La Nuova Europa - anno II - n.18 - 6 maggio 1945

-- 6 ------------------L:A NUOV:A EUROP:.t·---------------Gmaggtol045 --• .i A R T E strade e dlverse tnnuenzc, dJrnostran; ch'essl meritevoli òi prem1o, quali cml do cosl una vo1ta di più, se ce n'era bl· vo e Pettenello (scu)torl), Perottt, To– sogno,· che le caratterlsttchc reglonali mann, MO<lotto,Alix Levl, Zanettl, Fari, si sono ocma~ quasl smarrite nelle arU tuzzi (pittori), ecc.; oltrechè di Bruno fig:urat~ve italtane. Sarà dunque bene Furlotti, un pittore inviso ai pittori pe1,- attendere elascuno dJ questi arUsU a un suo coneetto dell'arte più relig\osq MAFAI, MORANDI ED AL'l'Rl passaggjo altrettanto facile e fluido del• la sensibll>ità nei suol meui di pittore. Sono certo che l'otterrà anche su que– sto nuovo plano, perchè, come ripeto, la sua coerenza è salda. Mafa! è ancora ogglj.un pittore in cammino, e procede senza tradirsi. mostre personal\.-io meno numerose. Vi che tecn4co, e per 11quale un nostr:9. erano quattro premi; d1chlarau fuo!1 critico cl11esegiorni fa se c'era un • cat, concorso Ma1•ìno Mazzacuratl, Aurelio so» Furlottl in vista. In realtà u •a1 Mistruzzi e Ferruccio Scattola, soirn 00 > Furlottt st presentò qualche anno ~t~~~~~t~ha~ f 1 !:i~r~e~l:,rr~aw, ~:. !a a Milano, quand'egli apparve con ]a'. M AF Al che espone allo Zodiaco, è per me in questo momento, oltre che un grande pittore, un esem• ~~ :e:~u!l!~~l~r~~: ~~l~:r;~:rr~ :;1! con SCiplone morto, forse H pittore più guardato e imitato da\ giovani. La fJ\13 fortuna coincideva con 1l declino di certa pittura formale, di un certo equi– voco neoclassico di origine astratta; coincideva con l'esplosione di Q.ueJto che fu chiamato, con molta Improprie– tà, un nuovo romanuctsm.o plttortco. GH effetti più superficiali di questo gusto furono una rinnovata tendenza a Ua dissoluzione formale. e la predile– .zlone per un colore scuro, ricco, pre– .:no dli una suggestione confusa. lnteramente espresso è inVf'Ce pro– babllmeJite Giorgio Morandl, di cul lo Studio d'arte Palmo ha raccolto olt.re – quaranta opere per rendergl! omagg'io. Anche su questo pittore si accendono ogg1 le polemiche: polemiche che perb a mio parere s\ quietano subito appena &i entra nelle. sale in cui sono numti 1 suoi paesaggi e le sue nature morte. dro più pittorico della mostra, al ~itto- sua pittura dt un prtmiUvismo non 31? re Luigi Brunello, per una estrosa com• tefatto, raccomandata dal suo genuino J)OSizlonefantastica, alla p1tu·tce Laura candore, collegata talvolta, m~onte Padoa, che non è esente da influenze, evidenU s3mboli, alla polemica anU!a 1 ma conduce 1 wOi quadri con delicata sdsta. Ora Furlotti è, se mai, in un pa&1 misura, e allo scultore TorTesin1, per saggio di cttscita, per-rendersi meno certe figurine nude di una plasuca chta• c:caso 1 , meno prtmitivo di prima, ar, {!• ~~~:/~13! fJ~f iiof: 1 ~r~~~~~~ Iicchendo i suoi me?.Zi. Volto ad una pittura non narrativa ma lirica, esente da ogDi conceSS'ione alla cronaca e al caso, Morandi o ha dato esattamente l'ane ch'egU voleva . Non v'è in lui lntellettual1srno, segno di docilità alle mode, mutamento di sl'lle, - ., ~-·; ·•~00~• T R ;;- .. ,,.,. La nuova 1.endenza a d1Ssolvere,que• sta sJ)ecte di rjCOOQUiStatogusto del diavol,o nella nostra pittura, certo ser• vl di pretesto a molto dilettantismo; Mnfal rimase però un punto fermo. La epia che rivela il valore dei pmorl è 11 disegno, e Ma!al è un eccellente disegnato1·e. Sono ammlrevoll, ad esem– pio. certi suol disegni di nudo; corpi più nudi. del ve-ro. cercati e frugati nel mo1tipUcars1 delle linee con una qua– littl di acredine, che è bisogno di chia– re-23. E certo la nuova pittura, se Vt.