La Nuova Europa - anno II - n.11 - 18 marzo 1945
LA NUOVA E.: U U O JJ A --,--------------:-- )8 marzo WU -- RICORDO DI G E-S M UN DO I COMUNISTI IN FRANCIA vedremo probabilmente nell'Italia del Nord, e è implic,to nell'all.e9u,ame11iu della Sinistra Cristiarta qui a Jtoma. os– servato però. come si sa, con ,;ospétto dal Vatica,wJ. l\"ess1rnoJJoi dei. gruppi res,,onsabili vorrebbe l'he i cumtmlsti L • hiteressante quanto ,'ìcrive su oue· fossero esclusi dalla vita politica di!Ua sto w·yome,uo wi acuto osservatore, 1 w:io;1e. 1l corrispondente del Manchèster 'l'utto questo non toolic, d'altro lato, Guardlan da Pariui (v. Manchester che unche in Francia sia,1 ,tilfusc, .sut L 'AHTICOLO clie segue ~ la 1,rcfa:Jo11e z\oni che potevano sembrare più oscu· Guardtan Weckly ,8 dicembre 1944). JJO· com1misti, opinioni e rea~lont che senl• a un piccolo volume 111 cut 10110 r~u• re e disperate. Pure il suo ottlmlsmo po la liberazione. t conuwisti rimango• brano tài luogo comune della vita pub• fine ~~i:I :r~/c~~~ia~:11:~a~:!~,,~an~~~u;:~ ~~"sa~~ti!::~~ 1 ~!~1t1 1 a: t,~r~ 1 ::z:e~~~ ,~~:c~~~l«:: :ti:::cl/te;~io~\~cK:1't~:i~ t:~caci~rivzi~t{1n'i!~ 1 t~ta~ 1 i:cl~~::a~t~~ 1;eon<rnce di storta e filosofia 11el liceo duri, che avrebbero richiesto risolu• mente dulle simpatie ideotootche, nt• untz fierissima ortodossia, che non anl· ,ci,uHIJìco Cf1vour di lloma. Arrestato alla tezza di declSlone e impegno di azione. tengono credito e favore. La uente ri. mettano ci sia saluezza fuori del par– fine del uen.11ajo 1944, per attività ccm1u- E qul st rivelava, dlett·o la mitezza e la corda i comunisti di Ch6teaubria,1t, tlto. e che 1lOn tollerino 11el partito ni#ta, e- tradotto a via Ta,•o, U Ge,mundo bontà del suo temperamento, l'insospet· che. mandati al sacrificio, marciarouo opinioni anche di paco aberranti. J co– iubi ver 1>iù di un mese atroci torture, tata energia e rermez1.a di uno spirito i,n.perterriti al ca,lto della marsiglieM:, 11iu,1istt opplai,do110, si dice, alla sicu• ohe •uvJJUrttJ cu~, animo fntre1,tdo, senza rivoluzionario. Noi abbiamo In gene- ricorda la morte eroica di GafJriel Pérl, rezza, alla legalftd e all'ordine repub• elle do.l •uo labbro uscisse una &olo pa. raie delle false idee sul caratteri ri· le loro numerosissime prove di corag• fJllcuno, p11rchi frtendonu che a maute• rota cumwu11ierte11te a dan,w del comva- voluzlonarll; immaginiamo degli uomi· gfo, clt diilciplfna e d'efficienza nell'a· nere l'« ordine revubbllc:ano » sia de• u,1.t.SoHuvosto o giudizio dal ,wzlsil, fu nl in continua eboll\:done e pieni di non.e clandesHua piuttosto che il loro stlnota una milizia ritJolu:lonario chtt' !!,":~::~~:~/ morte e irucWato ,11:/le fos. :gfn:i~!~~~tl~~~a~~~e~~;~~ti~l!as~: f~,~~~i::;~e;:,:ndJi fa"i~n~~av:,am::i :if: ~~v~bf1~J:r;;;:f1~at~ %,~''l~':r:":::~.!t 1 frnmmenti di pensiero Q.U( racco!· ~~.v~i~ ~~:.~~~~~~ ~~g ~~~f~=~~1i ~eo:;:~~~~ t::s:b~ dlalbt~;~~: 0 sr::t:·. :~ct°~:t;:,°ru~ggJ: 0 ,~~o<':::ru~~~! ::;11~;. J.t con infinito amore da amlci fedeli con atti di decisione fredda ed impla· 1:iont chii dt quei fatti tenta ora l'Hu· e pur mantenendo 1 loro uomi11t al po– J)OS.:;QllO dare, a chi già conobbe In vita cabile. Gesmundo era uno di questi; manlté. tert, reclama110 il diritto di poter rin• G\oacchlno Gesmundo, una traccia e ptù volte mt è accaduto di osservare Anche oggi , comunisti si mmltenoo· neoare. ogni protJvt-djmMto oovernati•• ideale per riconoscerlo; ma chi non ll suo sguardo. di solito pieno di dol· no disciplfoali; non.