La Nuova Europa - anno II - n.17 - 29 aprile 1945

-- 2!l aprih! 1945 -------------- L;!. NUOVA" EURO P"A; ------------------ 7 -- GIOR.N"ALI. E' questo - vorrei dlrfo Jn un buon momento - U periodo d'oro della stampa haHana. Migltore anche dl quello anteguerre. Sorprende - vorrei pure dirlo 1n un buon momento - la gente che la ressa k1 mattina al chioschi dei g\ornalat Là compera scniia accaplollarsl g\ornaH di'. tutti 1. partiti. Cht ha comperato, p. es., L'Unità subito spiega il foglio, e sl al 1 lontana leggendo. senza nemmeno uno sguardo di disapprovazione a chl ha comperato inv~ce, p. es., U Risorgimento Liberare. TERZE SCORCIATOIE Al chlosch\ del g\ornalal fa gente. in regime di democrazia, non si guarda nemmeno. Si ignora. Q OROLOGl. 11 temPo è rotondo; ritor• na in sè stesso. E gll orologi, che servo• no a lndi,carlo, dovrebbero pure essere rotondi. Lo furono ln!at.Li; dalla loro invenzione a ieri. L'uso, ultimamente Invalso, di dare agli orologi forma quadrata, triangola• re. ottagonale, è uno del tanti p\ccol1 tndi.zi dello smarrimento dei 11,ostri ,;k>rnl. Di mille e non plù mille. Q ricavi. dallo stenntnato materiale grt$' gio del. romanzi polizieschi, un'opera PoPolare e di. stile. ID NIETZSCHE~ li mio Nietzsche, Il rnJo buon N!eLZSChe(non quello altro e di altri) è cosl affascinante perchè parla aB'anima e di cose dell'anima come Carmen parlava d'amore a Don José. • Non cl si annoiava con quella ragazza! i> diceva questi a Merlmée, alla v!gHl.a di morire per le.i. E nemmeno nol cl annoiamo con Nietzsche. Nle: t7.6Chenon fu un filosofo; fu il caso estremo dl una quasi completa subU: mazlone di Eros. Fu anche ahn cosa; Jo so. Q ORO. Mefistofele sapeva - e non sa• HEINE. Uscl dalla,,.rivoluzione fran: PC\•a - che cosa voleva dire per }ut cese (e da altro) come un tamburino consigliare all'Imperatore. p0vero e di Napaleone. Come il veterano Le: desideroso di rare la guerra, di stam· grand, del quale aveva a.scollato, fan, pare la prima carta moneta. Agevolò ciullo, i racconti, credeva di battere per col suo consiglio (pr-emuroeamente Dc• tutta l'Europa una furlbonòa diana dl colto) lo scoppio delle guerre; ma det• libertà. mosona r òlCEssero una cosa cosl POI ~fa~n~~~!~ieio~~o;n;;:ic~. ir~ lfa; cllc capire a cosa serviva. Se - met• Liamo - un Adagio di Beethoven (non dico una melodia di Verdi, perchè Ver– di - come anch'io del resto. alla loro età - non lo consideravano) poteva nascere da una felice applicazione, o combinazione. lntelletuale; essi, che lntell!gentl erano ... Con ra sola tntelll&enza mie\ giova• nl amici di Firenze, non s1 fa nulla; nemmeno gli affari, che sono la cosa del mondo più facile a farSi. In una azienda riuscita essa è poco più del– la macchina calcolatrice. che, sollecl• tata dalla dattilografa, regi.stra e mette in e,·ldenza le operazioni esegulte. ,(Vogllo aggiungere, per mia sola sod· dlf;;fazione personale, che, durante la occupazion~ tedesca. quel ragazzl si comportarono molto bene. Con rischio della loro vita aiutarono persone a fuggire, a nascondersi; e me fra que– ste, che essi nè amavano. nè Potevano amare):. PRIMAVERA SICILIANA. La .mia bella ospite è nata a