La Nuova Europa - anno II - n.7 - 18 febbraio 1945

--8 ------------------LA NoOVA ~VUOPA -------------- 18 rcbbr. 10.15 -- carbonlZz3U. con l vcslltl splega;,zau e senza vlta. In mare, presso ta s1()ncla, altri morti che secondo 11 flusso e 1I riflusso. ondcggtnno, H vlso ncll'acqu:1. LontJ.no contro l1 ctclo tornato puro, 1 palml?J. achlantatt. Più tardi, ln una scena che le dlvlsc Ug,ate e rt1mell· che del solidaU rendono bizzarra e barbarica. l morti scendono tn mare avvolU nella b3ndlcra. Come sl vede slamo onnal lontani dal censore che tagliò 11pezzo del leo– ne In Afrtca. f)O.rla. Eppure gli nomini non sono camblatt, sono cambla,c sol· tanto le condtztont. Eravamo In pace dovevamo CSSC'rc h·III. slamo in guer· la dobbiamo essere sptctall. Cl\,, n.or , si vuol rare del 1>aclf1smo che s,,rcbbc fuori luogo, S\ vuol soltanto osscn•are che li cinema documentarlo, a SCOPo di propngando, cl ha messo sotto gll occhi cose che tn altri tempi nC'ssuno che non rosse soldato avrebbe r.iai po tuto vedere. Jndubblamentc la propa• M u s ganda di guerra migliore è quLlln tll mostrare come si ucctdono glt u1,,mtnt. Tutte le scene meno cruente di Un giorno di Guerra. alcune assai celle. ai fini della propaganda non ,,aJgono quell'agguato al soldato tedC!fCOquel· la mano che penzola rnn la crCK'eun• ctnata all'indice. E I morti ame:rlcanl ispirano naturalmente pietà ~ voglia di vendicarli. Ro detto che la mtgllore prop,agan· d;;.di guerra è mostrare come o;:\ uccl• dono gli uomini: e. Infatti. essa desta nell'animo umano un \stinto be· ulno. feroce, spietato che nulla ha a che fare con il patrtottlsmo anche 8(1' per caso, nel momento pr($(!'nte, ne 81a 11 compagno tndiv1sibl1e. M.i no I sarà sempre cosl. Domani, salvata la pa· u1a. si pub temere <'Ile agli t.omlnt resu la nostalgia di questa S<'mprc possibile caccia all'uomo. ALBElt'l'O MOHAVlA I e A SENSO DELLA VlT A ASSOCIATA I O ho l'Impressione - e saret ben mtnfmum di senso di solidarietà, sen– lleta di errare - c-he il comronto za cui un P3ete rimarrà sempre a un tra gli ttallani e alc,mi altri i:<>poliUvello Inferiore di cultura e d1 c'vtltà. non risulll favorevole o noi per ciò Quel senso per cui cht lavora lavora che riguarda U senso della vita asso- lx-ne non In quanto gli rende di più 0 ctata. L'italiano. ln masc:una, ha buon gll assicura la conllnu1t.\ dell'lmolego; cuore, è caritatevole, mc~ davanu al ma In quanto egli sente la dtgnlt...-\ e ia la mlscria del suo pro:-suno lo aiuta uttllt.à collcltiva del lavoro ben fatto: anche con sacrifìzto; ma gli ma:1ca ti e questo senso pub averlo tanto la spaz• senso, che probabllmente deriva da una zlna (In Gcrmnnla, come In lsvlzzera lunga educ..1zionc,di es:;cre parte di un son le donne a spaziar le strade; molto t.utt.o, e come tale, di ~vere tmmccila• bene, In verità) eh-e ha l'amor propr:o t.o intcreSSe al buon andamento della della pulizia d!.!Isuo rione o del suo collctUvllà. Anche nella sua carità. nel· vtllagglo, quanto ti meccanico che la• le sue elemosine e generosità l'ltali:mo vora a strumenti di pr<'Cls\onc, ed ha resta tndtvlduallsta. L'tnglese, ll tcUc• l'orgos;llo della buono fama della sua cll~ ~~n6~~z{r~o~P~~o d1~~/t.~:n~(~ dl~g- questo senso manca. lo o la spaz• carit:i.t.cvoll , nè più generosi dl lut; zm;tradc cercherà dt cavarsela co, me– torse lo son meno; tn compenso pc.,sseg•nomo lnvoro possibile (e le strade sa– L..