La Nuova Europa - anno II - n.45 - 11 novembre 1945

,. -- 11novem.1945 ______ _.__ _____ _ L,l NUOVA EU JlO P.4 ------------------ 7 -- EUROPA ,DI I ERl rebbe da lunghi anni di silenzio altl'o vigore e un'tnvicllabilc freschezza. E con tutto questo restando egli l'uomo sempre sereno e modesto di un tempo, nello stile e nelle idee schiettamente democratlcl1e che furon care alla sua giovinezza. Ora questo libro dal titolo ironica– mente a1>prop1iato (Mcmwrie di un ,·edtvivo, ruzzoli) cl giunge a propo· C IJ E bel libro vario ricco onesto sito per rh·etard un poco H segreto nello stile e nella materia, tutto di quella sua personalità di· giornali· gctLOe vitalità. sta-umanista, mal nota. al plù. Un bel libro davvero e una splendi- Dopo le molte e varie esperienze del da carriefa di giornalista dovuta alla suoi primi anni di giornalismo milane– ' sLngolm-p. qualità e costanza d1uno che se e di cui ci offre un quadro ameno si è fatto tutto da sè, che con gioia si nel primi capitoli del libro, egli parte è creato giomo per giorno intorno a sè per Londra e là, salvo brevi ritorni In il suo mondo da osservare e da amare, patria, rimane dal 1899 sino al 1921 esprimendo cose e uomini con una sua prendendo parte sempre più attiva alla robusta semplicità tutta snptda e lom· vita britannica, ai suol eventi politici, barda. all'intimo spirito della capitale, forrnan- Memoric di giornalista. Ma vorrei dovi buone amicizie, diventando perfi· dire che questo del reclivivo Borsa me· no redattore di giornali inglesi e, ma• glio che una collana di ricordi perso· gari in bicicletta. percorrendo l'Inghil– nnll vorrebbe essere un excursus terra in lungo e in largo, ansioso di fic· sfavillante attraverso tutta la sua vita, car il naso, come dice lui, In tutti i suoi la vlt..'\ .d'µn uomo che davvero non ha paesaggi e nelle sue Istituzioni, con perduto tempo in romanticherie e sot- una gioia dl saggiatore sportivo che tJgliczzc ma ha voluto rendersi ben ama documentarsi su tutto e a fondo. conto, a mano a mano che Il· veniv_a In realtà pochi italiani han capito accostando, dei suoi fratelli d'umanlUI, meglio cli lui la natura del popolo in· approfondendo quello che sempllc<.,. glese. Mi parrebbe anzi di scoprire una mente la natura e la. vita regalavano ai specie di affin1tà fra. questo lombardo suoi occhi d'inviato speciale \Jn pò per di Monza. umanista, cacciatore e man· tutte le contrade del mondo europeo. zonlano, e i suoi amici dl lassù: un'affi. E' accaduto a Mario Borsa; una cu· nità: che mi ricorda un poco il Pecchio riosa avventura .Scrittore stimato già massime quando si divertiva a spiega– p1·tma dell'altra guerra, specie a Mila· re argutamente a sè e agli altri le con· no, e apprezzato redattore e direttore u·addizioni di quel popolo. del Secolo, autore di un delicato rac- I .capitoli centrali del libro sono conto La cascina del Po (1926) che quindi i più sostanziosi e per noi i più a J.lilano fu, ancor oggi i suol af!ezlo· interessanti. Il Borsa ebbe la fortuna nati lettori, e di -saggi sul teatro e la di trovarsi a Londra durante un decen– vita di Londra e su figure e paesaggi nio che fu particolarmente fortunoso nonl.lcl da lui visitati in rapide e sue- per l'Inghilterra, d'eventi e di decislo– <..'Ose 1·a11don11.