La Nuova Europa - anno II - n.36 - 9 settembre 1945
--· 9 settem.1045 --------------L:.t NU,OVA EUROPA----------------- 7 -- IL MUSEO-SCUOLA i'ottcnzionc dell'allievo su qualche Dlsogna tarln finita col misoneismo dc• pcrsonnggio ·o avvellimento storico. Il gli :i.mbicntl scolasllci e mlnisté>ri.1!1. ritratto di Carlo V df Tiziano imprime Comunque la scuola di per sè non In una mente giovanile il carattere di ha nè 1 mezzi nè la posslbilllà nè 1'c- quell'impcratore come nessuna parola spcrlcnza per promuovere una simllc U NO del fenomeni più lnteressa.ntL ripreso, o~ che la guerra è finita. e potrebbe. Una cattedrale o un castello rlforma. Ed è questo IJ momento per della <:lviltà degli ulUmt trenta sarà esteso. e finalmente riuscirà. riprodotti. sono una integrazione ne- H musco di entrare in scena e soccor– annl è l'enorme svlluppo e la L'esperimento è stato elasUco, e a\ è cessarla al racconto della vita medio- rcrc. Anche nei musei cl sar:l c.Jacom• progressiva Importanza della visione adattato alle condizioni culturali del evale. Se invece di una piccola ripro- battere il mtsonclsmo. ma almeno t'e- nella vita culturale d'oggi. I ragazzi vari centri. Lo scopo generale era d'ln• duzione In un libro di storta, un arnevo sperlcnza vi ~ molto maggiore. Nelle d'oggi sanno molte più cose dl nol segnare a vedere. Ma a vedere che avesse davanti agli occhi una esposi· città dove ci sono motti musei. il com– quando s'era ragazzi, perehè le hanno cosa? Gl'ingenul hanno rlspasto: .etut• zlone di monumenti e di opere d'arte, plto di costituire 11 musL-Oscolastico vedute nel documentari del cinema. E to». Ja ·geometria LntulUva, 1 costumi la sua coltura se ne avvantaggerebbe deve .1sserc assegnato al museo d".:rte 11 successo del giornali tJlustraU è la dei pfitSonaggl storici, I materiaH adatti e ti suo interesse per !a storia sareb- moderna; nelle altre citi.A hiso~nerà prova che 11 pubblico wote guardare, per la pittura e la scultura, la tecnica be ravvivato. L'attrattiva della visione istituire una sc-zlone speciale net mu· ·ha 1a·posslbllltà di guardare molto più e la pratica della lllografta. infine l'e- è tale che la scuola numero due - li seo unico. di prima, data 1a nltlde7.ea dell_eodier• stetiC3 che là sl chiama li stanlftcato museo - dovrebbe assumere il carat• Qui a H.omaper esempio la galleria ne lllust1·az!on1:e ne profitta con pia• dell'arte. Bandito. come sempre. ognJ tere dl scuola volontaria, anzi ambita Borghese, con tutti l suol lnsupernbili cere. E'"Inutile dl \amentare che, guar- «ideo.logia,. di cui 1n America si ha dallo studente. enpllavorl, non è ad:i.tta per essere fa· dando di più,. sl legge dl meno. Con· orrore, è naturale cho l'lnsegno.· Si capisce che per ottenere questo tnlIlare a l:itudenu medi. lnvL>ce il Mu, vJene invece di convogliare la nuova mento sia stato disorganico. Un profes• scopo, ch'è pol una riforma dell'lnse- seo d"artc moderna potrclJbi,;benissimo passione del guardare verso scopi sore, per far capire Cicerone. ha lndot- gnamento, è necessario di vincere molti adattare una pal'tc del s1wi locali a 4struttlvi, cioè educare la vistone. . to gl_,iall_ievl a eseguire e rilievi ro- ostacoli che dipendono dalla rouwie. esposizioni pcrJodtche che Integrino et. sono del Ul)rl che sl chiamano mani :o in plastilina. Non ridete; quegll Un direttore di museo deve essere mol· l'Jnsecnamcnlo mediò, e soprnttutto « scoJastlcJ» J)c1·chèsono co01pUatl ad stude"ntl non avranno capito Cicerone, to • democratico D e di mente sveglia organizz:.11·eesposizioni vl:-is;;!unti da uso dello scuole, e qulndl st distln• ma 111 cambio avranno intuito ciò ch'è per lntcndere la funzlop.escolastica del affltln1·c:11ln s~uoln. SI cap~.i:;c~ che quC• guono dogli altri llbrl scritti, come sl ri_lievo:e non è poco. Altrl ha ricorso a suo museo. Un p1•ofessoredi storia de· stu esposizioni dovranno essere soprnt· diceva, «per. le persone colte». Perchè un specie d'indovinello: esposte le fo- ve essere assai colto e intelligente per tuttò di fotografie a colori o monocro– non cl dovreb1Jc1·0essere del « musei- tografie di due disegni, uno di Rem• dedicare alcune sue lezionl a commcn· mc di monumt!ntl e di OP\.'l"c d'arte fa· scuola», raccolti e organizzati lit mo- brandt. l'altro d'un &uoimitatore, ha tare monumenti e opere d'arte. Ma si mosl nnllcht e moderni, ùi calchi da do da essere adatti alle scuole? Gll chiesto agli allievi di giudicare quale tratta di eominctare. e col tempo le dli· sculture, e clioggetti onginall. che POG· stm.lentl delle università e O.elle acca· fosse ti niigllore. GU studenU al son ficoltà • di persone», contro le quali sono essere delle vere operi! ù':irte, an• demic di belle arti l)OSSOno visitare con divertlU, e probabilmente hanno rJce• anche negH Stati Uniti Si deve lottare. che· se non di quelle che cost:mo mi· profitto i musei come sono ora . .MagU vuto una prima iniziazione alla quaUtà saranno superate. Uonl. Un disegno o una st.ampn,un cuc- studentl delle scuote medie - ginna.si . del segno. Una ragazza che amava la cht:110o un vnso o un plomo 1>0ssono ~\ 1 ~~~~;~:~J!~;iè~~~lel~~nm~~!~ -~~=~~eJ.I~:~~~. ~ovi"b~~~ f! 0 :~: ··· !~1~ ~~~~1~~ iu~~~-~! 1 ~~J~i~~c~o 11 ~~ e in genere non se ne interessano. tura originale, perchè offesa dalla su• Occorre sin òall1ni.zio definire gll sco- bia un commi.:nto stanco cJ estetico, L'istruzione del giovani italiani ùal die-- perfieie scabra. Le fu sJ)Jcgato Il valore pi della scuola :iumero du~. c-.hca m!o che 1,c1·m<:ttanll'alllevv di p!•ofiuarc cl al diciotto anni \! essenzialmente li· del tocco in pittura; e forse fu canee!• avviso sal'ebbero i seguenti: assai più ,prontamente che della paro!a brcsc:i; e S31'ebbe bene d'integrarla iato on pregiudizio in una giovane 1. famitiarieza.re gli allievi delle seuo- del maestro. E domande agli a1Jll•vi con una istruzione visiva. mente. Comunque li difetto cli un prc• '1e secondarie con l'arte moderna (ad sulle loro preferenze o sulle loro imcr- 1 nostri musei che sono ricchi di ca· ciso indiriu.o estetico st è fatto senUrc. esclusione s'Intende della cosi dett.1 1H·ctt1zlonlsono opportune per invo• J)ll::t\·ori,quanto e l)l\Ìdel più ricchi del L'inst!gn;;i;mentoha oscillato tra l'lstru- arte nccadcmlca). ;Uarll a p.irtcclparc atuvnmcntc u!le– mondo. oi-t.llnntlspesso decorosamente, zlonc :, , ....... , e la collurn storica, 2. fammarizza.re col valore artistico csp0st:lionl, cd cvcntualmentl! ~•copiare e t::tl\·olta u, sedi gloriose, hauno un Ne' ~,1:u ·m,rncatc le cognizioni tnulll\, de&ll oggetti in mezzo ai quali vivla· questo o quell'oggetto per f\!rmarne il ~~~r~~~zl~~~lta~~ ;!~ll~~i~~ 1 ~~~~z:~~:~ ~i~:\~tt~1~~~~orc~H~~fo1~!u3,~~~r~::: f.1~~! 1 1 !~1:tt~e~n~I~;• ;i::tci~! ~~ rl~~~~lm~o-scuola ha, bisogno di DhJ"lt1 S\'lluppo delle collezioni. Nel tempo E per dimosti·are il. profitto si 1Yrlcorso l principi dell"urbanistica. buone volontti, pronte a sacrificare pre· della mia glovlnc-lzn echeggiava ancora alla statistica, ctoò·al numero delle vi• 3. famlllm·lzzare con i monumentl e giudizi, ciò che t! sempre dltfic1le. Ma. I'annt~ma romantico contro i musel s~te degli studenti al museo-scuoln. le opere d'arte più rappresentative non ha bisosno di molto den.1ro. E nel· « tomllc cteli':u'le »; oggi non più, perch0 Dal resoconto risulta, che i;:olt.anto11 ùella storJu. • lo stcss,, bllnnclo ùci muscl s1 11uòll'O· 1 vlsit::\torl si son fatti sempre più nu• Musco d'arte modcrnu ùl New York ho Lo scuoln sccòndaria hri già un appl· vnrc il dcnurn necessario, sl1J1·nntodn me1"osl.Anzl i nrnsel s0no divenuti lo saputo quel che volevo, e ha aglto dl glia 1,cr tale rlforn~a. ed è. l'insegna· altr,i scopi certo Interessanti ma meno imccchlelto 1m.:ifcrltopct· lo svlluppo conscgueniz.z. Accortosi chu le scuolt, mento della storia dell'arte nei Jtccl. I urgenti del musco·scuola, QtllllOraesso Ucll'inùusu·tn turistica e hanno rica- secondarie ùànno una lnrurlnaturn di. Blsogn.i svilupparlo e mo<llCic.ir!o.per• sia considerato un contributo essen· vato un discreto prolltto con le tasse :.ute classica, medioevale, ùcl rinasci• chè sia una lettura di 011crc <1:arte, zlalc ;.111:.\ rln:1sclta della educ,w,ione d'Ingresso. L'ln(Justrla tu1•isllca è (JUello mc1)to~e del b.irocco, ma non di m·te nnii <·ilelns"gnamento di tipo manuale, nazionale. che ò, e Ulo ml :;uarùl dal dcpt·cdarla modcrnn. ·e· quindi prcpanrno la rcsl• e un QUVlU-mcnto al gusto moderno. . LIONELLO V.l:!N'.1:URI In un. momento come l'attuate. l\Ia si stenia d9l pulJIJ!icocontro le voci arU· ~~~rl~l~~~~-e~1)~~~t~m~~~g• ;w;ss:a::~; :~\1~ed~f1k 1 e::~s~i~~:~ 0 d%~~!~;:,.~: ~-"'.,"'~"'-"'."""""""""""""""""""""""""""""""""""""""" 't:ione del p1'polo. p1'0Qrio per gll stuc.lcntl delle scuole - I dirC?ttorl lici musei itall;;i;nlnon st sècoildm-te: adatte alla loro mentalità, I LLU S I ON E oono m·~l curati, nè sono mal stati tn· in mod.o da susclttm.~ il loro interesse. · . vaatt, a tnsc;narc. Avl'ebbero constdç- E p_Cr·ou.1.c moderna h.t inteso non solo ralo !orse )'insegnamento come una pittura. scultura e at·chltettun:i, mn an– dhnlnu;&.ionc tielle 1oro (unzioni. ii; dato che l'arl-e<bmcnto. e gli ogiiettl dl cas:i, lo scarso numc1-odcgll addcttt al mu- còllelli, forchette. cucchiai. stoviglie, ch•Jll;\ è la omogeneità delle conos.:en· ze e delle !dcc. E' SOprattutto un con• celta dell'universo comune a tutti ~ eguale per tultl. Si deplora che ca ar:. Usti si rndano appartando tn una « torre d'avorio,. ma la colpa non è degli artisti, sl dl coloro che non ~– guono gli nrtlstl ma rimangono fennl' su posizioni arretrate. E' quaSi un se• colo che ~Il m·Ustl più Hluminatt st del st.•I.Jc loro funzioni trndl::donan Il h;m• etc.• in mcxlo (la n.ddl!Stt-nrce rlcono- DEFJ·NI-TIVO no compietnmcnte assorbiti. Non si fa SCcre.la differenza tl'a un.gusto fl~c o loro un:i col1>n,1>erchè il lavoro delle un· gusto volgare nel p!ù semplice og• soprlntcmlcn:te In un paese come l'It::t· getto. anch·c a buon mercato. E il rtsul– .lia 1isu!ta spesso ass:11gr:woso. Ma qul tato Si' è ·ratto s{'ntlrc sul.lito nelle co·sc. si critica 111)siStcma. Nel musco del chè 'gli allievi hanno Imposto al loro Louvre a Parigi o nei musei londinesi genHori di m!glio1·~1·c il gusto dell'ara· non mnnc.1110gli apl)Ositl lnscgnnnu blente. InoltrC 11er promuovere la fa· che Illustrano questo o quel gl'uppo di miliarità col gusto moderno, quei mu• ope1·c. E' vero che le lorn conferenze sco non si è limitalo o lnvllnre gli al· sono rrequent.ito da nùultl, e non da lievi. nella p1·01wtasede, ma ha Ol'ga· i;io\':ml studenti. Mn è sempre meglio nizzato mostre uiauoia11tl, da esser ve• chi: di nfrldmc I vlsttntol'I ni c:clceroni». clute, t'una do110 J'altra nello scuole Costol'0, chr. sono cosl numerosi da stc.-;se. E qui vi pl'cgo di ammlrnrc noi, e che cslslonò anche n Pnl'igi, l'intelligenza e lo sl)lrito pratico degli sono <11vultlnto1·1 d'Ignoranza, non ùi americani: essi stanno l'iso\vendo 11 co\tur.1: Blsognc1·cb1Jetrovar loro un 1n·oblema dei rapporti u·n pubblico e posto d'u,;c!cre. se si vuole soècorrerll; artisti moderni, ùi cui tanto sl tl.i1•Ja ma hl!.osncrchbe cvltm·c gli scherzi dl In It..111a, non col tentare di convincere cattl\'o gcnQrc, che ~ono le loro spie- gli artisti ad abbassarn la loro arte al ~azioni, sia per Ja dlgnltù delle opere livello dciìi·lsnorantl, ma con l'elevare li':>1·tee dei musei che le eontengono. per me7.zo della scuola li gusto c.lel s!r• per carità di patria. pubblico al livello dC'Sliarli~U migliori. Non cl sono ciceroni davanti alle JlOl"lCdel 11\USCl cle;:11Stati Uniti, in •mesa dell'ingenuo cliente. proprio 11ci·• eh~ ogni museo ha unn o più pcrso:1c adrh:ttc all'lnsegnamcnto. :inzi Il museo è- stato lstltuito COIl)tOJ>OSltO d'lnsc- 01mrc. :\Ja nemmeno questo è stato tro– v:-:tosuffietente; non IJasta tnse-.;nare la storia dell'arte dnvanll,a quatlrl o a statue. l>l~gna trovare un rapµurto u·a quell'lnsegn:imcnto e I corsi d'lstruzlo• JlC lmp:ll'tltl nelle scuole. SI vuole non E' troppo 1>rCS:to per conoscere I -rl· sultati di tale az!onc e in genere dello tendenza scolastica del musei. Quel che po~ dire rntt..ivla \! che nelle c..,se, anche modeste di g!ovanl sJ)OSI, Il gU• sto dell'arredamento è spesso di alto livello. Ciò .che è dovuto senza dubbio alla. famW~rilà dei giovani Col musei, familiarità che C infinitamente moggto– re negli Stati Unltl che in Europa. e che dat3 (la molto tempo, assai prima del musco-scuoia. n l~n~!~a1?~~itode~~~o 1 ~1~~!~~~sc~o~~ Il -va~tJgglo òi fare del mui;co una sclutn e ·meditato. La l>jrezlonc ucnl.!· scuola m:mero tluc dovrcblJo a1>pn· 1·:ilt) dcll'cducuztonc di New York hu 'rirc-evidcutc a ciliull(Jlle. ·Mlg\lorore l1 .lSSCbnnto11e1· tl'C anni rundl n cinque gusto della nuova ccne1·azlonc può ave• nrnsei, ))Cl'ossnfi;~hu'c.11;\orn possil>i· rn effetti· inc:ilcolalJll~In Italln. dove Il IIH1di parteel'p!l7.loni?diretta a.\l'inl:ie• tcmpe:·amcnto m·tlstlco è nssnl diffuso, gnnmento secondario. J musei scClti sl um:\ c.lil·c\nonnalc. Se oggi l'arte Ilo· 11·0\'~110 n ·N,1wYork. Chlc,1go.•Buffalo, liana ·non ~ all'nltcz,:a dl quella, per c:cvclrmd, ).fl lwnukec, claò nelle due esempio, ùcl nostro 1·1nasclmcnto, si J1\l1 :;rand\ cittù desH Stntl Uniti e tn deve· non alla nostra natu1·a de:cadutn. altre tre- clttt1·d1 media i:randez7.a, tra ma a un difetto ùl • clvlltù •• e cioè a ooo e 000 mlla·abituntl. Un lll.lrctto di una quantit~ dl 1>rcciud\zl cstellcl .e LycUa Powell - Thc•llrl atu.iteum Co- non ·estcUc\ che tarp:mo le alt aneho mcs to thc Sèhool, 19H - rlforlscc ai migliori. e U rcnc.lono Umidi. Su!i'es1K'rlmento. m~lle in rll!c1w·o1a · Ma· il musco-scuola ha anche un l>uona \·o:ontà sin del professori dcUe compito che va oltre fl 311sto,e può scuole s!n degli addetti al musei, ma vi\•ificare l'insegnamento scolastico con anche ctn1mcrn lc.difTleoltà che vi sono qucll~ visione delle cose chè \! di plù o Hon si sono pol\1tc superare. C'è chi tmmcdi.::.toetrCtto che non la lettu1·a. è entusios;a. dell'esncrlmcmo. ·e cht lo I librr seol.istl.c!<.il storia hanno sentito con~!dt!ra .f:lmto. Tutta,·fo esso s,nit H·bisogno Ui·iJlu~1r~ioni J}er fermare sono l:1sclall dietro le SJ)tllleIl concet• E RACLITO diceva che la vita è uno to rinasclmcntale ùcll'untverso e sono ~~~}g"~ 1 ~?;~u~n\ m,t~•i 1~ 1~~~nn~cntrntt tn quel nuovo concetto che si mlntto alle fu~zioni di mlnl_stro <Je!~a~al~~d~!~c/~~;,r:i~~~la~e 1 ~~ 1~c,P~Z. pl'opnsnnda. L 1ùea.che la vita scoue le cogn'.:t.lonl nccumulnte 1n questf e non. si rcrm_a rie~ ~ommamente .JJtmltro sccotl che cl separano dal c1>1tipt1tlca, o. gh uom.111s1 studi,mo <li "tempo ciel mnnsclmento. SI confl'ontt' Ot>J>Orl~ smenti.te ~cmprc nuo\·e e eem• 11concetto dell'unlverso che aveva un pre pht nttcnd1bil1. In quanti slamo a uomo ciel Rlnnsclmcnto col concetto prnucarc il dllcttant:smo? Le~ger~ In dell'universo che ha o nlmeno do• n1>pm·cn:rn .. <1uest.1forma cli \:Ltnc, e di v,rehlie nvcrc l"uomo dt?l nostro tempo, ncqul~lo difficile _e ~ol_to fat,':o-;.i ~~ e st ycdrà cho non c'è posslh~lit~ di . poaune. In quant~ s._am~_?d a-.;ccttn1c nocorclo trn In rornia mentale lspii-ata. una vita<:J>rJva d1 hnnhta., .n<>:n }:olo; dn quel concetto dc!l"un\vcrsl) e I.i for• mn n mn~ochlstamente _comp1aceh..ene. ma mcnt:lle Ispirata da questo. Uom~ Nessuno. Non pure no1 Corse .. Del no· perfetto è colui la cui forma menta.le su·~ corpo e della no.stra anima noi \! pienamente lsph-ntn Oal concetto ul'll"· nbJ).:m10 fatt!) sacrlfic,o, ~~bandonan• versale del Lem))O In cui egli si· trova doli entrmub1 a questo fl~ne che non n viv..crc.scn 7 .. , lncune, senza oscurità, lasda traccia; ~ua una spernn.'Za sia scnzn • zone bianche• o errori o pre-– pu:c tmllrctta d1 ùurar~. \ '1vetnc.he In gtu,ll,:II lasciali dal p:iss::ito.:Mnquan• no,, se con t.i:nta tenacia _no. la:1orla• ti omtnl pcrfctt!' I più vivono mo Je nost1·e opere e mai scxlùisfatU ~no 11 · n sem!)l'C i ·itorni.im ,,:,a lavorarle, a fine fisicamente nel nostro tempo, :fu!c~, dl , uri1s com7?011er! vers:s e r:irle i~t~~e~~~ ~~~~: J: 1 u1:;._~~ 1 ~e~u~o ~l~ ~1~~~rerg.!~ 1:e~fe~~ 1 ;ii~;~'n: qri:B~ lini o di un Lorenzino ù?' Medici. Sl quale noi rlpamamo tutta la fede dj tenga conto di <1uesta • m~ruosa • Cii\ ti:imo cap,acl, e che per nostra cu· comliz.lone ~entale, e la ragione pro-_ ra si chiama « immortalità terreslre ». fonda aPJ>.ll~ della tanto det>!Ol'a!a L':isplrnzione a una condizione sta- crisi della clv,ltà. Tratto" In lr.,.a-nnij bl!e tl'ova talvolta ima ragione che dalla coi1d11.1onçmo.struosa dc la ~a in (Ju:i!c:hcmodo Ja giustifica; e anora mente. Ilnlllum,nato uomo del nost;: cs~n si rassoda e prende cor))o. L.i tcm~ crt."tl~_dl rlconoscere nelle I : }HCta Sembra ra~giunta. La $Veranza mag1nl _della1 ~ di oggt I segni del~~ d~vcnt.i ce1·tezza L'attesa riceve il·suo decadenza. 1>e1ch~In queste lm~ag , p 1;emlo. 11 desiderio il suo ::;pp.ign• non rltl'ov.i quel prlncll>II 1~1ast1ci ~, mento. · quali Il suo ocehlo o la , :a mc,.~ Il rnnasclmento è uno di qne~1\ fe· sono rimasti rerml, e Ch" sono l prin; lici momenti d'illusione nei qu.111 l'uo- elpl\ plastlcl lsplratl dal· concetto uni– mo Cl'(;'(lC cht~ il mondo ha rngghmto versale del R11rnsclmento,Core r!sot: una cont.lizione stabile e uri assetto levarsi eia questa decadenza. R•t~r c.lcflniuvo. Per molti rrnusione del m. nnndo a quel pn!nc 1 lpll; che sarebtie nascimento dura ancora, pe1·meglio di· come voler trarre v.ta da un cada~,e• re dur:mt> cli clTctti di quell..1 iilusio- re. Provàtevi a sfogliare unn. sto1l!J. · ne. Mo1tl continuano a pens..,re ·la vHa d1ill'r,rte.PrC6cntata per lmmafnl. V~- e le· sue· ragioni come le pensavnno I siblllsslmo è Il trapasso dal\ art~el: contc-mJ>oi-ane1 di Giulio· Il. Questa In spirata dnl concetto to)lezri? ~ ·spr causa proronda delle crisi sempre piil l'universo (Rinascimento a .M" e 1 ~ . f:"\.""aVI e semf)re p:ù frequenti che so·a• rata dal concetto eopcmlcano. ,lm~ i:. ziano l'umanità. la causa· che €.U. Jon· slone nettamente ~rnvorevolc. Negat •,:.., tano' l' « senza che nessuno se ne ac- va. Il trap:isso comincia co~ 1.lapet, ~ corg:i • porta a queste guerre e a quc- r;•r.~!ungc li suo punto mass mo ne~U.– stc ;.ivoluzionl, che rende ~mprc più 11nwrei,sionlsll Sembra i1U!l:UM~ e,,~ ò'rf~i1t"' il ricoslltU\rsi- di un.i ~ivilt:). i arte. s1>:-ir1sca, .cho. non n.bb1aPlÙ nur C~nùb.lone prima al· fom1~rs-r di'.'una, la dr, moAtr~rc. Sembra ch:1 un ~eu10
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