Messina. E' tutta luce. Non ha ombre dove passa rifu• giarsl la mia stancheu.a. LE SOFFERENZE DEGLI ANTI• FASCISTI (ragioni pratiche a par te) nascevano da questo: che esst era– no, nella loro grande maggioranza, uomini affezionati all'autorità. Ora quell'autorità che esst dall'tnfanzia. e per necessità lnfanUH (dl protezione). amavano. comandava loro di non fare proprio quelle cose che l fasctsU c<P manda, 1 ano di fare,· minacciando esclu• slont e castighi a quelli che mostra1 vano di disapprovarle. - te al temp0 stesso il più rude colpo al• Ma 11• Buch der Lleder, - scrisse l'avarizia, dalla quale pure traeva mol· un francese antisemita - sarà letto to combustibile per 11 suo fuoco. fino che vi saranno gtovanl per amare f E' più facile per l'uomo liberarsi di fanciu!le. un foglio di carta eh-e di un cerchietto Quando gli antifascisti pensavano che Il faseismo fosse un fenomeno transi• torlo, le loro sofferenze erano ancora tollerabili. I manganellatorl - pensa1 vano -. l propinatori di olio di ricino. snrebbero statl ben presto, e sotto t l<P ro occhi, puniti; la loro punizione a• vrebbe dato ragione a1l'autorità che avevano cara. Questa avrebbe potuto gridare a11ora,dentro la loro C06Cienza. un • Te l'avevo detto to! • eccessiva1 mente Jiberatore. Ma t1 fascismo durb venticinque anni. Diventò, a sua volta. un'autorità saldamente costituita; 1a quale - senza farla tacere, perchè troJ)1 po profonde erano le s'ue radici - sf sovrappose all'altra. sempre plù debole e lontana, sempre più incapace di pr0> leggere chi aveva creduto, e. malgrado tante delusioni. credeva ancora. alla sua voce f-amlgliare da sempre. L'anl: UN AVVOCATO molto vecchio. mol• ma dell'infelice antifascista era cast to abile, molto (anche al tempa del ra- lacerata fra due autorità; tutt'e due gH sclsmo)' anurasclsta. potrebbe tentare ordinavano. sotto la minaccia di gravi questa difesa dl Mussoltnl. perrc, cose fra loro contr.istanu ed tn• • Voi non sapete - Potrebbe dire - conclliabl11. FREUD. L'implacabilità nella dlrlt· vol non potete sapere cosa fosse in lta• o tura; la dirittura tino quasi al sadismo. ! 1 ;a?\i~~e[;1;i~eJ~\~a~\!~~ed~~fo ~~ PEDAGOGIA. P~rchè maestro e sco1 d'oro. Q JL POETA, JL CANE E LA GAI, LINA. 11 poeta Alessandro Penna s'era molto affezionato a una gallina. che t;U.1 madre (forse per averne le uova) teneva libera per la casa, come per, 1:iOOO. Ma. dopo, ebbe pure una grande cagna; e la galllna gli venne subito a noia. • Magari - d'iceva - che la ca- • l'\'on si viene a patU colla verità; è • Fu una terribile generazione dl vee· Jaro siano - reciprocamente - peri megiio - se altro non si può - peri.re Cfll. I quaH una sola ,·irtù avevano: es, fettt. bisogna che fra I due si ,volga onestamente•· sere Inamovibili; un solo compito: lm• continuo questo muto dialogo: Foss'!o Queste parole - che di lui mi furo- peclire at gio,·anl di occupare anche il ancora. fanciullo, come te! - Potessi no rip0rtate - sono una dura masst- più moclEsto (come 51 diceva allora) lo un giorno diventare quale sei tu, mio ma d"ìgiene. Sarebbero piaciute molto posto al sole. Io lo vedo di qui uno di buon maestro! a un precursone: a Nietzsche. quel vecchi. (si