La Nuova Europa - anno II - n.45 - 11 novembre 1945
-- 11 nO\·em.1945 -------------- LA NUOVA. EURO P.•l ---------------~-- 5 -- LA NUOVA RETORICA DI VITTORINI D I libri o di «pezzi» sulla resistcn· interni. il timbro dei sentimenti, il mo· ;,.a e sulla lotta partigiana ne ab· do dei pensieri. Chi ha orecchio sa che bi.imo letU parecchi: dalle nude queste, talora palesate solo da sottili cronache ulie prose commemorative ed indizi, e che il giudizio grossolano ln– esalt~nti al raC"conti più letterariamente varia bi lmentc ~carta o deforma. sono le medlUiU; poco fa, Guido Dc lluga:icro ne vere rivoluzioni; o. quanto meno, scn· ricorcfava qui uno del più interessanti: ;,.a qucll'iniz10 non si hmmo rivolgi– Un. uomo. un varliulano, di Roberto menti, solo forse moli o sedizioni. Vlt– Batla!:!la. (Juello che più et attrae e torlni è stato hl ascolto; dalla reult;). più cl soddisfa. nel leggerli, è sempre che ha osservato (la Milano che rap· µ comumcaz1onc d'un'es1>erienza. il presenta ~ hcne la Milano di un lnver– pater rivivere fantasticamente ratti e no dei più miti. quello del '44. coi te– momenti che sono stati appresi, da chl deschi e la rivolta endenllca per le stra· ne era lontano. come una trasngurantc, dc e le ra1>presaglic fasciste), dall'un· talvolrn come un'atroce leggenda. LI pulso che lo ha accomunato a tanti del accettiamo come la testlrnoni:rnza di combattenti lw tratto figure che crea· una realtà. che li puro enunciato dei no con :e loro parole, col loro muo– fattl non basta però a rappresentare; versi, cogli ardimenti e con lc loro tanto ~ difforme dai nostri sentimenti stanchezze. colle reazioni di fronte al e modi d1 vita consueti. pericolo, colla tensione del loro propo- E' una realtà violentemente nuova, siti e cogl'imJ>rovvlsi abbandoni a una che crea dt botto la propria atmosfera, rinascente freschezza (i camionisti del- 11 proprio costume. Ed è un costume l'ultimo capitolo, nuovt rappan,, un che. riadattandosi. prosegue nella no- nuovo costume; la dolorosa es1>erlenza stra vita civile; o che per lo· meno, (da alcuni sofferta con una coscienza col suoi residui, vl circola, tanto da tilnto sveglia da parere allucinata) del renderl:1 ora strana e un poco stralu- prlmo e snnguinoso schiudersi di una nata, d..i devLare vcrso maltesi aspetti nuova civfltà. a uomini. e saran sempre obbligati a una retorica, che avvinca (e talora combattere. Così si può nbbozzare uri3 momentaneamente allarmi o 1~rflno « rai:ionc I) del libro; non già una fil•.•- orrenda I chi legge una sua arte del sofia, chè non c'è in esso t.e0rld. :al pcrsu.u.lere. E' una retorica nlcnt'a(• plicita o esplicita. l.'<i è solo qu~l!a si>," fatto magnlloquente o tortuosa; non ciflca csperic\iza che conta. quel po· vuole esagerare o provnrc Il falso. tenzlamcnto dell'umano che è la J·!s90- Serve a Istilla.rei quel mondo d.t i,;cn· sta all'erferatczza dei mezzi ad'lperati umcnti, di azioni e rc:izioni umane e che sbocca e s1 cs1>rime In s.