La Nuova Europa - anno II - n.47 - 25 novembre 1946
-- 8 ------~--------- LA NUOVA EUROPA--------------- 25110,·cm.1915 -- LETTERE DI POETI T RA le letture più succose ch'io sappia sono le pagine dove un poeta svela a un amico, a •un discepolo, le sue idee intorno all'ar- te, il modo suo di comporre, i suoi segreti di artefice. E' come un en– trare nell'officina del mago e sorpren– derlo che prepara l'incanto; si legge con la gioia di veçlcre svelato il m1- sLcro, di scorgere scomposta l'opera bella che fino allora avevamo ammi· rata tutta d'un pezzo. nitida e chiu– sa, senza più traccia del peccato d'ori– gine, del tumulto di idee e dl passioni da cui era fiorita. Ed è un godimento sereno vedersi fluire dinanzi la vita SCb'TCtadi un grande, sentire che co– sa Pensava di sè, che cosa svcrava di compiere. a quali pern,;;icrl il lavoro compiuto l'Incitava. E ci s'impara poi anche, tanto, d! un imparare tutto particolare, s'intende. Perchò c'è tm• parare o Imparare: c'è quello del gio vane che cerca maestri e modclll, <" vuole apprendere fatti concreti, sche• mi ch'egli possa riprendere, falserl• ghc su cui muovere 1 passi e la pen– na; e c'è l'Imparare dell'uomo, che non chiede più fatti, ma cr. forme», e vuole seguire vie sue, ma sa che, a muo\'ersl spedito, gli occorre sapere come s1 sono mossi già I grandi. quali siano le leggi stesse dell'arte. Certo, tanto di quello elle un poeta dice cli sè vale solo per luJ, è utile .i farci comprendere l'opera sua, ò inutile a noi. Se Keats scrive una vol• ta che la poesia deve sorprendere per una splendida esuberanza e colpire il lettore cofue la formulazione a pa. role dei suoi pensieri più alti, noi pef!siamo che sono. indicazioni pre· ;dose a capire quella particolare poe- secondo questa necessità». e hl'accor– co che senza la Poesia non posso vi– vere _:_ senza l'eterna Poesia», ,:;rida Kcats a un-amico; e al giovane che sogna di esser poeta e che intanto è costretto alle armi, Rilke risponde di• cendosi lieto di sap&lo in un mestie– re stabile, con un grado, una unifor– me, un servizio, tutte cose tangiblll, pcrchè \In modo tale dl vita non può che essere propizio alla poesia: e: An· che l'ai·t.e ò un modo di vita i. e ci si prepara ad essa in qualsiasi modo ·si viva, purchò si viva per 'essa: e meglio allora una rude realtà, meglio un me– stiere aspro e reale, che uno di quei « mestieri che non si fondano per nul– la sulla vita. mestieri detti artistici. 1 quali, scimmiott..:lndo l'arte. la nega• no e la offendono•: non art.c-mcstle• re, pratica quotidiana al servizio del pubblico, mn ~ccrdozio severo e se· 1·eno, dedizione chiusa e profonda. Perciò <1uestl pOeti, tutti e due, cele– brano con un fervore tanto affettuoso la solitudine dello spirito: non ò, n loro, il disprezzo malato di ecru ro– mantici per la folla che non comprcn• dono e da cui si credono tncom"prcsl; è Il senso quasi religioso di una soli. tudine austera In cui l'uomo ha da chiudersi, perchè solo così, nel silen– zio, può sentirsi risonare certe ,·ocl profonde dall'lrit~mo: la celebra Keats questa solitudine, ma è Rilke special· mente che la canta, la teorizza, la esal· ta: et Affidatevi alla vostra solitudine Jt, « Una cosa sola è necessaria: la soli– tudine. La grande solitudine interlo· re. Andare con se stess( e, per delle ore, non incontrare nessuno... Esser soli come 11 bambino <1uando le per. sone grandi vanno e