La Nuova Europa - anno II - n.31 - 5 agosto 1945

-- • -'---~---'---~~-------- LA N V O VA EU R 01' A -------------- 5 agosto 1~45 ~ ha dato torto: se li partito liberale vorrà c-ontrnuare a vivere, esso do,-r.:1 . slar~'.lrsi, far presa su. delle fon~. G!i eletto11 si sono tncarieati di dimostrn– re che le sole tòee non bastano, che OCl"..Orrc una base popolare. FINE E PRINCIPIO DEILIBERALI NGLESI Infine un· <1Jl1•0 elc,memo è lnteres• sante per spit·g.ire la catastrofe <.lelpar porta :mche, a f1I cli Jog1ca, la .prosr~· Hto libera le. Come mai, si chiede il siva elisione del libernll. gr.llldt: or~;ano liberal~ Ncws C1t1·0111cle. NEI PROSSIMI NUMERI pubblicheremo u1ui :erce di utioot( dC'll'tminente acrUtore iabuNtG HA.ROLO' LASKI L A dura lotta tra conscr~atori e la· burist~. reslto stupefacente e im• previsto di questa stessa lotta irnn– no n1c.--sso in ombra un altro fn.tto sto• neo imJ)Ortantc aftìornto durante le u\. Urne elezioni: la pratica scomparsa del• Jo l:ftorlco partito liberale !ng\ese, l'ecll&• si tot~le dei suoi capi J>-iù stimuti. la fine della funzione 11nzlon:1le di una corrente politica, in ultima analisi, ve- ramente gloriosa. · Com·è potuta avvenire questa disfat– t::i? Perchè essa, sopratutto, era la me– no ntte5a: gli osserv:nori J>lù httclll· ,;ent.\ e meglio informali. di polit.lca In• ,;le~c. nl contrario, ritenevano certa la ,;rande .Hfermazione di un partito che negH ultimi anni era stato lnfatl• cnblle nella libera vita britannica e si era veramente imposto aWaUenz!one <.Mp.iese. · Per quanto riguard.t. net escm1>lo,Sir An.:hlbald Sincla-ir e Sir Wllliam Bcve– rtil►.;:e, entrambi battuti. la . loro sorte può splego1rsi con quell:i dt altri loro w11cghl anche più fnmosi. accomunau (l:11-11, elettori n~lla medesima condanna: Il ))(>polo inglese non ha voluto votare 1w1· òcl « c~ì))i•. ha voluto dare Il suo voto a una socicH1 soll<lalc, n un'lde.t, )1:1volulO rappresentnre sé stesso nel– In 8 un anonlmn eù organlzr.atu opcros?· t;) Contro Be\•eridge, poi, ha g\uocato 1wOJ>riola sua notorielà come 1ìforma– tore sociale e Ja fama do\'uta al suo notis8imo plano di assicurJzloni. L'lp· capr.-icltltci-imostrata dal par lito e dallo ,stesso suo promotore a rompere la•re- 1iistch1.a conservatrice e a calare que- 11to prnno 11ell'e1Tetti\'a realtà, le !un· ghe dlscusai.oni intorno a un pro-.:ctto che, )>Cr,quanto um,rno ed nrdHo, raJ?• pr,•senlaya poi scmpr_e qualcosa dl h· mirnt::imcnte riformistico nel quildro d\ una 1:1truttura conservntrlce hrinno finl,– to per scoraggiare gli elettori. quesu ultirn-1 non si sono sentiti ,;ai•ant1U da flllt•stn tWe d\ riformatori ni;u cui buo– na volontà non corrisponòe\'a una vera (olM.t.'lpolitica. Tut1a,~a se queste consldcra~donl wle,;ano l'insuccesso dt uno o di alcu• rri c:,pl e 111 parte anchc,.di un partito, · e~c non sono sufiicientt a glustifi~:\re un-1 collastrofe elenornle. Le r-.-\s1on\ p!Ù J>l'Ofonde della l'O\,"'inadel liberali at~~~t~!~~ 0 ~!