>rrà,per quello che possono vedere tiavanti a noi 1 nostri occhi miopi di oontemporanel, non potrà prendere favvio che di qui, Oggi Nafai, che è comun1st.a. e che ha fatto proprio l'appello a un·arte più aP,erta al vero secondo }'intelligenza comune, espane le sue opere più recen– ,i1. Non è un altro Mafai; ma è il J.Iafat di una volta, eon q,ualche cosa di di– verso. Mafal dà prova anche di tntel· 9Jgen.za e di vI.gllan:<.a critica. Egli ha compreso che non solo la natura, ma anche l'arte non Jacit saltua: Che an– che l'arte Significa, tn ciascuno di nol. coerenza. al proprio sllle; cl1e non st ottiene nulla con le infedeltà a se stes• si, nt! con gll strappi volontari, nè con una frattura <lallapropria intimità; e ti:Oprattutto nulla con restaurazioni, formali ed accademiche. che indulgono HOltantoal gusto di pubblici. ineducati. ~~!~~e. dAs~:~: 1 ! ! 1 :ffJmP1~t~~/t LA FAMIGLIA rz~~~ ~:ir ~~lq~I~ r..~~i·~·~re.i~ PoNTBrQuET tempo. E' assurdo dire che egli ~ J)it• R UGGERI, mettendo tn scena al tore monotono, ~Jtanto perchè npete Quirino qu~sta vecchia farsetta di all'infinito le sue composiztom dli stovi• Bis.son, ha fatto' un allegro omag- glie e bottiglie. In realtà, ogni suo qua- gio al candore del suo pubblico. Cor dro è diverso, com~ si vede ponendone diald risate accompagnarono Ja reclta• molti accanto. Una mite nevroS'i ~ so• 2.1one,massime a1s~ondo e al terzo ~t– litar10 fantastlco ,di quelli la cui !.in• to nei quaM u comp1icato 1mrtgo, mec– tasia tende non a llberarst ed a disfarSli canicamente impost~to al primo, trova• ctJ. un oggetto, ma a<l appiccicarsi ad va n suo e9ilarnnte svolgimento CU· esso «>n l'apprensio~e di non riuscire rioso notare- come qu~te farse d~ll'ot• a esaurirlo, tiramuta tn J~1i_quelle bot· tocento abbiano conservato presso che t\glie, e quei pochi ang?lt di _paesag~o intatti i modi dell'antica commedia a emiliano, in un vivaio di infimte avven- intreccio, e come ancora meriterebbero ture. Dlre che egli è monotono, è come una recita2iione a soggetto eh~ rlscat– dire che Petrarca ~ monotono, perchè tasse con J'fstro dell'Improvviso 1asctal– rlvol~e e varia. lll'lntcrrottamente gli ba banalità del testo. Il traliccio della steS9i pensieri d amore. commedia dell'arte vi appare eempre Ma, per limitat? che sia il campo vl: evidente; anche qui g11 attori'« fanno slvo d1 questo pi.ttore, siamo certo ~1 lor Jau.i I eon commovente prevedlb~– fronte al caso di raggiungimento pi_u Jità, annunziano a parte I loro progetti intero che offra la nostra pittura con- 0 fanno controscena parlando ad alta temporanea. Ogni intenzione personale, voce, chiaramente intesi dal pubb)ico ogni abll\tà tecnica, ogni gusto nel CO• e non dagh alu1 attori che sono a tre ]ore, svaniiscono In questi paes.,,ggi e in palmi di &stanza. Bisogna ritenere queste nature morte. I quadri non ci che esiste nella mente del pubblico un richiamano ad altro che a .se stessi, e meccantsmo elementare che può essere ogni quadro a quello ~clno. E accade messo in moto con mezzi altrettanto e– che, trovando~ di fronte ad essi, anche lementari ed essE-refontt> di riso. Jl ma· ~~o~~~~e. d~e!b~~.~~ . !