La Nuova Europa - anno II - n.22 - 3 giugno 1945
I -- 3 g;ugno 1945 ---------------LA NUOVA EUROPA ------------------ 9 -- ESISTE UN'ARTE! LETI'E~ATURA CATTOLlCA ? è un DOPPIOGIOCO? Gli !lwdt e le cure della vita poWi- masero cristiane nell'ispirazione e ne: ca non hanno mai fatto dimenticare linguaggio fino al tempo degli Enciclo– a Don Sturrzo che eoli ~ anche un colto pedlsti. della Rivoluzione francese.del ,uom-0 dt lettere. Pochi forse conoscono libero penslero. Questo è pcrchè- l'ar- JN coda a un articolo (Epoca. 17 mao- questo lato della sua personalità; tan- te. essendo universale. ha la necessità qio) sulla Storia segreta di Pro- to più pet1sicmw che i lettori awrezze- di esprimere nella sua forma -concreta copio, ristampata a breve distanza ranno questo articolo scritte dall'emt- l'uni\aersalità come essa è compresa. da due editori diversi, Ernesto Buo– nente uomo per una rivista americana. sentita e vissuta In una data atmosfe• naiittt ha messo una forte dose di ve- ra e in una data era. L'ingresso nel ie,w. Tale però da provocare, chi lo sap• N ON sono d'accordo con Thomas mondo occidentale di civiltà cristiana pia prendere co,~ misura u 11 a salutare L. O' Brlen. il quale, in un re· del libero pensiero. del naturalismo. reazione. • · · cent,e articolo sul problema del· dell'Enciclol)C(tismo, del sensismo del• . Egl_icom,ncia con l'additare in Pro. l'arte cattolica. pubblicato nella rivista le scuole scozzesi. della critica di Kant. copto u1t patriarca del dQppio gi-u.oco: :Ani.erica, scrive che « dl fatto le manl- dell'idealismo di Hegel, del positivismo al cospetto dei posteri tuvece dei con• ft'6tazlonl d'arte cattolica negli ultimi di Comt~, del ,n_,aterlalismo storico di temporanei. Consigliere politico di Be• cinque secoli sono state veramente po• Marx, dtede origine al tentativo di lisario nelle maggiori imprese ou.erre– ver.e ». . creare un·arte sensista. atea. kleallstt- sche di Giustiniano, dopo avere esaltr,- Durante questl cinque secoU, dal 1445 ca, naturalistica. Il linguaggio artistl- to.in otto libri te vittorì.e,co11tro i Per– a] 1945. noi troviamo una grande quan- co universale venrN? a . poco ~ _POCO siant, i Vandali e i Goti, con l'aggiunta titik d'arte italiana che è «cattolica• sta(.-cato dalla formulazione cnst1ana. di un apposito trattato per magni/i· ~I più ampio senso della parola; nella che ri!11ase tradizionale e perclb o ac; care gli edifici fatti costruire in tutto pi1.tura, da Fra· Angelico al Perugino cadem1ca o senza. grande lnfh.umza. E l'impero da( urande sovrano, Dli uiuo• g\ù fino a Raffaello. a Fra Fillppo LiP· questo ti caso dt quella parte della cl) tl tiro di-svelarne/ in un nono libro, pi, a Leonardo da Vinci. a Mlchelange- pr<Xluzione artistica che, mancando di che è piuttosto un libello, delitti e vizi. lo. al Ti·ntoretto. e a cento altrJ artisti isplrazlc..'