La Nuova Europa - anno II - n.17 - 29 aprile 1945

,-- 29 oprlle 1945 -------------- LA NUOVA EU ll OPA------------------ 5 -- T RA l molti e molCissiml libri politi= cl del passato che oggi ~i ristampa– no per stimolare gli HaUani ad ac• cogliere in mente la critica dello svetF . turalo ventennio e I senLimentJ e pen= sieri da cui potrà sorgere un av\'eni– re migliore Ce ve n'è di utili e neces– sari, e quale.uno forse superfluo o sfa• sato), utills91ma è l'operetta costlluita CONSTA N T. COME MORALISTA dat due famosi sagi;I di .S,.njamin Con· Quando si fa a moralmente Indaga.. fisma. non si erige più contro gli op stant. De l'esprit de co1Jqut'te e de re i prlnctpH della ,·tta pohttca, l'uu· pressori. ma va cercando i torli degli l'usupartion da,rs kurs rnppors avec tore di Adolphe e del Joun1al nell'a- oppressi. NeS3Uno sa più essere corag 1a ciuWsation curOJJèe11ne 0814). di ntmo e nello SUie è del tullo sliricn- gtoso, neppure per prudenza. Si" spa– cul sono apparse tre tradu:r:ioni Italia• to, non lascia ~-pettare mal nè li dia• Janca alla tirannia un libero passag. ne, una integra, le altre parziali (1). rista nè il romanzierl', (e Questa dl· glo. illudendosi cosl di es.sere rispar– Jmanto, anche n~u·onginalc francesf', stlnzione signorilmente netta è una mlati. ).fa qu~ndo l'arbitrio è tollera· la molto c:tata opc-rclla era. ormai una dellt: plù simpatiche carattertst!C'hc to. esso si diffonde a tal punto che li vera rilrità bibllor.rafica l'. J>er legger• su~). Ma dell'artista gli sono J'ltma::;tc l>iù sconOSC'ìuto cittadino può tutt·;:i un la intera. b1sogn:1\';1andarla a cercare due qualità che anche al politico mol• tratto ,ritrovarselo a fronte, armato nel C9urs dl' poldiuuc co11st1tutio1tel to PoSSon gio,•are: rocchio alacre e frc. contro di 1u1. Quali che siano le spe– de! Const:int ll'ilrlgl 1861); e soltanto sco sulla vita. e la nervosa finezza nel ranzc delle anime pusille, fortunata– li primo sa,-:-g;o, D1• l'esvrit de co,uiué, coglierla. La sua pr:ma osservaz.lone mente per la moralitA del gene-re uma te, si potcvu kggerl! In una r"ccnte rJ.· del mondo. ~mche politico. è dlslntcrcs• no. non basta tenersi In disparte e la stamp,1 svi?.Z<.'rarhc circolò clandestl• sata. e pcr<'~ò riesce tanto più autcn- sciare che gli altri s!ano percossi. Mii na tn Francia sotto I tl.'deschi. E' dun- tlca; il suo sguardo è naturalmente por. le vtncoll cl uniscono al nostri simìli quc prohahlh• che motu ltal'\anl, anche tato a cercare e fermare prima l'1m,... e r egoismo più ombroso non riesce non Ignari di Pollllca, la leggeranno dito, e J)('r<:lò riesce tanto più acuto. mai a res<:indern tutu. Tu credi di es– intera ora J>t•r Ju J>rima \'Olla. Ed è Nei due s:aggt. s'lnconLrano rltr:uU e srre im·ulnerahile nella tua ,•olonta• certo che ne sar,rnno, prima ancora aforismi <'he sulle prime possono far ria oscurità: ma tu hai un figlio e Ja ' che edlfic;iti sorpresi. pensare <11classici moralisti frances\. gio,·entù lo t.rasporta, tu hai un