· danno la scata,a vo che loro dispiaccia. Il loro organo, cli~ questa fortuna non riuscirà pur- cezza. trrigtdirsl In un'espressione dura. al potere; non tentano d'esibirsi, nwu• z·Humantté, sembra, tn PolWca estera, n-01>1>0 a farsi una idea adeguata della nella visione di un còmplto da attuare tondo u(I.Osulle spalle dell'altro. Man· intento solo ad appoooiare le Iniziative sua llersonalità veramente singolare, e senza attenuazioni e compromessi. tengotto tmo stile austero, e l'austerltd, del Cremlino o a e~heootarne ,e opt- • uo\'ra aftidarsi ai ricordi e alle im· Ma, fuori di Questa severità morale. in u11. tempo quasi di carestia, riscuo• 11ionf, fino al seg,io elle, il qiorno della 1,ress1oni dirette dei Suol amici. Egli e!(li era molto tolleran1e e scevro di te il vlauso universale. Il loro senso visit.a di Churchill a Parigi, L'articolo scrisse l)OCO, pur avendo meditato rnol· ogni fanatismo. Lo vedevo quasi 1uttf dell'autorità è preciso, e quando l'u/fi• di fondo, invece di dargli fl betwenuto. to; e non J>er pigrizia o perchè fosse i giorni e talvolta polemizzavo amiche- cto f)Olitico del partito ha preSQ untJ trattaua dell/$ 4imfs,tont tlelt'« anti.ço – cllstr<Htc;> da altre cure, nta per propo• volmente con lui; ma non ricordo che decisione. nessutto piU la discute. Non viet.ico ministro degli esteri tn Sviz• sito. La sua vocazione era quella del mal vi sia stato tra noi Il benchè mi• st puù rJire altretta,tto delle ,·isoluz·ioni zera •· missionario, r.on dello scrlttore; ma nimo urto o risentimento. Egll soleva del congresso de1partito socialista O ciel Chi spera fn. un avvenire euro-:,eo sarcblic diventato a_nche uno scrittore concludere le nostre brevi dispute con Movi,ne,tto della liberazione naztunale, 110,i pii, dila11into spem a,icile, neces• - perchè ne aveva le doti - se avcs• una maliziosa esclamazione: « eppure. che il pufJblico t tratto a considerare soriorilente, che verdurf e sempre piìt :~,/~\'!~1oe,;i:li~a';! l)~~l a~~~~n~t~~ pro~e~sor!i fintremr, ro1 metterci d'ac- come di$COfSi inconcludenti, a.tpt:ccun, :~grc:;~~{~~1'!ct,t'R~.::ra.t;a cte ";:!~;~. m·t:sse scnmo la necessità di auuarla ~~ 10 •~nefe~~~t~ e~~ ~=u~:~~e d~; clo che lt confennino ' fatti. ,t ripercuota nella r."itaInterna dei sin• .rnc.-neper mezzo dello sci tllO, oltre che cordo con lui. pcrchè, sapendomi ani· Il risl)etto per queste « virtù• comu- t,ell esem1)10 e della parola ,•irn Ma mato da un Idealismo (nel buon senso niste. 6 conditJiso anche dal cattolid; :~lieP1~~~iu1;~~e:!~~ ~, 1 :t,t!n~ f !~~:,~~/ Csoia ru interrotta troppo presto, lf\,lan· tradizionale) molto simile al suo. non .l! aury.ac. per esempio, se ne fa propa- fufucia tra i gruppi politici che devo-· uo am>ena-- eomìncia--..a- ad estendersi. poteva neppm,e Immaginare- che-lo- (landista, e rl~sc~ a cre<ire ml wtesa <1all;,1pic..-colacerchia degli scolari - giungessi alla fine a un epilogo diverso. c'!,e prolurioa l az,~ne comun~ d~lla re• no i-n.essa contJivere. ~ <1ove.l'cscm_pio e Ju paro,l_aerano sur- Nel luglio del 1943, quando 10 r~· ,,.s,e11.::a. (Uri, simile stato d ammo lo u. Dl. tu:1cnt1 ...i ad un teat~ò. più vasto. vidi dopo alcuni tnesi cli lonlananza. La :;ua_era un~. m1ss1one di solida· lo trpva! più ;lcceso e vibrante. Sen· ==========================:;: rietà e eh fratermta umana, che mpl_to Uva che la sua ora stava per scoccare~ wrdl\''amcme prese co_lore e ac!cento e non sapeva che snrcblic stata la sua politico, quand_o egli s1 convinse che, ultima ora. i\.11 disse che s'era deciso a solo atu averso la 'J>Olitica e per mezzo lsc1iversl nel partito comunista. per del conrntto con grandi. masse di di· iniziare il lavoro a cui s'era preparato scr~<tti. essa avrebbe 1,otuto Iargamen· da lunghi anni. Volle che lo prescn· t,e irradl_arsl e ct1,:enlrc veramente er- tassi a Ro,·eda cd 10 lo accontentai; hcace. F'1110 al 1943, egli non militò tn ma ml è rlma~to nell'animo un oscuro 11('~,:;un y~1rt1to, ma. ~ià da anni si a~- rimorso di non aver ratto capire abba• oa,·a oriéntando spir..