ées da gran tempo non ni: il nascere. cioè, e l'ac\Jlrsi della si s..1pe\·a più nulla di lui, costretto a grande rivalità anglo-tedesca, i primi ta_ceredal fascismo che lo aveva anche moti pel voto alle donne. combattuti perseguitato e imprigionato. Ed ora ec- dalle suffragette, il periodo Imperiali· co che di balzo, finita la tetra· baldo- stico della e Grande Inghilterra• che ria, il suo nome è riapparso e la sua portò la nazione n.lla guerra boera, al· pcrsonaHt~ si riafferma, quasi ,,tn una la frenesia glngolsta di Joe Chamber- 1wodif,-iosa resurrezione giovanile. Il - lain e di Klpling, con tutte le delusioni Corri.ere milanese rlpreso dalle sue, çhe seguirono poi per la guerra mal mani cli buon pilota è guidato e rlcon- vinta e col rinsavimento finale della dotto a miglior fortuna, e tanto p}ù am· · e Piccola Inghilterra» attraverso il mo– nùrevolmente, atteso l'età sua ·non più vlmento cultu1-ate fabi::mo,al primo ve– giovanile ma che ha acquistato· sl dJ· ro affermarsi dl un partito 1aburlsta. ,·,, .. AI SURREALISTI Tornato in Italia il Borsa assume la direzione del Secolo che tenne per alcuni anni, sino allo scioglimento del– la Societ..\ Sonr.ogno. Molte pagine dopo il periodo londinese sono pure dedica– te a vicende e flinire del giornallsmo lombardo com'cgli lo conobbe prima del fascismo: e anche lì la saporosa matlta dello scrittore (ereditata certo dal suoi 1>arentl pittori di· Monza) sa tratteg• glarcl alla brava tiipi e gesta <il redat– tori e di scrittori, bizzarre macchlette d'amici e cl'orlglnali. Come scordare, ad esempio, quel Luciano Magrlnl che esce inaspettatamente da1le pagine del Borsa come uno del nostri più audaci ed eroici giornalisti girovaghi per l'Eu· ropa e ansioso come il Borsa dl veder gente, documentarsi e descrivere? e con lui altri, più o meno celebri fre– quentatori di redazioni col quali fu In contatto o In Intimità, come il Bisso– lati, il Cavallotti, il Panzini e Cesare Battisti? Lo scopplo delle ostilità fra gli Al· leatl e gl'lmperi Centrali trova anco• ra il Borsa 1wonto ad accorrere qua e là, a vedere, a Informare. E' sui vari fronti di guerra. si trova a Parigi sot– to il tiro della Grande Berta e, duran· te li lungo e laborioso periodo delle trattath·e di pace, partecipa a varie conferenze, ha parecchi inconu·l inte– ressanti. Come quelli col duce. Al contrario di tanti che dichiarava· no irresistibile la perSQnalità di Mus– solini, 11 Borsa ci assicura che le poche volte ch'ebbe a intrattenersi con lui, l'uomo non lo persuase. « Mi ha sem– pre urtato quel suo «io» brutalmente presuntuoso, C\1po e chiuso. I suol oc· chi ml facevano venir in mente le pa• rote di i\facbeùi allo spettro di Ban– co: - Tu non hai virtll visiva in que– gll occhi che sba1Ti -. La sua conver– sazione privata era imbarazzante. Par· lava poco, sillabando ostentatamente le parole. Non tollerava un'opinione contrarla aJla sua». Poi ricorda un al– tro incontro con lui· quand'egli era an· cora direttore del Popolo d'Italia. e SI parlb di tutto, dei rapporti italo– jugoslaVi e Mussolini si trovò piena– n1.ente d'accordo con. noi ch'eravamo tutti... rlm,mclatari. Eppure due annl dopo egli doveva flschJare alla Scala Leonida Blssolatl, accusato di rlnuncla– tarismo, come cosa obbrobriosa, e Co– stringendolo a tacere». DA BAUDELAIRE I A SCRiVERE~IO dun<11.1e :.-(lu~ . crescere e moltiplicarsi, "fra noi, .'---------------------'------'----' di edizioni, scelte e 1:lstampe baudclalrlane, slà nel testo 01:lgina1 lo sia in traduziQ.ne italiana, µ quel gene– rale fenomeno di Inflazione llbr<irla, cui da parecchi mesi stiamo assistendo e che ora sembra avviato verso la sua crisi fatale; o non.piuttosto ad una rin– novata fortuna nostrana del poeta del· Jc F'leu1·s du }.fal?. Lo assumeremo co– me Indizio d'una ritardata cultura da « parvenus », che scopre con rumo re cib che sarebbe dovuto essere da gran tempo acqufsito; ovvero lo c.0,1. sidercremo come un sintomo confor• tanto clt un interesse tuttavia vivo ulle cose dello spl.rtto, di un insopprimibile blsoguo di ascoltare Ja voce eterna del· la poesia? Senza escludere eh•.? In t:O– testa singolare curiosità possano :wcr parte l'occasione, l'ln-iprovvlsazlone, e il loro sfruttamento a fini commercia– #)!, noi stiamo per la seconda alterna· nva: confermandoci in essa non so!o il cara.ttcre tutt'altro che •pratico• di alcune di tali edizioni, ma, spec:lalmen te, la serietà degli scrittori e studiost che vi hanno speso intorno le loro ra. tlchc. In verità la fortuna ùl Baudelaire in Italia, non che conoscere pm1sc o eclissi, ò venuta con gli anni sempre più estendendosi: sl che la sua storta co!nclde - come del resto per ogni e femmes damnées », cli donne-vampiro flora., ancor più rabbrivldevoll, e sco– (sl pensi, p, cS., a.I gruppo delle « Adul· prendo (o Hludeil.dosi di scoprire) tere •), più tardi derivò con sottile in- numi. glaclmeritl ances.u·aH; ma se ta– dustria dalla • mét.amorphose m.ysti· itino si ò rivelato, in cotesta impresa, que • baudelairlann più di un modo o anche pili spregiudicato di lui, nessu– cccttamento al suo senso di rnetamor- no ha però più avuto l'intensità, Il fosi universa; g1ù giù, lungo le espe- dono e l'autentica purezza deJ suo can. rtenze in verso o in prosa poetica delle to. Il quale - Q.Ualm;iquesia la svolta, g1ova1ù genel'azioni letterarie, da quel- o meglio n corso che possa prendere la dei frammentisti vociani e dei ron- Il gusto domani; e per quanto diffuso disti, a quella degli crmetlc1, l'Influsso possa apparire oggi u nostro disagio. di Baudelaire - òra esercitato diretta• e anzi II nostro scontento di fronte mente, ora'con la mediazione cli quei ai risultati, al modi e al «mostri» di poeti francesi che, da i\lallarmé a Ver· coteste esp101·az1on1- nulla, s'lnten, taine a Rimbaud allo stesso Valéry, da de, ha per sè. da temere là dove è ve, lui disce11dono - l'influsso <li Baude- ro canto, è liberata poesia. Del resto– lalre si è fatto via via più vivo, fe- che insieme con quelle di Baudelah·e condo e soprattutto profondo presso di ora si sia provveduto da noi a r~stam, noi. E non solo del poeta propriamente pare integralmente o parzialmente - detto, ma anche del critico: chè le sue ~ ancor esse nel testo o in traduzione tdee sull'arte, la sua poetica, da lui italiana - alcune delle opere salienti esposte o esempllflcate in scritti o stu- di tale itinerario poetico, è una prova di mirabilmente anticipatori. olu·e che di più della segreta esigenza cul rt- ~~~l~~~i!.~> n~~~~~teSte:~ d~c~~~~~ sponde, pur con le inevitabili confu, 30110 ormai divenute come le tavole ~ii~i:1:1;~momento, cotesta fioritura e1 ~~!~~~rJ:n~\ ~~~1a 11 pl~~~~\!~~zt~~~~ Ecco, Infatti, pubblicata dal Tummt- alla radicP. - con quelle del Poe, a cui nclll, add'.rittura una collezione, In si assimilano - dl buona. p.u-te deJla francese, di « 'poètcs maudits », !n cul estetica contem1>0ranea. Insomma, 1'i sono glà apparsi, con Les Fleurs du tlnerario « De Baudclalre au surréali- · illal, uno Chofa: de poésies di Verlai• sme ». tracciato per la poesia francese ne, le Oeuvres complètes di. Rimbaud con cosl accorta mano dal Raymond, e Poésies et un Poème di Mallarmé. appare sostanzialmente valido - ove Ecco, nelle nlt:de edizioncine di e D. Si facc:ano le debite differenze fra l'u. O. C.• (Roma), una scelta, sempre nel na e l'altra letteratura e cultura - testo originario, tielle Poisies di Mal– anche per la poesia Italiana: perchè la larmé e di Alcools et Camorammes di ~~~~~r~~ 1tl~p~a~~';l.tfs~u~~o~~~\;ua~• Apolllnalre; ecco, in traduzioni varie. ziano, pascoliano e crepuscolare. giun. Les Chants de ilfaldoro1· di Lautréa• gc con libertà e novità cli movenze a mont, e gJ; scritti di poetica del mede– Ungaretti, a Mont.ale e al giovanissim:, simo autore; ecco i vari manifesti del passa idealmente pe1· Baudelaire. surrealismo; ecco finalmennte, curata L'odierno Interesse per lui vuol es- da Carlo Bo, un'utlll? Antologia del sere pertanto intel'prctato, di là da o, surrealtsmo (:M Hano, Edizioni di Uo– gni contingenza, come un desiderio d\ mo), ricca di testi teorici e poetici rifarsi, dopo tame esperienze J)Oetiche, del più signi6caUvi rappresentanti, In e per suggest:one (più o meno consa- Francia, di tale movimentoJ EDIZIONf DI BAUDELAfRE Non è quindi meraviglia che il Bo!""' sa nbbia dontto bcecarsl anche lui i suoi bravi mesi di prigione. Ce li rac· conta col brio consueto. La prima vol– ta, ruesso dentro dai fascisti che pr~ tendevano dar una lezione al corri· spondente italiano del Timcs, fu presto scarcerato per intromissione del governo inglese. La seconda volta portato da Barzio. suo paese cli villeg– giatura,_aUe carceri cli Como, poi a que!: le ~i .Milano, clovette rimanerci mwcc· chlo cd egli cl 11a1Tadel suol curiosi compagni di cella: un vecchio medico condannato per aborto. un giovine e simpatico contrabbandiere, un accol· tellatorc, un borsaiolo e uno scasf.ina· tore. Con costoro egli visse In buona compagnia per alcuni mesi, facendosi narrare le !ore vite a\"\'enturo,.,c, ..tu• diandone le mentalità bizzarre e tra– viate. Scrittore realista, ha una mano fclt· cc nei ritratti. Rapidi, un poco 1.11no– rlstlcl, schizzati alla brava, r!cordia· mo la corpulenza ingombrante e alle· gra del grande « essaylst • G. K. Che– stcrton, la timidezza evasiva del ro– manzie~e 'fhomas Hardy, la vlvncilà fanciullesca del poeta A. C. Swinbur– nc, grande amico cli Mazzini e dell'lt:1- lla; il J>ittore Sir A lfred East, l'acc1ue– fortlsta Frank Brangwln: poi, colti in brevi colloqui, le figure di Lloyd Geor– ge, di Sir E,clward Grey, di Emmcline Pankhurst. Lo stile plano, scorrevole, manzonia– no del Borsa poti-à magari fai· :irric– clar ll naso a qunlche ermetico gnrl>u~ glione, ma è un fatto ch'esso è mira· bilmentc adatto ad esprimere tutto • quel mondo di fatti. dl figure e di sen– si di un'Europa cnerl, che pare ormai cllmen'ticata dai più: una scorrevole limpidità, una liéta e precisa sintassi che sarebbe oggi quasi follia. sperare dal giornalisti modern1ss1ml che s'iUu– dono di dir cose rare e profont.le imi· tando Proust e lavorando di freu– dlsmo. Ora· mentre noi reputiamo il prousti– smo e il freudianesimo due p1 o1o\ti essi pure in qualche modo attaccati dall~ lebbra nazifascista, oggi pjù, che mai ci aµguriamo un ritorno alb cor– diale c)1i~rezza dell'ottocento, de..,ldera~ bile in.tutti i sensi. CARLO J,l,\' t\ TI Renzo Bertonl: la quale v;lene oppor,, tunamente a integrare o rlnnQvare ,queHa p1:,1bblicata una venun~ d'ann~ fa dal Somarè nella sua rivista C. L'E– satnc »,;,sebbene alla traduzionç' ,s.:.reb- • bq sta\a da preferire una buona J'lPJ.'O– di.1Z1Cmc del testo, a(te&a la sua ormat <lifti.Cilerejierìbilità, e dato che cht ri'coi·rè ·a un'opera siffatta si .presw me debba possedere il frances.e. Net testo originario cì sono invece presen. tati i poemetti in prosa del?o Spleen de Parls (Roma, Granata), a cura di AttH:o Riccio, che vi ha aggiunto. in utyi sua e Nota a BaudeJalre », alcunP. acute oss'ervazloni intorno alla « at– mosfera» baudelairiana, e ai motivi ps1cologoci, intellettuali, cultura.i e fantastloi che ne sono all'origine e che suggestivamente, quasi mai;lc~• mente, la alimentano. Ma il mig!Jore di questi e omaggi• a Baudelaire è senza dubbio l'C<l•.ztone delle F'leurs du Mcil curata, per la ca. sa COitrice e Faro» cli Roma, da Gio– vanni i\lacchia, uno del più dotati fra 1 nostri giovani studlos: di letteratura rrancese, e uno del più acuti conosci– tori cli Baudelaire. (A lui, tnratti, st deve fra l'altro quel yolume su naude~ laire critico, che non solo dà fondo, !n modo esemplare, all'argomento, ma mediante l'indagine della poetica e della critica in atto del Baudelalre, avvia ad una più circostanzint.i inter .. pretazi.onc della sua stessa poesia)~ Perchè qu~sta non ~ una sempl!ce r-: .. stam1x1 del libro ramoso, nella cosid• detta edizione definitiva del 18GS; ma è addirittura un'edizione critica. che per rtgore di metodo e sicurezza di gusto avanza quelle francesi del Créi pet e del Le Dantec. Pervem,to, Infat– ti, attraverso un attento esame di.I· quella che si potrebbe chiamare là dia.. lettlca compositiva delle Fleur8, 'alla conc1us1one che solo l'edl2i.one del '61. cioè la seconda e ultlma pubblicata vivente Il poeta, rispecchia le inten– ztònl cll lui, mentre quella dei '68 messa In.si.eme dall'Asscllneau e dal 13anv!l1e,ne àltera notevolmente il di 1 so 1 gno, introducendo P. es. nel primo e pllt ampio gn.1ppo di poesie («Spleen et Tdéal ») par~chie altre che invero con le Fleurs non hanno troppo stret• to rapporto; Macchia si attiene scru• polosamente alla seconda ecl,zlone, re. staurando quella singolare e archHet– tura » dei « poema» - una architettur4 ..,_:;ltro J>aese europeo, e anzi per Il più delle letterature - con la moder.na sto• ria. delln nostra poesia e del nostro gu– sto. Dallé p1ime, superficiali imitazio– ni tentate da un Praga o da uno Stec– chetd (un baudelairismo, li loro, ancor tutto di maniera, ricalcato sul moti\·i plì1 vistosamente romantici dèl i:oeta, S\.li suol atteggiamenti più e satanici» e «maledetti», fuori cioè dl qutlla sua sovrana malinconia, di <1uel lirico «spleen » che servono a rlscatta1·U poe. tlcmnente non meno che moralmente): dn talune risonanze, già di ben altra intimità e tono, avvertibili In certe in· nov.1zlonl tematiche e meu·iche, In cer– to simbolismo vagamente panteista dello stesso Carducd (quella ricerca di una suggestione musicale attraver.30 un elaborato gluoco di rime, quella im medeslnrnzione della donna col paesag– gio, che Il Trompeo ha messe cosl bene in luce nel suo elegantissimo saggio, ,1p1nmt.o,su t: Carducci. e Baudelairc »); da cerli sensuali o sensuosi riecheggia· mentl del D 'Annun:t.io , il quale, se nel– le rime del giovanile « Intermezzo» ce– lebrò a suo modo una sotJospecle ~I.i pe\·oJe) di esse, alla 101·0fonte prima; come un omaggio a colui che ha an– nesso alla poesla alcune regioni per l'innanzi inesplorate, o poco battute, dello spirito e del senso, o - per dir– la col vecchio Hugo - che ha dotato l'arte d'un « frisson nouveau ,._ Certo, dopo di iu: per coteste difficili vie aJ, tri espforatori si sono nvventurati, r\ l)òrtanclone esemplari di una fauna, e Quanto a Baudelalre, fra le sue più recentl edizioni italiane meritano di esser~ •pal'tlcolarmente segnalate la Jarga scelta, e traduzione, dell'Arte ,·omantica (;\filano, Gcnr,Je), dovuta o « per frammenti » - che al Baudela!– re (e solo in apparente contradiztone con la sua teorica condanna d'ognli~ poema strutturalmente complesso)~\ stava moit.o a cuore. Perclb viene 1·1- 1 costilulto il testo deile ~paves, <tl.l;:>.}e

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