La Nuova Europa - anno II - n.52 - 30 dicembre 1945

-· - 3l)clicemb.1045 -------------- LA li' UO l'A EU Il O l'.1 ------------------ 5 -- LE DUE GUERRE G LI storlà tendono ail accostare. :mzl ad accordare qucst'uUlma guc.1-ra con l'altra, quella dol 1914-1918; o non nego che abblano buo· ne rn:;ionl per farlo- Ma llltLc le volte ch'jo considero lo due S'Ucrre da un punto <ii vista psicologico, trovo che le separa un abisSO. 1 vent'anni passati ,tra l'unn e l'altra mi pare che impor– tino pc.r l'anima curopc:1 (mi limito a dlrc « em·opea •• pcrchb è !'anima che · meglio conosco) unn tale rh,oluzioue. mi tale sconv~mento, da formare in · :ossa nnà rottura tnsanablle e quasi di· ;vidcrln ln due tronchi. Non vorruo.scrutare i motivJ che han– no generato la prtma o l:i seconda guer• rn mond inie, nè le idee che le hanno sostenute; peMO solamente agli stati d'animo, all'essenza sptritunlc di coloro che le h:mno combattute e patite. Due 'mondi, che non vent'anni. ma secoli sembrano tener lontani. E tanto più , (norrldlsco (credo sia la Sius1A'parola) . al pensiero che Queeu due montll av· · iVer8le lontani hanno potuto coosiste– re e tultora cocststono, con disagio più nql. potesslmo trattenerli o, amancan· doli, guidarli e correggerli, .tn \111 mon· do dove la vlsualc, le proporzioni, Ja stessa sostan1.a vitale sono dcclsamcn• te d1 là e fuori da ogni nostro orien· t...1mentoe prcpara'7.ionc. A leggere le lettere, I éliarJ, le prime opere memorablll del giovani che han• no combattuto Questa guerra, si prova il senso di muoversi tn un paesaggio dell'anima cosl schelelrlcamci1tc dlvcr• so ùa QUéllo ch'era n paes.1ggio Inte– riore dell'altra guerra, da rcstnrnc stu– piti. Dirò che In questo campo 10 !ccl un'c.-sperienza singolare, e In certo 1110· qo consol:mtc. Quando si combatt~ la gu~rra d' AfrJca, più d'uno. trn. l glo· vanl soldaU cd ufficiali, mt scr\vcva d'aver portato nel suo ;mlno J:1 mln Guerra del 15 e e.li leggerla in unn o nell'altra sosta sotto ltr tenila, o In qualche ospedalctlo dove ginccva (cri.• to, e d'esser p~so vivamente e profon• clamente dagli nvvcnlmentl non solo, ma anche dai senUmenU ch'io dcscrl· vevo In quel mio taccuino di volont.1• rlo, combattente nelle trincee dl Mon• falcOne; e mi dice,·tmo esplicitamente, o tra ·1e rlghe, di sentlr con rammart• co tutta ln dh•ersità delle due gut!rrc e ml con!essaY<mo che quella sl. del mio diario. sarebbe stata la guerra che anche loro ;:ivrcbbero senttto di com• battere con animo leggero e con l'ap· pro,-nztone della propria coscienza. Più tardi, quancio uscl tl mio roman• 7,0 Ritorneranno, che !u nel 1011, n: corcto che passanclo per Firenze ebbi Anch'io oggi, a rlprcnderc in r.1ano occasione cl'incontrarml con alcuni stu• le testimonianze splritual'i dell'el)OCa denti universitari d1 là, I quali ad tina ~1e fu della m\a gio,·lnezza, e a ritu(• voce m'asslcur::wano che finalmente, farmi in quella. mt par d'essere un so– doPo aver letto quel romanzo, s'cran prm·Jssuto dl tempi lontantssiml; mi Potuti formare un'idea concreta di che nuoYo, s1, subito In un'atmosfera l!rn· cosa rosse stata l'altra suerra e la pas· plda, su terreno sicuro, ma come tra sionc cH coloro, anzi del loro padti e dolci fantasml. Quel mbndo è decanta· delle loro madri che 1·a,·c, -a.no vJssu- to, è già storia, appartiene alla memo: ta. Non è per immodestia ch'io ram• rla