La Nuova Europa - anno II - n.35 - 2 settembre 1945

__ 4 ---~-------------- LA N U O l'A EUROPA .. -------------- 2 scttem.1945 -- GLI ,ANTI.FASCISTI E GLI ALLEATI L ~i;~iuo~'~s~~ir~~i\cg;~bb~~~: yg~~::: i:011,t11telligc11te fr«11chaza, un problema che si pone a og11i spiri!o riflessivo. Ritiene verù opportu,w tn· dicnre che uon co11divide m tutto certe opinioni dell'autore, m"ia sua !'t 1 i~''/?~1t'~:,!~ 11~0, t ;~~~:~ 1 t: ;~ c11f e!1i';'t letm per oro. asiu:tti sola i11diziari o occasionali. V'è una posizione che cV.rci non Po· litica, o, per lo meno, non ,mcora po– litica degli antlfascisLi verso gli nl· Jcatt. ma piuttosto psicologlcJ; una sorta <il srnto d'animo deluso che si unisce al dolore per nmmane lrage– dla it.:ilian.i; una sorta di brucianlP. scnt:mento d 1• ingiustizia no!1 sofferta dn loro, ma da;::!\ 'Ideali che lwnno impersonato, difeso, affermato, e che a un certo momento avrebbero dont_· to i:enzn ostncol\ circolare nel mondo, data la loro vittoria ufficiale. Quan<lo l'Ital{a antifascista viene esclusa da San Francisco; <lU:'ln(lole porte delle varie confcrem~ si ch\u· dono ermeticamente Quasi per protc:.:-• ge-rc un sc;:creto miHtarc; quando H nostro popolo appare come una terra che dovr:\ ricevere dall'alto il sole o la pioggia scnz.i poter far allro se non attendere l'una o l'altro, gli an· tifaoo:&ti non Si, Sli'ntono colptti nella loro vanagloria, non s! sentono colpili pP.r 11 mancato rlconoseimento dei me– rm. o ~oltanto perchè (per qu:mto grave ,ciò sia) dopo aver coml>attuto con gli nllP.atl, e - Quanto· toro. dopo aver sofferto con gli alleati. e qu:mto loro. non hanno vinto con loro. e il giorno de1Ja vittoria sono striti tm– provvlsament~ posU. sulla sedl.1 del vinto. E quale vtnto! Neppui:e sl sentono colpltl J)er ·non aver potuto scambiare ti loro antlf:r SO.smo. quasl fosse una merce. co11• lro un riconoscimento alleato. contro concesSion1,, Ck!. antlfascistl non hanno <:<ml· battuto solo per abbatterP. Mussoltnl. Furono contrari a Mussollnl tn nomP. dl un. ideale, e la caduta di Mussoli· nl non Poteva e non può av,irc rraro 11gnlficato se non libera via per quel• l'~<ieale; altrimenti non ,·'è stato che uno sc2mblo d1 ost;:icoU Quando l'ltaUa antifasdst.a 1> n,1;. 11:cnte dalle manifestazioni della vinci· trlce democrazia, non v'è .~oltnnlo, ,u. cevo. li dolore d'. dover as.c;,istere vm::– .::lvamente alla deelslone sulla prouria sorte, doJ)() tante lotte, dopo t:rnta chiaroveggenza, perchè gli unici ad avere una vl~OnP. chiara. profetica. desrli eventi furono proprio gJi :inH· tifascisti Italiani. Il. dolore è nel senti• "\·mento che il me.1::lio del lavoro rnm• pluto. il significato nii'l orofondn ll••l· la 1otta contro n fascismo. chP. Pr:i lotta eontro H mondo chiuso. dP.lle na– zioni, deJ\e caste. delle classi. dei nrl– vUei:rt. P. aulnòi degli lmoerialismi. dr.i partltt imlcl. dei conservatorismi. si va perdendo. Glt ideali divengono eva· nesr.entt di fronte alla corpulenz:i e alle attrattive che Il oassnt.o storl<'o offre al vlncitorl; Pi fronte. dlc::imo pure, all'imocriallsmo dei vincitori r.ul vintf.. "' dell'Intera nnzlone vlncilri<'P. sull'intera nazione vinta; ilJ)peri,ili• smo, che. lnP.vltabllmente. se spunta per un Istante, ftia pure nc1reufort:1 dell'or:i della vittoria, d'.