La Nuova Europa - anno II - n.35 - 2 settembre 1945
., __ 8 ----------------~-LA NUOVA EURO l'.~ -------------- 2scllcm. l!H5 -- ~;!~f n~~~~to~t:.:!-c~~~~10 1 ~1~~~~~t3; L E T T E R A T u R A· 1 N G L Es E :!~s~:~~n~c~rce cftl:à S~a~~1fe 1 ~; ;a°Cn SJ)cllacoli del genere. (q~sto Io ama da oiltore; sl vedano le Dato questo stato d'animo eststcntc brevi 1,)Cnncllatcdi colore nel suol ro- ncl paese. è facile immaginare il trat· e H E s T E .R T o N manzi. I suoi tramonti, I suoi noti.umi). tamenlo eh-e avemmo nel campi Ma e perciò è ottimista; ma ama uomini e forse. 1>iù che le sofferenze materiali. cose con un'adesione che va alla loro ciò eh~ maggiormente ci angustiava la ('SSCn7..a, Il scarnifica e li semJ>llfica, ol: vita erano l,c continue richieste che cl tre Il guscio, 1c convenzioni, le abllu· facevano i tedeschi di aderire prima I·L SERIO GIOCOLIERE dlnl, Il ama protestando, in nome di al movimento ,.-epubb\.ican.o fascista. certi Ideali cl~ per lui sono una cosa poi al lavoro volontario in Germania. plana e naturale. ma che pur sono cari- L'argomento COI quale cercarono dl LA diligentissima biografa di Che• chi di forza esplosiva e rivoluzionarla. convine2rcl ru sempre uno solo: la !a· questa r.i.duzlone. clapprlma l'~ffetto dl Di questo è conscio, e ne ride. Jntrave: me. LC razioni giornaliere di viveri e- sterton, :Mairle Ward, ricorda un gusto borghese, che reagisce, tn no· dc prossimo un :-illegro ruturo, una spe- J·ano dosate in un modo, per cosi dire. nella sua. opera. (Gllbert Keith mc della sua p1·01>rla solidità e compat• cl-e cli gran pantomima o sarabanda di scientifico: era giusto quel· tanto che Chcsterton, Sheed and Ward, Londra tczza, contro l'anarchismo e l'avventura uomini rigenerati<' Hberati. che si sono l!nJ>cdiva di morfre di rame e nello 1914) un a1>ologo:un giocoliere medio- et prepotenti Istinti ancora arlstocrau. flnn:lmente sI)Og11atidelle loro vesti da stesso tempo di mantenere. l'organismo cvale s·er.i convertito e aveva vestito il ca~nte 4ndòmill nella privilegiata so· manichini e di lugubri autom::ttisml: in erncicnza. I casi di morte per rame. saio; ma non per ciò aveva preso l'abito cletà settecentesca; vi subentra pai una frutto di imposizioni. di errori e di stor– almeno net campi Qove sono stato. ~ra· lnt<:>rno del monastero, se ne rimaneva stanchezza delle stcs.se virtù borghesi. ture che costituiscono i tuttaltro che no rari. Ma i Jlrigionlcrl, mt ,riferisco sem1n~ tutto confuso e Inetto, tra i con· che perdono di tono e di significato, e ln('ViLibili « m~II del secolo•· . al f'USSI che erano pr-ivl di ogni assl- fratelli, all'uHizlo del coro. Un giorno una correzione pslcologlca agli entusia• Come tanti altrl convertili cJtln!lct stenza e controllo Internazionale ed ln pensò il modo di Carammenda della sua smi e all'intensa serietà con cui veni. Chestcrton è un a1massionato del me– mano te<lesca da lungo tempo, mori· stolidità: davanti a una statua della Vcr- vano conclamali e perseguiti alti scopi d!ocvo. ma, a differenza di altri, scoi>re ,,ano di tubercolosi a dozzine. Mori· gine dette spettacolo di tutte le sue l)l'O· socia