno ad essa 1 si dispongono le al saggio di Snrtre: l\Iomo può rltrov:v :ua cre<llamo che. per affermare H re: manJ, QUando si farà la storia, che al tre figure del dr'alpma. Oltre Oreste, re nell'azlone · Ia libertà, anche attra: gno degli uomini o dargtl leggi auto– lJ'lOGtrl domi &la mancato Il coraggio, che l"ecita ~a sua parte di sacrilego rt• verso il delltto, attraV19'SO l'assas,lnlo nome, Sartre abbia Sl)lnto troppo oltrc !l'aml>lzlone, il piaceri, 00! grandi te- volUZlonarlo contro l'autorità rellgi-Osa della propria madre; ma, ferma nella l'umllll>.zlonedel divino. Certo ha doto ml· un'occhiata aUa produzione più. re- costituita (eglt come In Eschilo. è ra, cosclen,-4 l'Idea che n proprlO atto è prova 01 un'esempllflcazlonc ecccsslVi1, cc1ite, soprattutto teatrale, ov'è chJa- m1co di Apoll0), Egisto, il più. fedele giusto, nm\ ileve rifiutarlo dopo aver- o alla fine, nella stessa tcr1iblte sm; rn J'lnslstcncta con cui rJappatono certl alleato dl Giove, lnsuperabJJe nel go- lo commC6SO, cercando salvezza nel 11 1 mag1nc dell'ordjnc MtUco, Cl.JCStoere– nomi JeggCndari (Ettore, Eillpo, AnU• vernare -le coscienze con l'instaurare morso non vincolarsi alla cosiddetta 1>Ua:olodegli del non ha vera !01-z.1 gonc, Elettra. Oreste, ccc.)J basta a con· una specie di dontlnnzlone del mortJ. moratè che crea l',)rrore ed u penti· drammatica. I suoi <lei o t suol ti.1•an:. fcrm:u·lo. ed imprigionarlo nel rlmorsi, ,Elettra, mento, frut.to di mi Dio av10o o cm' nl preeipitano oltre l'or~~zonte non Non sJ può scambiare Il fenomeno Ja sorella JuUneusc che fdnlrà con ac- dele, Solo allora, come •una pecora ro.: per ·)'eroismo di Oreste, ma perchl! e&:. con un tentativo di restaurazlono for- cettare la •legge di Giove, U pentimen- gnosa, l'uomo può contagtare gM altrl scrl Iragill, rappresentanti di un ordi: ~~~l{é 1~ J~~!;s1s1i~i:~l:8~m~~!~~ :~• ~l l ~~~~:s~1~:3i;; del suo mate, e farli liberi. Non è che ne c0&lartificiale e ar:garen~e ICl~~r: con un saggio cli esercitazlon1 accade- Questi esseri, in quanto e umanità 11, ijg\ lntcnd~ :a~lre !';~!~a~e~n~~~: ~•o~:~~ esso ~>Ortava g n se a . miche. Quasi temessero di trowrst sono da parte ili Giove l)lil o me.no ti' 1r1~~eheot _ ~l'ankosda con un GIOVANNI ~lACCHlA confusi con colleghi d'altri tempi, gll conquistabilt: su di essi egli esewta autori di quei drammi si rivolgono agli le sue arti, Ma ~e Erinnl sono i sud· ""'""'""'""'""'""'=""'""'""'""'""'=""'===========,,,,= SJ>Cttatoricon una prec.lpltailone, cer- diti diretti, strumenti al governo, emà· to e«t$Slv:J, per avvertirli che Il loro nazione deMa volontà dl Jul, Dio della Interesse verso temi favolosi non è dl morte e delle mosche. origino e letteraria•· Se al pcrsonng;I La trovata rn queste mosche, riduzJo: non vengono strappali ili dosso i COSlU· ne omeopatica detle F\trle, come le ha mJ u·:idlzlonaJI, e armati, anzlchl! del· definite H Blanchot. un vero corpo di la 81>..'