La Nuova Europa - anno II - n.18 - 6 maggio 1945

--• ------------------Y..,'A NVOVA EUROP"A--------------Cm«m;\ol9·JS --; L O conobbi s1d primi <lcl 1926, q1tan= do 11,iUot:w ml recai a .llilcwo JJM' conartarmt con Jlira e oli altrt. amici di Val prulwrn sui modi di fron• t,•rm1flrel'o11data,u rc"zionc voltzlcscn t:f1c dn '"~ mwo montat.:(I; 11w~1tava,spe• ciahnrntc cn11tro la stampa libera e quei pochi • malinconici» - era tl dilcooio a1toro dl moda - che si ostinavanu a l1w<irarcl. Anche Ferrnccio Parrt cl aveva ln· 1}0r"to. Attratto anche ruf dal, fascino del otoniale; ma soprattutto sptntn da quel suo pro/omio e acuto senso di do• vere dvlco, che oli fa presceQlfcre im• 111crilatnmc11tcIl posto più rischioso nel· l'ora più difficile, aveva nbbruulonnto , J'luscunamrnto, nel quale avrebbe po– tktO <.·onsei-varecon plMida tranquillitd 11,i c-m1tlu;clo abba.-;tanza sicuro, ed era entrato nel Corrt~re della sera, proprio 11d momento In cui il vecchfo albero pit'gava l'alla cima .sotto le ru/Jic:he del 11e1Uo.P6Co dopo fu data la scalata al Ccniere, ed coli ml precedette di aleu• ,il ,nt11 nella vosizilme di 11/oraoli&ta c,l t>audo per ccttivo carotiere trre– dw:lbile. Caltiuo cnrattere,• P<1rrl! Quando l'tn• comro# per la prima volta, in un rigido J1MH€rlDQlo di oemiaio, etili nbitava al· ••ummo ,nano di u,ia casa 1a. fondo a vW Moscova: piccola cosn dal &o/Jitto llMso, tn c1d parevo che la sua flou.ra alta avt11seappeno lo spnzio auf(iritaU JIU Unersl ritta. Poche settimane prl– m.:,, ~; /uuerall di A.11110 l\.ldiscioJJ pro• vocatt,r, vrezzol<Jti, spallcuoiatt da ca• gt10W di pqllzla, ai;evano Inscenato una i111lccorosa oauar,a, per compromtttt:rt vualc1.mo del nostri, che avevano parle– elPQlO alle cstquft• Eui furono usalltl J)Toditorunneute nell'interno del cimite• ro, e dot•ettcrn 1J;Jt,1dcr&t f,i dl/f{em f:Otiàfzionl. L'4'llla Jiou:ra di P4'lrrl, Il suo caf)o crttto, Incorniciato daUa folta ca• ,nuHatura bnmfl N Jece prtato a pren• det1l cU mtm. Fu colpii.o Pii't vurte. QM,n<lo ondnl a visitarlo, " s1,o (."OJ)O PA RRI era a11coraavi.:olto di bcn(lc. Ness"n or• oasmo, ncssu.nll asprc:::a traspariva pe· rò dai suoi occllt dolci, llcvcmc11le so/• fusi dt pensosa mestizia, dalla sua voce piana, di tono basso e sunclcnte. Gli spunti polemki prendevano sulla sun bocca una forma puramente incfde11ta– le, di un'ironia sottile e discreta che da· va a vedere amorose letture dcoli umo– risti inulest. Il .r-uocuore oenero~o e capnct di ogni dcdlzioll'e, la sua fntrepidftiJ, la sua for– za d! resistenza di fronte aue mmc di/• ficoltd ed angustie di una vita di con• Jtnato con una famiQlia nascente, con un blmbo - tutto Questo itnJ'}aral a ca• noseerlo dopo, confermandomi nel oilt· dizio che &'i11tuftom'aveva suooerito al primo incoritro. Qum1do ritornò dnl conftno. Quest'110• mo di lettere, che aveva preso di sl'2n• tlo un posto dl primo plano in olor11a• l1smo, fu costretto a cercarti di. che vi• v,re &cnza macchiarsi. Oli fu otrerto un J'}osto alla socletil del ons e della elettrlcitd. i\'ell'ufficio studi òoveva oc– cuf)arsi di progetll