La Nuova Europa - anno II - n.11 - 18 marzo 1945
6 ------------------ LA NUOVA EU IIOPA -------------- !Smarzo!945 -- '------,-c_•--,-I _N_E _M_A~ll i_..... _____._M_-_u-'---· _s_1_c _A_ i GÌUSTIZIA 1 L processo di Carcov è il prfmo che gli Alleati abbiano intentato con· tro militari tedeschi rei dl cri.mini di guerra. Altri senza dubbio ne se– guiranno. Gioverà intanto fissare aj· cune prime impressioni; avanti che, :ripetendosi tali giudizi, Si affievol!sca· no e forse cedano il luogo ad una re· Oativa indifferenza. Questo processo potrà a molti sembrare prematuro., .1 maggiori responsabili, infatti, dell~ stragi- abbiette consumate dai tedeschi ~n Russia e negli altii paesi. invaSi Si ;trovano per ora al· sicuro in Germa· nia. Ma chlunQue ricordi le assoluzlo• n, e le ridicole condanne con cui a1la fine dell'altra guerra si conclusero giu• dlzi slmilt. in Gennania, comprenderà facHmente' le ragioni che hanno spinto ½I governo sovietico a celebrare questo processo senza aspettare H crollo fina· le della Germania e l'arresto del mag· glori colpevoli. Si trattava, insomma, se non erriamo, di stabilire un prece· dente, di mostrare che gli Alleati non minaeciavano a vuoto. Sopratutto si trattava di mettere una buona volta la 'giustizia al disopra della guerra .. JI film segue fedelmente tutte le vi– tende del processo, dall'interrogatorio 1ìno alla scena finale dell'impiccagione degli imputati. Alternate alle sequenze del processo, altre sequenze ci mostra· no via via auadri spaventOSl delle atro– cità commesse dal tedeschi in Ucraina: mucchi di hambini e di donne fucilati o bruciati vivi, carnai di prigionieri as· twsslnati affioranti sotto la magra ne– ve p1➔maverlle nel terreni vaghi e nel· ~e foreste, os.saiiì alllneati in lunghe .trin<:eeserpeggianti. Intorno QuesHml· seri resti vediamo il dolore umano fer– mato dall'obbiettivo in gestl u-agtct e p.1tet1d: donne che piangono di orrore Portandosi la mano alla'bocca, la madre '.inginocchiata presso il corpo nudo del figlio ucciso che gli accarezza timida– mente l capelli. Poi il film torna a!J'aula del tribunale. Gl1 imputati sono quattro, :tre tede– ·echl e un ucralno. 1 tedeschi che sono In uniforme, sono tutU confessi, ossia ronmettono fa verità delle accuse che ,;li vengono mosse. Ma Questa ammis– sione Si ferma al limlte di una realtà obbietti.va , indifferente, rnateiiale, non Investe affatto, a quanto sembra, la CO– .scienza morale degli imputati. ln altre ~arole; almeno a giudicare dal loro 'COJltegno1mpassibile, Iispettoso de_lle !])Tocedure processualt. per cosl dire drnparziale, t tre tedeschi ammettono l !f-atU ma negano che questi fatti costi· tuiscano dei crimin1..Invece 1:ll Alleati, Jle.r bocca del giudici di Carcov. vogfio– no che per tutto li mondo, compresl t ~f?<lesch!, Questi fatti PoS5ano assumere giuridicamente e moralmente figura di ti delitti. Qui sta il significato riposto i• \lel processo; qui, in un pi.ano incom·, ;parabilmente più vasto, si impernia la Pieputa tra gli Alleati e la Germania. La difesa del tedeschi, Se difesa sl iPUòchiamare questa specie di atona tilPie,gazione, è sempre la stessa: H do– ,vere compiuto, il fatto che tutto l'eser– elto tedesco ha commesso gli· stessi de· ~t:f.i, Ja responsabilità ultima del gover· credono in essa. Percib, se è vero, che CICLO BEETHOVENIANO estste un delitto tedesco, Slamo ben contenti che esista una giustizia In· MI piacerebbe se un cultore òi este- glese o americana o russa. Alla ftne ttca musicale dedicasse un po' del que11o che conta, come abbl.amo ,:tià suo tempo al valore c:he nel lin· av,,;ertito, è