oggettiv:i, cd è in tm certo senso mento questo fatto, ma per scopiirc (non yogllo esser frnlnteso: dico net nella giustificata soddisfazione perso- senso d'una statica conternplazlone ar nale che ne ebbi (quel libro m'era CO· di qua trognl gimllzlo storico od est.e~ stato una gran fatica interiore e l'ave- tlco) più ,1cino al mondo d'Omero che v6 scritto con la trepidazione <li chi a questo che Yivlam() noi presente· mette aua ])ro,·a se stesso Jn tempi dlf• mente. flclli e contrari), l'ansia d'aver fatto J\fa forse ~ proprio da trilc stacco de: opera umana non del tutto estranea ciso. quale nelb storia dell'umanità a ::allasensibilità del contcmporane:i e di pochissime generazioni tocca in sorte aver contrapposto. con fortuna, come come è toccato ::allanostra, che na~ mc ne dava certezza pro1lrio 11 consen· per noi il còmplto graYc ma nobile <li so del siovanl, un mondo equilib~to mettere. ol tentar di mettere le basi a e ancor sak1o nei suoi valori c1isti:ml. un futuro che noi di certo non godrc1 che sembra,•a già perduto o per lo mc· mo, ma nella previsione del qu~1le po– no offusc:1.t.o,a un mondo convulso e tremo anche nol finalmente camminar trascinato verso un an,enlrc prccii>l· d::tveggenti e non più da ciechi, come toso e oscuro. abbiamo fallo o slamo statl costretli a Ml chiedo In certi momenti se quel• fare finora. Superato l'orrore della co- 1a·comprensione e quella nosta!gla vcr- scienza divisa fra due mondi, !orse s..11 so un pass.ito recente non fosse se non rà dato nlla nostra buona volontà o ar di pochi spiriti pensosi e non slgntri· lavoro in comuno dl chiarificazione, dt casse già in ~. una_ ~mma1icata l'l· trovare anche fr.:t dl essl oucll'anno– nuncla, come <11 clu Sl ,·olge, senza nla che nell'esasperato dissidio pensa~ speranza, a una terra lasciata per sem• vruno· tmpossibtlc. Ma senza armonia ri~iic°l~1_.~! 13!~;~S~~,!°~~c~~f ~Pf;j ,lo splrlto umano barcolla, non oroccdc. cd essa. GIANI STUPARICCl o meno cosciente, nell'animo di molti&· • :l11!a~~~~,,~~ ~~~o~u~1~•i};":c~~ =======================""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'=""'""'""'""'= ' fl1c,U~~ 111 p= =~ezin~~ 1 i~a altfallr3 guerra ccl ho sublto questa; confesso che, se mi rosso PoSSibHerimaner !c-– dclc a quel mondo, sem:a fare i conti con questo. mi sentirci alleggerita e chiara la coscienza e non soffrirci di rjsa tale da morirne, Cflmegià accadde TEATRO al E:fS':lnteMarguttc vedendo una scim-· mia che tenta.va di calzare J suoi stl· vali. Mort.3 la primo moglie lo scrtt• tore ne prende una seconda, ma. non una pena che lnQ.u.lcta1 miei per.si.cri i ~t~~~fa 1 famm~':1ài 1 ~·è ~~"~~i~1~1~;. LA PRIGIO1YJERA ; glno poi Quale debba esser J'anlmo, per DOJ\flNO I ~ite~:::~~hg~~·rn~~n~olg~1~lb~\t~~~ 1 ,tanto nell'una Q.uanto ne!!';_iltrague-r· LA PRIGIONIEH.-\ di Dourdct, Un• ' ra. 1,: capisco quel ml'o povero mn\co y; a~er9~ 1 hj~~é 1 1g 0 ~~~8?~ !il;:fi j ~':,p;~\~~a bd1!1 1 : it:f~ftt~lii-1 <f 1 ~~~~1~l omoscssuall che da <1ualchc tempo ! tunghc passeggiate a cm•allo, daUe qua• tempo eccitano la curiosità del pub· ai l suol compagni io vcdm•ano ritorna• IJUcoromano. Questa volta sl trattava ro ogni volta ptt'l c1anot1co,flnchè un di una donna, Irene, ragazza dl buo– -g.lorno fecero appena fn tempo a rac- na famiglia che come sempre accade, coglierlo che stramazzavn da cavallo: a detta degl\ intenditori, ai sessu:ilmcn· , gU si era spaccato iJ cuore. te r..crvcrtiti, ha SC'nslbllltà, lntclllgen· Ricordo che, nell'imminenza di quc- za e gusto, non ordinar:i- sta guerra. gli otUmlsti t quali non vo· Costei è innnmor:ata della · si,snora : lovano vedere 1a rcallit arrcrmtwano Aigulnes e non può amaro di amore ·: lmp0ss!