vengono, mesco– late a cose che ad esso sembrano E,'Tandi e importanti solo perchè i grandi se ne interessano e il bambl· no non capisce niente di ciò che fanno». Ed ceco che in questa solitudine pie– na l'uomo scoprè non solo se stesso. un mondo, ma tanti altri mondi; gli si aprono gll occhi a vedc1·e e a caJlire le cose, avvenimenti a cui g!J altri nella loro vanità presuntuosa passano accanto sprezzanti, fenomeni a cui nessuno più bada e che pure son gran– di, ed eterni: e possono consolare e riempire una vita: « 11 sole al tramon· to saprà sempre donarmi l'equlllhrlo dello spirito&, scrive Keats. e con pa. role più commosse e più alte risponde di lontano nel secoli la voce fraterna di Rilke: « Tentate d'esser vicino alle cose: esse non vi abbandoneranno. Vi sono ancora delle notti e vi sono an– cora dei venti che agitano gli alberi e passano sui paesi»: dl notti, di ven· ti, dl alberi. di soll al tramonto ò tut,. ta viva la lirica di Rilke e di Keats, ma a scoprirle umane quelle cose e ad lntcnderrt?, a coglierne l'anima e a renderla, questo appunto è necessa– rio: abbandonarsi ad ~ umi1mente. e ascoltarne la voce ed ain~rle. fino a confondersi quasi con esse. e dive• nirc noi stessi natura. Ma allora, quando si viva cosl, tn solltudlne. accanto alle cose. per la poesia. In poesia, a chi sappia aspet– tare paziente, nascerà con la slcurcz. cessorlo della vita interiore, questa necessità di aspettare con umiltà e con pazienza che l'ora della nascita scocchi: non insofferenza, non fretta, non tentar di sforzare la maturazio– ne calma :na certa di un pensiero o di un'opera: lasciar fare, lasciare che il germe dia frutto, che il frutto ma– turi: ci: portare a termine, poi pn.n.o• rire »: il tempo non conta, un anno non conta, dicci anni non son nleme: « essere artisti non vuol dir comare, vuol dire crescere come l'albero ene non sollecita le sue linfe, che resiste flducl9so ai grandi venti della nn– mavcra, senza temere che l'estate non possa venire. L'estate. viene \la non viene che per quelli che !:;;l/lnn attendere, tanto tranquilli e aperti (•o. mc se avessero l'eternità lnn<m:f.i 3 loro». La poesia, necessità dello spirito; la poesia, voce che limpida suonn in un riverente silenzio; la poesia. col– loquio in solltudfoc con s0 e cnn 1 e cose; la poesia, attesa fiduciosa e ;,a· ziente: sono queste, dunque, le _gnn• di lezioni che due poeti cl dànno. il segreto ch'essl cl svelano a tntenrl<'m non l'opèra loro soltanto, ma mml opera, di ogni f)()Cta. Ed anche P<!r questo noi l'amiamo la poesia, per !,1 dedizione da cui solo può nasc,•re, per l'umiltà e la pn.zlenza che I;) rle.– von nutrire. per quest'aura di m;it<>r. nltà trepidante di cul essa si ,1vv,-,.••·e. per questo sacrificarsi e aspellue. che la fanno, già soli, degna di rispet• to e di amore GlUSEPPB PETRONIO za plana di un fenomeno di natura. R. M. RILKE, Lettere a un r,fowr •p E' Rilke specialmente, più uomo, più poeta, Milano, Cya, 1914. meditativo cd attento. che sente come ·J. KEATS, Lettere, Roma. Elnami, pochi questo procedere lento ma ne• I (Universale, Gl), 19-15. sia, ma non ci sono di aiuto a capire– quello che più c'interessa, e la poc– si<l ». Alla poesia si giunge per tutte CULTURA. RUSSA tulrsl. dI un 1>0tentc Stato 1utzionaic •· naL,oasso citato risulta cht~noJJ . ,io· handonato il ounto di vista man.i,., i...:o r:ons1derant.e la relig-ione auau~ urn• .