La Nuova Europa - anno II - n.7 - 18 febbraio 1945
I .. -- 18 febbr.1045 --------------- LA NUOVA i,; URO l' A ------------------- 3 -- NUOVI ASPETTI COSE DELL'EUROPA ORIENTALE I L rapido succedersi degli avve.n!• moderata. L'istituto monarchlco non è meml mllltarl e politici ha portato stato toccato e nessun sostanziale cam· nelie ultime seU:.manc a proronde bi'-mento è stato introdotto per ora trasrormaztoni nella situazione dell'Bu· nella vita economica e sociale della na· ropa Orlenlale. li fattore dominante è zlone. 'Tanto ln Ungheria quanto tn costituito dalle grandi vittorie e dalla Horuanla si è portati a vedere nella travolgente avanzata delreseroito ros- H1:f.•1òiz l'arbitro principale del :esuno so. Posl2ionl che due mesl fa parevano 1ut1:10 dei pop0li danubiani e bak:rnl· ancora incerte, sono oggi pratlcamen- cl. La Russia si è insomma addossata te risolte in seguito a nuove situaz.io- d.1:i compi.ti ardul e delicatl: bas:.a ~n nl di fatto. sare alla difficoltà dl regolare U pro- La situazione pol\tiic3 net vasti· ter- blell)a transilvano tra due Ìlazlonl .C'he rltori conqulstaU dall'esercito rosso sono tutte e due «colpevoli», che han· non si. presta ad essere giudicata con no cioè collal>orato -::on la Germania. formule unilaterali e sbrigative: tnfat· Dalle generiche enunctaz:onl interna• ti è quanto mal complessa. ln grandi ztonalLt.;ticheche prescindevano da ogni linee si potrebbe alfermare elle In 1•·1n• linea di frontlera, la Russia si trova landia, Ungheria e Romania. almeno insomma trasp0rtata verso precise re· per li momento, sono venuti al potert! sponsabtlità, caratteristiche del resto dei. regimi moderati, sostanzlalmentP. per ogni grande poten1.a vittoriosa. 1 assai più a destra dei regimi di fronte tempi sono profondamente mutaU. popolare che governarono un tempo La radio ucraina ha parlato recente-– in Franc:a e In Spagna. ln·vece nel mente di plebisctll nella Rutenla Sub· paesi slavi. pur non essendo stato carpaclta, attraverso t quali questa ~nstaurato un reg1me comunista. si estrema provincia orientale della Ce· può notare un andamento generale coslovaochia avrebbe manifestato u molto p;.ù a sinistra, un sistema di go· suo desiderio dl esser annessa all'U· verno Insomma che maggiormente si craina sovietrca. Sarebbe imprudente discosta dal sistemi llberall. Net pnL-st precorrere gli avvenimenti e preten– slavl, h1 una parola. il nuovo regime der di dare un giudizio definlUvo su si è affermato in forme più radicall. questa notizia. Quel che è chiaro. è li Forse i dirlgenll SO\•iellct ritengono sempre più deciso atteggiamento filo– che in Polonia cd in Bulgaria Il rap• sovietico del governo cecoslovacco. I porto tra le vari«: "forze socia!~ e poi\• più elevati esponenti di quel governo tiche in gluoco permetta <Il sterzare hanno fatto dl recente varie dichiara• più a sinistra. Inoltre la « solidarietà zioni (cfr. Nuova Europa del 4 corr., slava», che per parecchio tempo sem· p. 1) dalle quali risulta che li nume• brava un residuo del passato, sta da ro uno della politica cecoslovacca è co· qualche anno ridiventando uno deg\l stituito dall'alleanza con l'U.R.S.S. La clementi della Pohtlca estera sovteti· Cecoslovacchia Intende mantenere In· ca: può essere insomma che i dlrigen ternamente un reglme d~mocratlco ti dell'U.H.S.S. desiderino di avere nel (anche se di democrazia radicale), ma pacs1 slavi dei regimi che anche per sul terreno della p<>ltttca ester-J ognl la loro struttura interna siano più pro· altra alleanza è condizionata al man• pensi ad appoggiarsi ln prima linea tenimento dell'alleanza con la