La Nuova Europa - anno II - n.52 - 30 dicembre 1945
r -- 6------------~-----LA NUUVA. ,tJUR01' . -t. --------------aodJcemb.16-15~ della l'igovernatura nel buco dell'ac• .2~~'~:n~~~~ ~1~lo 1 \ri~n~~i~~i~ ' a una slmlle demenza. • lL A F I G u·.R IN E • > \ ' . Storia sacra e storia profana sl ve• deva amn1assata nelle scene del matto– nt. \Egli aveva di bel nuovo· creato U mondo, suscitato Adamo e ])Ol Eva dalla sua costola, e per camere e ca· A LLA ~letà d'autunno, Giustino marsl. Ciò accresc<Y\ra, per altro, l'av• mere profuso eserciti di mJnuscoJe fi· andò a passare qualche tem])O ventw·a dell'occhio, l'azzardo . della gurlne, rimesso In- piedi le leve delle • da alcuni suoi parenti che ave• lettura alle cacce di un testo cosl mal- generazioni, rimandatele a fare ia vano un vecchio palaz:1.otto in un bor- sicuro, fluttuante agll sbalzi della ,ueITa, a morire di pestilenze e di fame. go di montagna, famoso pc1· Ja bella fiammella o del lampi che di Quando Ma Poi, esaurita ·la Storia, e cioè posizione e Ja luce del paesaggio, Ma in quando abbagliavano la nottata. l\fa tolta in tondo in tondo la buccia ester– U giorno ch'egll arrivava, uno spesso p,iù spesso c'e-ra Il caso che l'occhio .na del pomo, - doveva essere stata la nebbione aveva nascosto ogni vista e Jn quello stor~ finisse col vedere se polpa della mela a(! interessarlo: e gli lasciava appena distinguere i vicoli medesimo, mescolando alle lmmagtnt con tanto maggiore forza, quanto più sdruccioli del paese e· le ìuw·a delle sue il pullullo delle faville· che scaturiva- era marcJa e bacata. chse, pelose di grigi lichenL 110 dal suo fondo. Tutto un seguito di stanzhù, carne- L'indomani cominciarono diluvi a Intanto, ftnchè gli durb la candela, rlni, stufette, il bizzarro riparogralo non finir mal; e pcichè non aveva por- Giustino potò intravedere che net mat- aveva ammattonato con un repertorio tate con •sè nemmeno un libro da Jcg- toni intorno al suo letto erano conte• dei più intimi tratti della vita dell'uo– gerc, la noia ùi Giustino era spaven- nutl, almeno quattro o cinque llbl'i mo, addentrandosi negll Spessori e nel .tevole. Nel palazzotto erano rimaste dcHa Bibbia, comprese le Storie del viscido della « massa di perdizione•• _solole mutrie del due vecclìi zii, ca- Re e l'orologio del re Achaz, su cui come un minatore nel suo J)OZZO. La .~cissimi dl slare gioiinatc intere scn· l'ombra tornb Indietro. verità pungente di certi episodi rite•1 ~ ¼a. avrl!·e IJocca; e un servo più· vee· Poi aspettò ancora la luce di qual· neva, sulle prime, qualche cosa dell'e. chlo e taciturno di loro. , che lampo: e si riaddormentò. . spresslone rl.sentfta, del colori vivqcl · Era novembre: poco dopo la com· L.'l mattina dopa, ricordava la cosà di quelle ingenue tavolette di voto do• mcmorazlone dei defunti. Poichè Giu- vngnmcnte come se l'avesse sognata; ve uomini e donne sono di soHto 'raf– stino andava a letto con le galline, s{ ma non tardb ad accorgersi che non. figurati llegli interni più umill o ma– svegliò una volta assai prima di mez· solo la sua stanza, bensl anche altre gari nel loro letti: ma la indecenza ~ 0 J!;·é·,~t~i-:.