la civiltà dalla Germania, guagg: 0 della musica assumono il voi, per motivl l,uttl suol., mortalmente m1· 11 lei e 11 tu. Inter-essante ancora se nacciata. specificasse quando tendono al matu Sl dirà che questfi sono lunghi. e for- scolo e quando al mmuscolo 1...,voro se inopportuni ragioname"J'.lU a propo- certo empmco 'e aPfil"O&S1matavo, ma sito d} un film. Ma a pa~·te ll !atto che non del tutto inutile, per H tlestderlo crediamo in Jal modo di 1lluminare che han110 gli uom1ni di avere a portata le intenzioni ultilme_ di coloro che han- ·<ll mano una di quelle parolesehiave no fatto celebrare 11 processo di Car- ~che tanto bene sintoetizzaino la storia cov e girare il film, tal1 spl~azl.onl dell'arte. servono an~he a.risolvere i sentimeJilti Perchè n voi, 11 JeJ e il :tu sono nel contrastant1 che destano n~l nost,ro anl· coi,po deHa voce òel mU6:lolsta,sono mo le scene del film. Mi spiego. La anzi alla base del umbro, «:3elcaratte· nostra piet~ va wua int~ra e pr~ma re, dello st!le della sua musica, che tan• ~~t~~tif a ~~~ v~\1\1~;0 =i~f~h 3 uò~~ ;~2 ah~~~ ~~~fi;:·~ 2 !· 11 '!,t~a~~~f~~'. come pot}Wbe ?, dimenticare la !a· dere i termini del suo linguag~o. ta..lità che ha trasformato tanti \ioml· Credo che la storia {!ella musica, fino ni i.n carnefiot Se la giustizia non vuo- a Beethoven, sia la storia del voi e le essere semplice rnppresaglia, e~ del lei, malttscoll e minuscoli, con l'ln· deve, pur restando infle&Slbi~e, il!Uml· clOOone di un Tu malUE<:Olodovuto nat'SI di questa pietà. Deve aioè essere massimamente a Paleet.Jina e a Bach. chlat:oveggente Q.uantoalle origini pro- Sono 1 ,perlodi quan<1oJa musica era di· fonde della bestialità t.edesca.r Il suo retta emMiazlone delJo spirito della ven1~tto non deve perciò mutare; ma Chiesa. d<eJleCorti' e <lelle Accadem!e, acqtnsterà un riflesso ò! umanità che 1 periodl. quaJl<lo H rnusiclsta parlava ne chiaTirà anche al tede-sch1 la VEr.l al Pa<lre e alJa Natura con reverenza e naQ~1!;te cose pensavo assi.Stendo 81 ~~~i=P~!l: P~~~~~ ~/ 1 t!g~~e J!i film del processo di Ca_rcov durante galateo O le Jegg-3. della' fisi<'a. v:ulslone, un fanclulfo che sedeva vld.◄ , no a me cominciò a st.ringermlsi addos– so, sempre più; gli domando che cos'h~; ml. risp0nde: ho paura»}. Ora, nella se. sta, nella Pastorale, la natura è ln pl~ no riviesuta nei suol aspetti terreni - 1 la campagna, if ruscello, gli uccelll, Ja tempesta. La N01la, composta molto più. tardi. presenta nel primo t€-mpo 11 mon• do stesso immerso lutto nel caos. Nella sene delle opere beethoveniane, questa gigan1€6CaviSS.onee passione dell'uni• verso al suo albore, è sbocciata tra gJll ult.!mi numeri. Beethoven è arrivato a questo prhnordto venti ann·i dopo la: Pa.storale: è partito cioè dagli effetti per rls.1lire a1la causa. Ma in questo vlag~ gio a ritroso nel tempo quali e quanti arcc1ni ha egli scope1,10,arcani che la musica sln'allora aveva appena intra– visto nella Sinfonia della Creazione dli Haydn. Nè la rappresentazione sl ar– resta col primo 1empo. Lo Scherzo, con \ suoi colpi di timpano a1le prime bat· tute, non è 11 fremito del mondo alfo stato formativo? C'è all'lnlzlo una sola voce che S1 muove, accesa e lanciata da impulsi vibranti; poi le voci si mol• 1.ipllca-no,si aceopplano, sl Incrociano. (}'Uasl a formare ciascuna per ~ e una per tutte ,un proprio cerchio sonoro: attorno una luce filtra, respira e palpi· ta. come ha dovuto forse respirare e palpitare il Cosmo prima d'essere te~ ra, eiello, il creato tutto, secondo l'or– dine divino. Cosl anche il terzo tempa, questo immenso adaglo