ùile un nuovo fm;;ello, flnchè a un bravo glo,·anotto che è preso di lei capo dcgH StaU d fossero uomini che al punto da sposarla pur s.1pcndo del· a,rcvnno fatto l'altra. S'Ingannavano, le incllnazloni Insolite della sua inna· ·perehè il distacco tra i due mondi era morata. Un tempo i bravi ragazzi, a . già avvenuto e chi trascinò l'umanità teatro, tent.1\·ano di redimere le pro· i nella nuovn guerra, era convjnto che il stitute e vi riuscivano. Giacomo Vuol suo mondo fosse quello l"ivo, dcll'a,·• redimere una lesbica e non vi riesce. :Veniree che l'altro fosse decrepito. an- Dal fallimento si ricava ancora una zi cadm•erc, pronto ad esser sepolto \'Olta la verità che j peccali contro pe~orrt~!D.t abbtnmo nvuto in Questo natura sono pesslori di Quelli dovuti i.Ussidiouna delle parti pl.ù tragiche: cl ad incontinenza, che questa specie di siamo t.rovaU o sostenerlo prima nel peccatori è irrimediabilmente condan-, suol presupposti e o soffrirne Poi del· nata e che quando uno sciagurato in– De sue conseguenze. Sembra Qtmst che cappa in un guaio del genere non ha ta tremenda crisi provocatrice dello altro partito da prendere che abban– spa.cco non avesse incontrato terreno donare al suo destino la donna per· ~-lg~W1~·1~fe 1~ ~:f~t3i;~z~n~.u~~?1tf~~~ ,•ertita per tornare a una donna vera. mente Impreparata e mob11cda un lato Le ,•ie sono diverse come risulta u dall'altro troppo sensibile e idealista, chiaro; ed è bene che ciascuno imboc· per non patlrn nell'universale quello chi Ja sua. I cluc sposi si convincono. che sperimentava nel suo « J)artico• dopo un anno dl amara unione, di ave– lare ,. re fatto un tentativo Inutile. Irene tor- Si <.liràche un tnBtcse o un amcrica- na alla,, signora Algulnes e Giacomo ~o che avessero fatta l'altra E.'UCrJ'a, Po· a Francesca anrcntura superficiale ~~v~~~~~~.lnm~~~~a 1~~~1 fg;.:, 1 ~;~~ anteriore all~ nozze, ?ivcnu~, amore sctnato contro genio a parleciparc al ad opera del quotidiano rimpianto conflitto In un senso lnvc.rtlto, do.,,c,,a mentre duro. il 1:1elanconlco espcrl· Stù>irnc. più. per colpa propria che per mento. L1 commcd1oln arrh·a a dichia, quel.XldcgU evenU. tutto iJ dramrn.1li· rare il suo buon senso pro,•crblalc so• co contrasto. Ed è vero; ma i-cst:i al- lo nell'ultimo atto, ed è tutta. percorsa U,ctt.1nto vero che queH'amcrlcano o da sottintesi e da allµslonl alla sca• qu~1\'inglcsc, trovandosi _a ''.olarc, mct: brosa materia con n tlrogramma cvi• ~~ 1 1 .,;a~~d~ ~~ i:~l~c 1 3f~~t~uf.fci. 1 :: dente_ di determinai:e un ccclta.mcnt? ,vri\ inteso ugual.mente l'abisso mora!e nelle coscienze degh. SJ>CWltorl.Ma Il che srp::irava te due guerre; e nessuno suo svolgimento è 1rrlmedlabl1mcnte 'degli allHanti di Londra, per csemJ)ì0, tedioso. sar-d stai.o disposto a conslderare. sot- li pubbliC:ose ammirò la efficace re• to i bombardamenti, la seconda gucr- citazione del Cimara tutta sussurri e ra come una continuata o somigliante collere spente e alcuni momenti di sln- .m~J~il~:iè ~f 1 :uJ't~;11~ è ul che ogni c~ro doloro nella Maltagllatl fece tlc– Q.Ualvoltnml àl presenta Jo~pettro tlel~ p1dc accogllenze allo spettacolo. 