La Nuova Europa - anno II - n.24 - 17 giugno 1945

\--17g1ugnol945 ---------------LA- NUOVA EUROPA------------------ 6 __ LA POESIA :hn,,ct;•,,:~~~•c~ d ~gn:!:~~u~~.:!,':; TEMPO R I T R O VA T O drlna. fu Incaricato di dlplnoerc in pro: spettlva sur uno del pilastri dell'ordine superiore una finta scansia color di 110· del BE~LLI la scena e l'a2'ione e insinuano tra 10 sfogo desolato d'una donna 3bbandona– ta o di una madre in miseria la pltlu• ra della sua stahza oscura e semivuota. Questa riduzione della materia ~ Il· miti d'un sonetto costringe ad isola re la linea stgn'ificau,,n di una !:rltua• zione, ad orientare chiaramente la luct.! d'un quadro, a conc~ntrarc un ritratto in un gesto, a sfrondare una baruffa de· 'LA pe>esla dcr Belli preannuncia e gli incidenti acccsso11, ad arg'inarc uno SJ)\cga la facile caduta dello stato sfogo, una tirata, una 1>artacc1a in m~ pontlfioio. E' una gronde Illustra• do che ribolla come J)OCSlasenza di· 2ionc della Roma putrescente d'avanti lagare ln eloquenza. Per questo nguar, il 70, come quella del Pa1,nl dell'an- do. per la tecnica. 11BelHnon è un v1,.-. cten, réoime Italiano, e quella dt'I Por• riSta: la stessa fom1a dt'I sonetto, che ta della società lombarda r~trlva del basta ad cs.iul"!ireun argomento, ~111• primo Ottocento. Nel Parini c'è anco• bra escludere la minuzia del verismo. ra un Po' del rancido tradizionale della Non c'è un· particolare che Rl.:1 curato satira; nel Porta e nel Bclll questo è con un aggettivo, l::wormo in una fra• scomparso affatto: tanlo chi! i>er essi se come un J)ezzo a sì'.!: ma tutto, ancht1 ~'appcllatlvo Ot «satirico_. sembra im• nel sonettit descrlttlvl, è sbozwto con1u vrcclso. In realtà ap1>artcngono en- in uno schizzo; e basta Il senso dull11 trambl alla grande corr~ntc euroi>ca prospet.tiva pcrchl! I 1>art1cotar1, ae<:<:n· del verismo, anticipandola u Porta J>er nati od enumerati, 1>rendano li loro forza di temperamento e per virtù del• PQSto nell'armonia dell'.insicmc. J so• Da spinta \'eristica che era Insita nel netti narrali\li sembrano farsi da sè. romanticismo, seguendola li Belli con• come le ott.:ive narrall\l'c dell'Ariosto. sapcvolmente e con proposito metodico, Ma nel Belli non c'è quasi mal ranl• se non architettonico. simile a quello mo lirico dell'Attiosto: c'è un senso po. dt Balzac, Il quale alcuni anni prima sittvo amaro, rassegnato della realtà. aveva Iniziato il suo ciclo di Scènes de Vi manca ln modo .3SSOluto l'llluslone: :n~l~t~~~~o a~~a~n!>Oic~:,~,,rend i~ ~~~l~~d~ ~~u~o1/:1a~~~r~tr3:rei: ,11alne. vero o la strada ciel rione popolare. do• Ghc Il Porta e li Belll ap1,artengano ve si sa·per l'cspcrle111.a di ogni giorno non soi., alla letteratura ltallana ma a di che lagrime grondino gll sfarzi det quella f'Uropca. è una verità non an• ricchi e le leggi del 1>0tcntl li Belli cora atrermata d3ila critica, sollamo non ha nessuna di queste nostre pa,olc perchè Il pregiudizio dc!l'(nfer.iorttà sonanti e di queste nostre rcmlnlscen• della letteratura dialettale grava anco- Ile letterarie: estrae t suol versi nem• ra sulla nostra. cultura più che