~ua!mcme verso 11 stanza alramlco. (che in <1uel gior· comuniSmo, come I 1nd1r1zzo t>Olllico ni era assillato •da molle cure) qua· 1>lùconso~o al suo tem1,erament~ e al le recluta di ecce-~tonc lo gli prescn· .stiol Ideai•. Ma lo tratteneva dilli \seri· tavo. Poi sopr.ivvenne il tragico set· versi una certa preoccupazione di es· tembre che <'i divise di nuovo. Lo rl· sel'c. tro~po vincol~t? nell'azione e nel· vtdl una volta sola nel giorno di capo- 1.i hbcna della cnllc:.r, a cut non sa· danno del 19H: ca1>II.dal suo parlare pcvu rinunziare, anche_ di Crome a! te· un po' riservato, che egli. era lmpe· stl di l\larx e di Len!n, chè assidua• gnato a fondo, e cli raccom:indat di mente studiava e mechta\'a. Intanto ~ usar prudenza, pur S.'lpendo che ogni esercHava a praticare il suo comuni- raccomandaztane era inutile. .Slll\l tra gli scolari e lra gli amici, con Dopo Qualche tem1>0, ml giunse la una $IOIICcitudlne ed una alJnegazione tiotlzia del suo arresto. delle torture Jliù che rare in un gto,,ane. da lui subiti! con \ntre1>ldo stoicismo. .:\ n~va messo su un a1martamentlno della condanna a morte. Vlssl giornate con mollo gusto, e quando lo lo cella• di ansie tndlciblli. nell'Impossibilità di vo c:ol dire: • Gesmundo si sta prepa· rar nulla per Jut; 11 ritardo dell'esecu– J'ando il nido•· egli rispondeva sorrl· zone ml fece concepire la speranza che <,endo - con quel suo sorriso buono, potesse salvarsi, ed anzi corsero voci un J>O' velato di tristezza: « ma no, che si rosse salvato. :\la sopravvenne il professore, bisogna che io sta libero fatale 24 marzo a farci piombare nella per poter menar le mani a suo tem• più cupa disperazione. J,lO! ». E1>1>ure, e~li era nato per_ la vita Ora egll non O più. Quell'alba della wmlllare_; ma, nnunzlando a formnrsl liberazione che Insieme avevamo so- ;i:~\-~~~~~gl~~ ~l~~a·J\~~~!1~e;l~e u!~~ ~r::~slrs:r~I~, l~ee~;~~ t~~;!~ wglleva nella. sua casetta_ ?SPltale, di· senza che egli sia In mezzo a noi. a ,·1c1endo q~1ot~dtana~e~te l pasti col comunicare agli uomini troppo presto gto,·ani plu b1sognos1, tn un tempo tn av,iltti il calore della sua fede e la cui era tanto difficile e costoso procu· luce dei suol ideali. E nel momenti In rarst i viveri. Egli ave\'a I~ gioia di cui anch'Io sono preso dalla deluslo• donare; e, poichè no~ era ricco. la\'o• ne e dallo sconrorto, ripenso con Inti· rava sodo. dando lezioni private, per ntta tristezza al mio caro Gesmundo, Potere esercitare la s1:1a ospltala~à. e associo la sua Immagine a quella di (.~u;,1ntcvolte ho partec11>ato _anch IO Albertelll. di Colornl. di G\nzburg, di alla sua me!1sa n~lle grand,I r1corren· Canal\s, (11 Pètruccl e di mille e mille ze, o della_ riv0Juz1one russa o di qual• altri giovani conosciuti e sconosciuti. che v1uor1a alleata! Egli sceglieva al· stroncati prem.ituramente, quando più lora con cura i_!!ommensali per O\'cre l'opera toro sarebbe stato necessaria un ambiente. p1u omogen~, e prima per aiutare questo paese a risorgere. della cena r1con:I? che ca riunivamo Troppo dura è stata con noi la sorte. tutti nel suo