assomigliavano tutti)· Per questo le donne imparano cosl lo vedo eome fosse ancora vivo e pre: facilmente. Imparano attraverso l'w gna mangiasse la galllna! Io perfino I> ~~~~!. o./,~r::/e rria~~so-d:~~~1! ;rfeo: SENS~ D'ORIENTAMENTO. Un Torceva il muso perchè pensava Pen- mio. amico era. a chi 8i accompagnasse na gliela offrisse per tentarla; e. se ce- a llh per via. un cattivo compagno. Sia deva alla tentazione punirla Co:uro che temesse d1 mancare una sola delle o sente. Sedeva immobile In una grande more. poltrona rossa C• Dleu. quel Otre!• a' vrebbc esclamato Stendhal); ascoltavd. TANTO PIU' E' BELLO Racfne quanto più è francese. E Leopardi quanto è più Hal!ano. V'è un grande autore tedesco del quale si possa dlre cos1? ~ 1 ioco~ai~i:i:~~Od~~ ~w;~~i1~1l~~;: ~;~~ei~~e~r~~~~: 1 W•fif; dc~\~gf ~- le tue ragioni fissanc.iot\ con l'occhio atono e, per la sua fissità. agghiacclan• te; sembrava nutrire I più profondi, a Jul solo accessibl!I. pensieri; ed un u• nico pensiero un 'untca volont..1'1 aveva: Qui dove adesso sieòo lo, nessuno altro tlevt>sedere, 1n ete,·r:o. lato autonomo -: • Tu non ucciderai si,eri, sia che, semplicemente, ave~se, gl'\ altri animali della mia casa, nulla durante qualche maldEstra lnvest,ga• poteva l'lnvito. 0 l'ordine. del padrone zlone dell~ prl.ma lnfanzla, smarrito 11 attuale, E se Penna voleva oovvero senso dell orientamento, si finiva sem- 9 sbarazzarsi di un'lncomoda amica. do- pre. qua nd0 Si camminava c1:m lui. ad ARTE. Non sl rivolge all'avvenire. veva ricorrere ad allrl mev.1. !fri;':~t i;~;e~z~:r~pr~~~~;~1\:isfr:~~ ma al passato. Come l'istinto, è retro• Q stxigliata. Quante volte J'avrb lo rim• gracla. Vive - anche là dove non sem• proverato per questo suo diletto. quan bra - del proibito. LIBRJ GIALLI. rucordano le tnter• do andavo a trovarlo nella sua bella Senza scop11re U proprio giuoco - mlnablli avventure del cavalieri erran• città della Llguria! che allora sarebbe perdura - offre un tl. Al p0sto del cavaliere c'è H pollz\ot- Gll accadde di essere arrestato dal lllusorlo, ma appropriato, compenso a to. Ma (come tutto tn un'epoca st tle· nazifascisti .(che parola!) e condotto tutte qu~lle •tendenze• che l'uomo, ne) questi è nffezlonato (s-ebhene per in una specie di vta Tasso. Dop0 un dalla sua plù tenera infanzia (prelsto• uno scop0 diverso) ::ill:1 tc-cnlca della poco. pregò di essere scortato al gabl• ria) In Pol ha dovuto abbandonare, per J)Sic-0analisl.L'indizio rh•elatorP. è sem• netto. Fu at:contentato. Quando uscl. camminare su due. tm·ece che su quat• pre là dove nessuno lo penSJ.. la sentinella, forse stanca d'attendere. tro, gambe; per dlHntare giorno per era sparita. S'tncammtnò per rltornore giorno (secolo per secolo} una persona I> òa solo alla cella; ma prese - anche cl.vile. ).fa il suo e premio dl consola- . LIBRI GIALLI. Ogni arte (ognt ati ~~~~1/~~l;~a-vt~e:l;~daall~;~:~at~ei~: ! 1 ~~~~len~re:J~~t::.