li. Alla fine del secolo si scopre e predilige nel medioevo l germi d'uua vano con un dignit..'1 tutta orientale. dezze. St.lnco alla fine. volse :;:li occhi la dclicatema dell'arte e delle fonne di rinascenza. un tempo libero, anllfcu· sen7.a un lamento. senza un gesto di alla statua e disse: «Maclonna. ecco l1 vita «dccadc_,ntl»; forme che non ranno dalc. di freschi spiriti dndlvicluall, ac– rihenlonc- Si sdraiavano per terra e meglio che so rare•· Nello stesso spiri· presa sul PoJ>Olo. ma che corrispondono ccntuatamcnte cristiano perchò france,i non si alzavano J>iù. neanche quando to, dice la Ward, Chesterton compiva 1 a un affievolirsi di motivi pit) sostanzia· scano, un tempo che non è precipitato un compagno li chiamava: cosl si ae• suoi gesti di funambolo e di acrobata. li, a un raffinamento che è un'cstenua· nel nulla ma ò continuato negli animi, corgovano della loro morte. Ogni mat· Che Chesterlon tosse un gran gioco-. zlone: gli esteti !}rendono Il posto dei che rimane una perenne e vl\•a Istanza lina veniva un carro a portar via I ca• llcre delle lettere nessuno penserebbe rfform;:itorl stanchi, o si uniscono al e che perciò si può rl))roporrc oggi stes· da veri; lo vedevamo allontanarsi, con di neg~1rlo. Il gusto del pubblico. dell9. loro J>roposltl in non tropPQ vitale con. so senza ricorrere agli estenuanti a1>r>ef– delle schclclrìchc gambe nude petlZO· scena. della ribalta lo accompagnava fin nul>lo:sì pcnsl a un Ruskin o a.un Mor• li della nostalgia. Nel mciliocvo st con: tanti d4 fuo11... dal suoi giovani anni. li pi:-icercdi es1>0r. rls. figura per lui l'animo J>Opolare, fa na· Non conosco nessun caso di italiani si, il compiacimento della notorietà, che Lo spirito d'avventura, l'estro non è zlone nelle sup c:irallerlstiche di ugua- che abb\;mo aderito a Mussolini per ra- g\l era procurata anche dalle sue carat· d'altronde facilmente coercibile ncgl'in- gltanza. E accuSJ. la Rlform.a come una gioni idea!~. In tutti la causa motrl~ terlsliche fisiche, non lo ha mai abban- glesi; e trova pronte alire scappatoie. «ripresa• del grandi. che poi han go. è stata la fame e la speranza di rltor· donato; c'é 1>ochepagine sue che non fl- L'luuno,ir. talento Inglese (che è un vernato il mondo o 1>erlo meno la sua narc in Italia, come, del resto, Oiccva· niSCQnoin punte polemiche. Pel' quasi modo d'accostar con delicatezza la tra. patria Inglese. Fortunatamente nell'ln· ~g,o~gc~·1\~n~cn~~ro~: 1 p~\c~~av~~=~°v:. ~~~r~;a~nr~~·::t:nJ!:~udt1 s~~~ 1; 0 ~t~t: ~~~ etr~:it~~:~·~tt~~~r?ric~~osle f!j~~: ~1 1 -~rr: r~~:~à ~~~; ~t~~i::f~~Tc:;.~~aè lontarlamentc in Germania. lo fecero deva a parti uguali con Shaw). ravvi- verso: l'età vittoriana scopre {citiamo diHlclle poterlo spiegare ln un libro ... tutti spinti ugualmente dalla fame e vala dal suo «vestirsi In maschera e Chesterton). sulle tracce dt quello, una ogni tanto però lo si vede sprizzarr. nei dar miraggio delJa libertà. tingersi di verde la punta Oc! naso•· co· cosa nuova, li nonscnse, le rime e le se· nostri romanzi di pura fantasia e nelle Coloro che non vollero prestarsi :-i mc definisce Ct-cchi. Era un giocoliere quele apparentemente sconclusionate, canzoni dl strada: non ha altro nome nessuna forma di adesione rimasero delle lettere e delle idee; ma più per ab· « Inventate ... non Jler compiacere i fan· se non Incongruità•) « un'illogica risa· ~~c~c~a~~i;~?.9n~f 1 c~;I~:; ~l,es~~~~~ s~ ~~n~~~n:~~i~:sf~i: ~~m~:·!Ui~!s;e 0 ; ~~~ 11 !.