stud!olo per ascoltare ra· concedendoci la libertà con mano tro1>– cllo Londra e r~d10 Mosca e per aver po avara. e falciando nel frattempo a eia lui un e<1uilibrato commento sulla migliaia Je vite dl coloro che della siluazione militare. Sa1>e\'a con molta libertà erano pltl degni e che erano ab.llltà interpretare l comuntcatl ed capaci di suscitarla negli altri. Potrà onentarsl nella folla conrusa delle no- il ricordo del loro sacrificio colmare !I tl1.ie att!nte alla stampa o ad altre vuoto della loro viva 1>resenza? Una fonti plu sotterranee: e sulle grandi cosa solo lo lascia sperare: ed è che <-:-arie geografiche punteggl~1te di elise· essi sono scon1parsi In un momento gni c-oloratl, ~he IO(?pezzuvano le mura culminante della loro attività, in mo• <lei suo s~ud10, egh cl ~accva seguire clcJ che la loro figura appare concentra· i p1·ogrcss1, ed anche, alumè, l regressi ta e ingigantita nell'atto del loro su· clea-li eserciti amici. premo s.,crllìclo. acquistando cosl nel Poi a ce,~a. lne-Oraggiatt da qualche ricordo quella forza e quel prestigio. bicchiere eh vino generoso e da qual· che difficilmente pub conservare, di che pietanza che egli stesso cl aveva fronte al suol simili. una persona vi• r,tt10 1>reparare con cura cll buongu• va. Spesso ml accade di pensare cosl staio. ci lasciavamo prendere da un'on· a Gesmundo. non più come allo scola· tiata d'ottimismo e compensavamo cosl, ro di cui ho guidato i primi passi nel• wn ~,romettenti immagini ciel futm-o, la via del sapere, ma come a u'n Ce· la tristezza e l'ansia dei giorni .scuri. smundo trasfigurato dalla grandezza F~ 1 l a,·eva una fiducia incrollablle nel· del sacrificio di cut io stesso mt sento ran·enlrc e sapeva inronderla negli a· uno scolaro' bisognoso di guida e di miei senza enrasi. oratoria, ma con sostegno. E allora dalla tristezza del c1ucl suo J)arlarm1sur.'.Hoèsobrio,ccon ricordo scaturisce un motivo nuovo di <iuclla lucidità di giudizio, che non si conforto. oscurava neppure innanzi alle silua- GUIDO DE RUGGffiRO PROBLEMI DI COSCIENZA P RESEXCE, il seUimaitale france• se che si 1}ubblica c,ui a Roma, serve eore9iame11te, 11ellesue smil• ze vaoù1e, a Jarc;, {Jiunuere reco di voci c cose di Francia. E' ima funzione as.iai ut1!e questa di ambasciatore di idee. di cui oli slamo grati. Gli articoli che ella e ri1>orta,spaziano dal!a va– litica alla letteratura: vi teooiamo spesso, come è tooico trntta11dosl di u11ll te,ukn,:a e di una' diSJ)OSiZi011e SJ)iCCUt ta degli a11imi fro11ccsi, punti dt vista e casi psicoloqlct e moraU, che cl i~· dU(;ono, di rimando, a porci dei pro– blemi, a moralizzare. Cosi cogliamo uno spunto fo. un ar– ticolo (L'uomo, li 1·omanzo e li reali· smo) di Jleité Taver11ìer, apparso rni– .:ialrrumte tn Les lettres rram~aises. 1·averni11r dice: « la coscie11za della condizioric t.mw11ane rinforza la pre· carietd »: e 1' suo assunto I di dimo– strare c.:hc,polchè f modemi sono (liutt· ti a una co.scie11za più arn,rufu11dita e raffinata (e .•wppiamo mealio dei orec:i i{ nostro luogo nell'universo •J L'arte di oooi rappresenta un mo,ulo molto più fluido e torbido, Janta.<;ticoi11.sie– me e disi,1teorato, pieno di forze osc-u· re •e contradditorie: « l'uma11esimo del secolo ventesimo - soggiunoe - ri specchia un uomo le cui verità ~ono tutte fra,n.,11e11tarle,e ili urto fra loro, inculca,u:tooll u11a vivissima sensazio– ne delt'assurd,0 1 11ella coscie11za di un mondo fi1tito •· E' tm Quadro, questo, di comJ)leta danna.zlo11e. Se si toma ora alla pl'l· ma frase citata et ~i accorae che va corretw a q11esto 1n,odo: « ('esas1>erata coscieri.:a della coudizionc uma11a ne rinforza la precarlctd •· C'i di fatti u11a co.