La Nuova Europa - anno II - n.11 - 18 marzo 1945
~-. -. - l8mnr201:•15 -. -, --....;==-=~. ===~-- LA. NUOVA' EUROPA'. -:--~,----=--~----~==~-- 9 ·-- \ R I A fessorl di filosofio.Cc'è un filo.soro,John ne per Hitlc1· In:'! ;inche l'org;m!zz:iz:o. 'A ME · Dewey, che fa {Jliel che può per get- ne naz\ con li: sue gerarchie sono rl.– tnre I ponti fra i! pragm.illsmo, ormai spettate dnl!e nutorltà nmcric.ine ln inadeguato alle esigenze del pensiero base .tlla convenzione di Gincvrn sui odierno, e la tradizione filosofica euro- prlgionleri di guerra. Esse reagiscono I pea. l\la Quei ponti sono instabili pro- soltanto Quando il furore nazi cl'!usa G G I pi-lo a causa del pragmalismo, che per- la morte di un dissidente. E non s'av- D ' o mette delle continue Intrusioni della vedono che cosi facendo esse conser– scienza della natura nella scienza del- vano e al\mcnrnno il più pericoloso ne'.:. ! i·ui~ 10 fe~~~::;t~lu~\~~ti~os~uello d - ~:1~t~f/~~~:t~P~~~~t~~e~a;;igf~~~1e~~ 1 :~~~ E. tnoornggl:mte di rtcord.ire fo sta• to di c-uforia in cui New York si è trovata durante la seconda metà òell'anno scorso. L'esercito amc-– nceno a,,eva sbarcato In Noi,nan· dia, port.indosi con sè non una vali• J;ia ma il porto stesso dove sbarcare; pot avevn sfondato le linee t~esche: e liberato Francia e Belgio tn un bat.· ter d'ooc.hio, mentre le vlttorif na\,ali tJel Pacifico aprivano le vorte d_ell_e Fl· ·Jipplnc. La vittoria era in vista, e_ In· tanto la st pregustava come se fqsse llvvenuta. Gll sforzi che avevano dli· rato per anni, le passioni, le disfatte·, ~~~~~\~v/1!•i~fe~g~~b~:z1~ra~)~!~~tto .Quello stato di euforla port.b ..alla . rtefEzlone trionfale ùl Roosevelt: egll aveva preveduto, organizi:ato l'oplnto– ~ pubblic.i, convincendola di ·ciò. <li cui non voleva. convince1:s1. Jancia~o Ja produzione americana alla· conqul• &a, eon la coscienza che si tr~tt~va di una guerra a un tempo di difesa e di liberazione. Egll era il bei:iem~ :rito della patria. Ma la sua. rtelez\onc non era solo un premio, e forse non lo em affatto. Era J' fncarico dJ. • v!n• cere Ja pace»; e lui solo si trovava In J)06i.::lone di vincerla, per I.i sua ..auto_– Jit..) mol'ale e Ja sua esper.enza pella J)Olitica estera. . L'ottimismo, Incoraggiato anche uf– ficialmente, fu eccessivo. La sua con- 6E1.'1.len1 ... 1 più ~ave fu che l'operalo e il piccolo borghese cercarono di ·met· tersi al riparo dalla crisi prevista per H giorno della vittoria. Quelli che la· Varavano nelle officine di guerra le nbbandona•·ono per cercare un •posto nelle orficine di pace. Perciò la pro– duzione belllca diminul · a viSta d'oc• eh.io. Kaiser,· U costruttore òelle Ll· 1ierty shfps, lamentò che quindlcimi• 1:-i operai avessero abbarn.lonato I suol cantieri. Le Jlmit.izlonl alla vendita di clbl e altre oose di prima necessità fm•ono abbamlon.ite per entusiasmo popolare a&ai ptù che per indulsen• 2a di legge. 'fut.tl godevano della vit.· tori.1 e si preoc<:up.ivano soltanto del· )e- condizioni della pace. La controffensiva tedesca In Belgio fu una ten"ibllc dacci.i fredd.i ed ebbe una importan:ia psicologica assai mag· giore del suo efl'etto militare. Essa dette agli Amerlcr.nl la sensazione netta che la guerra non era. vinta, e <:he sarebbe stata molto plù lunga dl quello che ciascuno .lnmwginava. An– che per l'intervento delle autorlt~. gli oper;ii torriaFono alle officine di guer· ra. li periodo dell'eufori.i era finito, con un po' dl umill;izione per l'enore commesso da tutti. Sembravano ragaz· zi bocciati all'esame. Cl si divertiva a Bro.idway quanto prlm.i, nw con ani· mo diverso. E