La Nuova Europa - anno II - n.22 - 3 giugno 1945

-- 6 ------------------LA NUOVA EUROPA-------------- 3 giugno 10·15-- A R T E OTTO ARTISTI Con I q.uattro pittori, espone al Se• colo lo scultore Calvanl, che viene In I L prlnelpale. avv~n\mento art.ist.t- :!al!a $~:.';~/~-e1!~it~~to~~ogr; 1 f~ : co della qu,ndlcrna è la mostra Non conosco Je fasi anteriori della sua postl~ma di Sciplonc allo ZO?iaco: arte; )e teste ch'egli esJ)One oggi, sono ma, po>ehc disgraziatamente Sct~\one di tm moderato realismo, che rifiuta è I unico, tra (JUClli di cui dobbiam~ di impegnarsi C06l nei pnrtlcolari J>6\· parlare. uscito dalla cr_onaca, ci fer- cologici e frsiognom\cl. come In un glo- ;~[:11~001~~. d~~1~\cio; ~~n~g 1 3e1fa p~: ~i~lie~~s~bi~!~li~~~ <~~ar~fl:~ 1 ~t~ rnfluenz..1 lnchrctln. come In quasi tut: senza diStr.uggerlo sopra un plano più ti I pittori oggi ?perantl in ~orna. 51 stabile. cool che le sue opere nascono v~c nella mo.sua al Sdcolo. quattro con ll'll'apparenza di antico. E' una pittori e uno scultore. scultura seria. assorta, ('he nasce dnl I quattro pittori. leg:'!li trn )oro nel- di dentro. feimaOOo prima l'equ\llbr!o fa comune fe<le comunista. sono ln".e' del voJ.umi nel loro compl-esso. e Poi ce ben dentro la crf;>n}'C~ dei _dibattiti Jasclcmdone fiorire quel t:mto di lm• e del programmi arhstrici :ig\tatl og- mediato e di particolare che non ne gt. St_1llaloro poet\cn, abbiamo avu- guasta J'mvnonta. Portata nel panora: to plu volte occos\one di sortermar- ma già noto della scultura Italiana. sta et.. Si può nassumcrc cosl: popola- a mezzo tra Marini e Manzù; ed è cer· rii.a d_ell :me affrancata dal gusto del- to uno del nostri migliori acquisti. le t!lttes: fine delln scgret~za Hrt; Alla Mcrroherita esJ)One Alberto Sa– ca ~redomlnante; tentativo_ <h rl·nno- vlnìo. Tolti alcuni ritrattt. sono le con: vana mediante un bagno di realismo;_ suete sue pitture « mngiche >. comPo– sforw di rlJ)Ort.~re sulla fil;:ura urna- slzìoni di sognl. Non s\ può parlare dl na il fuoco dell lntcresse. Qu.esto Si Savinio pittore come di ,un pittore. Bi• cerca. in generale. da l)arte <h artisti sogna cercarlo sempre di 1t1 della sua av,·czzi finora nd operare sull.1 sPon• arte. nel gioco che conduce quest'uomo ~~~t~~~:~~C lcneJ;fr~~ftà cre;l~ ~~~e~~~~~r;!O ~u~~~~-e&\11~{~\p~nfi~ st.r1<lorl del trnpasso. dilettante. e si può dirglielo senza nC6• Omicelòll. PuMficato, T,urento sesuo- suna offesa. poichè ~li stC'6Soconslde– no que6ta via con prude-nz..'l. ossia per ra il dilettantismo come Il momento approfondimento. senza salti nè infe- perl'i'tto della civiltà umana: un dllct– deltà al ,passato. Il caso di Omicciòli è tantlsmo lucido. di razlonalistn quale t\pk'o. Temperamento lirico. nel senso egli è. e di oui vecle il modello nella della fantnsla e dcli:, grazia, proviene Grecia prcsocraMca. un prodotto (limi· dn un mitigato astrattismo. che lo con• nuito nella Parigi di ante.suerra. Suo duccva ad accordi decantati, dire\. di ideale è la ragione. cm? penetrn. doc011- ognl oggettività, guidati soltanto da un gesUona. riduce alla pkcola verità le lieve \stinto musicale. Si provò anche srandi appnrenze. e Infine gioca con aut a dipingere un q,uadro di m:issacro se stessn. liberata da tut.to . anche <lai• e di orrore; l'orrore gH svanl sotto il l'avere un fine. pennello; fu notato che nel suo qua• ll 13uo,s::ioco si svolge Jlber:imcnte tra dro. (del resto bello) gli scheletrl dis- le nrti. Pm·P. restando eooenzlnlmcnle scm1nat6, componevano una specie dl lo stesso. ottiene I suoi migliori effetti. suonata dl Scarlatti. 