\t~ 1 :~~l~~~~Isfcahbe tivhà). ha, per un lungo pli!rlodo, ti prigione. Nessun nazlfascista l'ha plù bandonano); nè (ma sono pochi) quel• suo clnna, nel quale solo attinge la veduto. li che le abbiano superate in una ;>er• perfezione. Il bel ~nto è italiano. H E adesso che cosa glt dirò to, appe- fetta aderenza alla realtà (Cavour. che cinematografo amencano, il romanzo na potrò riabbracciarlo? Gli rimpro- dlceva dt non capire Leopardi; che Leo– J>OllzlescoInglese. vererò ancora la sua mancanza di. sen• pardi era troppo diffici~ ver lui); nè c~ 1 ~;~a ~urn~~~/ 1 ~:0f~~~Wie~;./ef.!~: ~~ d'~l~i~~an~~~~~? l 0 t~~r Jr 1 !u1d~ ~~~~al:. ~~ 0 c \ti:~/~:11 :u~ 3 t~n(ri ~~~ resto di un Indiziato, se non sl abbia, conie l'angelo custode - ci conducono tollerarle - per eccesso di paura - della sua colpevolezza una • prova , per mano? nemmeno nella forma sablimlzzata del• sllffictente a convincere una glurla. In· e rarte. tanto l'assassino, lasciato a piede libero, L'arte. per la sua Intima natura pro: continua la serie degli omicidi. E' quel· BACCO. TABACCO E VENERE. ed fon<lamente asociale, serv~ - attra- lo che è successo. sotto t nostri occhi altri stupefacenti, riducono l'uomo In \"erso vie proprie - alla vita sociale. esterreffatU, In Europa. Il naztsmo - cenere solo se egli n~ usa senza inno• E ttttU t poeti sono. ln questo senso. immenso romanzo giallo - (ripeto: cenza; con la convln:zione clOè che essi poetl clvlll. tutto In un'epoca si tiene) ebbe da• gn sono dannosi e li rimorso di non vantl a sè. prima che gli inglesi si sapersene nstenerc. E', un PoCO, la fa• decidessero ad lnten"enlrc. e a far ln• mosa storia dell'ultlma sigaretta di Sve– ter\'enlre gli altri. tutto U tempo che YO. E' la storia non meno famosa ,{O· glt occorreva. gnuno ò: noi ne ha udita r:.iccontare ç più d'una) degll alcolizzati. morfino– mani. ecc.. che - de:plorc,·ole ese:mpio! - campano sani come pesci fino agll ottanta, al novanta; e. a quell'età, Ll BRI GIALLI. Sono ln sola lette• ratura contemporanea che sta stata ve· ramcntc una letteratura papolare. Pie, nl dl cose, di fatti, dl episodi estrema– mente dh·ertenu (ma non dovrebbe es· sere sempre cosl un romanzo?). Ingle· sl anche ln ·questo: che In nessun al• tro pa1.:sc (credo) del mondo è conce– plbllc un cosl s,·lsccrato amore della popolazione per gli agenti cli questura; nè. ln questi. tanta gentilezza verso la popolnzlonc. R'.cordo sempr'i? questo ep\sodlo. Una signorina erra, affannata, per le vle di Londra. E' notte. Un enorme • Pollce– man , le si avvicina. si tocca l'elmetto. e chiede con timidezza: • Cos.1 c'è. si– gnorina? C'è qualcosa che non va? •· Q LtBRI GIALLI. Come dal romanzi di cnvallcrla sono nat\ l'• Orlnndo Fu• rlooo I e Il « Dnn Chisc-iottc ». è possi– bile che un giorno un i.:rancle :iutore muoiono per un Incidente. or~a~~~~~ ~lii f~~lt~~•i 1 ~fnt~~t~!ad~?. l'organ:smo. E' che essi. quello che fa. cc,·ano. lo fn~vano senza conflitto. e quindi con buona coscienza. Era la buona coscl~nza che Il aiutava ad ell· minare Il \·elcno. Q IN UXA CITTA' UN'l\"EH.