La Nuova Europa - anno II - n.31 - 5 agosto 1945

, -- 5 agosto· ]!)45 -..._ ·---~·..,. Lii, NU.OVA ,Eu.. Ròi~ _,_."' ."".• ',:~=·"".""'--'--'-'---- - ~ 1 --••~··~-•·-•-~-·-~=~-- 9 -- (·~~:'g..;~,~~~;;v:h:~; q~~.,/ ,~t;t"'-- P R ... ·-~ E F ... :.A' Z ..._I O N 1' anni sono stati pubbncati In Ame- ~i~ri~a i~ J~ff~i~~~ l~u;ar[i~~~ll~l~~:; '·-; . letture sono•.per necessità di cose. rl- ·AL L A p 'A e E nomica e culturale delJa presente- d· ,•iltà. Di.sognerà dunque che g1! staU nnzlonall siaho .le unità primarie, co– sUtut.lve Della nuova .orgar»zzazione del mondo; ma bisognerà l.n p..1ri tem– Po che slano sottratte alla sfera della Joro esclusiva ingerenza quelle funzio· ni., che esorbitano (fai toro llmiU p:u·u, colmi. Esse si compendiano in tre grup– pi principali: la difesa mili t.1re, l'eco- tardnte di due o tre anni non dlmlnui, • · sce li Joro lntcresse, perché oggl sla• mo 1n grado d~ sagg'iare la validità del principi direttivi e delle previsioni che vi sono contenute, alla luce dcglt eventi decisivi che sono poi goprag. ginnU. Ho sotto gli occhi una serie dt vo . )umi americani, compostl da scrittori di prunisslmo plano, la cui Influenza sull'opinione pubblica del loro paese ~ assal grande: One ll'orJd dl Wendell L. W1llkle, The problenis of laStfng ,>eacc di Herbert ·floover e Hugh GtOl gon, 'J'hc ce,1tury o/ the common. man di Henry H. Wallace, Bluc-prHlt /or pelU'c di. Summer Welles, Uow new wm tlic b,:ttcr world be? <il Cnrl L. Beckcr. L'lm'))rcs~lone complessiva che ~I rt· ~ava da questi libri è che l'America d1 oggi è incomparabilmente meglio pre• p.m:ita dcli' America del HH~ ad assume· Te una funzione direttiva nella politica moOOiale. Essa. uscl dalla guerra pre· Ct.'<lentenon convinta di aver combat, tuto per la propria causa; perciò le ten• del'kle loolai.ionlstichc, già forti per an– tiche tn.1dizlont e rafTorz .1.le dal poco <t>dificiintespettacolo che l'Europa offrl nl u,volo della pace, potetlero avere un facile s0r>n1v,•ento. Oggi :nvece l'Ame, rh:a sente che 11 suo ste!-SO destrno è lmpcl,(nato nel. problemi della guerra e ,Jflia 11.::ce;e, sebbene l'opinione popo• ,are slfl plù sensibile agli avvenimenti del .settore orlentille. la p<n-te più. re ,spommbile dell'o11inlo11epul.lblica int~n: (I(' la stretta solidarietà t!he lega tutti l ~cttort della guerra e Ht nece~sità <11 c-levmlll a una visione sintt:Uca <.!ella p.1ce. · sotto questo aspetto, è mo1tO Impor• tantt) 111 libro che Wendell \Villkle, ,;1.'l t:Ml.difJato J cpubbHcano alla presidenza, HCl'i68e al ritorno dal suo viaggio lntor• · no al mondo, compiuto per lnc~1r!co cli Rooocvell. nl!o scopo rii far sentire alle ,nazioni allente ed am~che la sollecltu, dine dell'Amt.-ric-a verso di esse. WUlkle • tOCOO, nel suo periplo, l'Egitto, la Siria, )a •rurchiu, Ja Russia, la Siberia e la Cina; e compendit, i risultati della sua llllss1011e lr. uno sc'ritto a cul diéde 11 tltok>: Un mo11do, significando con es- ::cft~ù s~l~~a1~i~:it~ftti~ 0 't~~fic{:; up~g fontane regioni del globo. Jn Egitto, nl!a vigilia della battaglia di El·Alamein, egli poteva segnare 11 punto In cui, con la minacclat:1 frattura dell'Impero brHann,ico, tentlev,1110 a con1,"1ungersi l' espanslo11e tedesc1.1con quelln {,'iaJ>pone~e. In Siria, av\'ertlva Il eordo e latente conflitto ira J'lmpeMall, • smo. Inglese e quello della Fiancl.1, E!'Clis sato, ma llon cancellato <falla {ecente TEMPO RITROVATO Grissini e sti·a~ca!!anasse D AI., mio nonno Pfltcrno, f)1cmontesr. '11Biella, ho se11lito racc:ontare più ,Il 1nm voUa un 01,t.slosoonctldolo, t1on. saprei a,re se a gl01'fo o a docu– ,ncnlo tl!'lto-neszo poverld tn cu.r ti1- veva la piccola borghesia Impiegatizio dell'onttco Piemonte. Erano suoi com.