11 suo colore scu- a mio parer-.?.nello &crivere. Anche chi, ro__ E; suggestivo lo ap)Xlrcnta a Ma- come me. pensa òiversament.e. si s!or· fai. 11 gusto d-esll accordi netti. esatti. za di avere dei fini, e considera l'arte mlnutl. et fa pensare a un Brl"UgheJ. una necessità qualche volta 1>enosa. da out sia svnporato il cosl detto con- non J}'Uòche Invidiargli l'a.b\lltà quasi tenuto, riducendosi a un gioco anima- irritante con cui. scherzando e òivngan– to :9<>1:tomto da un ';ago turbamento. do. e,sli nesce per esempio a comPor– Om~oc1òll sembra dee1so a non lasci.ar- re il ritratto di un personaggio. E quan• si sfuggire il suo autentico dono 111"1- do dipint:e- ml lascio trasportare vo• co. e continua la serie degll • orti su- Jentieri nel campo dove egli ml tnv)ta b~1rbanh, invcrosim\ll e fntall, che egli quello 001 diletto. La eua « magla > no~ dipinge d~ tempo. e soryo certo tra le ha la serietà (Per null;i; priva di fini) coso J>OCblchche appa-:ono nellf' mo- ili quella ·dt suo fratello De Chirlco· s~rc. Solo che da un quadro all'altro. da cui traspariva un impegno. che ren: Sl ayver~e un cauto pr~C6SO verso ~I deva così nlte alcune sue prove. pau– reahsmo. che si fa 1>ludeciso nel r1- ro.se alcune sue cadute; orn nbb.'ln– tratto. vicino a quelli che. C?n analogo donata infélttl per un realismo aC(!IUlP.– sf~~ific~p~ ,R 1 ~~~ 0 n~f~ 1 g~~ 0 M~~ mico. Gu.irdnndo Savinio, sento che ~l e davvero d1J.ettato; che odia la gen– te seria; e che v,uol fara'.ni dilett.:ire. t suoi sogni, l suoi incubi, complicati es– seri mezzi uomini e m~zzi uccelli. al– beri antropomorfici. cascate di seni, non ml spaventano affatto, non mi fan– no pensare a pericolosi rapJ)Orti con iJ mondo incosciente, bensl. con i toro colori f.re6Chi,vivaci e nuoW.. mi òanno alh..wJa. Non è li mondo dell'incoscieo– te, ma quello delle divertenti sorprese. Sono oggetti di lusso. fatt.i ner case di <>sgi, bianche, abitate da gente un Po' spens\,erata. In fondo. sono l'ultimo d1· vertJmento che l'arte abbia offerto; e per par(.'(')Chiotempo non ne verranno altri- ] pittori crune Savem, che esp0ne al Ritrovo, •Potevano essere posti nell'an• t,eguerra, In queste provvisor,le e ero· ntst\che classificazioni. accanto ai p\t· tor1 di cui abbiamo parlato ali' inizio. Era la pittura romana orientata da Scipione e Mafal, che ora sembra esser· si divisa. Una parte di.essa ha preso un orientamento realistico. popolare: l'al• tra ha mant("1'1Uto. in reazion,e agli In– novatori, il suo legame col linsuaggio pittorico cosl detto europeo. Di questa pal'te è $avelli. Chl conosca già alcune delle sue ope– re preeedent\. stuµird di vederlo pii'l scarno, più nudo di prima. La sua poc: tica rimane quella della « terra brucla– t.'\ >. E cioè: .rifarsi al linguaggio ele– mentare, ali'• a b c >. per ripart,ire. Net piccoli quadrt e nei disegni esJ)Ost! sl riconosce il segno di. altrt arti– sti che hanno compiuto una esperien· za analoga: Picasso, Gaugu\n, gli e– spressionisti, ecc. Come quei matema– tici che giungono pe-r vie loro al r\– gultati di Einstein. Sm·elll riconquista, per pr01>r1anecessità. i cavalli di Pl· casso. Numerosi sono gli abbozzi dl quadri religiosi: una religione sent1ta come dC"nudamento, umiliazione: Cri· sto come malato, e come supremo se– sno cf.ella n.ullità umana. Savem sembra ora essersi ridotto al• IO :,,ero, sta J}'Ureuno zero metafisico. alla Kirkegaard. Si è ridotto. come al– tr\ pittori prima di lui. all'alfabeto. Il meglio che c'è In l\1i, è la sua vit..'llltà, ln forza che lo J)Orta a svuotarsi e a scarnirsi. Certamente è un artista: do– v,rà orn rivestirsi in una forma sua, in un suo modo di espressione. La nostra rassegna è cMusa. A me· no che non si vogl1a notare la mostra di Beloborodoff, alla Fi11estra. Le sue architetttire dipinte