parte con un solo suono; e suono dopo suono l'Amo– re di Fratello, Il tu di Beethoven .ri· suona con ·un calore mal più raggiunto nel miracoli della mustca (nemmeno nell'ultimo tt'llll.J)O che vuol essere 11 canto della gioia e della fratellanza ·uni'.. versale}. Tocca profondità « ove peri poco il cor non si spaura,. ' quel hmgpi interrog~torli1 resi con V<> Be€thoven, Verdi e Mussorgsky so– ci pacate e ,ragione\ oll d~gli ~ocusat!. no 1. tre grandi c,he hanno ndottato 11 tu. rivesuu dell uniforme dell esercito ger- Quello di Be€thoven è a tu del Fratel· manico. E veramente faceva una ben lo, ed è soprattutto una conquista del• triste e ~~osa impressione se-nttre Ja sua volont~. Lui arriva. dopo lotte quell_evoci <hscorrere, nella lingua che col vecchio Settecento inc'.,prlato e fu ·già q1:1ella cll poeti e di pen sat ori e ·J.eiclzzante, al tu datO a Dio e alla s4:>mmi dell'umanità, di n,efandezz-e stu· natura, agli uomln!"e alle cose. Questo p1de e maniache auall 1 automobile·fe- VO(':ttivoè l'eltmento musicale di Bee• r~t:ro ln cut le vittime V€'l'lgonoasfis• thoveJ\ che più sta a cuore all'umanità. Slate _con I ga.s ste~l che sviluppa la Elci è inoltre - Si badi e sottolinei be· mac_,chinaportandoh dallt;1,prtg1one aT ne - l'.aocento meno suscettibile d'es· BENIAM[J\TOGIGLI cimitero; oppure vedere la cornpostez: sere imitato O continuato, perchè pre· za n~ilita~e gerynanica che fu un tem suppone sentimenti ech1etti e incorrnt· ~r s:~~~~ao 1~l~nt~:w:e~es.:e~e;: t.ibili. amort- infinito, volontà_ di per• bletti sadlSmi e di ripugnanti aberra· t;ezlone morale .. Cib che l cn~icl del• io • Uno degli impuiat.1 un uffic5afe 1 arte beethovemf1na ch\amano 1 tre st!· !m~~no, al fi,ne evide~lte <11 implorare ~e~~~~~;~ ;ir f~1l~{:1,d~u~~:n~: clemenza, ali ultimo ricor<la ~i g\udlc~ e incalzante di quel tu che 11 musicista J~ ~~a!!à·e;iron~~!t~ie~!u\~ a~~~1!, V.llOl tras~rtare'n~r mondo della Jl)US1· le aworità tedesche una tale Implora• ca: u~ tu Slmbolo l(:ii car:ne e dl sangue, z!one !atta a favore dei bambini mas· di spirito e di !el!gi~~. un tu eh~ sacrati a centinaia, secondo il racconto abohsce convenzioni. e òista!lze soclah, del traditore ucrnlno, dalle S.S. duran· che affratel'la tutti 811! uomrnl, che lo te l'occupazione di carc-0v. In realtà 1l stesso Dio Invoca seecmdo la nuova pa· processo di Carcov ne fa dP.siderare rola di Cristo. urgentemente degli altri. Contro i re• sponsa.blll ultimi di l?nta confusione Q e di tanto pervertimento. Riascoltan<lo ora H ciclo del concertl ~/d. ufi~mciu~~~e d~~nf~i <!~~~ 0 'ta ~!~: i ~:~~e d~!~~~•~~f1f a.d~:~~c~l~=~~ medievale: una &ran piazza fosca e gre-- do le sinfonie e la Nona - la sua ulU· mita nel mezzo della quale sono erette ma - m'è di nuovo venuto. fatto di pen• quattro forche. Dopo le visioni dei car• sare alla logicità dello sviluppo dell'ar• nal, Questa deJl'implccagione fornisce tè beethoveniana, la qual-e,con la Nona, l'ultimo tratto ad una tetraggine che presenta in apparenza una strana ano· non è soltanto quella del film. E que• malia cronologica. Già nelle prime c!n• sto non s..1ràl'ultimo qe1 delitti del. na· que Sinfonie le misteriose voci della zismo: di aver riportato nel monao. natura sono prese,nH e vive \n plù dl dopo un secolo <MobHo,·sotl-0 gli occhi una paein:i (ricordate la Quinta che, della gioventù cui avrebbero dovuto come scrisse HofTmann « cl apre I do– essere offerti ben altri spettacoli, le mini\ dell'immenso,; oppure, come sul• ~i:;~a!~t p~~ri;l\~ e crudeli della stra• I ~s~~~fo ~h;a~g~apa~au?i1finn~=ie: ~,;~ G IGLI, grantde tenore, è musicista nato come pochi al mondo. 