~1~~=n~ 1 ~ft1~~~/:1a Ji!~;°~~~nf!af~~~ ~fa s~~:~~iv~;,!~!~~•\; ~~~~~~i:g~o\~ possano ricondurre a tre generi: cause pro1JOsito.E sapeva che quel suo modo clullezza ... L'Inglese vittoriano era. ol- cupe ore'd~lla sua storia, il gusto del· dì natura materiale, di natura senti· di porgere e d'attaccare olaceva e ser. ll'C tutto. un buffone: un buffone co· la libertà. ·Quasi per miracolo quindi. o mentale e di natura ideate. Molti. anzi viva; ma lo sapeva d'istinto. dOJlOd'a· sciente e riuscito•· uno cioè che sl li· per una continuità di istinti, le trade moltissimi. lo fecero per Il timore di vcr s1>erimentato in,Sè la sua forza e berava. net regno delle fate e dell'lm- unions del secolo tlccimonono ripete– perdere l'impiego una volta tel'tnlnata schiettezza, che lo portava diritto alle possibile. delle sue idiosincrazlc, del ranno l' antm.us delle ghllde e comba.lt.e· la guerra e sconfitta la Germania. Er.1• forme str.wagantl, al l'Ovesciamenti, suol preconcettt. delle sue mutrie, e v1 · ranno insieme la battaglia contro la so· no per la maggior parte ufficiali. eHct: ali-eaffermazioni estranee alla logica co- rltrovava una poetica freschezza. cletà caJ>italislica (quella del signori tl,·-i, per I <1ualil'adesione a Mussollm me modi suol naturall e sempre plt) Chcsterton è un gigante (fisico) che è cf.cllaRiforma) e contro l'ìnterprctazio- · ed ai tedeschi ·avrebbe significato. in probanti e sinceri. sempre rimasto. che ha sempre voluto ne «scientifica• di Quella stessa SOCie- un pror,.simo domani, non sofo la t>Cr Due h.-st.i ora apparsi riprogongono aY• essere, con qualche caparbietà, anche tà. In quelle leghe (che Chcsterton in• ~;\~ti df ~ 'l;;,~rgl ~~~z~~ ~n'°ch~a~~~;s:i: ~;!W;~ràn~,i~~~~ tn~ht~~~~~~~1~!a d~ 1 ':t ~~Il~~~~~~~t 3,,~ 1 · ~~r~~t~~r°61~!~!i 0 ~: ,~~f 1;~ig~~~n ~~iraa~r;;z:~~~/!1~t ecc. Naturalmente. ncssimo parlava di Short Historv o/ En.oland (Piuo1',.sto· ckens e Stevenson. Il pericolo, in chi l'Inghilterra ridente. the mer,,, En· questa ragione anche se, come sono 1·iad'lnghttterra - Introduzione dl Nl· rinrnne fanciullo, è di csnrimersl come glaruf, <k?ll'In$::hlltcrra piccola patria e convinto. essa era frt più forte. Piutto· cola De Fco - Atlantica. Roma, )945). 11«fanciullino» del Pascoli. dl Portare nazione a contrasto e in antagonismo 6tO si giuslifiC3va l'attcgg'itamento dl· La biografia non tratta criticamente del- In giro una specie di attonito stupare, con l'Impero: si sa che l'imocro brltan– resistcn;,.a con maniCcstazionl sentimrn. la sua of}Cra.ma offre tanto materiale una ntaiserfe flebile e sdolcinata; la sai· nico è sorto non t>Crvolontà dc~nntna: tali ilì lcaJL~moal re, di f«leltà al glu· nuovo o dls1>crso e conduce con tanta vezza è nel fare tulio r. spontaneamente ta ma «a caso•· e nel caso che