su tutto pesava la pre– occupazione delle condizioni del dopo J;uerrn. Fu allora che Roosevelt annunciò ~ne· preparava sess.,nta milioni d'lm· pieghi, a fine di tl!sperdere lo spettro della disoccup.izione. L1 rlele~lone <li Roosevelt. aveva sconfitto, assai più ('he il p.1rtito repubblicano, Il prlnci· pio dell'Isolazionismo. La preoccup.1zlo– ne per l'avvenire economico fece il resto. Pérslno ti senatore Vanderberg, 1mo dei capi dell'Isolazionismo, e del più temibili avversari cli Roosevelt., fe, ce in un memorabile discorso la dife– sa della esp;.nslone economica mondia· le degl\ Stati Un\U. E l'espansione e– conomica presuJ)pone l'attività politica nelle più lontane regioni, la ~espo_nsa· bllità diretta per la orgamzzaz1one t1el mondo. Roosevelt• e i suol amici avevano sostenuto Questo principio stn· d.il 1940; alla fine del 1044 la loro vlt· toria fu complet.i. Essi si er.rino glo– vr1tl sia dell'ei1forla sia delle successi• ve preoccupazioni. :Ma non è detto che 1.1 loro vtttori.i ab1Jia ecce~slvamen• te rallegrato gli .Americani. Essi sen· tono che nel succedersi degli eventi c'è qualcosa dl superiore ana loro ve> Jonttl, e che non Il lascia tranqullll n~ fidenti. Essi usciranno dalla guer· ra più forti che mai, più potenti di <1ualsl.isi altra n.izione. Eppure la sen· sazione esiste che la loro piena Indi• pendenza è 1n du1Jblo. Ben Inteso, la piena inùipe-ndenza non c'e"Wi): nemme– no prima. Ma la constatazione di que– sto fatto è nuov.i per loro, e non è piacevole. Certo è un bene. F;ssa si– t'Tlifica che gH Americani sono matu• rt ad assumere la loro responsabilità verso il mondo. Due conferenze hanno Illuminato le direttive della politica estera degli SWti Uniti, l'una per l'organizzazione dell.i p;i~ a Dumbarton Oaks, l'altra per t servizi aeron.iutlcl a Ct.ic.igo. Sino a un certo punto Dumbarton l'Uni,·ersità di Chicago, dove 11 Presi· neranno in Germania. dente Robert H'ùtchlns sl sforza di d-1; Oaks corrispose all'euforia e Chicago re .igli studi una base filosofica. Ma· alle preoccupazioni. li motivo delle due !auguratamente egli è convinto che non Q conferenze si potrebbe rhissumere CO· c'è altra filosofia al monùo che quell:1. E' una Teggendii da sfatare Che New. sl: pace agli uomini di buona volontà di S. Tommaso, e però rinunzia a tutto York non sia bella. Dal Parco centra- e affari eccellenti. Faceta dell'ironia II pensiero che sl è svolto dal seco- le al di sopra deglt alberi e delle acque chi vuole; è probabile tuttavia che da Io XIII ad oggi, suscitando una natu· si vedono I grattacieli, che da lontano <iuesto atteggiamento americano tutti raie re.rizlone che non solo annulla t somigliano .tanto alle torrt di S;in-Gf· l popoli trarranno più vantaggi che su0:t sroizt ma anche Indispone verso mlgnano. E Washington Square·con Je danni. Il sospettO diffuso dovunque la filosofia. sue casè basse, vecchiotte, e I suol al– contro gli affari, tutti gli affari, scm• 11 difetto dl fede nelle idee si riflette beri, e le viuzze che l'attorniano, trre-– bi-a eccessivo. Essi sono necessari per .SlJlle direttive politiche. Per esempio golarl, co_n un· carattèe di bonomia e i:lcostrulre dppo tanta distruzione. glf Americani comprendono O fasci· di disordine. E Wélshlngton Br!dge Tocca aga altri popoli di profittare de- smo solo parzialmente e quindi male. lan·ciato per i'arla, sottile,·eJegante, J>U·_ gu. affari che gll .Amtrlcan_l offiiran• Qi.11ano i fascisti perchè uccidono e ro, come se fosse una rantas!a se.n2.a'. no; .e saranno I soli, o Quasi, ad of- tor:turano e rubano. cioè constatano i contatto con Ja terr:i. E'la luce di New,. fri.rr.