La Nuova Europa - anno II - n.31 - 5 agosto 1945
. -- 10 ------------------ L:A. NUOVA EUROPA ~------------- 5 agosto 19{5 IL RESTAURODELTEMPIO! VIA SENZAIVOME dale, che ~ utilitd oe11era1e:Ma l l1 caso d'irrigldtrsi per cose così modeste, che perd, lascia.te senza ·u1ui soluzione, fom:o una impressl1me assai penot:a? Pe,·chd tlOn ac"!Hl!." 1 :are le proposte plù controverse e far passare t;:ielle, che come QUCita di cut trattiamo, si rlpori tano ad una bella e antica tradlzlo1te?, Se V3i la questione istituzionale si ri• :solverà nel senso mo11orchlco, Roma ~ cosl orande che st tfbi;erd bene un'ati tra via o vtazzq a· cul dare H nome dl Umberto - a,u:he se11za considerare che {a Villa horohese prwde nome da ,~ ' ·e H I entra nell'ex-Corso Umberto dcit- MALATESTIAN,O la parte dt Piazza d.et popolo tro- . va una taraa sulla sf,iu,tra che di• -ce: Corso det 1,opolo. Chi entra nella A cons:dcrarlo co.sl come è oggi rl• dotto. sconnesso nelle st..-utture, 1>rivo del tetto, demolito in tutta Ja ZOM presblterlale, sbrccolato negli intonaci e nei paramenti mam1orei, con duffi d'erbacce nati fin dentro le cap. pelle sotto la cran Juce del ciclo, il Templo Malatestl::mo a Rimini - que– sto supremo modello di tdee rinasci• mentali _ dà un senso di sgomento e d.1 orrore. E' inutile, le architetture del ri:!a9Ci• mento e dE::ll'etàbarocca, come te mo– derne, non resistono. non sono soppor– tablll, allo stato dl rudero- Ed anche a considerarle con l'occhio più spiet:1to ben di rado acquistano valore di pitto– ~. Le muUlaztonl !e rendono vera– mente brutte. Certo perchè quelle ar– chitetture presup_pongono la conclu• &Ione ordinata. dagli spazt. tt ra.t"Cogll• mento dell'ambiente che l'ha generate ove forma e colore. ~duall dalla luce ne dC?terminano l va!on essem::iali. E pal. allorchè sono 1n rovma, quasi mal t'appaga l'eccellenza della materia o flmponenza delle strutture, come spes– ao avviene nelle Opere deg!l antièht 'f!riificate con ben diversi intenti, ché l n1odeml edificatori - sospiatl dalla ne• ~s.sttà dJ fissare idee continuamente r.volvemisi - hanno lavorato ln gran fretta o addirittura con mczzl di fortU• na. curando sop..1tutto l'apparo.t.o este• riore, 1 rlvesUmentl splendtdi di mar• mi, di stucchi, di pitture. · Lo Si vede bene anche tn questo c:e– -tebratissimo Tempio Malatestiano che grappoU di bombe cadute in prossimità della- facciata e del presblte1io: oel di• ccmhre del 1943 e nel gennaio 1941. hanno appunto ridotto r.elle pieto.,;e <:0ndlzioni che dlcevo, rtvelando ai:ll occhi nostri la deflcìente compattezza delle strutture. eseguite tn varie epo– che con materiale raccog1.itlcc!o, e l:Ì affrettata esecuz1one di tanU iUOI es• senziati. elementi decorativt, Condizioni pietose ma non dlSperate; ... ~ 01eg!lo dirlo subito dopo le vocl eh.e ~ono corse dl totale rovina. Anzl credo si J)()Sè'..a senz'altro affer– mare che, COmpiuto li restauro del Tempio, nessuna delle sue parti archt– tettoniche dovute al genio dl Leon Bat– Uata Albert! andrà per.duta, menlre v:'è ragione ,di sperare che· t danni subiU 4:tlle decorazidni plasttche dl Matteo de' Pasti e d'Agostino di Duccio appa- riranno molto llmJtati. · Ma l lavori saranno !WU:hl complessi e dispendiosi. Pi1mo problema: la rlcost,ruzlonc dr.I Presbiterio - la chiesa tnratti è stata demolita in tutta la zona absidale men– tre le poche strutture ancora in piedi del· rimanente presbiterio sono in tali condizioni di stabilltà che non sembra Je Ili