La Nuova Europa - anno II - n.11 - 18 marzo 1945
B ------------------LA NUOVA EUROP.A -------------- 18 marzo 1945 -- l L I MISSIONE A 1110SCA I L libro di Joseph Edward Davies, Missione a Mosca (trad. di hL Cer· 1·uti, De Luigi, Roma, 1944) n~n è da classificare tra quelli aneddotici, co· loriti e piccanti dei «diplomatici sor• 1iclenti ». Oavies è un uomo d'affari, un avvocato specializzato in questioni commerciali. e industriali, ed è stato ambasciatore eccezionaltùente, prima a )16sca ~ Poi a Brusseile- Il pregio quin– di del suo libro è l'estrema chiarezza e sobrte(à di linguaggio, la riccheiza dei falli, la pacata onestà del giudizio, )'assenza di ogni tentativo di sovrap,- 1>01-re interpretazioni psicologiche e d1 complicare cosl una realtà che solo il ·d1Stacco e la limpidezza dell'osserva· zior1e rende invece più intelligibile. •· JJl'i:u"ione a Mosca non è un libro co ··sttuito, ma la raccolta documéntarla, ·senza la benèhè minima ·rielaborazione ·)etterttria, dei rapporu ufficiali inviati ~ Washington. da pagine di agenda e di diario, da note e Oa commenti iilu– stratiVL E in questo è riuscito un li– bro di straordinaria efficacia 11er raf· .forzare negli Stati Uniti la simpatia p1'0folida e schietta per la grande re· pubblica sovietica. Pubblicato dopo la eùtrata in guerra della Russia. esso si riferisce al periodo più recente e più ignorato: gli anni 1937-38, gli anni dei famosi processi di epurazione e della chiusura delle frontiere a ogni sguath do indiscreto sugli affari interni e sul· la gigantesca e secreta pl'eparazione alla guerra. Davies ha potuto assiste· re alla celehrazione del 1>rocessi, ha avuto particolari concessioni da parte del governo sovietico di studiare li grandioso svilttPPo industriale. e per– ciò è ,stato in grado di raccogliere un materiale dt notizie che in pochi libri sulla Russia è possibile trovare con tanta esatte-.tza e attendibilità. E a rl· prova dell'acutezza con la quale Da· vies ha visto il presente, basti consi– derare con che mirabile precisione ha previsto· il futuro. L'innegabile simpa– tia che lo fa essere talora reticente dà maggior forza di persuasione a certi gii.1dizinegativi, più volte r.ibaditl nel corso del libro e nella conclusione (r La B R I Russia di Lenin e di Trotskl, la Russia della ii voluztone bòlscevtca non esiste più; attraverso una graduale evoluz\o· ne, operata con mezzi talvolta crudeli, si è giunti ora· a un socialismo di stato che si sen'e anche di principi.i capita· llStici e che tende sempre più verso destra»). Queste concrusloni non hanno impe– dito a Litvinov di esprimere un giu· dizio quanto mal favorevole sull'utilità del libro di Davtes. Nel discorso di commiato, ringraziando l'ambasciatore americano, Litvinov si era già espresso in questi termini: « Non ci è gradito di essere oggetto di chiacchiere infon· date, preferiamo di essere studiati e, naturalmente, compresi». Credo sia ra– ro trovare una cosl schietta compren· sione per la Russia, come in questo libro di .pavles, che giunge tanto op– portuno al pubblico italiano assetato di verità e diffidente più che mai dl ogni prop.aganda. GLI ALTARI DELLA PAURA giudizio storico plù sicuro. E' quello che invece abbiamo ritrovato nella pre– fazione di Giuseppe Santonastaso alla Schiauittì dell'uomo di Proudhon (Il famoso libretto Qu'est·ce-que la p)·om•ié· té?, un testo classico del socialismo pre-marxlsta .oggi di particolare attua· lità e degno di esser riproposto alla lettura e alla discussione, anche in una traduzione parziale che del resto cl o!