~enc <l1 particolari di un tempo che misura, sobria 1,letà. E' l"umanità a una te:-i· anche nel suo orrore, una speciale sione nrnssima, benché non avverllta E,:"randezzadegll animi. o una neces– c non csc!amatìva; dissimulnt.a anzi da sltà p:ù moderna; serve a educarci a un Lono basso del colloquio (è quasi un ritmo <il ,·Ha che urta e sconvolgc tutto dialogo). nel brani dove non la consuetudine, a pro1>orci Ideali dl e cantino• domande e rls1>0ste oziose cui ancora non conoscevamo forme CO· all'apparenza. a guisa dl versetti: sen· sl sensibili e prossime, e che ora scm· timcnu o atteggiamenti su cui l'auto- brano durature, anche se il Jlrtss..ito re vuol sostare, e che vede sotto la farà presto a riassorbirle e ad allon• lentc d'ingrandimento. Malgrado le tanarle. li libro. come ogni atto esem• soste, e gl'i.ntermczzl corsivi, che sono p\are. è cosa tutta pratica. che può un tutto diverso modo musicale, il rac· consumarsi con il caso che l'ha cremo-; conto fluisce e si ricompone in armo- non raggrnnsc forse quella semplicità nla. C'è una fusione fra i suol eJe- .di motivi che garantisce la percnmt!l menti che non ar,pare net mezzi usa· delle opere d'arte. Ma è anche vero ti, che non è nella tecnica; un'ispira· che slamo cattivi gludtcl di qucst'oc– zione che si complica per via e ha tol'" casione che tutti c1 prende e ci OC· menu e indugi, ma tanto forte da in· cupa, e che il libro pub liberarsi agli vestire l1 lettore oltre te sue riluttanze occhi futuri da certi avvertibili accen• specifiche e puntuali e trascinarlo al tt, mutare di prospeuo, rinunciare al· consenso. l'evidenza di certi allettamenti, rldurst Tale pub essere la parola conclusiva: a un'espressione essen2\ale valida per è un libro fatto per U consenso e che tutti oltre il momento e le ctrcostan• :!~~o r~~im~~~forfi"~~!gi~noevab~~v~o~ zc ~n cui è nata; la retorica può tra· lunga. non lo sapplamo dire ora. Per- srormarsl, col tempo, ln poesia. cìò è giusto che sta palese in esso UMBEHTO i\lottnA RESPONSABILITA' quella e ripresa• che molti hanno pre- Vittorlnl non accetterebbe un'lntf'.rore– visto secondo una ragione statlsttca e tazione meno perentoria di quel suo numerica e che ~l com'è li disorten· tempo; è p:cmunentc consc10 della dcfi.• ta per1.:hè non corrisponde al loro cal· 1 niliva serietà e necessità di certe \stan– coli. Se :mendiamo quet costume. 1 ze come si vcòe dalla ,wta posta In fine sentlmc':tl che accompagnavano quct, al '11bro.Non conta molto, a1 lettori, che fattl ç I t:!~Oche ne ~mane, lo S~SSft: li suo problema sia c1uello dello scrlt· D J vlta d OS'b'l c1 parr.\ ptu facile e 1>1u a~- tore ~omunisLa militante; ma l'lm1>e- monlca. mcgho moll".ata anche dove a I gno che ciò determina in lut. 1n quel· UN VECCHIO FILM prima ,·ista sembra mconi;::1-ua, cl sen· 1 l'impegno p facile rilevare una parte tlrcmo meglio adatti a una generale In· esterna: come si diceva prima, 11 còm· QUELLA dl presentare al pubblico, i film precede di 1m dacennlo la marcia te.sa e concordi~. Questa conslde1·azio- pilO- Che non annulla le sue rea~ionl ogni tanto, I più bel filtns del I su Roma. I termini dellu Empposlzionc ne non s1 r~tnnge_ arrauo a quanto è d'uomo, che non disSecca o schemauz- • passato, è una buona idea. E' un :rndavano quindi lnvertlU: non era il avvenuto ne, nosln ~onflnl e sul no- 11,3 il suo tono morale. Anzi 1a·sua co- po' come leggere I migliori fra I vcc·, rum che improntav:i le sue immagini. ~~h~~~~~ si;~a 1~ d~'ic~;~~o c(~!f,~E~ir~~. :c;~~e~fe ~· osc1~i\ 1 ~~[:m~Ql~.lS~nd 1 ~~~to;: g~~,!~b~- ;ii1idf11 ~~a~~1\ 1~0. ~1 h~~~,~~ ~i~~~~~?; 0 n~acl~aa1i'f }~~~~:~~ ~~/'l~i- pa. J1 fenomeno è continentale; ~ dal: dine a sentimenti che gli sembrano t vecr.hl films si fa, col passare del 1;omigliava DI fllm. Era 'l'Italia del ,·en· modo della nuova esperienza imo na· ! imJ)Osu e di pnunmat,cal è tanto più tempo. sempre J>lù rara per Il grosso tennio reeente con le s4e aquile. I suoi scere una nuova solid~rle_til!"cçllo che\ c-ccitata e sofferta. J.'orsc questo s 1 ,ic- pubb:ico. Proprio Il contrarlo dei vcc· gagllarclettl., la sua gentc sparpagliata da v_lan!e da ?C?Stulau_gt!