La Nuova Europa - anno II - n.4 - 25 gennaio 1945
-- 2S genn. 19-¼5 --------------- LA NUOVA EUI/OP.< ----------------3-- SALVARE M ATTlNATA di &Ole e di scirCC'CO ~ulla costa 810.:rn.::i. nel canale di Piombino. I pescotori erano an– cora al largo, dietro la pum:i. deJ Cavo; ma si adiva un brusio til voci ;iuorn6 alla fonte. L(? ctonne ciarlav::sno. tra gli uomini silenziosi. con ciucli.a. loro can· tilcna cli toscano insulare òi murem1m1. Ci:11'1;-.vano confusamente. e una vecchla strillava fol'tC: « Non capite niente; è il papcl t1uel!o che ha rauo tutto. f)erchè ha perduto la r,azienza t: ha detto: on.t ba~ta ». In c1uel 25 luglto del W43. tra la mo!· titudine dei sempRe:i e degli allueìn~tl. c'era pure qualcuno che usciva fuori dall'incantesimo del falsi TThraggi e w: deva l'abisso improvvlsatnf!nre ~meno Unr1 brava signora. che m'aveva aiUf.l· to a procuram1; una barca, mi òom:10· dò prim:1 che io p,1rtlssi. - Che su-.:· cede. dunque? - Nul!a, si~nor:.t mia, se l'ordine pubblico non è tnrt;>aro. s~ dopo Badoglio COI stio re.!\ popolo no:1 si muove, non è suC<'esso nul!.:::. Cuor che lo spostamento cli un uomo. - Ch2 succctlerit? - Non so. - Mn una ro3.1 deve certamente sapere: c.-he bisogne– rà salvare ritaJia -· Pensava anche lei, come tanti altri allora, come tantisslmi ogif,, che l'Italia non aveva niente a che rare col fascismo. col re, con Ba· doglio: che l'Italia era ln. patri~ no– strn destlaata a patire umi i patimcmi senz« che l'avesse voluto nti s«puto. E non pensava che l'lcal~a restava in mano di quelli che n.vevano voluto ,· saputo. E anche oggi il pOJ)OIO ~ fer• mo. ncll:1 cupa dimora dell:1 .sua mi· sc1•i:1: immobile forza che aspetta di u ·amut.ar &:. in Potenza e soirito·cli .;al· vm:ione. Fra tutti t pae~l che 11 turbine della guerrn ha più pai;rosameme travolto, l'Jtalia ha un triste primato; perch-1 nella sua tra.!{1ca pas.9ivltà non h:1 da reg\strare soltanto la rovin:1, ma an· che In colpa. Anzi, :i cerLi indl:r.i e ~ cene voci, dopo l:1Germania parrebbe che all'Italia dovesse r:salire i! lievito di universale risentimento susc:itnto dalla scelleraggine fasC'lst3 e n:1zistn. Non abbiamo nè 1, 0.SS: hilitiinè voJ?lia di scm:::lonare Il nostro paese da! male che ha operato e tollernto: e r.on rica– siamo di portare, siccome portiamo, Il J>eso della esplazlotle. Noi nntlfascisti di ogni or:1. siamo stali i pr;mi a rlc– nunclare la criminosa foll~:l che ha so· SJ>into Il noStro paese ln un ,,ortlr.e ,U perdizione; &amo stati i primi e i soli. Ci fu un térnpo in Clii Quegli italinnl che r<'slstettero al fascismo con plù ostinata tenacia st sentirono per lungo tempo isolai.i nel mondo. e. olt.t'e i eia· morl delle folle ubriacD.t,~e prezzola1P.. ~o;~~~~f~?atf:C~lt~~~i 1 ~i ~rt ~~11: 1 ~~1:}~ e <li l;ì dal mii.re. che davano il b(>nv~ nuto a questo mostruoso governo ti! malviventi. Cosi ci t0<·cò o.spettare che la nwno ferrata e spm·cntosa <lella gucrrn spemasse il r.crchio fatale che strozzava e disonorav:i. l'ftalia. 