· fre la parte più interessante dell'o· pera). LETTERE DI VAN GOGH e piagnucoloso Puccinl e. molto peg~ gio, del Leoncavallo e dei Mascagnl, ma la umanità dell'uomo lo cul statura non gareggia con· le nuvole, e non è tutto spirito, e niente corpo, o -con un corI>Ometafisico, ma è uomo tulto dalla testa fino al calcagno, fatto di terra e di sangue: Rimsky Korsakoff'; o Stra• winsky. Tolstol, che, da buon russo, S( inten– deva di nihllismo, voleva che non si facesse suonare la Sonata a Kre1tzer nei salotti per tema che l'ascoltatore si lasciasse andare ad azioni o a passioni Le edizioni della Bussola CLpresen- f.~;df1~~~g;:~~ur:ts~e i1~ 1 :e;~~~t~ J~; tano In dignitosa veste e con una no· thoven non è immediatamente O non è tevole accuratezza una nuova « bibllo· i>er nulla un « nihilista »: ma, ponendo teca universale». in formato non ta- infinitamente l'individuo dì contro al• scabile e natur<4ln1e1!te'conprezzo non l'Assoluto, o. per la dlaletlica dell'atteg· accessibile a tutte le borse. La collana glamento. romantico che già conoSilS.a· raccoglierà giornall, memorie, Viaggi, mo. prpiettando la assolutezza dello epistolari. , Spirito di conu·o all'infinito nulla, re· L'ampia scelta dal carteggio dl Van voca in dubbio la validità di ogni ter· Gogh col fratello Th~o (prefazipne di rena legge esistente e c.onfìda all'indt· Virgnto Guzzi, traduzione di Llllana v:i.duo,con il soffio dello Spirito, la forza Ferri) è finora ll più bello dei Volumi di una rivoluzione e di una conversio• pubblicati,· e si adorna di 12 disegni ne assoluta. - Per ciò che dicevamo ~I grande pittore olandese. sopra. del a: filisteo » tedesco che Théo fu per Véin Gogh più che un 1;:petendo dalla tradizione le azioni fratello, un amico, un confidente, un come . le cantoni sembra (in ai>pa– sostegno nella difficile e angosciata via renza almeno) in accordo con essa, dell'arte .. Ecco perchè questo epistola- bisogna considerare che vi è una noia rio ò un•'véra e 'propria autobiografia, impressa e direi quasi compressa nelle uria quasi quotidiana confessione, una nostre a 2 1onl dl ogni giorno, anct1e .H e poetica appassionata, dove le scoperte direi SJ>eei.almenteu dove 11011 s.i ha dél segreu· d~ll'àrte si alternano alla una consapevolezza di essa._ AQ-Zi la Innegabilmente i volumetti della ca· religiosa· interrogazione della natura- snecie più grave O ptù insidiosa di essa sa editrice Granata !anno spiccò ln li- La prefazione del Guzzi è a questo pro- è precisamnte quella che sl patrehhe breria• Nelle due graziose collezlont po.sito assai utile guida per orientare dire della noia c.'<>mpressao repressa della casa a: biblioteca di poesfa i. e a: bl· ·il' lettore- Ma forse non sarebbe stato nel !ondo più oscuro ed incosciente del blioteça politica» sono usciti finora 1 su1>erfluo sottollnearè la scopetta del nosu·o essere. · · l~ 0 ~r'Àt~~~~/é~5tn?:r Beai~e~~~;ee ;~~~: -~;~ 1 ~~u~~nlfd; 1~?òr~e1~t~~!!: 0 ~~~~:~ Si sono fornite, da che l'uomo cerca dhon. e~ramore altissimo che lo salva •dalla di darsi una ragione dell~ pro1>rieazio- Le spleen dc Paris, come gll altt:i sua ascesi per ricongiungerlo, attra\rer· .ni, le più var4.e spiegazioni di que1ffe· volumi che.seiuira"nno, .SonostaU pub• sò l'arte, all'umanità. . nomeno onde l'uomo conU.nua a. ab• blicatl nel tésto originale a cura di In una lettera si può leggere, a·pro- bricare e adoperare contro i simlll t 1 tJ11i~alf'!~~~ll~!1~ehba~!~!fri~~~:n;~: posito di Shakespeare: « La sua parola ~;~ ~~l, 1 u~!