1·a (Jtterm totalttarta, penso che gli uo- Nè maggior ca~ore dimostrò per la mini del 1939-1945 non sono più com•. rappresentazione di Dom,no dl A· ì parabil! con quelli del 191'1-1018. Due chai-U neUo stesso teatro dagli stessi ,epoche, due ·rea.Jtà umane che non h<m· ottimi littori Domino è l'ennesima va• no niente tn comune. riante di una antichissima situazione . Per 11 rlstabillmento dell'Europa ~ teatrale condita con un pizzico di pi· ::.c~~~o~hra°rtr:a: 1, ~?!!~c~nu~\leta'i~ r~ndellismo. Un uo1no viene ingag. 'atssensione. Oggi coesistono clue gene· gmto a ventimila fr3nchl per Cingersi razioni che fanno fatica a comprender; Francesco menti·e è Domenico, e sol• st, e che più o meno coscientemente trarre con questa su:i finzione Il Fran– , a'af(ront:ino sul campo elementare del· ccsco vero alla collera d1 un marito (a concezione della vit.1. Color<?che so- geloso. Domino riesce nell'intento al no crcscluU, sono stati educati, hanno punto, da mut.1re tn realt-<;"1 la Clnzlone, ir:gi~;tg a~ 1 :fn~~rsi11~ 1 a1u=~l:~;; ac~end~re dJ amore la donna, l'Jspar- oon coloro cM apparten1:"onoin parte nuare 1 pusnl a Francesco e. pr?Cura– al passato; e vicevers.'\. I nostri figHo' re al marito complet.'\ e defmlttva la li si son trovaU d'un balzo. scn7.a.che sciagura che tanto temeva. ' ... DANZA DELLA MORTE ANNA CIJRIS11E dimentica mai Elvira che, donn:i dl saio temperamento e di bi.Z7,arro estro. ~rJtac:t 0 ~~~~~;;:a~~m~f!~~~i:.ebn: ~ giorno lo scrittore per document.,rst per un suo prossimo romanzo ha la Al teatrino dell'« Accademia» aJle· malaugurata idea di invitare a cnsa t;:ua j>~~~~~taC,.ei~.z!1c~rc~// :,i~~]c rnSi per una serata SJlh:itlca Ma(lame Ar– Strlndberg. Il lavoro appartiene all'ul- cali. Madame Areati cr.i Dlna Galll Uma maniera dello scrittore scandlnn• che interl)retù con I modi di una fri– vo; è un tentativo non riuscito di ri· Sicla caricatura l'Interessante perso· scattare il suo iniziale anarchismo con nagglo. un cattolicesimo ottenebrato da tctrag, Si vcrlCica un evento prodigioso: in• glni mar~chee e da non chlarc, ma pre- vocata dall'inconscio clc1 sempre inna– senti inquietudini t;iansenlstJcbe. lm· morato scrittore. ritorna suttn terr:-, lo mor~tllt.à dell'anima, grazia, rigenera· spirito delln mocllé che morl ridendo. zlonc, caduta, ricorrono nel dialogo Il fantasma ò: naturalmente n tutti in· per lmlicazioni generiche sen7,a intrin- visibile s..,h,o che per rottucinata men• i~~rit~:ncn~ft~ d~~~-eiitio~\ l~;~~~r1"ti. le del marito. La vlta domestica è pro- - netta impostazione della tesi e ritorna fondamente turbata dnll'aV\,ento. Lo Incessantemente sui suoi dati iniziali spirito allegro non ha, purtroppo, J>er• rendendo turbinoso. in apparenza, Il duto nulla della sua impcnlncnz.a e moto delle anime. Ma è turbine verba- del suo estro. Lo scrittore è fuori di le, non di intimo dialettico moto. Le sè dalla rabbia preso com'è tra l'lr• passioni sono tutte tese deMranti scn- re<iulcto rant.1sma e la moglie viva che z..1p:iusc che ne disegnino il rilievo e lo ritiene uscito di senno. Ricorre an· l:~i°1~~}f~~~~~e ~~n~~1!~~bi~~~i ~ cora a Madame Areati pcrchè metta Fabbri dlssè la s_uaparte con accade- ancora in opera le sue mtstcrlosc pra.– mlco corretto tono, il Bcsesti fu spcs- tiche e rispedisca nell'aldilà 11!anta.