\da, di un ombrello. ~ già un at· di poHzla, cl sembra particolnnne~te to di grande eonsii:leraztonc o i) (Ol'SC felice. Sebbene Smire non vi svenila limido nmorc ciel passato. Per il resto, troppe parole, credo che con essa egli 8\ stia certl che quegli eroi vencrab111 abbia voluto restituire agi\ ani.mali (ad non 1~u·1eranno ore t·otundo, ailopere- alcuni) 11 loro valore di simboli ango· ranno un Hnguaggio colorito di cspres· sciosi; il senso delt'al 01 là, l'orrore nel· sionl :macronisUche, calato nella real• le tenebre, ,t'lmPoSSiblMt.\ del nostro :~d~~u;!;h~~~~~• ed i 1oro gesti saranno corpo a ricevere date scnsazlonl, cl fu· NOTliIE Dl LfBRI forze contrastanti. Particolarmente n<r tcvole l'esame dcU'atteoolamento brt~ tannico e soi.:ictico di fronte all'idea. dcU'1ml/icazione dCI Contlnc11to e quel, to della posizione che , vincltol't e l ulati votra11110 a1Jcrc in u11a futura !~ ,rcrntlone. E' f.teih:- accorgersi in Quali casi si ~~~ ~~·~ 0 ~s;~ 1 ~a 0 u 11 ~aSa~~ t~~~ ,lcl>ba parlare di diveri I mento. tanto no ai morti i vivi, segucncloW. e ron• pili brillante quanto pili il gluoco è ir- zando loro Intorno. Rispettano Ja con· rl\·crcntc, cii il rlso aggressivo ,(è la Unultà dell'essere, e H ricordo, figHe profanazione del mito che ce<:lta l'ln· del sole, del cnldo, comp:tgne dei cada· tcllli:en.-,.'\ del moderni). In altri casi veri. e ai v1v1 sai·:tnno sempre J.e ulti· 1~. 11 rc~;~~l e1;~;;:'~feéo:1~t~~nS~~~f.t me a dare l'csu·tmo saluto. Portt·alls de femmes di Sainte•/Jeuvc aJ)J)alono ora tradotti da Mana Mara· 1chinl per la casa Gentile, di Milano. Comprendono tldti i sag(ll dell'tdlzlO· ne originale deL 1852,· Stt;ionl. de Uron, de Stai!l /,,a, J;•ayetU,de Chan-Mre, de RémusaÌ, Chrl1tel. In più. come sJ so, un 1«>mo, f)er non toglje-rlo dalla com· paonia delle donne che In vita ou vol· lcro bene: La Rochefoucauld. In np– pendice a quest'ultimo saggio sono an.• che le cinquanta massif!le elle Salltte: llcuve scrisse suUa traccia del grande moralista. I.e massime non 1,•aloouo tl loro modello ma , ·rltraUl sono tra ,J t>hì. peuelrallll del crWco, cioi tra , più ·v{· vl e verl cll.e siano stati ma~ scritti. Attenta la versione. ,mltntl convincenti, gll espc11mcntl di Un dranuna dello llbertù, qual'è que– un Clraudoux, ili un Sal'trc, dJ un A· sto di Sartre, non può non tener conto noullh, non ranno certo sorridere. E' Ucllc mooc-he:allo stesso modo il pro, come un mondo ancora In rennonto, b1ema della libertà non sl pone se non che cerca dl definirsi affrontando non si accetta l'cslstenr.c1 di alcune forze, la realtà lmmcòiata delle proplie im· quene· del peccato e del 11morso. Nelle maglnl, sempre sfuggente, ma a.uella Mouches è svolto ti t>38Sa41:'lO da UJ1.a lontana e sévcra, ove quasi si sono fis• idea quasi cdonLcitica, dl Ubertà, sol· Rtm:o Bt-rto11i ha i.:olto ia Utùtano 88.te 1a s.iplenza e la fanta6la