~i!l r~~t~~~~~.fi~ 0 ~;~~~ nota per hùongustai, ·piena (forse fin ~eflo s~~e~~~~ 1fl'r:it~~o / d~enm!::t~~vate a lato del maschio, cosl come si rt– tro1>Po)di assaporate finezze. Glt alta- ne!». Ebbene ra stessa mano che ha ponevano e si rlpangono, a lato deUa ri della vaura di Chénìer sono Wla cu· impugnato questo pennello fremente di donna, 1 monili di cui essa si è fregiat.3 riosa trovata. Si tratta di tre'-brevl febbre e di emozione, per dipingere li in vit.a. DoPo che se ne era data pe1· articoli sugli eccessi della Rivoluzione giallo delirio dei Girasoli, la riconoscia· secoli la spiegazione ricorrendo alla francese, testimonianza di uno spirito mo spesso In queste pagine, e non sol- volontà del regnanti, alla vendetta - o moderato che. com'è nOto, doveva su- tanto dove sono trascritte poeucamen· alla I)Ullizione - degli dei, se non alla 1:Hre ·11 rata le destino d'esser travolto te le 1>ltture, ma dovunque in un pen· influenza degU astri, una spiegazione più da) Terrore. Sono scritti tenui e Poli· siero o in un'esperienza tntlma sia re- sùrnliziata o piì1 «astuta• ha voluto rt· tiCamente ingenui, a Cui erri necessa· stata qualche traccia rovente di que- condurre quelle presunte volontà o rio premettere una prerazlone un po' sta grande an\ma religiosa dell'estremo quelle Immaginate punizioni alle più più breve di quella che ha scritta Bru· romanticismo europeo. rl1>0ste ragioni econoTll.lcheche muo- no Romani, con meno divagazioni e un CAULO :HUSGETTA ~~~~ 1 ~'!:~t!'a~~t~~i:i ;~~~?u 1~;ci~~~ votmente) quelle illusioni o di chi facl• DA UN LIBRO SU LA GERMANIA lita e a~-seconda quelle tmmaginazionL com-inOia.subito .a criticarla. In Italia Non voglio prendlre po~zlonè in cominciate per lo meno diciotto anni questa occasione verso questa o verso innanzi a sentire per ogni dove la cri- altre dottrine; ma non P.OSSO dimenU· tica del governo: ma, dove si sente che care la esperienza di un pomeriggio di la pentola frigge troppo a Jungo sul autunno, sul Wi!helm1>lata:di Marburg. fuoco, l'acqua non arriva mai a bollire. Vi arrivavo, come mi' ca1>itava spes· In Germania non .sentite, fino alla vi· so. dal !afo della Biblioteca. Ventva gi.lia, nulla: e. dalla sera alla mattina, giù. come accade .soltanto in Germa· LE CANZ·ONI I>Otetetrovarvi dinanzi ad una rivolu• nia, una pioggerella fina. ma cosJ 1·ada S . I dura una certa difficoltà ad am· critica, di non digerita o male Intesa zione. che si sarebbe potuto a stento dire che ·mettere che il tedesco non si ritro- o mal piazzata vita affettiva. Ma vi è, 8 piO\•esse. E in verità non pioveva su vi in ac.-cordocol mondo (o vi si so1>rattutto, un fondamentale accordo tutte le cose se non la noia - una noia ritrovi -in un accordo più difficile o col mondo, una adesione indiscussa ed se· si vuote intendere l'essenza dello so~tile, fatta quasi di umidità, di grigio• problematico che non, per esempio, li acritica, un 1>iaceredi rare ciò soltanto spirito tedesco non ci si può rerm'are re cremascolare. benchè si rosse ancora latino) se si ha riguardo alla pazienza perchè tutto il mondo lo ra, che carat- alle melodie poJ)Olari (s_ulle quall può nelle prime ore del giorno, e di sllen· con la quale esoo canta da annl e da terizza (nel ripetere le brevi· note di avere influito il diverso e 1>iùaereato zio, un silenzio che è pili che un si· ~~ec;~~I~ s:a~1~~~1i~d:1't~!::ie~~aS<Je~~~ ~~aaf~~z~l~e~~j~ nJ~n~ ~~~ n;~.;~fc<;tti : l~~gl;li sg~~;~ru;~1;!g;i,~i~~j~~-e\~ ~~~Q~i d;i~~~;~~cad~l~~a~l~; ~~~~~ile3i qiwlc egft beninteso~ non ha sentore, ufilisteo» tedesco. stessa forza della tradi"1i.one,forme più frattura del vivere. Dagli alberi, alle chè