•ne \deale, inòulge al frammen- SUila buona· fede dello storiografo uf· notl o ignoti; e cosl nella scultura. nel· tarlo e all'appello dei se,Jl6i. C~sl, per ficiale, la postuma fama di Giustinia– l'architettura e nella musica (dal Pale- esempio. l generi d'arte conoec1.utl CO· no era salita fino al cielo di Mercurio strina al Carissimi. al Pergolesi. fino me \mpress\onlsm~. _soggettivismo. in• ove Dante ca11tòcolui che, erede e sim• al Rosstni e allo stesso Verdi); e tn div\du.alismo; slml)ol_191110, preziosismo, bolo detta· giustizia romana, «d'entro ))()$ia. oltre ai llrlcl religiosi, n più ermetismo e forma11smo. Ma quando le teggt trasse tl troppo e il va,w •· Jmmdc poeta epico moderno 'forquato un'opera d'arte di primissimo ordine Quando d'improvviso, ,iel 1623, da quel• TaStro con la S'Ua Gerusalemme Libe- appare all'orizzonte di un paese dl cl- l'altissimo posto che sembra-va èsscrsi rata e. in secoli plù recenti, Il Parini viltà cristiana. ha un'eco d-i spirituali• assicurato per l'eternità, la scoperta con il Giomo e li Manzoni con gli tà. un'aspirazione crlstiana. una lnsop- dell'ultima opera di Procopio, rimasta ln~t:iac:U!t: ~~~ie~e~poi~iversalt ~~:~ 11 ;ùqf; 1 i;a::; 0 ~h!· a?t:o,~! ;:!~: ver tanto temp0;, 11ascosta, t'obbligò a allO stesso livello con Cald~ron e Lope chè la Francia ha ancora un Jinguag. r!~i!~~:te:c~,f:;:l: ~::,t ::;~;:/:!sii;~~: De· Vega. Racine e Cornetlle. che O' S-loe una cult:ura prevalt>ntemente cat• dora, in ffl;ezzo alle cr1,1deltà,iille per• :~~e~,a~1:i ~ 1 ~:i:~n~~~rlt~~~uji,~!é!~? ~~<'~erfa1~C::hi~~di;;:,t:e •/~.f~~:d,c~\ fidiiJ, ai furti, alle stragi che compi e E ;Molièrc &tesso? E Cervantes? Vori-ei considerano .ipj)m·tenenli alla sfera ~~~·!~-- ~Y'"t~~~~eP,i:.u;::;:;r,,!'tt~~of~::~~ :~7ohepe~~~unngc:nrv!.t i~~~fr~~fj~·'1~~ ~~~fii~~irf ~~~e 1 tilfg;r pfù c~~~~i~oegl~ 4ell.oscrittore a d~ppia faccia che tesse J)Gttine che off-enda la fede catt'bllca. scrittori viventi è ti cattolico Françols !~.o{1:ft'f:e~ 1 ~u~~~~i'a~ d;e\~',~!~ ea%.,~ 0 ~!~: ma perchè et;lt è crtstiallo In 1.sptl'tto; Maurlac. Lo stesso potrebbe dir~ del· d(liò P~i sfi4ar"e f sdoU e i[ rdi;esc"io f.> Milton pure, J)erchè, per quarit6 nel la Spagna e dell'Italia. benchè questi privato <JUOlid,ia,w sca,idt1Ust-tco,Un oc• suo Pamdiso Perduto egli facci~ ·uso due paesi abbiano sofferto per mezzo cl),(o 'a! iì(ri,:tt 0 éncòmiastico c·he ni-0- 0i nrgomenu antlcatto~ci che··· non secolo (più o meno secondo l g-enerl sti-ésdi 1 ·e{1ola il pefson(lggib da.lla c'in• wnb né pocuei, nè artlsUel, e benchè d'arte) di una granòi~lm.,1 diminuzlo- tola)n.·sU e ·cal_troche guard( l.pi- ùsotto alcuni passaggi non 91 accordino 'nep- ne di quelle 12ro<.luzionia-rtlstlche e let• 0 Viù èleittr~. wia mano intentò ad ;n- =~co~ :f~~~ cJ~st~a~,a~et~t~;;tt~ ~~~iitghjat~~=~;t~;:~;~_venire ap- ;t:::.:;e a (~c!!t~c;;t~a ~FJfJ:s:~f~!