è. <1eJittl fascisti nel fatti. Ma I fascisti Y:ork f.)lù 'fredd8: più :hett.i di que_na ' o .hanno Commes,so e commettono anche di Rorila'. éPi>ure · assai bella· Jier • un <1e11tt.t d'idee, in Quanto offendono I tutto· Stio \•alòrè d'Incitamento all'az1d• . qu ~meTtcani sono molto orgoglio- libertà e la dignità delrìndlviduo. e In· ne.·t•è··nfoHO dl~plU a New •Yoi-k,chè si del.la loro sc_1en~ e hanno ragione. sldi.i_no con le loro menzogne e t loro ttitti 1 v:.inta·ggl materiali che Offre, e ~l!r1~~rg~1nth~c~~~~1ti~iv:~~ \~ t ~~e:'~- ~~11:enifl~o ns:~rtsta~CUnf~t per Clii è fa·mosa;,.è'è un cor'agglo lnau- slca, In chimica, In medicina, e in ge- dove sl discute- delle. idee. fasciste sul• ~~~t-~ 1 1 ./~!~~1f 0~, 1 ~~! 1 :~~~t~,s~\~; • · nere ln tutte le scienze della natura,. lo stesso piano delle Idee democraU· toriò è troppo fiStfetto per -Ja sµ.l _po– glt Americani hanno fatto tait pro- che, come se non fosse fair di scartar- polazlone e la sua forza.' Un quadro gressi eh~ oggi hanno superato I mae- le solo pcrchè fasciste. La riprovazione di .John ì\:Jarln rappresenta Una 'stra– strl e soi:io .-.11:.ivanguardla. Senza d'al- mor.-.Je che è negli animi degli Italiani da dl New York "dove la gentè"cmnmç·· tronde questa condizione la prepara- .sani per tutto clb che è fascista, man·· na ·e anche ral'chitettyra cammin-:i, ~~ _ z.lonc.alla guerra e .l'approvvlgionamen· ca agli Americani, che sono perciò di• un vago desiderio di splngers\· su _e to delle armat.e di terra, di mare e sarmatl COJJtro le parole fasciste an· di volare. ESSO è II simbolo di New ~fJ';a~1_\~re~ 1 ~~~ftas~:!1 ::,~:. n~n~~;~ fh\ s~ 5f~o ~rm~tlss!mtrction~o 11 York, li sogno d'un 1:'~ga;zochè non co– onnat.da circa un secolo il genio meL'- c~~~lJ12rcp~i;iont:i'.r~:d~schl i°~ ~:. nooce l JCmitl (lei potere umano. cantco degli Americani. Il «gioco• rica; non :;olo le cerimonie di adorazio- LIONELLO VEN'l'URI meccan\co è Insito in es.si e ~uscita passione Q.uanto lo e sport•. Quando =====.,,;,=======·-"'-"'-"'"'"""'-"'-~=--=~=="""""'""'""" essi. annunelarono che· le Liberty :~·~10' 1 ~.'!l!~;:;~a.~i;n;~~~l. ·1 ;l l PER I. C 1:0 VAN I naH fascisti risero dcli.i notizia come ù1 falsa propaganda. Eppure la notizia v· IENE spedita In ql\estl giorrlt a era vera, e le navi di quel tipo am- . molti esponenti del mondo cnl: montano ora a ouindlci mila: L'alll• turale, politico e <.lt>llavoro, la vltà meccanica nrglt Stati Uniti è le~• seguente lettera che ha per scopo di gendalia, e per l'entusiasmo che su· raccogliere mlesioni per la solu7-ione scita assume <umiche volta valore <li di un Importante J)rObJema della vita poesia. Alle -origini di essa si trova nazionale: · uno specl.ile stato d'animo che può E'grcgio signore, essere Indicato In una costante ve> uno dei Più oravt problemt socl<ili lontà di attenersi al f.ittt. Gli /)meri- della civiltù co,ilemporcmea è coslitui· cani non credono a ciò che non pos·. to, come Lei ben sa, dal fatto che non sono toccare con mano. Se si permet- tittti i oiovmli possono e.-:pUcare pie· tono def voll dt fantasia, li. Jimit.ino al· ,rnmenle le loro auit 1 uwn, verchè " ~anv!