anzi egli le canta rallegrandosene Si sa che in nessun paese dl Europa antiche che si ritt•o\,ano rispetto all'at· case, su cui la umidità scivola, alle rade e sorridendone ogni volta come se le si è tanto scritto contro il a: filisteo» tuale spirito tedesco nello stesso· rai>- persone che passano rapldamcntP. vta, cantasse per l'appunto per la prima (anzi contro il filisteo tedesco) quanto I).Ortoin cui le canzoni nai>0letane del tutto sembra dorm\re o· avere invidia volta. Se mi è concesso di rivangare in Germania. Anzi, io non so che se 'GOO e del '700-si ritrovano di fronte di tornare nel nulla. E di improvviso, ancora una volta indietro nel passato, ne sia sc1•itto prima di Lichtenberg, o a!la canzone della fine del secolo). Ma al suono delle canzoni che sono per rh.:orctoche quella Noia della quale do- di Feuerbach, 1 quali ne u·assero il si.- occorre gual"d:are._ alla musica çhe st me diventate quasi una ossessione, vevo diventare un giorno lo schiavo gnil1cato dall'uso che se ne faceva nei dice classica: pet la quale intanto ·10 esce da un can~o della piazza un <lrap· dannato e sospirante (e che non va circoli studenteschi; e per quanto io spiri.io tedesco ha raggiunto la classi- pel!o incolonnato di soldati, col passo confusa con l' a: essere annoiati», ben· so, l'uso che della 1>arola si fa nelle cità precisamente tn quella forma del· cadenzaV>, pesante. che risuona: come ·chè abbi.a una relazione almeno iniziale modern~ letterature europee è quello l'arte che JjOteva essere a lui più con· solo il passo tedesco l'isuona e .come con esso) si iniziò fin dagli anni !on· che se ne fa sulla traccia dl quegli scrit· sona, cioè nella musica, soltanto rlSuona "'nel slleu~o tedesco. ,tani della adolescenza, quando chiede- tor!, di Heine, e, sopratutto. dl Marx. Beetlioven ha, fra ·t grandi della gran- più largamente più largamente che ~o a mia madre, stando seduto per E come la essenza del fi14steo.sta nel· de musica tedesca, affondate le mani non soltanto sulla piazza, sotto la delle ore dinanzi al pianoforte, che« mi l'engoUment onde egli aderiSce alle re· fin nelle visceri dell'uomo, e ne ha volta del cielo grigio. E la. idea, desse un nuovo molil.vo• - Chi è capace gole imposte dalla \radi.zione, soltant9 tratto una musica che non soltanto è Quasi una sensazione, mi fa . .ror7,a di ricantare le canzoni dei padri, an,zì perchè tali, così ciò che caratterizza- la più alta musica classica dèll' epoca istintivamente nell'animo. se ~non sia di ricantare, i giorni e gli anni, le quella critica è l'odio verso quelle romantica, ma è anche la llll1/iicaih cui 1a oscura ed lgnota noia com1n·essa :1>ropriecanzoni, è In accordo col mon· forme e con ciò anche la ribellione meglio poteva riconoscersi quello spl- di questo mondo che prorompe e qua– do. e per lui 11011 O- sorto ancora - e emotiva prima che razionale contro rito tedesco. Essa segna infatti il trion- si cerca a sè una uscita in qu~lle nòu;,., forse non sorgerà mai - il problema l'orcline costituito. Significa ora {I rat- ro della spiritualità, In•quanto pone il e In quel passo. li popolo latino (il PO– della Noia. La stessa impressione si ha to che quelle Critiche si siano' sollevate problema metafisico del\' individuo di polo di F'rancta, .o questo povero VO– ISC• si ripensa al gusto con cui ogni in Germania (o in Germania a prefe- contJroall'infinito, o, se meglio si vuole, 1>0!0d'Italia che pure a fu'ria di balbll· bravo uomo tedesco celebra, og"nianno, renza che in altri paesi) che vi stano essa stabilisce il problema dell'uomo, lire o piuttosto dl beste'mm;are da vea• ne feste familiari e t,J.'