unlvcr• tratta ai vincoli del sangue, ,ilel!a tot· L'al'te romontlc..1 d! BaucùlaJre (Ge,&U· ~11; urm spede dl prova e, come ta· ra, della inoralc - la Ubertà dell'assen· re. A/Uano). ÀlL"ln/uori dei due 1aooi 1u le, liCl'Dl)re una scoperta. Dalle 1-ta:d.o• 7.a-· aM'altra, che cono!re Il valore del• Delacrolz e Guys. ql) allrl non erano nl che 11 vecchio tema provoca. In chi l'atto e· gU va incontro, pronta ad ac,- mai ,toU j1nora ttadottk ?ono li meQliO• Hl propone di 1ielaborarlo, dalle u·n· g::i"c1'1c I ~01 \~~~~!~ II ~ 1: 1 c~dc~f~f. ;;i:~a1,':::.:a::e~~r </f'tus1~a..;:~~:r!~~ra; :( 0 ~~~~01~~ 1 i ~u{~~~~e 6 gt\tTi~~~ la. schiavitù del: ])enllmento (ti domi• artistico dd secondo OtlOcentO francs· flslonomla morale e poçtlca. Attraver- nlo del divino). Cosl Oreste, che arri• · se. Solo voche paghie: iJtenoi1&teressa11• so uua sel'ie oJ \1olcnze e di fratture va BUlJa scena con l'aria ili chi mollo u. doU'edlzlone oi·lolnale so,io state H poeta <l'oggi l'iconoscc, esprime sè viaggiò néllc capltnll di t;rccia e d'l· omeue dat uadidtore, · stt'680; la sua espressione, nnzlchè per talla, e coi1,gll ocebl vergini, uno stra– .simpatia, è raggtunta l)(!r distacco, per 111.ero, un senza-patria, nella sua città oJ..-o;;lmJzil:mza. colpita dal· delitto e che gode spcclall * un procedimento critico è ln.sclnd,lbl· attemioni ilivlne, sc-nz.1 I ricordi che La ,·ellglonc d'IsrnCl che, vubblical4 le da 1>rove di tal genere, eil è perciò dovrebbero <leeldcrk) all'atto tremendo la. primo t:olto ttd 1901 e sensibilmen,. che dl tutte o.uestc cose lnslcruc b3 (e Ah! s'\1 étalt un acte, ... un a~te qui "te ritoccata nel 1908 seom> U dtsta.cco dato l'esempio più. signrncatlvo li nt& .me i.ionnat droU dc clté pamu eux; di Al/rcd r~olsy dal_rortodossia, t ora soro t.f critico Jcau•Paul Sal'trc con 11 si jc t>OUvals m'emparcr, fùt~e par ~e~~'!,~~t;r~!s~eg:,Jt1:~U'1,:,!.uB'o:! ,h,1m11Hl Des AfOltChCB. ~!.~~;?l~,t d3cle~7,,.t1~:~1::1~éese ~~~ tm capitolo Jllli'oduWvo iUllc fonti, :-:: combler le v1ùc do mou cocur, dussé· espone io svotnimento storico della re· PCI' thl non lo sài>essc. I.es Mouclu•.:r 1iprendono il -.tema ilcll'-Orcstlude di 1'::.SC:hllo c. della trilogia, seguono abba• stan,'\ tcde!mente, anche nello sv\lup• J)O d1 alcune scene (la scena lnh:lnlc, Der e&cmplo), Le Coefore. ì\fa Q.U<'sta fedeltà non ha niente a che fare. per htlclldcrcl, con queUa, che sapeva di ' scornn1cssa, cui si sott.opose Bacchelll per la stesura del suo Amleto- Proprio come si diceva. la fedeltà per Sartre è il me1.zo Indispensabile a far sentire di quanto, al cU là ilella lettera, sla muta· ta la sostan1.a -del-dr.i.mma. Già alle prime, Impressionerà Il lettore un blso· gno di dir troppe cose, ill spostare ra vlcendn su òi un piano, dovo U silenzio Uct 1)Cl'sonagg1o .(che r~sta sempre, ,,u:ile esso sia, un essere misterioso) veng;i eliminato. perchè 11silenzio of• !usca la chiarezza deH'azlone, confusa a volte per :il poet.'