fratel- Guido Dc Rut,::J::iero,chiarlSSimamen- Lahruyèrc o Larochefoucauld, conten• lo meno prudente di te che si è per-– te, come hJl SC'mpre·.ha mostrato ai no- ti di ---eautcrizzare solo ritrattando; e, m~ una qualche recriminazione. tu Stri ll'ttOr1 cont~ lo schema e Il mec- soltanto dopo, h vediamo prendert! Il hai un vecch;o nemico che in altri canismo <lt-11 usurpazione e della con• loro posto nel quadro e nella tesi po. tempi è stato offeso da te ed ora è quìsta dl.111C~n:it..1. dal COnst.ant nel &e· li.tica. JY.rel di p1~: quando Constant riuscito ad assicurarsi una qualche In• colo decimo:iono, 61 siano ripetuti nel ntrae 111.10 ~ato _d animo colletUvo. S\ nuenza. Che cosa farai In tal caso? ventesimo con tanta coincidente csat- seme eh egh: artista e scrittore anali• I Dopo aver amaramente b~asimato Oj:l'.nt t.ezza da e dar l'illu~\one che egli r-•rli fico. ,1. ~ g:unto cauta1:1en~c (troppo r('('lamo, respinto ogni lamentela, vor– J>cr noi• l!na volta di più. i filosofi cnut.amcnte) _dallo studio t'lpetuto dt ral 3 tua volta protestare" Ma a prto polttlcl p0ii,,.._.,n \led urne che I fili che molli uomini singoll. Perciò l'Intuito rl tu sei condannato dalla· tua prnpria tessono la c-anp'innte tela dell.a sa~z- primo, la comprensione univoca della ooseienza e da quella pubblica oPinio za o sto't•·7.T.a umana sono pochi e sem- folla e dt>I suol __ entustasm,. spesso gli nt- che è avvilita. e tu stesso hai con pre gli st~ è negata, (t' s mtende come J>Olt"tfle tribul.to a renderla tale. E allora Cl"– lis~l~ ~~~~:~tt:oQ~~~= :;~ 1:n~r~ restar tetra,ono al fascino napole~ml· derni senza resistenza? ... Tu hai dun da dire an<"he al non politici: .tutti noi ~nfrc~e i{~ :;1~~,,~~ 1 ~~~!f'~~11~e~~~~~ ~~/~crttia lavo~~! ~!r:aieu;le ora ti che per wnt'annl abbiamo sofferto co- nessuno nel rogltere al prlmo arma• Quanu J>nidcnti, quante anime pu– str;z1one e- ttehta\·llù. e con trepldazio- rire, anU. nel presentire, le lncrfoatu• sllle degli scorsi vent'anni non rico– n~ <: con orrore abbiamo 1revlsto e vi•. re e le defmlùmce, di quell' entusla· noscono oggi qui la propria storia? sto la rovina alla QU"-\1<: l'ravamo con- smo. nel momeno in cui. per deluslo- La sorte del talenti, 'degli ingegni, dannali, ,•; trovl:1.mo . l'Splictto, li nostro ne o sospetto, gU uomini si ritirano sotto la dittatura: ~;~r~~il~~~t~~l<~;c-~l~n~àn\~IJI\Clti, al• da~~{ 0 J~vet>;~~ 1 :;•e~!f~o~~;;;'i~lori e e L'arbitrio. Intaccando ti pcnstero Tra la po~:zlone del Constant e· la degli _epigramm1su sotto la tirannide umano, preclude al talento la sua J>ro– nostr& c·orr ll:'la forte analogia e una !e anche noi ne sappiamo qualcosa): ~~t~i~l~~n~:l~~~~~~r~h~ 1 ~ 1 ;~~nt~~ più forte cJ m,r, n✓.a. L';malogia è c'li· e ... Il rid,coio, si sa, attacca tutto. e talento nascano e che l'a'ltiv!t.à loro d~nte: lui e noi abhi~mo assiSUto a non distruggf' nulla. Ciascuno pensa Si CSC'rt'ill In qualche modo. Che cosa un riuS(,'il(, c1-1>erlm<•f!tudl usurpazlo· di aver rico:1quiStat.o mottcgglancto. ae<:adrà allora? Che essi si diYlderhn• ne Interna t- d un tentativo fall~to di l'onore dt-lla sud lndipendenza e. sod- no tn due classi: gli uni, mantenendo conqu 1 st1:1 1.