– so spant.aneamcntc irmento, monotona smn. Ma alla po,·crn ì\fariama Areati, e sc:1rsamcnle co1n-in1'1la rcclt.1zlone come ~ scni.pre accaduto, tratto il dia• del Marcaccl. volo dallu botlisHa non le rlcscc di ri· Con commosso impeto per naturale cacciarvelo. Il fantnsma :11\eg1·0 si ri– congcnlalltit col personaggio Anna Ma- dc delle sue formule magiche, imzi fir0, 1 t11~~~ 1 Q ~e:ge d~~,~~~a J~~s~i con\"lnto com•~ che il nrnrito ha con- cunl mml fa :ill'cArli,. con la regia di servato Intatto il suo amore. escogita A. G. Dragaglia è tornato con modi di un mort.ilc espediente per riunirsi a interpretazione non cii\·ersi e con una lui. M,jlnel tranello teso clal16s1,lrlto messa in scena scnzti notevoli va- incappa ver imprc\'iste circostanze la rlnnU all'Eliseo, e ,•i è stato accollo moglie vl\·ti. Cosl Il roman?.iere per~e con vivo consenso. la moglie vera e consc:r,•a la inqu,e- Un'an•cntura <li genfo di mare con tante fl\Ogtleeterea. l\l;l nccade di pes- 11 solito corredo di prosUtutc, bello· gio; per , 111 errore tecnico della 1n.c: ~\~~ll\zt~b~rlg~~:.a::~i~r:n~le;~;t,;-:~! 1 ;. dimn che tenta con ogni mezzo d: ma come rinnovate da una lncenua restituire alle sue sedi celesti il fanta• partecipazione agli a,·,·enimentl. Il ri- Sma, torna in t~rra anche la seconda petcrsl dei casi è come annullato da moglie: in lsplrito naturalmente. Due un tmpro,·vlso c.1ndorc dclln memoria; mogli vive una nlla volta, sono talle· la fantasia reinventa come se trovas- rabill nrn· morte. a volte nemiche, a se per la prima Yolta le sue eterne. ,•olle nllcate al danni del marito I)OS• fonti di commozione. Anna Magnani sono rendere infernale la vita. Ma ~:r~~c, J( 1 ~t~u~~~cr;~~tir!f~;i; %~ Madame Areati prova e ripro,·a rtc- f>arvc indurre nnchc gli altri nl tono sce finalmente a spacciarle entrambe della sua dolorosa pnssionc. e il romanziere ritrova hl sua pace, Il P11otto che nel primo atto, fa. Accetlatn la inverosimile situazione cendo l'ubbriaco, non uscì dal termini Iniziale che In questi ultimi anni clne– dl una convenzionale macchietta trovò .mn c teatro hanno largamente divul· poi, accenti umani, furenti o bonari gato (tutti hanno Ylsto ad esempio: di sicura efficacia. Roldano Lupi, ma- no sposato mia slrCfJo, il resto del ca, rinato smargi.isso e innamorato, re- si ma d'incanto. 'l':rnto più che i due citò con pregevole misura al secondo spiriti appena scesi in terra dimenU• atto rha !u poi preso da una monotona c:ino c1·un tratto H ciclo e si compor• ~~~~~~a0 ~; 1 cn~o~!s.~;yi_c~ a tcm1>er:lre, tano con domestica e terrestre comi• SPIRITO ALLEGRO Quanc.lo Spirito allegro di Noci Co– ward si diede per Ja prima \'olta a Londra nel '41 p.:re che le trasmissio– ni della 8.B.C. fossero, a ,•olte, csila· ranU, al segno. da prO\·ocarc una mor– tale allcgrl!:t. Elvira, la moglie dl uno scrittore dl romanzi" gi.alll, una sera.'ascoltando la radio. r~1presa da un convulso di micH.:.ì.L'l commedia è condottn con \"clocc btlo (mirabllmcntc reso dtilla duttile rcgla di Castcll:ml) con consu• mata perizi:, del mo,·imento scenico. Bella la recitazione: la mortific.'\ta. bonomia dello Stoppa rnggitmsc age, volmcnte erretll esilaranti; la More.Ili rese la sua vane con consuct.1 bravu– ra. Olga VOii bella ;.,glieguizzante, ri– se con opportuna metafisica gaiez7.a. Flt~"-CESCO JOVING

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