– P••f1'nidi scuoio; diceva, i tre Jìuliolettì "'1m modesto impteo<1to, i Q1Wl1, nh'ora ùella r('Jezione cavava,i fuori <lal pa• nit1i1:o un solo ed unico ovo, e in quello, spez;:ato!}li ta punta. tntr11ucuauoviti vfo, ucomlo un turno ben rroolato, i grissini ehe la mamma aveva vreven– t1vam,·11te div:Si tn tre Jastel/etU - tre q1umte le bocche da sfamare - di pa,·l vo11,me e consistenza. l.,'M1cdtloto {'ho ritrovato t1clla Roma bori_:hese di Giovomi1 Faldella, là dove il Jri:amire serittore ci racconto la prti· atoria pedemontana delle colo111c buzzur– re :.tabll/tPsi dopo lt 1670 11clla copH"!c ,lel u:ovanc rccmo d'Italfo. Ma nel rac• cout.o del Fal<lella t raoazzt tla tre son divc-14lati otto, che è veramente un po' troppo, e l'muddoto, c'lic dnlla mensa· &colostica vten trasportato a quella /e• mWare, s1 clliude con una pt(lccvoJezza troppo scoperta: e Una voJta Emanuele, ii pj·iì V:ccwo e r,hi birJcMno, spr~fon– dù due volle di scuuito ,1cll'ovo ii .rno urlssi,io; -e la mamma, spiritate,, orfrlt): - Bada, che scoppi! guarùn che 't chiir– J>C! :1. Stamo, è chiaro. in piena storia rcnnon::ata: lince e colori sono alterati nella ricerca d'un effetto che te,1dc a ,..fallire per eccessodi pWoresco. Qua11do lessi Roma borghese. mio 11011110 era morto <la molti' anni. Ma, rab<lommitc a tempo e Juouo, non credo di correr catas(rore. In Turchia, egJl vedeva un rttorlall. Né giova sperare che questi piccolo popolo sforzarsl per salvare la 'nascenti n.1.zlonallsmi possano essere propria autonomia compromessa dal comunque neutralizzati da una organtz. fatto che la sorte 10 aveva posto di tra•. 2.az1onesuper-nazionale della pace. Que– verso su dl una strada, elle J'imperta~ sto sarebbe possibile solo se Il grado llsmo russo voleva a tuttl l costi aprire di evoluzione fosse lo stesso presso tutti e l'lmperiallsmo brttanntco voleva tene t popoli; ma esso è troppo diverso dal• re sbarrata. E perfino nelle remote re- l'uno all'altro, perché li senso della S<>J> gtoni del nord-ovest della Cina. egli po- lldarletà possa prevalere egualmente teva intravvedere una futura czonad'in• su quello delle rispettive dlfferenze. contro di contrastantl polutche, russa, Più I nazlonaHsml sono primitivi, e più. cinese, amerlcana. sono esclusivi e tntollerantl. E dal ca• Ma questi cont1Htl, aperti o potenzia• po opposto della .scala, si può forse di• Il. non annullano, anzi lmpllcano la so: re che, tra 1 popoll più civili che esc~ lidarietà di tutte le paru della terta. no vHtorlosl dal conflitto, gli appelll al• Se queste fossero ognuna chiusa In sé la solidarietà !nternaq.ionale siano del e Isolata da ogni altra, come sono state tutto disinteressali e puri, e non dls· per _lunghissimi secoli, non vi sarebbe simulino spesso una mascherata forma tra loro materia di possibile· contesa; d'l.mperta11s1110 ! la lotta sorge da ciò, che l'espansione Certo, non si può negare agli amert: deit'economla e della civiltà occidentale canl una buona dose di sincero e gc– le ha .immensamente avvicinate e ten· neroso ldeallsmo; ma net tempo stesso, de a farne un teSsuto unico e omoge· essi sono osservatori troppo acuti, Per neo. potersi abbandonare. a Immediati pro• Ma a questa ragione comune del con• getti dl Ceder.izloni continentali o Inter– tendere bisogna aggiungere le ragioni continentali. sul tipo di quella éhe sono particolari e clifferen<&lall,per splegàre 'riusciti a realizzare nel proprio paese. Il complicato Intreccio dei rapporll, che L'Europa, a loro av,•lso, è'tult'altro che i:;l manifesta nella p-acc e nella guerra. matura a una tale unione· e gli altri ~~~r~ 11 ~ 0 ~~~\l!~a~!e~~aJ1iaa~ 1~~~ conti~entl sono anche J)I~ 1 lontanl dal• gior parte dei beni della terra; ma v'è la meta, non avendo raggmnto un gra· : 11 ~t~~fa a~~i :;;:l~ ~~:~:. ~h~ar:n~: ~~a~:c~t 1 ~~~;a:1a~~~laU~u!f1 1 ~~e1:.;~: litica espansionistica di questi. popoli, ropa. Ma tra 1 due estremi, di una .com• porta.!10.ocon sé net paesi più arretrati pleta neutralizzazione di naztonallsml alcuni elementi di una più alla_dvi!iz• da un lato. e di una lotta di .-eclproco .2.azlone,su~lta per co.r:itr:!lccolpoun rl sterminio tra Je .nazioni dalraltro, non ~;e,!!~~n~; 1 ~~~~euiest~n ;~.:; 1 ~:~_nQu~~f~ v'è forse una _soluzi_oneintermedia? n~n. avYenne già in Europa, ln seguito alla è pcsslblle g1unge1e a una c~mposlz10 rivoluzione francese, ed ebbe per con- ne paclfica del vari part1colar1smi, non scguenza la formazione <ll numerosi come una mèta finale, ma come una stati e statcrelll europei, che hanno tappa provvisoria, in vista òl un fine franlumato l'unità politica <lei nostro più. alto da reaUzzare nel_ !uturo? nomia, la cultura. • Cominciando da QUest' ultima, l' ado– done dl un piano internazionale. 6nt~ So a promuovere Ja conoscenz.a recli proca del popoli e a dirimere le ngtonr ;toriche e psicologiche del loro conflitti. sembra dl più raclle attuazione. DI tutte le attività dello spirito umano, Ja cu!· tura è flUelJa che pm tempestlv.imente st è sottratta ad Ogl'd Ingerenza part.1- colartstlca; e la dura coazione che ~ sa ha sofferto nell'ultimo ventenn10 ba ,uscitalo una reazione cosl viva e t;pontanea, che le rendérà anche ph) Caclle superare le arllficlall barriere frapposte alla .sua naturale espansk>ne. E spetterà aJla cultura del do~guerra il grande compito di far da plonJ~--, di una futura società veramente in~ nazionale. Quanto all'economia, essa ~. per g» 11Crittorr americani clt.1tl. l1 .settore in cui le barriere nazionali, Pur et12:1endo ancora saldissime, possono e&Sere su, pei·ate òa una planlflcazlorie mondiale. I popoli che, per Imposizione del loro dlrigentl o per necessHà di guerra S& no stati finora condannali all'autarchia. ne hanno .Subìto tali danni, che llOn desiderano dl meglio che dl rtnun21bre a que&to funesto privilegio. E dalla J)3r– te opposta. t popoli che escono dalla guerra còn un'attrezzatura Industri.aie ingrandita e con un'accresciuta capa, clu\ di espansione, hanno un t-nt.eresse non minore a· mlgllorare le condizioni dei toro possibili clienti, per elevarne Il pott!re di acquisto e di scambio. V'è continente, pur essendo venuti alla lu– ce in virtù di un Impulso unico e uni· tarlo. Questo accade ora, :,u più Jarga scala, l.n tutto U mondo; e Ja reazione del nuovi nazionalismi complica 11gio– co dei principali fattori della politica mond:ale. J I Wiltkie ha potuto osservare que– ste fiortturc nazionalistiche