-sovrastruttura» di WJ. <leterm11,;11.o fenomeno sociale: ma la Ch.iesa v1 LV dossa non "è più combattuta; anzi 11..1 s, riconoscono grandi. e dw·evn\.i n1t:1·.i.1 nazionali. oer il oassato e ocr 11 on~– scnte. ' le strade, con ogni poetica; ma ogni poc:ta non ne conosce che una, la sua, e la crede I'unlca vera. E questo ap• punto è il primo insegnamento che quest.e lettere dt poet.t ct danno: che, aci esser poeti, import.a. non avere questa o quella poetica, non credere in una verità o in un'altra, ma avere una poetica, ma credere in una veri– tà, e crcòervl con fermezza testarda, FILOLOGIA, ARTE P AT R I O T TI S l\1 O chiusi gli occhi e gli orecchi ad ogni MI ò capitato tra le mani il bel vo- altra lusinga. Oh, lo so bene: il mondo lwnctt.o dJ G. Vinokur Intitolato di un poeta può essere vasto, vastls- Russki; jazyk, (La lingua russa; simo, immenso; il suo occhio può ~pa· Mosca 1945). Lo studioso di russo po· ziare sull, 1 terra e sul ciclo, può sccn- trà trovarvi un abbondante mateMnlc, dcrc nel cuore degli uomini, confon. assai chiaramente esposto, sul graduale dersi con le cose che vivono e con formarsi della lingua letteraria russa. quelle che vegetano, sati rc nel cicli sui suoi rapporti con lo slavo ecclesia· e smarrirvisi; non importa: vasto ò stico, sull'opera di uomini quali Lorno– l'orizwnte che 11 suo occhio comprcn· nòsov e Puskln per l'arricchimento e dc, vari rono gli oggetti che fanno il l'cqullibrlo interno della lingua, giun· suo mondo. ma l'occhio che guarda è ta poi alla sua piena armonia con un uno solo, e vede tutto a suo modo e Turahièniev ed un Tolstòj. tutto colora di sè; e l'universo intero Ma questo volumetto c'interessa qu1 allora, U cielo e la terra, le creature e da un altro punto di vista. Esso cl pa• il creatore, si Ungono di quel solo co- re insomma, In pri..mo luogo, degno di lore. Ecco Keats: il verso famoso - nota per 11caldo accento di amore che « Bellezza e verità sono una cosa• - l'autore mostra per la lingua nissa. egli lo scrive una volta, nel 1819; ma e Uno del punti caratteristici della psi· sono già anni che il motivo insiste colog1a nazionale russa - dice infatti nelle lettere sue, e vl insiste anche Il Vinokur - è l'ardente amore per la dor>Oche il verso l'avrà fermato in lingua natia... li sentimento russo di un'espressione perfetta di verità epl- affetto per la lingua nazionale ò pro– grammatica; e in quel collfinJ 11 poe-- prto qualcosa di unico al mondo. Non ta si aggira, prigioniero di quel giar- si tratta soltanto cU amore, ma di ado· dino incantato: bellezza che è verità, ·razione, passione devozione, fede pie– verità ch'ò bellezza, il mondo che si na di fierezza» (pag. 5). deterge in bellezza, 1 contrasti tutti Nel corso di dOdici capitoli U Vino· dl affetti " di idee che si compongono kur traccia uppunto la storia della in lince ;;, .nonlosc: egli non sa scor- lingua russa, l'Intrecciarsi del llnguag• gcre altro, e quello che dlclnmo il glo popolare primitivo con il dotto Jin· mondo reale, per lui non esiste nem• guaggio della Chiesa, lo sYiluppo della meno. Ostinazione testarda? Limita- lingua russa e dei suol dialetti, )'opera ;tezza di Idee? Forse: ma solo chi si grandiosa compiuta dal genio di Pu• chiude in un ambito stretto, può sca. skl.n. L'ultimo del canltoli è intitolato vare In profondo; solo chi limita n La Unyua rossa ect t~ sentimento pa· suo orizzonte. può comprenderlo tut• triotttco. 