---------------------------'l gono un senso di vita a'iSOdata rh'egll ranno allora ciò che son oggi a noma non ha in troppi quartieri: una sentina d'im· L'ARPA DI CASELLA Q UANDO In Grccta era rttenuto In decoroso Ignorare la musica, il dttadlno colto. il cittadino pcrfet to era Indicato con la qualifica di ,nu· aico!. Ftorcnll erano ie scuole ovun· que aperte allo scopo. e In queste scuo– le, nelle toro armoniose risonanti aule, furono cducall Platone. Aristote– le, Ari$tQ6SenO. E' n pertodo aureo della Lyra. del· la Cethera e dcli' Arp3 Pectt.s, antena· ella nostra ari,a cromatica. La ce– U1 lo strumento nobile per cc· ccllen . Lo trombe, l corni, li Lambu ro, 11 sistro, 11 triangolo, l cymbali - strumenti fragorosi - cr:mo bandili dalla musica « classìca ». Solo la voce umana e e l'nulos • Il nostro flauto, e– rano dcgnl della sua compagnia. La priorità di vita dell'arpa e dc1 flauto su tutU gli altri strumC'nll è documentala dal bassorilievo della Grande Piramide, che rlmontn a l>iù di 4000 annt avanti Cristo, dove si scor• gono otto sonatori di arpa e due dl flauto precedenu un coro di cantori Ancora. dopo secoli c sccoll. la Ve– gliarda, rinvigorita con altre corde e accorgimenti meccanici, hn nell'Otto– cento momenti felici. Ma è già storia dt decadenza quella che !a dcli' arpa lo strumento tipico delle fanciulle be– ne educate. Con la lingua fran~ e U n:.crlet· to a tombolo l'arp:i è tnfatU oggetto di una aspirazione educativa di quel secolo. E' un panlcolare e dimesso ideale romantico. un <'Ontorno a una vaporosa, ambigua moda, un souile e ventilato metodo di &enUre e conce– pire la vlla. Gaetano DonJzctti. con ti suo celebre a solo della Lucia, tutto svolazzi e scale. da cui doveva nasce• re la lagrlmosa e risibile Preohfera d"una ticrofnc, per pianoforte. hz: for– se lnvolontarlamente toccato 11 r:unto più sensibile di questa leggera e vo– luttuosa poesia arplsllca. ondeggiante ln un cielo tullo solitario della grande mt1slca ottocentesca. A poco a ))()Col'a11,a decade, perde le Innumeri falangi delle sue clienti u– dolesccntl. Oarbaramente ti plariofor• te la soppJnnta. Il pianoforte a coda, che per un verso è In stessa arpa ada· stlata e Jnchlodnta nella &ua cassa fu· nebre. guadagna e conquista le donne dl tutto tl mondo. li pianoforte, col suo Inevitabile diploma, diventa per costoro, purtroppo, un elemento lndl· SJ)Cnsa.bllcdl e cultura•· Cosl la gra• zia, la gentilezza che l'arpa aveva co– munque conferito un tem1>0aU'= sue cultrlct, se ne sono partite meJanc» nlcamcnte. Ora Il suono a percussione del nuovo mcravtglloso strumento, tuttavia tanto metallico e laccrant'! sotto mani inesperte, I non domi !}~dlfu:~e ~e~;l flr~~~ ~~~ nofortc, inaeprtto e reso come folle dall'tnvu.antc, !acile abuso del pedale, della risonanza (votgannente chiama– to « del forte•), ra davvero rimpiange– re quòllo dl8creto e titillante dell'ar– pa strumento candido per eccellenza. E. un candore che con l'agglunt.:t d'un po' d'oro 1>orpora sta nel regno geometrico del bianco e nero. E come è felice U vcc,chio e saggio compagn;:, dl storia, l( flauto, Qunndo pub tesse– re, accompagnato da Jet, le .!rue melo– die, trisll o gaie, languide o austere. Sotto braccio vanno t due. godendosi ,una e stelle. silenzi e Infinito, e In to– ro propl"la iingenult~. le limitate rlsor· se non dànno loro Pensiero. G Da H!indcl a Mozart ,da Saint·Sai!ns :r Debussy l mu•lclsti di grido hanno ,presentato Il loro