·~g:v:. cri6tìano; e lo stesso sr può d!rè· dèlla L'Inghilterra ha avuto due. gi~anu »ue càt,itali cons1iJerazio11i · (stavo Messiade di l'\"lopstock. ' · ·· : cattollc-1 nel campo della, l)Oe.Sia: Hop- per· diie esecu.iio1Jl} i{ Buo!~(lfu~ine ri- Di fatto la classificazione di arte kins e Tflompson. e uno scrittore di cava per stringere nef cappi_odi insl• • catto!ica » e di letteratura «cai.toli• prosa dl pr\mo ordine. Newinan. · Non · diosi interrogativi la validità _della sto– co • è ·a.ssat dubbia. Per me. eslstono poeso dire lo stesso dell'A.merlca. ma ria· e la sincerità. della letteratura. Con soltanto vera poesrn e vere ope~ d'ar• in America fa COrnun\tà CllltOlica. cosl .IG di/fere·;iza che m.e-ntre egli limita i te. •Sffiza nessun'altra quali.fica. Il Pro·- scissa tn divèfse naziohalltà· d'or\glne s"pspetJf sulla~~toria alla storia .u.fficia• ·;,~~~a~ ~!~~~h~;tJ~l~a ~~~~f:~ ~t~a gi~;~~~::aa (fr~~~e~~~fl~t~!'. le• .se11.1br.a, estendere qu.efli sulla lette. CJ'i$liano in ge-nerale o cattolico 111 J)ar- le e cultUTale- ]noltre, le enef'G1e cat- .:tu;ji:~:irie /~h~e~~~{!h/:ii~1:'~~f;~: ticolare è indi.pendente dall'essellta ar"~ to!iclie sono state r~volt.e alla•· difesa tpre, ,il. frOCOf!i.O delle Q1l~re!JUl~c/leè Ustica dell'opera, malgrado ll ·fatto ètie della fede e aie-Ila Chiesa al punto dl molto più sonoro, corretto, limpido. e• in un dato paese e in un dato pé-iodo evitare contatti con c\rcol\ letterari. lcgcinte Che 1l Procopio delle confes- 6lorlco. J)OL<JSa O non possa esistere una artistici e culturali del resto del- pae- ,!;ÌOlli desouinti e scandaliZZmiti della fandiJà di 11iteresse storico che n01t le vicemle private dei suot prologonistt. Vale d·unque anche per Procovio la re– gola che Jo scrittore è pii'i bello dove lo storico è più vero. L'inmrcsswne contraria soroe dal considerare super• fi.ctalmente i suoi scritti a1'1icisoftmt– to sotto l'aspetto celebrativo e <Jii A. necdota del tutto come confessioni: in.– tendendo che il panegirico sia falso e lo sfogo del cuore sincero. In ta! caso appare strano che la falsità abbitJ cow dotto al bello e la sincerità a{ br,,tto. Un esame approfo11dito mm t-'1n?t1 ffl,I vece a ristabilire i' giusto rap1H,!·tr,. Ma lasciamo stare Procopio. Son la sua difesa bensi quella della leth'm!'Jra qui Importa. E' essa un doppio {Jitt!•cn? Subito ml si offre la via rl'-1rn·i!n df u1i distinguo crociano: la df.<!:Ji.11~,;_,~ tra letteratura e poesia. PÒtrei cc..-:~nlr bando11are la letteratum ai sos1>:•t1; ,u quell'interrogativo e tirare fo sa:~:~ 14 poesia. Senonchè, o mt sbaglio, ii .liuo; 11aiuti adopera 1l vocabolo neilr. M«l ac"cezionepiù Inta. ·E del resto no;t m,· sento di vedere appiccata a un ,-.,,,.,ile dubbio nemmeno la letteratura {• <!'.!<. net senso limitativo di Croce.