11 Vlnokur vt si sofferma iri to, e solo cosl l'arte nasce grande, con particolare sulla <:: lingua usata da Le– il segno di una necessità fatale, di un nin e da Stalin•· Egli sottolinea l'am· dover essere ineluttabile, quasi una mirazione di Lenin per I ciasslci e la forz.1 stcRsa di natura: non er-i stnto sua avversione per certi scrittori d'a• già Goethe, nella sua calma saggezza vanguardla nonchè per l'uso di parole di patriarca, a celebrare la Jlmitazlo- dnternazlonati,. che hanno i loro più ne. che sol~ fa l'uomo maestro? felici « termJni corrispondenti 11 in rus· Ed ~ questo, allor~. il secondo lnse- so (Lenin è dunque presentato come gnamento di queste lettere: duC' poeti. un intel!igc!'?l.t.e e; purista»). Il grande due uomini, diversi tanto tra loro, di ~f:\\~ia ~= ia~b:;~onnSf!ul~ 0 ~~~ ~ng~:• cu~~t!én<!~ sg~;~t;o:ae t.r~~- mantenerla « all'alto livello della eultu- briante che la poesia è per essi la vi• ra contemporànea •• senza neralt.ro ta e che solo cosl, essendo la vita, staccarla « dal fondo J)Opolare». li VI· può nascere. « Ho pensato alln. poesia nokur aggiunge: « Questa linea sl rl· cosl a ]ungo e cosl intensamente che fg 1~~~:acl~~o~~~u~o~el i d~~~rrsg 1 f~ non ml riusciva di prender sonn·o la infonde entusiasmo al pop0li < lr.ll 'Unlo· sera». scrive Keats a un amico; e Rii- ne Sovietica In difesa della patria, con– ke al giovane poeta che gli chiede tro gli aggressori fascisti» (pag. 175). consiglio, non sa consigliare, più voi• DI questo Hnguaggto di Stalin, l} Vino- te, a dlstan7.a. di anni. lnslstcndo, che kur riporta numerosi saggl, ,., una prova sola: domandare a se stes. E' caratteristico anche li ratto che n so se si scriva per vanità o per biso- volume termini con unn nota dichla– gno, se si morlrebf?e Il giorno che no? razione del Turghlènlev che aveva tut.· si potesse più scrivere: e E se la n• I to il SJoore di un'Invocazione e di un sposta sarà affermativa, se ,•ol potrc- atto di fede: e Nel giorni del dubbio. te far fronte n una cost grave doman-1 nol :::!orni delle gravi esltaa:ion1 sul de– da con un forte -e semplice « Io dc· Stilli della mia palrJa - tu soltanto vo •· allnr~ costnùte la voslra vita!~ per m.e un al.uto ed un appoggio, o .r:rande. potente, veritiera e libera lingua russa! Senza di U:, wmc si fa· rebbe a non cadere nella dlspcrazlone vedendo quello che succede a casa no– su:a? Ma non si può non credere che una simile lingua non sia stata concc.q· ~ ad un grande PO.POio! > Lo stesso spirito ardentemente pa. triotUco infonde un altro interessante volumetto, ricco di Ulustraztonl, intito– lato Pamjatniki russkoi architekturv (Monumenti dcli' archilcttura russa; Mosca 1944). In un primo periodo la rivoluzione bolscevica si mostrò fredda e, In pra• uca, piuttosto ostlle di• fronte al mo· numcnti del paSSflto, specialmente se quel monumenti si. riconnettevano alla Chiesa o alla fam!glln imperlale. A Mo• sca cd In altrn città della Russia pa· rccchie. antiche chiese e cappelle. rtc• che dl ricordi storici ed artistici, fu· rono abbattute per cedere il posto a gr-~ul!licase d'alloggio o a clu.bs ope· ral. L'abbattimento di certi edlf.lci re· liglosi veniva ad assumere Quasi un valore simbolico ed era talvolta accom– pagnato da vere e proprie cerimonie. Era li tempo In cui il giornale Bez– boznik (L'Ateo) andava per la maggio• re, forte dell'lncoraggiamento conferi• tOJ?lldall'alto. Oggi invece