- i~ 1 f nn~~:i~~: r!toL3~3:~~ 0 ·~~a~~~~ 1 ~e 1 ~~:t:.:en~~~~ al mondo non vl ~1a altro che quello; zienti, tipl vetusti e nettamente carat• la soddlsfav.lon~ è piena. Non si esce teri:z.zau servono tn modo eccellente di n, niente C'i suggerisce che esista un allo scopo. In queste commedie c'è pittore Morandi, e una vita J)ll\l larga sernpr.e la violazione del rapporti fa• di quella che egli contempla. L'arte di miliari e sociaì-i cosl come sono con• Morandi è come un tessuto in cui non ceptu da consuetuctrini secolari ma che c'è unn maglia eh~ no!) tenga. ~l pit• non imp1ica la rivolta di rette coscien• l·~~~;:r:~~:t~ 1 :1 l~~u~;e~CC/;;r.~~~l\S~~a~ ~ ed~~~· n~TI!°~or:abbia~~ll:e~~n;~:n~~ drl ùi . Morandl, col loro gialll ~ i loro quelle norme. Si tratta di un atteg– azzurf'I, di un registro cos~ giusto e g,iarnento di bonario scetl'iclsmo che, cosl personale, sono come riassunti In lungi <lal1'impegnarsi nell'asprezza del– un contrasto d"ombra e luce, in cui già la satira o della ribellione, è sempre ~~~a edln~r~!a~q~1f~~:!_P3D~~~a e~~ ~~~;~s/ :;~~~are verso la norma, con In questa mostra, I cui. <1uadrl vanno E' previsto che tutto rttornt nell'or– dagli anni prima del VC}1:ti ad og~, l dii.nenaturale e che la colpa commessa paesaggi, alcuni dei quaft sono defint· sia tanto Y,eve se misurata col metro tivl, prevalgano per ,1uaHtù sulle na· di questa facil~ mornle da trovare in uire morte. L'unica figura umana, un se stessa la sua giustÙìcazlone. Tutti autoritratto, è Inferiore. Dalla coscien- peccano e s1 perdonano vlcendevol• za di questa Inferiorità, comune In mente eon l'indulgenza di chi non ere• tutti l nostri Pittori viventi, nasce 11 de che gli uomini possano vivere altri• bisogno di una pittura òl.vP.rsa: è 11 mE-nli, con pi.li austera e vigile CO· caso di Mafai. scienza dei doveri umani e sociali. l Quadri più numerosi sono paesaggi, e soprattutto paesaggi cittadini. E' que– lh1ofino ad oggi il miglior Mafal, e al– cuni quadri sono per me stupendi. Si sente che cgll va a.i paesaggio con l'in• .ienzione di trovarvi l'umano, un uma– no Quasi atmosferico. e si potn:bbe meglio dire seJX)lto,che inquieta senza precisarsi- Predilige per questo i qu.:u·– Uerl cittadini, che nppalono mossi, va– ri, tutta una fav1Jla di case, ciascuna colta per <1uanto ha di più singolare, quasl un viluppo di storte umane ine• spresse. che agitano la fantasia. }.fafal guarda le case come si guarda una folla, e come st guarda tn noi stesst. Qut la pittura si rivela uno strJmt:nto pronto e docile al sentimento poetico che st vuole trasmettere. Un altro mo– Uvo· dl incanto nei paesaggi di Mafal è che essi non sono chiusi, ma c.ome avxoltt in alcunchè di più vasto, cosl che l'occhio, dopo averli percorsi, è por• Lato a seguire la fantasia oltre ìa cor• ntce del quadro. Nè io riuscirei a tro- L'accumularsi delle mostre, alcunt: vnre, co;ne sento dire ùa ulcunt, in delle quali dl grande 'importanza, cl ab– quel colore scuro mo non mai Nne- bllga ad essere con altri più brevi del rlco, tutto lavorato di dentro e soste- dovuto. Emilio Sobrero, i cui quadri nuto da un disegno preciso, in aur~l espastl nlla Gclterlo San Bemaulo vnn· colore accentuato che confel•isce ai no dal 1916ad oggi, e J)t'rclò danno un fJuadrt un'!1pparenza immaginosa, un riassunto della sua cari~iera, segue con _vi2.to di cromatismo: inteso questo co- prudenza e distacco, alcuni successivi me una compiacenza nel colore In se orientamenti della nostra pittura, spe– stesso, quale sta nel tubetto. L'accen- clalmente piemontese, senza Impegnar• tunzlone del colore è quanto 0<:cor.