· loro funzione è comln · ...clatn a decllnare Il giorno \n e~\ U movimento operaio inglese. costltmtool 4n pnrt!to. ha ri1~tmzìato ad ogn_l_dlfTe, rcnzlm•.\one classista vera e proi,1 la e<.) hn voluto essere un grande part!to di .-.~crnt1lonc paci~cn. In altri tennrnl la fh1c e.lei partito liberale si precisava · (IU;mdo, \n un p_aesca clemocrazla tutta t,1},iC'J;ilta, tulU erano orm.li Hberall. E t.1:ilmomento che il laburismo si 51)0· t1tava verso Il centro non vl era più ))O• t1lo per \I part-Ho di AsquHh. r Jn secondo luogo sono st.ite le con• <111.ionldella vita moderna a dure un colpo mortale al p:1rt\to u.ihH/. Queste cond\:t,lonl hanno trasformato la ò\fesa tlc1 clttndlnl nei confronti del governo, dell'amminlstrnz\one e (.li certJ lntcres• ,si {la difesa dell'indi,•iduo a difesa della r.ociet!'I. Non si difendono 1•\l1 1 singoK. consumatori ma il corPo soclnlc, la so– cii•l:ì del consumatori,. Certo 1'1st..1nza !'· bC'ils!a nel confronti di una conccz10- nc·, sia essa laburista o conservatrice. che tiene di più alla produzione che al la t.U ·trlbuzione dei beni sono st.ltC già J101:1te e, 111 un certo senso, la vitalità di tJUcs.ta istanz.l è forse l'argomento i>lù forl(! \n fa\"Ore del liberal 1·evl– vol. della rlm,scita liberale. ~la è an– che vero che l'istanza lndiv\dua:tsL!c.t e privotlstlca, è divenuta onirnl, almeno in 1ngh1lterrn. un mot.iYO tl.p!camentc con6ervatore. E infatti nessuno:durante la rcc•.mte campagna elettorale, ha sot– tot.ine.-:to più òei tories L vantaggi del– l'in•zrntlva privata, dell'individualismo e del liberismo, da essi pertanto con• tenuto entro i limiti <.lellacor11lce im• JX>i·lalc. Cosl tocchfamo l'.lltro nrgomento, con il qunle I rivali e gli avversa1i elci Il lx'rnll hanno potwto co!pire Il partllo dt Smcl.tlr e di Bc-veriògc. Quando al crt'1.lOliberista S1 tolga la possibilità di asi,;umcrc·carnttere internazionale dl es– so che cos.1 r:m~ne? Ora tutt~ la ror. nrnzlone deH' Inghilterra contempora– nc.t, sopratuno doJ)O la prima grande ,:ucrra, non è che· una complessa e lr– rnncdrnblle costruzione intcrimperlalc. Protezionismo, piani di conUngent.a• mento. !lusso econom~co tn seno all'Im. pero significano non solo -vlta dcll'ln· dusu1n mn. omche e sopratutto \'ita <.lei l;woro· britannico. E, nel!\> sfondo, sola J>OSSibllltil per l'Inghilterra <Umantene: re unito l'Impero: su tutto questo, ben– ché antagonisti,• conservatori e laburi– sti si sono sempre trovnti sostanziai• mente c..1':iccordo.Ma tutto questo com- haTi~~l~~t&~~ ~~/~~l':1~\~\1 ~ ? 1 ~ )\-fn~: I~ 1 ;~ <1t~!;;~at~r1np/~=~~g ~len~s~t~ C'è il fatto che rnnto il L•1lrnu.r quanto I SOl.:Uìl!Sli? La risposta è semplice, e n_a· 1 7'orit:.s concepiscono l'Inghtlterra co- I ~e prop1io dalla domand<_1 del famoso •ulle più imPortanll qru:.stio11j 4-lUa politica pre.senle me un cot·po sOCl!l.11! fuso, rome ·un'un-it~, ~iorna!~ in.glesc. 1 Hberah hanno per, p:cgo agricolo: -tG,8 per cento della J>O' in cul g!l str;it\ IS()(' iti.li C i (:eli Sùllo, I (Jl~t~ PJ orrio p~rc?é pllOl~/t SOi\? Idi- polazione. (Colin Clark. 