\-iene il ~on– ,mcto tmof!rtalismo. con tutti i sunt effetti contro i vinti e contro l v!ncl· toP.. Qgnl sacrificio, O!?ni Yera b:itt.!gUa. vengono .1;cn_z,1 meno sostenuti non per averne Mconosclmcnli, ma pcr– chè cos1 cl detta la nostra lesse In• terna. la nostra coscienza .umana. i\1a un.:. volta fin!ta l'a:1.ionc. ò lncv'.tabl· le, 1?d e~enzl~lf! nel camf)O politico. rivolgersi a guardare In quale consi• dera?.:one essa ò tenuta clng!I altri, q11alt effetti ha prodotto.,sul mondo. Una buona p2rfo degli effetti finora ag!l anitifasclstl Sono mancatt, o, per lo meno, cosl sembra. Ho parlrito di st;atl d':inlmo: n~ esprimo ·alcuni. Comune è il senE· mento. ad ·es., che gli antifascisti J)!"Ovano dt essere conslderatl dagli alleati non .come quelli che possono dire di aver tnsegnnto quale delitto sia il fnseismo. ma come quelli che devono apprendere da loro cosa sia l':rntifascismo. la democrazia. Una se. rie d1 incomprensioni, di preconcetti orgogliosi, hanno un po' alla volta gc, ncraJ;zznto il sentimento che le pa· role di un tempo in 1>rndc~!i antifa• scisti e In riconoscimento della loro opera. ciel toi·o valon? urY.versnlc, era– no nhHtosto dettat,J dn calcolo mili· tare (Cioè i>c:-portare la disgrcJ:azi.o– n<' nell"in'lcrno della nazione nemi– ca) che. da affimtà ideali con gli anti- fascisti. di là ·d.1\le lince. d;:i volontà di fare con essi un tult'm10. In ogni città d'Jt~iia I veri combattenti anti• fascisti accolsero gli alleati come i propr; soldati come il grosso di qu~l– l'escrcito cui 101·0 si senl~vano di ap· (Jartcnere <.lailnni, e òi cui, in certo senso, ernno stati i profeti e l'nvan• i;uarclia. nrn furono. in genere, trattn· ti come degli cstraire\. Se ami.cizlc, se rclaz.ionl si sttinsero, non furono per l'nffinlti1 po!itlca, ma solo per motivi personali. E il prevalere- di motivl personali nel!e re!:1ztoni è chiaro d:tl gran numero di rasclst-: e òi semi fa· 8Cisli che <mene a mezzo <leg]t nllc-:ll1 fin <l.:i primi giorni della llbcra;,;\onc t'iusei!'OllO a IHt!tlCr,9'. o fl rinwttersl a sesto nella vita pubbl!ca, dando CO· sì :ill'Italia quèl c.Jnbblo asoetto <:lrn LUtti conoseianl{I, e cl1c il cnppello governutivo esplicitamente- ricco dl emblemi anV.fasci!'.t.i -non scmorc rk!· sce ~ correggere. In un esercito cosl éomplesso e cosl completo come quello allè:ito, mera· vlgfo) ùi non trovare un orgrmo poli• tlco di collc;:mncnto e <.li affi:.itamci:• to con i gruppi nntifasd~U che P~1· st~\·nno i.o o::::nicitt;). d'Italia, anche 1l don i partiti non avevano ancora ass1111to una loro vita autononrn. Sl potrà llirc che a tutto clò contrihui Il numero dei falsi ·;1nt1fasclsti e df!.i fa!S-:.patrioti. E' nro: 111.l è facile no• tare che gli uomini. e specie in que• s:o moment3. non :::ono puri nè t.n Italia. nè tn lnglnlletTa, nè in Amc· rie.a. ni'! 