\•nlosofo (lU::tl'è Sar– tre, con efikacla di argoment.aione. Per superare· inevitabili dlfflcoltà cd iUumlnare ½ rappc:>rU del suoi eroi col divino Sartre Inventa il J)Ct"S()nagi,'10 at Giove, f'1Q'\U-a c pziosa e machiavellica. cha t'gll5. trascina Jmperturbnbllmente a f:hlùt11cr con Oreste (.« Jttplter: Je ne U•• llreua PtJ' i r■ruzh NEL PAESE DELLA GATTAFAVA Fiaba di ORSOLA N'ENNI titl'I UluKfrnkal di De Clllrlte NUOVI EDITORI RT.1JNITJ "DOCUMENTO,,_ Je tuer ma propre mòre ... 11), alla fine, Uotone ~raellta dal.le oi-;gJnl alle fMJ commesso il dc-lltto, l'H!Utato il rJscat· successive dcWant-ic'o oialwlsmo, del to per rimorso, a!Cenna Ja propria li• profeJlsmo, deL qiudals1hO e dcL messia• bertà di uomo dl !l'onte a Dio, e 1i•· ntsmo. ,, vendica dii1anzl al popolo qucfito oml· cldlo ch't?gli appartiene, che è la sua ragione di vivere e n suo orgoglio. e Vos fautcs et vos remo1-d.s, .. vos an· goisses nocturnes, le crime d'Egisthe, tout est à mol, Jc orends tout sui· moi. Ne craigncz plus \·os morts, ce sont mes morts. Et voyez: vos mou, chcs fidèles vous ont (]Uittés pour mo\ ,. [n questo modo Oreste Jiber.l Argo dalle mosche, e po! scompare. lnsegi.i!to dalle furiose Erinni• . I) Questo cammino Ol un personaggio sulla via della co,clenza non offre tuttavia al suo autore occasioni ven.• mente drammattche. Pare che Oreste \.1V3 un po' al di sopra del &entlmen· ti, e oltre la sfera Cella mdralE; .. n tra• gtco dilemma dell'Oreste trad1Z!ona!c, colpevole in ogni caso. sta che uccida, sia che noli uccida 1:t madre, nelle Alouches non è '11c-inmcnoadombrato. e Meglio avere ,nemici tutti gll uomi· nl piuttosto che gll Del », dichiara l'Oreste di Eschtlo vincendo ,la ima esitazione; l'Oreste d~ Sartre non te• mc,· ucclilcndo, di dlst1bbldire ngli Del, anche per amore dell'umanità. Per E· schilo un caso del genel'e poteva es· sere risolto solo da un u·ibunalc di: vino (e 8i ricordi l'argomentazione dcll'aVVocatoApaUo in favore del suo protetto); per S.1rtrc non esiste nep– pure. Non si tratta dl valutare l'atto di Oreste, di chiedersi se è possibile sotirarre alle Erlnnt chi ha ucciso un consangtùnco; et 8i rem1a alla posi• z,ione tlell'uomo di fronte al proprio atto e alle sue conseguenze per ~!ti al; tr1. Cosl è inutllo ntte1HlOl'Si,alla fine deJ 1tramnrn, la scena della pazzia di * Tra, i, Cin.t,.fci dell''Un"wrismo • dirtl· ti cia fJm'fco J,'alqui per feditore Colon&· oo. d da seg,lalare e Taccomandare l~ varla, placeuole e ac.cur!Jla antoloola d, :.1::!'.:1fJ%o. sh~ 0 ,,:!s~•!~~i!!n~ai1;:; Valoì·l. So110 w14 tre,itina. di ortfcoll tt·attl daJlo SJ)cctator e dal Tatlcr, adol• tando uclla s.:el/a il criterio dl rapprt· sentare l. diversi atteggiamenti, motivi e toul deflo scrUtore·, daJ sentimentali al sath'lcl, dal fantastici aoU sche·rzo~. RlleiJocrs ooot qiu.:st; saggeUl dl tre o quattro pogltte ciascuno, capolavori d.11 primo olornaU,mo settecente,co, l co– m~ riprendere tra le dita le ton~t • lucide monetlna à'oro•in tenipo d';nfla· clone cartacea. r~a loro lezione dl bono– -rida arguzia temvennza e one1tà con• sen:a illtatto U valore nonostante i co11.