La Nuova Europa - anno II - n.33 - 10 agosto 1945
-- 19agostol9·l5 --------------LA NUOVA EUROPA------ ----------- li -- CONFIDENZE -coN LA STRADA I SOLDA1'1 americani - quando non Hti(l ubriachi - portano in giro -.-no speciQJ.e buon umore, una Jrtmchezza e gaiezza che contrasta con la ,nutria o coU.'impttccio che caratte– rizza soldati via,tdmtti di altre 1iazioni. No,t che stfa,io, o siano stati mat, ,ielle 11ost·re strade da spavaldi conquistat,,: ri: li vedete elasticamente acc<>ccolatt ai margini dei marciapiedi nell'attesa di qualche mezzo di trasporto, in pa- . :~~:~~~:r~ 11 J:it~~!~f, 1:i ~:~ic1!iv~~~to~ carezzevole colloquio coi ,·agazzini, o a,>()strqfantì. le e signorine, al passao• IJiO, sempre ilari e aperti. come se la stn1da fosse più domestica della casa, cmne se U cost.ume diverso e le facce diverse che qui incontrano non faces• sero nessuna differenza (ma che cosa iu rtaltii ci può esser dì. «diverso, per lpro che sono abituati a muoversi .,ra i! lustmsc,irpe ilf1Uano, il dro11hiere greco, il Iavm1dnio cinese, i facchini ne– t/ri. i mercm1li. ebrei e i poeti lrlandf.' si?); mentre sembrano infondere,•al{e loN.1 cnmmi11ate chiassose e di11occota– te, tl (Justo dell'ovveutura. E' che.,.essi 1i61rno, cosa difficile agU europei; con: fiflcnu, collfl strn<ICI, t1on perchi nellct str(Wa ci vivfmo. pcrch~ sia la nomade e 11S1utlescena dei loro affetti e dei lo– nt i11tcressi, come a<:c(lde ai meridio– ·11trH. clie tramuttmo le strade in tuonhi di fesUt. di comm.ozio11e e di 1"isse, ma 1Jerchè ci si distrttg9ono e ci si diver– tono. vercltè ci si t·rovano a contatto co,- fta11t111Uit.e q1iel co11tatto, da otti· mi$li comt:· H hn /alti la I.oro storia di vrosveri s11cce!;si, ispira loro fiducia. I film t1mericm1i ricteano per noi le im· magi1U esemplari d·i quella confidenza; j senso. che sarebbe co~struosa e e uno scrittore, Sarayan, ce la deCllll· ridicola un Papa Costltuzionale ». ~ t.a ili ta,iU tpisodi, sotto il suo mite cie• altrove: « li sovrano di Roma essendo lo di California. Forst; ne resterà qual: una cos.1 stessa col capo della religio– che traccia proficua, passati che sara,i. ne presenta l' idea di quanto di plù no, anche da noi, dove troppi vanho augusto, e di sacro puè) rmnirs\ 1n un per la strada con aria di sussiego o di Uomo sopra la terra. Egli è l'!mmagJ. preoccupllzione conte se li attendesse ne viva di Dio, ed esercita le veci dl ~e~!!ti'~c:::i~z:s/ 0 ?:S~e~;o :r::t"ct~l:: X{t'uic~~s:gri1gp;~~~~~~a u 1 ~lc~~~ ~~ ~: ciuUI. u. 111. • Dio, e ques.ta imprime a tutto ciò che òa Lu,i emana ·un sacro carattere che !spira riverenza. e sommissione. A que. Boseo . p ARRA sI o ~!a rf~~b~~n.:e o! l~a si:~ter~;r;~~c~n~\ 6; volesse porsi alla sua autorità anche S 07'7'0 il titoletto (nie.sso perd di- !n Quelle cose che riguardano il suo scretameme irt parentesi) di« Pes- temporale dominio, . simMmo, V. Brancati (La città Su queste basi ·fu comp;uta fa rt!