-~ 91. a fondo In nessuno di eSM.Si sente a Mafal per mettere nel quadro un prima Foniancsl; poi CMoratl; si gtun• aovrapptù di Intimità, e per dare ad ge ora a forme più aperte e libere, di esso u·n aspetto d\ « paesaggio della cui attendlnmo gli s~luppl. Tutto lJUi!!· cooc-tcn:w ». sto, ripeto. con oncstù, riserbo, cd al• Vi sono pai, oltre ad alcuni grotte· tenzlone critica per non strafare. Vale· schl uno dei quali. molto bello per rio Mariani, critico d'arte noto per i Nor1 .sappiamo ~e u pubblico rida per queste ragioni o .più semplicemente perchè possiede una riserva 1i9ica di Jiso che sgorga facile dopo tante la· grimè. Sorpresa di essere richiamati a un cosl tranquillo e sereno mondo, quando pc-r tanti anni non !u lecito sperare di potersi mai più abbando– nare alla galena. 'l'l ASPETTAVO All'Eliseo è ricomparso Nntanson, uno del più garbati autori dl conm1e– òie salottiere di questi ultimi anni. La commed.iola degli e<Juivoclsalaci. vaga– mente osceni, dopo aver fatto 11giro del mondo, è tornata tn Francia ca– rica di umori sentimentali, di malin– conie eleganti, di ,problemini pstcolo– gici che ne hanno rammodernato l'an– tico modulo. e<JUlllbrlo I! oontrappunto, numerosi ~~ra~~~11!u1c)l~~~~;n:i~o 0~~e ~ZC; r1trau.i1,nei quali si av\·erte di più U pittore 11alt .scavi, in largo Argentina. cauto avvlctnamento di :Ma!ai ad un E' un pittore delicato, che ama restare d~~~g1%~s~;~1 ~~i- s~~~~a p~ùlad:~~~~ fuori delle correnti dell'arte comempo– slonl. Sembra ad alcuni che ).lafai, per ~!~~~ ~ 1 fu'~r~~i1~tf!~~~ ~~~:~ p:~~~: adegu.irsi ai suoi nuo,·t programmi, tn ~ fiori e Mlieleganti ritratti. Finalmcn- fl;,~~ =d~~~!t,s~~/~~~ ;ff~~~~~:~a cl~ te, si è chiusa ora la mostra degli arti- tlent.ro; ed ini::ommadipinga tn un mo- f!~1~·e;r1:,~,~~lcnt1 tn Rom.i., alla Gal· do dh·crso che nei paesaggi, come per Le critiche alle grandi mostre collét– l'lntervcnto <li una Influenza estranea. uve sono per lo più Inutili, presenian– A mc questo non pare; la coerenza sti- do a cM legg~ sollanto un elenco di no· l•<shca tra le figm:c ed i 0.1:csa~gi cli mi adorni dt aggetti½ insipidi pc tro– ~1;r~1 è,plù C~leev1cle~te.~e mai, nelle Vtsre_ e variare i quall occorre u: v\r– J1~U1e Iarte e meno 1aggrnnta, e i rl• tuos,1smo,che francamente non passle· lillltall non si aclegun1:10 ancora sempre do. La cosa è anche Ji.ù diffieile in una alle lntenz_lonl. .Ma <Jri questo d_arel I~ mostra come questa, che raccoglie hen ragtone piu sempllce, che Ma(m è ptu I cinquantotto é'\rtlstt di vario nvello a(;– ~l<>nato alln pittura di paesaggio, e comunali dalla loro nasoaa veneui,' ma ,.,la figura non ha forse ottenuto un non dalla loro opera, che segue diverse 'l'i aspcttouo si svolge a Par,jgi negli anni che sesuirono l'altro dopoguerra; e vi si trovano gli elcmentl orm.ti ca– duti in volgare dominio, dopo il gran parlare che se ne fece allora e i moln confronti che gi!k si tentano tra questo e quel periodo. Allora, sete sfrenau:i di godimenti, acerbo conmtto tra due ge• nera!Zioni: La più anzi,rna delusa nelle sue speranze, l'.1ltra che da quella de• Juslone prende l'avvlo per rinnegare li concetto tradizionale di g-iOYinezuie darsi l'aria t.li portare nell'an-lmn i ii:e– dimenu amari <11passioni tormentose mal veramente esperimentate, come se parte della vita di quesM giovani, sia stata veramente vissuta. per delega e !)erciò estranea ai moli dell'anima. Una sorta di .sottrazione di impeto e dt ca3. ~o;i :c'!t~,c\~i;:7aeitom;iù 38 ~ra;t~~~Jo~ mento mondano che di vera intima deformazione. Il giovane che Natanson et descrive è un filgHodel secolo, ma di que111che