$1TARIA corrc\·a. tempo fa, tra I giovani {e for– se corre ancora) una strana teoria. L'arte. tutta l'arte - Dante e Petrarca (,·eramente essi dlcev,ino P1.:trarca e Dante), Mich-elanselo. Leopardi. Mo– zart Beethoven - era solo un fatto di intelligenza; di nient'altro che (l'intel– ligenza. Perchè quel giov:m\, che stupldl non erano (molti, p. es., J>OSSedevnno,o s1ava!"O oer poss,'<lerc una lm"'<!." lu " ARTISTI. Perchè gli artisti. anche quelli che hanno la più lnUma, profc,n, da, giustificata coscienza del loro va• lore, sono cosi Inconsolabili dm·antt a!l'ln'-UOCcsi::o? • Ma non ti basta - do• mandava ad uno di questi una donna - non ti basta sapere quello che hat fatto? Non tl basta anr fatto? E\'1<1entemente non b:'lc;ta\·a. L'opera d'arte è sampre una confei::s\one; e, co• mc orni confessione. n1ole l'assoluzlo, ne. Successo mancato equivale ad as• soluzione negata. S'immagtn·a queUo che segue. o ROMA - m'hanno detto - è com~ una madre negra. Piena di abbomlne. volt dHcttl. J\Ja le madri negre - ag• lliungo lo - sono le più amorose - e quindi le migliori - del mondo. " LA QUESTIONE MERIDIONALE è cosl difticllmcnte solubile. pcrchè costt• tuzionalc, dl clima. Anzi non è una quesUonc; è un modo - che vale un altro - di essere. « Anche 11 clima - risponde risen– tito 11 mio amico comunistn - sl può modHicnre ,. I grandi autor\ tedeschi - Goethe, Helne, Nietzsche; altri ancora - sono, più di quelll di qualunque altro J>Opolo, pieni di invettive contro la loro patria. Certamente essi l'amavano; ma - a dlfferenza degli Italiani, del francesi -. non volevnno assomtgltarle troppo. Q UN PROCESSO RAZZIALE. E' cosi dolce parlar bene di quello che si ama, che voglio raccontare - benchè non sia una scorciatoia, e non VOMlht cori– durre a nulla - come sl svolse da no\, In questa nostra povera adorata ltalla. un processo •razziate,. Un giovane ufficiale che aveva spo• sato (nel 1942) una signorina ebrea, fu. 'in seguito alle reiterate presstonl fatte dalla (purtroppo) Immancabile spia, espulso dall'esercito e messo sot· to processo. Il proceso (dopo lunghi mesi di angosciosa attesa) durò cln<1ue minuti e si svolse.cosl. Il presidente (un colonnello, credo) chiese all'accusato le sue generalità, e se sl riconosceva colpevole dl aver spo– sata. In contrav,·enzione a ecc. ecc., la signorina tale del tall, appartenente (e qui fece come una pausa) alla • razi za ebraica ,. Dopo di questo, e senza attendere risposta, lo stesso pres1den• te si alzò. battè una mano sulla spalla ciel giovane. e: « Non aver puura - gli cllssC' - quello che hai fatto-1on è nten• te di male. i\fl hanno detto Invece che tua mogli.e è molto belln. Adesso rltOtJ nn subito da lei; uno 01 qucstt g-lornl Earal richiamato; e saprai la tun nuova dt•stlnazlone. Al contrario del mlo amico Giacomo Debenedetti - che lo fa, da un suo punto dl ,•ista. molto bene - parlo e ~ri\'o mah·olentlert di queste malin• conte. E se H mio raccontino vuole. malgrado tutto. dimostrare qualcosa, cllce che noi ltaHanl slamo a11cora-: con eccezioni tanto più vergognose qunnto più eccezioni - uno dc.i PoPoll migliori della terra. o RIMA OBBLIGATA. Dicci anni an· cora dl fascismo, nazismo. mzzlsmo, e si rerrcdirn tutu (è vero alla lettera). al can11ibalismo. o DALL'ALTO del suo altoparlante 11 dott. Goebbels nttossica Il mondo con la propasan1la. Nel llmite delle mie pzy che forze, cereo, dall-e colonne della ~·uova Burova, di disintossicare li \et• tore con Scorciatoie. Ad ognuno Il pro– prio mestiere. UMDl>!ll'l'O SABA

RkJQdWJsaXNoZXIy