possa ancora utilizzare. . Il vecchio presbiterio era non solo la parte meno bella della costrùzione ,h1a addirittura discordante col ?1ma– neme edificio. Sl trattava di un·opera. di scarso ril!evo architettonico ma di qualche pretesa decorauvn. elQvata net 1700 dal Francescani che allora aveva– no la custcdla del Malatestiano. vazione; e allora si dirà: Bene, rlmet• tlamo in ordine il manto di tegole sull,~ Incavallature ancora esist•mtl in mcdo da evitare che le inflltrazionl d'aCQua p\o\·ana e l'azione del vento e del sole pro\·ochino altrt dannl alle decora1.ionl tn parte di stucco della na\•ata. . Ma questo purtroppo tlon si può fare. Ho pr\m:i: detto che 1 bombardamenti subiti dalla zona 1tllmecliat?.mentepros– sima al 'l'empio furono due e in tutti e due grappoli di bombe caddero.presso !I presbiterio e presso la facciata. Ma mentre 11 presbH.eJio crollava, la faccia– ta fortunatamente rlmane,•a In piedi. Tuttavia la massa d'aria violentemente spostata ed il risucchio che segue le esplos!onl esercitarono sulle strutture murarie di quel tratto di edificio una a:::ioneche si compoae con l'altra deri– vante dalla vi.olenta percussione del terreno. Da ciò è derivato un cedimento e relatl\·a lncllnazlone in avanti della facc!ata stessa e della zona ad essa im– mediatamente collegata, eorrlspandente all'interno alla prima cappella ed all'e• sterno, sul fianco, allt: due pl'lme ar– C3.te .. Cosl che oa-!l1 la facclata del Templo è visibilmente inclinata in a\·antt mr.n• tre sul fianco appunto In corrlspondcn• za della seconda. arcata. e anche nll'in– terno, si vedono crepacci larghi nella parte alla, dell'ertllìcto almeno trenta centlmetrl, Stando cosl le cose non è poss1blle oggi gravare la costruzione col peso dl un tetto - anche se è lecito esclu– dere che lo sbandamento della grave massa delle murature di facciata rap– presenti l'lmmedla!'o _pericolo di un crono. Cosa fare? La tecnica. moderna probah!lmcnte consentirebbe di. tnca~enare tutta la ~rte strapiombante della costruzione ancorandola al resto dell'edificio. Ma se ciò venisse fatto st perpetuerebbe Ja bruttura dello strapiombo nella faccia– ta. e del crepacci nel fianchi; e cht co– nosce 11 Templo Malatestiano sa che appunto bella facciata e nei fianchi la per!c.tta aur!tmta dei rappartJ, la cri• stallina compattezza delle masse. Il ni– tore geometrico delle suoerficl v'acqui– stano valore di Poesia, sono Ja es.sen• zlale vita del monumento. e Ciò che tu muti discorda tutta quel• la mUSica » scriveva Leon Battista Al– berti a Matteo de P.istt che gli aveva jppu:ito proposto alcuni.., mutamenti e nelle misure et proJ)Orzlonl cle pila– stri•• del fianco. D'altra parte 11 monumento non pub restare cosl comC oggi si trova ed at– tendere chi sa ouanto tempo senza co– perture con le mura 6Crepacciate che marclscouo all'acqua e al sole, né v'è da· pensare ,ad una copertura prov\iso– ria che e<»:terebbe una cifra enorme e forse porterebbe un pre&iudizlo alla stabHità delle mura sconnesse. medestma v,a dalla parte d, l'iozza \! e- 1Iezsa trova, euualmerite allo sua sini– st:-a, sul muro dei patazlO già di ljeti– zta Bonapurte, tma scalcinatura e un vuoto, come di loculo fu11erar;q ma110- meuo r.cu :~:,~ 0 , '!'