La Nuova Europa - anno II - n.32 - 12 agosto 1945
__ IO __________________ LA NUOVA r-; U ROPA --------------- 12 agosto 19-15-- A I U N seano del mutato attcoatr.mtnln della Gran Brctaona verso tu Jlo· lonia ci i dato da un limyo urti• CULTUR ITALlAN A ALL'ÈSTERO colo, rl1e lia QlWSi fl valore di mm mo· noyrdfìa, pubblicato dnl sum>fcmn1to tctterar.UJ del Times col titolo « lfo;na,i– zo e realtà In Polonio •- Lo s1nmw del· l'articolo it stato offerto da 1m rerc11tc libro sulla Polonia. composto in (:Olla· borazione da vari autor, e edito da U. s. Schmilt (Poland, Universit!I o/ Ca· lifomia /!'Tess · London, C:ambriduc L I L Ministro De Gasperl prima, e il 11tversity P,·ess). Presidente della Commissione Al· Le oscillazioni ... del ao11crnobrltannl, leal3 Mac Mlllan, più tardi, hanno co di fronte al problema 7,otacco s1J110 aoo.mnato alla lmpor1anz:1 della rip1csa state sogoette n i,wuc crUichc Interne delle rclaz1on1 culturali fra l'Italia e ed esterne; ma bisoy11aric:onosc:crc cltc, )'estero. viii che da incertezze di 1wmJ11io da li 1>roblemapuò essere appre7.r.ato ))ressione di evct1t.i. esse sc11w dl11csc nel suo gluslo valore ~!tanto se si da un profondo contrustu i11t1:riore. Da tenga nel debllo conto n nltucnza che 1 rna 1,artc, la Gran Brctaunu aveva we– tn 01::ni lempo ha esercitato la cultura ~u il solenne fmpcono di cli/endc:re la sui rnp1mrli Polltlcl, economici ·e ·per- 1•01011ia; dall'altra, t s1wi sl,nUst.i più fino tnillt.lrl fra le varie na?.tonl. consapevoli erano convi11ti che? la t·au· La Grecia non ·avrcbl>c t>robabilmen• :.a polacca non ira difmHIIUif,i nella te riconquistata per prima fra I 1>acsi sua integrità• Ed è qHesto co11trustti clu: balcanici nel XIX secolo la 111·òpl'ia In• ha indebolito la vosizio11e t,ritannlcu di diJ)Cn<lcnr.a, ie il suo anelilo ali.- li· fronte alle richieste russe. b<!rtà non rosse stato sostenuto tfal fa. &c.lno ;lorioso della sua antica civiltà . POLONIA l..,'urneolo citato Hlustra esauriente· m~ilfe i precedenti storici, ,·cmoti e re· C<•111,. del problc1,w. La Poloni<, è ml pot M! rhe, oeoan1/icame1uc. non ha co1,Ji111.sr,eclatmc1He ad ooest e ad est. 1._·ss:r lw potuto vircrc e prosperare fin· r.h,i I Funi vitini oricntuh e oc:citlentoll crei/li) cleboU e fmpolenli; ma. a misura ohe q,u~.~li si sonO anda!l raUorza11do. cssct non ha saputo am;oo!liarsi atruno o al/'11/lro. e se li è trovali co11tro tt,W insu:me. Nel 1918 s•~ verificata la com/lzlone cccezi01rntc che, tanto la Gcrmaniu e L'Austria. quanto la messia erano 71ro· stratc. 1;; la Polonia ne ht1 pro/ittatCI per rlµ1·c11dere un (lloco pericoloso: Ti' vendicando dei territori all'ovest in base al principl.o di nazionalità, ad est in- base al ;ni11ci])io opjn,slo ctcfl"ercdità storica delle classi aristocratiche. Dice tm proverbio che non ci si plln sedere che soprr, un so!o sual.,elln: ma. co· m'ebbe a dire un arouto polacco un!l ventina d'anni fa « noi sediamo .