1'he co-ndition& dopo cosl lu.ll ~a ~.!urta, pro:~mdam_e?_te, ~;! a\'ieb:d~v~\o v:11;re :i~~m ~~t o/ eco11omic prouress; London, l~HO). compe!ic:tratt. Lot.c e•<..-olht 5 i,onl a~, ... n grammolsoclnlista senza <'are il propl'iO Pc-r le cose accennate parrebbe che gono qu\~i trn \ < 1 luc p~u-L'! 1• tra 1 ,iuc \'Oto ai partÌto ~ociallsta? A jXlrità dl all'Italia, p,1,esc distinto più che ognl. movl":-cnti. ~n:3 .nlerm~l!ari. Pe.~~é programml è logico che il pubblico ab- altro d'turopa pet la complessilà dei li _pa~mo lt~ia!~ .~olcl:iSc ~sei-c.t.ne bia votato per quel mo,·imcnto che, co- suo sistema ai~rario sl nei Jispc:lli na· una ,era funzione ti.i I due 1,;lgantì e:,. me Lradlzionc, come organizzazione, CO·· turai! sì nei sociaU. non conveni~--c una so avrebbe dovuto prcr:dcre un at~eg- me fini complesslvt mc-chiudesse ln sé riforma di tipo sovletlco o balc<mico. giamcnto veramente vivace, t:1,1erg:co. anche ti signlficato Politico e Ideale del Pari·el>bcro anche da escludere, salvo avrebbe_ dovuto avere una sua linea In, laburismo. L''evi<.lente che l'elettore SO· per detenninate zone latlfondLstiche o f~~r°a:~:~i~~ni (lc~tif,~ 1 \ctr~~l/~r~;c~~~ ~~~~s~~~it~apcioi!' ,~~o~~r \~~et~o;~~ comunque sog;;ctte a bOnlfic:amcnto e a parte dei liberali si compQl"lÒ pratica• gramma che ha tutti 1 <.llfcttl del la- rapida u·.tsfonnazlone .tgrarla, S(htm\ mente çome lOll!JU mmnu del conser- burismo senza avere di quest'ultimo la intesi ad accrescere lu lJlc-cola pos~k \'a~or\ prima, e. si sta<:cò p~i dal vec~ forz.a e il preE>tig\o. . dCnza. Qw.:sta tu multi.?1>~11•ti si tro,,•wa rhio '])a~·Uto wl;, 11. I :,upc,·~ntl n1embn In un certo senso, è bene che sia prima della present~ tnnazio11c al mi,r– del movlmerno non rluschono a pren- andata co.sl pei· i liberali. 1 mlgUorl di gJni detrec1u11ibrlo azil.'n<laie cò «v~va <.lerequot.t c.:omc.~or!·entc a tié e, me~• essi dicono: e1uesta non è una fine ma g;.~ 1fi~~-~•t~~~~~ i!;~~~ 1 ;:. 1 ~a:n"~~e;~~~i; 1~ ~:;~.,/n~ 0 ~~-n~it~~~ 1 f \. ~ie~~n~:1. e; ~ ~ un J>rincipi~. _ . rola del Lorcnzonl. Da ciò non se1::ue le penultime elezioni che a"evano dato Sen~ 1 du1,>~io.~e ult,~le elez\om ~l peraltro che Innovar.ton!, pur rtle\'anU, ni conscrvatorl la m.;gg~oranza assolu• no st11t~ Cl udel~ m::i h.lrir,o posto d non siano da studiare e da attuare nel· ta non ~rano più che l'al.t destra del fronte m llbcr~l-:. Ja. n~essHà, se vo- I' ai;ricollu1·a ituHana, F'or.-.(! l' àmb,to p<;rtito laburista.. KllOnO SOJ>ravvivere, eh creare temi OVI!più utUmemc plltrelJbe escrcltm·.si .. La sorte del 1>iccolo pn~tilo Tiberale J 1 1u~!!;cfir: &i;m~a 1fb~t~~:et~t~~l'~l~O~~: J'aziofle rifnrmatrlcc è (lll,.:l!.tùcll.i pro- 1'1,"ela lnolt~e la lmposs!bdlt.à per 1:ln ciso dalla 1,ua vltto1,1a, e~ ne ha ell· vrie~:r~::::,\ic~OCial!, insegna Vllfrc-Jo ~Occg~ou~~~~~\ 0 •!1~~~fn;c~~!,\l~\:s~:i~.e~·:i~ ~~t~I~ l~ra'~'iw~~~:e1 ~;:~~i~n~~~s;a 11 s~~: Par~to, sono t.fUUS~ sempre J>roblcml cll m':?_zo a gi·':'-ml,pnrtHL B~,·eridge ebbe burlsmo ~•è forse· posto in Inghilterra quantità nnzichè <.il qualità. Ne i!LUl<1 un ~~ea fel.iCC C(ll;t?