non matici e convinti dal fatti d'ogni giorno, sembri. Poeti tanto minori di quest:S sembra che constali soltanto ed tsoll sono stuctiall tanto più largamente In via Vlia, con un occhio abituato, li noc– sè e ln relazione con le correnu con- ciolo di una silua7,lone e di un'lnvetc– tempOrnncc. rata 1>repotcn1.a.Con tanta letter:nura I sonetti del Bcllt non sono dlspost:11antiecclesiasuca quant.:t ne abbiamo ln Ordine prestabilito, ma, a lettura fi. avuta· in set secoli dl storia, nulla, al• u!ta, formano nella nostra mente un l'infuori delle novelle del Porta, ha mal gran quadro di innumerevoli scene raggiunto• la concretezza e la saldezza ol.rcondatc..tutte dalla stessa aria, che di quelle conunaln. di sonetti, dove. è quclln stagnnnle di una città anne• all'ombra. della CUl>Qla d1 San Pietro, gata nell'lnorzla, nell'nbl(udlne, nello Roma dorme, tresca, gavazza. smunge, r.1sscgnuztone e nel \.'\zio. li protago• Le novelle del Boccaccio, che sono sta, rJ.lsta d1 questi sonetti è quél popolano te il modello dl una lettcratur ...che JlC:1 che ~ U raccontatore di tutti l Casi di secoU ha messo Il clero all.:t berlina, Roma, ti 1Ji.ttorcdella vita detle alcove sono, nonostante la loro eccellenza, una prelat•zte e nobiliari, delle chiese e del rappresentazione episodica. Non c'è ln concili-i ecclcslasLl<i,delle stf-acte e de- esse li clero di un'età con le sue ca– gli 'interni desolati, e. con qUella sua ratteristiche storiche concrete. una voce - ora irruente o~ amaramente SOC'letà unificata in quadro. ma una &e· flemmatica. con quel suo argomentare rie di scene-luminose e per lo più s~s,– Ia <i.lc e stringente, con quella sua ca• sose, escogitate per il di\'ertlmento cl-i pacltà di ndurre i sofismi degli uomln1 una fantasia su1>erlore. Nel Belli c'è colt,. al buonsenso cnstalllno dell'uomo invece un animus costante, che fa di comune, è la sola forza sana che n.. tQUeisoneltl la pittura dl un'età della manga nella cadente città paf)ale. Bel- storia di Roma, di un'età scnz..1storia; Ji e Porta sono staU nella loro appa, scn;,.a ~n<h papi, trascinata sui . bi• rema non altro che pittorica e dlver• nari morti del cerimoniale e delle men– tente, < grandi scasslnaìorl del monèlo zogne convenzi0naK. segregata dal del p~dronl del loro temp0, t pnim\ a grandi· movimenti che venivano rinno• portar«: sulla scena della J)OCS!a Qu31e vando la compagine della vita di altre protagonista ancora SChlacclato dalle parti d~Europa. Quell'crnh1t1LS dà nor• lor:z:c tradizionali della sociel,à e quale ma alla -fantasia e ne colori!tCe tutti t rivendicatore dei sentimenti eternL del•. disegni con la stessa riCOnosctbileUnta. J'umanitti Il poJ)Olano: li quale nel ~·. E' l 'antm.us d'un popolano n cui la di• n1a anllnobll!are del PariM è ancora per. sciplina·-di,un poeta me<titattvo e ben Bo pilt lonrnno dalla scena, e solo,appa•. consapevole dcS suo!.motivi non ha tol• re, minaccioso o disperalo o u:avolto, to nulla della sua schiettezza lsttntl• nel gr.uppo ciel pass..1nt1 schlacctati dal• va. ,C'è •un s@nctto, La vita dell'omo, ~a carrozza signorile o degli affamati