in tutte le tappe del suo viag1,"10: in Bg\tto, In Si· ria, In Turchia, fo Russia e in Cina. E dovunque si sono manifestate nella for– ma di un'assoluta Intolleranza di ogni giogo ·stra1J\ero. La maggiore simpatia che tra t vart popoll incont.ra la causa dell'America, tn confronto dell' Inghll· terrn, o della RuSS-ia, o della Francia, deriva solo da ciò che all'America es· sJ attribuiscono minori ambizioni ter- * - quindi ragione di sperare che, ai~ In mancanza di una vera e propria a'ft'– torità super-nazionale, un generale re– golamento ·del rapporti economlcl J>O' u·ebbe trov.:ire lo spontaneo appoggio clegl' interessi che esso &arebbe tlestl· nato a promuovere. .A.Ila rlccr·ca di questa .soluzione tn, tcrmedla sono lndiriiu.aU tutti gli. sfor· zJ degli scrittori· che ho °'1-atl più su. dall' e idealista• Wallace al «realista• Becker. ESSi pensano che il sentimento di nazionalità, dopo un'atroce guerra che ha attinto· ad esso le prlnolp.ill energie per la resistenza all'oppressio– ne, è una forza che non può essere trai sc'urata nelln rormulazione di qualun• que progi·amm<:1di paée; ma nel tempo stesso compt·endono che i confini na• z.lonall sono troppo angusti per rac• chiudere tutto il contenuto di vita eco- troppO--con la fanlasla se arrlSchio l'i• Jortamo alla fellcltd con cui rcmJe, ora• potesi che il Faldella, omtco di mio zie a quell'iterarsi di sibilant-1, lo &for• non-no come ben so e (J1Wsl suo conter• zo meri.torlo d'i clii otrntica le vroprle raneo. obbia sentilo raccontare da )ul mascelle iu Quel durisstini lmpoati dl l'aneddoto e l'abbia poi utilizzato a suo miele, farina e noeciòle. No1i so se cJ modo, Jìore11do10· e mJiocchettandolo. abbiate fatto attenzione: il dialetto ro- 1 grissini per altro 110,i aveva-no mano e ,, napotcia110 hanno per le st. o-spettato il Ftzldella per e11trare nella bila.nti -una simpalta pari aU'antipatlc, lel_terutura e perfino nella ,'!torio. A tn, che ha per ease Ja li11Dua francr.se . troc.lurli nella storia et aveva pensato Piuttosto che dire: « Il falloit que vous ,1ietile meno che Napoleot1e, H quale se allass;ez :1 i fra11ccai viola110 la reuola li faceva mondare da 'l'orino perché del ttmpi e dicono:« I( fallati quc votu confoceriti ai suo stomaco delicato. alltcz •. J napolet011i fanno il contrario Quanto olla letteratura, si risale anche e tnvece di dire:'« Diteoli che faccia :1, pi1i addietro: alle Conressioni di Rou&- dkono con perfetta naturalezza: « l)ici• seou. Uscito dal('osplzlo dei catecume- tele che facesse :1. Quanto ai ronumi, ni dove aveva /allo ri brutto incontro l'amor delle sibilanti a porta a u.sore di queU'arabo o schfai;o11especializzato u,ui prima persona plurale di pas.sato fn. apostaste e in altre cose, Giari Gia, remoto che ha l'cu'ia di un imperfetto como si mette a ulrare per 'l'orino co11 ael couoiw1t1vo: • Muonossimo, a,inos, la viva curiosUù del fondullo che era, simo, · bevessimo, p(lrtissimo :1. Anche e pol, acctlldato e aJ.Jamato, entra in una per il 1oro t1ome slbll<mte. r;U stra<;.ca• latteria (o belle latte.rie torinesi, /re• 0Muuae sono dunque dolciumi IIJJlca• selle, Jincle, co-rdtall!J e s i rifocilla c:o- ·mente romant. De Brosses et suoi rom– me avrebbe fullo 1111 pa!lorello d'.4,rca- 'J)tigni. dl vi<tuoio li conobbero però n dia nella propria ca11t11111a: • On me don• F'rascflll, dopo un desi1lare po-co sO<l• ~!u~e i~J~~~:• :;~ ·l=~~ecif!