'l'erri· bile è la serte dell'Italia, disse in un •: ~:orno non lontano lt Primo Ministro 1• .inglese; ~ aggiungeva che non ~li r.rn facile nutrire av\'ersione per il suo llO– Jlolo. Infatti odiare il POi>Olo'nos1ro non cio,•rehbe essere faC'i!e a nessuno deg\.: nomini politici str:1nteri i nuali anch'essi non seppero \'Nìere la bestia chP. d6veva sconvoh:crc la terra. tino a che non ne sentirono sul volto Il fin• lo mnnalc: e dall'Abissinia all'Albani:l, alla Spagn:.1. ai r.onvei:-ni di :MonaC'O i,:! svolse tutta un::i serie di debolezze. cti errori, di colpe in cui tutte le demo· ct·nzic oco;dentali ebh(:ro pane e re– sponsabilità. E quandù noi ~ridammo: « salvate la libertà del monrlo! » c.i si. rispose « ~alvtamo la p::ice »: e Quando si ~r:dava: « Pegi:io cli tuuo t! la ser· vitti it, sl rispondeva « peggio c)i lutto è la J?uerra »; quasi fosse possibile e\'i• t::irc la ~uerra tra le forze impun:te della rnpina e della morie. E avvenne l'ut'lo immane: e il fn~ismo or>erò la 1 &1.rnultlma infamia trascinando il pae· I se in un confHtto scellC'r:lto, colla com• pllcitì1 di tantt che più ta1•di - qu:1ndo j ~!~Cl~~;;fi~~1oe~an~~~i~\\tgo-at ~~;\~ H<lliano di renderlo lil>ero mentre lo rendevano soltanto ilnenne. E dopo l'S 6ettembrc, gli Italiani che non sl ras• segnarono a scom1>arire ne!!' ora più oscura e funesta della loro sto1•ia, do– vettero a poco a poco srrapp:1.rc al ne– u~ico Je armi e ritornare sold:1t'i senzn òwts;i nelle gole insldiate deHE.>monta· s_ne e combnttere con disperata auda· eia per dimostrare che c·crano ancora uomini cap~ci di lottare e morire i>er .Ja lorn patria. La sorte dell'Italia è \'C· . 1·mncntc terribile; e <1ucstn è la conse• i gucnzri non ~!ella wuerra ma di quell,1 I pace ch_c ha generato la guerr:1 e che ! per 1101.antifascisti di ogni temoo i fl 1 ;;Ug;;g1~c~i ci !\ 1 1\~:~r d i ~~ ~ amici attuali appariva quale opera sa!;· gia e !etce dl avveduto governo. . L , I 1 A LIA I rH buon.i. volontà: mn anche quanti. per amore di nuo\·a prcd.-1. o/Trono al l)OPOlo lt:lliano il SOC('()l'S() c!elln 1cm) hc1w an~eUuta c-oop~ra7.ionc. !~.il popo• lo Italiano dovrà rispondere ud essi Con l'otto settC'mbre W.f:3 ln t:las.:.e: cli) che l:1 pecora partoriente dcll'an· dìri;'.{Cnle italiana suggellava il proprio ticn favola ,·ispose all'ostetrico lupo fallÙ11emo. trascinando neiro[)era rJ\· accorso aci aiutarla: « C:ra;,:ic; ho sul· st.rutliva tutt: i suoi Yalorl morati e in· tanto u;sogno che tu mi Insci sola». tellettuali e lasciando la sticccsS:.one Non v·è dulihin che tutte le lor;,,è alla classe Javorutrice. i cui valori sono reazionarie s~enclono oggi in campo per infatti, se anche sono inizi.ili. Hitor· ;1ggruppars: ·e consolidarsi In potem:~ nare alle posi7AOni politlche del 19HJ e forse c:1nchein aucl.tcb; non v·l!-tlub• sareb!>e un·assurdità o una dannaz:o- bio che. se potranno, non i.nduger;u111\l ne. La classe \avora:rice dovrà assu• troppo a vibrare ti nuovo coloo sull:'t mere quell'.eredicà nelrunico e su·pre- C'ompaglne democrallc;,1 che ci-eclono mo internsse del nuovo e<lrncio nazio- ,iz!:l indebolita r!n errori P. <JISRPHRI: nale :1ll11 cui elevar~ione saranno chl.'