l'hn Cat· rarnento militare e cose del genere. perizia il lettore dentro una vita piena a modo di gluoco. cioè con una oun1zza to sorgere Chesterton vorrà sempre in• Certo, questo foalismo e questa foedcl· dl motivi, di eventi, di risultati, che ne Iniziale che vlncr. H trambusto e fe o:. slsterc, ma non per costruirci sopra una tà non er:tno sentili da tutti. come vo· nosce chiara una reazione e un· -giudl- scure treplda2lon1 che regnano nel mon• teoria. o una ))rauca. della ootcnza. Ed levano sembrare le loro parofc; ma è zio. La serietà deglt intenti di Chester- do adulto degll e arrarl ,. Il gtuoco. allo- è pro-boero e pro--lrlandese come è pro altrctt...into certo che c'era un ·buon nu· ton, la sua profonda coscienza, la sua ra, la conscia buffonata, dtvcntano, a operalo, ~r un rJspctto della genuinità mero di ufficiali I quall cl credevano persuasio™ sono le virtù che vi si pa- contrasto. una cos.1 seria. Anzi. dlrcb- e del diritto del piccoli e degli umili - sul scrio. Jl sovrano veniva esaltato tesano sicure. Come e perch~ si accor- be Chesterton. la sola cosa seria, 1>erchè piccoli e umili che sono J soli «grandi• come un gr.:inde polHlco e come un saf• dlno eon una 1>resentazlono quasi sem· ,11onsussistono altri modi, altri veicoli In cospetto di Dio. valore della patria: si vagh,eggiavano pre paradossale e una fama che si ap-, di serietà. Manc:i nel ·mondo moderno La Pkcola storia d'Inahiucrra. che progetti di una •rinascita d'Italia ca· poggia tutta al pittoresco non è un fatto t'entusiasmo J>Crla verità. 11 scmso di non racconta. falli, svolge, con Infiniti nl.uffata con Istituzioni liberali vecchio eh-i!debba poi tanto stupire, se si han- una verità impreselndibllc: nessuno si paragoni. esempi. trovate. e nndr.ndo stifo e sotto la sua guida. In fondo. no In mente certe caratteristiche della sente pit) capa.cc di oroclamarla a gola una sorridente giustizia anche alle CO· (!·:e.sto non era altro che un:1 forma di .società inglese moderna, quello che essa spiegata. Ma un'altra \•ja è aperta. che se che gii paiono ::wvcrse. questi con– fascismo mascherato. Era un nazionali• offre allo scrittore e quello che rifiuta.. \•iene più naturalc> e dove perciò tutti celti; J>Cr i quali poi comhatt-erà in rl; smo che. disilluso di Mussolini. si af• La società In cui sl muove Chesterton meglio seguiranno: Quella che hanno vl$.lescl.?:,Jmanall. la nlù not~ tielle au:ill frettava a crea.re un altro Idolo da mcl· è un derivato dell'età e del compromes· rml>occato t più: genuini eccentrici ,e gli è il G. K.'s ·weeke da lui diretta. e qua– lcre al suo 1JOsto(per certa gente t11Hl so vittoriani; i.li quel compromesso che si>irili oiù creativi. la via clell'avventu· si Interamente redatta. fino alla morte. ;~1;.~ p~~ ~~~c~~n~i~e) 111 f~~~fa.~ 1 do~d r~~~ ~~i :~ 1 ~?itt~ ;rt~~~ 11 ~h~ ~ri.~~~ ~~ ~-it~~-~~~~o,~ni~~!