cht! è- -tuua un'enumerazione n.uda e nspfrant.t gli ernuvl dc-i pr;mzt luCullia• cronologica, delle fasi e del tormenti nt o elemosinante sui lastrloo dO'!'O la della vita. una grandlnat..1 monotona e 6lgnora lo ha gettalo. stanca. C'c n'è un altro, Er ca/lettiere li popolano comincia ad aff::icclarSI filosofo. che paragona, con una mera• nella nostra letteratura, con O Parini \ '1.gl: iosa evidenza o indifferenza, gli uo1 c. Qttalunquc sia la classe a cui appar· min<-.aichiechi d'un. macinino che uno Ucne Il poeta, acquista, In a,tnb:.enHe dopo l'aitro cadono sulla vite. che Il con lntonaziont diverse, d1Pl,ttodi pie- schiaccia. Questo è lo stato d'animo da na cittadlnan1.a ·via via con U Porta. cui nasce la maggior 1>art.cdei sonetti 11... \lanzont. ti Belli e il Yerga. I. dia• del Belli: ·un ,tranqutllo umor nero, Jeu... ,u. appartengono con maggior Uto-- fatto non di romanticheria ma di espc, io del' letterari, alla schiera degli scrit• rienza: filtrante giorno per giorno (lai• tori che hanno dl~roiclzv.ato In 11ostra la \'lta <lena Homa del tempo e da Quel }cttèratura e SQSUtuitond una sia pure tant6 di fatalmente triste che sembra olimpica Arcadia di amntorl. cll· pasto• ésserc -connaturato con l'uomo. ~,ee ~~kc~Òr~~;3 1 ~11e~~1~~~;Ì~~i~ 5 ~\~ n ,1;1. df~~~~ 1 ~siàa~ 1 "J;it~e~ 1 ;f ~~~ ::;; Lo scaffale di Pietro Alié f,t~o~ :':rm~~r::::r:: 1 ;~~,,!~:; ~i E'!:'c,C~:; t~::.. r:~:ttnn/Oot~o ;~::i:~ 1 t':i:, t:'}~~ olio vtccolo. libri t,t mezzo foolio: rilc' oatlfre fo cordova110 rono con arabc– sclu dorati, rlleoat11rc all'olandese a(a l'l11otcsc, alla Jra11ccse, e tasselli, e 'cara L E nostre bibUoteclie (parlo di telline, e accorgimenti di ooni oenere. quelle d'orioine papale e conven.· Ma era anche un. 11 tta hi tua/e) sono veramente u11.a più m'_era$lato un altro pt:for/~011~~~:~ b~~ b_clla dell'altra. Tralascfo,rda la l'a• t>lu uoto, morto trent'anni l11nan:::i: Pier ttca,u,, che ha uNa 111011ume11talità Leo11cGhezzi. Col.se l'occasio11e, il bra• sul generL~. imJ)rontata com'è dell'a• vo. Alié, ver l$brloliare it no umor tlet1ca forza di Sisto V, e che d'altra faceto, e a quel fil1tl Ubrl $1 diverti a parte 1101& ,~ 11ostra .,;e 1w,i ;,, quanto dare, allema11doti con Woli seri pÌU 0 é la biblioteca della Crfstia,atà, {a scel• me11u spropositati. titoli cnrlcat 1m,li di la fra le alt.re , chi volesse farla t} as· bello .<;lamporomanesco: Gatto di i>iom• sai difficile. Maon.ifica nella sua Severa bo con le zampe di cervo. Marco Trip• bellezza i: lo Cas,aiate11se,disegnata dei pa, Piattola o vero seccatore, Cicerone Carlu J,'011t<mc, é ver l'ampli!zza del va. quanto è bello. Marco Aurelio quanto è so 'p11n,go11ata da un co11temvora11eoud brutto, m UJ.l l>clllsslmogatto cli 111om- 1m teutro; e ·quanto t>iit bella doveva bo lnlilolato per la sua agllltà con le essere co,i lcJ to11aclte bia11,chedel Do• 1.mnpedi ,::alllnaccto, · · mc11lca11ielle vt si aogirQva110 tra oli Caro Pietro Allé! Figlio oc,wino·an .. armadi cli vec,:ltlo noce lustrato a brn· che lui di ciuclld Roma settecc11te1ca~ no! Scttec:clltesca l'AuoeJica, leooera, • in parrucchetta » o senza. s1,ensierota ll'OUladro. tuua ,n 11ocechiaro e metal- e srorbellata, che st sbellicava dalle ri• · lo, meriterebbe a buon diritto fl nome sa alle ldiO::ie del voeta Pellegrino Sve· di I cri$l'ICJa,itina • per tutti quel volu- randlo JJiaconl, l'autore del Ma.regr.:tn• ml in vecchia pergamena e vecchi() or-u de, superbn d'e$sCr natn e al /J(Jr'OO(,no:· che uc rit-m.pio,w gli scaffali e sembra• 111 - presso il oran rom11lco Corso• e 110 lnteoranie la dcUcata archlleltura d'aver avuto padre I u,r uc,itilomo -– ua11v,telliamc: bi.sou11a ndorci 11eJ tardi che tellea il basto,t col 1>01110 ». Rideva· 1,ometiooi di primavera, quando et VO· no. s<"11crzavano,e qu.a11do 110,t scherzac· ltmo attorno le ro11di11i di piazza Sa,i- va110,s'illudevano. S'illudeva tm voco t'Aoosti11a e si deli11e1J comé un'a"""' Pio l'/ di rinnovar Pericle ·ed .4uousto. nln tra ti di dentru e il di foori. lJiatl· S'Wutleva Vlnte11zo Molfti di rinnovar ca e nera conte uno rondine i la Valli· J>i,1daro e Viroilio. E Alt'ncrndrQ Verri, Ci'llla11a: Il 1Jorromi11i,che ,a ideò, volle $aluta11do e innalzato Il c<mtlldo \1es:1ilhJ cllfora tutta la varte in ,~iuratura, come di pace 1Ul Cam1,1doolfo trionfale, ·che 11elsua bel Sa,i Carlino, ma su quel fon- uli an.mil invita ad 0011lsoave dl$cipli– do rit11oliò m ,iero la scaffalatura par- na • s'Illudeva che Jos:1eritornata l'etd t1caJa,cooli emblemi Jilippi,ii del oiolio deli'oro, paradiso dei lctterntf. Jt rom• e ciel cuor fi.a,nmlr1ero. La me,1 0 bella bo sotterraneo degli eventi futuri di tu.Ur. cr1J fi11011J la 8 1,retla più qlo• forse l'a·vcva vresentlto solo Qualche i vane dellci Vallicelliaua, l'Alessandrina, vovero penitente, come quel Bene: ma ,io11m:r colpa sua O del bat)bo, 1l detto Giuser,ve Labre, 1uorto a llom.l. 1Jorrmt1i1tt, bcnsl dei l,ibliotecart sette· tre aiuii 1>ri-ma che Pietro Alié stl• ceute,,;:chi e ottQCe,iteschi, i quali ne al• lizzasse sul muro dcll'Alesscmdriri{I. i taarono ver necessità pratiche ra scaf• suol lepidt ohiJ'inorl, e rlt1·atto in· un faJ.flfura. Ora che il orosso dei libri ~ Qitadro mirabile eia wi altro pittore ro– emioralo tiella nuova Alessa,idritta alla ma110o quasi roma110. il Oavallucci. Ma Clttd 1utl1Jer.sitaria.,il salo,ic · borromi- fOr$e anche P1o l'I, quando nel 1789 .;_ nia,w, vasto come u,ra chiesa, "" f"iac• notate Il millesimo - fece innalzare q11i,statala su.a Ji,siorwmia orioillaria e l'abelisco della Trl11ità dc' Monti in vuo com11t!terecon quello fraterno della subs!dentlum viarum prosl)eetu. c11me ValllcelUa1ta. lL felice rC$tauro, elle il dice l'l$cri.zione in quel basamento elle pr/,fano potrcflbe credere fatto i,i qual- sembra u,1a ,iitida paoi'1a bodo,dana.- e t.ro e qu.uttr'a:to, è str;aco in realtà u,~•a· vi fm1>0seil .seo,10della croce, tro1>aeo 11t!raztonccJ&irurpica tabdriosa e dellca.