Russia. sultJ. Russia. L'opinione pubblica cecoslovacca ò nel· La Flnlanòia è uscita battuta <talla la sua grande maggioranza favorevole guerra, ma non ha mutato li suo regi- a tale alleanza. per \mpedlre ogni fu• me democratico. Come già alla fine tura riscossa germanic:-J.Questo è forse della prima guerra mondiale, cosl·an- il motivo per il quale l'U.R.S.S, non che ora sono avvenuti più che altro ha motivo di voler calcare la mano sul degli « spostamenti dt uomini». Nel regime democratico cecoslovacco che 19U:1, al crollo degl'lmpeJi Centrali, gli Je dà piene garanzie. · anglofili sostituirono I germanofili. Op· Un andamento assai radtcale sembra portunismo? Sarebbe. crediamo, una prendere la politica Interna bulgara, valutazione dura 42d ingiusta. Sincera· il che st è anche visto nelle recenti mente democratica, finchè esisteranno misure di epuraz;.one. li regime bui• nella loro forma attuale gh stati na- garo tende ad avvictn11rst tn grandi Il· zlonali la Finlandia cercher.ì peraltrr, nee a! tipo di regime jugoslavo. Il ma– di garctnli.re i;\ sun indipendenza rcgo- resciallo Tito ha intanto proclamato landosi secondo il prevalere delle va· l'autonomia della Macedonia. Questo rie forze in Europa. La Finlandia ha fatto può cancellare il lungo conflitto certo commesso gravi errori di valu· serbo-bulgaro e portare. a non Jont.ana taztone, ma la sua po~zlone non l!' scm· scarieIY✓.a, ad una tot.aie fusione, su ba· pre stata delle pili taclli. La stremi se federale e con un regime di slnl· solidarietà con l J)OJ>Ol\ scandinavi e la stra. tra Jugoslavia e Bulgaria. La simpatia per le nazioni anglosassoni « Macedonia autonoma» Potrebbe an– sano dementi costanti nel modo <li. che esercitare - eventualmente - sentire della maggioranza del F'inlan· un'attrazione sulle popolazioni della t! desl. Potrà essere d1iro ~r ln F'lnhw :n.'lacedoniagreca, Ma lo svilupJ)O di ta· 1,, dia <!l rinunciare o certe parti ~el ter- Je sit.uaZtone dipenderà in ultima ana• ritorao nazionale: si può tuttavta rite• lisi dai futuri rapporU tra il.ussi e An· ~~f~ ~~i;nnde~: ss~aa~1:t~:~~r.:itr:•n 1 ~:v'~ glosa.r.sonl. WOLF GIUSTI situazione, s1>eclalmente se riceverà un DI SCUOLA e 'E' un atto fondamentale dell'era fascl~1.ache fu abrogato In perio– do badogllano con una semplice Circolare: la éarta della scuola. Accolta al suo apparire dal sollU ln· censamenti uffici.ali, la €arta, Magna Chartc servitutls. non suscitò nel gran pubbllco. e neppure fra gl'insegnantl, ~i~ll~~ta;~r :i~r~~~- p~l 1 c~~n;:en~~ stie! del documento erano questi: dai. 6 al 21 :rnni tutti I clttad~ni erano al ser– vizio dello stato; al laYoro Intellettuale andava unilo e pareggiato nella scuola tl lavoro manuale e, in servizio dello stato, 1 S'iovani. potevano essere chta· mau a periodici turni di lavoro obbli.· gatorio: la scelta della carriera scola· stlca e professionale era affidata al col· legi degl'ln~na'lti; i giovani dotati di b-..ionadisposizione agli studi e prtvt di adeguati me7.zidi fortuna, dovevano es– sere allevati in istituti appositi a. spe– se dello stato. Genitori e professori, In generale, non ci fecero gran ca.so : molti non se ne curarono o non com· presero la gravità della cosa, alt.ri , in· telllgentl ed esperti, capirono che non se ne sarebbe fatto niente. o che. nel peg~ore del caSi, a suo tempo si sareb– be sempre trovata una via d'accomo– damento. Per applicare la grande riforma e per coglierne t frutti. non ci fu nè li tem• J>O nè la passibilltà; qualcosa si fece per il lavoro manuale. E fu. come ln molti altri casi. una semplice comme– dia. Tra lo scrivere sulla carta l1 so– lenne principio. e l'applicarlo, correva molta str..