~~~~n1::i ~~~~i ~: J(~1~!v:~~~-1~ 1 ~ ~~~y~ac 11 h\~1la~~: il mito dr.I Duce. il mito di Vittorio E· Age. lii l,ilcrature. E' un mondo che tro- to (!ella pcsan~ società. cerca la com- divide con Hilalre Belloc: i~ «distribu· manucle• Naturalmente questi senti• va la sua esPQslzlone In forme elimina- pagnla di •uomini slngoll. ritrova la lo· tlsmo ,; e~ auspica la d1strlbu~lonc mentali nazionalisti erano tutti C'X·fa. tarle e moderate. restio al pronuncia· ro natura plt) genuina e inconfessata. della pro1melà accumulata e la fmale scisti. C'era Infine un gruppo di giova· mento. all'osservazione . .:il1>ensleronel- la Yla dell'a))Ologo, della. favola. del pa· perfetta uguagllc1n-zadel po59essl. Nel· ni i quali, liberi da preoccupazioni di la sua assolutezza, alle lince dcci~ e radosso. del s:::iuoco, diritta e socttacola- la rivendicazione di questi fini non è carriera e da imi>accl scntiment~lii. non definite, lontano come dalla peste dal i·e.semplice e rivelatrice, dovicogni ispi· mal mite e nel!uloso, polchè tontann da ai:ierivano per. il solo fatto che non vo· senso e dal vanto della tragedia. pro· ra.-.lone è buona. ogni movimento schtet- lui è la paura <leidisordini e delle rivo~ levano più sa1>erne di Germania e dl 1>ensoal semitono. alla sfumatura. al· to. dove si giunge allo scopo glostr.:mtlo \uzlonl. ,ch•egU vagheggia anzi (auel\c Mussolini, nè quindi aiuta.rii in alcun l'u11derslateme11t, alla leggermente reto- con l'apparente scherzo. pudlchl cli la- benedette) come un bellissimo, irruen– modo. L'ideale che sorresse questi glo· rlca manifestazione di dubbi e di incer- sciar scorgere gli erlii muscoli dello te, allegro s1>ettaco10umano. vani fu n<'sativo e non 1>0silivo:era per tozze, al rnant-enerc, in sostanza. molto .sfot'7.0e della t.,t 1 ca. Ma le idee di Chesterton SO!l,O certo odio al W'CCltiomondo che non si voi• plt) che non si dice: è un mondo che Chcslerton è un uomo di Impegni, -an• appena to schema. lo scheletro dl Che· !ero piegare ad aiutarlo, e non per fede ha smesso Il commercio delle Idee e del che a prescindere da quello che ha poi sterton; un Chesterton nudo, e forse in un mondo nuovo. Del resto, un idea· 1>rincipil. che ancora vigeva nell'otto- considerato massimo, della sua conver• gracile, seppure essenziale, La sua rie: le puramente nc-gativo cr., l'unica forma cento migliore. come cosa compromet· slone cattolica. La sua felicità sta ner chezza. la sua forza ò nelle Immagini, eh-esi l)Otesse a,•cre nel campi di con. tente. che 1>ortadisturbo e allal'me in combinare il i>lùricco ~stro con l'tmpc• nelle allegorie, nel grandi personaggi d~ri~a,~1~~ti~ 11 1~ ~~~~;e~~em~:;paa,~~~ una ben regolata convivenza. C'è, In gno più profondo. Ama II suo tempo, ~~1!~~0 1~hf 11~~~{,i~~~s~r'~!~o~;~~ldcti niva In Jtalla e nel mondo. Non pote· Hottlng Hill. e Domenica, nell'Uomo vamo credere in cose che non conosce• che fu. giovedl. l'« Uomo vivo - (Manau. vamo. Basti dire che Dadogl!o, per lun. dotll alla stazione ferrovial'l<'I di Prze vano. Era questo aspetto che li dlffc· ve>. Padre Brown, In tutti questi eroi e go temJlO, fu 1>ernoi ancora l'uomo di myol. cercavano con tutti 1 mezzi di rcnziava cosl profondamel)tc da! tede· protagonisti de! suoi racconti e del suol slniSlra .. Anche per questo I giovani avvicinarsi a noi per gettarci del pane. schl, malgrado tante analogie. romanzi. Ognuno sl può dire ra1>1>rei