- La letteratura, e ptù ancora la t•!Ht· sia. e con la poesia og11tarte, t10,1. t tm fatto di sonorità, correttez~. lim• pidema. eleganza, qualifiche p,ù o 111e- 110·esteriori· che possano attribuirs-. a Qualsiasi co,itenuto come una sc-rta, appunto, di s,uperlore doppio gi,wco. No,i è ,~ storia aulica uè storia 1:rca•· na. E' storta dell'a11lma. Si arriva al• l'arte proprio q1wndo cessa. tlellu 110- strtl coscienza. ooni capacità di <.iop:Ao giuoco. Net momento in cui ci ~: e-' sprl111etoialmente, de!ir•itivamtnr,•, ir– reparabilme11te. L'espressione 'JJVnica è quella, unica e ·sola. che non può e3: sere mal doppiata: nb in altra lingua. 1iè In altra fonua, nè in altro mezzo di rappresentazione. Quella che non. può essere mai detta in altro modo, nrat ripe[uta allo . stesso modo. E' O. verbo fatto càme una volto per semJ pre. J,] sempre secondo ve_rità. Credere che un poeta, ll dove è vae~ ta. abbia la scoppatoia del doppio gi1~ co, è: co,tie suppOrr,; che noi due, cai ro Bu.onat1it1,-.riusciremo ad appa·rire. diversi da cli> che fummo e sianw Quando, let con i .suoi meriti io co,i t miei peccati, sriremo chiamati nella :~~!v!' =;J,~!af!!,i1t_adt" 0 J:~:a1~t.!' ;:;: •'. que'llo che è, çome è, neL solo mod.q ché è; otw1ica;1dò. i Vivi è ·, morti,' e prima <li tulto se· steSsi, i?i una sorta di a11tid1,ato oiudizfo finale. · Perc'fl:è Ò!}nS paesia è sempre una Divina ComJ media, oytli pittura sempre un Gludl: zio UniVCT.salè,ogni musica sempre un Dies Irae. ~~~~r~aa ~~~~r:~~ ~h~n~h~~i~~t,è 1 i r~~~l ~r~n~a ~~fi~~ ~ a;~Jl~~zl~~t!i. Htstotia arcana. ll che pone· u,i Si11{10· r.~t::,t;;:fi;~~~E~}J~~:{{\\f :0'•ln;1f ;:;~~~fE.{{~-~ ;: :":~•,:· 1 1fr.~:rtYit,;:ii:~•si~:\::,:·;~·;: ------------:--•-- _P-_.,_ furono catro!iche. Ma da quando il R\· ramente comprendere che l'opera del flU::::rJlo a c~~;anr~~ ;:,~ 1 :ri~:rtdf:tt'::a~ o· V o· -r· A z I o NE l},'lSCiinentoclassiéo permeò lllolte idee, genio cl1e viv~ per secOll è rara in ria del primo sul secondo Procopw. E· ir,,,niasini e forme <li paganesimo gr~o- tutti I paesi e m tutte le epoche. Ogni gli conosce q•uej testi orecl come fo sì ~:n1;~ 0 ·u~~e ~~ri.:~io~~n~~.;;~~~~~gfJ~: ~~:rr~~- ;:~~r= i~~r~~ ~ 1 ':1~~~ e tlO qualche scrittore dei miei yiorn1. TESSER E nootante la rinascita di simboli e cliv\· opere d arte e dl poesia sono transito• fo°J~fot',~~ ~1.fa ;:://fen ~~1~1~i~~~ "J!: NEL C6So che qualcuno volesse a~ nl1à JXltèi'liee l'estrema licenz.loSità;lel ~~;;ni~~~~~~~~ d~e~~~~ed~tal~a c!!: gli specialisU sulla ,wteuticità o te_ fn• . profittare della notizia, possiamo ~~:~~·com~~~~~n~e~~t!