~f·;!i!v~~ disfacente: • FraSCan est un Jieu d'om• Piémont, que j'aime plus <JU'aucun au• bl'ages, mais non pas de bonne chère. tre. je fis pour mes cin<J ou slx sols 'Mig1eu et Salnte-Palaye adoucissaient un des bons ~l\ners quc j'at tait de mes lcurs mlsères en mangeant chacun jours ». deux ou tro!s livre.s de nougat ~tri au se i grissini p1cmontesl llanno cosi miei <Ju'ils avaient acheté au coin d'u. bel vosto nelle Conrcssloni di lt"usseau, ne rue. J'en voulus goùter; c·est un vi i mostaccioli romam ne hanno u.110, ne dc'Hcstablc, s'll en fut j.1mals. Pour oenclté meno 1us-i11u111ero. nelle l'ettere cmx, 11sle t.rouvèrent exquis, et pensè · dall'Italia del presidete de Drosses. rent en crever dc mal d'e_stomac toute I.Jues:i,veram~nte. 110,inomina i nosh·I la nult •· O stomacuzzi di bambayltl! mostaccioli, ma li descrive con tanta {Spe'ro che nessuno vorrà sos-pettare precisione e con tanta efficacia che og11i u1nilli'DOrla, e tamo meno un'alleoorla romano lt rtconosce per quelli della politica attuale, wi contraf)posto di part:colare specie che da noi si chln, Nord e di Sud, '1i q1tesl'i.rmocenttssfmo ma e str~caoanasse :1 e che ancora Tempo ritrovato. Vòuua· il benivno leL-– qualche ha,mo fa i vrnàitorì 0111bula,w tqre riconoscermi quel tanto di buon o1frivano sulla porta delle scuole e del, oi:sto che p)·tseri;a da ,iifotte frlioz1e. !:r~~!fz';'~e 1: :,fi~~/e~r{., 1 'P 0'ìf,~~a~rot~ao~ Ed to 0ll durò tn compc-nSc,un amba un nchic:mo elle C1a l'Idio un program, ~~~; 1 ~ 'f::i/1:ii;,~c d~1.eJ!~,'1:~o~si:1~an~~~t~~ :~~~/ 1 ~i,g;~~'[;~;i'!~ejl ~,~~ lt.vt ~i~;~~: orJssmi 50, siraccaamwsse 3). mente 01wmatopefoo, ha ,lovuco la sua l'iJ:."J'RO PAOI.;0 'l'flO:"ltr~o Questo regolamento, secondo ti WaJ. lace. dovrebbe concernere: l'nccesso al• le materie prime e 1 mezzi per proteg, gcre l produttori di esse dalle violente fluttuazioni del mercato; la riduzione delle tariffe protettlve; la sta})ill~zk> ne monetarla su di una base aurea~ un largo credito internazionale per favori• re Il commercio tra 1 popoli; alcune misure per prevenlre la d\6o«up.1zioi ne, e quindi per Impedire, indiretta– mente, ogni riduzione della capaciU\ di acquisto dl larghi strati di consun1a• tor!. li terzo punto, cioè la .formazione di un egcrclto internazionale. per Ja dlfe.i sa della pace, è quello che ofJre mag glori difficoltà dl realizzazione. G-11 scrittori americani se ne rendono ben conto, e si mostrano perciò dlsp()6ti a favorire l'esercizio dl una funz1one dt poli.Z.:.ada parle delle grandi potenze, non come una soluzione deftnlUva del problema, ma come avv1amento pro~• sorto a una più larga partecipa2~one à1 tutU I papali. Come si vede, in Queste « prefazio1111 alla pace» non V•è nulla di chimerico e di utopistico. Scrltte tra il 1042 e Il 1043, esse precorrono quella politica che a qualche anno di d\stanza gli Sta~ Uniti hanno cominciato ad attuare. GUIDO DE IIUGGIERÒ LO STATO :MODERNO edilo· dalla lasa Editrice GENTILE MJLANO , Ft>l'o Daona11ar&c," Telorono M-CJ3 Direttori-: Mario P11rgi e O:iet.ano Bak1aeei. Vice Di.rettore: Antonio n.•u;so, Jlcdottcwe Copo: Art.uro :B,arouo. Rc,latlori: V. Allwu;ini Scr08nH, Mario Dom.'f!c11\, };urico llonomi, Oiu1,op 1 )o Gorgcn'no, (liutio.oo l>ischcl. Orlnndo Uo11chi,Sorgio Solmi, Coo:iro 811c\111111.1)11.

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