11 sen· so ri1.rnico. il fraseggio, il colore.. del suo canto sono, quando )u! vuole, · di una finezza che stupisce e rallegra il competente assai più ~he il pubblico, COIDUnf. Ma la celebrità italiana di Gh gli nOn prpviene da queste doti. Per !1 noet.r.o :pubblico Gigli è grande per lo sàtto ineeaurlbile, per la foga genero· sa, per quel1a sua e guapperia,, slm~ p.1tica sì, ma pure alquanto dozzinale. Jn s!nte6i: 11 tenore è scambiato qu~ J){'r un atleta. : a~~~~~~ ~~~~a ~:e:1::a~~~~~'àv:~;~~ ""=========================" dimOStrato al mondo intero che al dl· sopra della ragion di stato, al disopra della sovranità assoluta della nazione, af -disopra del part icolartsmo razziaJe eretto a legge universale non stan?O altri valori capaci di concretarsi, fuori da ogni generico e arbitrarlo umanita· !J'ismo,in norme e formulazioni giiuri· diche. Ho detto che la disputa tra gli 1 AIJeati e la Germania consiste proprio in Questa diversa concezione del ciiml– ne di guerra: dell.tto per i primi, azlo– •De doverosa giustificata da priincipi di espansione e dl conservazione nazlona• ~e per .la seconda. Aggiungerò che, se è vero, come credo, che Httfcr sia l'ul· tima aberrante espressione poliUca e sociale del romanticismo e del 'decaden• .tismo europeo e tedesco, ti contrasto è anche tra queste aberrazioni tuttora vjvacl e il tentativo di gettare le baSi ALBÉRTO 1tIORA\ 1 1A tu,lt\ i nervi si tendono fino al\a con• Gigli s'è recentemente rjprooentato al pubblico romaino in un concerto <lJI beneficenza all'Adriano, strapieno df « tifosi :o da non cre<1ersi. Gigli, com– mo.sso.emozionato, anche se giù di còr– da (gli anni-passano P,er.tutti, e le sue alterne disavventure pseudopolltiche non potevooo Poi non Jnflu!re sui nerv~ e J~ sua ugola), ha cantato i soliti bra– ni O'opera e alcune canzoni napoletane insistendo, purtroppo, su quegli effetti vocali che li comune pubblico. predil!– ge. Naturalmente, i si bemolli prolun• . gatl, le rimbombanti note di petto non hanno avuto lo splendore di una •volta. Tuttavia, n « suo pubblico», non ba• dando tanto P,er 11 sottile, ha lungamen– te acclamato. Ma come ha acclamato? Ha strf."pitato in modo ila suscitare l'lnvidia del peggiori spettatori delle panite domenicali di cateto. Spett.:1.colo lnver~ondo, e tale da reclamare una chiara Oeplorazlonc. Questo 'pubblico s'è comportato come se ignorasse com~ pletamente le calamità nostre, che so-– no gravi e infinite. 11 suo entusiasmo, marchiano, antimusicale e incontrona, to, è stato d'una superficialità e frivo– lezza da scoraggiare chi ancora vuol sperar bene sull'avvenire del popolo italiano. L'arte, la musica, nessuno au• spica siano tolte di circolazione, Al contrario, esse debbono costituire uno dei capisaldi della nostra rinascita, ma appuilto per questo si chlecle 1 che non stano adulterate. prostituite. ...di una civiltà sopranaztonale a carat· .te'l:'eclassico e universalistico. Tentati· .vo, in ultima analisi, .di sottrarre alla nazione la parte dell'uomo che non le spetta e ridare all'uomo stesso n sen· timento della prop11a autonomia e dl· gnità etica. Non crediamo che fa · glustilzla sia un'astrazione moralistica sospesa a mezz'aria sopra questa nostra terra di fango e di sangue. Slamo inveee con· .vinti che .la·giustizia come tanti aJtrt :valori, si nuu:a e sf i:-iustifichi con la pa&Slonee i sacrifici di .tutti coloro che LINGUAGGIO BELLUINO L'analisi è vera ed ac-ut.a.ed esposta con rara sagacia, ma conduce senza ri· medio a un pessim1smo assolute, .alla certezza di ·una sorte dfspero.ta ver il netleTP.umano, A_tanto