'in Rut:.si..1,e che I orofiU.:to- 1': vi sono dovunqu&. lnoJtre. non manc:wa. ccito. In ognt IUOGO d'Italia 1::i ocrsorn:1 o i1 grnppo di persone in• discusse J)O!iticnmentc cui pater far riferimento per le lndir.nzionl ;1ccr.e.– saric, pci- st;:ibi Hre quel rappo'rti di unione. democratlcn tra i comb.:ittcnti antifascisV. del mondo che I .ver1 ita– liani chiedevano. per i qunl1 I veri it:'\!iani avc,.vnno combJtluto con e~ua· le mf!rito e con e~ualc- 'di1-'.tto cl1c: ognt altro comhattcnte dc::::lf esercitt alleati, auali cilt:ùlini curopel per la <lNnocrazia europea. Questa fratellanza d'm·mi tra i com· battenti. per In dèmocrazin, CJ.t\esto su– peramento delle ban-ifre nazionall. e dcgl1 orgo::;11 n.tzioNlli, sono mancati. l n renlltt, gli alleati si sono scntit.l. Yincilot.,,. anche lJCI confronti <lC~li antif:lrois;t\. i <1t1nli, talora, im·cce, in cor.frcnlo a loro ecno dc.1 veterani t~nto più gloriosi nòn sol'o perch~ a questa guc-rr::i a::m:iunsno dccenn{ di sacrifici incnarrah\11, ma anche per– chè a questa gue:rra sono giunti dopo 1lcce1~nl <li• pensiero, di fe<le profon· clissima nella libertà. quando tutto ~ I mondo sembrava volgei· 1e· spalle ai prlnct!)I ·della dcrr.ocrnzia. L'Italia è ~t.'.lta per molti anni l'unlcn naz!one del mondo nella quale per la Ubertà si sofft-'.va, si mcriva. Gli alleati, invece. sono portati. a considerare l'JtaUa In blocco: quella che avcvn l'etl.chctta ufficiale, la più superficiale, quella che lrn loro di• ehlarnto Ira guerra. e con ciò tolgono la poss-·.hi'.ità dclJ': )rfermar.si dl 1.m ve· ro internrazi.onalismo democr:itlco, e mim1cct.ano di far risorgere I n:12iona– l\!-mi nnche Jn n.!zioni nelle ouaR in• fini.te ragioni facevano pensare elle no.n sarebbero più risorti. Le difficol· tà frapposte nll'affcrmarsl <.li un fron• te democratico internazionale, porterà tnevltabllmcnte allo scoragglamçnto, allo svuotarsi ·dall'interno ùe!la de• mocra;,;ia, Ja quii:1e non pot.ri \ cosl vin· cere le coucnn contn'.lrie e special• mente le trndi:1.mni contrar:c, o anche so!t:rnto la stasi procurata dal dlsin• tcresse. e ne rimarrà a poco a poco vinta, pcrch~ non dobbiamo <limentl· care che la democrazia non può sal• varsi che su di un plano internazio– nal~: che le dia forza e ;mimo nel phesl dove è debole e dove ~ .in pc· ri~~~io:~fi 1 :;, 1 f":i 1 ~:ifi 1 1:t~~~a~:~;~n~ o in un gruppo di nazioni. costringcran· no a~li lmperi3.llsmi e ai 11az,\onall– smi Je altre, rinforzeranno in queste altre i mHitafism~ •. i conservatori– sm1, ecc., e la \'era democrazia sarà sempre un ideale di minoranze. Non è che gli antH.:isclst'l non snp. piano che· 'tradizionalmente quando una naz.\one perde perdono anche quei suoi cittadini che alla guerra e al regime - che la dichiaravu erano stata con ogni mczr.o contrari. Lo sanno bcnlS$.imo. ma affermano che questo principio non deve essere ap• p!icato all'a.tt11alesituazione internazlo• n: :ilc.se :si vuole dare di essa l'interprc· 1:1zione a-utenlica. ossia non traùil't! l'isJlirar.:one che dettE" forza per rnsl· .1;t.ercai fascismi. per non temere IP mn.ru . i $-~!J)1>Hz.!. lo rovine. per giun- t:1.:rc alla v!ttorla, e sm >era.rn con es;sa l'epoca delle nazioni ci1iu~c. L. .'