.1· non v'è dubbio che nessun mnzo sa– ma·tc tutte le forze democratiche n:iturJI- 1,, evitato perchè si perpetui la Hehia· mente li orilnariamente antifasciste. i: vitù uroletnria e la soggP.z!onc politi• proletat\ato con i suol quadri intel!et• ca. 1\-rai più decisive r. tremend~ l'e· tuali non sarà f>er certo In. sola forza sp11nsab!l1tà h:1 il dest.ino accumulato che attE.'flderlt a c11.:est'o1>eracostrutti· su QUç?I pn.rtitj polltici che del popolo va. ma sarà In forza antmatrh:P. I! .so· o della grandissimn. maggioranza inter· stenltr!ce che procederà i:ill'avan"u:lr· pretano la ,·olontit e orccismno le aspi– dia dell'avam:atu (l(>mOCraticaper "'assi· ra;,:ioni. Essi si sono insieme congiunti C'Jrarne la sicura progre:--Sione ~d !m· per Jiberare f1 paese dalla barbarie che pedlrne ad ogni costo Ja r!cadut~ nn~ora lo lnsangulna e lo clevastn; 1>cr S; sente ripetere spesso e non· sol· ::i~c·urarc ~il poµoln italinno Il diritto ta!1to òa semplici prirnti !Tla fla uo· di re~olare la pr~pria vita e di seguire mml di pubblil'a resoonsahilità c:be :-<a· 11 proprio cammrno \'erso tutte le con· rebbe opponuno tacesse la vocl? çon• quiste de!la ch-ilti1 e dell'umanitr,: pc:· trastante d~i partiti politici perchè .sl ,;;,mostrare al monclo c-hc il nostl'o po· ascolti quella concorde dl un « opero- sto non è trn 1 Mnd.annali e tra i vinti so amor patrio». Ritorn;1 in onore l'an• rna tra t comb .. -ittentl di una guerr:1 Uco precetto che solrnnto ):. 1 concor- che più tung::imenie degli .:iltri ci ha di.i dei cittadini !n salva la pat.ria: pre• curvato sotto il ~i.ogo di una duplice cctto c~1e po~è valere. se mal, dopo le bestiale oppressione battaglie perdute. quando alla resistei;- E l'Italia Slrà salva. certamente. Un za di tutta una gente ern aHìdata la popolo non muore. una nazione non s1 suprema difesa contro il n.!mlc•l .stra- estingue. un,1 ch·ihà luminosa non può niero. Ma ora il nemico l'ahhlamo 111 sprofondare nella notte. Il grande cdl• casa: e la rovina dc.Ila patria è stata lìclo dell3 nuo"a lwlìa sorgerti a poco OJ?"rata dai cittadini; da quei cittadi· a JX>CO; da umili or:i:;:ini. come tutti ! n1 eh.. alle armi stran;ere banno chle• granrll ·edifici destinati a vivere nei sto dapprima l'avvio allE.>grandi rau!• secoli. }.la t p:ir1iti democratici diven· ne ~ nife .Rrandi fortunn. e ali altT°e tcranno organi di vera cd effettivn de· :_rm1 stramere v~r1:ebb~ro_chicrlern oi:· mocraz\a e dì cos1ruzlone nazionale ,..I. In r.omoda ltcl!nza di r1farr. Il cam· quando il popolo lavoratore _ dal Set· :;;.•;opl'àrt:v~~J~~t1!;zi~~~o cJ~;' ;~l~~n! tentrio~e. alla Slcili:l - nvrà a ~u~ ~rol e - risuscitate anime romann __ 111. ta mobihtat? le sue forze ed nm:iata vocano la civilis c011cordio. L.:i conr.or · la sua n1:1rc1a- dla cl\•lle invocano oggi molti uomini CO:XCf:"1''1'0 MARCllESI LA SITUAZIONE , MILITARE I L 12 gennaio ha é'lvuto inizio la grande offensiva russa tr::i il Bai• lico e l Carpazi. Era att.esn, e il suo ritardo ave,,a contribuito n generare QU(>l senso d'Insoddisfazione, quel «vuoto• militare, determinatosi sul fronte orientale lSt>ecie nel c:o~o del· l'ultimo trimestre del J9H}, che le inJ· zìatfve di Mallnowsky e di Tolbukhin