~opra un lnte1·0 mob/110 ». Lll situazione sf f' preCl.wm1cntc ca:10- t.·ofta net J!J.W, q11,mdo la Gcrmunia A lct Russia ermw allo zc11Uh tlell<1 fom potenza. 1 i•atac:!:hl non h,111110 cmw preso la 11ecrs.<ftli di rlt:e(lere la loro potilica. confidando net totc11tt cn11tra· sto tra'f loro vicini. 1::~.~} si sono illusi· cli essere abba:•;ta11:za forti per tenere a bada l'uno e (altro e per co11Un11arc, con sistemi semi-fiitttstoriall. un'as.~ur– da politica m,:ionallstica, avenrlo in casa un 40 per r,~11to di atlogrmi. Il ri.· sultolo è s/C1to u1J11 nuova 3parti;:ione della Polonia. O(1yi, ro stato volucco 1·lcostit11ito in· elude lo>·ohc ::011c<li tcrrltorJo tedesco, ma perde tutte le 11rovi11de della Uus· sia Blunca e dctrVcrafna che avevu tn– co1·1)orato, t,rofittmHlo della tcm1wrn• "ca eclissi cicli,, J.lussia. J;;sso i stato dunque crealo cnn netta funzione anti· ocrmauica; ma inla11to U scutimcnl() popol(lrc è prcua1c,1tcmcnte anti-rllsso. E' doloroso c;c,nstatm·c Qtianto poco i. po7,ofl imparim, dulli; i:spaieuzc dct passato- :, d. r. .',,Ila presente cosl raPlda res\.11Tc2ione ;!~ 1 ,;" ;~~;~~~~fe'-C:~t~il~~~~o~~ ~~uu:: NONFAMOLI GJOCHJ sc!J! P:;o;!!:;~~~red;~ .c;;gnfc~ PJ ~ ~~:é;t!c ::~f1;u~~ i :r~a~;!:o!~;!; mente irnp0nentc nei:11effottl. il 1,rcsti· scfamc di barche si accosta con dentrò ridurre a! rnilrimo Iriti fatti. lo cui ero gio uni\·crSalc della sua cullllra. cht? J N un settimanale rommrn _ natu- i vocianti facchl11i. lJa una barca al- yi1moc ben al di là dei confini d'Jtufia, anche nc.c:U ann1 oscuri fra li 19-t0 e il ral.mente indip.eniicnte e <1ssotuta• l'altra due dt essi sl ln-iica110 un allic· ta cou.çtJ ultima varia, pur essendo il 19-1--t, è stata aumentata. Q\.ICSta volta mente obbicttli.;o _ si possnno lco· clato slon,,,,.e bruno. co~ barbrl.!a e fc:; r>hi delle volte a ifonUo politico. In que- con concorde larghezza, dal gov.arno Dtre queste fdee ·verc!}rine: . in testa. che sta in vtedi sulla tolda, sto caso t'ucclso aveva a sua vOltn; nel di Vichy e dal Gen~ralc De Gaulle • La leggenda dello $fr11ltamc11to det contorn2tn di n.umeroso lJaou9lio- 19:u, c,wsatt, la morte drl. shulucu so• Non 1>1ù tard: di un mese fa la radio 1a1..1oratorlda parte dei loro im1,rc11dt- - 'O turco m' ·o p.:1pµo io! - arida clolista dl allora. E' ben tontan!l da noi ha wrt:Ho \'annuncio che una missio-- lori è un mito assurdo ... Questa ere• uno det fac:cllfni all'altro. · l'intc11zlone di.. voler atfrmrnrc l'oùi<J! ne culturale francese era uardta ùa dt:llza pare in auQe nt'lt'ltalia cli O(J{li. Al elle Il turco: sit(i dclrcpfsoclif); mu 1101tpossiamo /a• 1..omlra diretta all'America Latlna. -per e se non. si riesce a sconfi1111crta non _ Te maone sta... (e qui una frase rr a meno dal riltt;are.comc troppi indi- stringere con quelle rcpcbbl:cl~c nuovi riusciremo mai a ricostruire u11 bel forse turcn. ma che un /accl1ino 1tapo• vlduf la cui 1>rcsew:a non 7>1tò non es-– e i,i\.1 lnllml legami cultur.:ili- E i:cll'A· 1mlla• 0!