-mdlc1 o. eco- ga I due toni, le due cluav 1 del libro. chi libri. • nelle strade col bJ"accìo teso. Il suo nom1cl._Le condizioni Stm1U d~lla lotta: che sono anch'essi. cosl esplicitamente 11 che è malinconico, beninteso; ma condottiero vanitoso. che u.~iv,, parl il nc~1co comun~ ~anno cicalo pe1 I condotti, una novità (bcnchè esempi non ò precisamente ciò che ml inter,es· pari da un f!bn storico ùel 1913. In tutta Europa <)UCI_I umtà nella pena, nel tecmcamcnte analoghi si abbiano _m sa di più in questo momento. Eaco. queste contJlzioni, molte cose cambla· sacrlflc!o, nell_ardimento (mentre 0%11U· uno scrittore americano che Villonni appunto, dalla visione di un vecchio vano. Cabiria, come~si. sa. non si può no crC'deva d1 rar ~r sé. e non s1 cu· non apprezza, Oos Passos); il tono del film. Un film italiano del 10l3, con e· dln- un film lnuUle, nel senso Che rava. non poteva mformarsl di qu~l narratore. che giunge alla massima ef- suberanti didascalie di Gabriele D'An- contò qualche cosa nella storia del ci· che acc?<!eva da, una vallata. da una fJcacia espri.:ssìva con uno stile da ero· nunzio. Una gentile avvertenza degli nematograro per le tnnumerevoll up– città i1ll a1tr~l eh era ar:i<'~ramancata: naca leggendaria. a rlpC'tizlont e n In· organizzatori dello spettncolo assicurn- phcazionl tecniche nuo\'e (panornmlc.i. cosl concom:tante e ~ec1s1va,nel secoli terrogatlvl. e que!lo dell'io rificss·vn va che « le signore presenti nella sala canello. prlml piani ccc.) che vl si at· scorsi, nei .tc~1p1 plu decantatl come che cerca di scavare, di riprol,O• non erano ancora nate quando quel tuarono. ?\la nessuoo. che io sappia, cr europei» E stata pagata cara,. In sentimcnll, scarnamcnte annotata .. ,..i film lu fatto,._ Ma ·questo non voleva a,,e,·a notato sin'ora quante suggestio• scempi e ~vane, e col crollo di u-;1 ap· un alt.ro 1 ,iano: dentro cioè l'~mmo tl~l- dire, Jn fondo. che non avessero po- n.l da qucst.a pellicola. sono 1>assatP. parente c1vtltà. o ~I una forma d1 be- lo 8Crittore pallido e conscio fratello tuto conoscerlo. Ricordo benlsslmo che nena vita e nella lmmnglnazionc di nl· nessere: ma non 61 poteva certo con• dei prowgoi1ìst<1.che vive come in so· vidi li film da rnsazzctto, a Napall. cuni uornlnL qulS t a:la a. buon mercato- . . gno o m barlume l'esisten1.a clell'alu·o, tra n 1922 e il l92-J: ricordo che ml re- Prendiamo il Mussolini che ne( , QueSla ricerca, quc_st0 trapasso del che si appaga di realtà unmaghrnte Al· cero impressione gli specchi di Archi· U>lf.·20 sarà stato al cinematografo e- 1 esperienza.. queS to msegnamen~ . di Ja verità evidente del fatti s1 un:sce medc che bruciavano Je na,•i romane m 1 rà visto Cabiria: Immaginiamo &li Wl 00st0 !11e,_ce lo propone Uom.m,.,e questa interlineatura prez;.osa. le parti davanti a Siracusa. Naturalmente non effetti, su di lui, dcl!e immagini lll mo· M di Eho V,ttorlnl (Bomnlanl, l94.5), ln c-orsivo nel testo, la vigilanza dello sapevo nulla <.H Archimede e forse nep- vimento che riproducevano il momlo che non è. un e documento•. ma un I scrittore sempre più acuta, non com· pure del ronwnl; anzi ccrt.imente non romano caro alla sua fant3Sia Jmma· romanzo: ~i s unzlone ~hc non ha pes~ memo ma 1111i~111e su quella vcrllà, s.,pcvo che esistessero o fosse mal e- ginin.mr: nn1pression<' di tutto. questo: se. co~lc chcevamo, nei documenU e ne,· ambizione o 'impulso di agg1unservi sistlta Siracusa. Ma delle n:wl che bru· i gr.;mdi edifici di cartapesta, le .iqulle ricorch 1Ctl! cerchlam~ sopratutto Il re_-. echi e consonanze. Che Enne l, il ciavano e di Maciste che sp!nccva la di. legno dorato. t gagliardetti erano. spiro de• sent,me1;1t1. 