d't,istollazloni mille case, i.n. edifici pubf>lici: prooetli che si trovcrvano 4n riviste straniere e sui oua– lf b;sognava fare noiosi rapporti. A questo la-voro arido, pesantt, co.d lonta- 110 dalla suo pre1J(lraz1011e e (lai su"i gusti, eoU port~ la medtafma lmp,M!I• bile dedfalone che porta In tutte le rO:. se, la medeaimn sicuro qtcndrnturn -men• tuie. lti stt'ssn pa,lromrnza delle cose e della JJ6icologia 11 mnna, che olf per.met– te di essere un orandt oro011izzatore coti semr,li(."itù lii mtz.zi, con ft?rmezto di volonM e con doJcc:nn di mo,11. Dopo quel primo tncontro, sbnttutt tlli dt qua chi cH lù, nor~.nvcmmo Più occasione di ritrot:arct. Cl rive<lemmo al/'11e parcc.chl 011nl dopo, Qwando, nel 1939, mf statili# a M:lano. Andcll n cer– carlo la prima volln. 1'n ufJiefo. La sua ca.pi, gliaturn era tntattn, ma grigia; un solco proforuJo r1gava lii s:m fronte am~ p{n; oli occhi a.ppc,w più velati, ma non stanchi. - Come w? - e m4 di tic la mano, tranquillo, mi Jece udcre presso di lui, sr,guc11do il mio parlare a scotti, 1:om• plctato dal gestire mcridtonalc, col suo sguardo dole~. ma. fermo e scrutatore, che ml dicct·a tutto quello che nella parca parola era contenuto. In poc.hf momenti er,ll comprese ounlt erano f miei mezil di esistenza af.l'arrivo; r,zuoU I miti bisounl In 1.m i,ro&sfmo futuro. Cosi nelle cose pltì r,randt. Quando, un vaio d'm,nf dopo, insieme con uU al• trl amici cercammo di concretare un proQromma di quello che divenne Il Partito d'azione, Ferruccio pareva tol• volta che cl tormcnt<1su e &i tormen– tasse per rogniunocre un estremo di chiart'tzo nel rapporti .tct.mbicvoli - ma tuttt cl accorgevamo .che eolt por• lava in ,nc.:20 a noi u11 t4lle empito di vuloti morali. lnttemc con una tale rie· chcz:.a dl tJ;JJCrietlZ'l vmana, cht tuW untiva·mo Il fascino e L'a.scendente del· l'azione fnternmdon.ilc tinche nef corso dc:lla g,.:erra si è orientata sempre pHl 11solùtamentc verso la prlptwailonc metodica di una di~lpllna ,lei movl· ment.l migratori! a carattere colonizza• tlvo, wnec\ta di tuttl gli inten-ssl In causa. Gll ulteriori svolglmcntt dcli::. com,• borazlone tnterna:zlonnle In questd scorcio dl guen·a e negll avparecch\l della pace cl apprenderanno se tale di· rettt\'a possa essere proseguita, coor– dinandosi - come impone la necesc;;ilà delle cose - a tutte le altre operè fon· damenLall della rtcoslruztone econ<> mica, o se invece la piega delle gel0&e solu:ztont naztonallst!che rendcrb ,·ano ognt tentath·o di rtdarc impulso a quella forza primonltale dell'attivo rt– cambto eeonomico che sono le migra· zlonl umane. Ed è certo che se la .Con– ferenza dèlla Plll"e, :ipetendo l'errore del 1919, escluderà dal suo <lomlnlo la dl!H!ipllna delle mlgraztont, cl sarà p,oco o nulla da sperare su11'erficacta di tuUV &Il altri pro,·,·edimenll che saranno escogU.o:1t e attuati per sanare lo scon– quasso dell'a-onomta mondiale. UGO IUH'l'OW la .sua J)(JTOlnpimM ed CDtu11e. ... ............................ =............ So110sicuro che demoni, J}<I.Uato at• lTrit-erao le f#C11mne Uvltlt della 01.ierra civile, lo rl.tTOVCTd(J'UOlC lo lasciai alla vtotlfa di qur.stl. turbhtosl fvenU. - Come va? - Bene, mkl amalo Par– rl, ,no co,. un 9rm1 bisoo1u, ~interro– ucrc t tu.al occhi. Trovo In. uno &cr:tlo di Cm·lo Ro!Hl· u. no de11no cvmpaono di con./fno a Uparf.: e Pom l la miG saon-<in eotcfenzo, Il mio.fratello mO{)fiiOrc. Se la prigione non ml ovette dato llUro, la sua mclan– cotitca amtcltia mi basurcbbe •· Cosl anche per noi. ECRASEZ L'INFAME V N l.imohtsslmo articolo del suppleJ mtnlt> lett€-rnrio dei 'l'imes solleva moltl d,,bbi sulla. pqsstbililil che~, nazlom11ismo ·sia in reaUd, come tuttt dlcon.o, -pa 4/alinare. L'articolo coutie., ne 1mu. i,o, 1 • .:c.:t:reootota ,·osscona ori,, tico di due ,-ccenti votum#, che m1com non. 1ono alU11ti in Italia, e elle speJ riamo ,>oss,mo giunocre presto: ,l'uno dl Han, Colui, 'fhe idea or NatlonallsJll~ l'4ltro di Kdwo.rd Hallett Carr, Natio– nallm ami alter, ambedue editi dG MQCI 1nllla11. LA SORTE DELLE MIGRAZIONI I dubbi dd recensente sl /onàano prl,11cipalme11te s1H fatto che H uazlonw Jlsmo i phitto.,to uno stato emotivo c:he Mno dOtlritha Jilosofi.co•politlca. Percìll esao pud Jt11e ancora prc,a su di un mondo pro/011damt11te ,ct.ssodalla ouer– ra. domlnato da ma,se rozze e fncolte, nu)lto più Inclini o$ rlcl1la1111del ,en– tlmtnto che non. o oueUt della rarione. L4 oratute sco1l4sciuta che n0tt0tlàe In d O seoreto dell'avvenire I lo Ruuia. 1' .t1(0 eonu.cr "~mo è #manzi a un. bivio: esso h4 combattuto I. 1iaztonalismt ùcfJ l'Occidente in 11ome dell'intema::.tonale; mo cova deutro df si un. noztonollsmo riuouo, da ,>ure e ili /orn14 allDtropico •· e Hl h:i un Po: dl préltlca delle discu,;• glonl svoltesi e delle determina· ~ioni votale nel consee:61 \ntnna· ;donali che lungo tJ ventennio tra le due guerre ebbero per intento di dar sesto agli alr:irt e«momtci del mondo, sa bene che t problemi della popola– alone e delle mlgraz1onl vi brlllai-ono eempre per In loro af,SC'nz..,. Cosl nella Confere~ di Brusselle 09201 e in quella dl Genova 0922), C061 nelle suc-– ~ive d\ Ginevr.l (1927) e di LonJr.a .0933). E st richiamano qui solo le m::it,,g\orl; alle quau .s'intramenarono via vin una se1ie di .iln1 consulti, meno :poo1J)06lquantunque forse più pratici, che tultavla non diedero neppur essi U· bero adito nel loro seno alJe questioni .;un,'4.?ette.Quale <:'06trutto ,608t,anztnte ,; J)()te81:ìe aspettarsi ,Jal voli di tait con· 1._ vrt:nt, doJ)Oun'escJus\one sJ fMta, <lgnu• no può vedere da sè; nè dlc-enòo ciò fil vuol <.letl'arre al pregevole contrt· but.o di lndo,:tn\ e di soltlil anallsl che et!8I recarono nella lra\taziom: dl nltn Ht,-<>ment1 ~enziall al dlvlsoto rta.,. HCtlo . .Non et può, oomunouc, dub\tare c-.he b trlOOeespressa b1ilannlc::imente con tre tn (men, mon~y. markeO :, tn· dìcare la necellfrità indeclinabile, net f:itto della ricoetruilonc ccornimlcn, dl tener coortHnaU t tre elementi produt· Uvl mobtn: uomini, capitali e malcrle prime, sl trovasse eenz.'altro ùesHtulta d.,tl'eJemento primigenio, .tiiOQelLO deJ- J'e,conomlil, . l.necl.1ndo .stare t.JeJle alln questlonl demografiche per tenerci