-ida. Per introdurre nella scuola uno di quegli infiniti Insegnamenti lndlspen· sab\H alla forma,zione dei giovani elar– giti dall'universale provvidenza del re· glme: coltura militare, recitazione, ml· sllca, puerlcoltura, ecc. e-cc.- bastava aprire la radio o chiamare qualcuno, con o senza laurea, con o senza com· petenza in materia, che. registro alla mano, occupasse la cattedra per una o più ore In settimana Ma per fare un bvoro manuale produttivo. la cosa era n.ssal più complicata; bisognava avere idee precise e rnez7Aper attuarle, cioè personale adatto, locali, macchine. in· somma tutto un impianto e un'attrez· zatura costosa. dl cUi non v'era prtn· clpio. I più volonterosi s; misero a le– gare qualche libro o a zappare qualche zolla di terra; ma, salvo errore. si fini col non concludere nulla. La scuola, nel suoi programmi e nel suoi ordinamenti. vive in funzione di una certa costituzione sociale ed eco– nomica, di Un certo sl~tema politico. Nell'eterno ondeggiare del fasciSmo ora verso 54.nistra, ora verso destra, la Carla della scuola rappresenta l'estre– ma punta a Sinistra. La sua lmportan· za quasi Inavvertita consisteva in que. sto, che Ja ooa applicazione- implicava una radicale trasformazione della no– stra SOOi.etàe della nostra economia. una particolare. concezione dello stato. ~~cff 1 ~ca~13i~~:o.e~o;~)~no~~~Yn~i~i ==""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'===="' ~~~losu~nli~~~!io~~ ~i;;:~~aut!chdat~ L [BERTA' smo. Flnch~ esistevano pochi giornali prova di equlltbrlo e di maturità. ~t 1 !'%,:!';~- l,~:ib/~1f.~ 1 fr~n;n~a~-:!i:O~{- ve!~f~\1il ~~~:o s~;tt'm 1~ ~~"Jpha~~~~e D [ S T ;1 Jlf P À re a orientarsi fn mezzo ad essi; c'era russa. ha ~olplto l'opinione pubblica da sverare che col tempo 1a sua educa- europea per li suo aspetto moderato. Jl diluvio di carta stampata che si è zione politica sarebbe migliorata. L'im• Due generai\ collaboratori di Hortby, abbattuto su Rom.a ha ,-lacutiz:uto vrovUisa valanua di nuovi giornali sta u geo. i\llkl6s cd II gen. voros. pas• il problema.,della libertà di stampa. invece avendo per effetto di ca,1cellare sau a\ Russi, vennero accolu a lm.1.cciu In linea di principio hanno raolone co- le prime incerte linee che si venivano aperte ed ottennero subito ti permes- loro che dicono che 11011 si ha diritto di tracciando sulla tabula rasa della men– so di parlare alla nazione ungherese porre Ut;J. lfmtte alla 1mbblicaz1011edt te del lettori. /o non parlo natural– attraverso la radio sovietica. Al lronte nuovi 01b.rnt1lie di riviste, e che la sel!· merite di quelli che ha,rno Oià un pro– antitcdcsco e antifasctst.a pactectpano zione non deve avvenire con ordini or- prlo orientamento politico. che forma– oltre ai comunisti cd ai socialtstt (che bitrari dall'alto, ma attraverso le vie .no una plccola 1 minoranza; ma della in Ungheria erano, tutto $.ln1111ato, <le, 11at·urali della concorrenza. Peri), tu li· grmtde massa dct {ettorl, che 1L venten– moderati). li partito nazionale dei con· nca di fatto è anche vero che viviamo nlo ha disavvezzato a pensare politica– tadtni ed U p.trtllo det riazlonall demo- in uri periodo ecceziotiale di guerra: merlte e che sarebbe necessario riedu· • cratlcl (fusione di Ubera!l e di conser- che v"è tale scarsezza di carta che non care. Per costoro, le sollecitazio11i"che valori). La composizione del governo possono essere neppure stampati i lf. do oqnlparte ricevono raggiungono l'ef– Mlk16s è assai caratteristica: U pre· bri per le scuole elementaii, mentre se letto d; 11eutralizzarsi a vicenda, col