~:ac~~me i'f: 5 J,~ f,~i~o: ~:: tt e frequenr.ate e Cli nobile tradizione della rap1:ate. Questa strada s! chwma a1tcora Corso Umberto? Pare che no. perchl nessuna tabella porta p1u qur:• sto 11ome. Si chiama allora Corso del papale? Nou poirebbe dirsi di st, ver• chi solo da mia parte è indicato come tale. Ma non tJU,'fW;•la faccenda e on cora viil com7'licata. /Jlesl or sono la Giunta comunale pri• se In esame 1.a· toponomastica citta• di11a e propose un certo tiumcro di modJJkazio1u ai nomi delle strade. e tra l'altro propose di ridare al Cor• so Umberto la denominazione tradi- S0110 sicuro che, se fot'Se 11lv&, U. me, desimo Umberto - che non era una aran testa, ma era un stonore - atireb– be trovato ragionevole e non off,msitla u1:.asimile soluzione. Che se pot tt Mt, ni.Stro delrlstruzione l d~ci~o per lo statu quo, ebbene. che :,rovveda 1n que• sto se11so 1 ed ordfnl di far rtmeuere le vecchie tarohe di Corso Umberto I. Ma non rischt di. far chiamare it Corso la Via sem:anom.s. Jll. Y. ~~~~ffe-dti~~r~~•e 0 ,};i~n~~ ;;r! i:: ERME T J S MO·•., · terto assai oiusto e bello, che bisog11e• ' rebbe promuovere- In tutta /talla: che te FLORA a pa9. 44 ·dt Ritratto di vecchie vie. le vecchie cittd conseni:ino un v,.mtennio dice: « Il fasci• t loro vecchi ,1omi,. che sono comt. o smo... era riuscito a creare 1lna manto serico dt cuf le ha auvolte la 8 tc,. frater11Ut1 assoluta tra t fedeli della rza, Nulla ai più pacchtano - e pur- poesia ermettoa e maoart surrealista •· troppo p!ù ttaliauo dal 1860 1n giù: tn Qualcuno spera dunque che. passato QUe$tO la re.sponsabWtà i di tutti - di moda il fasrlsmo. a11chel'ermetlstnu cne ques:o carosello semp,e m moto sard passato di ntoda. Ua i probabW dj_ norn, di citt4 e di strade, a.etuqn1 mente un'muslrmt. lo ho sempre vtsto camb,are <tt ei;entt e dt ouvcnu e d4 ,m ermetismo succedere an·attro, e 'da umori. A ParioE, a Londra nessuno ha un certo clan di raffi11att vorttita ctlle maf pensato di cambiare nome al Bou, stelle, poes!O, musica e pltt.ura miste~ 1e\·ard.des ltaltens o a Lombard Strect.. riosa, mostruosa, alamblccata; e guar– A Milano, quattro o cinque 011111 fa, m1 data con compassione, anzi messa ·1110- toccò veder cambiare il nome dt Yiate rl dài conftnt dell'arte. la muStca armo: B1,1ron(Bwon, che fece dell'Italia la sua niosa, la poesla Um.;>fda-la pittura elle seconda e piiL vera patria ...) in Viale dt carezza la vista., un tunoto imbecille, che le autorita Je: Non, dico che questo atteoglamc11to tlerali - competenU$sime In materia Ila tutto da co11dannare.~11fattNn parte - a.sslcuraro110esset'e un grande poe• deriva da una leoittlma avversione per ta muUese. (Gll eressero auclle tm CJU·la banaTUd,11 cliché, l.a faciloneria. Pur– sto; ,na tadrt molto pitì competeutl wrn trom,o veri} deriva a11chedal vantao– bella notte lo fecero sparlreJ oio che dd al.l'artista. e at criUco., ti Io dunque teut con molta sodd.l&/t!· chf11dersi nella nuvola sinaitica nei zlone queila · proposta annunziata nei nembo apollineo. E se la prima cosa giomali cittadini, e, dovendo dare l'ln· i onesta, ,1-euasecon&i ha radice Il · dicazto,,e dell'hidlrlzzo deoli ujfici det cabotlnage, questo non tra.sc -urabtle nostro qiomale - che st trovano qui coefficiente del « successo 11, sul Corso - perchl fosse stampato 11el FortuMtam.ente oente che ha U ca; be>ttetloche chtude l'ultlma pagina, ebbi raggio dl alJ'rontare U supercl.ollo del ~:~;:;,~~: :i p~~;~!