non erano riuscite a colmare. Nel vasto arco fra t Beskldi e Il Me· mel operano cinque Armate, clal:icuna con compitl ben determinati. A comin· eia re dal nord l'nrmarn del 111 Fronte della Russia Bianca, operando lungo le due direttrici Pillkallen·Gumblnuen e St;.llur>onen·Cumbinnen, è pervenula alla con<iuista di Insterburg, capos,lldo di tutto il settore nord·est della Prus– $ia orientale {regione ciel Memt!I). Da un punto di v,ist..l J)Olitico·militare, il maresciallo Cherniakovsky mira alla occupazione di Koenlgsberg, ma, da un punto di vista più streuamente opera· tivo, tende a tagJ.iare i Tedeschi schle• rati nella Prussia orientale dal mare, per ricacciarll neircntrotcrra e accer· chiarli col concorso del maresciallo Ro kossovsky, che avanza verso Il nord nel senso della longitudine. Per inten· dere a pieno la manovra del Chernia· kovsky, bisogna tener presente che la PruSSia orientale per molta parte delle sue coste non si affac.-cia direttamente sul mare, ·ma su fol'mazloni lagunarl separate dalle acaue libere mediante lunghe e sou.ili strisce di terra, con vie à'accesso al mare interdette a chi non le domina da terraferma. Il corso delle operazioni nei Paesi Baltici ha rivelato quanto è arduo ellminare le sacche che dispongono di comunicazioni vi:1 ma· re. Per questo oggi 3Ssist.iamo allo stra• no fenomeno deila Pnissia orientale in per:colo mortale. mentre la testa di fi~n~!c~~~a~~~·!~~i 1 ~~i \·~e~t~~e"p~: evitare che in Prussia si ripeta un·ln· crcsclosa aitu:1zlone annloga, n.ggravata dalla presenza delle due b::iie (flc1U) di Kurische e di Frlschc, inattaccabili. anche da 1>arte cii flotte ben più po– tenli della russa, il maresc. Chcrnia· kovsky punta su Koenigsberg e quindi su Elb.ing per tagliare 1 Tedeschi dal mare. L'armat:1 del II Fronte della Hu:;sia Bianca ha una fmnione coordinata. strategtcameme concomitante, e on quella del gl'UPl)() di forze ora csam{· nato. Muovendo dal basso Narew, il mare.se . Rokossovsky è venuto rlsalen· do oer Pultusk·Ciechanov•Mlavva-Tan· ncnbcr:;-Osterodc e Saalfeld. Con qu~ sto, Il Jl Fro111e bielorusso ha .so1·pas• sato di slancio la cintura lacuale dei l'.lasuri, che difende sul 1t1t'zzogiori10 la Prussl:1 or~entale. Hokossovsky mirn anch'egl-i, come sappiamo, a Elbing, Jler noi marriare, se favorito d;"tl\acon– creta .situazi.011eche nei prossimi gior· ni si profilerà ,intorno alle foci dt!ll:.t Vistola, su Danzic:1. Il maresc. Zhuko,·. fra I suol cinque rx>lleghi, ha dinnanzi a sè il compito di più vasto res1,lro e insieme la mèta più ambita e 1>iùarclua da ragg-iunge– re: Beriino. lni;data l'offensiva sulla Vistola prima oella confluem:a del Na· rew, l'armata del l Fronte ucrnino ha occupato V:11-savia e quindi. 1woceden• do verso la Posnania (vestibolo del Brandeburgo e di Berlino. su due di• retlrici principali cli marci:1 slncroniz· ,mtl', ha ruggunto li ungo la Vistola) ModUn, Plock, lnowrazl<w (Hohcnsal· za) e Broml>erg. che è il piì.1 impor· tante centro dlfensi vo liel Corridoio polacco e. il massimo ;.wamnosto della oroteZi.on~ lont;.ma di Danzica; e con· tP.lllJX>ranean:ente ha raggiunto (lungo l?t strada Va1"S<1Via•Bel'iino) Lowicz. Kurtno, Kolo e Gniezno (Cnef;en). J..;1 occupaz.!one di quest'ultima c.