al V::mndelle mlg~zlonl, glov.1 anzitutto r;immentare che qu~to, per cui-n deHa Delegazione urtictalt' ltanana, era stata tmJ)OBtat.o. 1n vtet.a di concrete statulztonJ, nella Con· f~renza Jella pace a Parigi, e propria– mente nella Commtsstone di ~569 Con– ferenza cut rurono defe1ite le materie '1el Jav,oro. Uno 5Chema ,H CnrUI lntcr– nazkmn"JetJel Jnvoro er~ stato anzl pre– •ltsJ')OSto fin <l'allora dnglJ u.. 11tant, chP. .l-86Crl1'acome primo punto la libel'tà ,~!l'emigrare e fi6sa\la poi alcune fonda– mcnlflJS norme pJ'otetttve dc:1111m;:im, d'opE't"a esimtrtnta. Non se ne fece nuJla, col prete8to che la mater1a delle 1•mlsr-1:1.lonl i-arebbe 1,tat:i devo111tA :il· l'h11ituzlone che la stessa Confel'cm•..ff di Parigi st11vn per crea1·e e lnvC?SOre di tutte Je questioni del Ja\'oro. E nellA Conferen.z.a Internazionale di Washlng• ton Ot1J9), che fu la pr;m;:1 ln<iella <h.1t Jluovo ente tC1uu1ai.satio,i i1UcmaU011al d1J 7'ravat1 ), venne In campo bensl U vroblc-ma dcH"cml1,Tazionl,ma come dt s1r.iroro, a ;:,roposito det rlmedH da porr(' In atto contro la cll~cupazlontt ou('rnia, s1mza dunque Quella compiU• }•'.:za <.qmposWz1one e ampiezza di pro spcttlv;i che aveva distinto lo schel"\a llnliano. In t.1le Conferenza, o\'e Invano fu messo lnnanzt pe-r La priina volo.. dnl Balrtcsl, membro SOClallsta della Dclct;azlone Italiana, il problema delle ~-i.erte 11nme COll.nessamente a QUc)lo del traSl)Ort.\ lnternaalonall e a Queno giunse oon la Con!'tte11z.a ùel 193!>a far delle migrazioni, non si lJ'tittò tH que- votare un dlBefirl)O di convenzione e st'ulttmo se noti ptt rimandarlo otll'e due rattotnan<laz\Oni rl1,"llart1.ant1 lo sta– sa.me di una CommlSB)one intera.ai "'· tuto de\ Javoraton m1cnmu. Anche qul nale dl ~I. s1 raeroman<lava l'l.rtltu- però nuna che toccasse Ja libertà degli ztone, e che ru infatti creala e 1001 oon- St~tt di ()etenn1narc u numero e le \'OCRtanel 1!)21. qualità del laV~)l't'll0rlch·e8S1.destder,no Ma ooagUerebbe chf credeiee-che l'ar- ricevere. PcriJ nol avremmo torto ad ~pe,~ 10,-c oncora. 1tt10 volta.. pa.s.stuanunte, auel che farà la R..,,sla. Se c01n1nda• m-0o .smantellare f)er nostro rmuo 4 111.1! zl0tiall.sml ncst,·anl, J)Otremo m,dtatcv mente IHJluire anche suU'ottcogiamento dello R-usria, ora che essa 4 entrata, in tutta la pfet1ezza delle sue foric, nella. circolazto>1e dello • spirito europeo e monduùe. JL pericolo maooiol'e del na– ;:.ionansm, .stA 11et rectproco irrfoilfW ,nento. Ma 110n tmsta combattere U r,crlcolo a parole; b4sogna com-batterlo coJ fattj. Ed i out la diJJfcoUà n1aoqiore. 11crchi la 1uerra ha creo.lo co,u:Ji.z;lont d'isola,, me,1to, d'fncomprensfone. dl udarc1lta; ciol ha reso inevituhiU quel rlstaonl df circol,a::ionc che prima. erano provo– cati volontarfuminte dalla 11oliH.ca tto.: ;ztoueli&tiea: co.sl. nel tempo sttHO che fmprccldamo "."o•iiro il comu11e11cni.ico. skm,o anec;,4,1 no11iooatt i11co11sopcvo&– mcntt 41 11':0 cnrro. . Con I.o lfne della ouerra si vcdrd s, il ,nondo è realmente deciso o baltere uno 1)(o n-wove. Jfa i f>cne che fin d"ora Oli ttnU-na:1cmalisU si co11vlnca110che 1a partita t tutraltro che vinta. e che anzi la J.oltt, decisiva per debellare l'in,i ienw Aemico deve ancora cothinciare. C· d. r. gomento venisse ripreso nella !IIUa pte-- Senonchè daJ l!