•uropc-11. La differenza. a disfatto di_ aver smentito. con le sue fede al loro oriJ,"inale destino, attac– gran<le ~r-ap 10 nostro. sta In ciò: tra parole i suoi atU. si r;trova completa- cheranno ti regime. gli altri. si blltte– Rivolur;,on1. t• ~onta Alleanza. li Con, mente d suo agio, quando r,ol gli oc- ranno rl.lila parte dell'egoismo e met stant \'l'n. v.1 stlHllando e quasi oon- corre smentire le sue parole con t suot teranno le loro superiori doli al ser– statandu la fa.uu :rn. della conquista na• at_tl•· vlz!o di quell"unlca soddisfazione che J>Olconka mentre- ant·ora si Pr?Ctuce- Prima di essere li ritratto dl t.nntl, resta loro quale compenso. il goclimen· va, e SC.: 'lpr.va Intanto, 2;1può dire ex probabi.Jmçnte. questo fu. lo studio di• to della vita con tutti i metz:l che è not•o (almt'no nel continente). I prin- retto di un solo uomo. Ed ecco rtle- lecito procurarsi e oomulare insieme. Clpll di Q':l• 'n t'h(> sarebbe stata la po- \'alo quel che di equivoco e malfido si II dispotismo avrà cosl il merito di :~~i~lc u~•n-"'~~:\:i~~i~~~a~~t ;:art f::::•::~:ocl::::: ~i!'~f~r!._f.'~n~o~~~i ,.?~~f,°'l~~lt~ e. pote~a 1 ' •P otttmtst.a Un<?det mo- percorrere I ranghi oecuti d'un J>OPo- E ben s'intende come 11 politico e bvi piu sn :"'. 0 rltorn~ntl nel! ~!>eretta lo in apparenza prono d.nnanzl aJru- letterato Constant. scrupolosissimo è_ quello ' 1 ~/ ""-''Cf"O~t~o dcli u s urp~- surpatQre che l'opprime. si vedrebbe nella coscienza della diversa natura zione e ,' 1" " 1i>oçs. b,l,tà del dls~t 1· che gli sguardi di tutti s'agg!rano anU· delle due at'tfrltà. aborrisse dai lette– smo 11~ 1 \.,,Fu~ooa moderna. P?r lui N_a• clpatamente, come per un conruso ratl-polltlcl; e poichè la sorte dette a po~eon. 1 u .. ,,.~on.çtru_m fuot d~I tem- istinto. sul momento tn cui l'usurpa- lui (come a noi) la sventura élì cono- ~~n:I t;;f ~ul 101 cf;~~::ll~o~ 1 ~1~1~~ ~:o~adrt b\<;~r;~~~~~~~!\s~~e~~~ scerne molti, li disegna col più veri è lo stupor,, l'er lui è certo che. doJJO ,certo che dl unallt'co e di beffllr<lo :~~ e pill mordente dei suoi lnchlo- 11 falllm<'"'O napolcon~co. usur1>:iz.ionc Sembra che non abbia u·oppa fìcluC'i8 e L.1 manta di quasi tutti g!t uomtnl e .{onqt·, ,, no,n st rmeteranno mal nella sua propria con\'lnzlone e che si ~ di apparire su1>et1ori. a quel che ln P 1 • no~., . '\ ic cosc.enze serie. ma la industri lutt' insieme di stordirsi con realtà sono; e \a mania degli scrittori stessa ' 1 . 