rigorosa visio- , ne, non c'è da opporre un ragionamen• S U Domenica del 4 marzo è apparso to, ma u.,i'altra vis1one, non più. del– un saggio di Giorgio Vioolo che l'orizzonte letterario, ma del fatti uma· merita attenta considerazione, Ha nt quali ci s01lo appars'f in questi ulti• pe1• titolo Crisi del linguaggio, e per mi am1,i, dove sovra.sta le scene di S(;OPOdi dimostrare che ooni decadet1• orrore e di obbrobrio 1mo spettacolo za e disastro sono preced1lti da un sov· di riscossa qu.i di pochi grnppi e di vertime11to dei valori estetici, da una singoli tndi:vidui, ma altfove di i,opoli «perdita, e da uno sconvolotmento interi, (]1lelli che, con 'Carla vicenda, dei gusto. e Q1,ello che abbimno- chta• nwrciano ora alla .vittori<l. Su questo malo la decadenza di un'epoca - se• spettacolo si può fondare una certezza guita - è forse principalmente la_ de· contraria: rngnercì di 11uovo u.n clima cade11zae lo sviamento, la i;olont<l di sociale e civile per il mondo verchè morire dt. u,1,'arte... Pattasi strana o già regna negli animi, pC'T'chègià incita most1·uosa, essa non ha parlato più i m1ol.iort a superare i d11.bbi, le in· quel linyuagyto universale, in ctd i t!a· certezze, t patim.ent1 con forza e con {ori umani si rite11iprm1O di sempre una speciale Uetezza, pròmessn e segno nuouo vigore ... Essa ha perduto i con- di una nuova gioventù, E questa gio– tatti con i più ampi e risonami strati, ventù saPTà esprimersi, saprd pr01iun• pcrchè si è estraniata d<1ll'uomo. La. ciare parole umane; e la crist del fin– sua stessa crutleltà è disumanità, ca• guaggio, la morti.ficazi<me dell'arte è, rimza · dell' u.ma11O. Nihil beluae a mc appunto, una crisi, da cui si esce ma• alienum potrebbe essere il suo motto. turati, aperti a un 1-anotoche non S<tP• invece del superato nihil humani ». La piamo prefiourare ma che t1on ci spa– « crisi del linguaggio», soggitmge, con- venta solo.,,perchè ig11oto; no,t ne esco– diziona e rivela mw discordia. una scis no le t1ostre persone stngoJe, nattLraL• sione di sentiment:t e di tm.pulsi tiella• metHe, ufrì consunte e vissute, ma altri società: e un'arte torbida e disarmo- da t1ot, t nostri successori. che dov-ran-: nfca, che· risente un'« acredine di san• 1lQ rinnegarci e maledirci, ma a cui oue e di sesso». invece à'ifliziare l'uo. pure ci sentiamo cono1untt col traman– mo al/a libertà, « lo lega più stretto dare una speranza e una fulucia che è nei ceppt e lavora aJla trasformazione il solo residuo it1tatto, doPo tanto sa• inesorabile della civitas, !n un branco pore di ce-nere, del tW§tro P;(JSSato. 1trla11te e plaudente. 11. m. Ora, chi sinceramente ammira Gtglf, sente il dovere di dit:gll: Commendato– re, poichè lei dice di vol'er t.into bene a. questo povero popolo italiano, cerchi. adesso che più che mai ce n'è urgente blsogno, (li contribuire a educareelo un po·, a non i:ocoragglarlo nelle sue cat_~ tive abitudini e nel suoi vlzil. Anche lei può partecipare a sollevarlo. a istruirlo, <landogll l'esempio della df:. gnità e della missione che ogn.!.artista rice\"e come una lnvestitura da madre. natura che lo i:lotòdi qualltà superiori!,. Veda perciò di cantare·soltanto musica bella, e, soprattutto. di cantarla cog; quello stile puro, cloè con quello stile vigilato che considera l'interprete C(H me strumento e non come scopo del~. l'arte. Lei è ancora a tempo, e ne ha tutti 1 mezzi. Si trova in fine di cat~ rle.ra : ·quale meta più bella che chlU◄ òerla come educatore e non come cor,, 1 ruttore del papolo? · ..- 1 DANTE ALDERIGHl
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