~ 1 ~~1t ·r-Y,~ !i~c~:~-~~e~~ :~tro,~~!:3~ : ~~~n~o:~~~l~r~~~ }~:: ~:~~e1~~:p~c~:..~ 1 t;r~~~\1~~~c~vfé ~aJ'!: fosse ormai giorno, il ·giorno· succes• suna delle persone che presentemente lette di voto, ben presto, ei·ano solo si_vo:potevano essere. inv~c. si e no c,i vivevano ne rosse'n cognizione. Egli da appendere al templo del dio di le unùlcl. Si.sentiva lo scroscio quasi stesso, del resto, dopo ·ratta la «sco· Lampsaco. La lubrlcltà, con t suol ac– furioso del!u pioggia che il vento l:'m- perta ». non pateva profittarne che in ecssori ma.cabri. e atroci, lo aveva pre– ciava contro le impannate, e quel chia.- momenti particolarissimi e di luce so come l'ultima e la più tetra delle rol'e veniva dal frequente J.:unpeggiare. speciale; ma orma.i cammina.va/ sem• sue fissazioni, la quale trovava un li- Ac_5:csallora la candela, gum-ctb a prc per la, casa con uno str:mo senso mite solo nella fondamemale povertà un vecchio orologio d'm-gento che 'Sta· sotto la' pianta dei plc<li, e la sua §_t.a-del genere e nella sua monotonia va appeso vicino. al letto e si caricava tica non era pili quefta di prima. Se Non si vedeva altro che un rOssic– con ima chlavettina. Vedendo che era mm vollél sl J>Oteva dire di lui che a.ve- cio brulichio d'ignudi, attorcigliati co· cosl presto, ebbe l'impressione che le va' spesso !a testa·nellc nuvole. éldesso ll"!C verm!ccjuoll in mille nod~ e grop: sue sfere girassero all'incontrarlo, co· gli pareva di avere i piedi su di esse: m; le figurrne non avevano più visi, , me l'ombra che tornb indietro sull'oro: e provava del ca1>0glri come quelli nè occhi; si coagulavano quasi in una :~rs: ~~r~~!l~; ?i1J:e, 1 !)n~~el~n~~fn!~ ~llll~rJg~~g~~;o g~ù 11 fc.C(~~~li~~ne d~gw Ò: ~~~[a~: .~as~lecas~~~e :~~~~n:~~~ va. Volle, ad ognl modo crtricarlo; ma metlini. , . che Giustino preferì, a un .cerio pun– Ja chlavettina gli cadde e cominciò .t Riflettendo allora nll'inusitato rap- to, tralasciar~e l'et3ploi-nzione,oltre a cercarla -s\ll pavimento e sotto il let~ poi-lo in cui si sentiva con q1.1ellepié- tutto, anche mcomoda,· poichè doveva .to, senza riuscire a tt-o\l'arla. Appoggiò cole lm.mngini brulican-ti, Sotto di lui, stare col viso per terra e a ,quattro allora il candeliere per te1Ta e si mise pensa.va quasi istintivamente a un an, gambe. come Nabuccodonosor tJuando a guardare attentamente ·mattone per tenato teologo che figurava su un,.ra- pasceva- l'erba. · mattone. mo ap1>uritito e stravagante del suo al· li"ucon vero sollievo che ne) momen, Questi mattoni avevano un aspetto bei-o genealogico: adesso capiva perchè to in cui Giustino si rialzava iri piedi, ' comunissimo, éon mncchlolinc di vari si dicesse di lui che aveva l>mclato vJ:de a ·un tratto ·squarciarsi i tciliosi eolo1·1imitanti brecce, lapllll, petruz· una hll>liotcca in una fornace. nuvoli che per t.1nti gtonll ·avevrino ze su un fondo gr4,'io,_ T ;idea di ::n;ere fi::n.irc sulla tcstn, .di- tenuto 'af buio il - ne·sé,e una Jucc or• sa~ ;~u~"~~~p~fi;,:1djcNÌi 13 ~id~1imdi: .. ~~lli~ i~o~f~~~;i Wt~~ro~ 1 ~~~-;~~r ~i p'!itif.W!