- Crucis pracnxo, Jorse a11cli.c Pio VI tissima. t1 co,tdu"rla a bumi termine cl aurù avuto l'oscuro prcscntfm.ento che so,1 votutt la dottrina, la JXJzienza e il della Croce eoli sarebbe siato, come-fu, tatto IQtdsilo di Emilio Re, il direttore I{ cireneo. di quell'Arcllivio di stato che J,a tro• 1;n::Tl'lO PAOLO TltOltP~O vato alla Sapiet1za la sua deg11asede e ____________ _ che, tra i vari istituti. ili cerca di stabile domicilio, era certamente il più 1,«Jl· cato a co/lo,•arvls1 . .JJel lavoro folto tt Re cl dù ora raoouaylio in un illteres• .,;:antevolumetto, Biblioteca AlessandrL• na. 1,rlmo dei I Quader11i delta Snpien.• w •, annw,rziati ,tall'editore romauo Po• lombi. Dice colf giustamente eh.eu per– mettere 17 restauro così nell'i11slemc co• mc 11elparticolari sono stati 1,roprio i doc11me1di1:u.stoditi nell'Archivio. csen– za del (/!Udi sarebbe stato difficile. ,iott• clic' attuarlo, ma soca tmnwol,u,n: c/111 un rcslaur(I fos.te necessario e da che 1nt.11to cominciarlo e come voi condurlo fino olla fine». Uilrovati via via 11rl· l'Arc11lvto t doc1m1cnti delle 1uccessive soprastrutture deturpatrici, la rimo• zio11c di qutste s·t pot11ta fare sen~u timore d'equivoci. npcrcorrenda a rl· Iroso il ,·ammi110 .drto alla fabbrica ori· oh1arla, e co.d l'oprra del Borrominl è rive11uta fuori nelle sue lillce quasi co– me da un palin.scsto. Mn co,;:ì,e ,tqn senza uno punta di rl· morso nt'll'amoroso re.dauratore. ~ stall'J ,at-tlficato lo scaffale dt Pietro Allé. Clii era ,·ostul? Era 1111: pittore romano, cmn'eolt stes:;o si-q11alificavo, 110n al· lri111eutl ,inrn C'l1eda questi documenti. ,m vUtMc decoratore o poco pii,, Xci 17&;, facendosi del tavort all'Alt$SOn• LA ''CENA,,· DI LEONARDO E'· SALT 1 A E - S1'ATO pubblicato 11el piomaU dr– tutto il mondo che la famosa ce: 11adt Leonardo era stata distrut• ta. J11fattialcu.llè bombe clllfote 11clchio• stro <li S. Mari"a ciel/e Grazie a Milano avevano distrutto una 7>(1rt1tc f(ller"l<B e il tetto del refettorio ouc è dl1>iuta la Cena. Solo ,1ei otor11I scorsi. dovo auc• re ricostruito la parete laterale e il tet• to, i! stato 1,ossiblle to{llierc i,duc murt di succhi di sabbia posti ava,1U e die· lro la parete ouc la pittura I situats, e la Cena ~ riaPJ>arsa 11ellc mcdesim<1 condJzimd i.n cui era prima della ouer.– ra. Si tratta di u11a vera rrs11rrczio11e: la ·parete distrutta format•<1$pigolo CO'lj la vutura. Era qui11di 11aturalc dt pen· sare che dietro I sacchi di sabbia t.l.1tto fo:;~e mvlna. Invece l'opcrc, di Leomir• do ,~ 1·lapparsa sbiadita e tooqra come crn eia secoli, ma clrconfu,sa di qu~l· l'alm1e di ora.:ia. di (tnez::a, rii sotlilitd,. vcr citi d famosa. , . 1. ,·~ ria. Un i;,orno, rimosse le ultime lncro- s<mrusrquotidiani, dall'crndttà secolare statur<! arlstocraUche dePosltatc f:!,a una ,di ·tra\·agli che .st ~nte nel sangue ap, tradJzione mullisecolarc. la cJ·lt.c..1sl pena comincia ad avere coscienza, DI V ~f}nl~ q~:u~~l. 1 ~ ~o~brl ali~ ~i:iS~ 2 ~~~ 0 c~~ !~ir~~t\~. ci ~~~~!~ ===-======================- li mOU\·ogenerale dell opera del Bcllt solo di quando iinquando da un tmprov• è l'esperienza scoraggiante che ha del vlsO ribalti.mento. Tutti hanno fatto U callo alle disgra• :~~~od~n~~~~~;o:;~r~~f fn~~n~io~\ m;e~~~~~~: #1j~ ~~1\\ 1 ~~~;~f_ fc;;. ~!c;chè 1 c:lmr:i:i~ss:~ :;t~e. d~~~~ predicatone. è sempre quel!:&del 1x>ve•té cap:a.