~~;e~f!f 1 ~~S:o~~~;n~~~c~~ona~c~~! molti <li essi le ristrettezze eco11omi- na Influenza sulla vita quolidl.ina. Tra che vicllrno di estendere ollre un certo l fatti e 11 misticismo non c'è mlll;i. periodo di tempo la loro -prepanizione, Un Europeo, e soprattutto un Italia· f:i}1i~. dell'inizio del Uworo remm1e· no, ha sete d'idee. Discute d'idee al· Lo Stato dl domani st troverà di l'infinito, ha fede nelle proprie Idee e frollte a questo problrnw, e ,lovrù 1 •i· si sforza di trovare un rapporto tra le $Olverlo. Ma intanto tlOU ci sembra in: sue Idee e I fatti. L'Americ.ino in se- deano dl uomini dt lmo,w volontà cli nere diffida delle i<lee, le considera contribuire in qualche modo a prepa– come prodotto <li misticismo, e poichè rare questa soluzione,· creando un'fsti– relega Il mlstlcismo al campo rellglo- tuzione che d vreJìgge 'il compilo di so, nega ogni valore d'idee nel mondo for,nire borse di studio a giova1ii, i delln scienza. Tale st.ito d'animo è for- <iual·i, pur essendo del t1-1ttomeritevoli se la maggior debolezza della <!_ivlltà dt co11SeguiJ"e 1 m grado superiore di americana. Proprio perchè esso è Um- istruzio,w _e d~ tn1ziare O proseouire to favorevole allo sviluppo della sclen- !Ili studi universitari o di 11erfezio1rn· za della natura, esso è li principale mento scientifico, non po.~.~a110 farlo ostacolo alla scienza dell'uomo, in cui per mot.ivi finanziar-I. le •Idee» sono almeno altrettanto ne- Noi e-i rivolgiumo a t·uttt coloro che, cessarle quanto i « fatl\ l). Esse vivo- 1,.0t1sci delfimporlmiza <lcl vroblem(I, no defla costante ldentific.izlone d'idee siano disposti a co11divi<lere ·questa e di ram. Un amlco americano scrisse inizio.tiva e " darci il lor() consialio, qualche anno fa un eccellente tratta· anche per qumlto rl{lwadt1 Ja str1-1Uu· to d·1tecnica artistica e s'illuse di aver ra dell'etile da costil1dre a tale scopo– dato con esso Ja fact1rnl basls - Con. la piena fid1tcia che Ella vorrà la b.ise tutta fatti - del gusto arti· (ICCogliere il. ,wstro invito, La pre– stico. Gli obiettai che l'.irte era un'al· ghiamo di inviare la S110 risposta al· tra c:;:osa,che solo le ldee sull'arte PO· l'indirizzo del dr. Giacinto Maselfi, via tevano Influire il gusto ll"rtlstico, e èhe Belllrno J, Roma. T11W coloro che a• nel suo libro c'erano molte util\ no- vramio dato la loro a1Je::;-to11e 1; mas· zlonl, nessuna delle quali era nozione simo a q11esta 1n·lz1aliva, saranno da d'arte. Mi rispose che ti m!o modo di noi conv0<:ati al Più presto,· per un vedere era mlstlco. Sebbene ambedue esame generale del problema e\ si esprimesse In Inglese, ciascuno Accoloa t nostri mlfJlio1:i salutt. parlava un linguagi;io diverso ed era Robnto Almagià, prof. Univ. ilnpossibile comprendersi. Roma,· Carlo. AntonJ, prof. Univ. Naturalmente ci sono Amerlcnni che Padova; Pietro B.irble1i, direttore avvertono codesta debolezza e cerca· della rivista « Idea•: Guido Ca· no di ovviarvi. Si fa un grnn parlare logero. prof. Univ. PJsa; Guido di cultura umanistica. Si vuole lntro- De Ruggiero, giù Ministfo della durla nella scuoi.i, sl vuole rafforzare Pubbl1ca Jstruziane; Giacinto De lo studio della storia, che ha poca o Simone, avvocato; Concetto 11.·lar· null.i efficacia nella formazione del chesi, pro/. Univ. P(ldOV(I; Gia· giudizi politici o sociali, si teorizza su cinto l\-laselll, at:sfste11te Untv, ciò che è uman1smo. Un libro sull'urna• Roma; Euc::irdio Mon1igliano, di; nis1110pubbl\cato dall'Università Prin- rettore dçl q1t0t-kUmio • Ricostru- centon contiene, nell'Introduzione del zione »; Albano Murgi, assistente professore di filosofia di H.irvard, Mr. Univ- Roma; Achille Nnccarelll, Ralph Perry, uria felice definizione; tipogra/o; Umberto Ortohmi, pub· l'uma'ncsimo s'identilk.i con la libertà, blicista; Giuseppe Penna, paste• pe-rchè provvede le cognizioni neces- legrnfonico; Giacomo Perticone, Mrle alla }Ibera scelta dello spirito. prof. Univ. P 1 ·sa; Bruno Pierleonc, Purtroppo nel capitoli che seguono, op<:r(liOmetall-urgico e organizza· sctitU da « specialisti a che sple~ano I torc sindacale; Giulio Riva bene, rapporti tra leaproprie singole diSClpll· lipoo-ra/o; Edo.irdo RuJilni, prof. ne e l'umanesimo, Questo perde ogni Univ. Peruola; lgna.zio Silone, valore formativo per ritornare ad es- scrittore; Ezio Vanoni, pre§idente sere unil disciplina Informativa sul fat· 'Associazione ProJessorl Univ.; ti ~~~lG~i~ ~n~~1~i.m~;· ritrovare la i~i 1 i 0 vYi!!