~O a~egnò a) -~O per. un t~l'ZO pnrtitO, i,cr una media~ ~~oc,f! 0 J'!,toma:~ioi~•~ ~l~~ 1 cfr!~a1·:1 ~t::~: ~lot;;~~~n~: ~~n!.~~~zeo~rl~~.a~~c:ad!~~~ z~one: Forse I_ pro::-simi nnn1 e I pros da da-.reail';;grlcoltura l'lSJ)CtlO alle aJ– storia. I conser\'atorl dlchlnrò ~li re .srm\ evenU Ci c~lnriranno se, ln In- tre forme ùi lavoro economico. Ed t-<:CO centemente. sono 501' .pass.ni ed hanno gh\Jterru, 11 hibunsmo potr~ assorbire quc.-st'altro: delle due spi!Clc al proJ,rie– preso un tono troppo J1 .destra. I Ìnbu, in sé oppur ~o tu:~a I.i, uemocr~zl:.i. tù, pubblica e privata, che convivono (la risli non hanno :senso dello slato J1on i!oltO òlpcnc_lc ùnl su«~~ .Jella mcl• secoli nel nrutro c:omc 111 altri pal"Sl hanno ve1c capacità tti C0\1\!rno: floi Ji. p:ente eti.J)erJ\.~r.cz.a tov~rnaliva del La• d'antica colturu, è utll.e che 1.-1p1~ma ber.ili potremo Hl>J>llcm·e le loro rifor- bour. sia m;.unenuta ed estesa dove occorra, me. lùea geni.ile, alln quale la storia Vl'l"'l'OJUO JV,EU,A e dove occorra trrobustirn e vigorosa· mente protc-tt..i'f Non si trntta di 11fare il pnx:t:$$0 alla proprietà prl\'o\t;1 tlt-JJ01 PREMESSE ALLA RIFORMA AGRARIA L 'JTALTA 110n è rimasta estranea al· l'ingente tl'asformazlone ai;raria compiutasi In Em opa ùal 1915 al 1:)30. Attenendosi allo schema fissato e studiato ùall' Istituto internazionale ù"ng1 icoltura, s\ \'ede che da noi tale t.rasfonnazione è stata a lento decorso. t·omc in genere negli <1ltrl paesi euro– pei dell'oc-dclente e de? setttntrlone, a differenza di quel ch'è seguito nella zona del colleuivlsmo ngrnr-lo tRussla) e del paesi della rlfol'ma agraria slrh:to sensu tEuropa centro.orientale), <.lo\'e 11 movimento, prconllpato a l'mnare l'assetto terriero, prese forme plù o mtr no drilstiche .• -\gìi ln,zl delJ',1,Jtro <.ioJ)O· guerra .. <1uando g!à da <111alcheanno si veniva svolccndo In l tal:a un I men· so tr.:isJerimento <.li ~ssì tenieri. pan·e che le istanze òei ceti ag1icoll più bisognosi. plei;nssero verso cote.ile forme subitnnt:e e ,•iolente; poi si com· J)OSero. Stbbene con p\ù Ylvacltà, nel· l'andamento libero e pacato degli anni innanzi. Un'inchiesta assai noia, C'on· dotta dal Lorenzonl per conto dell'l· stltuto 11azlon.:ih:di cconoml::i .lgrmia, certifica che in soli qulncllci anni non meno d'un milione di ettari, vale a dire il 6 per cento di tutta la superficie cotli\'ahile tlel paese. è passato nelle mani di 500 mlla contadini, tra vecchi e nuovi. L'Oper•t naz.lonale del combat· tenti ha a\'uto parte ln (}ueste neo– formazioJtl terrlere, ma per non più di ~O.COO ettari. Dopo s1ffc'.lttomovimento, <lopo la det· ta inchiesta, e prima di una riforma agrar!a che toccherà interessi cosl vi.