appartengono an· ch'<C6-<;C al genere e di,•ertime-ntl mag1- ct >. Egli inventa città di stile palla– diano- L'a~hltett11ra, spedalmente clas– sica. ha per se stessa qualche cosa cli magico (vedi Valéry): e lo diventa tan; to più. se la si fa sorgere in luoghi de· serti. o dalle a<XJUe di un lago, o fra I tronchi di un bosco. L'effetto magico giunge lnevitnbllmente. come Il totale datJa sotnma degli a<klendi. GUIDO PIOVENE tent,ca tsplrazlonc, dell'urgenza anu1 ma del motivi; era un manip0lare a fre<klo elemenLl disparau e consunu 1 , ' mettem.lo da parte ogfl'i proposito dr novità anche soltanto tecnica che ai vrcbbe comportato rischi troppo gravtl. Non un lavoro, nel ventennlo, che fà1· cesse veramente spicco. memorabile per, rei-ice invenzione o per errori genero:i sl. Tutto mediocre, Uscio, accettabile. e1~ld~~~e ~~e~r~u~~~,ad~\i~~~~ i1~;. ,-------------------------, Una commedia appartenente a quea st..1.serie, è quella del Gheraròi, che Rugg.crl ha dato p0ehe sera fa all'EW seo. Non. fare come me dice l'avvocato Monaco al suo g1.ovanesosHtuto avvoca 1 to Dagostl. Non fare eome me, \Jnpll1 ca diversità di comportamento in una Situazione lnlz·ialc comune. I due av• vocal!I.sono entrambi becchi; l1 più an: zlano, uomo avviato alla sessantina, fu marito .!..-fortunato quando l'età e gW umori della moglle comportavano s~ mille sciagura. Si tratta di corna antt~ che, solidificate, accettate allora con amara rassegnazione, ma che hannQ. la.sciato ne-iconiugi 1 segni della frattu• ra nel loro accordo precedente. Una re~ rlta non chiusa, anche se non più san: guinante. J I compromesso accettato S<!nizasoverchie s):negazlonl. per quie.; to vivere, per pudore. per rispetto u 1 mano, per viltà, ha lasciato nell'anima dai. coniugi, massime In quella dell'uo: mo, un sedimento amaro che è riamo: rato continuamente \n venticinque an• nl di convivenza, tessendo la trama amarissima clei sogni del passaio. Ma-: ntera triste di sognare; tentativo lna: ne di dar moto al cadaveri. Ma il vec• chlo avvocato è convinto, che se lur, allo!"a, quando seppe, quando la moglie gti conressò la sua colpa, fosse andato a fondo, avesse cercato dL sapere tut• to, di vivere, sia pure con intimo stral zio, tutti i momentli della sua sciagura, di misurare d'un tratto, l'estensione elci suo dolore, avrebbe risolto, una volta per sempre il suo intimo dissidio, avrebbe pasto un argine alla sua sfre 1 nata falllasla. li fatto, l'accaduto avreb 1 be eliminato nntlmo almana~are che ha fatto tanto difriìc\Je la sua vita ))O: sterlorc. Naturalmente l'avvocato Mo: naco crede alla felicità, agli stati d'a: nlmo tmmob\ll, nlla fluida quiete- ru. 1 fiuta la tempesta e le cadute. Non è convinto della tremenda necessità del: l'errore nella -vlta intima. Qua si tratta di avvocati e la loro dialettica Jlon può abb.'lndonarsi a queste sotl4gliezze sen~ za smarrire 61 senso della dtstlnzlon~ •. 'inevitabile nella procedura penale; tra 1: bene e Il male, tra verità ed errore. Ma. lo svolgtmento della commedia do• vrà offrire una smentita all'avvocato Monaco, dargli la drammatica prova che 11 modo dl comportarsi. nelle atua 1 :doni ps\cologtche in apparenza ident_\1 che, può essere diverso. Il suo gi.ovane sostituto che, per non far~ come U suo maestro, è indotto a seguire Il ~ ma che il maestro stesso non segu1 vuol sapere, \ndagare; sorpresa la gioi vane moglie nel JctlO dell'amante, la ammazz.a. L'avvocato Monaco, dando un'ultima. prova della sua sommarla conoscenza della p.slcol~Jta, nell'Ultima scena, sf. ritiene JU\ stesso 1-csPonsabile del de: ntto. Incaricato della difesa del marl: to ass.,sslno, dichiara dl non aver l'aa .n'imo òi assumerla, perchè