-ittà co· st-ltui.SCE.' l inizio di unn grande minnc– cta per Posen, epicentro onentale della cintura difensiv:1 esterna 1..liBerlino. L'a-,urnta del I Ft·onte ucraino. nrno· vendo da Srmctomierz, su ùue colonQe, s'è spinta, con la prima, a Kielc-c. Ci:~· stochow, Kreuzburg, <1tte::.tandosiinHne suJrOder nella zona di Breslavia su di un fronte cli GOkm.; con la seconda, a Cracovta e nei pressi di Kaltowitz, cioè fino alle porte del bacino dell'alta Sie· sia. li maresc. Koniev è riusclto .in tal modo a creare una doppia minaccia per la Sle9ia, l'una. su Breslavia, la caplt...1le della ricca reg,\one, e quindi sul bacino minerario rndustrlale della Slesia infertot·e, l'altra sul ben più lm· portante bacino della Sles:a superiore (Obetschlesisches Becken), famoso per l'abbonda·nza, l'.'.llla qualita e la buona disposl~lone dei suoi filoni carboniferi. Infine la IV Arm:1ta ucraina, avan· zandv da Sanok e tagliando di traver• so tutti l contr:iffortl settentrionall oei Besk.idi, ha occupato .Jasto, la celebre Gorlice (d::i dove ru sferrata ti 2 mag– gfo l'offensl\•a di Mackc~11} e heu Sandez. Muovendo da quest'ultima IO· calità, le truppe del generale Petrov pt,;sono sfruttare li successo consegui• to da Kon1ev nella regione dl Cracovia r,1ove ormai s'è indebolita la resi.sten• z::i nemica anehe fra ranuca captta!e pol;:lc-c·a e i Beskidi cx:cldentnli), e congiungersi run le truppe del I Fron• te ucra!no nel <·uorc de!ralt:i Slesia. Il compito tlel!'onnnta di PC'trov è coneli· zionato ope!'";iti ,·amen.e dal tenrn su·a· tegic:o licl\';mnata dì Konie\'. C.ii e5':rcit'i di lilalinovsky. nonchè di Tolbukhin. almeno in queSta prima fa. St! olfens:v:.i. non si inseriscono d!rctta· mente nello s, olg1mento della gran<le batt:.1g}i:1 in col':So oer i territod tede• schi dell'est. Le due amrnte di Chernlakovsky e di Rokossovsk1..· e quella d: Konlew sono chiamale ad ;issotverc un compito clr• coscritto: le prime due tendono a eli· minare un saliente della dHesa fonda• mentale della Gemrnnin (che In quc– SIJ zon:1 carie sulla bassa Vistoln. da Danzica a Bromberg), rappresentato dalla Prussia orientnle: l'armata di Ko- , nle\' mira a occupare possibilmente la Slesia intera. o,·vero tutta la regione a oriente dcll'Oclcr. o Quanto meno 1 duC' rkordati bacini m!nerori e indu• striali dell'ah<1 e bassa Slesln. Il d;:rnno per la Germania .sorà \mmenso. ma forse non irreparnbile. dato lo svilup· po vrodigloso subilo d,:1lle ITKnlere Il· gn!Hfel'e e dalle indust!'ie della S:isso• nia e dell:l Germania c.entrale. L'inl• ;,,:atirn di Zhukov ha una port:ita gene– rale e si svolge su piani così vasti che i suoi C'ontorni operati vi ci sfuggono, · e non si:lmo in t!rado di misur:-ire le c-omples:sereal::rnizioni possib!li del suo sforzo rii guen-:1. In C'oncluslone. il Co· m:rnclo l'llSSO muove col CO!'l)O CCllh'3· le (7.hukov) delle sue armate su Ber· lino, C'Olll'ahi deRtr:i (Chernlakovskv· Rokosso,·sk~·J s11\l:l Prussia orient.'