· .tali della nazione. converrebhe per prl· ma cosa sapere quanti siano i prop1ic– ta1 i di terre In J rnlla secondo cl;issi di superficie. R' un desiderio esprc~o me~zo secolo fa da Stefano Jacln!. e poi ripctutnmente da alt1·i Insigni stu· diosi dì e,osc ;1grnrie, ma lontano an· cora elal .!, 1.IO adempimento. Si ragiona per vie lnd!zlarlt?. e I censimenti ci at· testano che nel ,_olo drcenn!o l:Jll·21 I e con<.luLtort di terreni propri• videro aumentare le loro file 1is:> et.to agli al• tti addetti agricoli d:-il ]8,3 al 32: J)(!r cento; con unn diminuzione del nume– ro dei «lavoratori» d.il 53,3' al •l·U per cento: proporeìone questa tidott.1sì an· cora fino nl 1:.136. Qlrnndo appare del 28.4 per cento e <1uanrlo l'altra. c3tC'SO– l'iil segna il 33 prr cento. Si è avuto terr..i, che nel campo dot1rln:1lc è t1tato dunauc Jn ltal1a un consìdcrf.'vole ul· .fallo lla tc:mpo e in mOOodefinitivo t.l~ tt>riorc frazJonamento Ò<'I grande pos- eminenti e,.:vnomtsti e soc101og! (J=u· sesso a benefizio del piC'colo. cnrdo, Stu~rt 1,lill, Georgc, Laveleye, Un nitro dnto essenziale da osserva· Wail'as e ali.i-i}. Si tr::nta <h sapere se re, In v1s~ e.lei ttpo di riforma a;rrnrla a benefizio delle plel>i rurali, !.f>e<1e tli a cui .ittenersl. è qu,~llo del decorso moutagna, non debba Io stato lmJ}e<.ilrè della produzione a riscontro dei cnn· con ogni sforzo che subdole o violente giamenll fon<.llari e 6 oci:lll avvenuti. usurp,1z1oni di landlords no:-.tranl e in· Gli tndicl <.liqunntltà pubbìl<'<Hldall'Uf· consulte lt:sgi <li liquidazione e proce– ficlo centrai!! di t;latisHca mostrano che dlmcnti co~'.tlrh:HI dl e leg1ttinrnzlone » dal ]l)J:i al )i)JS l';mmf'nto ,11 produzlo· U'ispcrdnno un vasto patnmonlo di h~r– ne non è stato supe1iore all'S per cento, re da quellt plebi godute in pos~-e.sso con due punte ma.sc :;ime:del lti per cen- o In uso collt-Uivo da tempi immcmo– to nel '3:l e del 35 nel "J7. F.' t'Jota la rab11i; se non convenga lnv(!'(:c rlven· diagn061 del •Valenti circa II lento pro- <l!care il maltolto, ricosutulre e rlord1· gredire dell'il&ricoltura Halloma du· n.u·e questi possessi e dlrittl delle va– r.mtc Il sess. 1 mennlo <.lel!aricostituita r>olazioni montane innestandovl le fonte unità. Tale lentezza. per quel che at· moderlle della cooperazione. tiene a rern.Jlmento del suolo, m è dun· L'I talla -è per quattro e1uinti del suo que m.intemna a dispetto dt!lla sban territorio un paese di montagna e cot– dierata ruraìlzzaUone fascista. Sorge lina. Di Luna la superJicle boschi· il quef.ito se, anzlch~ rurnllzz.-ire, non \'a, compresi i castagneti da frullo, convenga d~ruraHi:z.,re, nel ienso in· h. 5.5t.i1.000, il 37 pt!r cento è di pro· diQ~~~i1~u~1a~~i~~~1~~ c&senzl:1lmente o, ~~~ 1 >~~J;,\'~~'!~~;<~n~~t~u:tfn~~ii~'1:i-~~: . come 1mche si suol dire. emlnentemen· tlvi, h. ti.3W.OUO, poco meno di un terzo te a(lrlcola, è un mito letterario e poc- apf)arliene anch'essa a enll pubblicl. Uco che può J'IUSi:Jrequanto mai tJnn· Bastano c;uestc poche cifre a segnal~re na5:o nel perioòo che ora si lnlzl.1 della l'h111>0>·té. .a.za Gel problema, I.i quale non ricostruzione. Se ammaestramenti si s1 riduce, come si Potrebbe pen~are-, aì possono tr.ll' l'e <.lallastoria, essa et ad· termini della questione demaniale, tor– dita le sorti dell'rigi !coltura sempre le- meni.o