è convinto di averlo Indotto al delitto e di e56erne direttamente responsabile. Come è ov• Vllopensare se l'avvocato 1 1 ..ionaco per: donò alla moglie colpevole lo Cece per, fiacchezza dli animo; i suol ventlcln~ que anni di meoi.tazionc sull'ingeneroso perdono ce ne ortrono la prova. Se 11 suo sostituto uccise invece la mogti.e lo fece perchò uomo di altra tempra. più ingenuo ed impetuoso. cato esce dall'astruso con una frnnca pittura di paesaggto. Purificato p:lrte dalla composizione (nella quale è an– cora un po' Incerto, confuso. per la sua difficoltà di Individuare le figure a una TEATRO ,., a una nel complesso) ed ar!"lva al rl- ~~ ~r~1~ 0 i,r~i! 3Y~~n;tr~~r~; :reo~~~~~~: RIPRESE In ciunnto .i Gutt.uso, che non è .un prudente. ed ha accett.ito tl nuovo in– dirizzo senza risc1·ve. dirò che tiene in ansia quelli che, come me, credono ;il– fa forza del suo temperamento. Alla mostra egli esp0ne solo piccoli quadri, U migliore del quali certamente è u JN1esagglo: che però palesano, anche a chi non conosca Il suo stu<llo. come egli sla in una crisi dl trasformazione. Non che egli sin propriamente cambia• to. L'Interesse che st concentrava, e si concentra. su Guttuso. dipendeva mol– to da questo. ch'egli ò congenitamente diverso dalla pittura <l"oggl. estraneo h~ ~~l~~s~nl~n;:s~st~ 1 ~:~ 0 éo~:: netti. violenti, crudi. Le sue caratterl– sllche ernno. prima d'oggi. una spicca ta prevalem.a <lc-1 disegno, spinta fino alla secchezza; l'ideale del grande qua ?à. 0 •vi1'faln~~ ~~;en 1 ~~~ ~~~~'ltt~fgere~!r~ mc. soprattutto, un rlfi,uto della nostra a~te d! delicatezze tonali. per un'art~ <h Incontri di colore aspri e dHfic\11 Sono quegl1 accordi « ~mposslbill,, che per esempio. al nostri antichi toscani. r\~1sclvano senza essere aspri. Per una arte siffatta. occorre. come agi\ anti– chi. ,;rande 1,crlz\a tl'Cnlca, unita ad una. vera lngenult;ì d'animo. E' natu– rale che. con QUCSlf'Dl'('lllC'SSC'. Guttu so sentisse come suol l programmi cl~e oggi si pongono, cli arte reali !.t,ca, antJitct•ic:, all'nrte contcmpora nca, attiva sul sentimento di molti, un grande gioco. che può dare un gran– de pittore. Il suo grave pericolo l!- quel• .lo di disperdersi per mancanza di rac– coglimento; U giornalismo pittorico• u P!·enderc troppo alla lettera -\I bisoR'no d, essere anche Illustrativo; infine una troppo V\O!( 'nt.ae ~1ornaUera volontà d! produrre !mPre~on~ - A BBJAMO ancora 11v1sto Topoze lll Pagno!, la sto1•ia del professore che, adottati per rivalsa contro m~a società che lo condannavil a una misera condizione. i mctcxll truffaldi– ni prevale~t-i. o\liene r:lcch~zze. amore, considerazione sociale. Commedia no· tlssima, ridotta a film, popolare per Il suo scettricismo semplicistico come ~1.uellodi un proverbio, per il mira– ode mutamemo di condizione sociale del protagorù,ta che. :xloperando a fi– ni utilitari 1'1ntclllgenza prima spesa per i.1 suo migl~oramento Intimo, so– stanzialmente decade ma s'innalza nel– la considera2lone del prossimo. Dcca– •~~n.:a, non rilevata, anZllaccettata con Ironico comp\aC'imento. non soio dal personaggio stesso, ma dal pubbl'ico che da anni Si dh·ertc alla storia di• ment-icando che gli è stata già tante vol– te narrarn. nei secoli, e più recente– mente. con m;.1gglioreestro e con al• meno quaranta anni di :mliclpo, nelle Case del vedouo di G. B. Shaw. La commediOla è, comunque, lngc, gnosa, piena di saporite trovate· ò di dialogo sdiolto con succose macChlcttc di contorno che conconono a far di– vertente lo spettacolo. ,Al Quil1no la compagnia Stoppa ha ripreso un Jnvoro di Dc Flers e Cail!avet uno del miglio– ri dei. due notissimi autori. francesi non senza garbo di intcrpretnzione ' Niente di nuovo, comunc111c;le COm• p_ag~ledi prO\fviSorl:.1 rornwzione, sono t1m~de nella scelta del repertorio, fii attengono a commedie già coronate dal successo In altri tempi. e s1>eS1SO già note allo stesso pubbl\co al qu.ile I~ ripresentano. C'è in questa es\la• z~one deglri attori ad affrontare novltà di zecca o a tentare li re1>ertorlo classi• co, una antlc\pat.a sfiducia nella Inteli!