partleolcire omaggio all'arpa. Omaggi tutt.avlo brevi e ra· ramente allo scopcn.o. pcrchè quas, sempre accopplaU o all'orchesu--.. o a qualche singolo strumento, violino. organo, tlauto, v10Jonoello, viola. Implicitamente essi le hanno C061 riconosciuto Il suo chiaro caratter1. ornamentale, la sua diCF.c-oltà e ln('apa· et.Là a esprimere un vasto e ricco mondo sonoro. Ben altro è avvenuto det violino, de! v101011crllo.dcll'orr,t no, del clavicembalo e del pianoforte La letteratura di quesll strumcnU van· ta milioni di opere; e le i,lù belle, del più grandi compositori Chi sono In \'CCC gli autort dell'arpa, quelll doè che a essa hanno dedlc:Ho le maggiori cure e Ispirazioni! Modesti composito– ri.. seppure virtuosi del loro strumen lo. un Tedeschi. un Tournter, un llai sclmans, un Godefrold. Ora Alfredo casella. con la sua So– nata in tre tempi, rC\!ent.emeut.c ese· gulta con bella poesia, da Clelln Cat. LI Aldrovandl a • Musica viva», tenta la grande prova: Portare l'arpa sul piano degli strumenti capaci di esprt mere da soll tutta la vasta gamma della musica moderna. E' probabile che all':mnunclo, la ve gllarda abbia rabbrividito. Lei, la dia· tonica, l'amante della consonanza e dei drappeggi, alle prcsc con dlssonnn· zc e problemi dialettica; lei, tutta ara· bescni. scale strisciate a dCAìtrae si nistra, a tu per tu con gtochl di e pu· ra forma :t con un cllscorso mu~la dove l'esecutore e lo su•~ ascoltatore so!lo chiamati dall'autore a collalx>ra re at richiami musicala, a quel rotUn· tendere, al rimbalzare ellltllco, caro ai musiciSti moderni c, a Casella in specie. Ma ca.sena la sa hms;a. Si trattava per lui anzitutto dJ. un e problema strumentale, U quale è stato bene in dividuato, e In gran parte risolto me– diante una tecnica clavlceml>allsllca assai vicina alle reali possibilità tecnt che detrarpa. La scelta del matcrtale temauco della sonata è SP001anea· mente !elice, in quanto Il e pathos• ca selliano st orienta e si risolve per sua Inclinazione in un sct.t.t.cccnusmo, com· passato si. ma pure brillante e aereo. Cosi anche le proJ)or,;lonl, la durata del tre tempi. saggiamente contenuta ln complessivi dicci mlnut.l circa di musica, tra cui, come sem1,re In Cascl· la. 1 movimenti rapidi sono In l,lt·eva· lenza. G Non è improbabile che nel Ducmlla casella sarà chiamato ;lcr antonomasia e u compositore degli allel"r1 con spi· rlto •· Qu1 la sua espertissima mUSlca· lità raggiunge davvero un'espressione personale quanto mai gradevole. E' un tutto scorrere intelligente, .tlluslvo. coltivato, ricco di venature variegate. cui l'Jtalla della Tarantella. del Sai· tarello e della Giga è intimamente le– gata. Per un verso quesu allegri ranno pensare che gll adagl caselllanl hanno. come scopo ultimo, la loro risoluzione tn essi, quasi espJos10:1cper una gtu· stifìcazione superiore. Perchè qUi pro– prio le zone ombrose della musica ca· selltana acquistano queU' e umidore, che t sUOi adagt solitamente non han· no. Qui, quella « legnosità», che I cri• lici di Casella deplor1no In lui, !a pu· re pensare che !ra 11legname dcli' e ar– tigiano :t Casella vi sono pure t resl• nosi alberi del pino, e Quelll della gom· ma e del latte, salvo che essi, per !ar scorrere li loro prezioso liquido, han· no da ricevere favvlo d.il ritmo ra· pido, agtle, tutto nervi guizzanti. Ecco perchè. nella produzione casel· liana, la sonata per arpa acquista un particolare valore. 