- llbera, 9 agosto) fa uno sfogo: slaurazione ooni-ah-!ana. Tn mantera -e Ogni tanto vie,1 fatto di pensare che sommaria possiamo ci!!'e che egli accet– la terra dei trib1mali svecit1li e della lava dal recente p:ìs:sato molte buone censura alle lettere, la terra in cui gli riforme nel campo soc!afe, economico. stessi giudici seggono, coC medesimo amminist•ratiYO, rlfiutriva ogni Innova. sus.siego, ve~1t'anni a condannare le zlone nel campo politico. Era lt con· persone per aver detto male dell"impe. siglio della saggez1,a. !a sola poss!biJ;. ro romano e vent'anni per aveme detto tà J>erchi rapprl'S"ntavn con plena co– bene, la terra in cui la paro/a j(lscismo aclemr..1 lo stato 1>.:wa!e e vede"a 1a ,·eon<i perpeh.u1. ora n.udamente ora 1ie1 rovina che sareh!n venuta tanto (lil.2ll suoi composti, la terra dei distintivi, eccessi reazionari. quanto dalll'1 cone:1:– delle squadre annate e dei benemeriti S<'t'ndcnza -verJ,O l nuov! iòèali di n,1· della causa, non sarà mai pii't la terra zione e di cost!tu;.:ione. Ma ei:a .anche della musica del lavoro, deL pensiero e un tentM\vo ;1.ssurdo (i1 f1>rmare J.:i s10- dellt1 fel-icità ,. ria. un non rend;•r . :i conto che (l,Jelie E perchè? 1l retnooio e la gloritl del• forz.. socini! promo~ (ìalla Rivo'.uY'(t. la nlttSlea. del lavoro, del pensiero è di ne. dafflmpero. e o;a in qual.che mo– conte11dere il passo, eternamente, alla do conval\date r!a:la Rr,Staura?.ione. non disarmonia .alla disslpazio;ie alla stu- po1e,•ano arr@st.1rs' a:te sogllf' dello piditii. Qtrnnto alla felicità, o la si troua stato. nè ripir2a!··• iiuella b:md!era in ncll'ttUimo di quella lotto. oppure sarcì nome della qu3lt> avt?nHÌO combat.uh1 come JJafne. La /eticità non si sorbisce il despotlsmo nnpo'.Mn--co !' ia tiomln~– come una granita. L'ltoliu, che presenta Y.!one stra!l!ern. l! Con.:.z3h·1 poteva 11- quelle, /onne di r080l.ill che provocano !1u~rsi sull:1 saldrzz-1 <1,.:l~ suil costru– oli sfoghi del Brancati~ patisce wwlle zionc J)('n_snndo. ~•:!". p'.nhi numerose_ e del male endemico dcll'urco<li.smo. Non de,·ote. a, pos.-:·d"'n'•. c-1oè al proprie. pessimismo, dunque, ma 11101fcz:: •· ~~\ 1 ~~;;'\~~;~J ;>~~s;!;~te~~~ 1 1~Ì: li. ai rrprobl. ai se-ttar:. che le mis- ""'""'=""'""'""'""'""'""'==""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'===- 1·~,~i\e:c 1 ~f! 0 ~~-:!1~~~;;\;~~-~~ ~ ~~~~tt~ I: IL FAL·LIMENTO lo era <IR r.:.re su: popolo. opl)resso rlalla m\St'l"!a. nhh.i..:ii•~ntc In ~c-n<'re <Hl ogni sorfl'l <i 0 imnu:s· " 'li su1,::gC'slioni. r~·a nrngg101·an7.i 1 "'1 p:;rte più \llum!· nata e ope1·osa d"'.'.a no:l·:rn e dei cit· t.:idlni. pur ;ippozo:::'ln.Jo.::;.al !';?ovcrno e RDINAL CONSALVI pp1• paura" n~r :1\T:'?"-"f0:~., c-ontro l'. .,li· DEL A stri,i e t settari. pro(e;:~rn idee Jlbe- rnn- N"emici ,l'eh'a:·,,-. ll11t! cost,tu7,ic· ne e rlvol1.1zionc. e,ra:;o t carbonari - millt~rl (k!I ,·«c-h=o e-3.:>:-e•to. studcnt;. D UE volumi recenti, se non reccn· rio pontificio, presidiano Ancona_ e ne clementi del medio C{'to·- non nume– ll.ssiml frutto d! vivo interesae sto-1 smantellano la •fortezza. il confh~tc, e rieamente f>Ol"nt'.. 