~tin:;gJni~~i~. ;i~,!: feòe neHe I.dee, è un Interesse diffuso Usta,· Gian Carlo Wick, prof. per la filosofi.i, di cui non c'è traccia Vniv. Roma; Bru,no Zevl, 'archi· nel pubbilco americano. Ci sono pre> tett<b LA FRONTIERA OCCIDENTALE POLACCA J L(JiO~,~PJ~e!\e:in ~1~a 1n;~iL. '!~-o'f}g:{f! tmd<imento della linea di co11fi11e tc-– desco--1,olaccoall'indomani della confe– renza di Yalta e sulla scorta delle leoit• lime deduzioni che dalle decisioni di questa si possono tral're. Le Jro1itiere po/<lcchc i;errebbero spostate verso oc-– cidc11tc a roggi·ungere t' Oder e sc– guinie ll1 ri-va ,Ie.,stradalla foce al go– mito del fiume, ot:e è la confluenz~t del Niessc. e di qui questo secondo fiume JÌllQ lllle pendici ciellll c~t~na lllO(ll·UOSG cecoslovacca. L,'eve11t1udttuche si trau,, dell'<iftro Niesse, che scorre ."ttraverso lti Slesia centrale ver <111darst t oettare 11eU'Odernotevolmente a mo11te dl Bre– slavia, ~ poco probabile, anche 11~_rcht trt questo secondo caso la Polo11,1:ot– terrebbe soltunto la Slesia superiore, con ri11cont.·c-11iet1le che Breslavia rJ– marrebbe divisa in due, 111c11trr. ne~ primo caso si ovrebbe · 1m . confine pressochè reltili11eo dal Bc,/llco alla Cecoslovt1cc11ia.e l'intera Slesia vossc– rebbe olla Polonia. Ora questo avm1zm1tenro verso occl· . dente dei suoi confini importerebbe per lo Po1011ia l'eliminnzio11e di quelle d·ue brat1che di ,rna gigantesc~, te,rn~lla che serra le sue ·Mm1urt! occ1ùe11t_alt, bran– che cosUtuite a sud della Slesw, " 1wrd ri<llla. Prussia orientale e da parte d~.– la Pomerania, e 1t11He l~a q_uefla lunga e stretto striscill di terntono ~hc ç(Jrre tra l'Oder e tl confine prebellico polac– co, striscia forma_ta dalle_ propu!J!}i~it me,-i<li<malidella Pomera111a,sctte11tr10- nali della Slesia e da u,rn i:,ar~e de~ Brandeburgo. Per ta Germama si- . gnificherebbe lo ver.dita di un_quarto , del .suo territorio e tll un settimo. det· 1a·sua pOJJOlaz1one {1,'irca .no~e m1lt~nt. tlt ahitar1ti); per la Prussia m vu-rt1co– lare una dimi1111.?1011e d l 40 per cC'lltO di tutto il- suo territorio, il che farebbe cade·rc questo vaese - tene,!do conto anche dei mutamenti ter-ritonolt 1n oc.· c-idente - dalla sua posizione di suvre– mozia nel Reiclt ad una di mìnonrnza. Ove il trasferimento della poJ}olaz1o– ne tedesca non st verificasse, note-volt. conseouenzc si avrebber~ nel campo religioso. dnto elle la Polonio, ovai cat· tolica salvo una minoranza protestantf! di meno dei <11wtlro per cento (non ultimo motivo questo dell'1'1teressamen– to de( Vaticano per la quesHone f>O" lacca) verrebbe ad accooltere 11eisuot confini 1ma massa di nove mfliont hl grandissima parte protestanti, salvo in Slesia ove la due confessioni si fanno. equilibrio. In ognl caso, nel campo eco-– nomica la Polonia. con la Sleslu 511pe• r-iore vérrebbe ad acquistare una delle regioni t,id1.4strialt più grandi del mon.· do. e cO-nle altre zone, oltre le attrez· zat·ure 1ndustrlaU oi• esistenti, anche quelle che durante 10 guei:ra sono sta• te q1d spostate tn ora-n numero, &pe-. e-lenella striscia centrale. Dl, S.
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