}ni america110 è Ot(JO!]lioso di letano ptid comi,renderc pcr/tttamcntc. sere fonte cli di.,;ordlue. siano t11tora ~:t: 1 ,!~~!i~nr;,~&~i~~·i;[; ?Yt.J·~~:~it!.~:r:/:,{°i!tt.*:. 1 :?it ;;,?i !);~:}~ ~Xi~: ;:1f7~r,:~ r.~ r.:~~/:::i~·;' 1adi11i originari dalla Fr.'.l.ncia. Pino, c:reatorl della [,'tal, flelln Monte· alcune- difficoltà contingenti, che li fa~ gllarn di • cambiar aria>, cl"penst chi J'urlrOJ)})OIl dls.astro che ha travolto catini. della Tet! >. • cevano tremare com-e bambifli 01 bufo. di dovere, magari scn::n ricorrere ncm• ::iùno;,~:;~,/~~s~u!lot~~em::;r~::;:~n~; N:io~e~~ht~n~l 0 ~ fc,~~;,j~11 ~fe~~c le n:o»:ta~ cT1iamando al loro servizio uno Spara• ;~c:~o-a~e~:~r"e:,.~:.%:~cc;t:i~ocnni:;c~: vicina llcpubbllC3. Ma fie 1e difficoltà~ -. fo 11nmoclo. dP.I,resto. molto ln/an• {!';;~e·df'Mri~~:f::rz~:: g!~r:~~~~~~~!fo"'1~; r.omc lt forze 7,repostc al ma11tc11lme11io i.opr~llutto dt ~ratterc economico. a.P• lite. /./impianto e il funzio11amenlo di tutte le sue birbanterie e follie, pur delt'or1Ii11c so11o•insufficic11ti, non tanto J)al~no o:;gl \nsormontablli, li v.i.lorc. ulta impresa industriale ricllicdr. f/llil• dl rssP.rc ilioozzati (• citi manoia non per il n111nero qwi11lo per I?, mancan.:a eterno del:.:i cultura e le_:,;ue~raneli pos· litù di prim'ordine, elle 11r.s,rn110 mr.tle parla• _ diue 11110_ voua con qualche dt prcstlolo e d'.ruto,·u~: dovuta a!l'abl· t.lbiiilà di riconelllare le nazioni su di ·;,i dubbio. Ma quesli sono ,rlsc:o.r.H tic· ,ar{Jllzla l'lmbonitoreJ.. ' tudillt vcnte-m1ale dl i;c'éluc fn esse lo un pb1io dl l)iù elevata um,rnità. do• 1 1erici, ed è puerile cercare di di/cri.- ,::ero rhr: cosa noi oggi ,·Jnfarrlam.o ,;trnmçnto dello tirannide· nazlstu; st v,·eOWro far apparire non xrave qual• dere la condotta. di alcuni industriai! a cotesti signori, i quali farebben, bc4 tolaa, perciti, f111doi.;e è i,ossHl:te, oanl 61i1At.1 sacrificio. Che anche in Q!J{$h)· it;..liani in un dctermimuo momento ne a· rm·r1,1re .i aicmiitli indipcndi:uu e nioUtro di disordine,. per poter in caso c,u111>0 occorra baltere slrnda dt-rersa cot. fare l'apoloola del perfettO it1du- .obbieWVi a non occuparsi di .loro. di 11ecessltùi11ten;c11lre di pic-110diritto du quella sc;:uil3. in un recente l)ass:i· stri.alé, e con la massima enuoi:r. E questo t<>,quando era diventato lnwo3Sibile Quei signori dei quali lo scrittore h'l •· T. specialmente ,,e, pac.ii, ove /Jen &i s.i . eH1>0t·t;,ire qual.s1asi pro<Jotto ·;ntclh:ttua- avuto l'impntdenza-u, fare i 110ml, noi come la. numuriff della oente 314 più li~ ~nza la eUchelta del i,artHo domi• n6n. intet1dlamo di discuter/i 12 Jo,ido ten.ace, e (Ili oqi -per le i11glusti::ie Jlll• nante. è o\'\'io; ma è ovvio .11tresi che vcr le loro capacità tecnlcJ,e. Nol U lite e per le 1;loltm~ mal diguite in n3n • si deve dlstn.UU :-ere qu.mto era discutiamo perchi: Ml J\TJ lÌfO 1~assato st covino, accrcscc11dosl, per atato coslruito all'estero tenenao pre- 1. A un certo momento furono pre• . 