si! saJ.vano, eh~ .scoprono in tempo debito le vere fonti della gioia e che, facendo a ritrOEo tl cammino gtà percorso, ritrO" "ano intatta la giovinezza, sotto la te– nue cenere della fitUcz:ia vecchiata. Non occorre dire che il segreto di C06l felici! riuovamento l! ramore. Giovanni è pili tore parigino di cartelloni mural\ e df• segnatore di modelli per abiti femml• nlll; non è un gioolot, come al affretta ad affermare la sua matura amante, ma un bravo ragazzo che si guadagna on~ stamente da Vi\'ere ma è, a suo parere, tnguaribilmente malato dl malinconia. Giovanni, legato alla donna da quat• tro anni, tollera ormai appena il lega• me e st comporta come un marito; d abbandona a furllve avventure, riguari doso per Ja tenerezza fedele che glt testimonia la sua matura ·amica. Dui pHce vlta dunque, che appena riesce a naS<:Onderne una terza, quella più. Intima che è fatta di vaghe 1nquletudlnf e di una attesa che tl giovane, C06l amaramente deluso dalla breve vita, non si attenta a chiamare speranza A venticinque anM, l'amore è una fortuna reperibile, massime quando U dct1derto di trovarla si accompagna a11 l'avvenenza, alla rinomanza artistica ç, a quella tale amarezza dì superficie che, dalla terza generazione di roman, tlcl in pol, gli uomini hanno sempre ritenuta graditlsstma alle donne. G4.o– vann1 trova un'anima tnquieta come la sua, una giovane donna che ha avuto in òono dalla sorte 1 suoi stessi casi; che forse ha conosciuto da bambtna e che rttrova ora, dOJ)O tante deviazioni~ dopo averla per tanto tempo cercata e attesa. Costei è l'amica del cuore di un rl~o e maturo industrtale che non ama. Anche lei inganna il suo proteta ~~~~ ~~aen~~;°~~~~~ 1 r:a1~f1~\~~~ di essere limpidamente innamorata co; va sotto la cenere della vita dissoluta che conduce da parecchi anni, I due giovani si danno convegno in una città di provincia con gli accorgimenM. ~ lltl che la prudenza detta agli amanti) adulteri. Ma solo la preparazion~ del• l'incontro ha equivoco carattere; una volta insieme, 1due giovani sono come rapiti in una esplosione di gi.ovanUe, candida tenerezza che li riempie dli giOiosa meravlgHa. In queste scene de• secondo atto la commedia trova i suol: accenti più insoliti. La scena ha luogo In una camera di albergo e c'è ln un angolo un letto ben vlelbile, pronto ad accogllere la giovane coppia; e Gioi vannl e la sua giovane innamorata. v1I entrano ·veramente e st destano al mattino, dlvenut-i sposi benedetU. L'at.~ to che, per l'intervento e,; una mac; chletta dl poltziotto dilettante, e le complicazioni d\ altro mancato incon1 tro di un giovane amico del pittore cori altra donna, avt:va avuto un inizio farsesco, av\'la la commedia al tenero, prepara lo sciogHmento crepuscolare della vicenda dei due maturi amantt lnsannatl dal glo,·ant. I maturi, Pietro e Maddalena che tra sospiri e )agri.me si vanno rassegnando alla loro sorte, s1 preparano dolcemente una consola1 ztone per gli anni venturi. Prologo sp-:gaato, leggero, lievemente clnlco, Intermezzo senttlmentale, cpU01 go crepuscolare e, nonostante le ointen• zlonl, su tutto la rt1g!ada di un mora: llsmo per famiglia. Si prevedono giu1 ste nozze o perenni legami per le due coppie rientrate, per diverse vie, ne• regno della or<linatn saggooza. Ottima reclta;,,ione. Deliziosi per fresca natura1 lczz.a la Vlvl Gioi e Leonnrdo Cortese. EfTlc,1,ci la Petru~l e 11Besozzi, diver~ tentissimo lo Scandurra 1.n una parte di vitaiolo sfortunato e idiota. · FRAXCESCO J0\11NE

RkJQdWJsaXNoZXIy