~e:d:u:icf:~::";i:, r,rce::ri~'1r!:c1n:.tiz6 p~~s:ed[~1!t:~l~ mu,iate, e dt scrtvc-re: Via del C<Jf':so, 47. e Rimbaud, ma a11chcdel • Gran secer Incauto che fuU Come mal non. mt fer• lo 1, del crlllct tipo Bolleau. e deoU mò la penna tt sospetto che poteva en, scnttorl ttpo Voltaire. non ha esitato trare in questa faccenda la qUèstlone a dlr quel che pensaua &u quuto deU; e relativa tregua isW11zionale? Sulle c-ato capitolo. Cosl Anatole France ha complessive proposte deUa Giunta - dJfeso Ma11passant - che tn qu.el mo– alcune delle quatt credo effettlvamen.• mento era tn ,-tbasso - dicendo: e 1' te di.Tcutibili - 11acque,e non ~ mor- vosst!d.e les trois oronde, Q1UrliU, de to ant.u,o. un ftero coriftittf> t.vn il Ml- l'écrivaln /rcmçats: d' abord la •clarté. nistro dell'Istruzione, che dovrebbe de- pttl& .e.ncore la clarU, et enjin la clar1 cldere tn ultima Istanza, se nOll ,n'in• té •· Anche 1.Jttcien Dubech ha avuto ganno, e che non decide. Il coraggio di dire: « ll y a deu.r sortes PulJnondeciderelndeJinitlvamente? 10 de oens.qul écrivenl. Le, ttns dcrtvent non credo, perché - a parte il co- vour ttre comprfs. Ce sont les écri~ mico della cosa .i- alle tarahe delle vatns. Les outres t!crivent pottr t!ton– strade t legato 1l servizio postale, che ner le vubltc, ce sonl les ltttératcurs a. l pubblico servizio, ed il traffico stra,. · · d. a. g!che? E sono tempi questi net quali cl si mettono pure le siccità e le ca\"a.– lette. per non dire altr.o. a·renderll più difflclll, mentre ll deficit del bilancio è enorme e il disavanzo gravissimo. Per questo lasceremo incancrenire, sgretolarsi. morire questi nostri poveri monumenti? Doven(}o ricostruire l'abside e siste– mare il presbiterio non li sl potrà fare molto diverSl quell1 che erano dal pun– to In vista della planta, ma s-i potrà far in modo di meglio proporzionare gli spazi, mantenendo l'ambiente privo dl un qualsiasi elemento decorativo che possa turbar:e la intonazione della gran– .de mwata e <. 1 elle set cappelle opera del tempo ~lì Sia-lsmondo Pandolfo Ma– Satesta e della Diva !setta. In questo trJt.to della COSU"\.lz!one t cose sono andate fortunatamente me– glio. Qui. si sa. le strutture sono costltu~tc dalla ossati.:ra della antica chiesa du– oentesca. All'esterno, alla mct..:l de.I.X.V secolo. c;ueile strutture ebbero !I solen– ne rivestimento albertiano. all'interno ~Il adalt.lmentl e la de<:orazlonP.ideatl da Ma.UP.O de' Pasti e da AJlosttno di Duccio. Allora non v'è che da prendere una decisione di cui nessuno può nascon– dersi la a:rav1tài smontare la zqna stra– piombante della costruzione e quindi rl· comporla dopo aver conSO!idatole !On• dazioni. Un lavoro che sl fa presto a dlre. ma che richiede non so!o gran tem– po, ma una metodicità, una esatteua, una organizzazione di cantiere assolu– te. S'hanno da eseguire disegni. r1llev1, calchi, fotograftt'. si debbono esaminare, misurare, numerare le pietre. una per una, e tutto deve essere cosl perfetta• mente ordinato, sia nella mente çll chi dirige come In quella di eh!. eS(!gue u lavoro - e pochi ·operai ci \"oCllono ma che sappiano anch'essi 11 valore di ogni toro azione - che net ritirar su Il tratto di edificio smontato ogni pie– tra dovrà tornare al suo posto con fort• glnarla sprezzatura. Io non so, ma penso che lo stato po• trebbe anche accettare pt'estltl da isU• tuti b.:mcari o da enti che assumessero temporaneamente l'onere dl un qualche restauro di edificio monumentale, Ognl forma di intervento sarà senza dubbio gradita, QualslaSi iniziativa lncoraigiata ora che a capo della nostra amministra- non pub assolutamente esimerx:I da[ dare quanto di noi è possibile alJ'im, presa. Anzi direl che deve essere pro– prio questo interesse ad impegnarci · maggiormente in.un' opera dl cui è uni• vct"Salmente intesa la nècessHà coma nostro diretto contributo alla liaffer– m.lzione di quei supremi valofi dello spirito nel quali non possiamo .non . continuare a crOOere. Anche In questo campo btsogna con'– vlncerci che con I rlpleghl e le dlla, ztonl non sl concluderà nulla·di buono. K\HLIO LAVAGNJNO Il m'anto dl tegole.che ricopriva 11 vano del!a grande navata, per le esplo– ·s~onl vicine, è volalo v1.a. cosl che oggi nmane solo lo scheletro delle incaval– lature lignee. Le sculture dei pilastri hanno anche sofferto oer le scheggie ..delle bombe esplose vei-so la zona pre– sblteriale. Ma qu[ i danni - che tutta• v1a non st'mbrano eccessivi - n<:n ~ D\?U'esitodell'operazione si pub esse– re certi; per certi lavon abbiamo tecnt– cl e maestt":i:nze in Itatla che non la cedono a nossuno. no ancora valutablH perché J pllac.tri Afa c'è tl problema flnan1.larlo. Quan= stessi sono tuttora nascosti da.Quel mu- to costerà un cosi vasto iavot'O, com- ~~~~~i s~:t~~ che s~~~~t~r~fg g~~: presa naturalmente la ricostruzione del noso del. bomba~mentl. ◄ . presbiterio e la sistemazione ·definitiva L'afTresco di Piero della Francesca delle coperture di tutt...1la chiesa? ,.distaccato tn gran fretta, si spera ~S~ Non credo e!:!se,relontano dalla ve– tornare alla sua parete senza mostrare r.1tàdicendo: fra i trenta l.>d 1quaranta segni troppo evtdentt del!a ooerazionc mlliont. · subit.J. Pnò pagarU lo star.o? E può pagara Tutti s..1nnocome la copertura di un subito? Quanu altri monumenti nostri edific!o sta essenziale alla sua conser• si tro~ano tu condizioni altrettanto tra- zione delle Beìle Aru ~i sono uomini '-tfovanl entuS!asU e disPoSti a vincere QualsiaSi difficoltà burocrauca per sal- " IL MONDO,. vare 11 salvabile! Il n. 8 (Flrcnzè, ::H. luglio) contiene: Priva.li, assocla:r.lontculturaH, Jstltuti, Corriere d'Europa; In Italia; E. Tcr~ all'estero, in America. ln Inghilterra si raclnl, Fcnnentl Intellettuali; R. Orlando. sono già mostrati disposti ad aiutarci, T partiti polltlc,t deUa Proa Bretagna dl ma è log!~o che II pl'overblo • Aiuta.ti fronte ai problemi della pace; M. dello che Dio t'aiuta• debba essere messo f'lape,·J partili nel vartamentò; Grotlus, subito da noi realmente In praUca, 5 lustri. Due dibattili 811,1/c soofle delta . So ad esempio che Umberto Zanottl guerra; A. BcrtoUno. Mcnta!itd ect>nom.t• Bianco, presidente deil'As.sodazione ~:::~n~:::~ 2 ;~ 0 :;:~:~'.~ i~ :u~!':~~~~ nazionale per Il restauro dei monu- il vocabolario m1lanese.ttar1ano del Che– menti danneggtatt da!!3. guerr:t .- ui1a rubini e 1 • PrormJsSls110 "; c. E. Cad– associ;;t1.loneche dovrebbe trovare qlJi da, Catullo-Quaslm,.,do; r: s,·cvo. Corto in Italia consensi meno platonl()j - è vio9oi-0 senrtmenta':; F', Fortini, Sul:::a. riusctto ad ottenere da suOl amici ln zera per lntcrnart; E. Cari!, La mo;tra s,·izzera la promessa ài un diretto in- del capotn1,1ortd'arte 1cricsc; V. Cui, tcrvento per il restauro proprio del Rom.o,19I!J-Jloma 1945; O. Zuppulll, La Templo Aialatcsll:i:no. ~~~~:r: ~~ J:;~g;:/ 0 ~. nrio~tr,1i~!j: ~fa li fatto che Il salvataggio del. no- $ti e attori; o: Thomas. il v;suatore; stn monumenti sln Inteso come un pro- G. Ralmond\. Vigilia dctl'arn,t.sllzio; A. blema non solo ila.liano - che ~ quello 'Werner, T 1ettanta amll dt Thomas Jtann; stesso della civiltà e della cultura - Oomlnique, La stampa.
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