!idilli.onali, dalla tn Germania _p!ù s1>iriti « filistei » che ma 'non già di questo uomo finito, ve- t: anni, uon sa neanche più che cosa dipintura dei Gt,U.ckseier, 1:>er i bambini, non ve ne siano altrove, o significa stito di carne e pannl., ma deil'Uorho dica) non vuole la guerra: non la ca• a Pasqua, fino all'invlo dei l'egali o che più rigida e radicale se ne mani- in generale, anzi dell'Uomo inteso. se- pisce. e 1>erciòi_-ieanche la sa rare; esso. , alla confezlorie deH'albero dì Natale testi. In Germania la critica di quanto condo la universalità sua, come Urna- ha tro1>Pa gipla del vivere, e, comun· ]Jer I bambini piccoli e per i grandi: non avviene altrove? Vera è l'una nità. Essa è l'espressione dello spirito Que, è t1·01>1>0 immediatamente ·unito con un impegno ed una partecipazione cosa, e vera è l'altra. Vero è che in te:desco, per oiò che esso ba in sè di con la vita, e la guerra è la negazione 'intima della quale lit latino, almeno Germania è passibile cantare e ripe· metafisico O (secondo che si di.ce con di tutto oi.b che I' uOmo naturalmente l'uomo latino, non soltanto diventereb· tere can~oni, da anni, anzi da decen• l'orrido termine •dei. musicisti ,filoso- ama n~l mondo. Ma il tedesco po'rta In . ~sf~~;.~~ 0 n ;t~~~l~éc~1!~t~i~ ':u: 1 ~~! ~iéo c3fN~u~1m~t~~d~t~~~~r!ai1;~=t~fi~ ranu da strapazzo) di trascendentale. ~ 1 a1~u~~n~p~~:e~rt~~~a~o1~e 0 ;•~~t dignità, vera o presunta, di «uomo», (chi: sopporterebbe in Italia cli cantare unC~1:r~· ~~ 1 ~~; 1 ~u 1 ~~1f;~ 1 ~i\>e~~~:~\,1g tanto il prinCipio_della Spiritualilà (ln •ci tienP.) si vergognereb~ un poco. Yl cosl spesso non dico: a: Lore, Lore, <li ascoltare la musica di Beethoven, quanto astratta ancora di contro. ar è In ciò n~l tedesco ùna ingenuità che Lore, Lore ...», ma anche l'Unmancabile: troppo pacificamente «bella» perchè cl mondo), 'ma anche élella negazlone del•' I1 itorna per un Iato in un effettivo can· « O sole mio», come si canta in Ger- interessi e troppo alta e direi troppo l'ordine C.Sisteiùe o del contrasto non dare, per l'altro lato in una mancanza mania?); ma perciò a1>1>Unto vero è che universale perchè tocchi le nostre fibre risoluto con esso. Esso porta in sè non di critica verso se stesso, e perciò an· o.n Germania è possibile una criitica, i>iùterrene; ma la.musica che è seguita soltanto la superiore« Noia», come tra· che dl essa nel cospetto degh altn, che una rivolta, e una negazione radica· a tiuella caduta della scuola hegeliana. scendente. principio di una sPl\ituale 2 endono iag1one d1 ciò che s1 dice la ze, come altrove non sarebbe· noncl\è che segna, se bene sl •guardi, una data catarsi, fna ariche cqme greve, vJssuta tedesca mancanza di lw:niour; e vi è probabile neanche pensabile. Il buon per lo sviluppo di tutto lo spirito ~urq- noia compressa o repressa nella vita dl _l\11. tanto di quella deutscl,e Sentimenta· ~uapaletano si è annoiato al terzo gior- poo, e ~ è fatta la umanità, dolorante ogni giorno. E<l è percUJ che U tedesco iita sulla quai~ si dovrebbe. tornare, e no di una canzone; al secondo giorno, 0 felice, di questa terra: non già la è, da duemila- anni, il Friedensw,·er che è un composito di « spirjtualt• e~ si è seccato di una forma dl go· pseudo umanità borghese, fatta di cuo· in Euroi)a. , :tà•, vera o aduJter,ata, dii. m.ancanza.di ye.r1:ioo,<Ji 1,m~.~de~ .. ç,.anche perciò, re.,a.buon n).ercalQ,del nostro amab~le •\ .... .f.~'\NJ;o _LOMliAR01 ,-<
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy