La Nuova Europa - anno II - n.26 - 1 luglio 1945

LA NUOl'lf EUROPA SETTIMANALE ·01 POLITICA E LETTERATURA 'ANNO Il - NUMERO 26 ----:--♦~------:R::-O::-~:-l-:-A---,-,-L-U:-G_L_I_O ___ l9-t-,.------.♦-------....!:"'!'.!""~'~•'!!!:°"!!!":..!"'~UIION!!!!!!,•!l'OfJT!!!!:&t.a!!;! • t/NA COPIA LIRE 10 IN QUESTO NWIERO: LUlGI·SALVATORELLI: L'OGGI E IL DOJIANl DI SAN PUANCI- S CO , , , , .. , ... p. l MARIO VINCIGUERRA: I L D 1R I T. 7'0 DELL'INIZIA1'Il'A. p, 1 ••• LA SETTlAtA?:,;"A, •• p. 2 GUIDO DE RUGGIERÒ: GLI AL L l:; A- 'J.'l E NO I , : • , • • • p. 3 HAn:Qt;O E. STASSEN: IL COS7'0 DI UNA· PA."CE DUREVOLE p. • Vl1"TORE BRANCA: LETTERE DEL PQETA DELL'UAllLE ITA- LI A , .•••••••• p. 5 BONAVENTURA ·TECCHI: L.A SO R– P f•:T:: SA DEL CIMIN'O , • p, 7 PIETRO PAOLO TROMPEO: • L l F I B– B l ON l D'ARGENTO DE AJA. ltl A» ••• , , , , , •• ·p. 7 ARNALDO BOCELLI: I LIBRI p. 'i UMBERTO MORRA: LE T 7' ERA TU– RA INGL&SM: LA DENU~ Z(A DI UNO SC:RITTORI:: p. 8 RAFFAELE PE'M'AZZONl: RICORIJI DI UN CONTROLL01'E. p. 9 GIUSEPPE PETRONlO: GUERRA E CULTURA , , , , • J). 9 VEZ(O CRISAFULLI: I h' 'I'E R ROGA· Tll'I SULLA cRl!.UIONE• CUIDO PIOVENE: ART E. • • p. O ROSARIO ASSUN1.0: Li; FRA~Cl:::SCOJOVINE: 'l'EA1'R0 p. G Df UNA MOD:A. • , p. 10 R;tGIONI • • • p. 11 L'OGGI E IL DOMANI DI SAN FRANCISCO N El g{oml In cul la crisl di gover· no tcstè chiusa era al suo punto culmlnant,e compar\'C l'ultimo fa· ~!colo dello Critica pol'itica, con un ,uù– p10 articoto·d'apertura dl Oliviero Zuc· carini, 11 qua)e era c;ome la somma di tutti I motivt d; opposizione del Partito repubblicano alla concentrazione de: sei partiti ed aUa politica del Comitato d: liberazione. In sostanza. la critica che Ca lo Zuc– carinl In nome ~et Partito rcpubbVicano vale 1>er quella che fanno anche gli altri p..1.t"titl rlmastt fuori del Comirnto di llbcrazlone. E' bene, dunque. dare zlon.c e che sl so,•r3ppose all'azione. L':u zlonc Clhcs'era glà olaL\d.oatl-uameute Iota zlata contro Il fascismo e più. o meno svl· luppal:i. e cht> chiedeva decisione, ardi. mento. cap:1cl!à di sac-rlflcto e 1::100 COOIdi n1sclta. O\'C\'a superato le \•IX'Chlc suddl• visioni partlcolarlstlche: era ,•olontà In stto che per chi la poasede\'a era tutlo un programma. n Comitato di liberazione \'Cnne cOStltulto la\~ con l:i. prete-sa di 111c:i.s,e,1brc l'ltat!a \lberal11, o ptuttostò da Ub<'rarc, \tt set deter.mlnntl P.,.r-tltl. F'u una presa di p08sesso primo. del po..'5'.esso • F1.1 un monopo!lo at:ibllllo In antlci,pO, con (orze presunto e da raccogl!ero lnvl'Ce <"hecon forze esistenti. uno sguardo compk?ssvo a queste crt· tlche nel momento in out un governo uscito tuttavia dal seno del Comlt;ito Qucst'asscr-,don-e non corrisponde aT· cli llberazlonc preOOc le mosse con J'ln· l'c,ffettivo svolgimento dct f.,ttt. Tanto ten-to preciso cli p0renzlare la politica \'Cro che quando lo scrittore ,•uol or. del Comitato e portarla fino alla gran- frirc delle prove cade In gravi Ines.al· dc prova clella consultazione popolarC'. t-.?z1.e.Quando egli dice, per esC"mpto. o·a1trn parte gli argomenti dello Zuc· <'he ti P-Jrtito d'azione non h:i e nella carinl. sia ~r la rispettabilità dello \'lta politl<'a del pass..ito nlcun prec~ scritto~ sia per le tradizioni del par· ,Jente », mostra dl voler lgnor:ire cose tito che rappresenta, p0ssono a buon '>rm:il molto note: che In quel partito diritto considerarsi li meglio che si r;ono confluili mo,•lmenti antlfosclsU L A con(crenza di San Fr:inclsco ~ viene detto formalmente nella Carta - sia scritto su questo argomento. e mc· <'hc rimontano a prlm.t del 1922, cl~ giunta i.n porto. La Carta dell'or- la prJncipale respnsabilità 1>erH man• ritano di casere presi In esame: men· al gruJ)pi cli Gobett1. Amen<lola. Lussu . ganlzzazlone mondiale di slcurez- tenimento riella sicurezza e della pace tre di altre 01·1tlche la mala fede t! - per citare alounl nomt che non pos– za è stata approvat.à alrunanlmltù dalle monchale Incomberà al Consigi!O dl si· t.ropf)Oevidente perohè siano tenute In r.ono sfuggire dalla m~morla. Anche 11. cinquanta delegazioni 1)1.\ft.eclpantlaliti. curez,;a. che avrà t poteri coer.:.lt.tvl e ~al~to. , ber.:i\l ed e:c·popolari - checch~ ()08Sa conferenza nella notte sul 2G giugno. che funzionerà. tn permanenza, per Cè, un,acct~ pregludlztale. li Comt· dirsi. non senza' !"astone. sulle fasi df E' questa la prima e fondamentale conto del\~ Nazioni Unite che s'impe• lato <ii. liberazione è una creazione ar· flessione e Involuzione del loro po.rtit( constatazione che bisogna fare. quale gnanò ad accettarne ed eseguirne le ti~closa ohe !il ò tmposta alla vita pub· ln certl periodi particolarmente critict commento alla chiusura della Confe- decisioni. L'Assemblea invece st r;unl• bhca ttaHana In modo arbitrario: della lotta p0lltica - si sono acquistatt renza. E' una constatazione positiva. sce un.a ,•~lta }'anno. salvo convocazio• 1'?r ,·oder ehtaro nella i,ltuulone è ne- In seguito anch'es.<;i titoli non sprege:i altamente posltlva. SI awrezzerà Il'ic• ni straorchnarae. cNJSnrlorifarsi a1 Comlt:,to di llberaT.lo• voli per entrare nelle numerose allean· ~~~ ~-èe~~~~h~tl~~;~ ~~~:e1~c~~ gr!~d1e~e~\:ech~~~~l~n~I n~\;~r;~~~~ ne, che fu llnCl ereallone posteriore 3 ti'n· zec~/fi"~e:~~!~:n:li a 1 ~~~~::~~ abbia non arrivare Jn fondo. Vl sono statt deran.za. Esse hanno clnquc posti su ---·- avuto questo nome net e periodo ... nel momenti in cul si è 1>0tA.1to cmére che undici: posti pennanenu mentre per quale mat~1ravano la conglul'Q del Gra~ una delle grandi potenze - la RuSSila gN altri variano l titolari. Le forze ar• aggressione da parte deHc grandi Po· C"onslgllo Nl il colpo di stato• non .~i- - non ritenendo abbastanza tutelate mate clell'organizzaZ'ionc dipendono dal tcnze. L'avere ottenuto la li!Rrtà di cli· gnlfic-.!l che le ronc che lo cosutulrono le sue esigenze nazionali, si decidesse capi cli Stato l\'fagglore dei mc.mbrl per- scussionc e ctt proJ)oste conciliative tn .((innostnte <·reale allora. Sarebbe stato ad abbandonare la conrerén;,.a; clb che mnnentl. E c'è pol ll veto, il famoso ve· seno al Consiglio servirà dl un certo vc1,1mentc miracoloso creare dt punto avrébbc mandato all'aria, nlmcno per to, per ctl'i ognuno dei cinque pub ar• freno morale, e non soltanto morale: In h\anco l'antifascismo ml\ltantc nel ora. la progettata organiz;,..azfane Inter· restare qualunque provvedimento coer• 1>0ichè la 1>0tem:a_ Isolata In vena di giro di poche settimane. Purtrom>O nazionale. ciH,•o. C'è stata anzi la minuccla che H aggres.~tone cl J)enserà su due volte. esso costò molto t~mpo. e pene d'ogni Qual'era la questtone principale tn- veto. vale5?C ~nche per le discussioni ~ Non serviranno tnvccc di contrappeso l:'C"nerc. e saosue. 1\1\racoll non si seppe torno a cui si agitavano t contirasti? le r1soluz1orn. di componimento pac1• le 0rganlzzcl'r.ioni regionali di sicure,:;,.a farne. conrcssiamo: si ct>rcòdi f3r~ del PoS91amo dire: quella ciel rapporto dl f.i.co in seno al Consiglio: ma per le perchè non sono loro consentili proce• sacrifici senza ostentazione. Questo pro· J)Ole~. tn seno all'organizzazione pro- prime si è ~ttenuta la lll>~r~à, e ~r. le <limentl coercitivi di propria lnizh1Uva bal>lknente induce una p.'lrte del pubJ get-tata. fra potenze maggiori e m1nort: secon~le la richiesta unanimità de,, cl_lJ.·se non contro aggresslont effettuate da bltco a non pensarcl gran che. Non im· o, in altri tennlni. fra le p0lenzc mog. que v:.lc ad esclusione delle parti in stai\ ex-nemlcJ: dlspaslzione p.ir7Aalls· porta. purch~ non sl rivoltino adcUrit• g.torl e u corpo collettivo dell'organlz· lit•gio. sima che rlbàdtsc-e quello che polrem• tur:1 le ~rte. dicendo che l Comitatl 7,az!one mondi.tic. Tale qnesttone si po. (: mo chiamare e privilegio d'aggressione di llberm'!loi~csono nati dal nulla. Son.o ncva sia per le rektz!oni tra Assemblea del grandi ,·lncltorl •· Contro l'elimina· n:ll.! dn quei sacrlflcl. qua-ndo In e ge~te è' Consiglio dl ·stcure1.za _ ofoè per la Quale giudizio dobbiamo portare zione di questo privllegio dovrà essere raglonevol~ •· se volevJ essere gentile distribuzione di run1.ion\ e di autorità. sulla ,st1tm:lone di un direttorio. d! dn,locrrett••-., r,a,nltldl'eorrn•a,l.•locn~n\e'P. a gnva <ldrccmllao<.lscc• c\>~~l~~~:d1~v~h~o~,eunlosor,rtsolar'cl;_ oChme· f-t•al'una e l'altro - sia per la costttiu· grandi potenze con poteri coerclt1v_1. ,.~ ... . r.ione e li funT.ionamento del Consiglio Polchè d.1. qu~sto si tratta. tutU I {XlrtUt professantl democrazfa vnle? . $!,esso. Le potenze minont dovevano Noi pensiamo che 1l ~iUvo ~uperl saranno In c!O l.-dncoidt senza lasciarsi Al momento della crfsl finale (quella tendere nalttrralmonte a raft'ormre l'AS· H negat1vo. 1l passo Innanzi l.nd1_spen-dominare da calcoll o simpatie parU· di Mussolini. per io meno) li movimento semblea ·di f.ronte al Constgllo· e in sabile. rispetto alla vecchia. Soclcta del• colati. antif.:i!.C':st a pi.il atti,•o - che già cluran1 seno al Consiglio, a clill'Mnulre ia i,re- le nazioni. st:wa appunto In un sistema L'ostacolo c::1pttale che occorre de· tt' le gl~erre d'Etiopia e di Spagna aveva J>Ondcran 7 ,a del mcmbr.i permanenti di coercizion~ rapido ed efficace LOntro moHre a J)OCO 3 poco è 9empre il dont- c~m 1 nc1ato a ta,•o.-a~e tns1eme. e infine !~~~reti potenze) rispetto al non perma- ~~t;:: 11:x,~V~'~:!n:t;Uo~:~~r, :~taf~!~~~a!~ 1 \~ é~S:Si:n: df;~~:,~~;,~ ~l~~n~~~ 0 u:C/~~1\~~I~ ~~, 1 ~t~.tl~~ Non sarebbe sslbO t~nt I pericoli di compllca~onl guerr~sche za di San FranC'isco è un progres.so ap. tanto tutta l'annatA.1ra dello stato fasci- rias.<1untodelle :ntro!rsle ~~~l~sl l:~ sare~bero stati maggiori n~l. periodo punto pcrohè Inizia quesb demollzlo· sta andava a sfascio con rapldllà da lm· ~ >ropostto anclle .rchè cl anc · detr,mmedlato dop0gue1ra, CtO' duran· ne; ma occorre non arrestarsi. Il dom• presslon~re perfino quclll che l'ave• ~esoconto' esatto ~ompJ.eto ~ei l~vu~ te la Uquidaz\one e l'QS6e8tamento. Non ma della sovr.:mltà statalnaz.ionale non van4:> disprezzato senza riserve. Tt.1 confcrenziall (diclam ur . 11 '. /'' era pC>SSibllepro,•véderct. In qll~3lo deve esser<- lnt.accato e demolito solo midi e gorfi. tentativi l)urocratico·mlll– U'inform~zlont 9U s~J' F~àn se~v.zto primo momento, se "IOn attrav:,rso 1P. net rlgunrdt delle nazioni minori. ma turi per .rabberciare il ve«hlo ediflclo. rlmzlonaÌo male e 1 ~ostri giio~n~llnh~ forze e razione concordl. delle gnmdl ancJ1e cl<il!emaggior!. anche dei Bia lmplastr 1 e<:lando10 d'Intonaco fresco,· hanno provvoedllto a utiillzzarc con° potenze. 11 Consiglio di s.curezza è l.n• 7'hree. Le clcclslonl a maggloran7 ... 1 de• produccv~no ~ff'cttl miserandi. Probi~· nlcntcmente le tnfonna,-j~~; ohe ~: 1:a-nzl tuUo la lcga\lz'7.azlone lnt~rll.t· vono ,,a\~re anche per l('lro. Le potenze ml elemcnt::m dl sopravvivenza t>f'OJ munque venivano. TI nuo g,lo~nnll- zionale e la sls~emazlone prot,ca dl minori devono battersi per questo; ma nun7.lavano la lorq ferrea parola. m i itano h "0 quella e condlreZ'lone :t (per non dire non potrnnno farlo efficacemente se In queste condizioni spaventose tt in °prot~slto J~npu~lis~f~~~o a~:~~e)ro. •condominio») mondl~lc del Blo Tltree non Incominciano p-1r rinun7.'lare loro Comitato di liber.i1.ione comlnclc) ad. V" ' 0 · di cui tante volte abbunno parlalo. apertamente. schiettamente a quel dom• operare. aiutando ti paeee a portare la M~. anche sen 7 ..a. questo rtassuntod ~ Ma non è esclusivnm:?nle quesw. In· ma. Dublllanio foAts che le loro dlspo. sua croce. ma guidandolo anche a salire J~$'~11J1\c segn~re te granò\. llne~ et tanto. dai Tre st3riio passattl ai Cinque. slztonl m proposito si.ano mo!to mi- l'm ta. Da esso cominciarono a prendere d1IJIQ-tUto.NelUnsteme. le J)ICCOlc J>O· Non occorre esagrrarsl rtmp<>rtanza gliori di quelle delle grandi J>Otenzc: moto I~ prime ristrette e disorientate t~n,:e so~o state .battute. I Poteri del· pratica immediata del possagglo: è evi- abbiamo vll,to già come t procedim2ntt formazioni partigiane. che. nel giro dt l Assemblea consistono eseenztalmcntc dente che n peso effettivo sta della unllateraU, t teiltatlvl di • fati-i com- al~~mi mesi. do,~\<ano spiccare cool net. cdRre constgU e fare