sEcolai-~ del Mezzoglomo, piaga i;ate e 1,ubonlinate a (1uelle deìle altre tncancnmila da tossine v~chle e nuo– forme 'd'esercizio ecVJh.mllco: Si tratta ve, che pur bisognerà e-lin1t1l:H'c, nrn Ln• del resto di un.i legge empirita <.liunl· ,·estc tunc !e terre il.:11lanc perchè in. vc·rsale ,wvcr:iml!nto. e che lx>ne fu tutte vivono o malvi\·0110 (orme <.11 ))OS" rlchlamatn dnl J::icinl. a proposito del· sessi comuni. J'lt:llla, .nella rel;;zione .'llla sua celc- Negli archi,·! parlamentari gincclono bre Qunnto "l,.nasC'oltata » (C. Fortu· In gran numero rclazlonb e disegni J1 n.tto) Inchiesta, perchè ne:$$Ull nitre., leggi lntc-si a .s;.lvare, a conso1l,1are, ai p:ies-c come l'Jtnlla ne otfre un 1:sempio Pl'Oleggere Questa fonte di ricchezz.:i r:osl cospicuo e costcmte, dagli etruschi divenuta fomite d'al'bltrl a danno ù'irt" fino a no\. VPra floridezza :ii:;rari;.1non tere popoiazioni; abbondano d'altra par– si ha se non ne-l tempi di rii;oi:lio ilei le studi ù:lig~nti e profondi di giuristi, tratfic.1e delle indtistrie; e per con\ferso di storie}, di politici. ove l'ilHcmo dei U rallent:llnt?nto o Jo f:Cnfilmf•nlo delle vani.agi,;\ economici da procurare élll'a· cnen;:ie rurnll sesue senza mt.no al ri· gricoltura si annonlzza con le sollcci• star-e o al dechn.irc <leJJe altre forze tmlinl d·mcline sociale. Sovvengono al· produttive. la rinfusa i noml di Schupfcr, Vene- A r1ncaizo :,;i può cit.;ire quante dlmo· zlan, Calisse. CenceJII, Rin.1ldl, Valenti, 6tra UJJ chiaro economisln inJ..:lese in 'fittoni. 1\lortara .. Un programma ùi \ln suo libro a~·al ben ùocumelltnto di tutela e incremento della proprietà 1>0chlanni fa. cioè che un'alta media di collettiva, - dei t: possessi J)lebel •, co– redtllto reale pro caJ}ltc va sempre con· me nltrl 1>iùgiustamente li chinma· - b''nmta In. tutli I paesi a una quota non potrebbe mettere a profitto questi Ja~ alla d\ popòlazione :igFicoJa. e vicever· vorl, avendo· riguardo alle esigenze sa. L'estrçmo hmite del « vicever~a » è dei tempi nuovi e soprattuilo alla ne– segn,'tO dnll;,1 Cina col 75·SO per cento ccss!tà Jl curare quel nostro sciaE,'Urato della sua popolazione tmpcgnata m at• mnlanno che è lo SPoPOlnrnento mon· Uvità prlma>le. come le chinma l'au· tano. L'innesto <.lelleforme cooperative tore (agricoltura, foreste, pesca). J.,'I· sul vecchio· ma ancora robusto r:1mo talla, con un rwldito testatico u·a \ più dei tlemanì comunali, delle e universi· bassi (3.J3 di cosl dette e unità lntern;i· t:J •· <lelle e paftt>eipanze » potrebbe. ill" • -zion:1n » di fronte ,1 GS..Idl?lla Francio, 6\eme con oltre ::ipprop1iatc lnndvazlo- 1018-dclln Svizzera. 1331 dcf!ll S. U. A.) nl, conciliare le vedute e i propositi e, che è pcJ..:~io.ùeclinnntc nc-sll anni di nnu i partili dcmocr;.nlcl, che oggli più recc:nt.l, è ancora. sebbene la cornli· 61 dimosu·::ino .soL!ecHI della riforma zionc si sia notc,·olmcnlc mut:lta ,!,11 nc;rafla. 1871 tn poi. tra i paesi di mateior lm· UGO 1\Ul•'I,'01,0

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