1 "1 3 fnrmidahil1 J>t•r .., rlco e di molto buon lavoro d'ar- aperto ed energico. E quando !1c!_l ;. 1 11- il loro aegrc•to. i pro~:'<mrnii sovvers\,·I chìvio (Massimo Petrocchi. /A lte-- sia del~~ trame carbonare e dei rxol· k? r'"'l.tzionl Cl)ll :e a'.i.r.-' pa1·t.l d"lrnlt.-1. ~tuurnzione, Il t.'ardinal Consulvi e la gimcntl itaHani il principe di ~letfer- V'erano. sl. anchl' ~:' ti1tr(I. legati ili• Riforma del 1316, ;rcn~,...Le &lon• 1"!i(!h ott:re con. ect·('ssl_ya )n~~s_t~~zn l!MU\N">t, orcllnf' <ii. fose e nt"m!ci {li nler. !!J41; JA, Ue~tam·aztone Jfo,1w1rn I :.uuto m1l1tarc-, o Propon~ d1 1::.~1tu,rc ogni no,•it:'L m;:i. e-o~" nt)tan 1 nel 1810 tlSUl-13), Firenze, Le Monniet·. 1913} una comn:ilss1one ur:ilc;i ,~h pollzrn per 11 L,,g-ato cli Bo:o;n:1. non rmmeigia. fanno i'ivlv~re d1nan7.'i n noi uomini. tuttn Italta, o ventila I idea della fe_-v~no nè W!r mtm~ 1-0 ne per coragg-ro. p~1ssionì, lotte, fortune <.ii un· età, la derazione. Coi:,'ialv! n:i.inda. istruzi_oni ed in ogni Nl!m li cardinal Consah·i quale, non ostan:e ogni contr.:irto avvi• al n~u_,~lo a Vienna, ai _plelllJ?otem:rnr~ non µotc-va c~•r(':1:·eo tron~re m C3f.:i i1 so, presenta con la nostra più d"una· pont1hc,, ai congressi _d1 I_.._ub1ana e di suo sostegno. analogia o, se non alt1·0, in piccolo~ in V~rona .Per opporre 11 P!U cortese e Nel Quadrogesim'1!e Italiano dd 17 Halia. U comunè problema della 1,co· ft:!rmo 1 ·ifiuto. marzo 1819 s'. h•g~~;•3: a: Finora· lti ek!· st1•u7.ione, del mutamento m!le perso- «L'Austria - sono sue parole - ci;. zionc del nu°'·o so,·r,rno, e· la di lui ne. ne"gl\ orclin:imcnt! Jrnbbllci e pri- sendo quella potenza che possi~de in clegg?bilità sono state il privi!e~io vati. di un règ\mc che - a parte l'in- Italia un term.orio più esteso d1 qua- esclusivo di un ~to di preti rossi. in tr?nseco valore - aveva avuto manir~· ltmque altro sonano itaHano. ed aven- parte str;ln\eii. ~ che potrebbero cs– sta~oni ahbastnn7.a grandiose e una do contr1buHo con le sue truppe a serio anrhf' !n to!:1.'.e.Ora not domtin• durata sufficiente per improntare di sè 1ist:1billre l'ordine turbatosi nel regno diamo a chltmql:e conosca t pr!llcip1 la .'«leletà contemporanea. di,~apoli. e nel Piemonte. sembra eh'! del diritto delle n:1zio:il. se s!a tegitt1• Dinanzi a <!lU~stoe ad altri prohl<!m1 si .cred~ in diri!lo d! c~;gere ~he aia. ma una sonan•tà CO!!if'rita da un ri· si trovava il cafdlnal Consalvi l'indo· sl.1 altri gm·erm ~trcl!~ll\adottmo ~le_llestrcttissuno c<'to (i\ J~rsone e sempre mani del crollo 1rnpolconico. al iavolo rm~ure <1ltc :~ garantire la tr.:iiiQ1.nlht~ ad una di loro7 Ch' ha -dato a costoro. del congresso di Vienna e. dal luglio puhblica. e d1 prei1<1cre una spec;e d1 e spcclalmentr az:i stranieri fra essi. del i:Sl:i. ;:il govP.rno della Segreteria s~1premaz1.-1 nella ~1re~!onr .dt"glIntere~· un poiere cotanto esteso'? Forse la na• di stato. Dagli anni della Rivolu-zione e si comuni a tultl gh stati della peni, 7.ionè1 J\ta c'.