proposte•· Cina e sia della Francia non è pr.rago- piuti, non stnno affatto una speclallttl fermo vo!o fra gli Appennlnl e l3. Val Al\ Assemblea sJ)Ctta decidere sulle nabile a quello di Oi!ssuno degli altri t~I BifJ Three. J>adana. anl!l~lss\ont e suite espulsioni, mn solo lrc. Tuuavfa esso non pub dirsi nt.llo: Il passo decisivo s.trà fatto quando I grandi mutamenti storlcL avvengo- ~~! parer~ del ~onslglto di sicurezza: nè ti parere della Francia In J•~nropa, \'organizzazione Internazionale di s\CU· no ntlra,·erso nuove formazioni PQlitl· i'~me7 amc~t• alla Carta per ffltra- nè quello della Cina Jn Estremo {Jrien· rczza, da hnpegno fra governi, dtven- che. e le nuove formazioni pol\ttche· ~ 1 ~ v gore evbo~o essere rat 1 cdatt te poSSono essere consicl-era.:, ,n,antité terà accordo fra I J)OJ)Oli. All'Asseml>lea prendono corpo al.traverso f-nttl f! quc1 a nque mem pcnyiancnt et neglioeable. specie da chi guardl al cli e a:\ Conslglio del governi dovr.:mno sto genere. Dire che i • sei J),;1rtiti• Consis)lo di sicurezza. Lammtnlstra.- Ji!. del momento. Ph) si alla:ga il nu• succedere l'A9SCmblca e Il Constgllo ctel hanno costituito un monopolio pol\ttoo. ,rioncf flt1uilarla del territori non l.ncH· mero del membri. permanenti. più dl• popoli. designati dn questi e responsa· a! di fuori del quale non c'è possibilità ~~,,in bi so?gettg a.lla sorwgll~n~ mlnuisce l'csclush'1tà di uno o di un b.ill.1-nnanzl a loro. Solo cosl sar;, pos- dl. vita. non è esatto e non è giusto. 99em ea, per f.ra q.uesta e I Am• gruppo di essi; non rosse altro pcrchè s1btle sostenere e far trionfare a 1>ieno E giusto - ed è 9efllpre avv-enuto cosl mlnlst:azlone stessa s rnterpone li si accrescono Je J)OS9ibllità di Intese Il principio del voto di maggioran7.a sul plano della lotta polltlea - che· •ro,~.s1gl~~ peri li an'lmlnlst.-azlonl fldu- equilibratrici fra taluno dei membri al pOSlOdella decisione di unanimità quelle formazioni Politiche. Je qual! ci"r 'C •te I c 1 u anno parte- .obbligato· permanenti e 1 membri non perma· (o della votazione a maggioranza, ma hanno affrontato l maggiori rischi dul ~ amen ,. .e nque membri permanenti nenU. con diritto di veto). Questo passo de- rantc la t1rannla e, al momento della, d<!l Conslollo. Che se pOI s1. tratta t.let ]I ratto più grm"C rimane quC'ifo d:.:l clslvo non potirà compiersi clN atlll-o.· caduta di questa. e deHo sfaccio dclfo t~rr~to~I ~ ~trateglci •• allora le funzlo• cihitto di veto di c\c13c.,no etc! Cinque verso l'intesa d.lrett.a del partiti e delle st..ito, hanno accettato le maggiori re– j ( e11.1ssemb}ea vengono assolte in contro 1e misure di sicurer,za. l!~ssosl forze demoorat1chc nel mondo poHt,tco i;;ponsabllità, evltaudo che l'intera na• oro con ·ronto dal Consiglio. risolve - formulato nelle su.e ulllmc Internazionale. zione seg'Ulsse te soriti dello stato crol.'t Quello che più. cont.a, ~ che - ~Jonh?conseguenze ..... in un dlnitto cll llbera LVIGl SA.L\'ATOIUìlLLI lato. sia-no considerate ).e !98'.lttlme ra,._..

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