11 tono uma:1o dt I protagonista. era come lnnìlato (ma mola come schiavo mi sono ricordato si. una finzione. Ma a 1>0eoa poco, col quel falll SU-aorctlnarl. Come noi che anche nut1ito) neHa sua parte di ani· subito. E' stata <iul11dluna sorpresa 1-ussidlo della fantasia, e dell'esaltazio· ora cl n.ffacclamo da un mo nd0 pro,· matore C! th comandante nella lolla gradlta: l'incontro di alcune veechiC' ne, finlwmo con l'essere re:i.ltà viva, tetto e .,mmunc, Id'!_ che era In u 1 dalla sua vicenda !'-Clltimentale l'aveva- Conoscenze. l'unica real là, anzi. Erano unn fonte dl. centro vi~•o-della _res1stenza e eh~ cl~I: mo inteso fin dalh! prillle battute; ma! Ma non ~ stata questa 1a sola sor- sos-no pcr U nuovo Cola dl R1enzo. Il l~ lotto ha conosciuto ll~Ue 1~ rasi, d.tl lo scrittore V!ttorin1 non può staccar·! presn. Ne! film, c-he è varlo, r-icco cli quale attuò po1 il suo sogno e fece CU.· l a~lll alla, ~ie~. ~Ila. ~,s~razlon,e, 113. si dal suo fraterno eroe, dal modo elu· trovate, e non pecca e.erto dl J)OCa fan· colare anche lm le aquile d1 legno e sentito li ,~.ore cieau':.o di_queU~prl si,·o come Berta J!il a!l(~artl~ne. e SU· t...1s\a,·c1 sono molte scenc di mas.sp. lo I drapJn del ~Sl~ardettl per_ tutte l~ rlt;.nza. e .che_ uno sci ,tt_ 0• 1 e ~ve,• _ bcntra nel loro rapporll ~01_ su.o! d1· movimento. Scene di soldati che mar· Vie d'Jtalla: e d1sc1pllnò le pe1son,e, e?_ còììlpito ~: poi si a suo_s~l\lz~o, ha sen_ scorsi e con le sue lntenez,0111. che ciano e di ricevimenti regali sono frc- mP un buon resista, facend?le saluta tito che 1.. mo nd0 _d\ ieri. plu che_ml.!_ sono un ricalco dc1 sentimenti, un do· quentl: cl sono re come Slf:i.ce e l\Jas·\ re allo stesso modo ed obb!!gandolc a ta~e in ~c1 te. cond1z1on1esterne (1I da loroso et.'CeSSO del loro dubbi e delle sintssa. donnc fatali come Sofoni1>ba. prendere parte_ alla scena. Si p~ns1 del saoio e 1• 1 pene 0 !!> della guerr?) veniva loro t:Slr.cnzt!, I fantasmi marginali non generaU come Scipione. Folla. soldati resto alla passione dl hlusso\1m per l:t trasngmato nell mUmo. eh~ e_c:a_qlrns~ mal fui;at! della realt~. J_,'croedeve ri· e generali salutano, in genere, con Ja I figura di Scir,ione: alla stona di que~ un pun~o feri_noe un_nuo,o imzio n;I maner pulito. flnchè umanamente può. •mano tesa nel saluto romano, che fa fibn, nato dalla sua fantasia ed.i uuel· la s tar!a cieli_uomo; Non muta . 1 uoi 0 : nella sua azione: lo scrittore qui, in un certo eHetto rh-edere, ogl,.'i.In una\ la di Porzano. ~ messo sullo schermo naturalmente, chi' olesse m_ut;3i lo, m_et pnma persona. sdOJ>J)ianùolo, • piglia la pellicola del 1913 qun.ndo, nonostanui- 1 ln pieno rigoglio fascista. Il dlttatorr. t~r~bbc 1 al poSt ? degli uomm~ 1 bur:~.~ sua croce»; non per renderlo più eroe. dlversh·i circa i cos!òòcl11 « precurso• C'Strae\'a da Cabiria l'immagine cara al• tim de.le utopie. Muta la_ pzospetti e diSumanlzz.irlo: ma a fine di scava· rt •· tl fasciSmo non esisteva ancora. la sua Imitazione. 