11 suo movimento centrale, una Sarabanda, non ha ln· fatti assunti melodici Impegnativi Partendo da una rlevxazlone secente– sca, lentamente danzante. CSS.'l si spande in un campo parnassiano dove li dorato suono dell'arpa è lndics:tissl· mo e insostituibile. Casella è l)OM.ato per suggestione a ricordarsi della sua Favola di Orfeo, di cui nella seconda parte della Saraba,nda lm~ega a1cune Qualche giorno fa ~~ una c!rcolare ~~~~!tc:.,z:Jòn~!i~nf~~~~:~~gnd~. ~r~ esterna-ognl aggettt\:O èsupcrtluo - potranno mal battere concorrc.nZ..? stra· avendo detto a una donna che ml &tava nlere anzi obbltghcranr,o tl più arrab– davantl nella feroce stretta: • Mi vuol blato' nazlonallsLa a ~rvlrsl di ap;oar"ec. dire dove scende? Se scendo prima lo, chi stranieri. favorisca lasctarml paS3.:lre • - n.?ebbl Nè va dlvers., la cosa nel commercio in rtsposta: • Scendo dove ml fa co- nel quale un oaesc è a.>preu.at.o e fa modo. O che ci rnanche~be altro che danari In quanto si è fatto un:i rama di avessi a fare U comodo cegll altri •· RI· onestà e di attendibilità; menl!'e l'a· sposta, come ognun vede. quanto sgar- stuzla. quell'astuzia che consiste nello bata altreuanto sciocca. ma che In fon• spcdlro le casse di frutta con i frutti do non rivela altro che: roancaru..1 del belll alla supcrflce e smto quelli me– senso di vita associata. schlnl e bacati. nel mbar sul n1Plrag• Esempio più grave. Franzo il\ casa g1o, net fornir merce più scaden:" del di gente molto ricca, senza tradt1.iont. ('amplone ccc., si risolve Poi ncl!.d per– Non è un t.nvlto a pranzo: oon :, per dita del migliori mercati. Eppur anche ca,o essendo venuta a portare alcune n troppi son mosst dal tau.te : e Sa• noui1e. Trovo un pran/,0 ottimo, & cul re~~~ b~leifa· :~1...~· associata: que: sen· nulla manca, nè il cacio sugli ~pa!!,hCtll, 90 i>er cui _ come cl òlcc Cantl!dus· btanehlsstmt, nè lo zucchero net cafTò nò credo che esageri, avend0ne vlstO (caffè autentico). Non posso trattener· numerosi esempi durante l'allra guer– mt dal dire: • SI capisce che. dovr. certe ra - I r1ccht tnglcs1 non ricorrono ramtglle mangtano cosl, ce ne sian? alla borsa nera (e cosi, da loro. la alt.re a cui tutto manca• La patlrona borsa nera non è ne1mur nata, e\.1den· di casa non sente la punta; bon.aCf'iona ~~mY:~~1,~ro v~n~~~ar~ ~~lt~~·rv~:~ I18l)Onde: •Saremmo ben stupidi non pcrchè lavori nelle orllclne, e scopano le le pare, se, potendo m 3 ngtar bene, 81 loro crisc da sò. hanno rinunziato alle ~ mangiasse male». Mancanza del senso loro automobtll pur aver.do moJt, più di vita coUettiva. . maochlne e denaro di noi, per un- sen· Questa mentalità st n"'-·etaPlù wave- so ctvtle di dover tutU concorreJc col mente ancora nella scelta della <.i:rrle- sacrtftzto e ti contributo tndivtduole al• ra, FraS\ come: e Sarei un beU-idlota, lo .sforzo enom1c che compie u pae9.'.!:, ac, Potendo guadagnare di più ~ fare al aacrfftzto di quelli che alla guerra una bella vtt.a facendo nngegnere. o U danno In olocausto ben più che un po' piazzista, o (qualcos'altro) facessi U di bene8SCrc o un po' di tlcgattZa. professore di scuola mooia o, peggto, St. lo mentirci si dicessi che credo l'Insegnante elementare• che molli Italiani e molte Italiane rl- A pl'Ol)OSlto del quale ultimo, ricordo nunclno spontaneamente ad un abito scm1>reuna cosa che cl raccontò Piero che hanno ti mez7,0dt farsi fare, a un Glacosa In una conferenza di propagan~ piacere-della tavola. che