.ilrui:-~cn. lisi <1 vicenda. Quando la democrazia italinnn è mcs• sa in disp:1rtc. è cons!ùcrata vinta n· UN MINISTERO DA SVECCHIARE Spetto :tlla vl.ncente ùemocrazia .in::;-to· e OME ringiovanire it Forelgn Offi· sassone o slava, il p!ù i;r:indc frutto . ce? w una delle prime tlvma11,te dl questa guerra, l'unlco vero frutto che i laburisti si pro'l')o1100110aL• che potesse giustifica.ria, è nmlato per- l'indomani dcll<L toro i:ittoria. Non si duto. L'opera degli antifascisti è ridot- tratta, essi dicono. di cambiar quokhe ta all'episodio della seomp::irsa di Mur.- ambasciatore o qualche capo servizio; solini e dclln sua cricca, e dolorosamen• ma di rinnotiare tu.liti la struttura del te sono coslrctti a. doma.nd. ,rsi se quel· ministero deufi esteri, ver ria(lattarla l'episodio poteva giustificare unn così alle csioe11ze elci nuovi tcmp!. « Muta• immane distruzione; se per toghere d~ m(mti 11eLmetodo cii sccit(I àel pcrso– me:::zo i\Iussolin!, solo per questo. l)O· nate _ seri-tic il New Statcsman - so. tessero ancora benedirsi, come sl be· no ur!]c11t1..·me-11!e richiest?, ma .-rnrmrno ne:dirono, le macerie della nostra ·])a· i11cfficaci, se twn si combmauo con mu• tria, poichC!sott'cssc pensnrnmo ò\ s~p• ta111e1H1 strntturalt del ministe1·0 s!C&so pcllirc !I fas.'.:ismo, tutto il fascismo. os. e co,i l'immfssiouc di menti mature, sia tutte le cause e tutti gli nJfclti del cilc 1ion. posso110 essere modefa:tc se• rascismo · • condo oli schemi, ancora·tn vita,. che So be-ne che a queste pnrolc :;H a. 1 risalgo,10 al seco/o XV/11 ». J>tr t.l la• leali possono rispondern mostr:111<10 lo! voro strcttameute diplomatico. di vre• immani distruzioni, le lmtlrnni perdite scHtarc o di ric~verc note scritte è ora• ùi vite umano da lm·o subite-. chiedcnrìo li, il personale esistente è pcrfcttameii- 1m rtsarcimento, sia pure simbolico. o te a µosto. Af(I uli ambasctato·rl e i Jun: una pena che passa nc!i' avvenl.rc ser· zionarl del ministero hmmo ben. altn vlre cla nmmonimento. Ma come per:- cuni.piU e ben altre respons~lJWt<ì: Es• coloso è questo r:igionmncnto. in ap- si debbono t11formare il uovcmo sulla parenza così semplice e l{iustn! se ln sitv.(izioHc dei uoesi slronteri e s,~ua vo– quesrorn, se d:tlla vittoria sul fasc!smo, Wil:a da adottare verso dl essl. « A i.I vuol trarre uraomcnto per alfcnn::t• ,parte quel che puù direttamente lC(J; re la propria p:1trla. atlr;:vcrso un n- oere nei oioma/i, wi ministro e quasi sarcimc:110 cH tlanno. un·esp!azionc, che del tutto dipendente darle 111/ormazio• pone- inevitahi!mcntc uiw nnzi~nn Sili· ni ricevute ùaoU amba:;ctatori, via Mi· allr<I, allora si può chiamare l'Ila li.a de- nistero dcoli Esteri, se i;uot farsi 1rnu mccraticn. per il solo fatto di essere I~ idea di quct che realmente accadé nei ~~:l!~i~~i.l~r~c~:i.f~ i~-~ 1 f ,i~ 1 ~~·J~~;i~·: 1~;~ paeù s!mnierl. lnevitabilmcnt!] <;ui11• spnlle la pesantri mano del vinei.tore di, 11ct.vrese11tare problemi al G(1blact• che 1a facc!a stare curva n sua d.iscre• to, il ·Forcign Offic.c deve larfì11mc11lc l'.ionc il più a !ungo possibile. Allo·rn :;:I infiuC)Ùanic le decisioni. Non v'è n,u!