1 l 1, Intere oenerazlont. · sente ehe un'organl:r:tala atli\•ità cultu• st da. me 6 alimumla. Gli~rra libico/ p,t. 'DJ PREVJ.DEN. ZA Oggi ha11uo·buon !]ioco gli r:lemeuti raie italiana non ~ comtnci:Ha col fa• mci guerra ·mo nd10 le; vento (n poppa; peggiori de.l)a·$0("/etiJ.di ognl classe sri- setStno ma· nel !Ontano 1862 ~uiilndl.l mol/ci la vera! Nùsuna previdenza per c1ale. 1;:• pure dl ieri t11 110tlzlt1 dl. un con decreto re.aie fu equltla:rata alle quello che fndunon11cabU,,·m;111e, sarcQbbe J i,1or·n.alf cl J,a~mo f11fo,n1ato d•i d·r con/litto avoemit.o In una località de.l- »i..'lt<i..e •delto stato la i:.cuola italiana successo quan ° vcii " ca tw«. llC· '" la zona di Utl/i, p'cr una que.st -tone di ·fomhLa dai nostri conn.t1Aonali ad A· sll scmo det re st0 uravis.d,1ti C1'1·&rl tec 4 .,;ardi~: it_';tnuti a li'er:r< rnd ' 110• in distribuzi,,ne d' acque fra. due a.bitotl kssdudrla d'Etdlt.o ,iici. . nr!~f,~ dopo a.4::; rs~la~:~~l~:~~~}rtlr:. vlcint,. ~onf/Wo in Clii s, ,ono avu.U ~ m~3~8~ala:~~!: d~ :: a !n!~r uod~,:.~c:-:::: d~u:.,:~1te~~~eiae~;.tti" /::: 11lia>1do i ft# tclegrafo11ici, disarmati i alcune decine di fe1iti, Ira turbolenU, tui·at~ atl'estcro neJ.lì.mmedfato ante· 11110. pensarono di potr.r coprire le to- cara!Jl11fcri e tspplccqto ;i fuoco ad al.- .:rz:n~~ ; 0 ;;;a~~;:~:/:,;~o 1 :,o~i ::~~:::: ~u~zTa poSSono o1frlreela i sei;"uaùli ro magagne cntr.mdo 11 e-l 11liioeo pblf• f,ioli" edifici pubb:ci: hamzo coronato prevenire slmil-l episodi, di sapore me– diilti dMttnH dalle relazioni" •presentate tieo. e trattanclolo alla ICttera ,·onie un 1 OJ)c,:a ma.~sacra,i O Ull possidente del ,1toe-vale-ma ,che ho11110 i! torlo <U acca• clat"!<cdue Camere In !lede di bilancio oiuora: come H f1illoco di bnrsa, cmi ur,~ con i oa,t,c; dei mo·Sclietti. due al nostrl Ùionii: 1i proceda, se ? =l~!~ ~:(!~nn1;~ 1 ,l~~!i~atin~::i -~!~i d'/,~~"I:s~~rac:aP~"'!-q~;~ig/gz:~ 1/;~a1f~~~ le11;a 1 ':c~~~~, 1 :~t~rf ::;:rt~t~t{ ~:i:':; fl Ct!SO - e 1/0i crediamo che il più dct· HHO e IS.U. <rnçhe loro - che deU'ltalia s·i11Jischln.· virue nd aonfunaerc alla airi llltiQa sèrlc ~~o~r~e a 1 ~:!~11~J~~ttsJi~Y·j:~~~·aat;':~: G!l lslitutt di cultùra ltali:rna all'e• (;~.~:d;- t11bo~;~~~;; 1 ~~ 1 /r:a;a,~~e~l at~ :tn::/;~~~ crei.Jo:!~~~te°'J;ic;::~!~fn;,.:>~j do che nel posti dl rettponsabUttà~ dai s.1~\.1cir,rno In tutto 25. del email lG in boiava come un·cane famr./ito. l~d al• mest di •dopoguCT'i:a» •. tpisO<U la cui più alti ai più. modl•stl. tlt ,,;ion" vcrs~ ~:\~~=~l~~tr~~·to~!!