· iinul ,ltf)rcz:amcnti che taU vtr,ù. an• clic fitoi:J delta letteratura, hanno .subito ai uostrl olornf. Una sorta a, nuova dlchiatazio11e del. federalismo eiiropeo ~ stata lanciata da Umberto Campagnolo fa Repubblica federale ct1ropea, ecUta da • EurOPG unita 11, AtUano. n ·ubrO ,osUen, !'est• ste,iza di u1• problem4 europeo. svecl· Jicamcule dllfti11to dal.le altre qucsUonl futeruazloiiall, che non pu6 eisere rl 1 solto n.eppurt~dal più saggio trattali? di pace. Secondo L'A.; conclusasi lo 1",vo· luziond nazionale anU/eudalB con la ouCN'a dei 1914·18, si ~ iniziata la rivo– luzfono federale europea che dovr4 .porre termine, con un ordine gi«ndtco ,un,co, aAfatale antaoonlsmo deolf Statt e ol vec·chlo uilloi:o di equltilJ,·lo deUe Ta 111rnvacasa editrice 11:Uautse Re• sa 'e Ballo ripubblica oU ultimi quat· tro capitoli aene Osservozlo.1l scritte <l'inverno su alcune lmpre~oni d'est.1· te che nostoievskJ seri.tu noi 1863 dop~ un 1,;Ulggio n Europa. E' un Do5toJcv&kJ minore• che tc,1ta L'wi1orismo. r tt-accla un, q11adro dei g-usU e co.siuml borphe~t cli ottanta anni fa, vtù iroso che tron,.. co, ma cosi risentito che fJ icmf)o non f/lfl cancellato. Dal/.' A.rchlt;ìO di stato mcdfoco e 1fol• tA1·c1llvio generare di Slmanca$, GJo;--. i,10 Spini ha t·ratto e Illustrato nuovi docutnenti per inleorare lo rLcostruzto,i ne dl 1111, importante periodo della sto– ria norcntina clie, apertosi co11, la cri~ si det qe1rnalo 1537 in seouuo aU'ucct~ stons dd duca A{euandro- si concl~t con la oucrra franco-8J)aonolB tle( 154S: Cosimo I Dè '),[cdict e la indipendenza del pl'!ncipato mediceo (VoUecclliJ. J..'a• cuta e o;·oanlca dlsandna, r,ooolata su. cOptose testi1n0n1an:e. chiarisce molti puaU con.t·T'ober:Si del. breve ma 1·.1soi1t.~ tivo q·uJnquennio sla ver qtu1ttto l'eft11.a;·~ da la sltuàzlone interno to5r,a1ia che • rapporti con oli allrf stati italiani'~ in 11artlco(are cGn Paolo III. • EDIZIONI U NAZZA. SA.Jril SJLVF..STHO,9ì ROMA Nel ·corso tlcl -1945 abbi<tmo pubblicato : Satt:i.gi .!~: « Uft •o.o 11a par1l. siano•. Cal::m::andi'ci: • Coetra.lre •• Il!,~ MIOCl"».ia », Garorci: « Vita dl Culo Jto8fiflli •. Lu!liu J,: ~ f'l'Olltl ii ,fl•o1tflt'rC:•· Lw;su E,: « ~a catt•• ». no.ssem: « SoclaU..O Llbc:ralc: •· S.lvemini ; I.a Piana:- « I• if'GLi§ tJell'ftaUa•. 'ferrr.: « Il ri<oN.o ùl •tUloa$el'O•· venturi: « Storta dr.)la t'r►Uc:• tl'itr1e >. Scguimn,w ,wl_J>l'Ossimoese: .4. lla.son: , M~orle di 1l■ uUfa~ «t&ta>. Mead:· « Caratttl'i •ts11 a~W ~ani>. Vail:..ni: «SWr'a del ,oclall8Mo ~ /iif"~Oto:XX.11. Ventui-.l: « t pittori moder•I • (O• Goyn ·• COurtJçl)' •

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