sono In grado da dell'altra guerra. Non amava l tede- di procurarsi, per 11 solo penster,> che echi, eppure dovette confessare dl ea- cosi facendo 11 loro sacrlfìzto ridonderà scr rimasto molto lmpr:!SSionato da un a beneficio di qualche partigiano. di maestro elementare che aveva trovato qualche bimbo povero. Eppure t parli· un giorno In treno tra Monaco e No· g1ant sono la nostra vittoria dl oggi, rlmberga, e che gli a~eva parlato a e 1 bimbi del nostPO popolo sono l'Ila• lungo di metodi, di rl3ultat.l pedagogl· Ila di domrml. Eppure un paes<' di· et; e all'osservazione cli Ciacosa: Ella vcnta grande, vro9'11ero.rispettato. po– oma, sl vede, ta sua carriera; « PPrchè tente quando ha questo ser.so che Il sa• no' - aveva risposto· - lo ho co~en· crlflclo di uno è li bene di tutU. che li za ·di essere una ro~lla modesta, ma dovere compiuto dall'uno è la prospe- utllc dell'lngranaggto sociale del mio ~~st.~ 1 :C~:Z~id!·e~~!tlpc~c ~~"pr: ~~ paese•· paese povero, mendicante, un paese Da noi, tnvece, ll · senso che rredo- che Ispira diffidenza, i,uò al più tspi– mlna è un altro. In fondo l'argomento rare simpatia, ma una Simpatia che addotto da tutti I ml~i interloc.utort non esclude la pietà. Ora Ispirare ptetà ~~:n: 0 as~==3r: ~re!or~n co~Wt~~o! è un trlstc retaggio. &e•.. :t. La donnaccola. la riccona. l' ln· BARBARA ALLASOY tellettuate non hanno altro argomento: • Sarei un bello stupido, se ml preoc– cupassi degll altri, se sa<:rtficas.-;l agli attrl una mia convenienza•· E' J"unt· co argomento che viene loro ln men· te, e ve Jo espongono tngenuatT'ente. Se escono dagli stretU.;51.mlconfini del loro lo, sarà al più per pensare alla !ami.glia, ai figli e da far star brne ». Ora questo è molto grave per un paese, per la vita di un paese P. per li suo avvenire. Nessuno pretende o crede che tutto un paese possa essere animato dalle tntenzio:1i di un S Vin· ccnzo de' Paoli, o anche scmpllcemen· te di una suora di carità; ma vi è un singolari movenze. Tutto li brano è magicamente giocato dl colore, di pen· stero e di armonie. Questa arpa caselllana. senza « ar– pegg1• e ecale strisctd.te . senza accor– di consonanti ondeggianti al vento. ma tutta scorrente in un bno stru· mctale nervoso e ritmico, tutta con– scia e orao,st.iosa della sua Vitalità tra· &!onntsllca. è un enumero» vtvo del· la musica moderna ttalìana. St poi essa, di nascosto, non rimpianga il tempo passato non so di.re . Può dars! POSTILLA In quanto aUa borsa 11era, aenz1 con– testare U senso civico inglese, vorrem– mo osservare che aolt h1-olest riesce molto più facile che a 11otnon rl.cor– rercl, perchl Il razionamento assicura loro tutto a necessario, ,nentre e noi non dtl neppure n pane sufftcfe"te, e quasi nulla del resto. Alla borsa nera oout tulU olf Italiani sono costrtttt a rfcort'erc, (mche i moltissimi che per le loro modeste c,itrate ne fare/lbero ben volenttert a numo. J. s. pcrb che te sue abitudini allo svolaz· zo, all'ornamentale e al colore puro le siano rimaste molto care. f: che qualche lagrlnta le veli tal\·olta gli oc– chi d'oro. Pure, l'abito novecento che Casella le ha confezionato con tanto gusto e cura le deve suscitare un po' di dvetteria; ciò che al pubblico, trat• tandosl poi di uno strumento femml· nlle, non è di.Spiaciuto mtnimameme. Que~ta sua ultlma ttrllete è stata lnfatU molto applaudita. DANTE ,11.Ll)ERIGHJ,

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