~~'~}~oe ~ :~: la• gen~razione. e i u . terpolazio1li o la difettosa ,·e-vi~ione amumziare con ~icurezza che la 1•itani, e come è spesso ripetuto dà sto• E po1chè la letteratura corrente. Cht:' st Wstica dell'ultimo libro attl'ibwto. r, 4uotazio11e delle tessere di partigiono rici J>OCO attenti e da critici itl~ustl. ha sostitui_to la ~es~ lirica ! ùram. Procopio, bisogna coiisidera 1 ·e che il sulla borsa di Homa i in questi glor– che U Rinab-c;mcnto fu interamente malica. einca e didattlCa, consiste nel valore letterario di un'opera .SlOricq è. ni a prezzi assai co,1venlenti. (!na tes, antktisll:rno. Il Rinascimento fu crJ- romanzo in tutte le sue fotme e di me, insotndibile dalla Stia s ioricità_. Orn, sera di partigia,io molto ben fatta 31 t:itiano nelle sue fondamenta. b€nchè morie personali. la grande poesia e la coritrariament.e alle appare,ize, in Pro- può ottenere per. lire settemf~a.. · con deviazion\ intel\eUuali e m·oràli gran<.le prosa sono cactut~ al secondo copio la-Sloricità delle oveu ouliche è Lo sc-rivc11te non si merov1r1lla nt cnusate da più intimo contatto con le o terzo J)Ofltonell'Interesse del pubbli• assai. vi.ù alta deoli Aneçdota : 0 Ine- s'i11<lio11a df q1teste cose. Ricortla che forme cl<1ssiche dell'arte. co e spesso rim.ingono solo per gli inl• dite O $tori.i segret,R cfie dir si v09Ua. l'anno scorso aveva tn tasca w1r1 tr.s: L3 Contro.Riforma prete-se di àverc ziat,i. Ieri, quando il mondo culturale N~ solo perchè molte V"Yine <U qi~el• sera d'i<lenW(} fai.Ifa (prego crederr.: un'arte sua prO]>ria, ·e fu allorn che 1n•, e~·a più ristretto e la produzione libra- le storie, sebPen~ di tono <ipologetico non fit ta,ito sl"tocco da vagarla mi• Cf"Aninciò,come reazione ::illa Riforma. ria non ::iveva le proporzioni commer- e spesso. addiritturn servile, sono Sia.- gliaia d-i lire: oU ~ra cqstata nul~a!, l'!i<lea di un arte cattoJ.ica, M:i · nè Il ciali di og,ci. un'opera d'artt> e di poe. te confermate da altre. fonti e. a,1CO!I· e si sorcbbe memv1r1liato se la pohzia &,:,)·nini nell'arcMtettur.i e nella sc111~ Il sia incontrava l'Interesse immediato. t·rario. da altre fonti sono st ate sme-n· itaHllna ·0 tedesca l'avesse presa suli tura. nè il Cm·nvag.gio e il Guerc\no Questo non avviene ost;I. quando l bei ute pa1'CçVhiepogine della 5t0 ria se• serJo. Solevo dire agli amici che la neJla pittura, nè P.ilestrina nella mu-, libri debbono attend<•re che si compia greta. E 1 ieppure perchè la maldicen- portava per scaramanzia Niente dt' t:iica, nè Tor(flrnto Tasso In pcresia pro-; il lento lavoro di penetrazione attra• ia ,wscosta del cortil}i<HWriesce sem• strano dwHlUe elle oggigiorno st fac– ùussero un',1Tte J)1ù cattolica <.li quel• I verso la congerie di altri libri e diffi· f)re storicamente meno controlfabile ·eia commer6io ,u Mire tessere. Solò clte la del loro prede,cessot'i vissuti ..n~Ja cilmcntc possono guadagnarsi la gene• àclla sua pubblica adulazione che ha blsog,ia nm~ farsi.imbrogliare stupida_• prima metà del secolo decin19sesto. rale approvazione dei contCt'Tlporanet. almen·o la.gar{'nzia, appun~o. delia pub- mente prendere l'abitudine di valuta• lnokrE &e ci volt1amo alla CO$iddetta Da queste considerazioni, mi sembra ùlicitd. C'è un motivo più sçrfQ: ed.