·cc 'Che 'QlH\ ti ·rrcchi so· •ttitti• questo obbligano e abituano· le aper- l~~a\~~g;;~~~0uu: scfi 1 ;~°c'~~ 0 da11 i~~~- ~~~:ni~~f ;;,Jt~~!if1~Ia:1~1 <!f,~:;;.~1;1Jn~-- ~<1~o~;f, 11 ~}:tcq~~~~n!~e~~fc! 1 !i::i ~~ O.u:1io1~e frnncese e dal i\Janzonl. Ma nw cOn .. tin'"·fo1l~to:· dl tlbellione com• soluto del sentimento, questa gelidità nuest~tt~gglamento sent1mcnt..1lesi ap• ~r:essa.ch.é.·co1~rerl'~cc :1ll'o1tCra ·del Bel• da Machl:.ivelll è ,la sJ]ia d'~n'.esigem:a ~plica all,1 P'ttura <~ellaRoma contem• li una lev1taz-1onegràndlosa. Dal Ma, morale che un'ang•oseiosa cspcricnw /!)Oranc.1con un'\nStste111.ametodica cl1 lavoglia si:,l.raso\tlmto'la r:'1$.Segnazlone;· ha relegato nel J>rofondo. [ esserva1.1one che fa pensare a <1:uellanet popolano ·del Beli!' st gente la ms, J duemila sonetti dCI BeliI. cosl di• ID uno Zola, e con una capacità dt sin• segnazione di una folla che può da un ver~ per argomenti e in apparenza .!est re-al!slica che ~ tutta del Belli cd momenlo all'altro insorg6l'c ruggendo. cosl slegali, In realtà cost·ituiscono una t la ra1,"'loncmaggiore della sua gran• La sua morale è quella' d'un'anlma pia; delle 01>ere più unitarie della nostra 's]ezza. . gata: e peroiò è prorondamente con• letteratura. Sono la pittùra delle clas• H Il Bc11lconcepiva per sonclll: sono traddittoria. Il prota.gon!Stadel BelK.sa si dominanti fatta dallo squa!Hdo os– r:f.più facili della nostra l~tteratura, bene come st do\•~bbe vivere, che co, sen,morio del 1>0vcro;e sem1>redietro ~Quantunque sembri tanto ct,ifficlle co- sa è l'onestà: e lo sa lui solo in mezzo le sale prelat>i,;iee nobiliari traspare li lettore che a1mi:orondisccper con•. to J)r()prlo questo cohrronto, tap{tice quanta umanità compressa. q"\Janta te:, nerezza te-nuta al morso ci. sia 'Soùo quelle constatazioni• fredde o sferw·n· t( E quando legge i sonetti che cleSC'l"'I' vano la vita che Si svolge nell'Interno della casa del 1::io1>0la110. : llora Vede quanta dolce trl.stezza et rosse nel cuo:' re del Bcllt. Jn quegli Interni 'dalle' tinte sbattu1c. In quel po,·erl 1>artico• \art dtsscmlnatl nel qu::idt'O da tina mano potente, in quel mendicanti; mét• zanl, donne svergognate che parlana oenza inJingimenll e senza eufemismi, \n quell'oggett1"ità aa grande realista c'è tanta umanità e 1anta p<>eSla quan• ta non ce ne sarà nella letteratura u~ manitaria di qualche decennio dopo. A-rrn~ao ~tOMIGLIANO r ngere ogni argomento in una ml· a quella trista, immensa mascherata la stanzuccia del popolano. S1>lendore su:i?t c~~s.!'~~ et~c!i~r~e. :n~n ~~ :~:t~it!:- 1;1J~~~!n~ ~~Pn::~:o ~~i :1~::1~:rlvi u~ 0 :nfr~~:u~~r~~o ':,U:'. r,-,ato; ragtonam~ntl, scene. racconti, cuore: e perciQ sembra. che la norma re da un capo all'altro di. questo poe• A propos,ltodi un'Intelligente sc2lla dt tt.o $ adagia in quel letto dl ·Procui fondamen411e di servitori, mariti, mo-- ma, tanto più espressivò quanto plb Antonio Baldinl (,Er CommedtOne •• Ra.. ,ai.e come ln un am?io ~ comodo letto. gK, ragazize Si.a i tirare a campare.: lnf::soresso: · · ma-. Oolambo._ 194.4l ...

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