ri· mier è un gentlluomo tran.Sil\•ano dl ne fa spreco per aumentare troppt oior- suitato che, per norl oorrere il rischio campagna, finora estraneo aJla politi· nali; c;he le provincie d'ltalla contem• dJ confondersi le idee, essi finiscono con ca anche se conservatore e antttede• plano lo spetta.colo delt'tnflaztonc carta• l"affidarsi a u11astampa di ... ,iera 'fnfor• sco per tradtzto~~- .. Ministro della cea romana co,i un misto d'l-ndionazio• nllui.one, senza defirilto colore politico. guerra è il gen. Voros, che aveva co- ne e di dlsousto; che nel,..gludtzio deoll Cosl, attraverso fin/fazione cartacea, mandato le forze ungheresi in Russia, straniert tutto ciò c,gorava la nostra olcl n•~ tl pericolo che si torni con un lungo piantate In asso a Voronezh_ dal loro cattive, farna. Queste conside-raziont dt (Jlro vizioso verso il punto di partenza. «alleatl • tcdesc~I. Alcunl mtnistrl SO· fatto potevano sugycrlre alle nostre au- Uccccsso e il difetto st compensano, ge. ~e, Roclaldemociatlcl. li ministro del• torità una più moderata dosatura t1el nera1tdo l"uno e l'altro, ver vie opposte, l agrlcoltura e qucl!o del commercio concedere 1 move autorizzazioni; pote· la stessa inappetenza. · sono eomunistl. Agi interf!l si trova vano ed anzi dovevano tsvlrarc at ri· un ~:1>prese1~tantedel par~to na~iona· chiedenti un senso di f'lltl(J!J1orcontrol• -;~ 0 ~;~ ~~i! 0 bnJza 11 T~~ 1 ~ 1 t 1 è 0 e~~~~~~ lo. /.{a non è forse qu_cst!' il m;uiior di una tendenza piuttosto cons.!n-att1 pulpito _ve--r Ja7:e tL~w p1cd,ca ~t t~l oc: ce. li governo provvisorio ungherese ner~: si nscl11a d, 1nT11cle,- l flna_ di ~ stato cosutui.to in forme legai\ e quei passeggeri _che.~sscndo ,·,usc,tt a rappresenta tutti. l ceti sociali dell'Un· trovare un posticino m ,in trom aDol· gheria. una comnlisslone del governo lato, rim1,roverano as11ramcnte cotoro uugh~rcsc inviata a Mosca venne ac· che, _menofortunatf, fanno ressa dal dt colt:i con 'molta affabilità dal :ommls· Juon. sarlo agli esteri Molotov. Del resto non era questa la mia in.. .".r.che in Romania JI nuovo govcr- tehzioiie; io mi vroponevo hivece d"il· no ùl coali,zione rappresenl..i.. nel com- lustrare una impreucdula e Jorsç fm. plesso, una Iormaziopc relativamente prevedibile conseguenza deU' in/Iaztont. g. d. r. Il lavoro manuale non era uno svago .un buon espediente pedagogico, un riC: chegglamento di nousscan e dell'Emile. Turni di lavoro. scelta della carriera di· pendente dall'autorità 1,ubbllca In ba• se alle capacità lndl.viduali e alle esi· genze generali, quindici anni di servi· tù tra fanclullezz.a., adolescenza e gio– vinezza: tutto accennava all'onnipoten· za dello Stato, all'annullamento sia della personalità .umana, sia di?lforga– nisrno familiare nel suo duplice aspet· to di istituto patrimoniale e di conser– vatore e propagatore dei valori ideali della tradizione, della colt.ura, delle ca· pacllà. Forse soltanto nel più rigido e totalitario regime comunista la Car• ta della scuola avrebbe potAJto avere la sua al>S)licaztone e la sua giusufica.· zlonc. Ora, con una circolare essa è stata abrogata; ma non sono stati contempo,. · ranea.mente abrogati I problemi che ~~~~~ s~~l°t:;~~csglù e u~~;n~rg; ~1: chiamano tanto ptù vivamente la no– stra attenzione. In quanto la loro so– luzione non ha da es.5ere il frutto di un lnstndacablle arbitrio, ma della no– stra esperienza e della nostra miglio– re volontà. Forse li fatto fondamen– tale della vita scolastica negli ultimi decenni è l'Irrompere del quarto sta• to, cioè det figli di operai. contadini, artigiani, bottegai. nella cerchia delle scuole• medie e superiori, donde l'au· mento mostruoso <lei numero degll alunni, Il molttpllcarsl degli tsUWt\ di istruzione e Il correlativo abbassa.men• to del Jtvello culturale tanto nei di· scentl quanto net docent;, in ragione appunto del numero, della mlnor sele– zione, dell'ambiente meno agiato e raf flnato da cui provengono. Studiato net particolar\ li fenomeno presenta moti· vt vari e complicati: una certa Inerzia. una mancanza d'ln?.i1t1va. la i.,aur.