ò è f1.lso e noi sfidiamo ~~~~1~ 11 ~;:~ri~~;~/~~W;'~n~?~~ic1~zlgn1 1 ~~ so!a~;1alum1t,1epotessero _essere '· Vfln. ff1itw~~ern~i v:?;~?i~:;~;o ~: ?re~~'l~On:~ • ~~!~fin~. 11 !~ \!' ~!~~z!~~fc°rJf7.~~;1'~~~~e~ ~~gn1' <~~e u~;;~l~~~i~~~~r;~,o~~:e~~~\~ ~~~7~~/ 0 ~\, 8 1~;-~t~{~~~ii~~;: 1~is~ 0 ~ft ~~.~\: nel quale- era nato e ci-esciuto e nel eh~ I loro Di.li _gr.mcl1 lntcrcs_sl ripu· nrrc<1uit"lczz;i. rii quel malrontento. di quale tuttora credeva. gmno. ad un s1st~ma rcclcraf.!VO. La qur1:·1ntollcranzri «;i oo:ml costr1z1one. ~ il Pacca e il Riv:1rolfl. eh~ ave- occe~wa ;o;propor.zionc fra le fo!"ze co; $:!clva il nroh!Pmrt 's;'ituz!onale: la linP vano retto durante la sua assenza la lossah dei\ -~us~na. <: qt~lle dt ·ogn. del poterr> temporal~ e la laicizza'l.ione politica interna. si erano .1blE1ndonti filtro staio ,tallano i_n pa~·Uçola_re. e dello stato . .:illa più cicca. rdla più assurda rcnzio- di tutti anche 8!_ialti-i stati riu1,1it1,le I! r:i-ul1: 1to.cor.ic b"n dimostra 11Pe– ne e. con un tratto di penna a,·cvano darebbe L)na Pl::pondcran7::1 c~si dee!. trocchl. fu che 11 car<ìinale Consalvi rreduto di annn!!are venticlnq\1e anni sa. che l AUS!r.• i. solfi. S~lcbb? quellil rimase. a fianco 6' Pio Vl I. un tso!ato. di. storia. e,;--dl quale storia: appena che re~olcrcbbe I cl~strn_.d_c11J!all~_-e che nel ~uo sfo;-zo di Far b@nc. nel torn.:ito al suo posto egli dl<'dè H ve- la illliipcnden 7 .a (let principi tla!Mni s2n-i?.io cffotlin1me-nte reso tilla socie– clere <1uali fossero le sue Intenzioni: corr~reùbe 11 più: gran pencolo•- tà del suo tempo c-ot pacificare gli ani· conciliare Il ,·cochlo col nuovo. ;iccc· L'intranS![;"::11,a ~ontro ogn! sia pur mi. restaurare la it''!a~ità. consolidare :tHcre quanto cl! huono era stato int1•0. lontano accenno ad una Confcdernzio- alcune conQulste ci\·:11. ~anare vecchie dotto nell'amministra?.iOne pubblica dal ne. era fondata. ,aon solo sul pericolo e nuovr m:~é.'!'.f', s· alienb i fauton governo napoleonico. soprattutto per del preclominlo austr!aco. ma. (' so1>rat· del regime pnprt!f•$"('!lZ~\ r!t1sc1re ~ con– ciò che rlgiwrda, 1 <1 il centralismo ~ l'u- tut1o. sulla p.i,·ncolnrp natura del Pon- elliars@ne g\l onc0sitorL Nella ce-rchrn nifomii!à. r!formarl"! e restaurare• ~ra- tefice. capo della religione e SO\TilllOdi clip!omatlc-a di Y'.enna s·anda'"a d'Cf'll• datamcnte senza ostr.:ic-!smi contro l stato. che non p:li pcrmctten1 « di umr• do eh~ la Sant.:i !3'..ri,.. f'ra p!ù fln11ca servitori clel caduto rc.gln,e. ~on·-.::glia· gi per oggetti temporali ad altri prm- del carhonar! che r1rll'Austria: gli 111.' re con attenzlone gli clementi infirt!. clffl i. senza correre 1l rischio di per· tra, Jaict ed ecC'lesiastic!. protestavano t>rocedcre con morlerazlon•.?.- applicare, dere la sua ind1p(>nd-enza nel campo che ve-11:ss('ro (l('nr,.~<:i I buoni e non !n o~nl raso. 1n più scrupolosa !