– puù parlar~ di nazioni <Ìliigc,ntl rispct• .fa di male fn l'tttto ciò, purchè il Fo• to a nazioni dil·(..-ttc,di «Grandi•· arhi- · rèlgn Office siti organizzqt(J in modo tri <lclla sorte de-I mondo. e ca1>acldi cla esser competente riel gludi.,;are le Imporre ln ùemocr::z.i:i, o di altre tendenze !.ocia!i, po:it! r.hc cd t'l·onomi· esnressionl no:1 molto cliSB~mili dal con• ,·Ile e ncll'cspr;mcre. un'opin!onc or;oet• r.ctto di spazio vitale contro cui. si inl· tiva su dl esse-. Sfort1rnatame1ttc, è <1u.a- ~e1~1~J~ ; w 1 :.;~t~ il!~g~: 1 • 1 ; i~;: 1 t:ii si impossibile per wi divlomatic~ di ll!mnln!sml. di trasccntlcnze, cui la ve· profc~sione, sia che lavori all'estero in. ra polill~~ sembrava orm::i!. e ,in lf!lll· un'ambttScfata, sia che lavori -1..!ll'lntcrJ po. irridere. . no nei ministero, tii aver cont(llti. o t· Gli antifascisti avvertono che II pr\n· spcrlmrze su cui possa basare iL silo clpio cli. rc.-sponsn.bilità del!a gucrrà. u!udi;:io. ,Egli vl11c in un viccol.o mon– cons:iderato sulla hase dell'ultima c:m- do ptofessio11u!e e sociale, ed t rara• S3 deit'ullimo effetto, non i! che una me,itc tucoraggiato a i11tcnduc il llO• p"crico:osa concc:1.1oneepisodica. fram• po!o o le correnti di vita del vaese tn mentar\a. dello shwla. Al fascismo eh•~ cui ,:;.siede». h;t clichi::u·ato guerra ::i.cli a!l~ati. ~H nn· Si a,l(jiunaa che 11.Ministero Jei;li llfasclsll non possono non porre .come Esteri deve avere la· capacità <finta• causa Il faxiSmo protetto dagli al!eat!, vre!(U-C i bisogili, eco11omiCI, cultura• l1 fascismo affnrmoto6i In Italia in buo- li, strategici, fhw,ifiari, degli altri mi- ~:vg;~t; ~~~~~.~rcil1~°attlecg1~~;~~0·,Ti 11istui C 'di trcid1trli in 'termini .di pott• russo, qunm1o ancora la ma~~ior parte tlca cstcnr. Questa non è ,un rapporto della. nazione lo ri:;u:irùava in~redula dl ·,1atura· vura'me11tè diplomaticli,. tra o ostile. Nl! possono non porre com<' qU Stati; ma è la si11tesl del n1pvorti c:nusa efficcntlssima per. l'm·vcnto del esta11i tli un paese con .tutti gli ul.ll 'i. fasèlsmo il marasma postbe:'.!ico, Ciò rende anclic più evide11te Ia tamen• E'· tutto un ciclo storico clal HH5 al tata .deficienza del vecchio pcrso11aJ.e 1943. una' catena da cul non è poss:- dipfoi11atico profeSsional.d hile spezzare- e togliere un anello, s:.m· orn, se un paese come la. Gra_1tBret.:. za-ca<'.lère nelt'irrazioirnl!smo episodico lagna, con la sua nmga ·e Ininterrotta e dis'umano. Ciclo st.o'rlco che non può trudizionc. si riconosce male .attrezza. condurre alla. sterile e pericolosa af to a disimpeanarc riu.esta fondamenta• ~~~~~tt~n~I ~irr~~~~f~~~5;~ 1 :i~l~~;r~;~ 1~~~'. le f'1mzfou~ politica, che cosa mai do- ,,a, per effettuare una rivoluzione, i:ii vre11rnio dir noi che" quella stessa de– ziando un nuovo ciclo storico con un ficienza si.amo costretti ad a9oi1moere nuovo principio, alla. luce del quale le venti aiml di diseducazione