~ te carie e palflcChe per quello eh.e SCP r~'!:~. r~~~~ft~~-a~l\~::a~r\~fe~te~~ ~: 1 ~~-o~~f a1~ t~~ 1 ~a~j 1 ~\ 1 ~~a~~,;~~ elle la 1wrrazi-0ne .defle f]uerrf e la de• ;;:'ud~~:!!;re01fa~s:mf1liq~~s:oq:~1;~doéh! · popolan - · essa pub essere clnsSiftca. nascente, quando i laUJli avevano an; scrì:::ionedegli edifici OÌ'J.tSlii:,ianei han• sono. no1' pef_ quello eh_ e esibiscono: ·t., come più cristiana e più cattolica tora ·u loro Virgilio. Orazio. Lucrezio, no, -ve·r la natura stessa della materia ,(t;e tale claSBificazione dovesse venir Ovi~Ho e qu.indo I greci potevano mo- trattata,. -u1ia maggior pienezza e- pro. 81 • T, ooata oggi, Il che non è di mio gusto) strare I libri immortali dei loro poeti della super• ornatezza e la ridonanza e filosofi, da Omero ad Euripide e a dell'arte del secolo decimosettimo. chia• Pl.itonè. Essl allora actusavano I cri· mata per soi.ito arie barocca. o arte stla-ni di non avf:re una buona lettera– della Contro-Riforma o anche arte ge• tura, ma soltanto proòuzionf aride e t:iuita. « J>òpOlari•· I pagani non potevano ca• Da ciò segue che, per esempio. in pire la sublimitik lir~ca e drammntica musica io non vedo alcuna ragione per di Giovanni e di Paolo, la loro nuov::i chi.irnare la musica "di Br.ukner (come fonna, Il loro nuovo linguaggio. Ma fa_ il dottor Graf) arte della Contro- nello spazio di poch4 secoJi v-ennero Riforma e di chiamare l'arte di Back Ambrogio. :Agostino, Leone il grande cd anche quella di Beethoven arte pro- e Boezlo e molti altri, che diedero ori– tcst.1nte, cosl come quella di Men• gme ad un nuovo stile e ad una nuova ddssohn non è muSlca ebraica. Jett.-eratura. Nonootant,e la Riforma e la Contro- 'fra i nazionali6ti, l natural\sti. hege- _,RHonna, l'al'le e }a poesia eur01>ea 1•i· !iani mod.cml non v1 è un Omero, nè un'Platone O un Virg\l!o. percliè I.gran• cristianità, che aiicora lnconsapcvol• di ·poeti -(tell'antìehttà classica ·si fon• mente esistono ln loro e nel lo~o amJ davano sulla verità e la religione popo• bie.nti. o che riflettono quel sentimenti I.ire ··quale era sentita al loro temp\, natuT'ali che costituiscono la base della mentre i moderni cercano invanO', sut- religione rivelata. la lx1se del mero TlaturaHsmo o di un In que6to senoo, ·poichè ranimo urna• agnos~i~ismo ~ubbiettivo, quella unl• no è naturalme"nte crfstfano, ognl QPeJ versahta che è :1!10stesso tempo u_n pre- rn d'arte che s·1averamente tale rispec, supposto e· In v~1:3 essenza <-)ell opera ctri::i. in parte e con tutte le deviaziont fl';i_rte. C~l· t.utt1 1. frammenti che. In umane. le v"eritik crlstiane e la loro ~!:~ 1 s~~~t 1 s:iL~~~S~l{ie~r~b~;n~s~~~hr;: pe~n~ fecondità artistica. , no !e verità panlatl, detonn.1te della L\JJGI STURZO.
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