«iof,';~1~~/Ja.GCcer~ fora. si ~volse in. (lrancle, a· s1,ue dl J)Orldtd, se no,, i·a minimizzata, nem• ne- dal chiaro passato e daltit non mt· -: . ·' • · ~• • • tutti noi, .La sc:enetta di uri Jautoso meno deve e.sere soprai.;:rllitatn, come t10 chiara vlsio11e dei c:ompiti dell'ora. ~;:.:~.~~~~~1!1:'~.,':~~-. k~~o;~~-l~~'. ,aneddoto napoletano- troppt scn10portati a far'e. J;a causs ul• ~ ~1~~:~~~~a~ :o~i~i;fa~: 1 n:~rac~~: i"'=========..,,====-=================_,...,...,...,..,..,..,,,,. ~~:~~~.v)~~=~e ~ 1 ;:~~~~~tit~~:~~ r.mza dai fl~lt dei clisccndentt dei no- stre scuo!e medte-. Ne-I 1939 su 7.000 I tCuori, segult:i subito ùOJ>o d:ill.i Fran· deali l~tltuti di cultura JH·escriveva che stri connazionali. . studc-nU r.-ìò di 2.000 erano str.:inieri e cb con 17, dalla Spagn:1 con i e d:illa eesl d1.>vevano essere di prefernnza Le scuole medie italiane. costituite il numero di aJllevl non Italiani costi· Romania con o. , eman.l?Jone di univcrsiUi d~I Re1:nb sul quattro classici tiJ>j previsti dalle tu\va t:i maggioranza e in qualche caso Da qucstl dati rlar-.sunthi appare rieile quali avnbbero formato parte in• leggi del 1910 P. cli'! 1923 Clicco scienti- I~ tornlità negli istiluli -secondari tta· chiaro che l'Italia non a\'eva. rapporti legrante, tutU furono fontlali ed agi· fico, istituto tecn1~0 c."Ommerciale, lstl• 11anl •li )ladrtrl. di Sofia. di San Pa910,. di nessun genere soltanto con i du1.: rono con norme più O meno lmprovVl• tuto tecnico tnferiOre. scuola .commer- di Lima .e di Rosario. Esclusivamente 61t!l:U più popolai. del mont.lo e precisa• aate e igl)lratc quasi sempre più a con- cla!e). sorgev,mo in 17stati (Argenlln:i. ltal-iant erano Invece glt studenti ùi Pa· mente la Russia e la Cina. · Un~•~ntl Interessi• politici. 0 pcn.onali Brasiie. Bulgar<a, Egitto. Franci;1, Gre• 1;,:i e dl Tunisi. Abbiamo accennatò sopra al vuoto che non a finalità <li real~ carattere eia, Gran. llretagna. Paragua"y. Perù, Ma !I panorama della cultura italia· cre:ito tJa!Ja i.-1•1•11._i negli lstirnt 1 di ?.- acicntll'ic.-o e na~ionale. Furono e rim::m· Homani'a, Siria, SJ)agna ..Svizzera. T.i.n• na alfestero non sarebbe.completo, se cultura, l'ente cioè voluto dalla legge ·I:/ ,:ono tutlora istituzioni ass.1! utili alla :;:-eri.Tunisj, Turehla e Unghcrln) e ln non ;1cçenn.issimo ad un altro fatto as· per fare penetrare nel 111onclo f;t1•a11iero diffusione ùclla lin::\la Italiana in mez• 25 sedi. :\fa IC scuole della Tunisia e a.ai interessante.a possibile di m.1gglorl il tesoro della tradizione e della Clvillil ro a;:li stranieri, ma sempre lontane deil"Egìtto. che eono del resto le !"Hù }i:Viluppl quello· cioè dell' intensific.ita italiano. B' Inutile sokgiungere che una da Quci::-li scopi di alta ·cullur.:i che· la