• gemm degli spett..'ltori o per 10 meno nella loro volontà ~ proporsi nuovi, Intimi qucsll!, nuovi. motivi di commo– zione o di riso. Gh attori contano su vecchie lacrime, su vetuste fonti <il al• legrla. li pubbl-ico degli s1>0ttacon non muta app;irtenen<lo sempre alle mede– sime classi soc-:an- che frequentavano ½ teatri vent'anni fa e che conoscono lavori ccl at101i, ed amavano discorrer• ne un temPO nel salottii e Che oggi vanno ricomponendo la trama della lo– ro V'ita ricongiungen<Jo i vecchi fili consunti o recisi. Quest'atmosfera di ottusa restaura– zione nel costume, rende impossibl.le la creazione di nuove esigenze che fini– rebbero con l'imporsi fatalmente ad at– tori e ad autort, Il stimolerebbero a uscire dal pigro circolo delle stanche consuetucl{ni. I critici teatrali si sono assunti con lode,·ole unanimità la cUfc– sa di questo partito dell'intclllgenz.a, non senza fastidio per gli attori. dlret• to1•idt compagnie e di teatro e di quel rari autori italiani che finora hanno osato o hnnno potuto (c'è gran<Msslma difficoltà a Indurre le compagnie ad ac– cettare lavori nuovi) fnr recitare le lo– ro commedie. NON FARE COME ME Da qualche anno gli scrittori di tea• tro più in voga s'erano adattati alle misere condiz-iont delle nostre scene. scrivevano commedie con Il proposito di offrire parti adatte ad alcuni allori partlc-olarmente graditi al pubblico, i quan, a loro volta, prendevano come pietra di paragone gli introiti delle commedie più fortunate e finivano col suggerire il modello della loro capac:t– tà di interpretazione con lavonl re<ldt· tizi ma artisticamente scadenti. Un processo completamente rovesciato· il guadagno che è, nell'arte, fortuito' ri– sultato, veniva posto alla base come stimolo unico dell'opera. E' facile im• maginare le malinconiche sorti dell'a.11,: Abbiamo cerea.lo di riassumere gli,' elementi che cl sono parsi programmai lici in questa lnteHettualistlca comme.i dia; la quale come tutti l lavori e~ strltitl intorno al troppo consunto tema dèlla fe<lelt:\ eontugalc sottintende !'In: ganno e IO accetta come un dato inei \-'i-tablle.Mal una donna che parli pril ma, che &-1 nibclli al gioco delle conven1 zionl, che attratta da un altro uomQ per capriccio, per interesse o pel'"am01 re, dl<•a espllcltamentc al coniuge deE suo animo mutato e affronti coraggio' samente le conseguenze del suo· atto. Invece Inganno e IPoCrisla o ingannq e confessione per sottrarsi al tormentQ del sospeltl, A parte la vecchiata del tema, qu~ sta del Chcrardl è una commedia 1mi mohile, senza avvenimenti se non este: ,;ol'i, con un teorizzare astruso, cori,1 tracld1ttorlo, con l'intrusione di un plz~ z1co di sadismo e cli torbido compiac~ mento, per gH cspcrimcnU torturnn.W dt pslcologia, mettiamo alla LacloS, ma senza la finezza dei passqgg\, la. gradtrnllt;\ che slmoill espe1'ienzc com, portano, e che amano minutissime dei scrizloni di stati d'animo, gradevoli, se veramente penetranti, tediose, a teatro, dove, data l'esigenza. fondamentale deJ movimento, non possono risultare che somm;.1nic e scarsamente plausu,rn . .N parte l'autom~llca ablKtl di Ruggieri; stanchi, 110n 1:>ersuaSigli nitri. attorl 1 , Non si creano stall d'animo autent,~ sul convcmtonale e l'arbitrarlo. Fl\ANCESCO JOVINlil

RkJQdWJsaXNoZXIy