('~alit~. spir!llrnle. Questa iucicla. nrofoncln. in. ci. fosse ormtii posto sr- non per i gla- Era un programma p\eno di ~aggez- flessibt!e c-onsapcvoJczza che l'!ndlpen- cobini: J>f'rl"olmo <i' Ironia- e d1 svcn– za (! (li comprr•nsione. che mai1~••neva d@nz.i della Santa Seri~ andani clifc~n tura I ~\ornali l!IP:-aii s;aluta\fano la tuttavia fcrmlssim~ certe prcgit:di;,J:.ili ad ogni costo. a tutela delle sue par- costitu?.ione romana promulgata c~l teoriche e pratiche e Chf' opJ)v:i~rn un Ucolari preroga11,·e, spingeva il Con· Motu. l'1·01>r'o G lu-zHo 1816. come 1) ostarolo insupé"!'abilc olle nuo~·e ;;~pl- salvi a combattere. nrl:<> rP'.aZionì in-, trlonfo. la gTar.df' s:rnz[one religiosa dei rnzioni e ambii':\oni da pari<'. tl'lnto terne. con al1rcttanta energia, o~nt. nuovi ideali pol'.t'ci. c!~ll',<\ustr!a. qu:into dei rh·olm:ionar! s\a nure modesto, accenno cli reg!mr. A vC"n1i<'lll(lllt> ann' d! d!stanz:i Il f:11- d'lt;i!ia. Dice il Gioberti !.n un punto costitu?.ionaJe:--« E'~cosl assurda - egli Jim-ento era r,·:ch•nl(': nel "70 la parn. dl"l Primato chC' ,·? sono. nf'Hc n,Ja7.iO• scriveva - l'idea di un governo CC· hola era comp\Uta. ni politiche., amici dni .quaU .è nssat c:le_st\astico ':ost1tuziont1lc: c!1c ap1>ena Pio TX non a,·e,·a potuto trar pro· n'ù <l'rfìf'!lP diff'ndC'rSI eh<' da! nrmc\. segmt3: la ri,·o\uzlonc d1 !\'.apoll, es· fitto d'alla ch;ara lezione del Consah-l Fu questo Il caso elci Consalvi rispetto ~rndos1 dettc;i \n Qualche società ehc sulle consf'guenzc esiziali per 1:-1Snn– ·all'Austria. I carteggi sono. seco1~cl'> le 11.PaJ?a avrebbe potuto _dare una Co- ta Se.de di ogni t..:!ntativo f-c<lerale e sti!c diplomatico. pimi dall'una e rlal· stitu~ionc al suo1 popoh, quçsta pro. costitu1.ionale. l'altra p;irtc di comollmentl. (li cor.c:r,n. P_Mlz!On-efu accolta fra le risa'. e. st La storia era stata più fort-~ tli fuL si di conficlentl effusioni. l\fa Qtmnclo riconobbe. senza bisogno dl raz1ocml, 1e truppe austriache entrano ln territo- e direi quasi per dettame dell'Intimo GlORGlO FALCO . DEPORTAZIONE E TRASFERIMENTO G LI Asstri, un certo numero di .<:e– cou fa. deportavano le vopolazio– ni vinte. Cnrlo Afoo110 faceva altrettanto coi Sassoni, che non ne volevano su'Pere dl di-1>c11tare cristiani Quonclo Hitler incominciò a smi.<:ture i popoli - file interminabili di depor– tati sulle Strade d'Europa - e a fa·ni. una Germania a modo suo, ci parve ùl essere tornati a Quei tempi. Che co.~a atroce, pensava·m.o nel nostro sensibile cuore, essere str<rpJXJti, uomini e vec• chi, donne, bambini, da(IU affetti e dul~ le abitudini. dalla casa e dalla te·n-a, per 110n ritornarci m.ai più. 'Ma non. sarebbe più semplice inte,iden~i di b14!)– na voolia e 11ivere e Lavorare in pace !Jli uni vici1w agli altri, anche se si i di wi'altra famiolia e ai parla 1tna Un, qua di.l"ersa. Il problema non deve ai;er fatto mo{: ti pes8i verso la soluzione, se a prOfi>– $ito del comunicato -ufficiale di Pot– &tl•m si legge: « AUa Polonia, alla Cee<r ,<:lovacchia e all'Unaheria. viene chiesto Ui so;;pe11dere il trasferimento di. popo– lti2Hmi fino a eh, no1i siano c01npiutl ulteriori accertamenti. Viene tuttavia ,·icono.sciuta lo leoittim-itit del 1>1'tt1ctt)'io dei trusftrimentt ,. Tre l• s1Dluzio11e atlantica e demoera– t#:6 e lG soluzione hitlerirrna, pare che q,ust·uu.;m~ o.bbia dalla ~a anche I 'l're Grundl. Vero è che. qul si tratto nrm di li-?· porta;,io'4e, ma di tr<l,$ferinw11to di J)Q• vo:oz•mti. f; e•~ una bella differenza. tC:~ :,;~ ;;'ta~~ 0 1 :, 1 :~e~~af,:v; t~:1'::'~:~ e terre ium rivedranno più. i vtccht 'abi– tatori, e. ta11Usuperstiti 110n hmmo -plit nè 1,.-tftfl, uè famtglia. 11èpatria. 8'ieì!t a queste cose abbiamo futto rubitHdine, • e cl. sembra poco meno d1e 11ormale elle il Jfflt•er ·uomo, con lo sua Ubertà. ron la .~uctwi.cijìca vita di ogni oiOr11.v. sia preso e deportato allo scopo - im– m,mcobife - della {ibcrtù e della pa– cificélztm1é ·u,1lversale. FEDE NEI MIRA COLI I N twa viv<1çe corrispomle,iza da Na, 'J)vli compqi-sa ·111,quesU giorni su. Tempo .òf/ leygo,io, messe in bocca a ,fon Vi11cenzo, antico efeltore 11ittia11u e pr()totipo di tiru11ta bonomia e sagyez– zn, queste parole: « i\"oi. ci ulibiamo cl"e• dut.o? No, e quando il fascismo fini, ver noi era già finito prima che t11c0t11in• ci(ISSe. i\"oi crediamo ai St111ti. a San G-emwro. nei miracoli crecliamo; ma tlC· gli uomini!». Pu.rtrormo è cosi; ma ~e fuomo 1101i crede trnche nel-l"uomo, si <lisi11teressa dei f ,it.ti che lo riguardano e piega alla su.pina occettazione di ogni nwt,111110. Non credere 11egli uomini i;uol dire 1w11 mcl.tersi. al repentaglio di delwrio11i. e di sco,;Jìtte, vivere in una be(ltltudine oziosa e panommica che esclude oq11i impeg,w e ogni sforzo. J.,a fede nei mi• n1coli solfev(/ e/alle « i11senst1te cure,, ma insieme a11chc dalle cure più. sett· StJte.e illdllCC a L"it:e-recome i yiyli del C(llnpo, come wi bell'ornamento della :;;t·~~~';acl~eo:i:::,~:n::i1J!;~r~!n1::te:!:~ eruzioni. Quella ste"Ssa ;ede Vrobobil· 111e1tte aiuta a compierli, i nlirncoli; e si -vedono allora le azioni di sluncio che ness,ma pnulenza potrebbe -nwi consi– gUare, come l"insurreiio11e popolana contro i tedeschi; ma poi fo sla,u.-io, con quella fede. cade, e gli uomini, nel• la loro q11otitlia11a sfiducia e 1mprevi– dcnza, per,10110 di diyilitU, fino a sem• brure incap(lci d'altro che <li mercimo– nio e di vrostit11zfone. Queslt sono i 1>0li tlellti vita na1>oletanc1, che si S(l{• vcrcbbe o ritroverebbe w1 1>iù genfole ec1uifibrio qu(lndo potesse fa,-si un po• meno miracolistica e un po· più 1mwna– mente fiduciosa. U. Ul. "LA CRfTICA POLITICA,, SomnJ<lrio d('l s('tlimo nunieru: O. i11cc:1rini. C:omando di t·avl e rico– slna-ione dcmocr(ltica; L. ~lag1ini. IJ«lla C(JC11101iia unitada alta 1111(tà federativa; G. Pierangeli. Ari.,tocra::ia operaia e bor- 9hcsla umanistica; L. BruM:Jhctti. Agrt– coU1ua e .llczuulria; G. Rorioloi.U, 1:,·6sen– za del Re,,ime federale co,1 particotcue ri• ,,uar,lo 'J.IÌ' trnlia; X. Y., Gomc f1rn::fo11t1 il Gover,io ,teg/1.Stati U11ili; .l\:oie, Parlt e comme11ti, llece11zlo11.i.
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