antiche, acCOi:"1iern110 ùn ·sole quasi la rlchicst~ di dOCcntl lt.llianl da parte dl analoga mort~tìcanle contrazione hann<> )ei:gt! opportunamente assennava loro metà della popolaz:one scolastica Che università Straniere. Ncl!'anno accat.le · subito tutte le altre attività. e .nuinùi svuotate di prestigio. . , frc<1ucntava le 45 tcuo!e csi::Hcntl. mlco 1939·(0 ben- 55 cattedre untver..bi· E quando si sappi.i che i docenti ìta- Dei venticinque istituti ili cullura Nel secont.lo ventennio e.li quc;;to se- tnrle t;rano affidate a cioé'enti HaUanl li.i.ni all'estero oggl non siono neppure esistenti ncll'anleguerru ne f11nzionano ~~~~,,!~os~~f~catl~c~~~ 1 ;;!;~1:;: 1 ea!i;~;~[~~ l ~sì\~ st f!~ ~tf!e{t~~~!df ll~l2:c; ~ 11 1;c~~ 1 ,a~~~~ 1 i/r u ~!r;,~~. iJ~i~,~?~• ~:~~r~, ;,?;-ls~~~\~~!Jt~u:~lrll~clr~°ri~t nrnzioflc non previ~/.? o ~ancita "da al• slO\'i!CChia2, Cile{, Dani.mal'ca l, Et;il· I~ m~o defin~tivo la presente dolorosa Katia. della FintaiuJia. del Portoa-allo cun~ lc-~e: che puo nrmre m,10Yc lar• w -!, 1-:stcrda 1, Cc-i-mania 2•. Cr3n Brc• S1tua1. 1 one. dt?lia n.omai\ia. della Spagna, tiella Sv~, :;he JfOs~~illtà e .sug~crlre qurnùi una tagna 2, Jugoslavia 1, Norvc~la 1, Pac~t Arrivati a questo p~nto val la pena zia e della Svizzera. nuova linea dl condotta. nas~ 1. Perù 1, Polonia 1, n.omania-2, dt cohcludere? A.nche ii _lett~re che me-. A~:.ai più diffuse degli Jslltutl di cui- Le scuole medie come le scuole cl~ ::;pagna 3. Stati Unili 3, S,•iz.zcra 3, Un· dtocremcr~te si mtereS.'il det pt·ol~leml tura erano naturalmente le scuole elc• rnentaii. erano sorte per I figli Ùt'J:li ~hcria 2. •dello .tspiruo, t~arrà da quanto abbiamo mcm.art che sorte in gr:in numero ~r emigranti it~li.:ini con esclusioni.! dell'e- Al numero lmpo1 ;1ente.di. ca~tedre af· esr,rtt:li~e n~~lù~U~~r~~:t~f~~rc Jl po– inizt3ti\'3 delle colonie it:lli;rne flri dal lemento straniero . .:\Ja mentre da una li 1 ulat.e ad Jnaea-na:nu lta~1am: lltolar1 in .sto che le .spctt,1, nel mondo .se La sua XIX secolo. sono state largamènt~ aiu· parte per ragioni varie le eo:onic iU· talla di università o hl>er1 ùocentl, è cultura non riprenda il·cammino intcr· l:.ilt?dal nOBLro governo. liane erano condotte a fondcr.s:l ~ra• da aggiungere quello non meno cospi· rotto. e nori torni a,r affermarsi qua! 9 Nel 1939 esistevano ceminala di dualmemc con la popol.tzione locale. Nl? di i>rofessor~ a~unli c<?me lettot} lit!vito essen7.lalc alle pacifiche conqui- !i~,tl~ii~~:~~~i ~i i;~~a~t;;.:t~~ ~s:!tapc~·a 1 ~e~~::1l~r~ai\~ 1 n ! 1;g ~~:!1~~~ ::~· 1 1 ~e~e ::i:~r~~~~e~';c~f ~~~-o~ ~ stc della clvlll~l e d!.!I progrcl;so. Cn.-q~uuLe nctl.& strac:ra.ndc mas~io• un i_1otevo!e numero di giuv:111i :llla no· 1a\'i;vano ij P.rimato l:i. Germania con :!a G. AIA_.'O~SU 1•1,:L1~1:GIUXb"l"1'1
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