~ 1 ~t . . , l• ~ y:~~r~·ç ~~~i~ 1 r teth~labi~~ò!::\i.~~!!i .:~::~.tl:'1.{u~ 3 [~;: 1 4c:;Ne~~à~ c ~ Ic.~~~ 1 - :~~ ~:~~ 3&lf i~~enf.~&0~1~~i IJ! 1 ~~~ v~tii~~ ~~!Uf 1~~~~1~. c~t 1 ?1 i;~i;;{{~~\c1;c:o 1 ~r~tes!~- ::.:~~\nti luce iilsòlilà: C si accorsè che l'ripJ)a- 1n-ospettlva, J'occhiO fisso· :i.· ten·a.· la uò, 00 1~llte Oreccfoto. 1~ l)eh'\l"z:i:e, ·i JltJlilll. mania di ridurre l'unlverso·a umi di• gusi.·s .- erano inycce tante figul'il,1,epiccolç: mensione che sta sotto le proprie SP,lccò a. ora tone malfermo · piccol~. éon minuscoli p_aesaggie ma- $Carpe, non· poteva venire che da un ùal vecchi9 impialltll9. scese di corsa rJne. Non. solo: ma cbe formavano del• cervello &i.l';ivolto, da un1. mente mcs• le scale: uscl all'aria aperta. 11 sole, te 8t0rfo di"seguito, come in.c"ei'te cu- sa per traverso:-. . sgombratosi.dall'ultlrria .riuvòli!glia, fa· J)Olè'dicW~ o nella Cappella Sistina. Quella sua fissazione dov·eva essere· ceva :splen~ere · boschi e n.1ont1,nlla- La prospettiva d'un infinito. nlla i-o• passata J>Cl' yrtri stadi: 111-a U cblòdo l.f?ntmm,fino al.le ,balze scintll.lanti di a dà q·u·e1pavimento, prin,c.l1>ale pareva essere Stato ?a Sto• neve. _-. . b.nte volte calpestato~ ·tia, comc··se con_l'argilla d~i mattoni •- Giustino si rifoce_va gli "occhi su ·quel– un ciclo, popolato e tgli avesse impasta.te . Jl fango .stesoo l'~1·Ja·cosl .limpid<( st_av~ assorto n' _ suoi piedi. . _ deuiuomo e, '.chiss.ì, fosse entrato nel guardarla, e cosl _nm<!sc parecchi mi- Clù. poteva essere stato ad avere farnetico di certi dcmCnti che s'in• nuti, finchè all'ilnpr.ovviso si riu·ov.ò, un'Idea del genere? Anzichè affresca· contrano uci manicOmi, i Ql.1ali credono e gli par,;e cosa ridicola, col_suo m_at· ,·o 1 soffitti e le pareti, ò mèttervl dei d'essere le Tre Perscmc della T1inltà. tone in mano. q"uadrl,oacclarc tutta una cosmografia Uno di c1ucsti poveretti. Giustino ri- I raggi del sole, ori, vi pioyevano :a u~ro~~t~~~toda t~~!rn:tcrc, hJ ~~~~v~na~t~o;g~i~~~ 11 ~lt~ O ~fri~?!:~~ {:~i-i~ r?ff~iri~~~.-i~s:trl~cnte ric rcò te Le figurine erano·· pigiate, a ·milfo• specie di trono, non sta~ava mal gli Ma• ne ·ssuna.ve ne.,,cra rimasta. Solo ni: per gustarle cl sarebbe voll\ta una occhi dal 1>avimento e diceva di ve- una gronuna muffita si vedeva sul buona lente e molta· luce. La candela dere. con rilJrezzo il rjg:ignol9 umano, mattone, un vcccllio tal'ta1·0di anni. , brµclava lo.vece con una fiammella soz.:1.0 di peccati. scendel'e a nmtinelll · _squallldissima cd era n li per consu- nelle gole dell'inferno, come l'acqua . GIOltGIO VIGOLO U NA nota apparsa nel Ìll;mero di · dicemb1·e di Ponte . contrasse· . gnata da· tre asterischi, illumina il problema- ebraico. nelle sue presenti t?Ondlzioni,prospctt_3ndone ltti e fatti elle· rion sono, ci pare, di cpmune do– minio. E' noto. clte il slo_nisrilo (la t-en• denza, cioè, .a 1·Icostituke la patria ebraica in Palestina) non esam•isce ll prolJiema ebraico, ne è. acrettato come principio da tutti gli ebrei; la nota ci dice elle la differenza dl vedùte· e d'ln· tcntl, fra ebrei sionisti e non sionisti, sta diventando ora vivace e forse a– $Pro contrasto; sopratutto pel'cbè, èof cessare . ç:e11e pçrsccuzionl (cessate purtroppo spesso cona totale dlstru– ~one ùellc masse del perseguitati). manca lo stimolo maggiore aU'eml.gra• zione sionista, mentre i già emigrati ,Jn Palestina~ insistono perchè prose• gua, solo da quelfa potendo essi spe• rare di diventare magglora,nza e di istituire finalmente,. con piena giusti• · ifcazlone, il loro Stato. Da quJ, seeon• Uo la nota, la e propaganda> sionisti· ;~• gh~::Oi~:o, l'~~fu:ri~~mgeJ:a d3i diffondere panico nelle masse de{;u ~bfi~)1~:~:n~~~;~\~~!~m~ ò~:!l .,_. seguita lo. nota - i paes.t dell'Eu- 1·opaorientale. che, do1>0 la Russia dal– l'avvento del bolscevrsmo in~ Poi .,di· Yentata sléuro asilo 9egli ebrei,' da• ·s10· N·1s-· Mo··. migranti) e l'invasione delle masse e· · . ·. . · br,tlche che p_rcclu_dono loro altre• viè di .lavoro e d1 scampa. L'autore della , • . 1 nota sembra voler implicitamente con- E ANTI SI ONi S 1lf O ~~"i~~~.~~';;. nt 1~f~ ~~c~b;~~::. care li' suo assetto sulla base ~dello vano H massimo contributo all'emigra. stat·u.s qM, e l1Ìla delle qiieStioni zione (Romania, Ungheria; Bulgaria) che si affacclano.a.bbastanza minacelo• offrono sicuro affldan1ento agli ebrei se all'orir.zontc J110ndla1e potrebbe di uri ·avvenire i>aclflcoe prospero nel quindi risolversi senza destare e im– quadi'o del ""nuovi ll,ro regimi deino- plicare nuovi maggiori antagonismi. dà.Ucl (osserviamo, per impart.lalità, Le indicazioni e ·fo deduzlòni di que- che ·rece.ntemente· si è parlato di per- !~; 1 ~~~~ P~ st~~~b~f:n~~~:O~~~f!:gi secuzlonl attuali cònt.I-o gli ebrei resi• sull'attendibilità di tutti 1 dati di fatto· denti in Polonia); ma' è proprio 1n contenuti tn essa. :;;~~i~:o çha~ca:~lt~L~~~t~ 1 a~~rc~ L'autore 3ffcrma pel'altro che la pro- incitando uomini e donne a )asciare le paganda sionistica non può attecchire loro case e ad andare verso la .! Ube- nègll Stati J]nltl dove i cinque milioni ra :1 Italia, dove si faccolgonQ in campi· ~g:f!~ Jl~Y~tgrt; 1,.,_~ 0 ~ 1~~gnJ~./~~i ~~;<?:~~1f~e~~~/~J~~~~~~f:Jn~ QOnvtn.tiche niai negli Stati U?liti po- Dove questa quasi foi;-zatae certo non trà darsi una discrlmlnaztonc « lega– necessarla ·emigrazione •v,e1Tcbbe a Je >, antidemoeraHc:1 e razztstka. Ma compllcare 11 problema della conviven- non potrebbe ml. giorno nascere un za fra ebrei ed arabi, a tutto detrimen- profondo e pericoloso movinìento anti• to degli arabi, specialmente delle nias- ebraico nèll'opinione pubblica? Fòrse se dei più miserabili « fellall», che si ~~~e~!