il regime sovietico dedl· ca ogni cura ai monumenti del passa· to, anche se hanno specifico carattere relisioso. Forse in nessun paese la di• fesa den:li antichi monumenti O- stata anzi fatta con tanto zelo come ln Rus· sia. Decreti severi e precisi stabilivano quali dovessero essere i primi nrovve– dlmentl d'urgenza a favore dl chiese e di palazzi danneggiati dalla guerra ap· pena una cltt...1'1. tenuta dal tedeschi era rioccupata dall'Esercito Rosso. In tale modo parccclù imoortanti edifici si so– no potuti salvare almeno varzlalment.e. li « pronto soccorso» pare che abbia, il 8~1~s1i 11 :1.~1:a~~~~~ond:~/;~~~rltà sovietiche ri "ent.ra del resto pienarnen· t.o nella linea patriottica della nuova politica. Assai caratteristico è, a que– sto riguardo, quanto leggiamo nel cita• to volume (pag. 6): « Un importante periodo nella storia della Russia ò sta· to occupato dal feudalesimo. la cui ideologia era rappresentata dalla reli– gione. Sotto parole d'ordine rcll~ose si conduceva a quel tempo la lotta del vopolo russo contro 1 nemici della oa– t.ria. La Chiesa. tn Qucll'eooca ha aw· to non soltanto una grande funzione culturale, ma ha contribuito all'unifica• zlpne della Ru~la !~udalc cd al cosU- La pubblicazione citata ci dà te,rn· monianza dl alcuni dei principali uan– ni arrecati dai Tedeschi ai monumt::n• ti artistici della Hus.<:ia. Gravi.:mt!nlt! danneggiato ò il monastero rl.i Nuuva C,•rusaicmme; a Kiev i 'J'edc•.schi twu· uo danneggiato il famoso mom.is, ero Pocerskij; ~ Cernlgov è stata d1sw·1..1ua la Cattedrale costruita nell'uncùccstmo ~ecolo. A NovgorOd è St..'\ta quas, ,liti!· ramcnte dlstrut.to l'antico (:1•;•mt,110. monumento di notevole importanw ur· tislica e storica. Tuttavia, nel complesso. I danni $lZ-f't• t..:lmcnte artistici poi;sono Rr.mhr:ire 1n Ilussi,1 assai minori di quelli causali dalla guerra in ltRHa, e ciò per il s~m– plice fatto che tutta l'ltalla è st..'lta / .. h:!l"· r,orsa dalla guerra e che, per quanto ricca di monumenti arUstlcl, Jo nu.-.sw non può sotto Questo aspetto e..'-Scr 1:00· frontata a I nostro paese. "La grande guerra patrlott\c.i - IPi!• e:ian10nel volume ruRSOdai Quale prl!ll• rliamo nueste tn!ormaz:ioni - /I u11a lotta d'nnportanza storica mondìnlt~ tra J.a civiltà e la harbarie ». Questa è la parola d'ordine che ritorna lnfalt1 1n tutte lo pubblicazioni sovletlchP d<?l;lJi ultimi anru, siano esse di fi tolouw o di ;,irte. di mu:..lca o di tecnica. Tra le pubblicazioni sovietiche re· ~cntcrucnte giunte vanno pure ricorda• ti dei bei volumetti dedicati all'arte sa· era. Questo genere di pubblieazioq.i ct ~P.mbra in not.cvole r. raoido :iumento. Abhlamo QUlndi uno sviluppo ca.ratte· rislico In senso nazionale e lradiz1ona· lista dell11cultura russa. Avevamo no– tato, or non è molto, in un preccden· te articolo, questo sviluppo nel li– bri per l'Infanzia: ora Io ritroviamo non meno palese, nei m:munll di filo– logia e di storia dell'arte. Dal punto di vista tecnico, si può notare che - a· causa della guerra -- la carta è peg– giorata. Ma, nel complesso, le pubbli· cazlonl russe si presentano piuttosto bene; e non vanno dimenticate le altis– sime tirature. WOLF GIUSTI MONETE ANTICHE MEDAGLIE-DECORAZIONI LIBRI AN1'1CI-llE RARI STAMPE • AUTOGRAFI DISEGNI OGGETTIDA COLLEZIONE "DEMARETEION,, Roma - Piazza di Spagna n. 72-A,2. p. Tcie!ono : C~·603
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