.'lle, t·on l'aln slnisrra rn:onlev·Petrov) :sulla Slesia. La posfn in g:fuoco è grande, anzi ,·:tale. e H nemico pE.':rquesto si accinge 3 resistere con estremo accn• nlmento. TI teatro d'azione preso net suo com• plesso ~ immenso. le forze in camf)O maestose, i compiti st rateglci di yasta porrnta. i terKtori orcupati d'imponen• ti òimensionl. i risultati che si 1>ossono attendere di valore come risolutivo. Però. non possiamo :tbbrrndon:irci an• cor:t alle ar(tte speranze di quest'e~tate, quanclo fa raplcfa liberazione della Fran· C'in p3r,·e rhe dm 1 essc segnare per Na• tnle la fine dell:l guerra,· E' nccessa• rio nttenderf> gli sviluppi ùella reazio• ne tedesca- Do tutte le pn.rU del Rcich. rlalla Dnnimorcn. dalln Nor,•rgla. dal fronle ocot<lent.ile e a:1llano affluiSC'O• no riserve \'erso Berlino: si è comin• c·luto all'im1)rov\·iso lo sgombero com• pleto del saliente delle Ardenne: la mt· naccia su Str::isbunm ~ scomparsa dt. Incanto: liberala con aud::ice punta. of• fen~:va ci:l l¾eskc la toro guorniglone assed!Ma a Buclapcst. t 'l'edcschi sono rmssati anche in questo settore alla di• fonsiva: Il l'oU,sturm ha interrotto Il suo addestramento per J'im1>icgo, e sl parla di ahbanclono dcll:1 Valle 11aclana . per guadagnare lt", d:vlsionl. Eviùente· mente l Tedeschi tendono tutte te for– ;,,e 1>er l'cstre1;11adifesa dei lol'o tc-rri• tor\ dell'est. Però. se queste contromi• su,·c nelle prosi::;imc settlm::me non si mostreranno efficaci, allora anche le persone p-:ù timide nmiche delle <'OSC r::icili (come C'hi. S('rive) potrnnno le• gittim~1mcnte schiuder(' i cuori nlle 1>ill .:\Uùaci speranze. "Ne\l'{po'lcsi menn favorevole. rimane acquisita l'economi:i cH non meno di mezzo :inno cli ;;;urrr:l realizzata in 1~– c·hi giorni. polch~ oggi non ci sembra p:ù azzal'dnto confidare che in F.urop:t le opcr:izlom belliche JlOtranno vedere la fine nel l)rlmo periodo della J)rossl· ma bell.:1st~gionc. GUIDO GIGljt GENERALE UN D'ALTRI TEMPI G 1on:--=r o sono è morto in tardis• simo etii 1! r,enerale Vitt.orio Zw pelli. T oionwli lwmw dato sec· cam.ente la not.izia: 11cssm10 '1<t 1·icor• d<rio che. ministro clrlla. guerra du.e t·olle. la se,·011da( 1918·1!1)1o fu in. tm. periodo 1mrticnlarmcnte difficile per ili pesante comvito della smo!Jilita.:fone, che lo Z11pelli sostenne con. dirittura. calma e fermezza: <11wtit(i che lo di.~tin• yuevano; e che. q1wlcT1e amw dopo, quando it fascismo cominciò a farsi ,11/tradaspe:c11lnndo1anobilmc11te sulla « vittoria m11tilc(/a • e s1tUe fat.aU clelu• sion.i e malcontenti dopo tma lim-(fa guerra, lo Zupelli non si fece ,·a(J(lirn· re daoli speculatori e 1·ifìt1tò di sr,ecu• lnre per conto suo e fu dei vochfssimt ufficiali superiori <lell'esercito che man• tenesse w, conteono di d.ionitosa. oppo· siz.ione, fin dai 1,rim.i te1npì, e divenne: per Questa de.siynazionc dei suoi c,tnfce. politici. il capo clell'opp0sizione al Se• t1ato. A11chc questc, rolta aoì. con dt• ritt1ira. calma e fermezza. co1i quel• l'alto sentimento cli onore, t·ctoogio det - nostro esercito, fhw a quando ci en.• trarono i oenerali affaristi e «basisti•· 11l, ••
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