~~fcfJ~~~~.q~i~~ ~~:~o~ùq~~ trovano schiacciati tra lo sfruttamen- sponsabili sfere pollttche, insistono su to delle classi feudali (le sole a bene- un~ r.ipresa dell'emigrazione in Pale– ficlarc, come proprietarie terriere, del stina; non crcdihmo che lo "faccianò rialzo· csorbitanfo dei .prezzi prodòtto soltanto~-.percapriccio dnll::I' t: fame di. ieri-a• 1 d~i' nuoVi JÒl· , • • ; ~ :· ' •· •· EDIZiòNI. ASTREA lle•a. ~l& .&.iena,, SS. 'N. u..211 ULTIME PUBBLICAZIONI: "ANA.TOLB -PBANCE A zonzo 0011 Hlu&traziont a colori {!i Orfeo Tamburi, L. 2:50 Eeco una vera sorpresa anche per 1 pl\). appassionati seguaci del .grande 1·01uanz1ere: A natole 5'-«n• ce scrittore per l'infanzia! E' w1aserie dl qua.dretti dt so; .tanzloso significato educativo e indimenticabile per garbata pstc&. logia, per SOl'rldente umorismo e pc-r eterea finezza di pittura . UNA STRÈNNA DELIZIOSA. tlf.r I Toatrt racareit Salsa,piccante ed altre novello amerleano Copertina di Orfeo •rambi1r1 L. 300 Questo volume giW1to fresco fre– sco daH'Anlericn è una attr:icnl!s• simn anto!ogla narrativa dove flui· scono !e tliverse correnti di 'l'llC'lla giovane e geniale letteratura, Da Sa1:oya,1 a Faulkner, dalla Medeari$. a Caldwcl!, da Knigt a Bcmelmas troverete qui l"iuntil • tutti i nomi più &ignHìcat!vi ùel· l'America d'oggi. CD.ARLES SI-JAS1'~1ELD L. prateria del gil!cinto L, 200 m,·?ve in questo ra~nto bel• lissimo rtucl mondo !a·votoso l.1ei Pionieri che susoita Jn noi. i'im· mnginc dt.'l~ natura scouflnata e ·di un u.ovo ;tipo umano, ·avvcntu· 1'Cli0, pr1m.lilvo, . violento. l'i..'r. la potcn:,,a epica, J)(!'.l'. nitore e inten– sità ùl rappresentazione l'icorda l'<!pcr:1 migliore !11 Sttwrison. Il ,}farebese dI Bolivar . r..' zoo, sn,u~~u!~~~~~ :1atè:~ion~ 0 ~~: cnminosa, ma nnchc nel peccato trnrn e quasi Infantile, una certa duiSC. <li follia e di ~c-rvcrsità; un _ gusto llne cd ceatto della ricostru· z!one storie.i: coco la ricétta con cui è racoo11tato questo av\•incentc -~:~~~•det~~~~~~nt~c-~,~ tcmvo <lcl1a gucniglla cont1·0 · ~a: pol_C-Onc. • J ANE A.USTE,.'i , :ìeusibllità e buon se•~•ò· L. 240. (nto"rno ai casi sentlme11tnli òi due fnuciullc, Jr.ne Austen !1a svl· tup1>.1,to in questo libro che è il suo C.lJlolaYoro tin'appas.sionante ,·icenda che traeclna 11 lettore al centro (il un'cl)OCa delicata come un fiore e caldn', vorticosa e .splen, dente çomc i.ma fC6ta_ da ballo. R. ld:. DE A.NGELIS -,-·-. Una giornata di. pazzia <:on copertina di F. GentUlnr;' . . i:.. 200. . 20 racconti legati tra loro d~1l morbo della pazzia, elle a \."Olte1.sl chiama amore e a Yolte con uno ...dei, tanti noml che dlsllngsuono i 6-entimentl e le ossessioni dcgH uonllnt, ~ · Libri per giòvani: e, e M. L:fmb - Racco11ti di Sliakcspcare, L. 280. P.·. Loti - PeBcatore à'Islandtl, L. 180. Collana serillori dmuropa: ... 4..: D:tudct' - l Ri in eauiO, li. ~-io. A. Daudct -· Saffo, L. 180. B. ncn:m - Ricordi a'ln/ailZia e di 9iovc,1tù, L. 200, · . J. nenard - Il pa-ras,ua, L. 200. P. Baroja :.... .t-voet1Cura picaresca,' L. 200. · P. BaroJa - ,lfalcrba, L, 220. C;;llana m~lllorie storiche: U. Draek'cr - Il .J)Ot)d""-uomo di t .'1'llc,k(nbu1·g,-~• 180.
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