>3C,eec()n(]o una rlso– nezza ln questa nuova ae<~. che pur do Ju:r.lone vot.;lta QUCH'anno a SanUago vev:<taupporst la più' approprtata ,a)- del Cile dallA Conferenza del lavoro meno nel rispetto tecnico. Materia delle tJel)I Stati menb11 dell"O. l. T., sl ve gue dcltbera:Uoni, oltre li miglioramento niv:i dt!lineendo ur.1 nuovo lnd1r1zzo ,iene sl;)UsUche, rurono nt•unc no,u.1c concernente l'altro importante asJ)etto di •rnasslma drca l'Lspçlone e la vtgl· delle emlgrazlon1. Slnd. ~nora tnscu– lanza detili arrol:!.mc11tl dt ldvor,Alort .rato: quello della trasrormazione e ov– J)('r•l'eatero e. drca altrl punu di minor valoramento •done· tC\tro nucve e· <fel• conto; senza peraltro l)Ulla ùl Impegna- l'tnsedlamento d('t coloni. Nel 1938 s\ tlvo. Jl problema cardinale del tnlsfe- rattnnò o Gtnewa un convegno cl1 µe, rlmenu delle moltitudini operaie in riti a studiare U problema de:lhl • coo– cerca di lavoro o di Più redditizio la- perazlone Jnt~rnazlonaJe t~nlca tn ma· voro, cioè la potis1ùllltà dt con1b1nare terla di mlgra2.1onl <:olonfzt.atrlch e le estgenze del paes\ esporbtorl e dei compl un l~voro ase-at uttle nel trac– pnest Importatori di mano d'oper;i, clare una ~rie dt òtrettive per l'ese– J')OG6ibllltà -vantaggiosa a tutu cotesti guimento dl pror,r:imml di coiontua• paesi e tin genere all'economia mon- z:one da p.1rte det paesi a db lnteres· <llale, li. ,ra totalmente dllcguat.'l nelle &\U, facendo voti inoltre per l'lsUtu· ;imb.ig \ <Ji questi consulti e rtnvll, men- zlone ùi una Commti;slone pem,anente tre 61 anùav:i sempre più tnas:prendo deJle rr,Jgraltont C(J]ontu..,t.;tct, che ru dappertutto la di8'::iplin::. reEtrltttva poi ettata nel glugno 19.39.Meritano delle lmmigrazlonl SI cercò di ripren- di et.&ere segnalate le conskJernztont dere tale pro,blema fuort della cerchia che, a proJ)Oslto dell'oper.J a cut si t1a· ginevrina '?.. Ciò fu nella Conferenza <lei- rebbe accinta la tretta Commissione. l'cmigra~blne e dell'lmm1graztone tn- furono svolte nella nuova Conferenza t.Jeu.anel 102-fa noma dal Governo Ua- del lavoro degli SU'IUd'Amertra tenu· Bano per iniziativa del C'ommlssartato ,tasl nelrauturmo di flUeH'anno alJ'A· generale deil'Emtsrn1onc, che allora vana. La prlmn è che l'lmmti-raz.tont! era In piedi e doveva resiBtcre ancora wstitul.sce per l J)affl riCE-ventlun fat– per poco alla furti <felle tramula;itlon1 tore importante di progrf'fflO, pur che e sopp1 esstont del nuovo regime. Non st J)()6&I adattare in CG:ntmomento at ~~eiro:~~:c~~ls~~~1\ 3 Jc 0 a~/ ~m~~a~~ :~ t.tt !:3a~t~!~nfi 1~~P~~\: 1 ""=== ........ ,= .... =.... == J)0880 sen7.a emigrare, e Roma potè ac• S)Jer8lse non per vla <Ilprovvidenze cogliere le rappresentanze urnclali dl naztona1l lntecratc t1(:11Ja cooperaz1one :,a P&esl, che discussero senza tmpac- lRtemazlonaJe, JAterza•è che la nuova do l vart problemi delle emigrazioni. guerra oon ha attenuato la necessit~ A quella Conferenza ne sE'gul nel 19~ di queSla dOl)pla e armoni~:. disciplina. un'altra analoea, a Cub-1,. Jn,portanti L'assemblea ttelle rapp1l:'f:'entanze ame– l'una e l'altra; ma esse mostrarono che rleane espnsse nnzi l'opinione che l'lffl. se l'ace<>rdo era P06Slblle e relativa• pov('nmento dl varil J>Opoll<'a1;tonato mente ag~vole l!!Ulle quesuonl secon- dat e<>nftluoeccrt:scerà 1·at1ra21one Me darle, app.3nva ar(luo sut punti fonda- esercitano aul mctlE:Ei1nll t paesi d'Ame– menwn, e 11peclesu queno <lell'~S6lmt· r1ca, J)('r modo che se tali J)fles1 vo– Jazlone de,gll immigrali alla popolazione gUono evitare t guai dl movimenti dt– del J)fles1 rlceventt, aecon<lo l'istanzc1 òl sonJinatl e tener81 pronti .a ricevere questi oontrast.1mte al i,ropo1mo del un'tmmtcraz5one ln&l~me copl<>UI e paesi mittenti di non pr:lv.in1 a UtOlo uUJe, dovranno predisporre in tempo t definiovo d~lle loro miJ:llorl energ1e neceesarl ordinamenti. DoJ)O di che 1 dl lavoro. ~von della Comml~lone nel J940 Si Se una conclllazlone era da tentare volsero a studia.re: 1. le bab'l su cul &nquesto propo11ìto tra le opl)Oljte es!• potrebbe sorgere un ietttuto Jnterna– gen~e, tJ terreno Idoneo n maturarla zi011..iledi finanziamento delle migra– non poteva essere &e non quello Inter- zionl colonizzatrici; 2. la selezione tec– na:zkmaJe. Le Conferenze dl Rornu è di nica det coloni; 3. 1 metodi d'indagine Cubn erano state un'ottima spinta, rar- per ~etermlnare le p068ibllità di colo· forzata dall'attegg1amento del m:i.gclort nizz.1zione di alcuni l)ae$i. E potchè, sodalizi Ol)4.!ra1 lnternazlonall ch\edentt per quest'ultimo punto, era stato con– più vlgOro.se e assidue cure tn queato dotto un lavoro accurato dall'Ufficio settore all'O. 1. T. Essa riprese pertanto csnevrino ccm molteplici ri<"erc11e ,con. con maggior lena U suo compito e at· ct-rneou tl, grarlo di ricetth'ltà e le pro-– traven;o ~rie fasi di sludlo e ùi pre- epetUve d'avvaloramento delle regioni parazlone, che non occorre rlfenre. C<ilonlzzabUt.,at J)UÒ concJudere che IL MONDO unere Scier.u- Ani )Ju.slca J,""i1-e-int:e Coml1ato tll Dl~ione: Al~snndro Son• ,uw'Jt.\. Muro Loris, Eue:enio A1001a:e, Luigi se&ravem. Giorgio Zampa, t.f'l'e\a– rio di J'("lffiziooe. SI putlbl~ \l prlmo e Il tel"to s&ba10 del mEee. lH'la copia L. 1;;, l!1,-etrata L 30, obbon.1rr.en10 annuo L. SOIJ. Su aascun numero del Jlondo, I lttt~ rl potranno lorO'\'tire gli acMW Phl ln– formeU e eeaLtl sopra argomenti di vl1.a. auu•. Jl l)eT".odico è euddivl.60 nelle wguentl ttstorJ: Attualltd ,iorlco.polit~a • Bfolooia ,. mcdlcln4i • Fl,lco , Economia t ftnanaa • GJ11riipruden;ro Critico ltUe. rcrld : Poedo. t narrativa ~ Arti Jfoura,. Uue -r ArcMtelt11ra • Miutco , AP<!ll4JColo • c:o,tume • Memorie, im:lilt$te, document, • Raauuna della rt111npa. Contiene ino11re le nibrlcl"le f\~e: C:otricre ll'Europa, rlc-pilogo degli nvve1 nlmootl mternazit,naM BL'CadUtl tr~ un nwnero e l'altro - 5 Lwstrl, sor1a di me, mento delJe vìcc-nde politiche di un ven- ~~=~~ ;-ìta°a::un;o';;~r~ \

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