e di sov; morti e le distruzioni, sopportate dal:c vertimento delLa nostra vecchia '1ip{O· nazioni combattenti per la dcmocrazi~. mqzia? non sono una partita con1<1bile, o brac- cia alzntc invocanti vendette, ma con· tribùto a\la civi!ti't del mondo cui s! a1) g. tI. r. part!cne. per il ouale 1-i vive. si lnvora. E¾ sorrre. $j muore. Sono, In altre p,1. rolc. le dolorose Iaceraz!oni. del parto, MONOPOLIO la cui ricompensa non può essere chi~ • nel fu:lio n:tto. e, ouasl (lirc'!I ll(!I nuo· L'A7',TIVJ7'A' commerciale si divi<!t vo ck,vcrc di educarlo. rinforzarlo. J;m h1 due grandi mml: commcn.'to ciarlo nella vita. Portar~ il c,mto dl'!l sMbile e commercio t:ola11tc. danno subito. si:::mifit?.Ì annu\J<1rc imnJ!. Su 1m Jato di l'iazza Flumc c·i; t'e• r.ita.mcntc il prineìt>io $.lcs:.o per cui ~1 dicola dei oiomali, la fioraia, il bar: n combattuto, è:! far nnF.ccrc dalla vit.to · commercio stabile. ria il risarcimento d~l danno <os,:;la. v::i~t~!~1,~:,~~ ffn/~l ;::rif:f!:tefa dr~ immobilizzar~ la storia), anzlche il nuo• bische ambulanti, ciascuna con ia sua \'O principio propulso1·c di iluova ,:;tor\3. cerchia di compuri, di olocatQl'i, di. Se questa non è una guerra Imperia· spettatori;. ora c'è una· fofla di rngaz·· listica, ma di clemocr:izin controfa.• zotti scamiciati co,t le mant viene· dl ~tsml, ::li antifascisti italiani hanno siuarette e di bigliettoni, che orldano L"lnto dhilto cli· part~iparc nlla vit• _ i ragazzotti, s'intende, _ Mono- toria e alia ricostruzione clemocrauCa polio, Atollopolio ». • 1Iel mondo, quanto gli antifascisti in· Chi se ne torna a ca.sa un vo' stordito glesi, russl,,.americani, ecc. Solo cosl dal sole e dal lavoro 1w1i capisce alle oOtrà, da quest'ora che ò la sua or.1. prime come mai quei ragazzi non sap• i.torlca, affermarsi un lnternazionaH- plano tenersi .dal comunicar~ a~ pros•· ,mo democratico: altrhncnti. non po· simo che hanno iL monopolio de& Lranno rimproverarsi le di mctenze n6 oross-t bioliettì di banca. vers·o i programmi intcrnnzionallsti, né · Naturalmente Si trntta dt tutt'altra verso i decantati ma non app!lcati prin- cosa. cipl democratici, e ridcale che guid.ò gli La frase fortemente cU.ittica, tnte, antifascisti. e fu Jo spirito animatore grata in tutte le sue pqrti, suona co– de! popoli alleati contro t fascismi. non sì: « Noi abbtamo il monopolio dei oe· apparirà se non come un vaghP.ggia· ncrJ di Mo,iopoUo, e c'infischiamo dd mento, o, peggio. come un inganno di .Monopolio dello stato; noi facciamo U itoverni in pro di nuovi im}lerlal!sm!. comodo nostro e ouudag11iamo wi sac• Forse- ora nel mondo quc-llo stesso co <li quattri11t ». stato d'nnimo deluso degli antifascisti «.Monopolio» - avrebbe potuto reoi• italinnl. toimenta anche tutti i popoli strare Panzinf, - « Secondo , tempi: i.l.nccrnmente democratici, che sono cò- interesse pubblico, o vrlvato; seOrtQ l'itretli a gunrdare trc1>idantl l'opera. del ciell'a-utorità dello stato. o della s-ua im- loro dlrtgenti. potenza». ALBERTO APPONI ... 1.:

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