1 optnio:-.e pubblica tu• le sue ac<'lamaz1onl e di scagionnrsl ~pes~' ~l~t-~·•• ~~~~;ta da quell'cspcrlen- con I ~uoi motteggi, e che 'insomma ~~. ~~~g~e~~:~~~~ret~t~\~i ;~a~:i bopo u' .,--010 .di esperimento Ube- ~revcrla esso stesso li momento in cui manilestaztont di forza extragluridica, rale, noi 1 :,1 1 :•mo visto tnv<--certaffor· 1 incanto sarà rotto•· tutti i ricorsi a misure Ulegall ln pe. mars\ r u ..,:1 7 ione e J;Cnlenarsi di Terrore e spcran7.3 della guerra: r1colosl frange.mi. sono stati dl secolo nuovo la ou'sta: abbiamo dunque e La ~erra terrorizzava gli spiriti. In secolo riverentemente narrau e su JU-1 u· .. rlenza e una LristezUI ma Jasc:ava pur nel fondo del cuori oomp\a(',(>ntc-mente descritti. L'autore, di ·più. ,:; mo onnal che, in mora- una certa SJ>Cranza chi \I destino for- comodamente seduto al suo scrittOlo, le e In n<f ,,. niente è anacronistico. tuìto Potesse preV\·eder lui a.Ha libera- lancia in ogni direzione la forza del• tutto prò ,, •rnare. anch.- n l)ellulno ziOne; una s1>eranza tanto sgradita al• l'arbitrio, cerca di infondere nel suo fanausmo. ~otto questo asJ>ctto. l'actt• la p~ura quanto era comod.t per l'I• stile la rapidità stessa della quale sl Ussimo Constant. !"amico di Madame nerz1a. Quante ma\ volte ho udito uo- fa nelle mtsure J)Olitiehe assertore, si de SUiel. Il freqac-ntatore di Coppet. n'kni che. se gli si facev~ premura di illude. per un i.Stante. di essere ;nve– Ci appare o~!O eome un altro Illuso r1;s1st.ere alla Urannla, nm·lavano la stito lui dPI J)Otere. perchè ne sta pre– dell'ideofO?,tJ setlt:et·ntesca. Quel tanto blsogna dal ·tempo d\ guerra alla pa. dicando !"abuso, ri.9calda Ja sua \'ita di otUnu,mo e progressismo prole- ce. e dal tempQ di pace a quello di tutta spcculatl"a con le manifestazio– stanle chC"f"ra in Il.Il (e ce n'era mol- guerra!•· ni di potenza e di forza, che fanno to) cl appare Qf:1d miticamente più u· Ufflcto dC'i Parlamenu sotto la dil• bella mostra di sè nelle sue Crasi. s1 tlle agli uomini, ma meno vero del- tatu.ra : concede così un l>OCO di quel piacere, l'originarlo T)1.'&b1mismo cristiano. Op- e Tra tutti 1 ftagellt Potit\ct, non ce che l'autorità produce; ripete a perdi– pure diciamo che 1a garan2li.a della Il• n'è uno più spa\'ent.oso di un'asscm· fiato le grandi 1>arole di sah·ezza del bertà non Hta oelle tavole del libera· blea che sia strumento dl un solo uo- J)Opolo, di suprema legq-e, d'interesse liSmo, nè n,-Jle ts11tuzlont conquistate, mo. Nessuno avrebbe mal Il coraggio pubblico. Si estasia della profondità e nepp•Jre n••I costume che può sem- di volere, sotto la sua sola responsa. stessa del suo pensiero e stupisce del• brare e non è la più dure,·ole delle bllità, quel che l'usurpatore ordina la sua energia. Povero imbecille! S1 conquiste. ma soltanto nella diuturna agli agenti suoi di volere. quando que, rivolge a uomini c:he non chiedon dt qu0tldiana d,11-sa che ciascuno ne fa. sli si proclamino liberi Interpreti del meglio che di dargli ascolto e che alla Quanti (e dobbiamo esserparecchi).d voto nazionale. Basu pensare al Sf'!na• pn.ma occasione faranno proprio sudi questi glorr,\ pli1 volentieri rileggiamo to di Tiberio, al parlamento dl Erirl- tul l'esperienza delle s4e teorie. Que. Voltai.re o Montesauleu o Const.1nt o co VUI •· sta vanità che ha falsato il giudizio Renon o Tocqueville, ne U9Clamocon un E anche, aggi.uns:;-iam&noi, alla Ca- di tanti scrittori, ha avuto durante le sentimento misto di conforto e dl sgo• mera del fasci e delle corporazioni. nost.re discordie civili più Incresciose mento: perchè è ,·ero che quelll sono Ed ecco come i prudenti. gli acqule- conseguenze che non Si creda. Tutti glt autori e t maestri della sola vita sci.enti, tutti coloro che s'illudono di gH spiriti mediocri, effimeri congut– ch-ile che a nOI sembri po59iblle: ma aver comprato con la viltà la sicurez. statori di una partlcel1a del Potere. e: è an<"he vero chf'. per una o 1>iù ge• za. 1:,er una sup<>riore legge di giusti• rano afl'atto Imbevuti di quelle mas– nerazionl. può accadere un oscuramen• zia xengono anch'essi gradatamente a Si.me, che sono del resto tanto più ac• to 1:,er cui è come 5e quegli uomini cadere nella rete del terrore: cette alla mediocrità sciocca In quan- non fossero statl. e E' un farsi g\oco dei popoli dir \o le ser,·ono a tagliare quei nodi che Q loro: - L'Interesse del padrone 91. ac- essa non riesce a sciogliere. Altro non corda col vostro. State tranqmlli, l'ar- vaghegg:e,·ano che provvedimenti di bitr:lo non toccherà ,·ol: esso colpisce salute pubblica, grandi rtmedi, colpi di soltanto gli imprudenti che lo 1,rovo- Stato. Si crede\•ano geni straordinari cano. Ch1 8i rassegna e sta zitto, si p;oprio perchè a ogni passo si allon– ritrova do,·unque al riparo. - Quando tanavano da.I mezzi ordinari, grandi uno è rassicurato da Questo vano so- t--~1.eSI proclamavano perchè la giu• Tra gli scr1ttor1 della libt.-rtà, Con• stant ha un caratterP suo sinr,;-olarc che gli ,1ene dall'essere egli anche ar– tiSta: è il J>lùdelicato e insieme il più tagliente dt tuttt. slizta Sf"mbrava foro una cosa angu• sta. A cgnJ misfatto politico che per: J>etr3Slt"ro. gli st udiva gridare: e An– cora Lna volta abbiamo fkllvato la Pa= trl3! •· Certo una patria r-he ogni gior– no è salvata a questo modo - pos· siamo onnat esserne convinti a suffi– cienza - è una patria che sarà quant_g_ 1>rlma perduta•· Purtroppo noi sappiamo che li qua• d;o spietato è però \'erls.~imo; come in una tabella clinica vt è e~attamcn• te Oisci;nato, In tutte le '"U? vc.!leHà, tnferiorttà e impotenze, Il r-nmplP, 'ì.ço del Je~terato e peggio del profes..~rc nazionalista dittatoriale. E quanu no: ml cl corrono alla Penna! " Questi quadri, (e &I co11t1nucri•ht>e a c·tar volentieri). rJ":i;ono t:u to più f>\ 1 sunslvt e taglienti, In t 1 u.mto io "''' lllore artista effettivam<•n;,.e :!. è e non cl arpare: tutto snodato e a11.ist <l:ss;1r.t1!Htc nelle cose (virtù C'hl? lui e, più H~rdt Il Tocquc,·ille, ler·,·arono n:..2:·t Inglesi). !\'lente mal tn h1i t'el rcnerico chi" quast lnevltabll'T\Cllte ari compagna gli scrittori sociali: o del J>erentorlo che Indurisce e toglie per– suasione a tanti sc-rittor\ politld. Nel suo cert"are la ver\t..·'t c'è anzi SJ)(.'SSO qualeosa di Melllante: ma non oscil– l~nte per dubbio; è l'oscillazione ner• ,·osa, ma già polarizzata. del mdt1ome– tro. prima che la lancetta tagli la Cifra. Pochissime nel suo stile le immagi– ni. ma quelle poche rl30lventi. S'in• contravano anche allora (come lcr, tr~ noi) certl olimpici padreterni df!lo SC'ettlC'ismo storico che aff..erma,·ano che. potchè l'uomo a tutto sl assuefà, al fini della fellcit.à um:1na questo o quel rcRlme quasi si e<1utva:1ono. e il Constant: e Quelli che. a fa,·ore del• I' ln:iusllzla. allegano r abitudine. rp_i ricordano carta cuoca francese che, a: ch1 la rimpr:ovC"rava dt far soffrire le ani;uillc scorticandole vive, rls1>0se candidamente: - Sono trent'annt che. facc-10 cosl. le anguille cl sono al>l'. tuat'.! •· . . Le verità ultime che eglj enuncia, non mal faclU. sono però quas\ scm,. pre molto semplici. (che è ottima ga– ranzia di una verità). Cosl dove dice (o augura) che, dopo un periodo c\L folli conquiste. e gli uomini.. per csse– n st.;a zimbello di una follia. anal\• no. rerclò stesso concepito l'enlUsla·. smo del buon senso •· : L'cn'u!riasmo del buon scn.::,'.'J! Scnt br-d una cosa da nulla. cd è Il più ar: duo, il più dlnlcilc a verificarsi degli stati d'animo d'un popolo. Infatt,l (guardate'\-1 Intorno) chi ha entusla• smo solitamente non ha buon senso, e chi ha buon senso quasi ma I ha en•. tu!'tasmo. PIETRO PANCRAZI (1) L'edlzllone Integra, da noi SCKlùta è: Constant. Conq11l~ta e iuurpaziont, traduzione d! Cario Botti, edita nell'Uni• ,·en;nle Einaudi. con una beWa J)re.fazio– r..e di Franco Venturi. "RIS_ORGIIIIENTO ,, E' wcllo • Rl11orolmento • ri,•ista men, s\le edita dalla Casa Einaudi, La rivista ,·uole e&sere un punto d'incontro per gl\ uoml.nl di cultura a{)(?rtl e l>ros-res.sivi, che. :nella loto,, contro li fa.tismo per Ja democrazia, hana.o rinun,:iato ad un at• teggiamcnto dJ distacco fn sdl"fCnoso .e. Jtrudcnte, e al &0no aeut!ti direttamente hn,pe-gnall nella ,•Jc-enda polit-1.ca e nei• l'a&aetto sociale del paese.. ,·uole es..erc. cioè. un atto di rec1eohe la cultura ila-.. liana sia ,·alido ed WJ8iduo strumento del• l'Italia che riso~. Xet J)l""mo r..umtto troviamo: una pre– ltntaziorie; l' /lalia e la deuwcru.:ia di Luigi Sturzo; R1fft•8' poLUicl dtlla guer ra 1,art111iana di Marra; Jlau;m e la que– stlo.rie sociale dJ A. Romano; Pt>rtlci G<Jl· lcric 23 di P. Tre,•es : Prtmto$t e ,vi– ltl-PPi degli 1cfopcrl dl mar.:o-aprlle 1943 di U. ?ila.uo )a; La ,oorcla •u Porto Scuso di E. LU84u; / rcsldU1 fe11dall nel regi– ,,.,, della provrlctd ttrrlcra d,l V. Senni; Le proapcttive della chimica In Italia di F. ll. Marini; due l>OOSle di U. Sat:1, un racctmto di A. M6rnla; Manzoni e n pri. mo risorgimento. di U. Sapc,gno; Musica J>UbblK:a e J)0·J)0lo di 1'". D'Amico: Rccen; sioni e r~na. L.1 rl\'lstn di cento p::agineCOrSta L. 30. A FlRENZE e NAPOLI gli abbonamenU a LA NUOVA EUROPA e,, ~ eo\.t.oterivt:re preuo : LIBRERIA INTERNAZlONALE C. CALDINI già Trevcs Vfo. 2"°"'4buo,d, 15 - FIRf,NZB OotL GIUSEPPE PISANO Vk Carla De Cuore, 13 - NA.POLI

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