~cienza i-mmediato, sana, che avtJia al bctt fare, e c'è una coscienza rifles· sa, tormentata, che a poco a poco si fa amara e pesante delectatio e chitt· de l'uomo nella prigione del solipsi· smo. Quel senso di precarietà, se non è conterluto, annotato semplicemente come un ricordo e u,i ammonimento (e allora fa armonia con la forza, la sicurezza e l'orooolio -umani, attuten· done il suono troppo crudo,· è il trem· blcment dt cui parla Gide) quel senso di prcc:arictù, si diceva, può dive,i;are compiaciuto decadimento e principio distruttivo. Dovo aver tanto i1westic,c1· to, tanto csallalo le funziorit della co– scienza. oggi, per salvarne l'inteorltà, è forse giunta l'ora di lW1itarla; limi· tarla. 1tor~per rendere ali animi ottusi e opachi, ma pcrchè l'uomo si rasse– rent, perch~ esca dnt labirinto,, degli scrupoli e dal ,paradiso artificiale della sua e.statica disgregazt011e. u. ni. LE CATEGORTE DELLA POLITICA U ~O scrittore tedesco, lo Schmidt, diede alc1ml anfll fa la più per•' fetta definizione della yolitic11dal punto di ·vista del r1ozismo. t·uu sc(!lfrì che, Cl)mé forte si svol9e neU-tlmhito dell'a11Wesi tra il bello e i{ brutto, ld mornle tra il t,e11ee il male, lo scienza tra il vt:ro e 1' falso, cosl il terreno, 1Jroprlo della ])olitica è l'a11titesl tra · l'amico e il 11emi1:o. Questa deJìnlzione delle cateqorte JJ(l/iti.che tJale riaturafmente, 1101t -5oto a inCù;iduare i ravvorli tra oli $tali, ma anche 11elrintenio di ou11tsinc,t>lo stato, a determinare quelli tra t pur· titl, e• in ciascun partito, quelli tr,, , gruppi !• al'indiuidui che iend?110 a pre,){/Jerc. 1:.·. poicfll l'a,itttcsi tra :mii· co e nemico ,ion ha altra solttzione che la guerra, estema o citJlle, l'otU · vitd politica viet1e a col11cidere con l'hobbesiarw 1.lellum omnium contra omnes. E pe11sare che il povero Hob– bes. oià tanto malfamato ai. suoi tem– pi, era partito oppwlto dallo 'J)a.ura di mm ouerra di tutti contro tutti, per co11siclerore la politloo come un me:zo per impedirla, No,,. si può dire che 1l 110::ismo e Il fascismo 1w11abbi,1110seuuìto la le· zume, prima con lo slermi11are i par· liti che si 01,poncvo,10 od essi, poi co,1 lo ~termi11are i proprli nemici inter– ni. e in/ine con io scatenare ,ma guer• ra ac11erole, da cui csst stesst escono sten11inati. Cosi la politica è divenuta una specfo dl arte saturnia o cminiba· lcsc:a, co11 una. meta che si,pera lo stesso connfbalismo, perchè culmirta 1n w1a nwstruosa autofaota. A tuli aberrnzio11tporla una deviozio- 11e iniziale, che iiotrebbc sembrare po– co nocitla, ma che la forza della logica sviluppa poi i1t tutta la sua ampiezza. Vt fronte a queste nwstruosit!ì dei ra· oto11atori uerma1,ki, ci llppare co,iso· lantc il fJum1senso pratico, maoarl un po' banale, ma sano. dello scrittore an– olosassone da me citato itt tm prtce– de11te corsivo, che clefinl la politica co· me rartc di risolvere ima controversia cori uri compromesso. ,;. d. r. LIBRI RICEVUTI E. FUETER, Storia dell~ st-Orioartc· Jia moderna · trad. A. SPINELLI • Napoli, Rteoiardt, 19-14• 2 vo!I. • L. 300. PROUDHON, La schiault1ì dell'uomo. a cura di G. SANTONASTASO · Ro– ma. Granat.1 · L. 75, M. ,BONTEMPELLI, Notti • Roma, Atlanuca. 19-15, L. 85. S. ALLOGGIO. La mia novella • Ca• Trani, Vecchi, 1944 • L. 20. A. RITTMANN, Vulcani · Napoli, Editrlce 1>0litecnica, 1914 · L. 150. •
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