che ho detto consideravano con scctllcl• Siccome le sentinelle glielo im))Cdivano Adesso che rivedo complessivamente senta l'allegi:~zza e lo.santità della vita, smo I sogni di ricostruzione na2ionale con gricla e anche con percosse. esse. t miei rapporti con europei non tede• intesa come una ridente beffa in cui, del monarchici: perchè erano IJ>Oteche anzicM darsi per vinte, mandavano col schl, mi si colorano di .un altro slgnifi- per vie avventurose e coi mezzi Diù hlz– su di una futura realtà 1>0litlca!atte tn pane .i loro bimbi. nella speranza che calo che trascende questo O quell'cpiso· zarrl, da ultimo trionfa l'innocenza. un mondo. Il campo di concentramento, le sentinelle chiudessero un occhio con elio. Ml sembra che g\l a-iuli ,wuti da Questa sua fiducln, e JI riposo che essa In cui non esisteva pous ~ che quindi loro. Di fronte alla bellezza del gesto quella sente, anch.'cssa sofferente come Induce in una fantasia che talvolta scm· Portavano a costruzioni arbitrarie e ha 1>0caimportanza il fatto che non a. noi, fe loro dimostrazioni 01 slmi>alla bra Incendiarsi gratuitamente e senza fantastiche. Chi ha vissuto In un cam• vemmo uguamente Il pane. pcrchè i te· e solidarietà umana, rappresentino per misura. ))uò glugere ad accenti 0 dl llrt: J)O sa come sia facile scambiare il bre· deschi gridavano e percuotevano anche un alt.ro verso e magari su un piano smo. FOl'Se è H che Chcsterton tocca ve recinto di fifo spi.nato per H mondo, l piccoli. Ho già parlato altrove delle più morlesto, lo stesso carattere di una una più" !lita sincerità, superiore alla astrarsi <lall'a realtà magari essendo a.ccogUenze che avemmo In Boemia. nuova fisionomia europea quale è tm· sua. evidente ma•spcsso corriva buona convintissimi di riman-.?rcl In pieno. Lo stesso fu con gli austriaci. A questo personata dalla figura del partigiano. fede; In quella purezza ch'egll sembrn · Eppure anche al mio soggiorno In proposito ricordo la strana lmpressio· Sono due aspetti <li.un solo fenomeno: raggiungere bruciando Jnfine tutte le Germania sono J_çgatldel ricordi di ca- ne che ebbi, appena messo piede in Au la rivolta e la resistenza del popoli op• tappe della sua stravaganza. non tanto 1·attere J)OSillvo.O m~glio, non vera· stria• Sentivo parlare lo stesso llnguag• p1~ssl e sofferenti, t quali. al di fuori per intensa e nativa virtù poetica, mente al soggiorno In Germania, ma ai gio che in Germania, la gente Yestiva tlcgll aiuti esterni dei ricchi di oltre quanto come risultato di un scrio e p:riodi trascorsi !n Polonia come prl· pressocchè nèl medesimo modo, eppure Oceano. si sono sentiti uniti contro Il diuturno· sCorzo (che la sua festività g1oniero, in Aust.ria e Doemla dopo la ~~:~t~on~lll\~t~:sau~~a~~-f~~e 110 ~r~ir':~~i ~ ~ ~ne l~~mi~~~apo~~~t~ c~~llà~r~~ cster;ore quasi cfm)l~rrente a noi fine della guerra. Rivedo le donne PO· conto che cosa ciò rosse. 41\fc ne accorsi europea. ~~~: ~e~f tiu~':f:t~;J 1 gntà. mpegno mo- Jacche le <1uat1.mentre venivamo con- poi ad un tratto: gli austriaci so1crlde. GIAMPIERO CAROCCI Ul\lBEUTO MOHRA
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