1:1 L<,;olava. e la fa· delle co~e. mutano 1 ~~ 10 !t. 1 ~u.tano 11 l~ fe ed .ii>vrofond1rc la parLe. la coscien- F'a un certo effetto, In verità. Le piC'· ceva centro dl un nuo,•<1 film! occasion., con esse gl• attce.aiame t a:a dello scrlttorc stesso. che sarebbe cole folle che ranno ala con la mano 51 pou·ebbc seg-uit.:ire. forse. su QUC· J,O STATO MODERNO odit.o ùnlln CASA liDITRICE GENTILE MILANO Foro Bunapnrtc, 11• .-, Dlr~:to:i: ì\I:irfo Paggi e Gnetano Uuld.acci Vlcc Direttore: Anto11io IJ:l.550 Redattori: v. Albasinl Scrooatl, Mario Boocschl, Enrico Bono• ~ ml, Ll~ro Lent!, Glull.tno Pi• schel, Orl3.ndo Roochl, S~rglo Solm!, Ces.:ire Speltan-zon. sempre un inelimirrnb1le «doppio». co• tesa, e i gagl1;1rdetti e le aquile <;ho sto tono, per mostrare con maggiot; lui che pausce e si risente do,·e a!LJ·i J>assano. La somlgltanza (ma si deve particolari che Cabiria non ha soltan· fa, colui che ritorna continuamente dire addirittura l'eguaglianza) del sa· te, un'imJ)Ortanza nella storia del d· i.una coscienza, torwrandol:l. fino a gliardettl e delle aquile con quelH cl nema: ma .iddirittura nella Storia con esaurirla. E' un modo di spremere una con quelle che per ventl unni hanno la esse maiuscola. E' la più ~PTandP ed esper1c11za fino alle ultime stlll · la· ci.rc. -ol.uonelle grandi occasioni attra· evldento antlcipaz1one del fascismo il sciando integrn e nuda la linea della verso le vie e le piazze dei paesi e tlplco paesasslo delle giornate di gara nari-azion" . delle città italiane, era assoluta. J nsom· del ventennio vt sfila Indolentemente I tutti umani, gli uomini. combat· ma. In certi momenti, questo film sem·. sotto gli occhi. proprio con auelle 1 :11· tono contro l n~n um.inl, gli opprcs- brava girato durante i! periodo fasci· 1 maglnl che auaranw e ujù milinn• .P sori, e soffrono da essi; ne risulta uno sta, n cura del ministero stampa e pro- persone. ,·olentl o no. furono coi::trHtP spettacolo di generale pietà (I morti paganda; in 4n pe.11odomagari un 1>0' I poi a vivC're o a veder vivere Intorno ~~\~ea~n~u\m~i~~ai~~~di/e i~st~~e~~ ~~g;~~::O~~~o~· 1 aoè J!1l:;ln~~i~~~: 1 a ~ro~osa. del resto sembrer:) ~1cno uomini besuali. i giovanotti biondi. polare•· I paradossale se si consldcra la 1:mrt~· ~.~~~e~~: 1 ~a~:r:>0Wzi~t~~t~(a~)t1n b:i~: p::tef~~n~~lr~ù: 1.fu ~ 1 ~ri ,.r1r.~;3an~uf:;;~ ri::zi~esc1!n~~A~~u~~!~e 8 \a'a;~::~\:t: che non vuole azzannare la_sua vitti· la posa protenra., la mascella quad:3ta. · l'itleà del «precorrere». che aul snrc:,,.. ma umana. e si vergogna p~l del ~•.,,) n gestire b~sco e scattante,- Stessa oc· be troppo poco, O-Annunzio ~ ~Vito - !;;~~~ g~:i~~i. ~~tr~ai:~abcd"~'Jr;;;tt~i~ ~.~:ta st i~o c~:~ag~; ~:~f~~~'. 1 ~"i. °JilJ 1 - ~il~~~~!~ 0 Lo~ 1 :~e~uf~ci:f!o 1 .. ~o~eiid~;~: ~tn~°c!~~~r~la;i s~":fC~l~gh:1~b;;~I ~~ ~~l;g I~ !~~~~\i:'~~~f~~!~o. ed:f 1 fo~~~i ~~~~~ U~ufl~l'Osc~:m~~ i: /a:~~P ci~;, reno nell'inferno. C'è anchf! forse im· nr gridava « duce », come al bel tempi. fondamentale asl)('tto. ancora prlnrn ili ~~:!ft~~f-~r~~~Ol~iit~ni.tr5nou~!f~f c~'. ch~ 3 1fo~~I ~~e\~;n~~tu;•:il~f;~~iepe; nascere: e circolava con lo ~tesso ca<.• dono. ma non possono perdere, perch~ comparl\·a cU tanto Jn tanto. th·o gusto, Jrti_ stessi scenan i :os1e.cl. ci saran sempre uomlnt che succedono Ma tutta.via i fatti p'arlano chiaro: il I la stessa tronfta go!fa~lne del ,\•bU e
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