-l della vita all'aperto col suol rischi e le sue competizioni, la rifolomanta e 1"1mplegoman1a. aJòlgnv.ite dalla poli• tlca demografica, burocratica e autar· Chlca del fusclsmo, l'illm,lone che gli Rt.udl offrano alla fanciullezza e alla adolescenza un mcm duro tlror:lnio e assicurino un avvenire più rll)OSato, più 11cco, più decoroso. Ma presl nel loro complesso l'enorme incremento della popolazione scolastica e l'abbas– samento della media coltura sono Il se– gno delle nuove classi sociali che pre– mono alle soglie della scuola e che attraverso l diplomi e le lauree pas• Rano a Ingrossare le fila del più mise– rabile - eco11omtcamente e moralmen• te - di tutti I proletariati: n proleta· riato intellettuale. 1'utta la battaglia non mal conclusa delle commis.sionl, del programmi, delle riforme e delle con· trortforme, - a parte più o men gravi storture di altro genere, - è stato nei due decenni passali lo sforzo di fron· teggtare - senza una direttiva co– stante. senza una chiara e onesta co– scienza della realtà contemporanea. - P. di costringere nel quadri di un dispo– tico totalitarismo dl stato, l'assalto po– .polare alla scuola. Se In un domani dl pace e di demo– crazia l'avvento del quarto stato si do– vP.sse risolvere In questo lmborghesi· mento deteriore delle cosl dette classi proletarie, cl sarebbe da disperare del– la scuola e dell'l talla. Oggi noi vor· remmo che. a tutti fosse Jmpartlta un'Istruzione più che clementar~ che solo al capaci e al volonterosi fosse aperta la via a un'Istruzione superio– re; che la libertà, l'interesse partico– lare e la feconda tradizione familiare Si armonizzassero con l'Interesse comu· ne; che Infine si superasse li diStacco t.ra lavoro lntellettua!e e lavòro manua· le I qualt non possono più essere e sempre meno s'avviano ad essere il privilegio o la sorte destinata d'una cla_ssc SOCiale. Ma soprattutto desidereremmo che la scuola secondassc con più libero gtoco le reali esigenze della vita na· ztonale. che diventasse o ridiventasse mezzo d'tstruztone e di coltura anztchè passaporto per gl'impieghi e che ser· v,sse più di eccitante che di narcotico all'intraprendenza dei giovani. A raggiungere questi scopi potrà giovare li sopprimere qualche scuola e qualche materia d'Insegnamento {pcrchè non lasciar qualcosa all'inizia· tiva· Individuale e privata?), il sempli· fìcarc e alleggerire i programmi: il ri· dare Hbertà e responsabilità ad alunni e maestri, li restaurare - scusate se è poco - la serietà degli studi. Questo è tutto ciò che si J>Uòfare fin d'ora, ed è la 1>remcssa necessaria di ogni rinnovamento. Ma la crisi della scuola è nel suo fondamento la crisi della società ita· liana ed europea. E non 1>0trà essere superata sen7.a una prc.fonda trasfor· mazionc, nella costltuzloTle sociale ed economica e negl.i ordinamenti politi· ci, che faccia posto al lavoro - di qualunque natura esso sta, purchè one– sto e 1>rodutllvo. - e assicuri all'ope– rosità ali' lntc-lllgen1 ..1, ali' iniziativa, una sodcusracentc occupazione nell'am· btto della vita nazionale ed internazio– nale. . GIOllGIO f'ALCO
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